Il nostro viaggio in Cornovaglia si è concluso solo poche ore fa, ma sono così entusiasta che non vedo l’ora di raccontarvi questa bellissima avventura. Sento ancora il belare delle pecore nelle distese verdi e il richiamo dei gabbiani che svanisce tra le onde. Le passeggiate tra i cottage dalle porticine colorate e la cask beer sorseggiata mentre un fioco sole ci illumina il viso e l’anima. La Cornovaglia deve essere vissuta con i suoi tempi, al ritmo delle onde del mare. Va ascoltata, assaggiata e respirata a grandi sorsi. Solo così riuscirete a capire la magia che questo luogo, fermo nel tempo, trasmette ancora oggi.
Se non fosse per il telefono sempre in mano pronto a scattare foto e video e per l’auto, vi sembrerà davvero di essere tornati indietro di qualche secolo. Non a caso, molte di queste cittadine e di questi villaggi di pescatori sono i sfondi perfetti di molti romanzi di fine ottocento e primi del novecento. Questo viaggio in Cornovaglia ci ha sorpreso e meravigliato tanto che, come sempre, una lacrimuccia ci ha velato il viso mentre guardavamo la strada davanti a noi riportarci verso casa.
In questo articolo condivideremo il nostro itinerario di viaggio in Cornovaglia. Un itinerario fatto di piccoli villaggi, leggende di streghe e pub dove ammirare le onde.
Noi siamo partiti da Londra Gatwick dove abbiamo noleggiato la nostra auto. Per il noleggio auto ci siamo affidati come sempre aIl nostro itinerario di viaggio in Cornovaglia
Famosa soprattutto per il suo castello e per la storia che lo lega alla grande leggenda di Re Artù, in realtà oggi del castello rimane solo qualche rudere. L’abbandono e le intemperie nel corso dei secoli hanno rovinato così tanto le mura di questa fortezza che molto si trova nelle profondità del mare. La cittadina di Tintagel fu un importante porto tra il V e il VII secolo a.C. e sede dei re di Cornovaglia. Poi, abbandonata, tornò alla vita solo nel XII secolo d.C., quando gli scritti di Monmouth che narravano le leggende di Re Artù portarono Re Riccardo a costruire un nuovo castello in questo punto. Secondo la leggenda, tra il V e il VI secolo a.C., qui fu concepito e nacque proprio Re Artù, grazie anche all’aiuto di Mago Merlino che viveva in una grotta che ancora oggi potete visitare nella piccola spiaggia sottostante le rovine del castello. La leggenda sicuramente pervade nell’aria e i bellissimi panorami a strapiombo sull’oceano Atlantico rendono questo luogo uno dei più belli che i nostri occhi abbiano avuto modo di vedere. Il colore intenso dell’acqua e il verde della natura, i colori accesi dei fiori e il canto dei gabbiani mi hanno più volte fatto voltare verso Riccardo e dire: “Wow, è davvero un luogo magico”. Soprattutto quando avrete modo di ammirare tutta la sua bellezza dal ponte sospeso a 57 metri. Il castello è visitabile dalle 10:00 alle 18:00, ma controllate sempre eventuali chiusure dovute al brutto tempo sul sito ufficiale. Il costo del biglietto è di 18£ online e 21.50£ in loco. Potete lasciare la vostra auto nel grande parcheggio cittadino che trovate sulla destra. Per l’intera giornata sono circa 6£. Sono ammessi anche i nostri amici a 4 zampe con guinzaglio. Portate con voi scarpe comode, acqua e cappello soprattutto nelle giornate calde e una giacca antivento in quelle ventose. Vi consigliamo una visita alla piccola cittadina e di assaggiare il vostro primo Cornish Pasty. Troverete tanti piccoli e tradizionali negozi, tra cui l’antico centro postale e il King Arthur’s Great Halls. Quindi dedicate almeno 3 o 4 ore a questa cittadina ricca di leggende e profumo di tortini appena sfornati. Ero indecisa se visitare questa cittadina, ma quando ho scoperto del suo famoso Museo di Magia e Stregoneria, è stata automaticamente inserita nell’itinerario. La Cornovaglia è ricca di storia, miti e leggende, tra cui quelle che coinvolgono le streghe e la caccia alle streghe. Boscastle è un piccolo villaggio costiero in Cornovaglia famoso per le sue leggende sulle streghe. Si racconta che le colline circostanti fossero abitate da streghe che praticavano la magia nera e lanciavano incantesimi. Alcune leggende narrano di incontri notturni con streghe e di eventi soprannaturali accaduti nella zona. Sono sincera, prima di entrare ero molto scettica su quello che avrei trovato in questo museo. Ero sicura si trattasse di una classica