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Tag: Roma

Colosseo e Foro Romano: visita alle bellezze di Roma

Dedicare il giusto tempo alla nostra città non è mai semplice; molto spesso ci dimentichiamo di avere a portata di mano una delle meraviglie del mondo moderno: il Colosseo e il Foro Romano. Ma, da quando è nato questo blog, ci siamo ripromessi di usare l’occasione di raccontarvi la nostra città per viverla un po’ di più anche noi. Roma, si sa, per noi romani è un continuo “odi et amo”. E non a caso, la mattina in cui abbiamo deciso di visitare il Colosseo e il Foro Romano grazie a una partnership con Get Your Guide, siamo rimasti impantanati nel traffico per ore. La bellezza del Colosseo e la meraviglia negli occhi di chi, accanto a noi, ammirava il Foro Romano, ci hanno fatto un po’ dimenticare l’arrabbiatura.

Colosseo e Foro Romano a Roma, Italia

E ora vi dobbiamo confidare un segreto: nonostante ci passiamo davanti abbastanza spesso, era dai tempi delle elementari che non entravamo all’interno del Colosseo, tanto meno nel Foro Romano. Ebbene sì! E sono sicura che non siamo gli unici romani a poterlo affermare. Lo abbiamo già detto: non è sempre facile dedicare il giusto tempo a Roma, ma l’importante è recuperarlo. In questo articolo vedremo insieme come organizzare e prenotare la vostra visita guidata all’interno del Colosseo e del Foro Romano. E prima che ce ne dimentichiamo, seguiteci sui nostri social per non perdervi le nostre prossime avventure!

Visita al Colosseo e al Foro Romano

Le opzioni per visitare questa meraviglia del mondo moderno sono tante. Ah, dimenticavo! Ovviamente, il Colosseo è anche Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Dall’area archeologica del Colosseo, che include il Foro Romano e il Palatino, alla visita esclusiva del suo interno, fino alla possibilità di esplorare i sotterranei. Quello che sicuramente dovrete avere con voi è una guida esperta che vi sappia raccontare tutto sulla storia di questo iconico luogo e dell’antica Roma. Insomma, programmate un tour guidato perché è una delle cose essenziali da fare a Roma.

Ad esempio, sapevi che dove oggi si trova il Colosseo, un tempo c’era un grande lago navigabile? E che c’erano 80 entrate per accedere all’anfiteatro? Inoltre, gli spettacoli che si tenevano lì erano gratuiti. Scoprirete come venivano organizzati i combattimenti tra gladiatori e come venivano trasportati gli animali. Vi posso assicurare che molte delle cose che ho ascoltato dalla mia guida mi hanno lasciato senza parole. Tra tutte, forse la più sorprendente è che nei bagni comuni si conversava tranquillamente mentre si facevano i propri bisogni, pulendosi con delle spugne da mare. E questa è solo una delle tante sorprese che vi aspettano!

Cosa vedere all’interno del Colosseo

Una volta scoperta la storia della costruzione di questo grande anfiteatro, conosciuto anche come Anfiteatro Flavio, iniziato nel 72 d.C. e terminato nel 80 d.C., vi addentrerete al suo interno passando sotto uno dei grandi archi, un tempo ricoperto di marmo. Se cercate con attenzione tra le grate, troverete delle porticine con delle zampette. Sono le “gattaiole” per i tanti gatti che vivono nella comunità felina del Colosseo.

Qui inizia il percorso al piano terra che vi porterà all’accesso per il piano superiore, dove avrete davanti a voi l’intera arena, che vi mostrerà tutti i sotterranei. Ma prima di questo, avrete la possibilità, grazie a una mostra interattiva, di vedere con i vostri occhi com’era il Colosseo 2000 anni fa. Salendo al piano superiore, avrete una vista migliore dell’interno e di ciò che lo circonda, come ad esempio l’Arco di Costantino. Godetevi la vista e seguite la vostra guida per scoprire il Foro Romano e il Palatino.

Se avete incluso i sotterranei nel vostro biglietto, sarà la vostra guida a guidarvi nel percorso. Questa volta noi li abbiamo saltati, ma presto recupereremo anche la visita ai sotterranei, che, attenzione, necessitano di un biglietto a parte e sono visitabili solo ed esclusivamente in fasce orarie prestabilite.

Per scoprire le altre meraviglie di Roma puoi leggere i nostri articoli con tanto di itinerari.

Visitare il Foro Romano

Se avete scelto il biglietto combinato, la vostra guida vi porterà all’interno del Foro Romano. Proprio uscendo dal Colosseo, imboccherete il grande stradone di marmo bianco, trovando l’Arco di Costantino alla vostra sinistra. Qui, come all’ingresso del Colosseo, dovrete effettuare il controllo dei biglietti e passare attraverso il metal detector. Varcherete l’Arco di Tito e sarete all’interno dell’area archeologica più bella di Roma. Immaginate il via vai di persone durante il suo periodo di splendore. La vostra guida vi aiuterà a far lavorare la fantasia e a tornare indietro nel tempo. Tra le meraviglie che vedrete ci sono la Basilica di Massenzio, il Tempio di Vesta e la Chiesa di San Lorenzo in Miranda. Iconico rimane su tutti l’Ara di Cesare, il tempio dedicato dopo la morte di Cesare, dove si dice ci siano le sue ceneri.

Come prenotare la tua visita

Il modo più comodo per prenotare la tua visita guidata in anticipo, con cancellazione gratuita entro le 24 ore, è farlo tramite la comoda applicazione di Get Your Guide. In questo modo, dovrete presentarvi solo con il vostro telefono, con il biglietto elettronico scaricato dall’app, e il vostro documento. Come potete vedere, qui ci sono tantissime opzioni per i tour del Colosseo e del Foro Romano. Avrete la possibilità di scegliere quello più adatto a voi e, se programmate la vostra visita di giovedì, potrete partecipare anche a un tour serale. Magia!

