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  >  Inspire   >  Sacro Bosco di Bomarzo: una passeggiata tra i mostri.
statue al Sacro Bosco di Bomarzo, Lazio

A pochi chilometri da Roma, per l’esattezza a 105 km, c’è un parco misterioso e oscuro abitato da mostri e draghi: il Sacro Bosco di Bomarzo.

In questo luogo riposano strane creature che vi terranno compagnia lungo un percorso che vi porterà in una dimensione onirica, tra sogno e incubo. Incontrerete draghi, creature mitologiche e addirittura una casa pendente.

Ma come nasce il Bosco Sacro di Bomarzo?

Nel 1552 il principe Vicino Orsini progettò questo parco che fu poi realizzato dall’architetto Pirro Ligorio. Si pensa che i due fossero amanti dell’esoterico e esperti in alchimia.

Il che spiegherebbe le strane creature che si trovano in questa opera unica al mondo. In provincia di Viterbo poco lontano dal Monte Cimino, questo parco nasce come un giardino all’italiana, decorato poi da queste enigmatiche figure. Si inserisce però perfettamente nello stile architettonico-naturalista del secondo cinquecento, rimanendo comunque una parco unico al mondo.

Orsini dedicò questo “boschetto” come lo chiamava lui alla moglie e si dice che forse nel tempietto ci sia anche il suo sepolcro.

Entrerete in questo bosco magico varcando un arco che vi presenterà al cospetto di due sfingi che vi daranno il benvenuto con due iscrizioni che recitano così:

«CHI CON CIGLIA INARCATE ET LABBRA STRETTE
NON VA PER QUESTO LOCO, MANCO AMMIRA
LE FAMOSE DEL MONDO MOLI SETTE»

«TU CH’ENTRI QUA PON MENTE PARTE A PARTE
ET DIMMI POI SE TANTE MARAVIGLIE
SIEN FATTE PER INCANTO O PUR PER ARTE»

Da qui capiamo che non stiamo entrando in un bosco qualsiasi e che il silenzio e la pace devono essere tra le prime regole da rispettare.

Ci viene posto un quesito che risuonerà nelle nostra mentre per tutto il percorso: questo posto nasce dalla voglia di condividere l’arte o per sbalordirci?

Sicuramente l’intento è quello di trasportare il visitatore in un mondo onirico, un labirinto in cui perdersi e allontanarsi del tutto dal mondo reale. Arrivando quasi a chiedersi: ma sono ancora nella dimensione reale?

E la cosa sarà ancora più chiara una volta che sarete arrivati davanti alla grande maschera dell’orco. “OGNI PENSIERO VOLA” la scritta che si trova sulla bocca dell’orco.

Una volta varcata la bocca- porta sarete dentro una stanza in cui ogni vostro suono riecchegerà in modo spaventoso. Il percorso non ha una coerenza tra le sculture, è un labirinto in cui vi perderete avvolti dalla natura e dai suoi simboli. C’è chi addirittura ci ritrova allegorie con la Divina Commedia .

Effettivamente è difficile capire se si stia vivendo un sogno o un’incubo. La mia impressione è stata quella di entrare in una dimensione fiabesca ma molto oscura.

Mi ha ricordato quella sensazione che da piccola provavo guardando film come “La storia infinita“, in cui il personaggio si addentrava in un mondo fantastico tra creature mostruose e altre amichevoli che lo trasportano in una dimensione surreale.

“Ma dove sono finita?” La domanda che più spesso vi farete, leggendo le strane incisioni sulle statue, tra indovinelli e enigmi a cui difficilmente troverete una soluzione.

Così come sarà difficile trovare un senso alla casa pendente in cui il vostro equilibrio sarà duramente messo alla prova. Tra elefanti, draghi, e creature mitologiche come Ercole, tutto sarà ormai surreale.

Il Sacro Bosco di Bomarzo, alla morte del principe Orsini fu abbandonato per secoli. Rivide la luce solo agli inizi del Novecento quando fu restaurato dalla famiglia Bettini e divenne luogo di pellegrinaggio per artisti eccentrici come Salvator Dalì che si innamorò di questo luogo.

Quando e come visitarlo.

Il Sacro Bosco di Bomarzo è visitabile tutti i giorni, dalle 09:00 alle 17:00 nei mesi di Novembre, Dicembre, Gennaio, Febbraio.

Dalle 09:00 alle 19:00 nei restanti mesi.

Il costo dei biglietti è di 13€ per gli adulti e 8€ per i bambini fino ai 13 anni.

Non è consentito introdurre cani, fumare o mangiare nell’area monumentale. E rispettate le opere.

Fuori dal parco ci sono servizi igienici, area pic nic, bar- ristorante e anche una libreria dove compare un libro o un souvenir.

Valutate bene le giornate in cui venire e in caso prenotate online il biglietto. Noi siamo stati un lunedì mattina di ottobre e ovviamente era deserto!

Potete arrivare con la vostra auto qui parcheggiandola nel grande parcheggio libero che trovate davanti la biglietteria.

Da Roma sono 105 chilometri circa, potete prendere l’autostrada A1: Uscita Attigliano, direzione Bomarzo. Oppure la superstrada Viterbo-Orte, uscita Bomarzo. Noi abbiamo optato per l’autostrada venendo da Roma nord.

Con i mezzi potete prendere il treno direzione: Stazione Orte Scalo o optare per il bus direzione Bomarzo, controllate le corse e gli orari qui.

Sicuramente il periodo migliore per visitarlo e farsi suggestionare da questo luogo è ottobre. La vicinanza ad Halloween vi metterà ancora più ansia e chissà che questi mostri non entrino nei vostri incubi. Ma è molto affascinante anche per il foliage che riempie di colori la ricca vegetazione.

Se poi non siete ancora abbastanza spaventati, nel rientrare a Roma potete passare da Profondo Rosso a prendere un film horror con cui finire la giornata.

Aspettiamo di conoscere la vostra impressione su questo luogo tra il fiabesco e il mostruoso!

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