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Cosa fare a Suzhou in un giorno

Organizzando il nostro itinerario per la Cina ero molto incerta se inserire questa città, perché mi chiedevo: ma cosa c’è da fare a Suzhou?
In realtà è bastato guardare solo qualche foto per capire che le sue atmosfere da sole regalavano già ottime vibes. Rappresentava esattamente quello che avevo in mente per questo viaggio. La conferma è arrivata poi una volta sul posto: mi sono ritrovata a passeggiare tra vicoli pieni di lanterne rosse, a osservare i canali dove le barchette scorrono lente, ad assaggiare piatti deliziosi nei ristoranti locali e a incrociare ragazze in abiti tradizionali. Suzhou ha incarnato perfettamente la mia idea di Cina: autentica, suggestiva e allo stesso tempo con un tocco di modernità. Quindi, alla domanda “cosa c’è da fare a Suzhou?”, oggi rispondo con sicurezza: vivere la vera essenza della Cina, tra tradizione e presente.

Prima della partenza leggi: Viaggio in Cina: consigli essenziali per il viaggio perfetto, per prepararti al meglio a scoprire questo paese.

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cosa mangiare a Suzhou

Street food a Shiquan Street e allo Shuangta Fair Trade Market


Due luoghi imperdibili per chi ama i sapori locali. Qui troverai bancarelle colorate e profumate, dove assaggiare specialità come i noodles Kunshan Aozao e i famosi Moon cake di Suzhou, soffici e friabili, spesso con ripieni salati. Una vera festa per il palato.

I giardini classici


Vere opere d’arte viventi: il Giardino dell’Umile Amministratore e quello del Maestro delle Reti sono tra i più suggestivi. Tra laghetti, rocce scolpite, padiglioni e corridoi coperti sembra di camminare dentro un dipinto antico. Tra quelli da non perdere ti consiglio:

Giardino dell’Umile Amministratore (Zhuōzhèng Yuán)
Il più grande e famoso della città, dichiarato Patrimonio UNESCO. Laghetti, padiglioni e sentieri che cambiano prospettiva a ogni passo: sembra davvero di muoversi dentro un dipinto tradizionale.

Giardino del Maestro delle Reti (Wǎngshī Yuán)
Piccolo ma incredibilmente raffinato, considerato uno degli esempi migliori di giardino classico cinese. Di sera si anima con spettacoli di musica e teatro tradizionale.

Giardino del Ritiro della Coppia (Ōuyǔan)
Meno conosciuto, ma molto suggestivo. Diviso in due parti da un lungo corridoio coperto, rappresenta l’armonia tra yin e yang.

Giardino del Leone (Shīzi Lín)
Famoso per le sue incredibili rocce calcaree che creano un vero e proprio labirinto. Un’esperienza un po’ diversa dagli altri giardini, più “giocosa” e scenografica.

Giardino del Boschetto dei Mandarini (Liú Yuán)
Uno dei più grandi, con padiglioni eleganti, ponticelli e un’atmosfera tranquilla. Perfetto per staccare dal caos cittadino e prendersi una pausa lenta.

Per non perderti tutte le nostre avventure di viaggio seguici sui social: ti aspettano storie, ispirazioni e tanti consigli per i tuoi viaggi.

Pingjiang Road e un giro in barca sui canali


La strada più romantica di Suzhou è senza dubbio Shantang Street, un luogo che sembra rimasto fermo nel tempo. Le sue case tradizionali con tetti curvi, le botteghe artigiane, i piccoli ristoranti a gestione familiare e le lanterne rosse sospese che si accendono al calare del sole creano un’atmosfera che incanta. Passeggiarci al tramonto è già pura magia, ma vederla dall’acqua, a bordo di una barchetta che scivola lenta lungo il canale, rende l’esperienza ancora più speciale. È un posto che ti fa sentire dentro una cartolina antica, tra storia e poesia, e che non puoi davvero perderti durante una visita a Suzhou.

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La Collina della Tigre con la sua pagoda pendente


Un luogo mistico, avvolto da leggende e spiritualità. La Collina della Tigre custodisce templi antichi, giardini ombrosi e soprattutto la celebre Pagoda Yunyan, conosciuta come la “Torre pendente della Cina”, che da secoli sembra sfidare il tempo e la gravità. Passeggiando tra sentieri di bambù, bonsai e corsi d’acqua ti ritrovi immerso in un’atmosfera sospesa, quasi da fiaba. La salita è semplice e dall’alto la vista su Suzhou è davvero suggestiva, soprattutto al tramonto quando la città si colora di rosso e oro.
L’ingresso è a pagamento (intorno ai 70 RMB), ma vale ogni centesimo per l’esperienza che regala.

Shantang Street e la Porta Pan


Due volti diversi ma complementari di Suzhou. Da un lato Shantang Street, con il suo fascino antico, i ponti illuminati e i piccoli negozi artigianali. Dall’altro la Porta Pan, antica entrata della città, che racconta storie di viaggiatori e commerci lungo il Grande Canale. Il moderno skyline e la Gate to the East (“i pantaloni di Suzhou”). Per ammirare il lato contemporaneo della città basta spingersi verso il Jinji Lake. Qui si staglia la Gate to the East, il grattacielo a forma di pantaloni che domina lo skyline. Vederlo di notte, riflesso nelle acque del lago, è il simbolo perfetto dell’incontro tra tradizione e modernità.

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Come arrivare a Suzhou


Suzhou si trova nella provincia di Jiangsu, a poco più di un’ora di distanza da Shanghai (in realtà meno, se scegli i treni veloci). È quindi una meta perfetta da inserire in un itinerario in Cina, anche solo per una gita in giornata.
Il modo più semplice per arrivarci è proprio il treno: da Shanghai partono continuamente collegamenti dalle principali stazioni ferroviarie, soprattutto da Shanghai Hongqiao Railway Station, collegata anche con la metro e con l’aeroporto omonimo. Se prendi un treno ad alta velocità, in circa 25–30 minuti sarai già a destinazione. Esistono anche treni più lenti dalle altre stazioni della città, che impiegano circa un’ora, ma con i veloci guadagni tempo e comodità.
Il biglietto si può acquistare in anticipo online oppure direttamente in stazione (io consiglio sempre di prenotare prima, perché i treni cinesi sono puntualissimi e molto utilizzati).

Conclusione: cosa fare a Suzhou

Insomma, arrivare a Suzhou da Shanghai è davvero semplice e veloce: ti basta un treno e in meno di mezz’ora sei catapultato in un mondo completamente diverso. È uno di quei posti che ti fanno capire quanto la Cina sappia sorprenderti: passi dalla modernità sfrenata dei grattacieli di Shanghai alla calma dei canali e dei giardini classici in pochissimo tempo. Proprio per questo, secondo me, è una tappa che merita di essere inserita in ogni itinerario.

Connettersi con l’eSIM Holafly in Cina: la nostra esperienza

Se anche tu stai pianificando un viaggio in Cina, saprai che restare connessi è vitale: dagli accessi ai social ai messaggi su WhatsApp, fino alla ricerca di informazioni utili. Noi abbiamo testato l’eSIM Holafly durante il nostro viaggio in Cina e te ne parlo senza filtri, com’è nel mio stile. E alla fine dell’articolo c’è un regalo per te!

Ma soprattutto, se ancora non ci segui è il momento giusto per rimediare: scoprirai tutte le nostre avventure passate in Cina e non ti perderai i prossimi viaggi, consigli e qualche risata.

Perché scegliere l’eSIM Holafly per la Cina?

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Inoltre, una delle cose essenziali che non devono mai mancare in valigia è l’assicurazione sanitaria, soprattutto in Cina, dove anche la comunicazione può essere complicata. Con Heymondo hai assistenza garantita in italiano grazie alla comoda app, e con il nostro link hai il 10% di sconto. Parti sicuro, parti con Heymondo.

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Come lo abbiamo testato

Abbiamo attivato l’eSIM prima di partire, a Roma: pochi tap e via alla scoperta. WhatsApp, WeChat, streaming e upload foto? Tutto fluido, senza sorprese. Per sapere meglio come installare e attivare l’eSIM Holafly puoi leggere: eSIM Holafly come funziona e si attiva.

Quando siamo stati in aree remote non abbiamo avuto problemi di connessione. Avere internet illimitato ti libera dal controllo costante del traffico dati.

Per tutte le altre informazioni sulla Cina o consigli sugli itinerari, puoi leggere i nostri articoli dedicati.

Il nostro consiglio finale

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Xi’an cosa vedere oltre l’esercito di Terracotta

Xi’an è stata una di quelle città che inserisci in itinerario solo perché ha “quella” attrazione imperdibile e quindi ci devi andare.
Quell’attrazione, ovviamente, è l’Esercito di Terracotta. Talmente iconico che, inevitabilmente, finisci per concentrare tutta l’attenzione lì, pianificando la visita nei minimi dettagli e dimenticandoti che Xi’an è, in realtà, una città enorme e sorprendente, che vale molto di più di una sola esperienza.

A me è successo proprio così: sono arrivata con l’idea di vedere l’Esercito e ripartire. Invece? Xi’an si è rivelata la città della scoperta. Perché, ricordiamolo, stiamo parlando di una delle antiche capitali cinesi. Ti pare che non abbia altro da offrire?

Xi'an esercito di terra cotta, nel nostro itinerario Cina

E così, oggi ti racconto cosa vedere e cosa fare a Xi’an oltre l’Esercito di Terracotta. Per lui troverai un articolo dedicato. Oggi, invece, voglio solo far valere questa città per ciò che è: un mix affascinante di storia, tradizioni, modernità e cibo buonissimo.
E poi, ma chi se lo scorda un tramonto come quello visto dalle sue antiche mura?

Se ancora non lo fai seguici sui nostri social per non perderti tutte le prossime avventure!

Pedalare sulle antiche mura

Se c’è un’esperienza che consiglio con il cuore, è il giro in bici sulle mura antiche di Xi’an.
Parliamo di una cinta muraria lunga circa 14 chilometri, costruita nel XIV secolo, che oggi puoi percorrere in totale libertà. Puoi camminarci, ma il vero colpo di genio è noleggiare una bici e farsi il giro al tramonto.

Noi l’abbiamo fatto proprio a quell’ora e credimi: è stato uno dei cieli più infuocati mai visti in vita mia.
Vedere la città trasformarsi, con tutte le sue lucine che si accendono piano piano mentre il traffico sotto continua a scorrere, è qualcosa che ti fa sentire sospeso nel tempo.
C’è silenzio, c’è vento fresco, e ti sembra di essere lontano anni luce dal caos urbano. E invece sei nel cuore di Xi’an. Un momento di pace assoluta, tra storia e poesia.