Una volta scelto il vostro tour, in base alla compagnia selezionata, vi verrà indicato il punto d’incontro dove aspettare la guida e ricevere le cuffiette per ascoltare tutte le informazioni durante la visita.

I biglietti variano dai 40€ ai 120€ per i tour completi. Se avete acquistato una card, come il Roma Pass, controllate cosa è incluso.

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Orari e come arrivare

Il Colosseo e l’area del Foro Romano sono aperti tutti i giorni della settimana: il Colosseo dalle 08:30, il Foro Romano dalle 09:00, entrambe le attrazioni fino alle 16:30, con ultima entrata alle ore 15:30. Ricordate che l’ingresso è gratuito la prima domenica del mese. Per maggiori informazioni e dettagli, potete consultare il sito ufficiale.

Per arrivare al Colosseo, vi consigliamo di utilizzare la metro B e scendere alla fermata “Colosseo”. In alternativa, potete arrivare dal centro di Roma. Ovunque voi siate, se avete voglia di camminare, potete anche arrivare a piedi da San Pietro. Con un buon paio di scarpe, il miglior modo per visitare Roma è proprio a piedi. Magari dopo aver visto la città svegliarsi dalla grande Cupola di San Pietro, scoprite qui come salire.

Speriamo che riusciate presto a visitare questa meraviglia del mondo moderno e a vivere le emozioni che solo la nostra Roma sa regalare.

Roma: alla scoperta del Rione Prati

Il Rione Prati a Roma è sicuramente uno dei nostri quartieri preferiti. La presenza di Castel Sant’Angelo e la vicinanza al Vaticano lo rendono un quartiere ideale per un soggiorno romano. È ricco di ristoranti, pub e locali dove trascorrere serate divertenti senza il caos del traffico romano, perché rimane una zona ancora piuttosto tranquilla.

Tra Via Ottaviano e Via Cola di Rienzo, potrete fare shopping nelle boutique delle migliori marche. E poi, in una delle piazze di questo rione, sono nata io! Più precisamente nella clinica Santa Famiglia, che affaccia su Piazza dei Quiriti. Fin dalla mia nascita, quindi, sono sempre stata legata alle vie di Rione Prati. Vista la vicinanza con la zona in cui vivo, è sempre stato, e lo è ancora, il quartiere dove preferisco passeggiare in compagnia di Nanà.

In questo articolo vi porterò a scoprire i miei negozi preferiti, i suoi pub storici e le curiosità che caratterizzano il Rione Prati di Roma.

il piccolo Duomo di Roma, Rione Prati

Dove si trova Rione Prati e la sua storia

Il Rione Prati, indicato con la dicitura R. XXII, fa parte del I Municipio ed è l’ultimo dei 22 rioni di Roma ad essere stato creato. Lo possiamo delimitare tra:

  • a nord, Viale delle Milizie,
  • a est, Lungotevere Michelangelo, Mellini e Prati,
  • a sud, Castel Sant’Angelo e Borgo Pio,
  • a ovest, Vaticano e Via Leone IV.

Il nome “Prati” deriva dai vasti “Prati di Castello”, dove, sin dai tempi dei romani, si coltivavano anche viti e dove i romani trascorrevano il loro tempo libero, facendo scampagnate e passeggiate. Solo dopo la proclamazione di Roma a Capitale, la zona iniziò un intenso sviluppo architettonico e urbanistico, che la trasformò nel quartiere in stile umbertino e liberty che conosciamo oggi.

Tra chiese e grandi piazze, il rione è animato dalle vie principali come Via Ottaviano e Via Cola di Rienzo, perfette per fare shopping. La sera, i numerosi locali e pub rendono questa zona ideale per una passeggiata rilassante o per fermarsi a bere un drink. Io direi quindi di iniziare proprio con l’elencarvi i miei luoghi preferiti. Partiamo dai luoghi di importanza storica e architettonica per poi fermarci a rilassarci nei suoi locali.

NB: Questo articolo verrà aggiornato ogni volta che avrò modo di scoprire e provare nuovi locali. Stay tuned!

 
Io e Nanà passeggiata a Roma

Le vie dello shopping: Via Ottaviano e Via Cola di Rienzo

Uno dei modi migliori per arrivare e scoprire il Rione Prati è sicuramente prendere la metro A e scendere alla fermata Ottaviano. Da qui vi troverete all’incrocio con Viale Giulio Cesare, che vi porta verso il Lungotevere, mentre Via Ottaviano è da sempre la via dello shopping. Lungo questa strada si alternano vecchie boutique e marchi più giovanili, come Bershka.

Ma a circa metà del viale, sulla vostra sinistra, dirigendovi verso Piazza del Risorgimento, vi aspetta un antico cavaliere…

Storia e Magia e Profondo Rosso Store

Una tappa imperdibile per i nerd appassionati di magia è Storia e Magia, un negozio specializzato in pezzi da collezione e gadget che spaziano da Harry Potter a Game of Thrones. Da sempre uno dei miei negozi preferiti. Se amate le chicche e siete alla ricerca di qualcosa di davvero unico, girate in Via dei Gracchi e al numero 260 vi ritroverete davanti a Profondo Rosso. Vi basterà sapere che questo storico store è opera di Dario Argento e Luigi Cozzi per iniziare a sentirvi un po’ di paura. A maggior ragione se, entrando, deciderete di visitare il Museo degli Orrori. Ma per non spaventarvi troppo, ora vi rimando all’articolo dedicato al Profondo Rosso Store.

Da qui, potete decidere di tornare indietro passando per Piazza del Risorgimento, oppure dirigervi verso Via Cola di Rienzo per proseguire con lo shopping. Ma prima, fermatevi a Piazza dei Quiriti per osservare la cupola stellata della Chiesa di San Gioacchino in Prati. Le sue stelle in cristallo creano una luce bellissima all’interno.

