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Roma insolita: 5 luoghi da non perdere

Roma insolita può sembrare un titolo qualunque, eppure ci sono luoghi a Roma che davvero non ti aspetteresti di trovare. Siamo abituati a pensare a una Roma romantica, fatta di scorci unici, storia e buon cibo. Ma ci sono angoli che racchiudono segreti che, a volte, neanche gli stessi romani conoscono.

E allora quale stagione migliore dell’autunno per andare a scoprire alcuni di questi luoghi insoliti di Roma, soprattutto con una romana doc?

Se stai organizzando il tuo viaggio a Roma ma non sai da dove iniziare, io in qualità di travel designer posso aiutarti a realizzare il tuo viaggio perfetto: dalla prenotazione alla creazione del tuo itinerario su misura, fino alla guida di viaggio cartacea da portare con te o regalare a una persona speciale.
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Ma tornando alla nostra Roma insolita: tra porte inquietanti, quartieri esoterici e negozi terrificanti, esploreremo alcune particolarità della città che nascondono storie antiche. I fan di Dario Argento ne sanno qualcosa. Quindi, se non siete troppo paurosi, preparatevi a prendere appunti e a scoprire con me cinque luoghi misteriosi (e un po’ terrificanti) di Roma.

Quartiere Coppedè: un angolo di Roma insolita tra mistero e magia

Tra i luoghi più affascinanti e misteriosi di Roma insolita c’è senza dubbio il Quartiere Coppedè. Si tratta di un complesso di edifici in stile Liberty situato nel quartiere Trieste. Non a caso questo luogo unico ha fatto da sfondo ad alcune scene del film Inferno di Dario Argento, diventando negli anni una delle mete più amate da chi cerca una Roma diversa e fuori dai soliti itinerari turistici.

Il Quartiere Coppedè è formato da un piccolo nucleo di palazzi che si affacciano su Piazza Mincio, facilmente raggiungibile da via Tagliamento nei pressi dello storico locale Piper. Superando il grande arco d’ingresso (non dimenticate di alzare lo sguardo per ammirare il lampadario sospeso), si accede a un mondo surreale. Al centro della piazza si trova la celebre Fontana delle Rane. Costruita nel 1924 e passata alla storia per un episodio curioso: qui, dopo un concerto al Piper nel 1965, si racconta che i Beatles decisero di fare un bagno improvvisato.

Proprio di fronte vi colpirà il Villino delle Fate, un edificio che sembra uscito da una fiaba. Alla vostra destra riconoscerete la Palazzina del Ragno, decorata con un grande ragno in rilievo, mentre a sinistra si trova la scenografica scalinata che conduce al Palazzo degli Ambasciatori. Gli amanti del cinema horror riconosceranno subito alcune ambientazioni iconiche. Tra queste vie sono stati girati film come Inferno e L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento, ma anche Il presagio di Richard Donner. Partecipare a una visita guidata è il modo migliore per scoprire ogni segreto di questo complesso architettonico composto da 26 palazzine e 17 villini, progettati da Gino Coppedè e completati da Paolo Emilio Andrè nel 1927.

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Profondo Rosso Store: il museo dell’orrore

Avendo già nominato Dario Argento, il grande maestro del cinema horror, non si può non includere tra i luoghi di Roma insolita una tappa nel quartiere Prati. Qui dovete visitare Profondo Rosso Store e il suo suggestivo Museo dell’Orrore. Questo negozio unico nel suo genere ha accompagnato la mia infanzia e la mia adolescenza. Da bambina venivo qui in cerca della maschera più spaventosa da indossare a Halloween, mentre oggi è il mio punto di riferimento ogni volta che sono in zona che sia per acquistare un libro, un vecchio film o semplicemente per respirare quell’atmosfera un po’ gotica che solo questo posto sa avere.

Il Profondo Rosso Store è da sempre un punto d’incontro per gli appassionati del genere horror e del cinema di paura. Se siete fortunati, potreste persino incontrare i due grandi maestri che hanno creato e gestiscono questo luogo cult: Dario Argento e Luigi Cozzi. Io per ora non sono ancora riuscita ad incontrarli ma ogni visita è comunque un piccolo viaggio tra locandine vintage, maschere e cimeli del cinema.

Scendendo nei sotterranei del negozio si accede al Museo dell’Orrore, una delle esperienze più particolari che si possano fare a Roma. Qui potrete rivivere alcune scene iconiche dei film di Dario Argento e lasciarvi avvolgere da un’atmosfera carica di mistero, adrenalina e un pizzico di paura.

L’ingresso al museo costa 5€: un prezzo simbolico per un’immersione totale nel mondo dell’horror italiano. Prima di andarci, vi consiglio di controllare sempre orari e aperture aggiornate sul sito ufficiale.

Cimitero Acattolico di Roma: un angolo silenzioso della Roma insolita

Chi mi segue da un po’ sa che nei miei itinerari di viaggio non manca mai una tappa in un cimitero monumentale. Amo la calma e la pace di questi luoghi, che non a caso sono chiamati “di riposo”. Eppure, a Roma non avevo mai visitato il Cimitero Acattolico, un luogo che resta un po’ nascosto dietro la bellezza della Piramide Cestia, ma che merita assolutamente di essere scoperto se amate la Roma insolita e più autentica.