Esplorare il quartiere musulmano

Dopo la bici, ci siamo diretti in uno dei quartieri che più ci ha conquistati: il Muslim Quarter.
È una zona che pulsa di energia, dove si intrecciano tradizioni musulmane e cinesi in un mix di odori, colori e sapori che ti travolge.

Camminare qui vuol dire passare tra bancarelle affollate, griglie fumanti e persone che ti preparano street food con una velocità impressionante.
Ci siamo anche fermati in un piccolo locale super spartano, con sedie di plastica e tovaglie appiccicose, ma con un’accoglienza che ti fa sentire subito a casa.
Ti consiglio di andarci di sera, quando le insegne si accendono e tutto diventa ancora più vivo e fotogenico.

Ammirare la Grande Moschea di Xi’an

Nel bel mezzo del Muslim Quarter, c’è una perla nascosta che pochi conoscono: la Grande Moschea di Xi’an.
È una delle moschee più antiche della Cina, ma architettonicamente è qualcosa di unico: sembra un tempio cinese, con i tetti curvi e i cortili interni, ma con simboli islamici scolpiti nel legno e nelle pietre.

Entrarci vuol dire lasciarsi alle spalle il frastuono del mercato e immergersi in un’oasi di pace. Poca gente, tanto verde, e una sensazione quasi mistica.
Non è enorme, ma è uno di quei posti che ti fa rallentare, osservare, respirare. Un piccolo tesoro.

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Curiosare a ShuYuanMen

Un altro angolo di Xi’an che mi è piaciuto tantissimo è ShuYuanMen, una stradina pedonale che profuma di inchiostro e carta di riso.
È il quartiere degli artisti e degli antiquari, dove si respira un’aria antica e poetica, quasi da set cinematografico. Camminando tra le sue vie, ci siamo ritrovati circondati da negozietti che vendono opere calligrafiche, piccole incisioni, pergamene, timbri personalizzati e oggetti d’antiquariato che sembrano usciti da un’altra epoca. Io mi sono innamorata delle bancarelle di pennelli cinesi, ognuno con il manico decorato in legno o ceramica, disposti con una cura maniacale.
È un posto in cui rallentare, osservare, chiacchierare con i venditori e lasciarsi tentare da qualche acquisto particolare. Se ami l’artigianato e i luoghi con anima, ShuYuanMen è una tappa da non perdere.

Salire sulla Torre della Campana e guardare Xi’an dall’alto

Nel centro di Xi’an, tra una rotonda folle e un flusso continuo di scooter, si erge la Torre della Campana, simbolo indiscusso della città.
Sì, potresti limitarti a guardarla da fuori (soprattutto di sera, quando è tutta illuminata), ma ti consiglio di salire. Dall’alto hai una bella visuale sui principali incroci del centro, sulla città vecchia e su quella nuova che si allunga all’orizzonte.
All’interno trovi anche qualche esposizione storica e una bella campana gigante. È un ottimo punto panoramico se ti piace osservare il contrasto tra l’antico e il moderno.

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Perdersi tra vie pedonali di Xi’an

Una cosa che ho amato di Xi’an è che, pur essendo una città da milioni di abitanti, riesce ancora ad avere angoli a misura d’uomo. Ci siamo concessi delle passeggiate a caso, senza meta, tra viali alberati, negozietti locali, mini botteghe di tè e palazzi dallo stile classico.

Abbiamo fatto anche un po’ di shopping nei centri commerciali ultramoderni perché sì, Xi’an è anche super moderna ma quello che mi è rimasto più impresso sono i momenti “normali”: una signora che faceva stretching in un parco, due bimbi che giocavano con l’aquilone, un gruppo di anziani che ballavano nella piazza al ritmo di una musica vagamente techno.

Xi’an è anche questo: una città viva, vera, che ti entra sotto pelle.

La vista dai treni in Cina

Conclusione

Quindi sì, l’Esercito di Terracotta merita, eccome. Ma se ti fermi solo a quello, ti perdi tutta la vera anima di Xi’an. Una città che sorprende, che cambia volto a ogni angolo, che sa essere antica e futurista, spirituale e frenetica, delicata e caotica. Se puoi, concedile almeno due giorni pieni, con calma, con curiosità.
E preparati, perché, come è successo a noi, ti lascerà molto più di quanto ti aspettavi. Se vuoi sapere quale è stata la nostra prossima tappa non ti resta che leggere: Itinerario Cina 15 giorni: le tappe imperdibili da Pechino a Shanghai.

Cosa vedere a Shanghai: i nostri consigli

“Nella mitica Shanghai sono nati, sai, i gemelli del destino…”
Sì, prendetemi pure per matta, ma questa è esattamente la canzone che ho canticchiato nella testa per tutti e quattro i giorni trascorsi a Shanghai.
Ma davvero non vedevo l’ora di visitare Shanghai proprio per colpa dei Gemelli del Destino?
Assolutamente sì!
Ma tranquilli, in questo articolo non vi parlerò solo del mio trauma infantile da cartone animato: vi racconterò cosa vedere a Shanghai e cosa non perdere, tra grattacieli, street food e quartieri pieni di fascino.

Giardini di Yu a Shanghai

Shanghai è, senza dubbio, la città più moderna che abbiamo visto durante il nostro itinerario di 15 giorni in Cina.
Il suo skyline non ha paragoni: altissimo, futuristico, praticamente indimenticabile. Ma la cosa bella è che non è solo apparenza.
Shanghai è anche cultura, storia, templi, mercati e sapori: un mix pazzesco dove il cielo fatto di vetro e acciaio fa solo da sfondo a tutto il resto e offre tantissimo tra cosa vedere e fare. Non ci rimane quindi che partire subito alla sua scoperta.

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Cosa vedere Shanghai: tour guidato in bici

Tra le prime cose che consiglio quando mi chiedono cosa vedere a Shanghai, c’è senza dubbio la visita guidata in bici.
Noi l’abbiamo prenotata tramite GetYourGuide (partner fidatissimo!) e devo dire che è stata una delle esperienze più belle fatte in città.

Per me era la prima volta dopo tanto tempo che risalivo in sella a una bici… e non in un paesino tranquillo, eh, ma nel bel mezzo di una metropoli gigante come Shanghai.
Eppure niente panico: se sono sopravvissuta io, potete farlo anche voi!
La guida ci ha spiegato tutto con calma, ci ha fatto sentire sicuri, e soprattutto ci ha raccontato Shanghai in modo autentico, appassionato, pieno di dettagli curiosi.

Per sapere come organizzare al meglio il tuo viaggio leggi: Viaggio in Cina: consigli essenziali per il viaggio perfetto.

Noi abbiamo avuto la fortuna di essere da soli, solo io e Riccardo, quindi abbiamo potuto fare un sacco di domande e prendercela con calma.
Durante il tour abbiamo anche visitato una shikumen, le tradizionali case cinesi tipiche degli hutong di Shanghai, che raccontano un lato più intimo e quotidiano della città.

Un’esperienza che consiglio con il cuore, soprattutto se volete andare oltre i soliti grattacieli e scoprire una Shanghai meno turistica e più vera.

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Salire sulla Shanghai Tower

Un’altra cosa da mettere in lista quando si parla di cosa vedere a Shanghai è sicuramente la Shanghai Tower.
Altissima, imponente, futuristica: è la seconda torre più alta del mondo. Solo questo dovrebbe bastare per convincerti a salirci, no?

Noi siamo andati al tramonto, per vedere la città accendersi piano piano tra i riflessi rosa e dorati. Uno spettacolo, davvero.
Ma – te lo dico sinceramente – serve preparazione mentale.
Perché non sarete gli unici ad aver avuto questa idea: c’è tanta gente, si sgomita un po’, e arrivare fino alle vetrate panoramiche può diventare una piccola impresa.

La vista è pazzesca, niente da dire, ma non aspettarti relax o silenzio.
Ti consiglio di andarci con largo anticipo, magari prenotando l’ingresso in anticipo per saltare un po’ di fila.
E occhio: se hai paura dell’altezza, potrebbe non essere proprio la tua attività del cuore. Ma se ami i panorami mozzafiato… allora sì, ne vale la pena.

Quartiere francese: Tianzifang

Tra le cose che mi sono piaciute di più a Shanghai, c’è sicuramente Tianzifang, un quartiere artistico e creativo costruito tra i vicoli delle vecchie case shikumen.
Un posto dove respiri un’atmosfera completamente diversa dal resto della città.
Qui non trovi grattacieli e centri commerciali, ma piccoli caffè, gallerie d’arte, negozietti indipendenti e bancarelle piene di oggetti unici.

È perfetto per chi ama perdersi a caso, scattare foto, assaggiare cibo di strada e comprare souvenir diversi dal solito.
Un vero labirinto urbano, affascinante e pieno di sorprese.
Io mi ci sarei trasferita seduta stante.

Passeggiare lungo il Bund

Il Bund è uno dei simboli di Shanghai, e se ti stai chiedendo cosa vedere a Shanghai senza spendere un centesimo, eccoti servito.
È la passeggiata sul lungofiume più iconica della città: da una parte l’architettura coloniale, dall’altra i grattacieli futuristici di Pudong.
Un contrasto che racconta perfettamente l’anima di Shanghai, sospesa tra passato e futuro.

Il momento migliore? Al tramonto o dopo cena, quando tutto si illumina e ti sembra di essere dentro un film.
Consiglio: prendi qualcosa da bere e goditi il panorama. Niente di più semplice, niente di più spettacolare.

Provare lo street food locale

Shanghai è anche – e soprattutto – cibo. E no, non sto parlando dei ristoranti stellati (che pure ci sono), ma dello street food più autentico.

Tra le cose più buone assaggiate:

  • i xiaolongbao, ravioli al vapore con il brodino dentro (occhio a non ustionarti!)
  • i pancake salati cinesi ripieni di erba cipollina
  • le zuppe di noodles mangiate in minuscole bettole senza insegna

Noi abbiamo mangiato un po’ ovunque: nei mercati notturni, in bancarelle improvvisate, in localetti con i menù solo in cinese (viva Google Translate!).
Ed è lì che abbiamo capito che Shanghai si racconta anche attraverso il cibo.

cosa mangiare in Cina

Giardino del Mandarino Yu

Un altro posto che non può mancare nella lista di cosa vedere a Shanghai è sicuramente il Giardino del Mandarino Yu (o Yu Garden).
Un angolo di pace e tradizione nel cuore della città, che sembra catapultarti indietro di secoli.

È uno di quei luoghi che ti fanno dimenticare per un attimo i grattacieli, i clacson, il caos moderno.
Tra laghetti con carpe, ponticelli di pietra, padiglioni decorati e rocce scolpite, ti ritrovi a passeggiare in un piccolo mondo a parte.
Noi ci siamo stati la mattina presto ed è stato il momento perfetto: pochi turisti, atmosfera tranquilla e luce bellissima per fare foto.