Tornati su Via Cola di Rienzo, potete fermarvi per un tiramisù da Pompi o per il prossimo libro da viaggio nella grande libreria Mondadori. Un souvenir perfetto? Un pacco di caffè da Castroni. Sono sicura che per molti romani il profumo della miscela Castroni appena macinata ricorderà i nonni. Trovate un’altra filiale anche in Via Ottaviano.

Piazza Cavour

Passando per Via Cicerone e continuando a esplorare il Rione Prati, arriviamo a Piazza Cavour. Questa piazza è famosa per essere la “piazza palmata” di Roma. Di fronte a voi si erge la grande Corte Suprema di Cassazione, meglio conosciuta tra noi romani come il Palazzaccio. Oltre a riposarvi su una delle panchine, potete decidere di vedere uno degli ultimi film al Teatro Adriano.

Il teatro nasce nel 1989 come teatro lirico, per poi essere trasformato in cinema nel secondo dopoguerra. Se siete appassionati di musica e, soprattutto, fan dei grandi Beatles, non potete mancare di entrare e fotografare la targa che commemora il loro concerto tenutosi proprio qui nel 1965.

Tempio Valdese

Usciti dal teatro, sulla sinistra noterete una chiesa molto particolare: si tratta del Tempio Valdese. Costruito tra il 1911 e il 1923, è un luogo di culto cristiano evangelico e sede della Facoltà Valdese di Teologia. Questo tempio ha un’architettura ispirata alle basiliche paleocristiane, con influenze liberty derivanti dal periodo in cui fu costruito.

Il suo interno è arricchito da bellissime vetrate e da un grande organo. Ho avuto la fortuna di assistere alle prove del gruppo musicale, che hanno reso ancora più suggestiva la visita.

Piccolo Duomo del Rione Prati

Tra le cose da menzionare nel quartiere Prati non può mancare il Piccolo Duomo. Sul Lungotevere Prati, poco distante dal Palazzaccio, la Chiesa del Sacro Cuore del Suffraggio spicca tra le facciate. In stile neogotico, ricorda perfettamente la sorella maggiore che si trova a Milano e che fu completata nel 1917.

Qui si trova anche il Museo delle Anime del Purgatorio, che raccoglie alcuni oggetti che sembrano, in un modo o nell’altro, ricondurre alle anime del purgatorio, che chiedevano preghiere di perdono. Tra questi cimeli, c’è anche il famoso volto che rimase impresso sulla parete a causa di un incendio. Sicuramente una delle cose da non perdere durante una passeggiata nel Rione Prati.

I nostri pub preferiti a Rione Prati

  • Saxophone Live Pub: Da sempre il nostro pub preferito per le serate in centro. Ottime birre estere alla spina, è il luogo perfetto per una cena tra amici. Passano sempre le partite e, in alcune sere, ci sono spettacoli live e eventi, come anteprime di libri. Si trova in Via Germanico 26.
  • Morrison’s: Pub in stile irlandese, perfetto per una fresca Guinness. Se capitate per una partita, vi conviene prenotare un tavolo, mentre è tranquillo durante gli altri giorni. Ha una nuova succursale in Piazza Risorgimento. Si trova in Via Ennio Quirino Visconti 88.
  • Gerbillo Furioso: Da sempre una tappa per gli amici nerd e gli amanti di Game of Thrones… capirete poi il perché! Si trova sotto il livello della strada, quindi arrivate in Via Germanico 103 e scendete giù.
  • Four Green Fields: Un altro pub irlandese tra i nostri preferiti. Anche qui è perfetto per vedere una partita o ascoltare un po’ di musica, sorseggiando una birra alla spina. Si trova in Via Silvio Pellico.
  • Il Piccolo Diavolo: Questo è il posto perfetto per un aperitivo dopo lo shopping o per passare il resto della serata. In estate è ideale perché ha anche posti all’aperto. Si trova in Piazza Cola di Rienzo 33/35.

Ora che avete l’itinerario completo di questa splendida zona di Roma, non vi resta che farci sapere cosa ne pensate e seguirci sui nostri social per non perdervi le prossime avventure a Roma e in giro per il mondo.

5 luoghi misteriosi di Roma

L’autunno, per me, richiama sempre quel periodo dell’anno in cui vago per Roma alla ricerca di luoghi misteriosi da scoprire e in cui rifugiarmi. Il mese di ottobre lo associo inevitabilmente a una delle feste che più adoro: Halloween. Anche quest’anno, tra ragnatele e zucche intagliate, ho deciso di uscire alla scoperta di 5 luoghi misteriosi di Roma che probabilmente non conosci.

Tra porte inquietanti, quartieri esoterici e negozi terrificanti, esploreremo alcune particolarità di Roma che nascondono storie antiche e che, per molti, hanno segnato l’adolescenza. I fan di Dario Argento ne sanno qualcosa! Quindi, se non siete troppo paurosi, preparatevi a prendere appunti e a scoprire con me 5 luoghi misteriosi (e un po’ terrificanti) di Roma.

Porta di Palazzo Zuccari

Nascosta all’ombra di Piazza di Spagna, c’è una porta mostruosa, letteralmente. Un portale magico e misterioso che dà accesso a una delle biblioteche più belle di Roma: la Bibliotheca Hertziana. Palazzo Zuccari, fin dalla sua costruzione, ha visto passare e vivere qui molti nomi illustri dell’arte. Il creatore del grande portone d’entrata è Federico Zuccari, che costruì e abitò questo palazzo dalla fine del 1500. Voleva creare qualcosa che rispecchiasse la sua personalità, e così il grande portone e le finestre laterali che affacciano su Via Gregoriana 30 hanno fatto sì che l’appellativo di questo palazzo diventasse “casa dei mostri”.