A Roma è conosciuto anche come cimitero degli inglesi, degli artisti o dei poeti, e presto capirete il perché. La sua storia, pur essendo relativamente recente, racconta molto della città.
Era il 1671 quando fu concessa l’autorizzazione a utilizzare questa parte dei “prati del popolo romano” per la sepoltura dei non credenti. Nei secoli passati, infatti, non era consentito seppellire nei cimiteri cattolici atei, protestanti, ebrei, ma anche attori, che non avevano diritto di sepoltura consacrata e venivano spesso sepolti fuori Porta Pinciana. Nacque così un luogo dedicato al riposo di chi, in vita, aveva seguito fedi diverse o nessuna fede.

E poiché molti dei primi ad esservi sepolti furono artisti e poeti inglesi, il nome di “cimitero degli inglesi” divenne presto popolare. Oggi è conosciuto ufficialmente come Cimitero Acattolico di Roma e custodisce le tombe di figure illustri come John Keats, Percy Bysshe Shelley, Antonio Gramsci, Giorgio Napolitano e Andrea Camilleri.

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Entrando dalla porta principale, potete fermarvi al centro informazioni e poi attraversare la porta che conduce alla parte più antica del cimitero. Da qui, un giardino affacciato sulla Piramide Cestia regala una vista sorprendente e silenziosa, lontana dal caos cittadino. Camminando tra le lapidi incontrerete i tanti gatti che vivono qui, custodi discreti di questo luogo. Scoprirete vere e proprie opere d’arte funeraria, come la celebre statua L’Angelo del Dolore, realizzata da William Wetmore Story per la moglie.
Questo cimitero è entrato subito tra i miei luoghi preferiti di Roma, un posto dove fermarsi, respirare e prendersi del tempo per sé.

L’ingresso è a offerta libera (minimo 5€). Vi consiglio di controllare sempre gli orari aggiornati sul sito ufficiale prima di andarci. La fermata metro più vicina è Piramide.

Porta di Palazzo Zuccari

Tra i luoghi di Roma insolita, ce n’è uno che affascina e incuriosisce chiunque passi nei pressi di Piazza di Spagna: la Porta di Palazzo Zuccari, conosciuta anche come la “Casa dei Mostri”. Nascosta all’ombra delle vie più eleganti della città, questa porta monumentale sembra uscita da un racconto fantastico. È un portale mostruoso, letteralmente, che dà accesso a una delle biblioteche più belle di Roma: la Biblioteca Hertziana.

Luoghi misteriosi di Roma: Palazzo Zuccari

Il palazzo deve il suo nome a Federico Zuccari, pittore e architetto, che lo fece costruire alla fine del 1500 per farne la propria residenza. Desiderava creare qualcosa che rispecchiasse la sua personalità artistica e il suo gusto per il bizzarro e così nacque questo portone dalle sembianze di una bocca spalancata, con finestre che sembrano occhi che osservano i passanti. È grazie a questi dettagli che Palazzo Zuccari divenne noto come la “casa dei mostri”, una delle tappe più curiose di Roma.

Oggi il palazzo ospita la biblioteca Hertziana, un luogo di studio e ricerca dedicato alla storia dell’arte, accessibile solo in determinati giorni. Se volete ammirare da vicino questa meraviglia di Roma insolita, vi consiglio di consultare orari e modalità di accesso sul sito ufficiale. Anche solo fermarsi davanti al portone e scattare una foto è un’esperienza affascinante: un angolo di mistero e arte.

Cripta dei Frati Cappuccini

Tra i luoghi più affascinanti e inquietanti di Roma insolita, la Cripta dei Frati Cappuccini è sicuramente uno di quelli che lascia il segno. Ci sono stata due volte, e in entrambe le occasioni sono rimasta profondamente colpita: da un lato sconvolta, dall’altro ammirata per ciò che l’ingegno umano può creare.

Il Museo dei Frati Minori Cappuccini nasce con l’intento di far comprendere a tutti lo stile di vita di quest’ordine religioso. Nelle sue otto sale si ripercorre la storia di uomini che hanno scelto di vivere in povertà e semplicità, dedicandosi completamente a Dio. Tra le opere di grandi artisti come Caravaggio, si scopre come si viveva all’interno del monastero, l’uso delle erbe medicinali e l’evoluzione della vita religiosa nel corso dei secoli.

Il percorso culmina nella Cripta, realizzata a partire dal 1631, quando furono trasportati qui i resti dei frati defunti del convento di San Bonaventura, nei pressi della Fontana di Trevi. L’allestimento attuale, avviato nel 1732, raccoglie le ossa di circa 3.700 frati, disposte in un’opera di arte sacra dal significato profondo, la cui paternità resta ancora sconosciuta.

