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Sacro Bosco di Bomarzo: una passeggiata tra i mostri.

A pochi chilometri da Roma, precisamente a 105 km, si trova un parco misterioso e affascinante, abitato da mostri e draghi: il Sacro Bosco di Bomarzo.

In questo luogo riposano strane creature che vi accompagneranno lungo un percorso che vi condurrà in una dimensione onirica, tra sogno e incubo. Incontrerete draghi, creature mitologiche e addirittura una casa pendente.

Come nasce il Bosco Sacro di Bomarzo

Nel 1552, il principe Vicino Orsini progettò questo parco, realizzato poi dall’architetto Pirro Ligorio. Si pensa che entrambi fossero amanti dell’esoterismo e esperti in alchimia. Questo potrebbe spiegare le strane creature che popolano quest’opera unica al mondo. Situato in provincia di Viterbo, poco lontano dal Monte Cimino, il parco nacque come un giardino all’italiana, arricchito successivamente da queste enigmatiche figure. Si inserisce perfettamente nello stile architettonico-naturalista del secondo Cinquecento, mantenendo però il suo status di parco davvero unico nel suo genere.

Orsini dedicò questo “boschetto” — come lo chiamava lui — alla moglie, e si dice che nel tempietto possa trovarsi anche il suo sepolcro. Entrerete in questo bosco magico varcando un arco che vi presenterà al cospetto di due sfingi, le quali vi daranno il benvenuto con due iscrizioni che recitano così:

«CHI CON CIGLIA INARCATE ET LABBRA STRETTE
NON VA PER QUESTO LOCO, MANCO AMMIRA
LE FAMOSE DEL MONDO MOLI SETTE»

«TU CH’ENTRI QUA PON MENTE PARTE A PARTE
ET DIMMI POI SE TANTE MARAVIGLIE
SIEN FATTE PER INCANTO O PUR PER ARTE»

Da qui capiamo che non stiamo entrando in un bosco qualsiasi e che il silenzio e la pace devono essere tra le prime regole da rispettare. Ci viene posto un quesito che risuonerà nella nostra mente per tutto il percorso: questo posto nasce dalla voglia di condividere l’arte o per sbalordirci? Sicuramente l’intento è quello di trasportare il visitatore in un mondo onirico, un labirinto in cui perdersi e allontanarsi del tutto dalla realtà. Arrivando quasi a chiedersi: ma sono ancora nella dimensione reale? E la cosa sarà ancora più chiara una volta che sarete arrivati davanti alla grande maschera dell’orco. “OGNI PENSIERO VOLA” è la scritta che si trova sulla bocca dell’orco.

Una volta varcata la bocca-porta, sarete dentro una stanza in cui ogni vostro suono riecheggerà in modo spaventoso. Il percorso non ha coerenza tra le sculture; è un labirinto in cui vi perderete, avvolti dalla natura e dai suoi simboli. C’è chi addirittura vi ritrova allegorie con la Divina Commedia.

Effettivamente, è difficile capire se si stia vivendo un sogno o un incubo. La mia impressione è stata quella di entrare in una dimensione fiabesca, ma molto oscura. Mi ha ricordato la sensazione che da piccola provavo guardando film come “La storia infinita”, in cui il protagonista si addentrava in un mondo fantastico tra creature mostruose e altre amichevoli, che lo trasportavano in una dimensione surreale. “Ma dove sono finita?” sarà la domanda che più spesso vi farete, leggendo le strane incisioni sulle statue, tra indovinelli e enigmi a cui difficilmente troverete una soluzione.

Così come sarà difficile trovare un senso alla casa pendente, in cui il vostro equilibrio sarà duramente messo alla prova. Tra elefanti, draghi e creature mitologiche come Ercole, tutto sarà ormai…surreale.

Il Sacro Bosco di Bomarzo, dopo la morte del principe Orsini, fu abbandonato per secoli. Rivedette la luce solo agli inizi del Novecento, quando fu restaurato dalla famiglia Bettini, diventando un luogo di pellegrinaggio per artisti eccentrici come Salvador Dalì, che si innamorò di questo posto.

Quando e come visitarlo

Il Sacro Bosco di Bomarzo è visitabile tutti i giorni, dalle 09:00 alle 17:00 nei mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio, e dalle 09:00 alle 19:00 nei restanti mesi.

Il costo dei biglietti è di 13 € per gli adulti e 8 € per i bambini fino ai 13 anni. Non è consentito introdurre cani, fumare o mangiare nell’area monumentale. Si raccomanda di rispettare le opere.