Oggi, dopo vari cambiamenti architettonici tra la facciata esterna e quella interna del palazzo, possiamo ancora ammirare la mostruosa porta e varcarla solo nei giorni in cui si ha accesso alla biblioteca Hertziana. È consigliabile consultare orari e date sul sito ufficiale. Sicuramente è uno dei luoghi più paurosi e misteriosi dove fare lo scatto perfetto a Roma.

Cripta dei Frati Cappuccini

Sono stata qui per ben due volte e in entrambe le occasioni sono rimasta sconvolta, ma al tempo stesso ammirata da ciò che l’ingegno umano può creare. Il museo dei Frati Minori Cappuccini nasce per permettere a tutti di capire ed esplorare lo stile di vita di quest’ordine religioso. Nelle otto sale del museo farete un viaggio nella storia di coloro che hanno donato tutto per vivere una vita semplice e sobria, dedicandosi all’amore di Dio.

Tra opere di artisti del calibro di Caravaggio, scoprirete come si viveva all’interno del monastero, come si utilizzavano le erbe medicinali e come la vita religiosa sia cambiata in età moderna, insieme ai personaggi che l’hanno segnata. Alla fine del percorso vi aspetta la Cripta, dove, a partire dal 1631, furono trasportati i resti dei religiosi defunti nel convento di S. Bonaventura, vicino alla Fontana di Trevi. Il lavoro di ornamento della cripta iniziò nel 1732 e raccoglie i resti di circa 3700 defunti, ma l’artista che ideò quest’opera è ancora ignoto.

Per quanto possa sembrare macabro, e sicuramente lo è, l’intento di questa cripta è di donare vita eterna ai resti mortali dell’uomo. Attraversando questo corridoio costituito da sei cripte, si può intraprendere un cammino spirituale, riflettendo sulla precarietà della nostra vita e sull’eternità delle nostre ceneri. Non a caso, la frase “Quello che voi siete noi eravamo, quello che noi siamo voi sarete” risuona in questo luogo. È molto suggestivo e potrebbe non essere adatto a tutti; valutate bene se intraprendere questo percorso. È uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti di Roma, e mi ha riportato alla Cappella delle Ossa di Faro, di cui vi ho raccontato durante il nostro viaggio in Portogallo.

Non mancate di visitare anche la adiacente Chiesa. Biglietto d’entrata al museo: 10€. La metro più vicina è Barberini.

Cimitero Acattolico di Roma

Se mi seguite da un po’ e avete avuto modo di utilizzare alcuni dei miei itinerari di viaggio, avrete notato che quasi sempre c’è una passeggiata in un cimitero monumentale. Adoro la calma e la pace di questi luoghi, che non a caso sono di riposo. Sinceramente, a Roma non avevo mai avuto modo di scoprire questo luogo, che rimane un po’ nascosto dalla bellezza della Piramide Cestia. A Roma è forse meglio conosciuto come il cimitero degli inglesi, degli artisti e dei poeti, e a breve capirete il perché.

La storia di questo cimitero è abbastanza recente; siamo nel 1671 quando viene concessa l’autorizzazione a utilizzare questa parte dei “prati del popolo romano” per la sepoltura dei non credenti. Nei secoli passati, non era concessa la sepoltura nei cimiteri cattolici di atei, professanti di altre religioni e attori. Sì, gli attori non avevano, dopo la loro morte, alcun diritto di sepoltura, e molti furono sepolti fuori porta Pinciana. Si sentì la necessità di creare un luogo di riposo per chi, in vita, non aveva affidato la propria fede a Dio o a un culto diverso dal cristianesimo. E dato che la maggior parte dei primi a essere sepolti qui furono artisti e poeti inglesi, ecco spiegato il perché del suo primo nome. Ad oggi, è ufficialmente un cimitero acattolico.

Qui si trovano le lapidi di Percy Bysshe Shelley, John Keats e di personaggi di spicco più recenti come Antonio Gramsci, Giorgio Napolitano e Andrea Camilleri. Entrando dalla porta principale, recatevi verso il centro informazioni e varcate la porta che vi darà accesso alla parte più antica del cimitero. Un giardino che affaccia sulla Piramide Cestia vi regalerà una vista unica.

Camminando tra le lapidi, vi verranno incontro i tanti gatti che vivono qui e potrete osservare vere opere d’arte, come la famosa statua “L’Angelo del Dolore”, opera di William Wetmore Story, realizzata per la moglie. Malgrado abbia passato troppo poco tempo qui, è entrato a far parte dei miei luoghi preferiti di Roma. Vi consiglio vivamente di venire qui anche solo per sedervi su quella panchina davanti alla Piramide Cestia e prendervi un po’ di tempo per voi.

Entrata: offerta minima di 5€. Controllate gli orari aggiornati sul sito. La metro più vicina è Piramide.

Quartiere Coppedè

Uno dei luoghi più misteriosi ed esoterici di Roma, che non a caso ha fatto da sfondo ad alcune scene del film “Inferno” di Dario Argento, è un complesso di edifici in stile Liberty nel quartiere Trieste. Si tratta essenzialmente di un nucleo di palazzi che affacciano su Piazza Mincio. Io ricollego sempre la sua posizione a quella dello storico locale Piper, in via Tagliamento.

Proprio da qui potete accedere superando il grande arco (alzate la testa per osservare il grande lampadario) che dà accesso al complesso e che vi porterà dritto alla Fontana delle Rane. Questa fontana, costruita nel 1924, è famosa in zona per il bagno che vi si fecero i Beatles alla fine di un loro concerto al Piper nel 1965.

