Skip to main content

Reykjavik: cosa fare e dove mangiare.

La capitale dell’Islanda, Reykjavik, propone molte cose da fare, vedere e soprattutto mangiare! Molto spesso e anche nel nostro caso purtroppo Reykjavik è utilizzata solo come base di arrivo e partenza per visitare il resto della bellissima isola. In realtà è una città che offre molto e che meriterebbe anche due giorni di passeggiate lente tra le sue stradine arcobaleno e i suoi localetti colorati.

Uno dei grandi problemi, che purtroppo a volte ci tengono lontani dalla capitale islandese, è sicuramente la grande spesa economica che comporta la vita in città. Come già consigliatovi in questo articolo, un modo economico per organizzare un viaggio in Islanda è sicuramente quello di partire in compagnia e evitare pasti fuori. Ma abbiamo comunque una lista di cose da fare e mangiare a Reykjavik perchè almeno una serata merita di essere passata in uno dei suoi ristoranti o locali tradizionali.

Cosa vedere a Reykjavik

Reykjavik si trova sul lato occidentale dell’Islanda e affaccia sull’oceano Atlantico. Uno dei motivi perchè qui tira sempre un fortissimo vento gelido! È una città colorata e simpatica che possiamo dividere in 4 quartier per semplicità:

  • Vesturbær che letteralmente possiamo tradurre come “Città Ovest” è passata ad essere da quartiere operaio a vivace zona di locali dopo la costruzione dell’Università.
  • Miðborg il vero centro della città dove troverete tutte le sue principali attrazioni.
  • Hlemmur un quartiere rinato grazie alla riqualificazione che lo ha portato ad essere la zona dei localetti in cui gustare piatti da tutto il mondo e passeggiare nel suo grande parco: Klambratún.
  • Laugardalur quartiere conosciuto soprattutto per la sua grande piscina termale: Laugardalslaug.
la strada arcobaleno tra e cose da fare e vedere a Reyjkavik

Hallgrímskirkja e Skólavörðustígur Street

Probabilmente il simbolo indiscusso di Reykjavik, questa chiesa con i sui 75 metri di altezza è visibile anche da fuori città. La sua architettura a primo impatto mi è sembrata un pò troppo “grigia” e anonima ma in realtà molti particolari la rendono unica. E a un occhio attento sarà facile ricollegare la sua caratteristica struttura esterna alle cascate di Svartifoss.

La costruzione di questa chiesa luterana ha impiegato ben 20 anni, inaugurata finalmente nel 1983. Il suo interno è in stile gotico con tanto di due organi a canne. È possibile salire sulla sua torre per ammirare una fantastica vista sulla città. Mentre dal basso allontanandovi verso la fine della piazza avrete una visuale chiesa e statua di Leif Erikson, un navigatore normando che secondo la leggenda è stato il primo a scoprire il continente nord americano.

Da qui potete scendere lungo la Skólavörðustígur Street, la coloratissima strada arcobaleno. Non è l’unica che troverete a Reykjavik, che sta cercando sempre di più di diventare una città inclusiva capace di integrare e abbracciare il diverso. Di recente infatti si sono tenute anche molte manifestazioni contro la disparità di genere che hanno portato in pazza molte donne. Il nome di questa strada significa “percorso dell’acqua” perchè un tempo portava alle acque termali dove si andavo a lavare i panni. Oggi è sicuramente tra le cose da fare e il luogo dove mangiare a Reykjavik. Visti proprio i suoi tanti negozietti, pub e locali alternativi dove fare shopping e fermarsi per una birra locale! E per esperienza vi possiamo dire che è il luogo perfetto dove fare una proposta di matrimonio. Seguiteci sui nostri social e avrete modo di capire di cosa stiamo parlando!

Icelandic Punk Museum

Come farci scappare il museo del Punk? Soprattutto quando si trova all’interno, di un ormai e fortunatamente, bagno pubblico in disuso? Questo piccolo museo raccoglie la storia del Punk dalla sua nascita negli anni ’70 fino allo scioglimento di uno dei grandi gruppi islandesi: the Sugar Cubes negli anni ’90. Tra i tanti che hanno visitato questo museo c’è stato anche il grande Johnny Rotten.

The Sun Voyager

Questa imbarcazione di acciaio rappresenta una drakkar, una tradizionale imbarcazione vichinga. Questa scultura fu commissionata per i 200 anni della fondazione di Reykjavik e innaugurata ufficialmente nell’agosto del 1990. È la rappresentazione di un sogno, una saluto al sole simbolo di libertà e progresso che guarda verso l’immensità dell’oceano.

Harpa Concert Hall 

Questa quasi futuristica struttura fatta di vetrate che rispecchiano la luce in mille colori è la grande sala concerti di Reykjavik. Sede della Iceland Symphony Orchestra e The Icelandic Opera è visitabile gratuitamente a meno che non siano in corso concerti. Al suo interno troverete inoltre un ristorante, un bar e una libreria.

Hið Íslenzka Reðasafn

Preparatevi a leggere la traduzione del nome di questo museo: Museo fallologico islandese. Ebbene si un museo totalmente dedicato ehm al pene! Una collezione di ben 276 peni di 92 specie animali diverse di cui anche uno umano donato da un cittadino islandese alla sua morte. Per quanto può sembrare stravagante questo museo vi darà modo di rendervi conto della grandezza di alcuni animali. Della serie: se quello è il suo pene quanto era grande questa balena? Si passa davvero all’assurdo nella sala dedicata alle ricostruzioni immaginarie dei falli di elfi, troll e altre creature folkloristiche.

Sconto Heymondo banner lungo

Cosa mangiare a Reykjavik

Calcolando i prezzi molto oltre la media a cui siamo abituati qui in Italia, molti dei nostri pasti sono stati fatti in autonomia cucinandoci a casa. Ma non sono mancate le occasioni per assaggiare alcune prelibatezze locali e bere alcune delle loro birre.

Vi lasciamo di seguito alcuni dei locali dai noi provati e le loro specialità.

Saegreifinn

Questo locale è in realtà una vecchia casa di pescatori, tanto che al suo interno l’arredamento è rimasto quello originale e al piano superiore troverete le cuccette. Il cibo è ovviamente pesce pescato in giornata. Noi abbiamo provato un pò di tutto: dagli spiedini di gamberi e salmone arrosto, alla zuppa di aragosta per finire con il famoso Hakarl “squalo fermentato”. Per quanto sembri una cosa impossibile da mangiare in realtà è andata molto meglio delle aspettative. Lo squalo non può essere mangiato appena pescato perchè la sua pelle contiene ammoniaca. Quindi viene scuoiato ed eviscerato. Sotterrato sotto la sabbia e fatto fermentare per un periodo che può andare dai 3 ai 6 mesi, a cui segue un periodo di essiccazione.

Fidatevi che non è così tragico e che non puoi dire di essere stato in Islanda se non ne assaggi almeno un pezzetto! Qui avrete la possibilità di assaggiare anche la balena.