Fuori dal parco sono disponibili servizi igienici, un’area pic-nic, un bar-ristorante e una libreria, dove potrete trovare libri e souvenir. Valutate attentamente le giornate in cui visitare il parco e, se possibile, prenotate il biglietto online. Noi siamo stati un lunedì mattina di ottobre e, ovviamente, era deserto!

Potete arrivare con la vostra auto e parcheggiarla nel grande parcheggio gratuito davanti alla biglietteria. Da Roma, sono circa 105 chilometri. Potete prendere l’autostrada A1: uscita Attigliano, direzione Bomarzo, oppure la superstrada Viterbo-Orte, uscita Bomarzo. Noi abbiamo optato per l’autostrada venendo da Roma nord. Con i mezzi, potete prendere il treno per la stazione Orte Scalo o optare per il bus diretto a Bomarzo; controllate le corse e gli orari sul sito.

Sicuramente, il periodo migliore per visitarlo e lasciarsi suggestionare da questo luogo è ottobre. La vicinanza ad Halloween aggiunge un’atmosfera di inquietudine, e chissà che questi mostri non entrino nei vostri incubi. Ma è molto affascinante anche per il foliage che riempie di colori la ricca vegetazione. Se poi non siete ancora abbastanza spaventati, nel rientrare a Roma potete passare da Profondo Rosso a prendere un film horror con cui concludere la giornata. Ho fare una bella passeggiata scoprendo i 5 luoghi misteriosi di Roma.

Aspettiamo di conoscere le vostre impressioni su questo luogo tra il fiabesco e il mostruoso e seguiteci sui nostri social per non perdere le prossime avventure.

Profondo Rosso Store e il museo degli Orrori.

In via dei Gracchi 260, c’è una porta dall’insegna terrificante: Profondo Rosso! Il suo nome dice tutto. Varcata la sua soglia sarete catapultati in una dimensione fatta di orrende creature, alieni e esseri terrificanti. Da bimbi passare qui davanti era un’incubo. Le maschere e i strani gadget incutevano terrore e paura.

La stessa dei film di Dario Argento, che visti di nascosto, hanno segnato la mia infanzia.

Profondo Rosso store, Roma

Eppure anni e anni dopo questo store è diventato il punto di ritrovo durante il mese di ottobre. Quando presi dalla curiosità e dalla voglia di mistero ci si incontrava qui davanti per comperare la maschera più terrificante da sfoggiare alla festa di Halloween. E magari portarsi a casa anche il DVD dell’ultimo raccapricciante film horror da guardare tutti insieme terrorizzati!

Ma come e da chi nasce Profondo Rosso?

Quando si parla di Profondo Rosso la mente non può che non ricollegarsi al famoso film del 1975. Nato dalla mente del grande regista Dario Argento, questo film ha segnato il suo passaggio dal thriller all’horror. Le musiche della colonna sonora dei Goblin ricollegano in automatico alla famosa scena dello specchio.

Profondo Rosso non è quindi un nome scelto a caso. Ad Halloween del 1989 Dario Argento e Luigi Cozzi, anche lui regista e suo collaboratore, decidono di aprire questo store che in pochissimo tempo diventa punto di incontro per fan e amanti del genere horror e fantascienza.

Qui poterete trovare film ricercatissimi e grandi cult. Libri, gadget, maschere terrificanti, posters, action figures dei vostri mostri preferiti e le chicche che difficilmente potrete trovare altrove. In tutto ciò a rendere questo luogo ancora più oscuro e misterioso c’è la piccola scala a chiocciola sulla sinistra che vi condurrà nei tenebrosi sotterranei del Museo dell’Orrore. Avete capito bene: Museo degli Orrori. Preparatevi a ritrovarvi nelle scene più terrificanti di alcuni film come “Demoni”, “Phenomena” e altri ancora. In questi sotterranei, Dario Argento e Luigi Cozzi, hanno ricostruito alcune scene con i materiali originali utilizzati durante le riprese dei film. Mentre scendete e vi avvicinate ad ogni cella, una voce vi narrerà le tragiche vicende di quello che avete davanti i vostri occhi.

È giusto informarvi che tra demoni e uccelli maledetti non è detto che riusciate ad uscirne vivi…

Nel caso contrario potrete avere la fortuna, riemersi dalle tenebre, di incontrare i due registi e artefici di queste mostruosità.