Subito vi colpirà la bellezza quasi magica del Villino delle Fate, proprio davanti a voi. Sulla destra, invece, riconoscerete grazie al grande ragno la Palazzina del Ragno. A sinistra si trova la bellissima scalinata che dà accesso al Palazzo degli Ambasciatori.

Gli amanti del genere horror riconosceranno tra queste strade le ambientazioni di film come “Inferno”, “L’uccello dalle piume di cristallo” di Dario Argento o “Il Presagio” di Richard Donner. È interessante partecipare a una delle visite guidate per scoprirne meglio ogni segreto e particolare architettonico di questo complesso, che comprende 26 palazzine e 17 villini, iniziati da Gino Coppedè e portati a termine da Paolo Emilio Andrè nel 1927. Divertitevi a scoprire i faccioni mostruosi che decorano il Palazzo del Ragno e gli edifici vicini.

Profondo Rosso Store

Avendo nominato Dario Argento, grande maestro del genere horror, non possiamo che fare una passeggiata nel quartiere Prati e andare a recuperare un film e una visita al Museo dell’Orrore. Questo luogo ha sempre fatto parte della mia infanzia e adolescenza, e infatti vi ho dedicato un intero articolo, grazie anche alla visita fatta di recente al loro museo sotterraneo. Da piccola mi divertivo a venire qui in cerca della maschera più paurosa da sfoggiare alla festa di Halloween. Oggi è il luogo dove inevitabilmente finisco quando sono in zona, per acquistare un libro o un vecchio film.

È da sempre un punto di incontro per gli appassionati del genere e, se siete fortunati, potrete riuscire a incontrare i due grandi maestri del cinema horror che hanno creato e gestiscono lo store: Dario Argento e Luigi Cozzi. Io, ancora, non ho avuto la fortuna di ottenere un loro autografo. Mi sono così rifugiata nei sotterranei del Museo dell’Orrore, dove non è detto che ne usciate vivi. La visita vi darà modo di rivivere alcuni momenti dei loro film più iconici e di caricarvi di adrenalina e terrore. Il biglietto di ingresso è di 5€. Controllate sempre gli orari di apertura aggiornati sul sito.

Bene, ora che sapete perfettamente dove e come passare Halloween tra i luoghi più misteriosi di Roma, sono curiosa di sapere se ne conoscete altri. E vi ricordo, come sempre, di seguirci sui nostri social per non perdervi le prossime avventure!

Sacro Bosco di Bomarzo: una passeggiata tra i mostri.

A pochi chilometri da Roma, precisamente a 105 km, si trova un parco misterioso e affascinante, abitato da mostri e draghi: il Sacro Bosco di Bomarzo.

In questo luogo riposano strane creature che vi accompagneranno lungo un percorso che vi condurrà in una dimensione onirica, tra sogno e incubo. Incontrerete draghi, creature mitologiche e addirittura una casa pendente.

Come nasce il Bosco Sacro di Bomarzo

Nel 1552, il principe Vicino Orsini progettò questo parco, realizzato poi dall’architetto Pirro Ligorio. Si pensa che entrambi fossero amanti dell’esoterismo e esperti in alchimia. Questo potrebbe spiegare le strane creature che popolano quest’opera unica al mondo. Situato in provincia di Viterbo, poco lontano dal Monte Cimino, il parco nacque come un giardino all’italiana, arricchito successivamente da queste enigmatiche figure. Si inserisce perfettamente nello stile architettonico-naturalista del secondo Cinquecento, mantenendo però il suo status di parco davvero unico nel suo genere.

Orsini dedicò questo “boschetto” — come lo chiamava lui — alla moglie, e si dice che nel tempietto possa trovarsi anche il suo sepolcro. Entrerete in questo bosco magico varcando un arco che vi presenterà al cospetto di due sfingi, le quali vi daranno il benvenuto con due iscrizioni che recitano così:

«CHI CON CIGLIA INARCATE ET LABBRA STRETTE
NON VA PER QUESTO LOCO, MANCO AMMIRA
LE FAMOSE DEL MONDO MOLI SETTE»

«TU CH’ENTRI QUA PON MENTE PARTE A PARTE
ET DIMMI POI SE TANTE MARAVIGLIE
SIEN FATTE PER INCANTO O PUR PER ARTE»

Da qui capiamo che non stiamo entrando in un bosco qualsiasi e che il silenzio e la pace devono essere tra le prime regole da rispettare. Ci viene posto un quesito che risuonerà nella nostra mente per tutto il percorso: questo posto nasce dalla voglia di condividere l’arte o per sbalordirci? Sicuramente l’intento è quello di trasportare il visitatore in un mondo onirico, un labirinto in cui perdersi e allontanarsi del tutto dalla realtà. Arrivando quasi a chiedersi: ma sono ancora nella dimensione reale? E la cosa sarà ancora più chiara una volta che sarete arrivati davanti alla grande maschera dell’orco. “OGNI PENSIERO VOLA” è la scritta che si trova sulla bocca dell’orco.

Una volta varcata la bocca-porta, sarete dentro una stanza in cui ogni vostro suono riecheggerà in modo spaventoso. Il percorso non ha coerenza tra le sculture; è un labirinto in cui vi perderete, avvolti dalla natura e dai suoi simboli. C’è chi addirittura vi ritrova allegorie con la Divina Commedia.

Effettivamente, è difficile capire se si stia vivendo un sogno o un incubo. La mia impressione è stata quella di entrare in una dimensione fiabesca, ma molto oscura. Mi ha ricordato la sensazione che da piccola provavo guardando film come “La storia infinita”, in cui il protagonista si addentrava in un mondo fantastico tra creature mostruose e altre amichevoli, che lo trasportavano in una dimensione surreale. “Ma dove sono finita?” sarà la domanda che più spesso vi farete, leggendo le strane incisioni sulle statue, tra indovinelli e enigmi a cui difficilmente troverete una soluzione.