Lebowski Bar

Non è un locale con cibo tradizionale! Ma è sicuramente il luogo che non possono perdere i fan dello storico e cult film del 1998: “Il Grande Lebowski”.

Quindi entra a pieno titolo tra le cose da fare e i luoghi dove mangiare a Reykjavik. Questo locale aperto da due grandi fan del film nel 2012 vi stupirà per i dettagli e i cimeli che lo arredano. Il menù è composta dai classici americani come hamburgers e milkshake, che potete mangiare accompagnati da una birra locale come la Gull. E altro suo grande punto a favore sono i prezzi: per un hamburger siamo intorno ai 15€ e se approfittate della promozione Happy Hour pagate i drink la metà. Sono specializzati nel grande cocktail tanto amato da Lebowski. Speriamo sappiate tutti quale!

Bæjarins Beztu Pylsur

Ok, ve lo diciamo subito. Questo street food, che di islandese ha poco, è tra le cose più gettonata da fare e mangiare a Reykjavik. A noi purtroppo non ha entusiasmato malgrado il suo nome significhi letteralmente: “i migliori hot dog della città”. Questo piccolo chioschetto è qui dagli anni ’60 ed è famoso perchè nel 2004 l’allora Presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, si fermò a mangiare proprio qui.

Non si tratta di banali hot dog, perchè la loro storia è fatta di ricercatezza e qualità del prodotto. La carne di questi wurstel non è la solita commercialata. Si tratta di un particolare macinato di carne di agnello islandese , manzo e maiale. La vera particolarità di questi hot dog è la salsa a cui potete aggiungere cetriolini e cipolla su richiesta. Una cosa veramente comoda è la rastrelliera porta hot dog! Il nostro consiglio è sicuramente quello di provarli e farci sapere la vostra!

Brauð & co.

Qui sicuramente mangerete uno dei cinnamon roll più buoni della vostra vita! Questo forno si trova al Frakkastígur 16 The colorful building. Non è difficile capire perchè il “palazzo colorato”. Le sue vetrine vi faranno venire da subito l’acquolina in bocca e una volta entrati il profumo del pane appena sfornato e del caffè di riempiranno di gioia. Oltre ad assaggiare i cinnamon rolls ci siamo fatti consigliare un dolce tipico da loro. E ci è stata servita una fetta di Hjónabandssæl: wedding cake. Una sorta di crostata con prugne e frutta secca. Vi diciamo solo che è finita in due morsi. All’interno non è possibile sedersi, potete solamente appoggiarvi per consumare. Ci sono altre filiali che trovate consultando il loro sito. Tra l’altro ho appena scoperto che c’è la ricetta per poter rifare a casa i loro cinnamon roll!s

Con il pancino pieno non rimane che organizzare il resto del viaggio andando a leggere i nostri consigli su cosa sapere prima di partire per l’Islanda! Senza perdere il sud dell’isola dove potrete fare un trekking sul ghiacciaio più grande d’Europa!

Vi aspettiamo come sempre per la prossima avventura!

Itinerario in Islanda del sud: le tappe da non perdere.

Non si può partire per l’Islanda senza un itinerario ben studiato con tutte le tappe da non perdere! Ecco quindi che vi aiutiamo ad organizzare al meglio un tour nel sud dell’isola, perfetto se viaggiate durante la stagione invernale. La scelta del periodo in cui visitare l’isola islandese dipende molto da cosa volete vedere.

Estate natura e lunghe giornate, in inverno poche ore di luce perfette se intendete andare a caccia dell‘aurora boreale. Ma dato che avrete letto il nostro precedente articolo in cui vi aiutiamo proprio nella scelta del periodo più adatto al vostro sogno islandese, iniziamo subito con segnarci le tappe imperdibili per un itinerario nell’Islanda del sud.

Il vostro punto di partenza sarà quasi sicuramente l’aeroporto di Keflavík, l’unico aeroporto internazionale dell’isola. Da qui noleggerete la vostra auto e inizierete a scendere verso il sud dell’isola. Addentrandovi sempre di più in paesaggi magici ed a volte lunari. Ma procediamo seguendo il nostro itinerario tappa dopo tappa nel sud dell’Islanda, ammirando ogni singola meraviglia lungo la Ring Road, la strada che ci guiderà per tutta l’isola.

Promontorio di Dyrhólaey, Islanda

Seljalandsfoss

Ho intravisto questa maestosa cascata già dalla strada e ho iniziato a gridare di gioia. Ma la meraviglia mi ha travolto quando ho avuto modo di trovarmi alle sue spalle. Si perchè la grande particolarità di questa cascata è il fatto di poter passarci dietro. Sarà un’esperienza unica e molto bagnata! Perchè si ovviamente la visita a questa cascata comprende un bagno assicurato sotto le sue gelide acque. Quindi importantissimo avere un abbigliamento impermeabile e stare molti attenti al percorso scivoloso. In inverno vi consigliamo anche i ramponcini. Rimarrete impressionati dal suo potente getto di ben 65 metri.

Ma non fermatevi qui: proseguite poco più avanti per far visita alla più piccola Gljúfrabúi. Nascosta all’interno di un canyon vi lascerà comunque colmi di stupore con i suoi 40 metri di altezza.

Le cascate sono proprio sulla strada, quindi vi basterà fare una piccola deviazione dalla Ring Road e lasciare la vostra auto nel grande parcheggio. Cha attenzione è a pagamento:  700 ISK. Le cascate, così come tutte le meraviglie naturali nel sud dell’Islanda, sono gratuite.

Skógafoss e Skógar nell’Islanda del sud

Questa cascata un tempo era una scogliera e ai suoi piedi c’era il mare che oggi è ad una distanza di ben 2 Km. è uno dei luoghi più iconici dell’Islanda grazie ai tanti arcobaleni che si creano dal riflesso del sole sulle gocce di acqua che cadono nel fiume sottostante da un’altezza di 60 metri. Ben due leggende accompagnato questo luogo spettacolare. La prima narra di un tesoro nascosto dal vichingo Þrasi Þórólfsson in una grotta dietro la cascata. Che fu trovato da un ragazzo che lo perse nelle gelide acque del fiume e affondò senza essere mai più trovato. La seconda è legata al suo potere magico: chiunque si bagni nelle sue acque avrà modo di ritrovare un oggetto smarrito.

Potete ammirare la cascata dalle sue pendici o percorrendo il percorso sul lato destro con circa 400 scalini che vi porterà ad ammirare il panorama dall’alto del suo tuffo.

Il parcheggio qui è gratuito così come l’entrata all’area.

A pochi chilometri di distanza si trova l’antico villaggio di Skógar il cui nome significa “foresta”. Quella che purtroppo oggi non c’è più. In questo villaggio ad oggi vivono solo 25 persone ed è famoso per le sue case con il tetto di torba che ricordano molto Hobbitown. Questo piccolo villaggio rurale ospita la sede del museo del Folklore dove avrete la possibilità di scoprire come si viveva qui e molti oggetti e mezzi di varie epoche. Il parcheggio è gratuito e l’entrata al museo costa 17€. Controllate gli orari sul sito perchè potrebbero variare in base alla stagione.

