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Tramonto sul fiume a Rabat, marocco

Rabat in un giorno è fattibile? Si se ottimizziamo al meglio il tempo a nostra disposizione. Ma conosciamola prima un pò!

Rabat è la capitale del Marocco e una delle quattro città imperiali otre a Fes, Marrakesh e Meknès. Inoltre grazie alla sua bellezza è anche patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il suo essere così elegante e armoniosa fa sì che il vostro primo incontro con il Marocco sia quasi inaspettato. La sua Medina è molto pulita, ordinata così come i souk. Le stradine bianche all’interno della Kasbah sono spezzate dai colori delle opere in esposizione in piccole gallerie. Il forte vento dell’Atlantico vi strapazzerà i capelli mentre guardate i surfisti, sorseggiando un the con menta. Insomma vi addentrerete in modo lento e graduale alla fantastica realtà di questo paese.

Iniziamo a scoprire Rabat in un giorno proprio dalla sua Medina. La Medina è la parte più antica e tradizionale della città, il suo centro storico. Circondata da massicce mura difensive in cui per accedere dovrete entrare da una delle monumentali porte. Sarà la medina più ordinata che potrete vedere in Marocco. Anche se qualcosa di strano ogni tanto salterà fuori e se sentite un gallo cantare in uno dei suoi colorati vicoletti, è tutto ok. Qui potrete assaggiare dolcetti di origine francese, come buonissimi croissant o fare uno spuntino con un Msemmen appena cotto (un pane arabo simile a una crep sfogliata). Comprare spezie o olio d’argan, coloratissimi tappeti o tajine dove poter cucinare il cous cous al vostro rientro a casa. Sicuramente vi perderete ma tranquilli la cosa bella è che avrete così modo di scoprire piccoli angoli colorati e coccolare tanti gattini.

Da qui incamminatevi verso la Kasbah, al cui interno si trova la Bab Oudaya una fortezza risalente al XII secolo. Qui oltre ai suoi vicoletti bianchi e azzurri troverete una piccola oasi di pace e fresco nel Giardino Andaluso. Potrete visitare la preziosa collezione di gioielli marocchini nel Musee des Oudaya. Incamminatevi in questi vicoli pieni di negozietti di artigiani e piccole gallerie d’arte fino ad arrivare alla terrazza dove avrete una fantastica vista sulla foce del fiume Bou Regreg e sull’oceano Atlantico. L’orario del tramonto è indubbiamente il migliore per vivere in pieno la rilassatezza di questa città tra ragazzi che surfano nell’oceano, vecchietti che ammirano il mare dal bagnasciuga e bimbi che corrono spensierati. Guardando alla sponda opposta del fiume potrete vedere la piccola città di Salè, se avete tempo potrete visitare la sua medina, la Grande Mosquée e la scuola coranica della dinastia Merinide.

Vista sull'oceano Atlantico dalla Kasbah
Vista sull’Oceano Atlantico dalla terrazza della Kasbah

Proseguite scendendo verso la parte nuova di Rabat, costeggiando le mura della Kasbah fino al grande incrocio a Place 16 Novembre. Qui vi sarà abbastanza chiaro che Rabat è una città eco-sostenibile e attentissima ai sui spazi verdi. E in questi grandi giardini potrete scorgere la Torre Hassan che sarebbe dovuta essere il minareto della incompiuta moschea voluta da Yacoub el Mansour nel XII secolo. Poco distante si trova il mausoleo di Mohammed V e di Hassan II, rispettivamente il padre e il nonno dell’attuale sovrano, Mohammed VI. Questo monumentale mausoleo fu costruito tra il 1961 e il 1967 dall’architetto vietnamita Vo Toan. L’ingresso qui è gratuito ma gli orari di apertura sono un pò incomprensibili: dall’alba al tramonto.

Torre di Hassan II, a Rabat
Torre di Hassan II.

Sfruttando un economico taxi potrete raggiungere la periferia di Rabat per visitare la Chellah, un sito archeologico in cui ammirare resti di origine romana e fenicia. Abbandonato per lunghi secoli divenne poi sede della necropoli durante la dinastia Merinidi nel XII secolo.