Fuori dal giardino, poi, c’è un intero quartiere tradizionale (Yuyuan Old Street) dove trovi tantissimi negozi e street food. Sì, anche lì abbiamo mangiato. Sorpresa?

Cosa vedere a Shanghai: Nanjing Road

Se invece ami lo shopping o semplicemente vuoi vedere un altro volto della città, allora devi farti un giro su Nanjing Road, la via commerciale più famosa di Shanghai.
Qui trovi davvero di tutto: dai grandi marchi internazionali ai centri commerciali locali, fino ai classici negozietti con luci al neon e gadget improbabili.

È affollata, rumorosa, piena di vita e vale la pena anche solo per vedere il contrasto tra i palazzi coloniali e i megaschermi pubblicitari.
Di sera è ancora più scenografica, quando le luci la trasformano in un piccolo Times Square orientale.

Consiglio: parti dalla zona del Bund e risali la via a piedi, senza fretta. Magari con una bubble tea in mano e la voglia di perderti tra le vetrine.

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Altre cose da vedere a Shanghai

Shanghai è una città che ha tanto da offrire, e se hai qualche giorno in più a disposizione, ci sono altre tappe interessanti che puoi aggiungere al tuo itinerario:

  • Shanghai Disneyland: se sei un fan del genere (o viaggi con bambini), è uno dei parchi Disney più grandi e scenografici del mondo. Da veri adulti-child, lo mettiamo già in lista per la prossima volta.
  • Tempio del Buddha di Giada: un’oasi di spiritualità nel mezzo del traffico. Bellissimi i Buddha scolpiti e l’atmosfera di raccoglimento.
  • People’s Square: enorme piazza nel cuore della città, punto perfetto per iniziare a esplorare i quartieri moderni e perdersi tra parchi, fontane e musei.
  • Shanghai Museum e China Art Museum: se ami l’arte e la storia, qui trovi collezioni incredibili. Vale la pena anche solo per scappare dal caldo (o dal traffico).

Conclusione

Quindi sì, alla fine mi tocca ringraziare i Gemelli del Destino: perché se non fosse stato per loro, forse non avrei mai avuto quella curiosità matta di vedere Shanghai con i miei occhi.
E invece l’ho fatto. E ho scoperto una città piena di contrasti, di storie, di sapori e di sorprese, ben oltre lo skyline da cartolina. Adesso non resta che aspettare il prossimo viaggio in Cina… e trovare una nuova canzoncina da canticchiare lungo la strada.
Anche se, diciamolo, Shanghai un po’ me la canterò per sempre.

Itinerario Cina 15 giorni: le tappe imperdibili da Pechino a Shanghai

Ci siamo, finalmente sono qui a condividere con voi il tanto richiesto itinerario in Cina di 15 giorni.
Lo so, arrivo un po’ in ritardo, ma se ci seguite sui nostri social saprete che tra un viaggio e l’altro e il mio lavoro da Travel Designer non è sempre facile restare sul pezzo… ma l’importante è recuperare!
Quindi, se ancora non ci seguite, qui trovate tutti i nostri canali social per restare aggiornati sulle prossime avventure.

Ma torniamo al nostro itinerario in Cina di 15 giorni, con partenza da Pechino e rientro da Shanghai.
La scelta di un volo multicity si è rivelata ancora una volta la migliore. Arrivare in una città e ripartire da un’altra ci ha permesso di non preoccuparci di tornare al punto di partenza e di goderci, con più tranquillità, tutto ciò che di spettacolare la Cina ha da offrire lungo il percorso.

Il nostro itinerario in Cina è stato studiato pensando a chi, come noi, era alla prima esperienza nella terra del Dragone, con l’obiettivo di esplorare i luoghi più iconici: la Grande Muraglia, l’Esercito di Terracotta e la futuristica Shanghai.
Un viaggio che ci ha portato attraverso la storia e nel futuro di questo Paese che, preparatevi, vi lascerà senza parole.

È vero, organizzare un viaggio in autonomia non è sempre semplicissimo. Se è la vostra prima volta in Asia ci siamo noi per darvi una mano!
Trovate già tanti articoli utili sul blog, come quelli sui documenti necessari per entrare nel Paese o su come muoversi con i treni.
E se non vi sentite sicuri o volete affidarvi a chi non solo ha esperienza diretta ma lavora nel settore, potete contattarmi: in qualità di Travel Designer certificata posso aiutarvi a realizzare il vostro viaggio dei sogni e creare un itinerario su misura, in base alle vostre esigenze e aspettative. Visitate la mia pagina dedicata per scoprire di più!

Pechino

Siamo arrivati a Pechino, prima tappa del nostro itinerario in Cina, in un caldo pomeriggio con un volo Air France molto tranquillo.
Una volta scesi dall’aereo, abbiamo superato senza problemi i controlli alla dogana e, usciti dall’aeroporto, abbiamo preso l’Airport Express e poi la metro. Tranquilli: è tutto segnalato anche in inglese, impossibile perdersi!

Abbiamo trascorso 6 giorni pieni a Pechino. Per noi sono stati sufficienti per visitare con calma la città, vedere tutte le principali attrazioni turistiche e vivere esperienze locali autentiche. Puoi leggere qui cosa fare a Pechino.

Il terzo giorno, però, ci siamo spostati da Pechino per raggiungere Mutianyu, una delle sezioni della Grande Muraglia Cinese, tra le meno affollate. Abbiamo scelto di trascorrere qui una notte per essere già sul posto all’apertura.

Ti raccontiamo la nostra esperienza sulla Grande Muraglia Cinese a Mutianyu in questo articolo.

Per le prime due notti abbiamo soggiornato al Qinglian, un hotel molto semplice e spartano, ma in una buona posizione.
Le restanti tre notti le abbiamo trascorse in un ostello, il coloratissimo e vivace: Peking Youth Hostel, con camere matrimoniali e bagno privato. Un angolino tra gli hutong di Nanluoguxiang: un quartiere animato durante il giorno, ma sorprendentemente tranquillo la notte.

Puoi prenotare i tuoi pernottamenti in Cina su Booking.com, il nostro ormai inseparabile alleato di viaggio!

Pingyao

Salutata la maestosa Pechino, la tappa successiva del nostro itinerario in Cina è stata la città delle lanterne: Pingyao.
Tutti i nostri spostamenti da una città all’altra sono avvenuti con i treni nazionali, comodissimi, super puntuali e ben organizzati.
Se hai bisogno di maggiori informazioni su come prenotarli, leggi qui: Treni in Cina, ti spieghiamo tutto!

Abbiamo approfittato del primo treno del mattino, riposandoci durante le quasi 4 ore di viaggio.
Appena arrivati in città, dopo un breve giro, non ho resistito: sono entrata in uno dei tanti negozietti che noleggiano abiti tradizionali e, per un giorno, mi sono sentita anche io un po’ Mulan.

24 ore a Pingyao possono bastare per visitare i luoghi di maggiore interesse, come le numerose dimore storiche, la Rishengchang Draft Bank – la prima banca della Cina – e, soprattutto, per godersi la città di sera, illuminata da centinaia di lanterne rosse. Una cittadina davvero particolare, sicuramente tra le meno moderne di tutto il nostro viaggio in Cina.

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Abbiamo pernottato in una tradizionale dimora antica, con camera matrimoniale e bagno privato. Un piccolo angolo nascosto tra le lanterne.
Era compresa anche la colazione, che però non abbiamo potuto fare in loco perché avevamo l’hotel presto la mattina. Ma gli host sono stati davvero premurosi: ci hanno fatto trovare la colazione al sacco pronta per la partenza. Un gesto che abbiamo davvero apprezzato.

Xi’an

A qualcuno di voi questa città potrebbe non dire nulla, per altri è invece il simbolo di una delle meraviglie – non ufficialmente riconosciute – del mondo moderno: l’Esercito di Terracotta.

Ma attenzione, Xi’an è molto di più. Alla fine dei nostri tre giorni qui ci siamo resi conto di quanto ci saremmo persi se non le avessimo dedicato il giusto tempo.

Siamo arrivati da Pingyao con un viaggio in treno di circa 3 ore. Appena posati gli zaini, ci siamo lanciati subito alla scoperta dell’Old District, delle sue antiche mura e dello street food nel quartiere musulmano.

Per visitare l’Esercito di Terracotta dovete considerare circa 1 ora di viaggio con la metropolitana e poi un autobus locale.
Se partite al mattino presto, riuscite a tornare in città per l’ora di pranzo e rilassarvi il pomeriggio: magari noleggiando una bici sulle antiche mura della città, davvero un’esperienza unica!

Abbiamo passato due notti al Wutong ins Designer Hotel in ottima posizione, vicino all’Old Market, da cui ci siamo sempre mossi a piedi. Camera matrimoniale con bagno privato e alcune aree comuni, tra cui una lavanderia: comoda e funzionale!

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Hangzhou

Durante l’organizzazione del nostro itinerario di viaggio in Cina, ero un po’ titubante se inserirla o meno.
Alla fine, però, sono stata felice di averla vista e vissuta, questa città affacciata sul Lago dell’Ovest.

24 ore sono poche per godersela con tranquillità, quindi, se avete tempo, vi consiglio di dedicarle almeno due giorni.
Una passeggiata serale lungo il lago è assolutamente da fare, così come esplorare la città dall’alto dei templi: il Jingci Temple e la Leifeng Pagoda offrono panorami bellissimi.

Qui abbiamo scelto un ostello: il Yootel Hostel. Molto spartano, ma in una buona posizione, perfetto per una sola notte. Camera matrimoniale con bagno privato, essenziale ma funzionale.

Suzhou

La mia città preferita di tutto il viaggio? Ebbene sì!
Suzhou ha rispecchiato perfettamente quelle che erano le mie aspettative sulla Cina.

Una città divisa tra un animo antico e tradizionale – fatto di canali, botteghe e lanterne colorate – e un lato moderno, con grattacieli e uno skyline che davvero non mi aspettavo. E vogliamo parlare del cibo?
Non perdetevi una passeggiata allo Shuangta Fair Trade Market: un’esperienza autentica e vivace.
E soprattutto, non lasciate Suzhou senza aver assaggiato i noodles locali: tra le cose più buone che io abbia mai mangiato al mondo!

Shanghai

Non credo abbia bisogno di presentazioni: Shanghai, con il suo skyline futuristico, è stata la chiusura perfetta del nostro viaggio in Cina.

Abbiamo dedicato gli ultimi quattro giorni del nostro itinerario a questa città incredibile, dove ogni angolo sembra guardare al futuro.
Tra tramonti spettacolari dai rooftop bar, visite guidate in bicicletta per scoprire la città da una prospettiva diversa, e serate passate a osservare le mille luci del Bund e dei suoi grattacieli, ci siamo lasciati incantare dalla sua energia.