Aereo DC-3 sulla spiaggia di Sólheimasandur

Ormai è diventato uno dei luoghi iconici dell’Islanda. Meta di veri e proprio pellegrinaggi. Vista anche la media difficoltà nel raggiungerlo. Si perchè i resti del DC-3 si trovano a circa 3,8 km dal parcheggio. Questo vuol dire più di 7 km di camminata per raggiungerlo. In alternativa c’è una navetta che vi porterà fino al relitto ma ha un costo di 20 € andata e ritorno.

Ma come ci è finito questo aereo qui? Il 24 novembre 1973, di ritorno da una spedizione al Vatnajökull, questo aereo della US Navy improvvisamente ha dei problemi ai motori. Il pilota tenta, con gran riuscita un atterraggio di emergenza, portando in salvo le altre 4 persone che viaggiavano con lui. Una volta tratto in salvo l’equipaggio si decide di lasciare i resti dell’aereo alle intemperie del tempo. Oggi rappresenta un luogo di solitudine e decadenza, in cui la forza del mare e del vento fanno immaginare le difficoltà di quell’atterraggio. Il contrasto tra il grigio chiaro dell’aereo, le montagne e il nero della sabbia creano un quadro perfetto da ammirare al tramonto. State attenti perchè non è un luogo controllato e i resti delle lamiere potrebbero essere pericolanti.

Copritevi bene perchè il nostro rientro verso il parcheggio è stato molto più lungo del previsto, con il vento che ci soffiava contro. calcolate almeno 3 ore tra andata e ritorno e soprattutto in inverno, quando il sole cala presto, cercate di andare in mattinata.

Il parcheggio è gratuito e per arrivarci inserite le indicazioni per: Solheimasandur Plane Wreck.

Spiaggia nera di Reynisfjara e promontorio di Dyrhólaey

Questo è il luogo che più in assoluto mi ha affascinata di questo viaggio nell’Islanda del sud. La potenza dell’oceano, il nero della sabbia e il cielo grigio e misterioso in una delle spiagge più pericolose al mondo. Si perchè qui molte persone hanno perso la vita trascinate in mare dalle forti onde. La causa sono la formazione di onde anomale chiamate sneaker wavesche si creano dal sovrastarsi di onde più piccole e dalla forte marea, capaci di trascinarvi a fondo nel mare. All’entrata della spiaggia infatti troverete un semaforo che indica la percentuale di rischio della giornata. Se è rosso non avvicinatevi assolutamente! Cercate di far si che questo posto non sia famoso solo per le sue tragedie.

Noi siamo capitati una giornata tranquilla ma ci siamo comunque tenuti a dovuta distanza e abbiamo ammirato il bellissimo paesaggio. A sinistra i due faraglioni Reynisdrangar. Leggenda vuole che in realtà queste due grandi rocce siano i resti di due troll che scoperti a rubare in una nave furono trasformati dai raggi del sole. A destra il bellissimo promontorio di Dyrhólaey con il suo arco naturale che supera i 120 metri di altezza. Il luogo perfetto da cui ammirare il tramonto. E alle vostre spalle la grande grotta kirkjan e le sue pareti in basalto che sembrano formare un grande organo che suona a ritmo del mare. In estate qui potrete trovare tante pulcinelle di mare. Io sono rimasta davvero ipnotizzata da questo paesaggio.

Il parcheggio è a pagamento e c’è un grande ristorante dove potete scaldarvi.

Vatnajökull nell’Islanda del sud

Non potete perdere un’esperienza unica da fare nel sud dell’Islanda: l’escursione sul ghiacciaio più grande d’Europa. Vi abbiamo raccontato la nostra avventura in questo articolo dove vi spieghiamo dove e come organizzarla. Vi assicuriamo che sarà una delle più grand emozioni della vostra vita.

In ogni caso ci troviamo nel grande parco naturale di Vatnajökull che comprende il parco nazionale di Jökulsárlón e quello di Skaftafell.

Ti ricordiamo sempre di viaggiare tranquilli e sicuri prenotando una valida assicurazione viaggio. Noi ormai ci affidiamo a HeyMondo e grazie a noi puoi avere uno sconto del 10% sul tuo prossimo acquisto! Segui il link qui.

Banner Heymondo NY

Jökulsárlón e Diamond Beach

Qui mi sono letteralmente persa ad osservare gli iceberg che galleggiano sul più grande lago di origine glaciale del sud dell’Islanda. Il silenzio qui è assordante. Ma se vi inchinate verso l’acqua riuscirete a sentire il suono degli iceberg che si toccano. E osservate il cambiamento di colore di questi immersi blocchi di ghiaccio. Rimarrete sorpresi dall’intensità dell’azzurro di alcuni di questi. Qualcosa di davvero magico. Questa laguna inizia a formarsi ad inizio degli anni ’30 del secolo scorso, quando purtroppo inizia rapidamente a sciogliersi il ghiacciaio di Vatnajökull. La sua profondità, circa 260 metri, lo rende il lago più profondo dell’Islanda. Potete fare alcune escursioni qui come navigarlo all’interno di barche anfibie e gommoni cercando di scovare le tante foche che vivono qui. Io ne ho viste due!

Da qui volendo potete recarvi a piedi alla sorprendete spiaggia dei “diamanti”: Diamond Beach. Troverete una spiaggia nera ricoperta di diamanti di ghiaccio, quelli che arrivano dalla laguna trasportati dalla corrente. Questo luogo è così unico che non lo troverete mai uguale. Il luogo ideale per ammirare un tramonto ed emozionarvi ancora una volta il questa meravigliosa terra.

Gullfoss

Qui ci troviamo nel Circolo d’Oro, nella sua parte più orientale. E proprio cascata d’oro è il nome di questa immensa e imponente meraviglia della natura. Chiamata così in seguito alla leggenda del tesoro nascosto nelle sue acque e ancora mai trovato. Si tratta in realtà di due cascate che si incontrano nel canyon del fiume Hvítá. La prima ha un’altezza di 11 metri e la seconda di 21 e fu scoperta nel 1907. E ha rischiato nel corso del secolo passato di essere rovinata da una diga. Potrete decidere se ammirarla intraprendendo il percorso superiore lungo il bordo della cascata o dal percorso inferiore proprio a ridosso dell’acqua. Motivo per cui dovrete essere muniti di un impermeabile. Ma purtroppo nei periodi invernali quando tutto ghiaccia potreste trovare il percorso inferiore chiuso, come successo a noi.

Il parcheggio e l’entrata al parco sono gratuiti e troverete una grande area ristoro e un negozio di souvenir.