Fortuna che in tanti anni noi ancora non abbiamo avuto. Ma la gentilissima Letizia, che ormai gestisce lo store dalla sua apertura, ci ha raccontato come ormai questi mostri, le maschere, e la cupa atmosfera di questo posto, siano casa. Di come la paura ha fatto spazio alla tranquillità. Di come questo posto ormai sia una comfort zone in cui vengono da tutto il mondo, non solo per cercare le rarità da collezione, ma per poter respirare la storia e la passione che ormai da 34 anni sono racchiuse in queste mura. E tantissimi grandi nomi del cinema sono passati e passano qui, da Tim Burton a Tom Savini.

Lo store vende anche online in tutto il mondo ma perchè privarsi della possibilità di acquistare il film direttamente dal suo regista?

E poi non è giusto che io sia l’unica a dover passare notti insonni dopo aver visitato il Museo degli Orrori! Quindi: Profondo Rosso vi aspetta dal lunedì al sabato dalle ore 11:00 alle 19:30. Vediamo un pò in quanti avranno il coraggio di entrare!

Salire sulla Cupola di San Pietro: un’esperienza da non perdere.

Una delle viste più belle su Roma è sicuramente dalla cupola di San Pietro. Ma come salire e ammirare la bellezza della città eterna?

Prima di compiere questa esperienza in prima persona, non è stato facilissimo capire come poter accedere ed entrare alla cupola di San Pietro pagando solo il biglietto di 8€.

Molti blog purtroppo rimandano ad alcune piattaforme di prenotazione online che comprendono in automatico visite guidate che partono dai 30€ in su. Tanto che il biglietto di entrata a 8€ sembrava essere un impresa riuscita da pochi.

Decisi a voler scoprire da soli questo mistero ci siamo alzati alle 5:30 di una domenica mattina ottobrina. Abbiamo lasciato la nostra macchina all’entrata di Borgo Pio ( la domenica i parcheggi sono gratuiti e la zona ZTL non è attiva) e ci siamo avviati verso la grande piazza San Pietro.

Erano le 06:50. Il cielo era ancora illuminato dalle stelle e un timido sole iniziava a fare capitolino. Le luci di Via della Conciliazione ancora accese. I gabbiani che iniziavano a svegliarsi e ad animare l’atmosfera con i lori striduli. Una fresca aria ci baciava il viso mentre con le bocche aperte ammiravamo la bellezza di questa grande opera architettonica.

E voi direte: ma non vivete a Roma? Quante volte l’avete vista San Pietro?

Tante ma mai così. Una San Pietro fatta di silenzi, di luce soffusa e di una magia che ammalia anche chi ci passa davanti ogni giorno. Ammirare una città alle prime ore del mattino è un esperienza che va fatta. Nessuna fretta. Goditi quei pochi momenti di cambio tra le stelle e il sole. Respira la prima aria della giornata e pensa che di lì a poco quell’incanto si spezzerà.

Castel Sant'Angelo, Roma

Essendo in grande anticipo abbiamo ammirato il cielo cambiare colore e tingersi di rosso dal Ponte Sant’ Angelo. Il ponte che da Castel Sant’Angelo vi apre la via verso Corso Vittorio Emanuele II.

A che ora apre al pubblico la cupola di San Pietro

L’apertura di San Pietro è alle ore 07:30. Noi qualche minuto prima eravamo già in fila, nella coda destra della piazza. A quanto pare non sono mai molto puntuali. Abbiamo avuto accesso alle ore 07:50. Ma questo per quanto riguarda la domenica, in quanto la piazza viene allestita e chiusa per l’Angelus del Papa a mezzogiorno. La domenica quindi dovete passare due controlli di cui il secondo è il metal detector sotto il colonnato. Da lì potete accedere gratuitamente alla Basilica di San Pietro.

Qui in base all’afflusso di gente decidete se mettervi subito in fila per accedere alla cupola di San Pietro o entrare prima per ammirare la bellezza della basilica. Noi abbiamo optato per la prima scelta.

Seguite quindi le indicazioni per la cupola che vi porteranno al lato sinistro della basilica. Da lì inizierete la fila che vi porterà alla biglietteria.

La cupola è aperta tutti i giorni dalle 7:30 alle 18:00 dal 1 Aprile al 30 Settembre e dalle 7:30 alle 17:00 dal 1 Ottobre al 31 Marzo.

Controllate in caso eventuali cambi di programma, dovuti anche alle Sante messe, sul sito ufficiale.