Per quanto possa sembrare macabra, questa cripta non vuole spaventare, ma ricordare la caducità della vita e la speranza dell’eternità. Il messaggio che accoglie i visitatori, “Quello che voi siete noi eravamo, quello che noi siamo voi sarete”, racchiude il senso più autentico di questo luogo. Camminando tra le sue sei cappelle, si compie un vero e proprio viaggio spirituale, tra stupore, riflessione e silenzio. È un’esperienza forte, non adatta a tutti, ma se amate scoprire l’anima più profonda e insolita di Roma, vi consiglio di non perderla. Accanto al museo si trova anche la Chiesa dei Cappuccini, che merita una visita. Biglietto d’ingresso: 10 €. Metro più vicina: Barberini

Insomma, alla fine di questo viaggio tra i luoghi più insoliti di Roma possiamo confermare che la città eterna ha davvero un lato misterioso e sorprendente. E questi sono solo alcuni degli angoli nascosti che meritano di essere scoperti. Chissà, magari nella prossima passeggiata riuscirò a portarvi ancora più lontano, tra altri segreti di Roma insolita. Nel frattempo, sono curiosa: quali di questi luoghi conoscevate già?

Visitare la cupola di San Pietro e come prendere i biglietti

Una delle viste più belle su Roma sicuramente è quella dalla cupola di San Pietro. Ma come si fa ad accedere senza finire nei giri delle visite guidate da 30€ in su? E dove si prendono i biglietti per la cupola di San Pietro?

Prima di vivere questa esperienza in prima persona, anche io ero confusa. Capire come acquistare i biglietti per la cupola di San Pietro al prezzo ufficiale di 8€ non è stato semplice. Tanti blog rimandano a piattaforme di prenotazione che includono tour guidati, facendo sembrare impossibile ottenere solo il biglietto della cupola di San Pietro a prezzo pieno, senza extra. Ma con un po’ di pazienza (e una sveglia all’alba) ci sono riuscita, e ora ti racconto tutto passo dopo passo.

Se non volete perdervi altre chicche su Roma (e sul mondo), seguiteci sui nostri social!

Castel Sant'Angelo, Roma

Decisi a scoprire il “mistero” dei famosi biglietti per la cupola di San Pietro da 8€, ci siamo alzati alle 5:30 di una domenica di ottobre. Abbiamo parcheggiato a Borgo Pio (domenica: parcheggi gratis e ZTL non attiva) e ci siamo diretti verso Piazza San Pietro. Erano le 6:50. Il cielo ancora buio, le luci accese su via della Conciliazione, i gabbiani svegli, il silenzio quasi irreale.

Vivendo a Roma, ci ero già stata tantissime volte. Ma mai così. Mai con questa luce, questo silenzio, questa magia. Siamo andati sul Ponte Sant’Angelo ad aspettare il sorgere del sole, guardando il cielo tingersi di rosa sopra il Cupolone. Emozione pura.

Se non sai come organizzare al meglio la tua visita a Roma o hai bisogno di consigli da una vera local ma anche da una professionista del settore turistico posso aiutarti io! In qualità di Travel Designer certificata, realizzo viaggi su misura che rispecchiano i tuoi sogni e le tue esigenze. E poi… sai quante chicche posso svelarti su Roma? Seguimi sui miei canali social, scrivimi in DM o dai un’occhiata alla mia pagina dedicata.

La vista dalla cupola: semplicemente indimenticabile

Appena metti piede fuori dalla strettissima scalinata della cupola di San Pietro, ti si apre davanti un panorama mozzafiato. Sei a 133 metri di altezza, con una vista a 360° sulla Città del Vaticano e su tutta Roma. Si vedono le altre cupole della città, l’Altare della Patria, i Castelli Romani in lontananza. E i giardini vaticani, curatissimi. Da lì, tutto sembra immenso e perfetto. E pensare che tutto questo è stato progettato da Michelangelo nel XVI secolo, con una cupola di 14.000 tonnellate.

Dato che siete in zona, terminata la visita alla Basilica di San Pietro, vi consiglio un bel giro nel mio quartiere preferito: il Rione Prati.

Cupola di San Pietro biglietti: dove, come e quanto costano

E ora veniamo alla parte pratica. I biglietti per la cupola di San Pietro si comprano direttamente sul posto, nel lato sinistro della basilica. Non si possono prenotare online, a meno che non scegliate tour guidati, allo stesso prezzo e con salta-coda. Vedi qui i tour consigliati su Get Your Guide.

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  • Prezzo senza ascensore: 8€ – 551 scalini a piedi
  • Prezzo con ascensore: 10€ – si saltano i primi 231 scalini, ma restano 320 da fare a piedi

La cupola di San Pietro è aperta:

  • tutti i giorni dalle 7:30 alle 18:00 (aprile – settembre)
  • dalle 7:30 alle 17:00 (ottobre – marzo)

La domenica ricordate che c’è l’Angelus del Papa: la piazza viene chiusa e ci sono due controlli da superare. Noi eravamo in fila alle 7:20 e siamo entrati alle 7:50.

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Consigli utili per la cupola di San Pietro

Il nostro consiglio? Salite a piedi! La prima parte è tranquilla, quella più impegnativa arriva dopo, quando la scalinata diventa stretta e curva. Non è adatta a chi soffre di claustrofobia o ha problemi fisici, ma per me è stato meno faticoso del previsto. E una volta in cima, la vista ripaga ogni sforzo. Salendo a piedi avrete anche la soddisfazione di aver conquistato ogni singolo scalino con le vostre forze. E con i soldi risparmiati? Andate a mangiarvi una carbonara!