Geysir e Strokkur

Altra tappa imperdibile del Circolo d’Oro. Questo luogo è unico al mondo. Qui potrete ammirare la potenza del getto di un geyser! Il più attivo e grande dei geyser è Stokkur che erutta regolarmente ogni 4 – 7 minuti. La sua attività inizia in seguito ad un terremoto nel 1789. L’acqua che viene sputata da Stokkur ha una temperatura di circa 120 gradi e il suo getto può arrivare fino a 40 metri, partendo da una profondità di 23 metri. Ovviamente non fatevi mai venire in mente di superare le recinzioni di sicurezza ne tanto di toccare l’acqua!

Mentre l’ormai dormiente e Grande Geysir è il primo geysir scoperto in Europa. La sua ultima eruzione risale al 20 febbraio 2016 e il massimo del suo getto è stato di 122 metri. Non stiamo qui a spiegarvi tutto quello che accade nel sottosuolo ma vi possiamo garantire che è un’esperienza che vi caricherà di adrenalina. Noi siamo stati qui circa 15 minuti e siamo riusciti a vedere ben tre eruzioni e ogni volta sarà un’esplosione di stupore. Ovviamente non tutte hanno la stessa intensità. Vi consigliamo di proseguire il percorso in salita verso la collina e ammirare l’intero parco dall’alto. Sentirete anche da qui l’esplosioni di Stokkur. E se sentite puzze strane tranquilli che è lo zolfo che fuori esce dall’acqua e da anche un color ocra al terreno.

Il parcheggio e l’entrata all’area sono anche qui gratuiti.

ghiacciaio Vatnajökull Islanda

L’Islanda ci ha regalato a livello naturalistico le più belle meraviglie viste finno ad oggi. Un mix di luoghi magici, potenti ed unici al mondo che vi daranno la conferma di quanto la nostra terra è forte. Ma anche di quanto ha bisogno del nostro rispetto e aiuto per continuare a meravigliarci e stupirci. E questo ce lo ha dimostrato purtroppo il rapido scioglimento dei grandi ghiacciai nel sud dell’Islanda come Vatnajökull.

Ora che avete l’itinerario e sapete come organizzare al meglio il vostro viaggio leggendo qui non vi rimane che prepararvi a riempirvi gli occhi di meraviglia.

Nel mentre seguiteci sui nostri social per scoprire tutte le nostre avventure.

Islanda: escursione sul ghiacciaio Vatnajökull.

Volevamo rendere questo viaggio in Islanda il più speciale possibile così abbiamo pensato che scalare il ghiacciaio più grande d’ Europa, Vatnajökull, fosse il giusto modo. Ci sbagliavamo? Assolutamente no! Ritrovarsi lassù ad ammirare quella magica terra, ci ha fatto capire quanto siamo piccoli paragonati alle meraviglie di questo Mondo. Ma purtroppo ci ha anche messi davanti, ancora una volta, alla triste realtà del nostro pianeta: i ghiacciai si stanno sciogliendo. E per quanto possiamo negare l’evidenza il problema è reale e va affrontato.

Ma partiamo con il capire meglio dove siamo esattamente e la storia del ghiacciaio Vatnajökull, che oltre ad essere il più grande dell’Islanda, è il terzo al mondo dopo Antartide e Groenlandia.

Dove si trova il Vatnajökull

ll ghiacciaio Vatnajökull si trova a sud ovest dell’Islanda e ricopre circa l’8% dell’isola con un’estensione di ben 8.100 km². Praticamente la grandezza della Corsica. Si trova ad un’altezza massima di 2 110 metri, dove svetta la montagna- vulcano Hvannadalshnjúkur, la più alta dell’Islanda. Accanto a lui, che ormai giace silenzioso c’è l’ancora l’attivo vulcano Grimsvötn che nei decenni passati con le sue eruzioni ha sciolto grande parte di questo ghiacciaio. Ci troviamo all’interno del più grande Parco Nazionale d’Europa: Il Parco nazionale del Vatnajökull.

Questo parco è stato creato nel 2008 e ha inglobato i parchi di  Skaftafell e  Jökulsárgljúfur.

La triste storia di questo ghiacciaio inizia verso gli anni ’70 quando inizia a sciogliersi tanto da diventare una vera preoccupazione. E si calcola che tra 25 anni possa diventare la metà di quello che è ora. La guida che ci ha condotto lungo il trekking ci ha tenuto molto a mostrami delle foto che ci hanno alquanto scioccati.

Come era il ghiacciaio nel 1999 e come era nel 2019 a distanza di soli 20 anni. Le condivido qui con voi perchè credo sia veramente importante portare agli occhi di tutti la trasformazione catastrofica che la nostra terra sta vivendo a causa del cambiamento climatico. E se vi state chiedendo: cosa posso fare io? La risposta è sicuramente quella di continuare nel nostro piccolo a proteggere la terra evitando sprechi di ogni genere, fare attenzione all’uso della corrente e di ogni tipo di risorsa, prediligere il riciclo intelligente e rispettare madre natura con tutte le nostre forze.

Noi siamo arrivati qui partendo dalla cittadina di Vik a circa 1 ora e 30 di macchina. L’alternativa è la cittadina di Hofn che dista più o meno uguale.

Come organizzare un’escursione sul ghiacciaio Vatnajökull in Islanda

Fare un trekking sul ghiacciaio non richiede una grandissimo preparazione fisica, tanto da essere un’attività adatta già dagli 8 anni. Noi però ci sentiamo di consigliarla a chi un minimo di dimestichezza con la montagna e i trekking ce li abbia. Le guide sono preparatissime e molto attente al gruppo e a ogni suo singolo componente ma si tratta comunque di più di 3 ore di trekking sul ghiaccio. Non potete praticare questa attività in solitaria, dovete quindi affidarvi ad un’agenzia che vi guidi e protegga in questa fantastica avventura soprattutto perchè è vietato avventurarsi nelle grotte di ghiaccio senza una persona qualificata.

Noi ci siamo affidati ad uno dei tour che trovate su Get Your Guide. Tour che è stato gestito da Troll Expeditions.

Powered by GetYourGuide

Abbiamo scelto il secondo turno in partenza alle ore 09:00. Dovete essere al punto di incontro mezz’ora prima. Mi raccomando puntuali perchè non aspettano i ritardatari!

Noi ci siamo trovati all’orario stabilito presso la loro sede dove vi viene data tutta l’attrezzatura necessaria. Vi consigliamo di presentarvi con un abbigliamento tecnico adeguato tra cui guanti e cappello. Se non vanno bene i scarponi che avete tranquilli che vi verranno dati quelli giusti da loro e vi verrà spiegato come indossare i ramponi da ghiaccio. Che indosserete solo quando ve lo dirà la vostra guida. Indosserete l’imbracatura e il casco di protezione e avrete una piccozza.