Shanghai è frenesia, modernità, contrasti. È una metropoli che corre veloce, ma sa anche emozionare con scorci intimi, quartieri storici, cibo delizioso e una cura del dettaglio che non ti aspetti.

È stato il modo perfetto per salutare un Paese che ci ha travolti, stupiti e arricchiti.
Un mix perfetto di storia, tradizione e futuro, in un viaggio che ci ha lasciato addosso la voglia di scoprire ancora di più. Perché la Cina ha tantissimo altro da offrire, e noi non vediamo l’ora di tornarci.

Abbiamo soggiornato presso lo Shanghai Meego Qingwen Hotel: ottimo rapporto qualità-prezzo, con una camera matrimoniale spaziosa e un bel bagno privato con vetrata.
Buona anche la posizione, a pochi passi dalla metro e comoda per girare a piedi la sera, in tranquillità.

Conclusione

Questo viaggio in Cina è stato tutto ciò che speravo… e molto di più.
Un mix continuo tra passato e futuro, tradizione e innovazione, spiritualità e contrasti urbani. Ogni tappa ci ha regalato qualcosa di diverso: emozioni, riflessioni, incontri e scoperte che porterò nel cuore a lungo.

Organizzare questo itinerario non è stato semplice, lo ammetto. C’erano tanti dubbi, timori e qualche difficoltà logistica… ma alla fine ogni sforzo è stato ripagato mille volte.
Abbiamo camminato tra le lanterne, attraversato antiche mura, pedalato tra i grattacieli, assaggiato sapori nuovi e vissuto giornate che sembravano uscite da un film.

La Cina è un Paese che ti sorprende quando meno te lo aspetti. E forse è proprio questo che la rende così unica.
Spero che questo racconto possa esservi utile se state organizzando il vostro viaggio… ma anche solo ispirarvi a mettere questa terra così complessa e affascinante nella vostra lista dei desideri. Io, intanto, sogno già di tornare.

Cosa vedere a Pechino: le attrazioni imperdibili

Ormai saprete che la Cina ci ha letteralmente rapito il cuore, e una città come Pechino, con tutte le sue cose da fare e vedere, ci ha accolto nel migliore dei modi. Appena arrivati, siamo stati colpiti dai colori, profumi e suoni che caratterizzano la capitale cinese. Passeggiare tra gli hutong la mattina presto, per poi perdersi tra la folla che anima questi piccoli vicoli la sera, è stata un’esperienza unica. Trascorrere un momento di tranquillità in un parco e ritrovarsi a giocare a jianzi con un gruppo di allegri signori è un ricordo che portiamo nel cuore. E sorseggiare due litri di tè, scoprendo che, nonostante la frenesia e il baccano che regnano per strada, questa bevanda riesce ancora a regalare qualche ora di relax in case abitate da dolci gatti.

Tra le tante cose da fare e vedere a Pechino, abbiamo selezionato alcune attività che non potete assolutamente perdere e che, per noi, sono dei veri “must” per chi visita la città per la prima volta. Se state organizzando questo viaggio in autonomia, troverete tanti consigli nel nostro articolo dedicato. Se invece preferite affidarvi a me, potete scrivermi o visitare la pagina “Prenota il tuo viaggio”: sarò felicissima di aiutarvi a realizzare il viaggio dei vostri sogni.

Ma ora torniamo a tutte le strabilianti cose da fare e vedere a Pechino, partendo da uno dei nostri parchi preferiti.

Cosa vedere a Pechino: Tiantan Park

Si tratta di un grandissimo complesso di 273 ettari situato nella parte sud-est del centro di Pechino, a circa 3 km a sud della Città Proibita e di Piazza Tiananmen, che noi abbiamo raggiunto a piedi con una piacevole passeggiata. Appena entrati, si percepisce subito l’aria rilassata di questo luogo: anziani che praticano tai chi, che cantano e ballano, e gruppetti che giocano a jianzi. Fate attenzione, perché in pochissimo tempo vi ritroverete anche voi in mezzo alla pista! Se capitate, come noi, di domenica, non sarà difficile ammirare tante ragazze che passeggiano indossando abiti tradizionali. La domenica dona un’atmosfera ancora più rilassata a questo parco, ma porta anche molti più visitatori.

La cosa più importante da vedere in questo parco di Pechino è senza ombra di dubbio il Tempio del Cielo. Questo tempio fu costruito tra il 1406 e il 1420 durante la dinastia Ming, sotto l’imperatore Yongle, lo stesso sovrano che fece costruire la Città Proibita. Il complesso templare era il luogo in cui gli imperatori delle dinastie Ming e Qing si recavano ogni anno per celebrare cerimonie religiose volte a garantire un buon raccolto. Pregavano il Cielo, considerato la divinità suprema, per la prosperità e il benessere del regno.

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Il complesso è composto da diverse sale: Sala delle Preghiere per un Buon Raccolto: L’edificio più iconico e riconoscibile, famoso per la sua cupola rotonda con un tetto a tripla balaustra blu. Altare Circolare (Huanqiu) e la Volta Imperiale del Cielo.

L’intero complesso è stato progettato seguendo rigorosi principi di geomanzia e simbolismo confuciano. Gli edifici principali sono rotondi (simbolo del Cielo) e le piattaforme quadrate (simbolo della Terra), riflettendo l’antica visione cosmologica cinese. È uno dei luoghi da visitare assolutamente a Pechino e, non a caso, dal 1998 è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO per il suo valore storico, architettonico e culturale.

Come arrivare: La stazione più vicina è Tiantandongmen (天坛东门), sulla Linea 5 della metropolitana di Pechino. Dalla stazione, è solo una breve passeggiata fino all’ingresso orientale del parco.
Costo del biglietto: 3 Yuan per il parco, 35 Yuan per il Tempio, acquistabili in loco o tramite WeChat.

Città Proibita

Sicuramente è il luogo più iconico di Pechino, quello visto e rivisto in tanti libri e film. Ricordo perfettamente una scena del cartone Mulan, il mio preferito, in cui la giovane guerriera arriva durante i festeggiamenti per la sconfitta degli Unni. Non ho resistito a scattare una foto per unire queste due immagini. Scusate, ma dovevo!

La Città Proibita è un vasto complesso di palazzi imperiali che fu la residenza degli imperatori cinesi delle dinastie Ming e Qing per quasi 500 anni. Si trova nel cuore di Pechino ed è oggi un museo, oltre ad essere uno dei siti storici più visitati al mondo. Occupa una superficie di 72 ettari, interamente circondata da un fossato largo 52 metri e da mura alte 10 metri. Ha una forma rettangolare ed è divisa in due sezioni:

  • Corte Esterna (Zona Meridionale): la parte pubblica e cerimoniale, dove si svolgevano le funzioni ufficiali e i rituali di Stato. Qui si trovano i palazzi più imponenti e maestosi, utilizzati per le cerimonie e le udienze imperiali. Tra i più importanti ci sono: la Sala della Suprema Armonia (Taihedian), la Sala dell’Armonia Centrale (Zhonghedian) e la Sala della Preservazione dell’Armonia (Baohedian).
  • Corte Interna (Zona Settentrionale): comprende i Giardini Imperiali. Sul retro della Corte Interna c’è un giardino decorativo utilizzato dall’imperatore per rilassarsi, con padiglioni, rocce ornamentali e una vegetazione curata. Questa è la zona più privata, riservata alla vita quotidiana dell’imperatore e della famiglia imperiale. Contiene gli appartamenti imperiali e le residenze delle concubine. Gli edifici più importanti della Corte Interna includono: il Palazzo della Purezza Celeste (Qianqinggong), il Palazzo dell’Unione e della Pace (Jiaotaidian) e il Palazzo della Tranquillità Terrestre (Kunninggong).

Essendo il luogo più visitato di Pechino, non manca un certo numero di persone che giornalmente lo affollano. Il nostro grande consiglio è di uscire la mattina molto presto e visitarlo all’apertura. Molti degli edifici non sono visitabili all’interno, quindi in circa 3 ore potrete completare la visita. Attenzione: il lunedì è chiusa.

Come arrivare: Impostate sul vostro navigatore Meridian Gate.
Costo biglietto: 60 Yuan, acquistabile in loco o sul sito ufficiale una settimana prima.

Piazza Tienanmen

Ok, vi informiamo subito del fatto che per visitare questa piazza dovrete pazientare parecchio. Dalla Città Proibita, per accedere a questa maestosa piazza, abbiamo dovuto superare ben tre metal detector e controlli passaporti. Assurdo? Sì, ma non potete perdervi la visita a questa storica piazza di Pechino, che ha segnato l’intera storia del paese.

Edificata nel 1949, dopo la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese, è tristemente famosa per la tragedia del 1989. È per questo che oggi è un luogo altamente sorvegliato. Prende il nome dalla porta omonima, Tiananmen, riconoscibile per il grande ritratto di Mao Zedong. Tra le altre cose da vedere in questa enorme piazza ci sono:

  • Monumento agli Eroi del Popolo: Un obelisco di granito al centro della piazza, eretto in memoria di coloro che hanno sacrificato la loro vita per la rivoluzione e l’indipendenza della Cina.
  • Mausoleo di Mao Zedong: Il mausoleo che ospita il corpo imbalsamato di Mao Zedong, il leader della rivoluzione comunista cinese.
  • Grande Sala del Popolo: Sede del Parlamento cinese, utilizzata per importanti eventi politici e congressi del Partito Comunista Cinese.
  • Museo Nazionale della Cina: Situato sul lato orientale della piazza, è uno dei più grandi musei del mondo e racconta la storia e la cultura cinese, con particolare attenzione alla storia moderna e alla rivoluzione.

Per accedere alla piazza, oltre ai controlli e all’esibizione del passaporto, dovrete prenotare la visita gratuita tramite WeChat. Fatevi aiutare dal personale del vostro albergo oppure, più semplicemente, potete utilizzare il biglietto per la Città Proibita nella stessa giornata. Noi abbiamo visitato la Città Proibita in mattinata e ci siamo poi recati subito in Piazza Tiananmen, semplificando così l’itinerario di viaggio, dato che sono adiacenti. Metro di riferimento: Qianmen, linea 2.

Beihai Park

Tra le cose imperdibili da vedere a Pechino c’è sicuramente una passeggiata al tramonto al Beihai Park. Tra le fronde dei salici piangenti e le paperelle, avrete modo di osservare i cittadini di Pechino rilassarsi mentre navigano nelle acque del lago Beihai con le loro barchette. Il parco offre diverse attività e luoghi di interesse dove poter trascorrere diverse ore. Noi ci siamo recati poco prima del tramonto e abbiamo raggiunto la Pagoda Bianca, da cui si gode una vista spettacolare su tutto il lago e parte della Città Proibita. La Pagoda si trova su un’isoletta del lago, raggiungibile attraversando un ponte e proseguendo il percorso in salita.