Naturalmente, se preferite un’esperienza guidata, ci sono molti tour validi che includono l’accesso rapido e spiegazioni approfondite. Ma se volete spendere poco e godervi tutto con i vostri tempi, i biglietti per la cupola di San Pietro da 8€ o 10€ sono la scelta migliore.

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E la basilica? Dopo la cupola, non dimenticatevi di visitare anche gli interni della Basilica di San Pietro (gratuita), la Pietà di Michelangelo e le Grotte Vaticane. E per concludere con un po’ di romanticismo, provate a trovare il sanpietrino a forma di cuore in piazza!

In conclusione: vale la pena salire sulla cupola?

Assolutamente sì. E la cosa bella è che non serve spendere una fortuna. Con un po’ di organizzazione e una sveglia presto, potete vivere un’esperienza unica a un prezzo super accessibile.

Quindi, ricapitolando:

  • Cupola San Pietro biglietti: 8€ (a piedi) o 10€ (con ascensore)
  • Da comprare sul posto o online su Get Your Guide
  • Meglio arrivare presto per evitare code
  • Vista mozzafiato assicurata!

Aspetto di sapere la vostra esperienza: ma voi li avete contati davvero tutti e 551 gli scalini?

Colosseo e Foro Romano: visita alle bellezze di Roma

Dedicare il giusto tempo alla nostra città non è mai semplice; molto spesso ci dimentichiamo di avere a portata di mano una delle meraviglie del mondo moderno: il Colosseo e il Foro Romano. Ma, da quando è nato questo blog, ci siamo ripromessi di usare l’occasione di raccontarvi la nostra città per viverla un po’ di più anche noi. Roma, si sa, per noi romani è un continuo “odi et amo”. E non a caso, la mattina in cui abbiamo deciso di visitare il Colosseo e il Foro Romano grazie a una partnership con Get Your Guide, siamo rimasti impantanati nel traffico per ore. La bellezza del Colosseo e la meraviglia negli occhi di chi, accanto a noi, ammirava il Foro Romano, ci hanno fatto un po’ dimenticare l’arrabbiatura.

Colosseo e Foro Romano a Roma, Italia

E ora vi dobbiamo confidare un segreto: nonostante ci passiamo davanti abbastanza spesso, era dai tempi delle elementari che non entravamo all’interno del Colosseo, tanto meno nel Foro Romano. Ebbene sì! E sono sicura che non siamo gli unici romani a poterlo affermare. Lo abbiamo già detto: non è sempre facile dedicare il giusto tempo a Roma, ma l’importante è recuperarlo. In questo articolo vedremo insieme come organizzare e prenotare la vostra visita guidata all’interno del Colosseo e del Foro Romano. E prima che ce ne dimentichiamo, seguiteci sui nostri social per non perdervi le nostre prossime avventure!

Visita al Colosseo e al Foro Romano

Le opzioni per visitare questa meraviglia del mondo moderno sono tante. Ah, dimenticavo! Ovviamente, il Colosseo è anche Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Dall’area archeologica del Colosseo, che include il Foro Romano e il Palatino, alla visita esclusiva del suo interno, fino alla possibilità di esplorare i sotterranei. Quello che sicuramente dovrete avere con voi è una guida esperta che vi sappia raccontare tutto sulla storia di questo iconico luogo e dell’antica Roma. Insomma, programmate un tour guidato perché è una delle cose essenziali da fare a Roma.

Ad esempio, sapevi che dove oggi si trova il Colosseo, un tempo c’era un grande lago navigabile? E che c’erano 80 entrate per accedere all’anfiteatro? Inoltre, gli spettacoli che si tenevano lì erano gratuiti. Scoprirete come venivano organizzati i combattimenti tra gladiatori e come venivano trasportati gli animali. Vi posso assicurare che molte delle cose che ho ascoltato dalla mia guida mi hanno lasciato senza parole. Tra tutte, forse la più sorprendente è che nei bagni comuni si conversava tranquillamente mentre si facevano i propri bisogni, pulendosi con delle spugne da mare. E questa è solo una delle tante sorprese che vi aspettano!

Cosa vedere all’interno del Colosseo

Una volta scoperta la storia della costruzione di questo grande anfiteatro, conosciuto anche come Anfiteatro Flavio, iniziato nel 72 d.C. e terminato nel 80 d.C., vi addentrerete al suo interno passando sotto uno dei grandi archi, un tempo ricoperto di marmo. Se cercate con attenzione tra le grate, troverete delle porticine con delle zampette. Sono le “gattaiole” per i tanti gatti che vivono nella comunità felina del Colosseo.

Qui inizia il percorso al piano terra che vi porterà all’accesso per il piano superiore, dove avrete davanti a voi l’intera arena, che vi mostrerà tutti i sotterranei. Ma prima di questo, avrete la possibilità, grazie a una mostra interattiva, di vedere con i vostri occhi com’era il Colosseo 2000 anni fa. Salendo al piano superiore, avrete una vista migliore dell’interno e di ciò che lo circonda, come ad esempio l’Arco di Costantino. Godetevi la vista e seguite la vostra guida per scoprire il Foro Romano e il Palatino.