Lasciate tutto quello che non è essenziale e pesi inutili in auto. Io ho portato con me solo la macchinetta fotografica. Ok uno zaino adatto a trekking con magari piccoli spuntini. Utilizzate le toelette finchè potrete perchè per le prossime 4 ore non ne avrete. Da qui si parte con l’intero gruppo, che non supera mai le 15 persone, con il bus che vi lascerà sotto il ghiacciaio. E ora parte l’avventura!

sul ghiacciaio più grande dell'Europa

Inizierete ammirando la grande laguna nata purtroppo dal continuo scioglimento del ghiacciaio e inizierete a salire ammirando sempre da più alto il panorama intorno. Il lato di ghiacciaio su cui vi troverete a camminare è il Falljökull. Giunti ai piedi del ghiacciaio la nostra guida vi spiegherà come indossare i ramponi e come muovervi sul ghiaccio.

È essenziale che seguitate tutte le indicazioni che vi vengono date. E soprattutto non allontanatevi mai dal sentiero. Il ghiaccio nasconde molte insidie e tra le più pericolose ci sono i Mulini Glaciali che possono risucchiarvi e da cui non ne uscirete mai vivi. Alcuni tratti saranno a strapiombo, in salita e a volte dovrete tenervi ad una corda.

Quindi, non per mettervi paura, ma state davvero molto attenti a tutte le indicazioni e direttive della vostra guida.

E in totale sicurezza vi godrete una delle migliori esperienze della vostra vita. Ho trovato veramente molto preparata e gentile la nostra guida, Luciana, che ha saputo rispondere alle mie tante domande e nel mentre è stata dietro a tutto il gruppo. Anche quando ci siamo dovuti dividere per entrare all’interno delle grotta di ghiaccio. Per questioni di sicurezza si entra metà alla volta, anche per poter vivere al meglio l’esperienza. Ammetto che avevo un pò paura all’idea di entrare in una grotta di ghiaccio ma l’adrenalina è stata così tanta che ha prevalso sulla paura.

È stato davvero affascinante pensare che quella grotta così come l’intero ghiacciaio sono il risultato di secoli. E pensare che in così poco tempo noi lo stiamo distruggendo vi fa capire l’importanza di dover fare del nostro meglio per salvaguardarlo. Il blu del ghiaccio crea una bellissima atmosfera magica, proprio alla Frozen!

Si continua a salire sempre più su finchè l’intera valle sarà davanti ai vostri occhi. Un paesaggio mozzafiato che rimarrà nei vostri ricordi di questo grande viaggio in Islanda. E da qui si inizia la discesa per tornare al punto di partenza.

Quanto costa l’escursione e i rimborsi.

Ok, l’escursione sul ghiacciaio Vatnajökull non è sicuramente tra le cose più economiche da fare in Islanda ma è sicuramente un’esperienza che non dovete perdere. Almeno finché questo ghiacciaio sarà in vita.

Costo dell’attività: 140€ a persona.

Comprende:

  • Trasporto dal punto di incontro ai piedi del ghiacciaio con bus.
  • Attrezzatura tecnica quale: ramponi da ghiaccio, caschetto protettivo, piccozza da ghiaccio, imbracatura da arrampicata
  • Guida preparata a portarvi lungo il percorso sul ghiacciaio in totale sicurezza.

L’escursione sono soggette alle condizioni meteo, che purtroppo in Islanda fanno spesso i capricci. Noi siamo stati fortunati nel trovare una giornata davvero spettacolare. Ma purtroppo il giorno prima hanno dovuto annullare a causa del forte vento. Cosa succede se viene annullata la mia escursione?

Avrete modo di poterla recuperare già dal giorno dopo. Se purtroppo non riuscite a reinserirla nel vostro itinerario potete richiedere un rimborso. Lo stesso vale se avete problematiche personali che vi impediscono di completare l’escursione. Potete richiedere il rimborso entro le 24 ore prima del giorno dell’escursione.

Vi consigliamo inoltre, per garantire una copertura completa al vostro viaggio, di stipulare un’assicurazione viaggio e sanitaria. Noi ormai ci affidiamo da tempo a HeyMondo e proprio qui vi spieghiamo l’importanza di essere sempre coperti da una buona assicurazione. E poi grazie a noi avete sempre uno sconto del 10% su tutte le coperture!

Sconto Heymondo 10%

L’escursione sul ghiacciaio Vatnajökull, renderà unico e speciale il vostro viaggio in Islanda. Sarà un’esperienza che vi farà capire l’unicità ma anche la fragilità dell’intero pianeta.

Sarà davvero il modo migliore di sentirvi vivi in un terra dove il silenzio e la pace rendono tutto surreale. E il freddo vento dell’Islanda vi sveglierà ricordandovi che viaggiare è il miglior modo per tenere viva l’anima.

Per ispirarvi e aiutarvi nell’organizzazione di un viaggio in Islanda vi rimandiamo al nostro precedente articolo. E vi ricordiamo di seguire le nostre matte avventure sui nostro social.

Vi aspettiamo come sempre con nuove e fantastiche avventure!

Organizzare un viaggio in Islanda: i nostri consigli.

Eccoci qui, a pochissimi giorni dal rientro dal nostro viaggio in Islanda, a darvi i primi consigli su come organizzare al meglio l’avventura nella terra del ghiaccio e del fuoco!

È stato uno di quei viaggi che è andato di gran lunga oltre le nostre aspettative. Sia per gli incredibili paesaggi che ci siamo trovati davanti ma anche per la fantastica compagnia che abbiamo avuto in questa avventura.

L’Islanda è sicuramente un viaggio che richiede un’attenta organizzazione, che dipende molto anche dal periodo in cui decidete di partire. Nulla che non possiate comunque organizzare in autonomia, grazie anche ad alcuni preziosi consigli che cercheremo di darvi in questo articolo.

Quali documenti servono

Iniziamo dalle basi. Per accedere in Islanda serve: carta d’ identità valida per l’espatrio o passaporto entrambi in corso di validità.

Non ci sono vaccini obbligatori ne consigliati e nessuna problematica a livello sanitario. L’acqua del rubinetto è tra le più pure e buone del mondo quindi potete tranquillamente riempie la vostra borraccia.

Il grande consiglio che vi diamo ad ogni viaggio è quello di stipulare un’assicurazione sanitaria e viaggio. Noi ormai ci affidiamo a Heymondo. Vi spieghiamo dettagliatamente tutte le sue coperture e le sue clausole qui. E cosa importantissima grazie a noi potete avere uno sconto del 10% sulla vostra prossima assicurazione viaggio!

In questi giorni ancora è attivo l’allarme eruzione vulcanica nella penisola di Reykjanes. L’eruzione, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe causare problemi alla viabilità aerea. Perchè non tutelarsi per tempo?

Sconto Heymondo 10%

Quando organizzare un viaggio in Islanda?

La risposta a questa domanda dipende molto da cosa volete vedere durante il vostro viaggio e il periodo in cui decidete di partire per l’Islanda. Le differenze tra estate e inverno sono molte, così come sono tanti i gradi di differenza tra le due stagioni.

L’Islanda ha un clima di tipo subartico, in quanto si trova subito sotto il circolo Polare Artico. Le correnti provenienti dal Golfo mitigano molto le temperature. In inverno si scende sotto lo 0 anche di 10 – 15 gradi. Questo potrebbe rendere impraticabili alcune tratte della Ring Road e quasi sicuramente troverete le strade interne chiuse a causa di ghiaccio e neve. Inoltre le ore di luce soprattutto tra fine novembre e febbraio sono molto poche. Avrete circa 4-5 ore di luce.