turistata. Vi dico solo che quella notte ho dormito con la luce accesa. Sicuramente dedicherò un articolo a questo museo, quindi vi lascio solo qualche informazione essenziale. Il museo è stato fondato da Cecil Williamson, un antropologo e occultista, nel 1960, da sempre appassionato di occultismo e magia. Potete visitarlo tutti i giorni dalle 10:00 alle 16:30. Il biglietto di ingresso è di 7£. I minori di 16 anni devono essere accompagnati. La cittadina è piccola e visitabile a piedi in circa un’ora. Il suo porto, un tempo uno dei più importanti della Cornovaglia, oggi, con le sue casette caratteristiche e i suoi allegri pub, la rendono una delle tappe imperdibili del vostro itinerario. Questo villaggio di pescatori, risalente al XIV secolo e che si affaccia su una piccola baia, mi ha letteralmente rubato il cuore. I suoi cottage dalle porte colorate, i suoi stretti vicoli e l’affaccio sulla baia mi hanno fatto innamorare. Siamo entrati in questo piccolo pub, il The Golden Lion, e siamo stati catapultati indietro di quasi un secolo. Gli arredamenti originali, il camino e il suo bellissimo balconcino che offre uno scorcio sulla vita del paese. Sorseggiando la nostra cask beer abbiamo osservato i cagnolini giocare in acqua con i loro padroni, i pescatori rientrare a casa e allegri vecchietti chiacchierare nel porto. Una vita lenta e tranquilla fatta di cose semplici. Di momenti che mi hanno colpita per la loro unicità e semplicità. Se riuscite ad arrivare prima della chiusura, potete recarvi al mercato del pesce e assaggiare il loro famoso granchio. L’auto potete anche lasciarla nel comodo parcheggio all’ingresso del paese. Tra l’altro, questo iconico e tradizionale villaggio è apparso sullo schermo nel film: “L’erba di Grace”. Questa cittadina è famosissima tra i surfisti che ogni giorno cavalcano le onde su questa piccola baia. È l’unica località che possiamo ufficialmente chiamare città. Fistral Beach è la spiaggia più amata dai surfisti, dove potete approfittarne per fare una lezione di surf. Se volete visitare qualcosa di interessante, potete passare al Blue Reef Aquarium, che ospita molte specie di pesci e animali marini, oppure fare una passeggiata lungo il South West Coast Path. La città è piacevole e facile da girare a piedi. Ci siamo diretti subito verso il porto per osservare il tramonto e gustarci un aperitivo in uno dei tanti locali che affacciano sulla scogliera e sul porto. Abbiamo scelto il Walkabout, un grandissimo pub dove è possibile vedere le partite e bere con gli amici. Non è un luogo caratteristico, ma fanno delle patatine con Mac and Cheese che meritano lo stop. Potrebbe inoltre essere la tappa perfetta per visitare i vicini villaggi e passarci la notte. Noi abbiamo passato la seconda notte del nostro viaggio in Cornovaglia in un glamping poco distante da qui. Abbiamo raggiunto questi due villaggi che sembrano usciti da un vecchio libro di prima mattina. La vita scorre lenta, i vecchietti chiacchierano sulle loro panchine e osservano il mare che pian piano si ritira, lasciando a secco le imbarcazioni. Qui, esattamente come in Normandia, la costa è soggetta al fenomeno della marea. In base alle stagioni e ai diversi momenti della giornata, potrete vedere il mare ritirarsi e creare spiagge infinite dove passeggiare. A St Ives ho amato la vista dalla sua cattedrale, che ospita un piccolo bar dove sorseggiare qualcosa osservando il movimento del mare. In realtà, vi trovate in un cimitero, ma la vista vale davvero tanto. Da qui partono inoltre tantissimi tour organizzati che vi porteranno a fare escursioni a caccia di delfini e, se nel periodo giusto, di balene. Siamo stati messi in guardia riguardo a questo luogo molto turistico, ma abbiamo deciso di visitarlo comunque. Si tratta del punto più a sud-ovest dell’Inghilterra, mentre quello più a nord-est è John o’ Groats in Scozia. Vi avvisiamo subito che il parcheggio qui è solo giornaliero e costa 8£. Entrerete in quello che è un misto tra una ricostruzione di un villaggio di pescatori e un piccolo parco giochi. La vista dalle scogliere è molto suggestiva e affaccia sull’Oceano Atlantico. Nelle belle giornate estive potreste avere la fortuna di scorgere qualche balena. Da qui, inoltre, potete partire per vari trekking, come quello che in circa 2 ore vi porta al Minack Theatre. Questo bellissimo teatro, o