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skyline di New York City

Brooklyn in un giorno: itinerario tra angoli iconici e posti che amo

Brooklyn è sicuramente il quartiere più visitato di New York dopo Manhattan. Nei nostri viaggi passati nella Grande Mela è stato anche il nostro punto di pernottamento e in questo viaggio con mamma e papà non potevo che portarli a trascorrere una giornata tra brownstone, parchi colorati d’autunno, birrifici e mercatini vintage.

Se ancora non lo fai, seguici sui social per scoprire le nostre avventure (e soprattutto per farti due risate su questa avventura newyorkese con i miei due “boomer” preferiti, super ospiti di questo viaggio!).

Brooklyn racchiude mille anime: dal maestoso Brooklyn Bridge con il suo quartiere di DUMBO e le viste spettacolari su Manhattan, ai quartieri eleganti e al suo lato più alternativo. Per assaporarla con calma servirebbero almeno tre giorni, magari includendo anche la sua iconica Coney Island. Ma so che, nella maggior parte dei casi, il tempo non basta mai: per questo voglio aiutarti a ottimizzare il tuo itinerario di un giorno a Brooklyn, facendoti scoprire le sue tappe imperdibili e i miei luoghi del cuore, quelli dove torno ogni volta che sono a New York.

E se anche tu stai sognando un viaggio a New York ma non sai da dove iniziare, come Travel Designer e New York Destination Specialist posso aiutarti a organizzare il tuo itinerario su misura, con tante esperienze uniche e consigli pratici. Tu dovrai solo pensare alla valigia: visita la mia pagina dedicata per saperne di più.

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Brooklyn Bridge

Iconico e maestoso, il Brooklyn Bridge domina la scena newyorkese, facendo letteralmente da ponte tra le due anime più celebri della città: Manhattan e Brooklyn. La prima volta che lo si vede con la bandiera a stelle e strisce che sventola fiera sull’arco principale è impossibile non restare a bocca aperta. Costruito tra il 1869 e il 1883, fu il primo ponte sospeso al mondo realizzato in acciaio e, per anni, anche il più lungo. Un’opera d’ingegneria rivoluzionaria per l’epoca, oggi è diventata uno dei simboli assoluti di New York.

Mi raccomando, prima di partire leggi “Documenti per entrare a New York”, così sarai pronto alla partenza e saprai in anticipo tutto quello di cui hai bisogno per entrare negli Stati Uniti.

L’ideale sarebbe attraversarlo da Brooklyn verso Manhattan, così da avere sempre davanti lo skyline, ma in realtà è più comodo farlo la mattina da Manhattan a Brooklyn, per poi passare la giornata a esplorare DUMBO e i dintorni. Nessuno però vi vieta (a parte i vostri piedi!) di rifarlo al tramonto. Vedere le luci della città accendersi piano piano davanti ai vostri occhi è pura magia. Il percorso pedonale si trova nella parte sinistra del ponte e si accede da Lower Manhattan; dal lato di Brooklyn si entra invece da Washington Street o Prospect Street. Il passaggio è condiviso con la pista ciclabile, quindi fate attenzione quando vi fermate a scattare foto: le bici sfrecciano davvero veloci.

Ponte di Brooklyn

Negli ultimi anni il ponte è diventato molto turistico, con diversi ambulanti che vendono souvenir lungo il percorso. Ricordate che è vietato lasciare i famosi lucchetti (per fortuna stanno iniziando a sparire). Non ci sono servizi igienici né food truck, quindi portatevi una bottiglietta d’acqua. Se vi serve potete fermarvi su una delle panchine lungo il tragitto per una piccola pausa.

Per darvi un’idea: io con i miei genitori boomer, che si fermavano ogni due metri a fare foto, ci abbiamo messo circa 50 minuti per arrivare a Brooklyn. Ma voi sicuramente sarete molto più rapidi! Se invece pensate di attraversarlo in auto, sappiate che il traffico può essere intenso, quindi controllate su Google Maps la situazione in tempo reale. Non ci sono pedaggi, ma credetemi: la vera esperienza resta percorrerlo a piedi. È uno di quei momenti che non si dimenticano mai.

DUMBO

DUMBO (acronimo di Down Under the Manhattan Bridge Overpass) è senza dubbio una delle zone più iconiche di Brooklyn. Un tempo era un quartiere industriale pieno di magazzini e fabbriche, oggi è diventato uno dei luoghi più fotografati e vivaci della città. Negli anni ’90, gli spazi abbandonati sono stati riconvertiti in gallerie d’arte, loft e locali alla moda, trasformando completamente l’anima del quartiere. Oggi DUMBO è un mix perfetto tra fascino post-industriale e atmosfera creativa, con le tipiche strade acciottolate, i mattoni rossi e quella vista incredibile su Manhattan che tutti vogliono immortalare.