Questo parco era in realtà il giardino imperiale che un tempo faceva parte della Città Proibita. All’interno si trovano altri templi buddisti, come il Tempio Yong’an e il Tempio Chanfu. Oltre a poter noleggiare una barchetta e ammirare il sole che cala, vedrete la città illuminarsi con le colorate lanterne. Poco distante si trova il Lago di Houhai, perfetto per passare la serata tra i tanti locali di street food. Un grande dragone vi darà il benvenuto all’intera area con entrata libera, mentre per il parco Beihai è previsto un biglietto d’ingresso di 10 yuan. Potete valutare di visitarlo in concomitanza con la Città Proibita o la Collina del Carbone.

Hutong da vedere a Pechino

Passeggiare tra gli hutong la mattina presto è l’esperienza che più ha rispecchiato le mie aspettative su questa città. Le piccole botteghe che si preparano ad aprire, le persone che camminano in bici o con i risciò, e il caos e la baldoria che si scatenano dopo qualche ora rendono queste stradine uniche.

Gli hutong sono l’insieme dei vicoli che caratterizzano le antiche abitazioni di Pechino. Si tratta di piccoli condomini al cui centro si trova un giardino, dove vengono condivisi momenti di vita quotidiana. Molti di questi, ancora oggi, non hanno bagni privati, ecco perché troverete tanti bagni pubblici, sempre aperti, gratuiti e ben tenuti. Molte di queste abitazioni tipiche sono state demolite per far posto a moderne strutture, ma è ancora possibile assaporare l’autenticità di questi vicoli. Tra i nostri consigliati ci sono:

  • Nanluogu Xiang: abbiamo esplorato molto bene questi vicoli, dato che abbiamo deciso di soggiornare qui presso il Peking Youth Hostel, che offre camere matrimoniali con bagno privato, aree comuni e una terrazza dove rilassarsi. Uno degli alloggi che vi consigliamo vivamente per il vostro viaggio a Pechino.
  • Guozijian: sono i vicoli che nascondono il Tempio dei Lama e il Tempio di Confucio. Noi li abbiamo percorsi alla ricerca della sala da tè dove abbiamo preso parte alla cerimonia del tè. Proprio dietro al Tempio di Confucio si trova Yi Cheng Cha She, un angolo di pace dove potrete fare una degustazione di tè, coccolando la gattina Liu e assaggiando dolci tipici. Vi consigliamo di passare prima per la prenotazione, costo a persona 200 yuan.
  • Dongxijiaomin Xiang: forse i vicoli più turistici, e quelli che ci hanno colpito meno, ma vi consigliamo comunque di passarci per assaggiare qualche prelibatezza della cucina cinese.
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hutong di Pechino la sera

Palazzo d’Estate

Si sa, in quasi tutti i viaggi c’è sempre qualcosa che non va per il verso giusto. Nel nostro viaggio a Pechino, purtroppo, tra tutte le cose da vedere, il Palazzo d’Estate è stata l’attrazione a cui ho dovuto rinunciare. Era una calda giornata di agosto e, complice la stanchezza e l’arrivo del ciclo, non ero in forze. Ho deciso comunque di raggiungere il Palazzo d’Estate, che dista circa un’ora dal centro di Pechino. Il complesso è molto grande e si estende per chilometri tra templi, foreste e percorsi intorno al grande Lago Kunming.

Mettete inoltre in conto di trovare file sia all’ingresso che all’interno, come spesso accade. Dopo circa mezz’ora dall’entrata, mi sono resa conto di non poter proseguire la visita e ho deciso di tornare in hotel. È qui che vi ricordiamo l’importanza di completare il vostro viaggio con una buona assistenza sanitaria e assicurazione di viaggio, che possa coprire qualsiasi tipo di imprevisto. Noi, da anni, ci affidiamo a HeyMondo. Per incentivarvi a viaggiare sereni, vi lasciamo il nostro sconto del 10% sul vostro prossimo acquisto.

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Come sempre, ero partita con un fitto itinerario che comprendeva le meraviglie architettoniche, i giardini e i templi di questo rifugio imperiale, un “piccolo” giardino di soli 290 ettari. Tra cui la scalinata che vi porterà alla Torre della Fragranza di Buddha. Per arrivare qui, vi consigliamo di utilizzare la metro. Il biglietto per l’ingresso generale: 30 yuan.

Le cose da vedere a Pechino sono ancora tante. Ci siamo concentrati su ciò che non può assolutamente mancare nel vostro itinerario, ricordandovi che, se desiderate affidarvi a una Travel Designer per l’organizzazione, la prenotazione o anche solo per avere il vostro itinerario personalizzato con diario di viaggio, potete contattarmi o scrivermi qui. Sarò lieta di realizzare il viaggio dei vostri sogni.

Per i nuovi aggiornamenti sulle nostre prossime avventure, vi invitiamo a seguirci sui nostri social.

Grande Muraglia Cinese di Mutianyu: come visitarla

La Grande Muraglia Cinese era uno dei sogni segnati sulla nostra wishlist da un bel po’. Ogni tanto, passando e leggendo il suo nome, immaginavo il giorno in cui sarei riuscita a vederla snodarsi lungo la cresta delle montagne cinesi e tornata, mettere un tick sulla wishlist. Ma non avrei mai immaginato la sensazione di stupore e il “wow” che mi è rimasto strozzato in gola quando finalmente sono riuscita a realizzare questo sogno. Realizzare i sogni non è sempre facile e organizzare questo viaggio in Cina ha richiesto un bel po’ di impegno e preparazione ma se come noi, intendete fare tutto da soli, vi lasciamo alcuni dei nostri consigli pre-partenza.

Intanto, qui vi raccontiamo come raggiungere la sezione della Grande Muraglia Cinese di Mutianyu partendo dalla città di Pechino. Tranquilli, è facilissimo. Ma iniziamo con un po’ di storia.

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Storia della Grande Muraglia Cinese

La Grande Muraglia Cinese è una delle strutture più iconiche e straordinarie della storia umana, simbolo di ingegno architettonico e perseveranza. Ho scoperto questo monumento affascinante grazie al mio cartone animato preferito, Mulan, quando ero piccolina, e da allora è diventato uno dei luoghi che dovevo assolutamente visitare.

La costruzione della muraglia iniziò nel III secolo a.C. sotto la dinastia Qin, per volere dell’imperatore Qin Shi Huang, noto anche per aver ordinato la creazione dell’imponente esercito di terracotta. Forse si potrebbe pensare che avesse una certa mania di grandezza! L’intento principale era quello di proteggere il giovane impero dalle incursioni dei popoli nomadi del nord. Tuttavia, la muraglia che conosciamo oggi è il frutto di secoli di lavori e ampliamenti, realizzati da diverse dinastie, tra cui i Han e i Ming. Con una lunghezza che supera i 13.000 chilometri, la Grande Muraglia non è solo una meraviglia architettonica, ma anche un testimone silenzioso delle sfide militari, delle trasformazioni politiche e delle conquiste culturali della Cina. Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1987 e inclusa nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno.

Le sezioni visitabili

Data la sua antichità e la sua vasta estensione, risulterebbe lunga 8 851 km, oggi non tutta la Grande Muraglia Cinese è visitabile. Alcune sezioni sono state abbandonate e progressivamente inglobate dalla natura. Altre, invece, sono diventate veri e propri punti turistici che attraggono milioni di visitatori ogni anno. Questo significa che, da un lato, si può rischiare di incorrere in difficoltà esplorando le parti più antiche e poco accessibili e immerse nella natura, oppure si può camminare sui tratti ristrutturati tra la folla di turisti. Tuttavia, esistono alcuni punti in cui è possibile trovare un equilibrio tra le due esperienze. Intanto, vediamo come è suddivisa oggi la Grande Muraglia Cinese.

Ecco alcune delle sezioni più visitabili e popolari:

  • Badaling: Questa è la sezione più famosa e ben conservata della Grande Muraglia, situata a circa 70 chilometri a nord di Pechino. È altamente sviluppata per i turisti, con infrastrutture come funivie e percorsi ben mantenuti, rendendola ideale per i visitatori. Tuttavia, è anche la più turistica e presa d’assalto quotidianamente.
  • Mutianyu: Anche questa sezione è ben conservata e si trova a circa 80 chilometri a nord di Pechino. È meno affollata rispetto a Badaling e offre panorami spettacolari e una funivia che porta i visitatori fino alla muraglia. La sezione della Grande Muraglia Cinese di Mutianyu è inoltre nota per la sua vegetazione lussureggiante ed è qui che concentreremo la nostra attenzione nel resto dell’articolo essendo la parte da noi visitata.

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  • Jinshanling: Questa sezione è famosa per il suo stato relativamente intatto e per la bellezza dei paesaggi circostanti. Situata a circa 130 chilometri a nord-est di Pechino, offre un’esperienza più autentica e meno turistica rispetto a Badaling e Mutianyu.
  • Simatai: Vicina a Jinshanling, Simatai è conosciuta per la sua architettura originale e le spettacolari vedute montane. Questa sezione offre anche percorsi notturni e la possibilità di camminare sulla muraglia durante il tramonto.
  • Huanghuacheng: Questa sezione è interessante per la sua posizione unica, che include tratti di muraglia che si estendono sopra e sotto l’acqua, creando un effetto pittoresco con i laghi circostanti. Si trova a circa 85 chilometri a nord di Pechino.
  • Gubeikou: Questa sezione meno restaurata è situata a circa 120 chilometri a nord-est di Pechino ed è ideale per chi cerca un’esperienza più avventurosa e meno turistica. I percorsi qui sono più impegnativi e l’area è meno affollata.
  • Jiankou: Conosciuta per le sue sezioni molto ripide e non restaurate, Jiankou è un’opzione per i più avventurosi. Si trova a circa 70 chilometri a nord di Pechino e offre viste spettacolari, ma è importante essere preparati per un’escursione impegnativa. Abbiamo avuto modo di ascoltare l’esperienza di una coppia conosciuta in viaggio, che ci ha mostrato foto e video di questo tratto. Diciamo che vi consigliamo di avventurarvi qui solo se intendete mettere alla prova la validità della vostra assicurazione medica.

E a proposito di assicurazione sanitaria, vi ricordiamo di mettere sempre in valigia una buona polizza viaggio che copra qualsiasi imprevisto di salute o eventuali cancellazioni del viaggio. Noi ci affidiamo a HeyMondo e abbiamo per voi uno sconto del 15%. Approfittatene e viaggiate in sicurezza e tranquillità anche voi.