Se avete incluso i sotterranei nel vostro biglietto, sarà la vostra guida a guidarvi nel percorso. Questa volta noi li abbiamo saltati, ma presto recupereremo anche la visita ai sotterranei, che, attenzione, necessitano di un biglietto a parte e sono visitabili solo ed esclusivamente in fasce orarie prestabilite.

Per scoprire le altre meraviglie di Roma puoi leggere i nostri articoli con tanto di itinerari.

Visitare il Foro Romano

Se avete scelto il biglietto combinato, la vostra guida vi porterà all’interno del Foro Romano. Proprio uscendo dal Colosseo, imboccherete il grande stradone di marmo bianco, trovando l’Arco di Costantino alla vostra sinistra. Qui, come all’ingresso del Colosseo, dovrete effettuare il controllo dei biglietti e passare attraverso il metal detector. Varcherete l’Arco di Tito e sarete all’interno dell’area archeologica più bella di Roma. Immaginate il via vai di persone durante il suo periodo di splendore. La vostra guida vi aiuterà a far lavorare la fantasia e a tornare indietro nel tempo. Tra le meraviglie che vedrete ci sono la Basilica di Massenzio, il Tempio di Vesta e la Chiesa di San Lorenzo in Miranda. Iconico rimane su tutti l’Ara di Cesare, il tempio dedicato dopo la morte di Cesare, dove si dice ci siano le sue ceneri.

Come prenotare la tua visita

Il modo più comodo per prenotare la tua visita guidata in anticipo, con cancellazione gratuita entro le 24 ore, è farlo tramite la comoda applicazione di Get Your Guide. In questo modo, dovrete presentarvi solo con il vostro telefono, con il biglietto elettronico scaricato dall’app, e il vostro documento. Come potete vedere, qui ci sono tantissime opzioni per i tour del Colosseo e del Foro Romano. Avrete la possibilità di scegliere quello più adatto a voi e, se programmate la vostra visita di giovedì, potrete partecipare anche a un tour serale. Magia!

Una volta scelto il vostro tour, in base alla compagnia selezionata, vi verrà indicato il punto d’incontro dove aspettare la guida e ricevere le cuffiette per ascoltare tutte le informazioni durante la visita.

I biglietti variano dai 40€ ai 120€ per i tour completi. Se avete acquistato una card, come il Roma Pass, controllate cosa è incluso.

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Orari e come arrivare

Il Colosseo e l’area del Foro Romano sono aperti tutti i giorni della settimana: il Colosseo dalle 08:30, il Foro Romano dalle 09:00, entrambe le attrazioni fino alle 16:30, con ultima entrata alle ore 15:30. Ricordate che l’ingresso è gratuito la prima domenica del mese. Per maggiori informazioni e dettagli, potete consultare il sito ufficiale.

Per arrivare al Colosseo, vi consigliamo di utilizzare la metro B e scendere alla fermata “Colosseo”. In alternativa, potete arrivare dal centro di Roma. Ovunque voi siate, se avete voglia di camminare, potete anche arrivare a piedi da San Pietro. Con un buon paio di scarpe, il miglior modo per visitare Roma è proprio a piedi. Magari dopo aver visto la città svegliarsi dalla grande Cupola di San Pietro, scoprite qui come salire.

Speriamo che riusciate presto a visitare questa meraviglia del mondo moderno e a vivere le emozioni che solo la nostra Roma sa regalare.

Roma: alla scoperta del Rione Prati

Il Rione Prati a Roma è sicuramente uno dei nostri quartieri preferiti. La presenza di Castel Sant’Angelo e la vicinanza al Vaticano lo rendono un quartiere ideale per un soggiorno romano. È ricco di ristoranti, pub e locali dove trascorrere serate divertenti senza il caos del traffico romano, perché rimane una zona ancora piuttosto tranquilla.

Tra Via Ottaviano e Via Cola di Rienzo, potrete fare shopping nelle boutique delle migliori marche. E poi, in una delle piazze di questo rione, sono nata io! Più precisamente nella clinica Santa Famiglia, che affaccia su Piazza dei Quiriti. Fin dalla mia nascita, quindi, sono sempre stata legata alle vie di Rione Prati. Vista la vicinanza con la zona in cui vivo, è sempre stato, e lo è ancora, il quartiere dove preferisco passeggiare in compagnia di Nanà.

In questo articolo vi porterò a scoprire i miei negozi preferiti, i suoi pub storici e le curiosità che caratterizzano il Rione Prati di Roma.

il piccolo Duomo di Roma, Rione Prati

Dove si trova Rione Prati e la sua storia

Il Rione Prati, indicato con la dicitura R. XXII, fa parte del I Municipio ed è l’ultimo dei 22 rioni di Roma ad essere stato creato. Lo possiamo delimitare tra:

  • a nord, Viale delle Milizie,
  • a est, Lungotevere Michelangelo, Mellini e Prati,
  • a sud, Castel Sant’Angelo e Borgo Pio,
  • a ovest, Vaticano e Via Leone IV.