Qui a DUMBO devi segnarti due posticini imperdibili per le foto ricordo:

  1. Iconica vista dell’Empire State Building incorniciato dal Manhattan Bridge: cercala su Google Maps come DUMBO Manhattan Bridge View. È un classico, ma davvero da non perdere.
  2. Pebble Beach: altro punto perfetto per ammirare sia il ponte sia Manhattan. Attenzione però a non bagnarvi i piedi con le onde che arrivano: parlo per esperienza… ops!
foto a skyline NYC

Tra i luoghi da non perdere c’è il Time Out Market, ricavato in un ex magazzino sul lungofiume. Qui troverete un’ampia selezione di ristoranti curata dagli editor della famosa rivista Time Out un vero paradiso gastronomico. Piatti di ogni tipo e una terrazza panoramica da cui ammirare lo skyline di Manhattan. Io adoro il Time Out a qualsiasi ora: colazione, pranzo, aperitivo o cena, ogni momento è perfetto.

Se capitate nel weekend, segnatevi anche il Brooklyn Flea Market, il mercatino delle pulci che si tiene a Pearl Street (proprio sotto il Manhattan Bridge). Troverete oggetti vintage, artigianato locale e un sacco di pezzi curiosi. Controllate sempre sul sito ufficiale per verificare i giorni e il periodo di apertura, perché cambiano a seconda della stagione. Più tardi vi darò un’altra chicca per gli amanti dei mercatini ma questo, fidatevi, è già un ottimo punto di partenza.

Un viaggio a New York è un sogno, ma non dimenticare una cosa fondamentale: l’assicurazione sanitaria. Negli Stati Uniti, anche una semplice visita al pronto soccorso può costare centinaia di dollari. Per questo motivo io non parto mai senza una copertura adeguata. Ti consiglio HeyMondo, l’assicurazione che uso personalmente per i miei viaggi. È facile da attivare, l’assistenza è disponibile 24/7 in italiano e puoi gestire tutto comodamente da app.

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Brooklyn Heights Promenade

Indiscutibilmente, la passeggiata più bella di Brooklyn. Si trova nel quartiere residenziale e ormai super in voga di Brooklyn Heights, una delle zone più eleganti e tranquille del borough.
La Brooklyn Heights Promenade costeggia l’East River ed è delimitata tra Remsen Street e Orange Street, affacciandosi proprio di fronte allo skyline di Manhattan. È facile arrivarci a piedi da DUMBO, salendo con una piacevole camminata di circa 15-20 minuti. Il percorso è perfetto per una passeggiata vista skyline o, ancora meglio, per godersi il tramonto con i grattacieli che si accendono uno a uno.

Noi abbiamo approfittato per percorrerla fino in fondo e poi, tornando indietro, siamo risaliti attraverso lo Squibb Park. Questo piccolo parco ha una storia interessante: un tempo era collegato al Brooklyn Bridge Park tramite un ponte sospeso in legno, lo Squibb Park Bridge, progettato con un design innovativo che però si rivelò troppo elastico. Dopo vari problemi strutturali e chiusure, il ponte è stato completamente ricostruito nel 2020 con una versione in acciaio. Oggi è nuovamente percorribile un modo comodo e scenografico per collegare i due parchi. Da lì abbiamo continuato la passeggiata tra le famose case in brownstone di Brooklyn Heights, con le loro facciate eleganti e le scale in ferro battuto, fino ad arrivare al Cadman Plaza Park, dove abbiamo preso il bus per la tappa successiva.

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Nota pratica: quando sono a Brooklyn preferisco spostarmi con la rete di autobus, a meno che non ci sia troppo traffico. A differenza di Manhattan, qui le strade sono meno congestionate e i bus permettono di sedersi, guardare dal finestrino e osservare la vita locale, passando da un quartiere all’altro e notando i loro cambiamenti.
In più, per raggiungere alcune zone, il bus è davvero più comodo. Ad esempio, per arrivare alla nostra tappa successiva siamo passati proprio davanti al Barclays Center, l’arena simbolo di Brooklyn. Insomma, controllate sempre con Google Maps e se potete, optate per il bus: è un modo lento ma autentico per vivere davvero Brooklyn.

Prospect Park

Questa tappa era in lista da tempo, ma la grandezza di questo quartiere e le mille cose da fare a Brooklyn ci hanno sempre fatto rimandare la visita a quello che è, senza esagerare, uno dei parchi più belli e importanti di New York.

Progettato nel 1867 dagli stessi architetti di Central Park, Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux, Prospect Park è un vero e proprio polmone verde nel cuore di Brooklyn. Con oltre 200 ettari di prati, laghetti, boschi e sentieri, è il luogo perfetto per una pausa dalla frenesia della città.