Grande Muraglia Cinese di Mutianyu: come arrivare

Abbiamo subito deciso che la sezione della Grande Muraglia Cinese di Mutianyu sarebbe stata la nostra scelta. Avevamo programmato di arrivare nel pomeriggio con il servizio DiDi, che ci aveva calcolato circa 250 RMB (31€), ma, ahimè, a causa di problemi con Alipay abbiamo dovuto rivedere i nostri piani all’ultimo momento. Dato che era ormai tardo pomeriggio e domenica, alla fine abbiamo optato per un taxi, spendendo 450 RMB (circa 57€) per un’ora e mezza di tragitto.

Abbiamo scelto di pernottare qui in una homestay che offre anche servizio di colazione e cena. Il ragazzo che gestisce la homestay si è dimostrato molto disponibile e gentile sin dalla prenotazione. Ci siamo affidati a lui per i biglietti della visita alla muraglia, inclusi quelli per la seggiovia e il toboga. Inoltre, nella prenotazione del pernottamento erano inclusi cena tradizionale e colazione; preparatevi a cetrioli in salsa di soia alle 6:00 del mattino!Noi abbiamo scelto di pernottare a Mutianyu per vedere la Grande Muraglia Cinese al mattino presto e, con la scusa siamo riusciti a vederla anche la sera illuminata.

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Per il rientro a Pechino è stato tutto più facile e abbiamo utilizzato i mezzi pubblici. Vi lasciamo quindi le indicazioni per lo spostamento da Pechino, che valgono anche per il ritorno.

Partendo da Pechino, le indicazioni sono: dalla stazione della metropolitana di Dongzhimen, uscite e raggiungete la fermata per prendere il bus 916 Express. Il tragitto è di circa un’ora e dovrete scendere alla fermata Huai Rou Bei Da Jie. Da qui, potete prendere il bus H23 o H24 per arrivare alla stazione di Mutianyu se dovete spostarvi in città, oppure proseguire fino all’entrata della muraglia. Il costo totale del viaggio è di 16 RMB e il tempo stimato è di circa 2 ore e 15 minuti. Se avessimo saputo che era così facile, ci saremmo risparmiati qualche soldino. Ma abbiamo testato tutto per voi.

Prima tappa della Grande Muraglia Cinese di Mutianyu

Come è strutturata la Grande Muraglia Cinese di Mutianyu

La lunghezza totale di questa sezione della Muraglia è di 2,25 km e comprende 23 torri, distanti tra loro circa 100 metri. Il paesaggio circostante è verde e sconfinato, e una grande scritta sul lato occidentale riporta la frase: “Lealtà al Presidente Mao”. Sappiate che sulla muraglia non ci sono servizi, quindi è consigliabile portare con voi acqua in abbondanza, spuntini, crema solare, cappello e di riportare giù tutto ciò che vi appartiene. Sono presenti due bagni in prossimità del punto di partenza della funicolare e della seggiovia, e dove si scende con il toboga. C’è anche un piccolo bar alla torre 6, ma immaginate i prezzi.

Noi siamo saliti con la seggiovia fino alla torre 6 e ci siamo poi diretti verso la torre 1. Questo è il tratto più complicato e in pendenza, ma anche quello meno battuto. Infatti, durante il percorso, molto spesso eravamo in totale solitudine. Da lì, siamo scesi fino alla torre 15 e poi siamo tornati alla torre 6, dove abbiamo utilizzato il toboga per scendere. Perché questo sali e scendi? Non lo sappiamo neanche noi! Se desiderate percorrere tutta la muraglia dalla torre 23 alla torre 1, vi conviene salire fino alla torre 14, percorrere il tratto fino alla torre 23 e poi tornare giù fino alla torre 1, per scendere con il toboga fino alla torre 6. Fateci sapere se siete sopravvissuti!

Mappa della Muraglia con i bagni

Come salire e scendere

Le opzioni per salire sulla Grande Muraglia sono tre: la funivia, la seggiovia o i propri piedi. Iniziamo mettendo alla prova le vostre capacità fisiche: vi aspettano ben 4.000 scalini. E questo non è tutto. Dovrete percorrere circa 2 km della muraglia, che non sono molti, ma alcuni tratti sono ripidi e includono scalini. Rischiate di arrivare già provati. In ogni caso, potete salire fino alle torri 5, 7, 10 o 15.

Se non soffrite di vertigini, optate per la seggiovia o la funivia. Noi abbiamo scelto la seggiovia e, in quel momento, ho realizzato di avere anch’io problemi con l’altezza. Troppo tardi ormai! Scherzi a parte, è un’esperienza molto adrenalinica che vi porterà alla torre 5 in meno di 10 minuti. Se prendete la funivia, salirete fino alla torre 14.

Per scendere, potete sempre optare per il percorso a piedi o per il divertente toboga. Ovviamente, non potevamo esimerci dall’esperienza! Il costo dei mezzi è di 140 CNY per andata e ritorno con seggiovia e toboga, oppure 100 CNY per tratta con la funivia. Tenete presente che seggiovia e toboga sono gestite dalla stessa compagnia, quindi potete acquistare un biglietto di andata e ritorno insieme, mentre per la funivia dovrete fare un biglietto separato. Calcolate di passare almeno dalle 2 alle 5 ore in base a quanto volete vedere.

Orari e come prenotare

Gli orari di apertura della Grande Muraglia Cinese di Mutianyu sono dalle 07:30 alle 17:00 durante il periodo estivo e dalle 08:00 alle 16:30 in quello invernale. Per nostra esperienza, vi consigliamo di recarvi la mattina presto, prima dell’apertura, soprattutto se intendete visitarla durante il periodo estivo. Il costo per entrare alla Grande Muraglia Cinese di Mutianyu è di 45 CNY. Per l’acquisto dei biglietti, noi ci siamo affidati all’host del nostro homestay.

In alternativa, potete acquistare i biglietti tramite agenzie come Trip.com o organizzare un tour di giornata su siti come Mubus. Valutate anche la possibilità di acquistare i biglietti direttamente in loco che è quello che abbiamo fatto per il resto del viaggio.

L’ho sognata per tanto tempo e non immaginavo di poter davvero camminare su questa immensa meraviglia. Ricordo perfettamente il momento in cui, arrivando in taxi, ho intravisto il primo pezzo di muraglia e sono scoppiata in lacrime. Non so se il tassista ha capito cosa significasse per me essere lì, dall’altra parte del mondo, a vedere finalmente qualcosa di così unico e iconico. Ma sono certa che voi capirete e proverete le stesse emozioni. Come sempre, spero di avervi aiutato e vi consiglio di seguirci sui nostri social per non perdervi le prossime avventure.

Treni in Cina: consigli per prenotare e viaggiare in sicurezza

Prima della partenza, l’idea di viaggiare in Cina spostandoci con i treni ci metteva un po’ in ansia. Riusciremo a trovare la stazione giusta? Saliremo sul treno corretto? Capiremo le indicazioni e la fermata dove scendere? Avevamo così tante preoccupazioni che, per settimane, non pensavamo ad altro. Tuttavia, come spesso accade, vivere l’esperienza sul posto ci ha fatto comprendere che viaggiare in treno in Cina è una delle cose più semplici e intuitive che si possano fare in questo paese.

È vero, la parte della prenotazione può essere un po’ stressante, ma una volta arrivati in stazione, non vi resterà che accomodarvi e godervi il panorama dal finestrino. Con la giusta colonna sonora e un mooncake da sgranocchiare, troverete anche il tempo per rilassarvi e riflettere su tutte le incredibili avventure che state vivendo, giorno dopo giorno.

Vi anticipiamo tutto nel nostro reel che trovate sulla nostra pagina Instagram, quindi seguiteci per non perdervi i prossimi consigli!

Ma veniamo a noi e iniziamo, passo dopo passo, a capire come viaggiare in sicurezza e in modo organizzato con i treni in Cina. Vi rimandiamo al nostro articolo Viaggio in Cina: consigli essenziali per il viaggio perfetto per iniziare a capire come muovervi in questo paese.

Perché viaggiare con i treni in Cina

Durante le prime fasi dell’organizzazione del nostro viaggio in Cina, anche noi ci siamo spesso chiesti se spostarci in treno fosse davvero la scelta giusta. Possiamo dirvi con certezza che non avremmo potuto fare scelta migliore. Le distanze in Cina sono talmente vaste che l’unico modo pratico per affrontarle è spostarsi in treno o in aereo. Purtroppo, se i biglietti aerei non vengono prenotati con largo anticipo, possono risultare piuttosto costosi, senza contare il tempo necessario per arrivare in aeroporto in anticipo e i controlli doganali una volta atterrati.

Abbiamo quindi dedotto che, per noi, viaggiare in treno fosse la scelta più comoda e pratica, quella con cui ci sentivamo maggiormente a nostro agio. I treni in Cina sono veloci, silenziosi e dotati di alcuni comfort, come bagni, distributori di acqua calda per tè e noodles, oltre a un servizio di ristorazione a bordo. Una volta arrivati in stazione e superato il check-in, potete salire a bordo, sedervi e rilassarvi. Le stazioni sono sempre ben collegate al centro città, a volte raggiungibile anche a piedi.

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Noi ci siamo trovati benissimo nei nostri cinque spostamenti in treno durante il viaggio in Cina. Abbiamo scelto di viaggiare di giorno, partendo la mattina presto per affrontare le tratte più lunghe, come quella tra Pechino e Xi’an. In alternativa, molti viaggiatori preferiscono spostarsi di notte, specialmente per le tratte più lunghe. Questa scelta dipende dal vostro itinerario e dalle tempistiche del vostro viaggio. Nel nostro caso, siamo stati felicissimi della decisione presa e sicuramente organizzeremo il nostro prossimo viaggio allo stesso modo.

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Come prenotare i treni in Cina

Prenotare i biglietti dei treni in Cina non è un’operazione molto semplice e veloce, ma con i nostri consigli riuscirete sicuramente a organizzarvi per tempo. Potete acquistare i biglietti tramite il sito ufficiale, che trovate qui (interamente in cinese), oppure tramite agenzie che faranno la prenotazione per voi. Vi spieghiamo meglio: prenotando direttamente sul sito ufficiale, potreste incontrare difficoltà con la lingua, a meno che non abbiate un amico cinese che possa aiutarvi a superare questo ostacolo. L’altro problema, però, è l’impossibilità di pagare con le nostre carte, poiché i circuiti internazionali non vengono accettati per i pagamenti online in Cina. Affidandovi invece a un’agenzia come Trip.com o China Highlights, risolverete facilmente questo passaggio.

Noi abbiamo prenotato tramite Trip.com. Potete richiedere la prenotazione dei biglietti in qualsiasi momento, ma la conferma definitiva arriverà solo 15 giorni prima della partenza del treno, poiché è questa la data in cui i biglietti vengono effettivamente emessi. Riceverete una mail di conferma con i vostri biglietti elettronici. Tuttavia, non sempre la prenotazione va a buon fine: in tal caso, verrete rimborsati e potrete procedere con una nuova richiesta. Delle cinque prenotazioni che abbiamo effettuato con un mese di anticipo, tutte sono andate a buon fine, quindi potete essere fiduciosi.