Noi siamo partiti il 7 novembre e rientrati il 14. La mattina il sole sorgeva alle 8.30, ma non era mai alto. Anche a mezzogiorno sembrava sempre quasi l’ora del tramonto. Alle 17:30 era quasi completamente buoi. Questo è buono se dovete andare a caccia dell’aurora boreale! Ma vorrà anche dire avere poche ore a disposizione per esplorare l’isola, che comunque con una buona organizzazione si può fare tranquillamente. Tra l’altro c’è quasi tutto il giorno una luce perfetta per le foto.

In estate le temperature non superano mai, in casi eccezionali e sulla costa, i 20 gradi. La particolarità in questa stagione è il sole di mezzanotte. Il 21 giugno, solstizio d’estate, il sole non tramonterà mai, nei restanti giorni dei mesi di giugno e luglio il sole sorgerà intorno alle 3:00 per tramontare un paio di ore verso la mezzanotte. Questo vuole dire quasi l’intera giornata per poter fare qualsiasi tipo di escursione e vedere anche alcuni posti in totale riservatezza. Sempre se siete capaci di reggere così tanto senza sonno.

Per quanto riguarda le precipitazioni ci affidiamo al detto islandese che ci ha portato fortuna per tutto il viaggio: “se non ti piace il tempo aspetta 5 minuti che probabilmente peggiorerà”. Nel nostro caso molte volte è migliorato.

Sicuramente il periodo migliore per organizzare un viaggio in Islanda è tra fine agosto e ottobre, quando il clima è ancora mite, le giornate si allungano e si ha la possibilità di vedere anche l’aurora boreale. E soprattutto si passa alla bassa stagione e i prezzi diminuiscono notevolmente.

Come vedere l’aurora boreale

Tenendo presente che più ore di luce abbiamo, più le possibilità di ammirare questo raro evento si alzano, i mesi consigliati vanno da fine settembre a circa metà aprile.

Ma vedere la regina del cielo non è affatto cosa facile! Noi siamo partiti pieni di aspettative: “ti pare che non la vediamo su 7 sere?” In realtà malgrado tutto siamo stati fortunati nel vederla lieve per ben due sere.

Ci sono molti fattori che devono essere allineati affinché si possa riuscire a vedere l’aurora boreale. Come il periodo, le luci urbane dei centri abitati, le nuvole e anche la luna!

Ma nel nostro articolo dedicato vi spieghiamo meglio come vederla e soprattutto come fotografarla!

come fotografare l'aurora boreale in Islanda

Un modo sicuramente quasi sicuro meno impegnativo di vedere l’aurora boreale potrebbe essere partecipare ad un tour organizzato. Noi abbiamo partecipato a questa attività grazie all’invito di Grey Line Iceland. , la più antica e fidata compagnia di tour islandese che offre diversi servizi tra: navette private da e per l’aeroporto, tour giornalieri per le maggiori attrazioni naturali e turistiche e per i tour alla ricerca dell’aurora boreale.

Si parte da Reykjavik e si viene prelevati a partire dalle ore 20:00 presso il proprio hotel. Noi abbiamo fatto l’attività di gruppo ma potrete optare anche per un tour privato. In ogni caso comprende una preparatissima guida che, durante il percorso verso la miglior location per quella sera, vi spiegherà tante particolarità e curiosità su questo fenomeno e sul territorio islandese. È stato molto interessate approfondire con un’esperta la conoscenza di questo fenomeno. Ci siamo diretti per la serata nella cittadina di Borganes, a nord di Reykjavik.

Purtroppo come spiegato in precedenza l’aurora non sempre si fa vedere. E la nostra serata è stata una di quelle no. In questi casi viene rilasciato un voucher con la durata di due anni utilizzabile già dalla serata successiva. Il nostro consigli, infatti, è quello di prenotare per le prime sere in modo di avere possibilità di recuperarla nel corso dello stesso viaggio. Trovate tutte le informazioni necessarie per prenotare sul loro sito. L’aurora boreale è davvero imprevedibile e tante volte è tutta questione di…fortuna!

Noleggio auto in Islanda

Quando iniziate a organizzare un viaggio in Islanda tra le prime cose da gestire c’è il noleggio auto. È praticamente impensabile fare un viaggio qui senza l’auto. Potrete abbattere il costo un pò più alto rispetto alla media partendo con un piccolo gruppo con cui dividere le spese. Noi in 4 abbiamo ammortizzato molto le spese totali di noleggio, assicurazione completa e guidatore aggiuntivo.

Per noleggiare l’auto in Islanda vi basta una patente valida e una carta di credito. In qualsiasi stagione decidiate di partire valutate una 4X4, potrete guidare anche in strade non asfaltate nel caso in cui decidiate di allontanarvi dalla N 1, cioè la Ring Road, la strada che percorre tutta l’isola ad anello. Le strade sono tutte quasi in ottime condizioni, a meno che non decidiate di uscire fuori da quelle principali o vi troviate costretti a fare strade alternative per chiusure legate a neve, ghiaccio o vulcani.

A tal proposito potete scaricare alcune applicazioni dedicate come: Veður o Road.is.

Mantenete sempre l’attenzione sulla velocità! Rispettate tutte le regole automobilistiche e di sicurezza stradale. E mi raccomando attenzione alle portiere della macchina. Quando tira vento forte, rischiate di vederla volare e le assicurazioni non coprono danni causati dal vento.

Controllate sempre i parcheggi! Molti sono a pagamento anche se l’attrazione è gratuita. Vale così per quasi tutti i parchi naturali. Vi consigliamo di scaricare subito l’applicazione Parka, utile anche per i camping.

Come organizzare un viaggio low cost in Islanda

La moneta locale islandese è la Krona, corona islandese. La troverete abbreviata KR. Una KR sono 0,0065€. Cosa ci fate? Assolutamente nulla.

E se e ve lo state chiedendo sì, l’Islanda è molto cara. Ma molto più di quello che ci aspettavamo. La media di un hamburger in un pub è sui 20€ quindi circa 2 950 KR.

Quindi andare a mangiare fuori sarà una cosa veramente difficile. Vi consigliamo nell’organizzare un viaggio in Islanda di scegliere strutture con cucina o appartamenti in cui poter fare la spesa e alleggerire un pò il costo del cibo che sarà comunque elevato rispetto alla nostra media. Se volete bervi una meritata birra a fine giornata, tenete presente che nei supermercati troverete solo birra analcolica o con basso grado alcolico: 2,25 gradi. Potete optare per comprare qualcosa di serio nei liquor shop o recandovi in birrifici di produzione propria.

Noi non abbiamo mai ritirato soldi in contanti perchè abbiamo pagato ovunque con le carte. Attenzione alle commissioni. Uno dei pochi paesi in cui ci sono state addebbiate sulla nostra carta di credito.