Il nome “Prati” deriva dai vasti “Prati di Castello”, dove, sin dai tempi dei romani, si coltivavano anche viti e dove i romani trascorrevano il loro tempo libero, facendo scampagnate e passeggiate. Solo dopo la proclamazione di Roma a Capitale, la zona iniziò un intenso sviluppo architettonico e urbanistico, che la trasformò nel quartiere in stile umbertino e liberty che conosciamo oggi.

Tra chiese e grandi piazze, il rione è animato dalle vie principali come Via Ottaviano e Via Cola di Rienzo, perfette per fare shopping. La sera, i numerosi locali e pub rendono questa zona ideale per una passeggiata rilassante o per fermarsi a bere un drink. Io direi quindi di iniziare proprio con l’elencarvi i miei luoghi preferiti. Partiamo dai luoghi di importanza storica e architettonica per poi fermarci a rilassarci nei suoi locali.

NB: Questo articolo verrà aggiornato ogni volta che avrò modo di scoprire e provare nuovi locali. Stay tuned!

Io e Nanà passeggiata a Roma

Le vie dello shopping: Via Ottaviano e Via Cola di Rienzo

Uno dei modi migliori per arrivare e scoprire il Rione Prati è sicuramente prendere la metro A e scendere alla fermata Ottaviano. Da qui vi troverete all’incrocio con Viale Giulio Cesare, che vi porta verso il Lungotevere, mentre Via Ottaviano è da sempre la via dello shopping. Lungo questa strada si alternano vecchie boutique e marchi più giovanili, come Bershka.

Ma a circa metà del viale, sulla vostra sinistra, dirigendovi verso Piazza del Risorgimento, vi aspetta un antico cavaliere…

Storia e Magia e Profondo Rosso Store

Una tappa imperdibile per i nerd appassionati di magia è Storia e Magia, un negozio specializzato in pezzi da collezione e gadget che spaziano da Harry Potter a Game of Thrones. Da sempre uno dei miei negozi preferiti. Se amate le chicche e siete alla ricerca di qualcosa di davvero unico, girate in Via dei Gracchi e al numero 260 vi ritroverete davanti a Profondo Rosso. Vi basterà sapere che questo storico store è opera di Dario Argento e Luigi Cozzi per iniziare a sentirvi un po’ di paura. A maggior ragione se, entrando, deciderete di visitare il Museo degli Orrori. Ma per non spaventarvi troppo, ora vi rimando all’articolo dedicato al Profondo Rosso Store.

Da qui, potete decidere di tornare indietro passando per Piazza del Risorgimento, oppure dirigervi verso Via Cola di Rienzo per proseguire con lo shopping. Ma prima, fermatevi a Piazza dei Quiriti per osservare la cupola stellata della Chiesa di San Gioacchino in Prati. Le sue stelle in cristallo creano una luce bellissima all’interno.

Tornati su Via Cola di Rienzo, potete fermarvi per un tiramisù da Pompi o per il prossimo libro da viaggio nella grande libreria Mondadori. Un souvenir perfetto? Un pacco di caffè da Castroni. Sono sicura che per molti romani il profumo della miscela Castroni appena macinata ricorderà i nonni. Trovate un’altra filiale anche in Via Ottaviano.

Piazza Cavour

Passando per Via Cicerone e continuando a esplorare il Rione Prati, arriviamo a Piazza Cavour. Questa piazza è famosa per essere la “piazza palmata” di Roma. Di fronte a voi si erge la grande Corte Suprema di Cassazione, meglio conosciuta tra noi romani come il Palazzaccio. Oltre a riposarvi su una delle panchine, potete decidere di vedere uno degli ultimi film al Teatro Adriano.

Il teatro nasce nel 1989 come teatro lirico, per poi essere trasformato in cinema nel secondo dopoguerra. Se siete appassionati di musica e, soprattutto, fan dei grandi Beatles, non potete mancare di entrare e fotografare la targa che commemora il loro concerto tenutosi proprio qui nel 1965.

Tempio Valdese

Usciti dal teatro, sulla sinistra noterete una chiesa molto particolare: si tratta del Tempio Valdese. Costruito tra il 1911 e il 1923, è un luogo di culto cristiano evangelico e sede della Facoltà Valdese di Teologia. Questo tempio ha un’architettura ispirata alle basiliche paleocristiane, con influenze liberty derivanti dal periodo in cui fu costruito.

Il suo interno è arricchito da bellissime vetrate e da un grande organo. Ho avuto la fortuna di assistere alle prove del gruppo musicale, che hanno reso ancora più suggestiva la visita.

Piccolo Duomo del Rione Prati

Tra le cose da menzionare nel quartiere Prati non può mancare il Piccolo Duomo. Sul Lungotevere Prati, poco distante dal Palazzaccio, la Chiesa del Sacro Cuore del Suffraggio spicca tra le facciate. In stile neogotico, ricorda perfettamente la sorella maggiore che si trova a Milano e che fu completata nel 1917.

Qui si trova anche il Museo delle Anime del Purgatorio, che raccoglie alcuni oggetti che sembrano, in un modo o nell’altro, ricondurre alle anime del purgatorio, che chiedevano preghiere di perdono. Tra questi cimeli, c’è anche il famoso volto che rimase impresso sulla parete a causa di un incendio. Sicuramente una delle cose da non perdere durante una passeggiata nel Rione Prati.