Godetevi il calar del sole lungo la sponda del fiume. In totale relax come i local, respirate tutte le good vibes che questa città regala.

Cosa e dove mangiare.

Il nostro consiglio è sempre quello di assaggiare e assaporare le prelibatezze del paese in cui siete in visita. Non c’è nulla di più bello che scoprire i piatti locali e il Marocco ne propone di squisiti.

Immancabile la Tajine: Il nome si riferisce sia al piatto utilizzato per cucinare, che è caratterizzato da un coperchio a cono, sia alla pietanza stessa al suo interno. Si tratta di un secondo piatto di origine berbera i cui ingredienti variano dalla carne di agnello a quella di pollo al pesce, ovvamente speziato e accompagnato dal tipico pane arabo.

Altro piatto da assaggiare è il cous cous con la Tfaya, una sorta di crema di cipolle caramellate, speziate insieme all’uvetta passa. La Harira una zuppa a base di ceci, carne di agnello e verdure. Una cosa che non vedevamo l’ora di assaggiare è stata la Pastilla. Si tratta di una sorta di pasticcio di carne, solitamente di piccione, avvolto in una pasta sfoglia spolverato poi di cannella e zucchero a velo che ci è piaciuto molto.

Dei tanti dolci assaggiati ci è rimasto impresso il Chebakia dei biscotti al miele e sesamo fritti. Una cosa che non mancherà mai al vostro tavolo anche durante una sosta il the con la menta. Ormai a casa nostra è diventato di routine, anche perchè davvero aiuta molto la digestione.

Vi lasciamo una lista dei posticini provati da noi:

Dar Zaki: un caratteristico Dar con un cortiletto interno in cui riposarsi e rifocillarsi al fresco. Menù tradizionale con ottima pastilla. Non accettano pagamenti con carte.

Dar Rbatia: anche qui tipica architettura di un Dar. Abbiamo avuto la possibilità di dividerci un menù con antipasto misto, tajine, pastilla e dolcetti. Fate il carico di olive e datteri di cui il Marocco è un gran produttore.

Le Dhow: ristorante e lounge bar situato all’interno di un’imbarcazione tradizionale è perfetto per ammirare un tramonto sulle rive del fiume Bou Regreg, sorseggiare una birra o un cocktails. E si, non analcolici!

Per il dolcetti abbiamo mangiato in strada. Sentirete spesso profumi invitanti di forni che tirano fuori prelibatezze calde calde e quindi perchè non approfittarne?

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Dove dormire a Rabat.

Per la nostra unica notte in questa adorabile città abbiamo soggiornato al Riad Meftaha. Come vi abbiamo consigliato nell’articolo precedente, provate l’esperienza di dormire in queste caratteristiche strutture marocchine. Ci siamo trovati benissimo in questo Riad appena fuori la Medina, nascosto in un vicoletto. Camera spaziosa con bagno interno e un’arredamento da mille e una notte. Cortiletto interno con piante, fontanella, decorato dai classici e coloratissimi mosaici dove la mattina viene servita una colazione tradizionale. Per un pò di relax c’è anche una terrazzina con vista sui tetti di Rabat. A completare l’esperienza la grande gentilezza delle ragazze che lo gestiscono che si sono rese molto disponibili già per e-mail nel consigliarci i mezzi per raggiungere non solo il Riad ma proprio la città con il treno.

Vista dal terrazzo del nostro Riad in Marocco
La vista dal terrazzo del nostro Riad.

Insomma Rabat ci è piaciuta? No di più: ci ha rapiti e sconvolto con il suo fascino arabo ma la tempo stesso molto europeo. La sua architettura tradizionale che convive perfettamente con strutture moderne come ad esempio la straordinaria Grand Théâtre de Rabat che spicca lungo il fiume. I suoi viali adornati di palme che sembrano quasi volersi paragonare a dei Boulevard che contrastano con le viuzze della medina. Per noi è il punto di inizio perfetto per scoprire il Marocco.

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