meglio anfiteatro classico, è stato realizzato da Rowena Cade negli anni ’30. Ogni estate potete partecipare a uno dei tanti spettacoli che si tengono qui, godendo di una vista unica sull’oceano. Non ci sentiamo molto di consigliarvi di venire qui; valutate bene la spesa del parcheggio. Una buona alternativa potrebbe essere quella di fermarsi a Sennen Cove, una piccola baia frequentata dai surfisti, da cui partire per un trekking e arrivare fino a qui a piedi. Questa tappa del nostro viaggio in Cornovaglia aveva un unico scopo: assaggiare la Stargazy Pie. Si tratta di una torta salata preparata con sardine, la cui particolarità sono le teste delle sardine che fuoriescono dalla torta. Il problema, però, è che è cucinata e servita solo il 23 dicembre, durante le celebrazioni della Tom Bawcock’s Eve. Quindi, purtroppo, siamo rimasti a bocca asciutta. La storia di questa torta è legata alla leggenda di Tom Bawcock, che proprio il 23 dicembre rientrò vittorioso da una battuta di pesca dopo giorni di tempesta che avevano impedito di uscire in mare e quindi di portare cibo alla popolazione del villaggio. Da quel giorno, con la Stargazy Pie si ricorda e si festeggia il grande coraggio di questo pescatore che salvò il Natale. Ma la visita a questo piccolissimo villaggio ci ha regalato qualche ora di relax tra passeggiate in riva al mare e una birra all’interno di uno dei suoi pub più antichi: Ship Inn Mousehole. Ci siamo gustati un fish and chips osservando i particolari di queste antiche mura e la gente passeggiare lungo il porto. Prima di andare via, è d’obbligo uno scatto con questo fantastico cottage rosa! Lo sapevate che in Cornovaglia c’è la sorella minore della famosa Mont Saint Michel? Davanti alla piccola cittadina di Marazion si trova questa piccola isola tidale che viene collegata alla terraferma da una lingua di terra percorribile a piedi durante la bassa marea. Secondo la leggenda, nel 495 su un masso di quest’isola apparve l’arcangelo Michele, facendo diventare questo luogo meta di pellegrinaggio. Nei secoli successivi fu donato ai monaci benedettini di Mont Saint Michel, che costruirono qui un monastero. Successivamente, fu fortificata nel XVII secolo e nel 1659 fu ceduta alla famiglia St Aubyn, che ancora oggi la abita. È possibile visitare i suoi giardini e il piccolo castello che ancora oggi sovrasta questa piccola perla della Cornovaglia. Potete controllare gli orari della marea sul sito ufficiale, tenendo conto che in caso di alta marea potete raggiungere l’isola solo con il traghetto, che ha un costo di 2,80£. Noi, purtroppo, siamo arrivati in ritardo e dovendo proseguire per arrivare in serata nel Devonshire, ci siamo limitati ad ammirare il paesaggio e la bellissima isola dalla spiaggia di Marazion, mangiando un gelato preso da Chapel Rock Cafe. Il nostro viaggio in Cornovaglia purtroppo si conclude proprio con un tramonto su questa splendida vista. Da qui ci dirigiamo verso il nostro prossimo cottage dove trascorrere la serata, per poi visitare la suggestiva Stonehenge. La Cornovaglia ci ha stupiti, meravigliati ed emozionati con i suoi paesaggi, i suoi villaggi incantati e la sua leggera brezza marina. Le passeggiate lungo la costa e il timido sole che ci ha illuminato la strada, regalandoci insolite e inglesi giornate di sole. Vi consigliamo un viaggio qui per rilassarvi e vivere atmosfere di altri tempi, quando bastava un libro e una panchina sul mare per alleggerire il nostro cuore. Siamo curiosi di sapere se anche a voi la Cornovaglia ha regalato queste emozioni e vi aspettiamo sui nostri social per le prossime avventure.Tintagel
Boscastle
Port Isaac
Newquay
St Agnes e St Ives
Land’s End
Mousehole
Marazion e St Michael’s Mount
Arianna
Davvero un bellissimo itinerario, La Cornovaglia non mi ha mai entusiasmato però devo dire che le tue foto e questo articolo mi ha fatta molto ricredere. Sicuramente l’aggiungo alla mia lista dei posti da visitare!
vabbeiovado@hotmail.com
Grazie Arianna mi fa veramente molto piacere leggere queste tue parole. Si pensa sempre all’Inghilterra come una metà un po’ grigia però viaggiando in primavera o estate si ha la fortuna di incontrare un po’ di sole che rende tutto più colorato e vivo. Cosa che ci ha dato modo di vivere meglio questa avventura.
Pingback: Mont Saint-Michel: come visitarla e assistere alle maree - Vabbè io vado!