I nostri pub preferiti a Rione Prati

  • Saxophone Live Pub: Da sempre il nostro pub preferito per le serate in centro. Ottime birre estere alla spina, è il luogo perfetto per una cena tra amici. Passano sempre le partite e, in alcune sere, ci sono spettacoli live e eventi, come anteprime di libri. Si trova in Via Germanico 26.
  • Morrison’s: Pub in stile irlandese, perfetto per una fresca Guinness. Se capitate per una partita, vi conviene prenotare un tavolo, mentre è tranquillo durante gli altri giorni. Ha una nuova succursale in Piazza Risorgimento. Si trova in Via Ennio Quirino Visconti 88.
  • Gerbillo Furioso: Da sempre una tappa per gli amici nerd e gli amanti di Game of Thrones… capirete poi il perché! Si trova sotto il livello della strada, quindi arrivate in Via Germanico 103 e scendete giù.
  • Four Green Fields: Un altro pub irlandese tra i nostri preferiti. Anche qui è perfetto per vedere una partita o ascoltare un po’ di musica, sorseggiando una birra alla spina. Si trova in Via Silvio Pellico.
  • Il Piccolo Diavolo: Questo è il posto perfetto per un aperitivo dopo lo shopping o per passare il resto della serata. In estate è ideale perché ha anche posti all’aperto. Si trova in Piazza Cola di Rienzo 33/35.

Ora che avete l’itinerario completo di questa splendida zona di Roma, non vi resta che farci sapere cosa ne pensate e seguirci sui nostri social per non perdervi le prossime avventure a Roma e in giro per il mondo.

5 luoghi misteriosi di Roma

L’autunno, per me, richiama sempre quel periodo dell’anno in cui vago per Roma alla ricerca di luoghi misteriosi da scoprire e in cui rifugiarmi. Il mese di ottobre lo associo inevitabilmente a una delle feste che più adoro: Halloween. Anche quest’anno, tra ragnatele e zucche intagliate, ho deciso di uscire alla scoperta di 5 luoghi misteriosi di Roma che probabilmente non conosci.

Tra porte inquietanti, quartieri esoterici e negozi terrificanti, esploreremo alcune particolarità di Roma che nascondono storie antiche e che, per molti, hanno segnato l’adolescenza. I fan di Dario Argento ne sanno qualcosa! Quindi, se non siete troppo paurosi, preparatevi a prendere appunti e a scoprire con me 5 luoghi misteriosi (e un po’ terrificanti) di Roma.

Porta di Palazzo Zuccari

Nascosta all’ombra di Piazza di Spagna, c’è una porta mostruosa, letteralmente. Un portale magico e misterioso che dà accesso a una delle biblioteche più belle di Roma: la Bibliotheca Hertziana. Palazzo Zuccari, fin dalla sua costruzione, ha visto passare e vivere qui molti nomi illustri dell’arte. Il creatore del grande portone d’entrata è Federico Zuccari, che costruì e abitò questo palazzo dalla fine del 1500. Voleva creare qualcosa che rispecchiasse la sua personalità, e così il grande portone e le finestre laterali che affacciano su Via Gregoriana 30 hanno fatto sì che l’appellativo di questo palazzo diventasse “casa dei mostri”.

Oggi, dopo vari cambiamenti architettonici tra la facciata esterna e quella interna del palazzo, possiamo ancora ammirare la mostruosa porta e varcarla solo nei giorni in cui si ha accesso alla biblioteca Hertziana. È consigliabile consultare orari e date sul sito ufficiale. Sicuramente è uno dei luoghi più paurosi e misteriosi dove fare lo scatto perfetto a Roma.

Cripta dei Frati Cappuccini

Sono stata qui per ben due volte e in entrambe le occasioni sono rimasta sconvolta, ma al tempo stesso ammirata da ciò che l’ingegno umano può creare. Il museo dei Frati Minori Cappuccini nasce per permettere a tutti di capire ed esplorare lo stile di vita di quest’ordine religioso. Nelle otto sale del museo farete un viaggio nella storia di coloro che hanno donato tutto per vivere una vita semplice e sobria, dedicandosi all’amore di Dio.

Tra opere di artisti del calibro di Caravaggio, scoprirete come si viveva all’interno del monastero, come si utilizzavano le erbe medicinali e come la vita religiosa sia cambiata in età moderna, insieme ai personaggi che l’hanno segnata. Alla fine del percorso vi aspetta la Cripta, dove, a partire dal 1631, furono trasportati i resti dei religiosi defunti nel convento di S. Bonaventura, vicino alla Fontana di Trevi. Il lavoro di ornamento della cripta iniziò nel 1732 e raccoglie i resti di circa 3700 defunti, ma l’artista che ideò quest’opera è ancora ignoto.