Così come sarà difficile trovare un senso alla casa pendente, in cui il vostro equilibrio sarà duramente messo alla prova. Tra elefanti, draghi e creature mitologiche come Ercole, tutto sarà ormai…surreale.

Il Sacro Bosco di Bomarzo, dopo la morte del principe Orsini, fu abbandonato per secoli. Rivedette la luce solo agli inizi del Novecento, quando fu restaurato dalla famiglia Bettini, diventando un luogo di pellegrinaggio per artisti eccentrici come Salvador Dalì, che si innamorò di questo posto.

Quando e come visitarlo

Il Sacro Bosco di Bomarzo è visitabile tutti i giorni, dalle 09:00 alle 17:00 nei mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio, e dalle 09:00 alle 19:00 nei restanti mesi.

Il costo dei biglietti è di 13 € per gli adulti e 8 € per i bambini fino ai 13 anni. Non è consentito introdurre cani, fumare o mangiare nell’area monumentale. Si raccomanda di rispettare le opere.

Fuori dal parco sono disponibili servizi igienici, un’area pic-nic, un bar-ristorante e una libreria, dove potrete trovare libri e souvenir. Valutate attentamente le giornate in cui visitare il parco e, se possibile, prenotate il biglietto online. Noi siamo stati un lunedì mattina di ottobre e, ovviamente, era deserto!

Potete arrivare con la vostra auto e parcheggiarla nel grande parcheggio gratuito davanti alla biglietteria. Da Roma, sono circa 105 chilometri. Potete prendere l’autostrada A1: uscita Attigliano, direzione Bomarzo, oppure la superstrada Viterbo-Orte, uscita Bomarzo. Noi abbiamo optato per l’autostrada venendo da Roma nord. Con i mezzi, potete prendere il treno per la stazione Orte Scalo o optare per il bus diretto a Bomarzo; controllate le corse e gli orari sul sito.

Sicuramente, il periodo migliore per visitarlo e lasciarsi suggestionare da questo luogo è ottobre. La vicinanza ad Halloween aggiunge un’atmosfera di inquietudine, e chissà che questi mostri non entrino nei vostri incubi. Ma è molto affascinante anche per il foliage che riempie di colori la ricca vegetazione. Se poi non siete ancora abbastanza spaventati, nel rientrare a Roma potete passare da Profondo Rosso a prendere un film horror con cui concludere la giornata. Ho fare una bella passeggiata scoprendo i 5 luoghi misteriosi di Roma.

Aspettiamo di conoscere le vostre impressioni su questo luogo tra il fiabesco e il mostruoso e seguiteci sui nostri social per non perdere le prossime avventure.

Profondo Rosso Store e il museo degli Orrori.

In via dei Gracchi 260, c’è una porta dall’insegna terrificante: Profondo Rosso! Il suo nome dice tutto. Varcata la sua soglia sarete catapultati in una dimensione fatta di orrende creature, alieni e esseri terrificanti. Da bimbi passare qui davanti era un’incubo. Le maschere e i strani gadget incutevano terrore e paura.

La stessa dei film di Dario Argento, che visti di nascosto, hanno segnato la mia infanzia.

Profondo Rosso store, Roma

Eppure anni e anni dopo questo store è diventato il punto di ritrovo durante il mese di ottobre. Quando presi dalla curiosità e dalla voglia di mistero ci si incontrava qui davanti per comperare la maschera più terrificante da sfoggiare alla festa di Halloween. E magari portarsi a casa anche il DVD dell’ultimo raccapricciante film horror da guardare tutti insieme terrorizzati!

Ma come e da chi nasce Profondo Rosso?

Quando si parla di Profondo Rosso la mente non può che non ricollegarsi al famoso film del 1975. Nato dalla mente del grande regista Dario Argento, questo film ha segnato il suo passaggio dal thriller all’horror. Le musiche della colonna sonora dei Goblin ricollegano in automatico alla famosa scena dello specchio.

Profondo Rosso non è quindi un nome scelto a caso. Ad Halloween del 1989 Dario Argento e Luigi Cozzi, anche lui regista e suo collaboratore, decidono di aprire questo store che in pochissimo tempo diventa punto di incontro per fan e amanti del genere horror e fantascienza.

Qui poterete trovare film ricercatissimi e grandi cult. Libri, gadget, maschere terrificanti, posters, action figures dei vostri mostri preferiti e le chicche che difficilmente potrete trovare altrove.

In tutto ciò a rendere questo luogo ancora più oscuro e misterioso c’è la piccola scala a chiocciola sulla sinistra che vi condurrà nei tenebrosi sotterranei del Museo dell’Orrore.

Avete capito bene: Museo degli Orrori. Preparatevi a ritrovarvi nelle scene più terrificanti di alcuni film come “Demoni”, “Phenomena” e altri ancora.

In questi sotterranei, Dario Argento e Luigi Cozzi, hanno ricostruito alcune scene con i materiali originali utilizzati durante le riprese dei film. Mentre scendete e vi avvicinate ad ogni cella, una voce vi narrerà le tragiche vicende di quello che avete davanti i vostri occhi.

È giusto informarvi che tra demoni e uccelli maledetti non è detto che riusciate ad uscirne vivi…

Nel caso contrario potrete avere la fortuna, riemersi dalle tenebre, di incontrare i due registi e artefici di queste mostruosità.

Fortuna che in tanti anni noi ancora non abbiamo avuto. Ma la gentilissima Letizia, che ormai gestisce lo store dalla sua apertura, ci ha raccontato come ormai questi mostri, le maschere, e la cupa atmosfera di questo posto, siano casa. Di come la paura ha fatto spazio alla tranquillità. Di come questo posto ormai sia una comfort zone in cui vengono da tutto il mondo, non solo per cercare le rarità da collezione, ma per poter respirare la storia e la passione che ormai da 34 anni sono racchiuse in queste mura.