Un’altra opzione è quella di acquistare i biglietti direttamente in stazione, il giorno stesso o con qualche giorno di anticipo. Abbiamo conosciuto alcune coppie che non hanno avuto problemi a fare così, ma questo comporta sempre il rischio di non trovare posto o di dover pagare di più per la tratta. Il nostro consiglio è di muovervi in anticipo, soprattutto se viaggiate durante i periodi di alta stagione.

Scegliere il treno e la stazione

Prima di prenotare, fate molta attenzione alla scelta della stazione. In città come Pechino e Shanghai, ci siamo trovati un po’ in difficoltà nel capire da quale stazione arrivare e da quale ripartire, perché ce ne sono diverse, soprattutto nelle grandi città. Quindi, controllate con attenzione e cercate di arrivare sempre almeno un’ora prima della partenza, poiché le stazioni sono così grandi da sembrare aeroporti.

La scelta del treno è molto semplice e dipende principalmente dall’orario, dal tipo di treno e dal prezzo per tratta. Noi abbiamo optato, quando conveniente, per i treni veloci. Abbiamo sempre scelto la seconda classe, che, fidatevi, è paragonabile a una prima classe sui nostri treni italiani. Fate attenzione al vostro posto, per evitare di fare come me e dovervi alzare dopo mezz’ora perché seduti nel posto sbagliato!

Per i treni notturni, potete scegliere tra diverse opzioni di cabine: scompartimenti aperti con 6 letti o cuccette private per due persone. In base alla classe scelta, cambiano anche la tipologia di sedili e letti, che possono essere “duri” o “morbidi”. Non avendo esperienza diretta con i treni notturni, non possiamo fornirvi dettagli più precisi, ma sappiamo da altri viaggiatori che si viaggia comodamente in entrambe le opzioni. Fateci sapere se avete avuto esperienze con i treni notturni e com’è andata!

Come muoversi in stazione

Una volta arrivati in Cina e con i biglietti in mano, basta scaricarli sul telefono: non serve stampare nulla. Controllate attentamente la stazione e recatevi lì con un po’ di anticipo. La prima volta eravamo molto ansiosi perché molte persone ci avevano descritto queste stazioni come dei labirinti. In realtà, tutto è molto intuitivo e ben organizzato, quindi potete stare tranquilli.

All’ingresso della stazione dovrete passare attraverso i controlli di sicurezza al metal detector e mostrare il passaporto, che verrà registrato nei loro sistemi. Da quel momento, il vostro biglietto elettronico sarà il passaporto stesso, quindi vi servirà solo per verificare il vagone e il posto sul treno. Dopo aver superato i controlli, troverete un tabellone simile a quello degli aeroporti. Controllate il numero del treno sul vostro biglietto e il numero del gate a cui recarvi. Una volta lì, dovrete attendere l’apertura del check-in, circa 30 minuti prima della partenza. Passate nuovamente il passaporto ai controlli e dirigetevi verso il binario. Non c’è modo di sbagliarsi! Quando il treno arriva, salite e buon viaggio.

Noi siamo davvero molto soddisfatti del servizio e dell’organizzazione dei treni in Cina. Hanno reso il nostro viaggio semplice e perfetto. Non vediamo l’ora di raccontarvi tanto altro! Vi aspettiamo nei commenti per sapere come state organizzando la vostra avventura in questo paese che vi accoglie sempre con un sorriso.

Viaggio in Cina: consigli essenziali per il viaggio perfetto

Eccoci qui, rientrati da poche ore dal nostro viaggio in Cina, pronti a condividere con voi i nostri consigli essenziali per aiutarvi a organizzare il viaggio perfetto. Questo paese ci ha subito rapito il cuore. Gli sguardi curiosi dei suoi abitanti, il profumo del cibo e le lanterne rosse, il litchi e le biciclette che attraversano gli hutong. Scene che incarnano perfettamente l’idea che avevo sempre avuto della Cina. La calma e la tranquillità dei vicoli, interrotti dal caos delle grandi strade urbane; i paesaggi autentici e tradizionali accostati ai grandi centri commerciali dalle insegne luminose. Non credo di poter raccontare tutto a parole. Ci sono sentimenti, profumi, suoni e sfumature di luce che non si possono descrivere, ma solo vivere. Tuttavia, dando un’occhiata ai nostri contenuti sul profilo Instagram, forse potrete farvi un’idea più concreta. Seguici qui per non perderti le prossime avventure.

Quello che è certo è che non vi resta che leggere i nostri consigli e organizzare il vostro prossimo viaggio in Cina. Siete pronti a prendere appunti e partire?

Documenti per viaggiare in Cina

Per entrare in Cina avrete bisogno di un passaporto elettronico valido con una residua validità di almeno sei mesi dalla data del viaggio.

La grande notizia di quest’ultimo anno è che per i viaggiatori italiani, così come per molti altri paesi europei e non, il visto per entrare in Cina è gratuito fino al 31 dicembre 2025. Specifichiamo meglio: per viaggi non superiori ai 15 giorni è possibile visitare la Cina senza dover richiedere alcun visto. Per permanenze superiori ai 15 giorni, dovrete rivolgervi all’ambasciata e valutare la richiesta del visto più adatto alle vostre esigenze.

ATTENZIONE NUOVO AGGIORNAMENTO: dal 30 novembre 2024 fino al 31 dicembre 2025 il visto è stato esteso ad una durata di 30 giorni. Quindi potete soggiornare per massimo 30 giorni senza richiedere alcun visto.

Quindi, vi basterà prenotare il vostro biglietto aereo di andata e ritorno e le strutture di soggiorno. Una volta atterrati in Cina vi recherete alle apposite macchinette per scattare foto e registrare le impronte digitali. Riceverete una ricevuta che dovrete poi mostrare ai controlli doganali insieme al passaporto e al modulo per l’immigrazione, che riceverete in volo o appena atterrati. Sarà necessario fornire le date e il numero dei voli, oltre al nome del primo albergo in cui soggiornerete. In pochi minuti, otterrete il timbro sul passaporto.

Non obbligatoria ai fini del viaggio, ma essenziale per evitare brutte sorprese, è l‘assicurazione sanitaria. Come negli Stati Uniti, anche in Cina esiste un sistema sanitario privato che dovrete pagare di tasca vostra. Stipulando un’assicurazione sanitaria di viaggio, sarete coperti sempre e ovunque. Noi vi consigliamo HeyMondo, a cui ci affidiamo da anni. Potrete scegliere la polizza più adatta alle vostre esigenze e avere un’assistenza h24 ovunque nel mondo, grazie alla comoda applicazione che vi garantisce sempre una consulenza in italiano.

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Quando andare

La Cina è un paese vasto e variegato, con climi e paesaggi che cambiano radicalmente da una regione all’altra. Il periodo migliore per visitare la Cina dipende in gran parte dalla zona che si desidera esplorare. La primavera (da aprile a giugno) e l’autunno (da settembre a ottobre) sono generalmente considerate le stagioni ideali per visitare gran parte del paese, grazie al clima mite e alla natura in fiore o ai colori caldi delle foglie.

Se si desidera esplorare il Tibet o le regioni montuose del sud-ovest, come lo Yunnan e il Sichuan, l’estate (da giugno ad agosto) è la stagione migliore, poiché le alte altitudini rendono il clima più fresco e accogliente. Al contrario, per chi volesse immergersi nella bellezza dei paesaggi innevati, l’inverno (da dicembre a febbraio) offre l’occasione perfetta per visitare la regione nord-orientale della Cina, come Harbin, famosa per il suo Festival delle sculture di ghiaccio e neve.

Infine, per evitare le folle e i prezzi elevati, è consigliabile evitare i periodi di punta del turismo cinese, come la Festa di Primavera (Capodanno cinese) e la Settimana d’Oro di ottobre.

Noi siamo appena tornati dal nostro viaggio in Cina, partiti il 3 agosto. Nonostante la folla nei maggiori siti turistici, gestibile muovendosi molto presto al mattino, il caldo è stato sicuramente un aspetto piuttosto rilevante. Si parla di temperature tra i 35 e i 38 gradi durante il giorno, con un livello di umidità che varia tra il 90% e il 95%. In compenso, in 14 giorni abbiamo visto la pioggia solo due volte. Il caldo può spesso cambiare i vostri piani e rendere tutto più faticoso e pesante, ma se sfruttate le ore meno calde ed evitate la folla, tutto è fattibile. Non avendo altre scelte, possiamo dire che agosto non è stata una così grande tragedia.

Itinerario e distanze

La Cina è davvero grande, ma proprio tanto grande! Stiamo parlando del quarto paese più grande al mondo. Con una superficie di circa 9,6 milioni di chilometri quadrati, è quasi 30 volte più grande dell’Italia ed è così vasta che si estende attraverso cinque fusi orari, anche se utilizza un unico fuso orario ufficiale (l’ora di Pechino, 6 ore avanti all’Italia). Questo vi dà un’idea dell’importanza di strutturare un buon itinerario e organizzare in anticipo gli spostamenti.

E per spostamenti intendiamo anche quelli interni alle città. Spostarsi dal centro di Pechino per raggiungere il bellissimo Palazzo d’Estate significa fare un viaggio di circa un’ora in metropolitana, senza contare la distanza del vostro hotel dalla zona più centrale. In città come Pechino o Shanghai, vi consigliamo di organizzare il vostro itinerario per zone e di muovervi il più possibile all’interno di queste. I mezzi di trasporto pubblici sono molto efficienti, ma l’unica nota negativa è che la metro è generalmente aperta solo fino alle 00:00.

vestito tradizionale durante il mio viaggio in Cina

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Ma nel caso in cui non abbiate voglia di aspettare un bus notturno, potete tranquillamente prenotare una corsa con il comodo servizio di DiDi, di cui vi parleremo più avanti. In ogni caso, abbiamo utilizzato i bus notturni e li abbiamo trovati sempre molto precisi e comodi. Tenetevi sempre larghi con gli orari dell’itinerario, in modo da avere un margine in caso di ritardi o contrattempi. I treni nazionali, così come quelli cittadini o la metropolitana, sono puntualissimi. Vi farà sorridere il conto alla rovescia all’interno della metropolitana di Shanghai, che inizia poco prima dell’arrivo del vagone in stazione.