Dividere le spese di viaggio con altri compagni vi aiuterà molto. Le spese che restano invariate sono quelle personali e il costo di eventuali escursioni e souvenir.

Cosa mettere in valigia per un viaggio in Islanda

Partite ben equipaggiati è essenziale in un paese dove il clima cambia spesso e in modo a volte molto drastico. E in cui un gran problema è il fortissimo vento.

In realtà noi ci riteniamo molto fortunati. A metà Novembre abbiamo trovato temperature medie sui 3 gradi. Solo una sera siamo scesi a -3. Ma è stato essenziale avere il giusto vestiario.

Sempre maglietta e pantaloni termici, in inverno valutate anche l’intimo. Quelli basic di Decatlhon hanno fatto il loro gran lavoro. Maglione o felpa e pantaloni da neve. Calzettoni di lana e scarpe comode, impermeabili e adatte anche a eventuali escursioni. Magari aggiungendo anche dei ramponcini per il ghiaccio/neve. Cappello, sciarpa o scalda collo, guanti e per finire un cappotto adatto alle basse temperature e impermeabile. L’ideale sarebbe optare per vestirsi a cipolla, potendo così togliere eventuali strati che ci appesantiscono troppo. O rimetterli! Tenete sempre con voi: burro cacao, crema per le mani e viso. Una giacca antivento da tenere sempre nello zaino soprattutto in estate. Il vento è un nemico peggiore del freddo!

E non dimenticate di mettere un costume da bagno nel vostro zaino per rilassarvi in una delle tante piscine geotermiche.

Ora che la valigia è pronta non rimane che prenotare un biglietto aereo e organizzare il vostro viaggio in Islanda!

Noi abbiamo trovato un’offerta con la Wizz Air pagando 200€ a persona. Quindi tenetela sotto controllo!

Se volete conoscere meglio le nostre avventure vi consigliamo di sbirciare anche i nostri social dove trovate anche tante divertenti retroscena di questo viaggio.

Aurora boreale in Islanda: come vederla e fotografarla.

Siamo partiti carichi di tantissime aspettative sulla riuscita della nostra grande impresa in Islanda: vedere l’aurora boreale! Ci siamo riusciti? Si, ma non è andata proprio come ce l’aspettavamo.

Riuscire e vedere le grandi luci del nord non è una cosa facile. Ci sono molti, troppi, fattori che devono esaudirsi per riuscire a vivere questa grande emozione.

L’aurora boreale spiegata in piccole parole è il risultato dello scontro tra le particelle elettriche del Sole, elettroni e protoni, con l’atmosfera della Terra. Si crea una forte energia che da vita a questi fasci di luce che si chiamano fasci aurorari. Questa energia viene attirata dal campo magnetico della terra che si trova ai due poli. Polo Nord e Polo Sud. In realtà sarebbe corretto chiamarla genericamente aurora polare, specificando l’aurora boreale per l’emisfero nord e quella australe per l’emisfero sud. Ecco perchè possiamo vederla solo in prossimità dei due poli.

I colori che la distinguono variano in base alla presenza dei gas presenti nell’atmosfera. Il verde si crea grazie alla presenza dell’ossigeno, e altri gas riescono a creare sfumature di viola, rosa, rosso. Tutto dipende anche dall’altitudine in cui avviene la collisione tra gli elementi. Ma l’intensità di questa magia dipende essenzialmente dall’intensità dell’attività solare. Quindi la nostra gande stella ha un ruolo fondamentale in tutto questo. Ma sono tantissimi i fattori che determinano la nascita di questa meravigliosa danza del cielo.

Ci sono paesi in cui riuscire a vederla è più semplice, grazie a determinati fattori geografici e ambientali. Le mete più gettonate per un viaggio a caccia dell’aurora boreale sono: Norvegia, Finlandia, Isole Faroe, Alaska, Canada, Groenlandia, Russia e ovviamente Islanda. Anche se in particolari situazione è possibile vederla anche a latitudini più basse. Un mese fa è stata avvistata anche in alcune regioni italiane, grazie a una forte tempesta solare.

Come vedere l’aurora boreale in Islanda.

In Islanda così come ovunque nel mondo ci sono alcune precise condizioni che favoriscono l’avvistamento di questo fenomeno.

  • Totale mancanza di luce, abbiamo bisogno di un cielo buio e limpido. Totale assenza di luna e di luci cittadine che possono oscurare l’aurora boreale. Dobbiamo allontanarci il più possibile da ogni tipo di inquinamento luminoso. Quindi potremmo vederla dopo il tramonto e durante la notte, quando il cielo è totalmente nero. Gli orari migliori in cui si manifesta l’aurora di solito sono tra le 20:00 e le 2:00. Possiamo confermare questo orario, dopo il quale il cielo si è spento di tutto per il resto della notte. Ma non è mai così preciso. Potreste vedere le luci del nord anche alle 4:00!
  • Cielo limpido, manifestandosi al di sopra dell’atmosfera terrestre, l’aurora boreale potrebbe essere coperta dalle nuvole. Quindi un cielo totalmente limpido è l’ideale. Anche se con leggere nuvole o cielo non totalmente nuvoloso potremmo comunque riuscire a vederla tra gli spazi delle nuvole.
  • Periodo giusto. Questo si ricollega alla luminosità del cielo. Avendo bisogno di totale assenza di luce abbiamo anche necessità di un arco di tempo tale che ci dia un numero di ore sufficienti di buio. Quindi non potremmo mai vedere l’aurora in estate in Islanda, quando le ore di luce si limitano a 3, se non in totale assenza di notte durante i mesi di luglio e giugno in prossimità del sole di mezzanotte. In Islanda il periodo giusto per andare a caccia di aurora boreale va da settembre a fine aprile.
come fotografare l'aurora boreale in Islanda
L’Aurora Boreale sopra la nostra casetta.
  • Una buona applicazione per le previsioni. Per quanto l’aurora sia imprevedibile, possiamo comunque fare delle previsioni a breve termine. E ci sono alcune applicazioni che dobbiamo avere nel nostro telefono se vogliamo riuscire nella “caccia”. Essenziale è My Aurora Forecast. Ci da la mappa degli spostamenti aggiornati a livello mondiale dell’aurora, le migliori posizioni dove vederla e le webcam in tempo reale. Oltre alla percentuale di possibilità di vederla nella nostra zona, dobbiamo tenere presente anche l’indice del KP. il KP è l’indice dell’attività geomagnetica della terra. Il suo valore va dallo 0, che indica assenza di attività a 9 che ne in dica il suo massimo.
  • Partecipare a un tour organizzato. Uno dei modi più semplici e meno complicati per riuscire a vedere l’aurora boreale in Islanda, è sicuramente quello di affidarsi ad un tour. Noi abbiamo scelto Gray Line Iceland. Potete scegliere il tour più adatto a voi, di gruppo o privato. In entrambi i casi sarete prelevati a partire dalle 20:00 presso la struttura in cui alloggiate. Sarete portati nelle zone dove è segnalata un’alta probabilità di vedere l’aurora. Con voi ci sarà una guida esperta che con grande simpatia e allegria sarà darvi tante informazioni sull’aurora, il territorio e vi racconterà anche tante leggende legate a questo magico evento. Sarete così sicuri di arrivare in zone con poca luce e spazi aperti. Durante il viaggio ci sarà una pausa per il bagno e snacks. Una volta arrivati a destinazione seguite tutte le indicazioni della vostra guida. Compreso il non allontanarsi e tenere sempre a mente il numero del vostro bus. Importantissimo non accendere torce e abbassare la luce del vostro cellulare. In ogni caso durante il viaggio vi verrà spiegato come impostare le vostre macchinette fotografiche o cellulari. I tour sono in lingua inglese e la durata totale è di 4 ore. Altra cosa da avere bene a mente è che in questo lasso di tempo sarete sempre all’aperto in attesa dell’aurora, quindi assicuratevi di avere addosso la giusta attrezzatura termica. In caso di malessere potete risalire sul bus. Ma mi raccomando non rovinatevi l’avventura. Vi consigliamo i giusti indumenti nel nostro articolo dedicato. Noi ci siamo diretti verso la penisola di Snaefellsnes a nord di Reykjavik. Abbiamo cambiato diversi spot ma purtroppo la fortuna non ci ha assistito. Cosa succede quindi in questo caso? Avrete modo di riprenotare un’altra uscita o avere un voucher utilizzabile entro due anni. Il nostro consiglio è quello di fare l’escursione con tour i primi giorni di viaggio in modo di avere occasione di recuperarlo. Costo dell’esperienza dai 50€ ai 120€. Potete prenotare direttamente sul loro sito. Purtroppo l’aurora è così: imprevedibile e capricciosa! Ma diciamo anche che siamo stati estremamente sfigati noi!