E tantissimi grandi nomi del cinema sono passati e passano qui, da Tim Burton a Tom Savini.

Lo store vende anche online in tutto il mondo ma perchè privarsi della possibilità di acquistare il film direttamente dal suo regista?

E poi non è giusto che io sia l’unica a dover passare notti insonni dopo aver visitato il Museo degli Orrori!

Quindi: Profondo Rosso vi aspetta dal lunedì al sabato dalle ore 11:00 alle 19:30.

Vediamo un pò in quanti avranno il coraggio di entrare!

Salire sulla Cupola di San Pietro: un’esperienza da non perdere.

Una delle viste più belle su Roma è sicuramente dalla cupola di San Pietro. Ma come salire e ammirare la bellezza della città eterna?

Prima di compiere questa esperienza in prima persona, non è stato facilissimo capire come poter accedere ed entrare alla cupola di San Pietro pagando solo il biglietto di 8€.

Molti blog purtroppo rimandano ad alcune piattaforme di prenotazione online che comprendono in automatico visite guidate che partono dai 30€ in su. Tanto che il biglietto di entrata a 8€ sembrava essere un impresa riuscita da pochi.

Decisi a voler scoprire da soli questo mistero ci siamo alzati alle 5:30 di una domenica mattina ottobrina. Abbiamo lasciato la nostra macchina all’entrata di Borgo Pio ( la domenica i parcheggi sono gratuiti e la zona ZTL non è attiva) e ci siamo avviati verso la grande piazza San Pietro.

Erano le 06:50. Il cielo era ancora illuminato dalle stelle e un timido sole iniziava a fare capitolino. Le luci di Via della Conciliazione ancora accese. I gabbiani che iniziavano a svegliarsi e ad animare l’atmosfera con i lori striduli. Una fresca aria ci baciava il viso mentre con le bocche aperte ammiravamo la bellezza di questa grande opera architettonica.

E voi direte: ma non vivete a Roma? Quante volte l’avete vista San Pietro?

Tante ma mai così. Una San Pietro fatta di silenzi, di luce soffusa e di una magia che ammalia anche chi ci passa davanti ogni giorno. Ammirare una città alle prime ore del mattino è un esperienza che va fatta. Nessuna fretta. Goditi quei pochi momenti di cambio tra le stelle e il sole. Respira la prima aria della giornata e pensa che di lì a poco quell’incanto si spezzerà.

Castel Sant'Angelo, Roma

Essendo in grande anticipo abbiamo ammirato il cielo cambiare colore e tingersi di rosso dal Ponte Sant’ Angelo. Il ponte che da Castel Sant’Angelo vi apre la via verso Corso Vittorio Emanuele II.

A che ora apre al pubblico la cupola di San Pietro

L’apertura di San Pietro è alle ore 07:30. Noi qualche minuto prima eravamo già in fila, nella coda destra della piazza. A quanto pare non sono mai molto puntuali. Abbiamo avuto accesso alle ore 07:50. Ma questo per quanto riguarda la domenica, in quanto la piazza viene allestita e chiusa per l’Angelus del Papa a mezzogiorno. La domenica quindi dovete passare due controlli di cui il secondo è il metal detector sotto il colonnato. Da lì potete accedere gratuitamente alla Basilica di San Pietro.

Qui in base all’afflusso di gente decidete se mettervi subito in fila per accedere alla cupola di San Pietro o entrare prima per ammirare la bellezza della basilica. Noi abbiamo optato per la prima scelta.

Seguite quindi le indicazioni per la cupola che vi porteranno al lato sinistro della basilica. Da lì inizierete la fila che vi porterà alla biglietteria.

La cupola è aperta tutti i giorni dalle 7:30 alle 18:00 dal 1 Aprile al 30 Settembre e dalle 7:30 alle 17:00 dal 1 Ottobre al 31 Marzo.

Controllate in caso eventuali cambi di programma, dovuti anche alle Sante messe, sul sito ufficiale.

Quanto costa accedere al Cupolone

L’entrata alla cupola è di 8€ se decidete di salire a piedi tutti i 551 scalini. Se invece volete optare per tagliare un pò, aggiungendo 2€ potrete prendere l’ascensore che vi lascerà alla terrazza da cui dovrete poi salire i restanti 320 scalini.

Quindi 8€ a piedi, 10€ per l’ascensore fino alla terrazza. Non si può prenotare in anticipo almeno che non abbiate acquistato un biglietto con guida da una delle agenzie online.

Quindi armatevi di pazienza e puntate la sveglia presto!

Il nostro consiglio è, se ce la fate di fare tutto a piedi. La prima parte della scalinata, cioè quella che viene tagliata dall’ascensore, è la più tranquilla.

La parte difficile viene dopo. Motivo per cui se non siete in forze, se avete problemi respiratori, di cuore o soffrite di claustrofobia, vi è sconsigliato affrontare questa scalinata.

Sinceramente mi aspettavo di peggio! Soprattutto per quanto riguarda la parte più stretta della scalinata che curva nel punto in cui state salendo proprio sulla cupola. La mia esperienza è andata oltre le aspettative!

Anche perchè tutta la fatica viene ripagata dalla vista più bella che potrete mai avere su Roma.

Come è la vista dal Cupolone

Un panorama da togliere il fiato vi si aprirà davanti appena metterete piedi fuori dalla strettissima scalinata.

L’emozione di trovarsi così in alto ad ammirare la città eterna non potrà non farvi scendere una lacrimuccia. Ci troviamo a 133 metri di altezza. La vista su Città del Vaticano e su tutta Roma dalla cupola di San Pietro è a 360°.