Quanto costa accedere al Cupolone

L’entrata alla cupola è di 8€ se decidete di salire a piedi tutti i 551 scalini. Se invece volete optare per tagliare un pò, aggiungendo 2€ potrete prendere l’ascensore che vi lascerà alla terrazza da cui dovrete poi salire i restanti 320 scalini.

Quindi 8€ a piedi, 10€ per l’ascensore fino alla terrazza. Non si può prenotare in anticipo almeno che non abbiate acquistato un biglietto con guida da una delle agenzie online.

Quindi armatevi di pazienza e puntate la sveglia presto!

Il nostro consiglio è, se ce la fate di fare tutto a piedi. La prima parte della scalinata, cioè quella che viene tagliata dall’ascensore, è la più tranquilla.

La parte difficile viene dopo. Motivo per cui se non siete in forze, se avete problemi respiratori, di cuore o soffrite di claustrofobia, vi è sconsigliato affrontare questa scalinata.

Sinceramente mi aspettavo di peggio! Soprattutto per quanto riguarda la parte più stretta della scalinata che curva nel punto in cui state salendo proprio sulla cupola. La mia esperienza è andata oltre le aspettative!

Anche perchè tutta la fatica viene ripagata dalla vista più bella che potrete mai avere su Roma.

Come è la vista dal Cupolone

Un panorama da togliere il fiato vi si aprirà davanti appena metterete piedi fuori dalla strettissima scalinata.

L’emozione di trovarsi così in alto ad ammirare la città eterna non potrà non farvi scendere una lacrimuccia. Ci troviamo a 133 metri di altezza. La vista su Città del Vaticano e su tutta Roma dalla cupola di San Pietro è a 360°.

Prendetevi il tempo per ammirare l’infinità delle altre cupole di Roma. Divertitevi a trovare l’Altare della Patria e magari a capire da che parte sia casa vostra. Intravedendo addirittura i Castelli Romani. E non ultimi ammirate i bellissimi giardini di Città del Vaticano, con le sue perfette decorazioni floreali.

Immaginate quanto lavoro c’è stato per portare a termine il progetto di Michelangelo Buonarroti, realizzando una cupola di 14 000 tonnellate. Impensabile che questi lavori siano stati

fatti nel XVI Secolo.

Conclusione: come è meglio visitare la cupola di San Pietro?

Il nostro consiglio è di fare una bella lettura su una delle tante guide che sanno spiegarvi bene tutta la storia, sia di San Pietro che della realizzazione della cupola. Acquistare il biglietto in loco più adatto a voi, mettendo sicuramente in conto di dovervi svegliare presto per evitare code. Anche se per nostra esperienza alle 10:00 di domenica, ad ottobre, la situazione era ancora molto tranquilla.

Con i soldi risparmiati dopo questa grande scalata vi meritate una bella carbonara! Nulla da togliere ovviamente alla decisione di optare per una visitata guidata con salta coda. Mi raccomando non tralasciate i bellissimi interni della basilica di San Pietro. Inutile menzionarvi la Pietà di Michelangelo. Scendete anche nelle grotte Vaticane. E poi divertitevi a cercare il sanpietrino a forma di cuore in Piazza San Pietro.

Ma a questo punto aspettiamo di conoscere la vostra esperienza e di sapere: ma voi li avete contati tutti e 551 gli scalini? Seguiteci sui nostri social per non perdere le prossime bellezze di Roma e le nostre avventure per il mondo.

Antica Roma: scoprila al Roma World!

Sembra impossibile ma c’è un modo per viaggiare nel tempo! Un viaggio di circa 2000 anni nell’Impero Romano alla scoperta dell’antica Roma!

Ebbene si! Poco distante da Roma, a Castel Romano, oltre al grande Parco Divertimenti di Cinecittà World troverete Roma World!

Questo parco tematico dedicato al glorioso periodo dell’Impero Romano vi darà la possibilità non solo di passare una divertente giornata tra esperienze uniche ma di imparare molto di più di quello che i libri di scuola possano aver fatto in anni.

Invitati a provare questa esperienza direttamente da Roma World non potevamo fare altro che accogliere l’invito con grande entusiasmo e curiosità! Trovate la nostra avventura raccontata in breve qui!

Roma Wolrd a cinecittà world
Benvenuti al Roma World!

All’entrata del parco la gentilissima dama ci ha raccontato la nascita di questa iniziativa gestita dal Gruppo Storico Romano. Questo vuol dire che il personale che lavora qui è preparatissimo su tutta la storia, gli usi e costumi dell’antica Roma. E più chiederete e più vi stupirete di quante cose ignoriamo di quella che alla fine è parte della nostra cultura. In questo preciso punto sono stati trovati dei veri resti dell’antico Impero Romano, quindi come non prenderlo come un segno del destino?