All’interno si trovano diversi punti di interesse, tra cui:

  • Long Meadow, uno dei prati urbani più lunghi degli Stati Uniti, perfetto per picnic e relax;
  • il Lullwater Bridge e il Boathouse, una delle zone più pittoresche del parco;
  • lo Zoo di Prospect Park, piccolo ma ben curato, ideale se viaggiate con bambini;
  • il Lakeside Center con la sua pista di pattinaggio in inverno e il noleggio di barche in estate;
  • e la Prospect Park Bandshell, dove in estate si tengono concerti gratuiti all’aperto.

Noi siamo arrivati per l’ora di pranzo, con un obiettivo ben preciso: raggiungere il Smorgasburg, in versione speciale di Halloween.

Il Smorgasburg (nome che nasce dall’unione tra “smorgasbord” e “Williamsburg”) è il più grande mercato di street food all’aperto d’America, definito dal New York Times come “the Woodstock of Eating”. Nato nel 2011 come spin-off del Brooklyn Flea, oggi riunisce decine di venditori indipendenti con cucine da tutto il mondo. Molti dei locali più amati di New York sono partiti proprio da qui, trasformandosi poi in ristoranti veri e propri o marchi famosi. Durante l’anno il mercato cambia location e orari, quindi controllate sempre sul sito ufficiale prima di andarci: può trovarsi a Williamsburg, a Prospect Park o in altri punti della città, con eventi a tema davvero divertenti.

Noi abbiamo beccato la versione “Spookysburg”, quella dedicata ad Halloween, ed è stata una delle esperienze più esilaranti del viaggio: stand di street food tra i migliori mai provati, decorazioni terrificanti e una piccola parata musicale che ha animato tutto il pomeriggio. Si può prendere una birra artigianale e gustarla seduti a uno dei lunghi tavoli condivisi, chiacchierando con gli altri visitatori un modo perfetto per vivere Brooklyn come fanno i locals.

Anche i miei genitori si sono divertiti un sacco (e non è scontato!), proprio perché era un’esperienza autentica, lontana dai soliti giri turistici. Ci siamo sentiti per un giorno parte della vita vera di New York. E anche se il pomeriggio si è concluso lì… la giornata aveva ancora qualche sorpresa in serbo per noi.

Williamsburg

Rieccoci in bus, attraversando di nuovo Brooklyn per arrivare in quella che ormai è considerata la nuova Manhattan anche nei costi dei permessi e degli affitti, purtroppo. Benvenuti a Williamsburg, il quartiere simbolo della rinascita creativa di Brooklyn.

Un tempo era zona industriale abitata prevalentemente da comunità operaie e dalla storica comunità ebraica ortodossa. Williamsburg ha iniziato a trasformarsi negli anni 2000, quando artisti e musicisti in cerca di affitti più accessibili rispetto a Manhattan si sono trasferiti qui. Da quel momento è esploso tutto: gallerie d’arte, locali alternativi, rooftop bar, concept store e mercatini vintage. Oggi è una delle aree più vivaci e alla moda di New York, dove si respira un’energia unica, giovane e creativa.

Per noi è una tappa fondamentale: ogni volta che torniamo a New York, una giornata a Williamsburg è d’obbligo. La prima cosa che facciamo? Giro dei mercatini vintage, ovviamente. E credetemi, qui gli affari si fanno davvero:

  • Awoke Vintage: selezione curata e prezzi onesti, perfetto per chi ama capi un po’ particolari.
  • Monk Vintage: il classico negozio dove puoi perderti tra pile di jeans, giacche e accessori anni ’80-’90.
  • Beacon’s Closet: un must assoluto, enorme e pieno di pezzi firmati a prezzi ridicoli (qui mia madre si è superata: ha comprato addirittura due paia di scarpe).
  • Artists & Fleas Market: il mercato coperto più famoso del quartiere, dove si trovano creazioni di artisti locali, gioielli handmade, stampe e abiti vintage.

Insomma, se amate lo shopping un po’ alternativo, Williamsburg è un piccolo paradiso. E anche se non comprate nulla, vi basterà girare tra le vie colorate, murales e caffè per capire perché questo quartiere è diventato uno dei più amati di tutta New York.

Conclusione

È vero, ci starebbe benissimo una chiusura con i nostri posti preferiti dove mangiare a Brooklyn, ma direi che questo articolo è già bello ricco così. Quindi vi rimando al prossimo capitolo, tutto dedicato ai migliori locali, bakery e rooftop dove fare una pausa golosa tra una tappa e l’altra.

Nel frattempo, seguiteci sui social per rimanere aggiornati e soprattutto fateci sapere se state sognando di visitare Brooklyn. Siamo qui proprio per questo: aiutarvi a scoprire il meglio di ogni destinazione e Brooklyn è senza dubbio una di quelle giornate che resteranno impresse nel vostro viaggio nella Grande Mela. Quello che è certo è che questo quartiere riesce sempre a regalare emozioni. E averlo vissuto insieme ai miei genitori, osservando la città anche attraverso i loro occhi, ha reso tutto ancora più magico.

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