Prendetevi il tempo per ammirare l’infinità delle altre cupole di Roma. Divertitevi a trovare l’Altare della Patria e magari a capire da che parte sia casa vostra. Intravedendo addirittura i Castelli Romani. E non ultimi ammirate i bellissimi giardini di Città del Vaticano, con le sue perfette decorazioni floreali.

Immaginate quanto lavoro c’è stato per portare a termine il progetto di Michelangelo Buonarroti, realizzando una cupola di 14 000 tonnellate. Impensabile che questi lavori siano stati

fatti nel XVI Secolo.

Conclusione: come è meglio visitare la cupola di San Pietro?

Il nostro consiglio è di fare una bella lettura su una delle tante guide che sanno spiegarvi bene tutta la storia, sia di San Pietro che della realizzazione della cupola. Acquistare il biglietto in loco più adatto a voi, mettendo sicuramente in conto di dovervi svegliare presto per evitare code. Anche se per nostra esperienza alle 10:00 di domenica, ad ottobre, la situazione era ancora molto tranquilla.

Con i soldi risparmiati dopo questa grande scalata vi meritate una bella carbonara! Nulla da togliere ovviamente alla decisione di optare per una visitata guidata con salta coda. Mi raccomando non tralasciate i bellissimi interni della basilica di San Pietro. Inutile menzionarvi la Pietà di Michelangelo. Scendete anche nelle grotte Vaticane. E poi divertitevi a cercare il sanpietrino a forma di cuore in Piazza San Pietro.

Ma a questo punto aspettiamo di conoscere la vostra esperienza e di sapere: ma voi li avete contati tutti e 551 gli scalini? Seguiteci sui nostri social per non perdere le prossime bellezze di Roma e le nostre avventure per il mondo.

Domenica mattina a Roma: Porta Portese

“È domenica mattina

Si è svegliato già il mercato

In licenza son tornato e sono qua

Per comprarmi dei blue jeans…”

 

Claudio Baglioni, Porta Portese, 1972.

In una domenica mattina del 1972 anche Claudio Baglioni si reca tutto felice a fare shopping al grande mercato delle pulci di Roma: Porta Portese!

Chi conosce la canzone sa che per lui poi non è stata una gran domenica!

Per tutto noi romani la domenica mattina a Porta Portese è un’istituzione!

Una di quelle tradizioni che ogni tanto vanno rispettate. Da soli, in coppia o con tutta la famiglia al seguito, è una di quelle consuetudini che riempiono i ricordi di noi romani. Soprattutto quando la domenica, felici del nuovo giochetto o di un nuovo libro, la giornata proseguiva poi con i grandi pranzi dalle nonne, il riposino sul divano e la partita della Roma.

giornali vintage a porta portese

Ma quando nasce questo mercato e perchè Porta Portese?

Il nome deriva dall’antica porta Portuensis, che introduce per l’appunto a Via Portuense, un tempo la strada del porto che conduceva a Fiumicino. Ci troviamo in zona Trastevere.

Il mercato nasce intorno al 1945, quando i romani iniziarono a vendere le loro cose per far fronte alle difficoltà economiche dell’immediato dopo guerra. Nacque come nuova sede del mercato nero di Campo de’ Fiori e pian piano si ingrandì sempre di più, diventando così il più grande mercato di Roma o meglio il più grande mercato delle pulci di Roma. E quindi da ormai ben 78 anni tutte le domeniche dalle 6 alle 14 Porta Portese è qui!

banchi a porta portese

Ma cosa trovare e dove?

Noi solitamente iniziamo la nostra passeggiata attraversando proprio Porta Portese e iniziando quindi da Via Portuense, lì troverete tanti banchi di vestiti: nuovi e usati, scarpe e libri. Magliette da calcio e qualche banco di oggettistica e casalinghi. In questa punto trovate anche botteghe di ciclisti e accessori per auto e moto. Non mancheranno interessanti stand di prodotti biologici per il corpo o banchi dove poter comprare incenso o una statua di Buddha. Perchè Porta Portese è anche un grandissimo mercato multiculturale nonché proprio uno dei mercati più multietnico d’Europa.

Continuate finchè non incrociate Via Ippolito Nievo che fino a largo Francesco Anzani sarà un susseguirsi di banchi di antiquariato, statue e cose a volte anche assurde.

magliette calcio porta portse

Mentre per il vero vintage e le chicche storiche dovete recarvi a via Napoleone Parboni e via Angelo Bargoni, all’angolo tra le due c’è uno banco che vende e ripara orologi molto caro a noi perchè l’unico posto dove riusciamo a cambiare i cinturini dei Casio da collezione di Riccardo.

E proprio qui davanti c’è un banco dove puntualmente mi perdo. Un collezionista di cartoline, riviste, quotidiani e quaderni e qualsiasi cosa vi venga in mente risalenti anche ai primissimi anni del ‘900. Io qui ci passerei le ore, a leggere i nomi sulle tessere del partito comunista o quelli sulla tesserina Balilla. A guardare le acconciature e i vestiti delle modelle in una rivista negli anni 30 e a sentire le chiacchiere dei signorotti che si fermano lì alla ricerca di una data in articolare di quel quotidiano o semplicemente a parlare di come andrà la prossima partita della Roma.

L'oasi della birra, roma
L’oasi della birra.

Ed è questo quello che vi consiglio di fare, rubare i discorsi della gente. Soprattutto se non siete di Roma qui avrete modo di conoscere la pace e la rilassatezza di una domenica mattina per i romani. Fatta di caffè, quotidiano, chiacchiere tra i banchi e una Peroni al bar aspettando il suono del fischietto. E anche se ci sono nata e cresciuta, camminare in questo mercato ogni volta mi riempie il cuore di romanità.

Per completare al meglio la mattinata con un buon bicchiere di vino e un bel tagliere vi consigliamo una passeggiata fino a L’oasi della birra a Piazza Testaccio.

Buona passeggiata nel mercato delle pulci di Roma!