Qui è stato tutto accuratamente riscostruito secondo le tradizioni e gli usi dei romani. Dall’accampamento, il Castrum, alla Taberna, all’arena dei gladiatori!

Andiamo passo passo alla sua scoperta!

La nostra avventura è iniziata alle 11:30 con il tour botanico dove la nostra guida ci ha mostrato e spiegato l’utilizzo e il consumo che veniva fatto di alcune piante e bacche autoctone che ancora oggi possiamo trovare nella nostra macchia mediterranea. Immersi nel verde avrete modo di scoprire come è fatta la salsapariglia! Si proprio quella dei Puffi. Uscendo dal bosco avrete modo di conoscere i simpatici abitanti della fattoria. Qui abbiamo appreso che il popolo romano era così evoluto ed organizzato che avevano imparato ad allevare la selvaggina, così da non dover ricorrere alla caccia giornalmente e avere un continuo rifornimento di cibo. Ovviamente tutti gli animaletti qui sono tenuti con grande rispetto e amore.

Una volta salutati i maialini ci siamo ritrovati con un arco in mano! Il signor Luciano, esperto istruttore della Federazione Italiana di tiro con l’arco, ha avuto la grande pazienza di insegnarci come tirare con un vero arco! Ma purtroppo abbiamo ancora tanto da allenarci prima di riuscire a prendere la mela!

Attenti a non perdervi lo spettacolo dei gladiatori nell’arena! Dopo aver appreso tutta la preparazione che gli schiavi dovevano affrontare per passare dall’essere dei rudiari (da rudere la spada in legno che utilizzavano per allenarsi) a dei veri gladiatori (da gladio, la spada che si utilizzava per i combattimenti), avrete la possibilità di impugnare il gladio anche voi!

I gladiatori nell’arena!

Dopo tanta fatica è giunta l’ora di recuperare un pò di energie. Ma cosa mangiavano i romani nell’antica Roma? lo potrete scoprire gustando uno dei menù proposti nella taberna.

Ma se volete invece fare un picnic potrete tranquillamente recarvi nell’area attrezzata e gustarvi il vostro pasto al sacco.

A pancino pieno potrete scoprire cosa vi riserverà il futuro e assistere ad un rito benaugurale in omaggio alla dea Giunone per poi recarvi all’arena dei rapaci per conoscere uno dei simboli dell’impero romano: l’aquila reale! Passate per il mercato dove potrete ammirare come le sapienti mani di artigiani esperti lavorano ancora oggi legno e marmo. Potrete coniare le monete dell’epoca e scoprire come si vestivano le donne dell’antica Roma.

Preparatevi poi ad assistere al grande spettacolo nella fedele ricostruzione del Circo di Massenzio. Set del kolossal Ben Hur, qui potrete rivivere l’esperienza della corsa delle Bighe.

Riccardo il gladiatore
Riccardo è ormai un legionario!

Al calar del sole lo spettacolo del fuoco darà fine a questa lunga giornata ma prima di lasciare il villaggio non dimenticatevi di passare attraverso il Bosco Magico. Sempre se non decidiate di pernottare nel Castrum! L’esperienza di dormire in una vera tenda di legionari, senza corrente sotto solo la luce delle stelle, sicuramente è una cosa da provare!

Informazioni pratiche su Roma World:

Dove si trova: vai Irina Alberti, dal GRA prendete l’uscita 26 Pontina, Castel Romano.

Parcheggio: è privato e a pagamento, 5€ in loco, 4€ prenotando online.

Accessibilità: non tutte le aree del parco sono accessibili a persone in carrozzina. Trovandosi in un area naturale purtroppo i sentieri non sempre danno accessibilità.

Biglietti: sono prenotabili online sul sito e partono dai 15€ ai 49€ con il pernottamento nel Castrum. C’è anche la possibilità di organizzare dei veri percorsi didattici per le scuole.

La bocca della verità, antica Roma
Bocca della verità, ops!

La nostra giornata qui è stata ricca non solo di divertenti momenti ma anche di tanti insegnamenti. Abbiamo appreso curiosità e particolari che purtroppo i libri in anni e anni di scuola non ci hanno mai insegnato. Poter parlare con persone preparate ed entusiaste del loro sapere e felici di tramandare è stata l’esperienza che ci ha fatto capire che la storia dell’antica Roma è la nostra storia. È parte integrante di quello che è oggi la nostra città. Non è un semplice parco tematico me è una vera esperienza didattica, adatta a piccoli e grandi.