Come fotografare le luci del Nord.

Ovviamente, parlando di un evento atmosferico che si verifica in determinati periodi dell’anno, a seconda del tipo di attrezzatura, ci comporteremo di conseguenza.

Analizzeremo insieme a voi e cercheremo di aiutarvi nel migliore dei modi, nel far si che lo scatto o gli scatti che farete, risultino abbastanza buoni già in prima fase. E di portare a casa il perfetto scatto dell’aurora boreale come souvenir dall’Islanda.

Ah quasi dimenticavamo di dirvi che: l’aurora boreale ad occhio nudo non è come la vedete in foto!

Ebbene si! Il nostro occhio umano non riesce a captare bene i colori dell’aurora, anche perchè si deve abituare al buio. E poi molto dipende anche dall’intensità. Sicuramente però non avrà questo problema il vostro smartphone o la vostra camera. Vi basterà puntarla per avere davanti a voi coloratissimi fasci di luce. Che magari ad occhio nudo vedete di un bianco chiaro.

Si purtroppo tutte le foto che vedete non sono veritiere di quello che i vostro occhi vedranno.

Ormai gli smartphone hanno delle fotocamere e dei software molto avanzati che vi daranno gran belle soddisfazioni. Sia che si tratti di foto, video o timelapse riuscirete, nei casi in cui l’aurora boreale lo permetta, a portare a casa risultati molto soddisfacenti. Inutile dire che un oggetto indispensabile per scatti notturni è il treppiede\tripod. Ovviamente se avete con voi una reflex, il risultato nella maggior parte dei casi sarà migliore. Ma vediamo adesso come fotografare al meglio la Regina della notte, sia con smartphone che con reflex.

Fotografarla con lo smartphone

Ovviamente, più la fotocamera dello smartphone è avanzata più lo scatto sarà entusiasmante. Noi abbiamo un IPhone 14 Pro, di conseguenza fotocamera e software faranno il loro lavoro egregiamente. Per prima cosa ancoriamo lo smartphone al nostro treppiede, ovviamente puntando la fotocamera verso l’oscurità del cielo. Ora non dovete far altro che impostare il tempo di scatto a 5 secondi oppure 10 in caso di assenza totale di luci nelle vicinanze. Noi consigliamo sempre di scattare con l’autoscatto, in modo da evitare qualsiasi tremolio dello smartphone, dovuto alla pressione del dito sullo schermo. Il segreto e il bello di questo tipo di fotografia è l’attesa e la pazienza. Fidatevi, il tempo impiegato vi darà grandi risultati.

Fotografarla con la reflex

Partendo dal presupposto che i corpi macchina Reflex APSC, ancor più full frame, hanno sensori più grandi rispetto ad uno smartphone, se avete con voi un obiettivo grandangolare luminoso siete a cavallo. Sia che si tratti di fotografia notturna, cielo stellato o, per l’appunto, aurora boreale, un obiettivo grandangolare abbastanza luminoso è essenziale per la riuscita dello scatto. Noi abbiamo sempre con noi una reflex Canon EOS 200D. Ha un corpo macchina leggero e ci ha dato sempre gran belle soddisfazioni. Appena presa abbiamo sostituito l’obiettivo standard,18-55 F 3.5-5.6, con un Sigma 17-50 F 2.8, ben più performante. Ma passiamo adesso allo scatto.

la mia macchinetta foto
io e la mia immancabile Canon 200D

Posizioniamo per prima cosa la nostra reflex sul nostro treppiedi e orientiamo l’obiettivo sulla parte di cielo che più ci sembra adatta. Di solito le reflex hanno una ghiera che ci fa scegliere il tipo di scatto più adatto alle circostanze. Settiamolo su modalità manuale. La maggior parte degli obiettivi sono stabilizzati e ci danno la possibilità di scegliere il tipo di messa a fuoco, manuale o automatica. Impostiamo la messa a fuoco manuale e cerchiamo sulla ghiera del nostro obiettivo l’infinito. La ricerca e la messa a fuoco sull’infinito non è difficile. Sulla ghiera del nostro obiettivo ci sono diversi simboli, tra i quali quello, appunto, dell’infinito. Una volta settato questo, vediamo insieme come in modalità manuale eseguire lo scatto.

Per prima cosa Impostiamo l’apertura del diaframma al minimo, nel nostro caso 2.8. Il valore ISO deve essere tra 1600-4000. Ora il tempo di posa è il valore che influenzerà il nostro scatto e deve essere massimo di 8 secondi. Come per lo smartphone, noi consigliamo di eseguire lo scatto con autoscatto oppure con app esterne , appunto per smartphone, che vi faranno controllare da remoto la vostra reflex. Vi consigliamo vivamente, dato il periodo freddo, di portare con voi delle batterie di ricambio, in quanto proprio il freddo ridurrà l’autonomia delle stesse. Inutile dire che trattandosi di un evento atmosferico, le circostanze cambieranno luce e riuscita dello scatto ma è proprio questo il bello.

Provare e riprovare. Come ha detto la nostra guida durante il tour: andare a caccia dell’aurora boreale è come andare a pesca, bisogna avere tanta pazienza.