Per spostarvi sia a piedi che con i mezzi, vi consigliamo di utilizzare Maps.Me. Google Maps potrebbe sembrarvi utile per gli spostamenti a piedi, ma molto spesso sbaglia la geolocalizzazione. Per esperienza, meglio usare altro. Un’altra accortezza è avere sempre con voi l’indirizzo del vostro hotel in lingua originale, in caso dobbiate mostrarlo ai locali o al vostro taxi.

eSIM e VPN per il tuo viaggio in Cina

Se desiderate recarvi in Cina, è fondamentale avere una connessione dati. Alcune applicazioni di uso quotidiano, come WhatsApp, Instagram e Facebook, sono bloccate in Cina. Per continuare a utilizzare queste app, è necessario disporre di una eSIM, una SIM virtuale supportata da molti smartphone di ultima generazione, oppure di una SIM locale. In entrambi i casi, assicuratevi che la VPN sia inclusa, altrimenti le app che utilizzate abitualmente in Italia non funzioneranno.

Noi abbiamo scelto nuovamente la eSIM Holafly, che ci ha permesso di avere traffico dati illimitato per 15 giorni. Per un viaggio di questo tipo, è un servizio essenziale. Una volta scaricata l’app Holafly, selezionate “Cina” e inserite i giorni di permanenza nel vostro viaggio nella terra del Dragone. Il prezzo della eSIM varierà in base alla durata del soggiorno. Grazie a un semplice tutorial, installarla e attivarla sarà molto facile. Dopo averla attivata prima della partenza, troverete la eSIM sul vostro smartphone. Non resta che attivarla. La eSIM inizierà a funzionare appena sarete in territorio cinese, e solo da quel momento inizierà il vostro piano dati. Ricordatevi di disattivare la vostra SIM italiana. Potete eseguire queste ultime operazioni in modalità aereo, evitando così costi aggiuntivi.

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Pagamenti e applicazioni da avere

Molti esercizi in Cina non accettano carte di credito oppure, se lo fanno, applicano commissioni. Nella maggior parte dei negozi e ristoranti è possibile pagare in contanti, ma a volte potrebbero non avere il resto. Per ovviare a questo problema, è essenziale avere installate sullo smartphone due app: WeChat e Alipay. WeChat è una combinazione di WhatsApp, social network e TripAdvisor cinesi, mentre Alipay è una piattaforma di pagamento online. Per utilizzare entrambe le app, dovrete registrarvi e collegare il vostro passaporto.

Solo dopo aver completato questi passaggi, da fare in Italia perchè vi verrà richiesta la conferma al numero cellulare, potrete aggiungere la vostra carta di credito come metodo di pagamento. Consigliamo di contattare la vostra banca una settimana prima della partenza per assicurarvi che la carta sia abilitata ai pagamenti online in Cina. Da quanto abbiamo capito, questa opzione è diversa dalla classica “opzione Mondo”. Una volta associata la carta, effettuare i pagamenti sarà molto semplice. Ogni negozio, ristorante o esercizio ha un QR code alla cassa. Inquadrate il QR code tramite l’app, inserite l’importo da pagare e il gioco è fatto.

Su Alipay troverete anche l’app Didi, l’equivalente di Uber. Funziona allo stesso modo: selezionate il punto di pick-up e la destinazione, poi l’app vi chiederà di confermare la corsa effettuando il pagamento della cifra stimata. A questo punto, non vi resta che attendere il vostro Didi. Se la corsa, una volta arrivati a destinazione, avrà un costo inferiore a quello stimato, riceverete un riaccredito immediato della differenza; in caso contrario, verrà addebitato l’importo effettivo.

Purtroppo, abbiamo avuto problemi con entrambe le applicazioni fin dall’inizio. Di conseguenza, abbiamo dovuto prelevare contanti e utilizzare la carta di credito dove e quando era accettata. Non è sempre stato facile ottenere il resto, e in alcuni casi le carte sono state rifiutate. Nonostante tutto, siamo riusciti a viaggiare tranquillamente, ma le applicazioni sopra menzionate avrebbero sicuramente facilitato e velocizzato alcune operazioni di pagamento. Sono quindi utili e pratiche, ma non del tutto essenziali. È possibile fare un viaggio in Cina anche senza di esse, ma il nostro consiglio è di partire preparati augurandovi di non avere la nostra stessa sfortuna!

Dove dormire

Gli standard medi degli hotel in Cina potrebbero essere un po’ più bassi rispetto a quelli europei. È quindi consigliabile scegliere strutture di livello superiore e, soprattutto, accertarsi sempre che accettino turisti stranieri. Cosa significa? In molte strutture, soprattutto fuori dalle grandi città, il turismo è essenzialmente locale, e questo è legato anche alla registrazione obbligatoria del viaggiatore presso la stazione di polizia più vicina. Per evitare queste pratiche burocratiche, molte strutture preferiscono non accettare stranieri. In ogni caso, è sufficiente scegliere attentamente la struttura e, per essere sicuri, inviare anche un’email di conferma. Se organizzate il viaggio da soli, questa verifica è fondamentale, mentre se vi affidate a un’agenzia o a un Travel Designer come me, sarò io a occuparmi di tutto.

Per il nostro viaggio abbiamo optato per strutture di medio-alto livello e ostelli, scegliendo sempre sistemazioni in camera matrimoniale con bagno in comune. Nella scelta dei pernottamenti, ci siamo affidati a portali come Trip.com e al nostro ormai fedele Booking.com. Abbiamo anche avuto due esperienze in homestay, con colazione e cena condivise con la famiglia ospitante, una scelta che ha reso il viaggio molto più caratteristico. Due sistemazioni che ci tengo a consigliarvi, data la grandissima gentilezza degli host.

Valutate quindi strutture di livello medio-alto, riconfermate la vostra presenza come turisti stranieri e, quando possibile, scegliete strutture abbastanza centrali o vicine a una stazione della metropolitana. In città come Xi’an o Pingyao, è stata un’ottima idea alloggiare all’interno delle mura della città vecchia, per poter esplorare meglio anche a piedi. In camera troverete sempre acqua, set di cortesia, asciugamani e ciabatte per la doccia. Durante l’estate, assicuratevi che sia presente l’aria condizionata.

skyline di Shanghai

Come spostarsi in viaggio in Cina

Come detto precedentemente, le dimensioni di questo paese sono significative. Per i viaggi a lunga distanza tra le principali città, il treno ad alta velocità rappresenta una delle opzioni migliori: la rete ferroviaria cinese è tra le più avanzate al mondo, con treni che possono raggiungere velocità di oltre 300 km/h, collegando città come Pechino, Shanghai, Xi’an e Guangzhou in poche ore. Viaggiare in treno non solo permette di risparmiare tempo rispetto agli spostamenti in aereo, ma offre anche l’opportunità di ammirare i paesaggi del paese. Viaggiare di notte è un’ottima idea per risparmiare tempo durante il giorno. Noi abbiamo preferito spezzare i lunghi viaggi e goderci un po’ di relax durante le ore di tragitto diurno.

Per distanze ancora maggiori o per raggiungere regioni remote, l’aereo rimane la scelta più pratica. La Cina dispone di numerosi aeroporti internazionali e domestici ben collegati, con frequenti voli tra le città principali. Tuttavia, è importante prenotare in anticipo, soprattutto durante i periodi di alta stagione, per evitare prezzi elevati e problemi di disponibilità.

Il nostro consiglio è di valutare subito l’itinerario e prenotare il prima possibile gli spostamenti. Le prenotazioni dei treni possono essere effettuate tramite Trip.com. L’agenzia si occuperà di prenotare i biglietti alla loro emissione, 15 giorni prima della data di partenza. Questo purtroppo non vi garantisce l’effettiva disponibilità dei biglietti. Inviate la richiesta il prima possibile e, in caso di non riuscita, ritentate. Rimane comunque sempre la possibilità di acquistare i biglietti direttamente in stazione. Per i voli interni, le maggiori compagnie da considerare sono: Air China, China Eastern, China Southern; anche in questo caso, è sempre utile consultare Trip.com. A breve pubblicheremo un articolo dettagliato sui treni e le stazioni ferroviarie.

Consigli random per il tuo viaggio in Cina

Ci sono alcune cose che avrei voluto sapere prima della partenza per il nostro viaggio in Cina, anche solo per arrivare mentalmente preparata ad alcune, seppur piccole, differenze culturali e abitudinali. In Cina troverete bagni pubblici gratuiti ovunque, il che è una cosa bellissima per chi, come me, beve molta acqua. Ma preparatevi ai bagni alla turca: quasi sempre troverete solo questi, raramente wc tradizionali. Portate sempre con voi un rotolo di carta igienica o fazzoletti, perché spesso non la troverete. Fate attenzione, perché a volte c’è un distributore di carta igienica all’ingresso; prendetela prima di entrare in bagno.

Le date di scadenza sulla maggior parte degli alimenti sembrano superare la loro validità. Non sappiamo il perché, ma ci informeremo. Abbiamo comunque sempre mangiato prodotti scaduti, magari di pochissimi giorni, ma comunque scaduti. Finché si tratta di alimenti conservati, come merendine o altro, non ci siamo mai fatti problemi. Il nostro consiglio: ignorate le date di scadenza, a meno che non si tratti di prodotti freschi. Fate attenzione a mangiare solo cibi ben cotti, soprattutto se intendete assaggiare qualcosa nei mercati; difficilmente troverete street food come lo intendiamo nel resto del Sud-Est asiatico. Dalla riapertura post-Covid, lo street food e la vendita di cibo in strada sono stati regolamentati. Acqua sempre e solo in bottiglia.

No, non si mangia più il cane e no, non si trovano insetti nei mercati, a parte una sola volta a Xi’an in un mercato molto turistico.

cosa mangiare in Cina
Tranquilli, sono tentacoli di polpo alla griglia!

Non parlano inglese, quindi scaricate un buon traduttore. Noi abbiamo sempre e solo utilizzato quello del nostro iPhone, riuscendo a fare anche chiacchierate di ore. Il popolo cinese ci adora e ci osanna; preparatevi a diventare delle star. Verrete continuamente fermati per foto, video e videochiamate. Il turismo interno supera di gran lunga quello internazionale, quindi per loro è ancora poco comune incontrare occidentali. Per questo ci tengono così tanto ad avere uno scatto insieme. Fidatevi, vi divertirete così tanto che sarà una delle cose che non vedrete l’ora di raccontare al rientro.

Questo loro modo di fare così istintivo li rende unici. Malgrado la barriera linguistica, riescono sempre ad aiutarti, a comunicare, a raccontarti orgogliosamente del loro paese e ad ascoltare del tuo. Sono felici ed entusiasti di confrontarsi, soprattutto i più giovani, e di capire quanto di diverso abbiamo da imparare l’uno dall’altro.

È stato uno di quei viaggi che ti apre la mente. Ti fa capire quanto spesso i pregiudizi prevalgano sulla realtà. Siamo sempre più convinti che viaggiare sia il miglior modo per conoscere il mondo e se stessi. Siamo curiosi di conoscere la vostra esperienza al rientro da questo grande viaggio. Per altre richieste, siamo qui e sui nostri social, pronti per le prossime avventure.