Insomma che aspettate a catapultarvi nell’antica Roma?!

Domenica mattina a Roma: Porta Portese

“È domenica mattina

Si è svegliato già il mercato

In licenza son tornato e sono qua

Per comprarmi dei blue jeans…”

 

Claudio Baglioni, Porta Portese, 1972.

In una domenica mattina del 1972 anche Claudio Baglioni si reca tutto felice a fare shopping al grande mercato delle pulci di Roma: Porta Portese!

Chi conosce la canzone sa che per lui poi non è stata una gran domenica!

Per tutto noi romani la domenica mattina a Porta Portese è un’istituzione!

Una di quelle tradizioni che ogni tanto vanno rispettate. Da soli, in coppia o con tutta la famiglia al seguito, è una di quelle consuetudini che riempiono i ricordi di noi romani. Soprattutto quando la domenica, felici del nuovo giochetto o di un nuovo libro, la giornata proseguiva poi con i grandi pranzi dalle nonne, il riposino sul divano e la partita della Roma.

giornali vintage a porta portese

Ma quando nasce questo mercato e perchè Porta Portese?

Il nome deriva dall’antica porta Portuensis, che introduce per l’appunto a Via Portuense, un tempo la strada del porto che conduceva a Fiumicino. Ci troviamo in zona Trastevere.

Il mercato nasce intorno al 1945, quando i romani iniziarono a vendere le loro cose per far fronte alle difficoltà economiche dell’immediato dopo guerra. Nacque come nuova sede del mercato nero di Campo de’ Fiori e pian piano si ingrandì sempre di più, diventando così il più grande mercato di Roma o meglio il più grande mercato delle pulci di Roma. E quindi da ormai ben 78 anni tutte le domeniche dalle 6 alle 14 Porta Portese è qui!

banchi a porta portese

Ma cosa trovare e dove?

Noi solitamente iniziamo la nostra passeggiata attraversando proprio Porta Portese e iniziando quindi da Via Portuense, lì troverete tanti banchi di vestiti: nuovi e usati, scarpe e libri. Magliette da calcio e qualche banco di oggettistica e casalinghi. In questa punto trovate anche botteghe di ciclisti e accessori per auto e moto. Non mancheranno interessanti stand di prodotti biologici per il corpo o banchi dove poter comprare incenso o una statua di Buddha. Perchè Porta Portese è anche un grandissimo mercato multiculturale nonché proprio uno dei mercati più multietnico d’Europa.

Continuate finchè non incrociate Via Ippolito Nievo che fino a largo Francesco Anzani sarà un susseguirsi di banchi di antiquariato, statue e cose a volte anche assurde.

magliette calcio porta portse

Mentre per il vero vintage e le chicche storiche dovete recarvi a via Napoleone Parboni e via Angelo Bargoni, all’angolo tra le due c’è uno banco che vende e ripara orologi molto caro a noi perchè l’unico posto dove riusciamo a cambiare i cinturini dei Casio da collezione di Riccardo.

E proprio qui davanti c’è un banco dove puntualmente mi perdo. Un collezionista di cartoline, riviste, quotidiani e quaderni e qualsiasi cosa vi venga in mente risalenti anche ai primissimi anni del ‘900. Io qui ci passerei le ore, a leggere i nomi sulle tessere del partito comunista o quelli sulla tesserina Balilla. A guardare le acconciature e i vestiti delle modelle in una rivista negli anni 30 e a sentire le chiacchiere dei signorotti che si fermano lì alla ricerca di una data in articolare di quel quotidiano o semplicemente a parlare di come andrà la prossima partita della Roma.

L'oasi della birra, roma
L’oasi della birra.

Ed è questo quello che vi consiglio di fare, rubare i discorsi della gente. Soprattutto se non siete di Roma qui avrete modo di conoscere la pace e la rilassatezza di una domenica mattina per i romani. Fatta di caffè, quotidiano, chiacchiere tra i banchi e una Peroni al bar aspettando il suono del fischietto. E anche se ci sono nata e cresciuta, camminare in questo mercato ogni volta mi riempie il cuore di romanità.

Per completare al meglio la mattinata con un buon bicchiere di vino e un bel tagliere vi consigliamo una passeggiata fino a L’oasi della birra a Piazza Testaccio.

Buona passeggiata nel mercato delle pulci di Roma!