Per quanto possa sembrare macabro, e sicuramente lo è, l’intento di questa cripta è di donare vita eterna ai resti mortali dell’uomo. Attraversando questo corridoio costituito da sei cripte, si può intraprendere un cammino spirituale, riflettendo sulla precarietà della nostra vita e sull’eternità delle nostre ceneri. Non a caso, la frase “Quello che voi siete noi eravamo, quello che noi siamo voi sarete” risuona in questo luogo. È molto suggestivo e potrebbe non essere adatto a tutti; valutate bene se intraprendere questo percorso. È uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti di Roma, e mi ha riportato alla Cappella delle Ossa di Faro, di cui vi ho raccontato durante il nostro viaggio in Portogallo.

Non mancate di visitare anche la adiacente Chiesa. Biglietto d’entrata al museo: 10€. La metro più vicina è Barberini.

Cimitero Acattolico di Roma

Se mi seguite da un po’ e avete avuto modo di utilizzare alcuni dei miei itinerari di viaggio, avrete notato che quasi sempre c’è una passeggiata in un cimitero monumentale. Adoro la calma e la pace di questi luoghi, che non a caso sono di riposo. Sinceramente, a Roma non avevo mai avuto modo di scoprire questo luogo, che rimane un po’ nascosto dalla bellezza della Piramide Cestia. A Roma è forse meglio conosciuto come il cimitero degli inglesi, degli artisti e dei poeti, e a breve capirete il perché.

La storia di questo cimitero è abbastanza recente; siamo nel 1671 quando viene concessa l’autorizzazione a utilizzare questa parte dei “prati del popolo romano” per la sepoltura dei non credenti. Nei secoli passati, non era concessa la sepoltura nei cimiteri cattolici di atei, professanti di altre religioni e attori. Sì, gli attori non avevano, dopo la loro morte, alcun diritto di sepoltura, e molti furono sepolti fuori porta Pinciana. Si sentì la necessità di creare un luogo di riposo per chi, in vita, non aveva affidato la propria fede a Dio o a un culto diverso dal cristianesimo. E dato che la maggior parte dei primi a essere sepolti qui furono artisti e poeti inglesi, ecco spiegato il perché del suo primo nome. Ad oggi, è ufficialmente un cimitero acattolico.

Qui si trovano le lapidi di Percy Bysshe Shelley, John Keats e di personaggi di spicco più recenti come Antonio Gramsci, Giorgio Napolitano e Andrea Camilleri. Entrando dalla porta principale, recatevi verso il centro informazioni e varcate la porta che vi darà accesso alla parte più antica del cimitero. Un giardino che affaccia sulla Piramide Cestia vi regalerà una vista unica.

Camminando tra le lapidi, vi verranno incontro i tanti gatti che vivono qui e potrete osservare vere opere d’arte, come la famosa statua “L’Angelo del Dolore”, opera di William Wetmore Story, realizzata per la moglie. Malgrado abbia passato troppo poco tempo qui, è entrato a far parte dei miei luoghi preferiti di Roma. Vi consiglio vivamente di venire qui anche solo per sedervi su quella panchina davanti alla Piramide Cestia e prendervi un po’ di tempo per voi.

Entrata: offerta minima di 5€. Controllate gli orari aggiornati sul sito. La metro più vicina è Piramide.

Quartiere Coppedè

Uno dei luoghi più misteriosi ed esoterici di Roma, che non a caso ha fatto da sfondo ad alcune scene del film “Inferno” di Dario Argento, è un complesso di edifici in stile Liberty nel quartiere Trieste. Si tratta essenzialmente di un nucleo di palazzi che affacciano su Piazza Mincio. Io ricollego sempre la sua posizione a quella dello storico locale Piper, in via Tagliamento.

Proprio da qui potete accedere superando il grande arco (alzate la testa per osservare il grande lampadario) che dà accesso al complesso e che vi porterà dritto alla Fontana delle Rane. Questa fontana, costruita nel 1924, è famosa in zona per il bagno che vi si fecero i Beatles alla fine di un loro concerto al Piper nel 1965.

Subito vi colpirà la bellezza quasi magica del Villino delle Fate, proprio davanti a voi. Sulla destra, invece, riconoscerete grazie al grande ragno la Palazzina del Ragno. A sinistra si trova la bellissima scalinata che dà accesso al Palazzo degli Ambasciatori.

Gli amanti del genere horror riconosceranno tra queste strade le ambientazioni di film come “Inferno”, “L’uccello dalle piume di cristallo” di Dario Argento o “Il Presagio” di Richard Donner. È interessante partecipare a una delle visite guidate per scoprirne meglio ogni segreto e particolare architettonico di questo complesso, che comprende 26 palazzine e 17 villini, iniziati da Gino Coppedè e portati a termine da Paolo Emilio Andrè nel 1927. Divertitevi a scoprire i faccioni mostruosi che decorano il Palazzo del Ragno e gli edifici vicini.

Profondo Rosso Store

Avendo nominato Dario Argento, grande maestro del genere horror, non possiamo che fare una passeggiata nel quartiere Prati e andare a recuperare un film e una visita al Museo dell’Orrore. Questo luogo ha sempre fatto parte della mia infanzia e adolescenza, e infatti vi ho dedicato un intero articolo, grazie anche alla visita fatta di recente al loro museo sotterraneo. Da piccola mi divertivo a venire qui in cerca della maschera più paurosa da sfoggiare alla festa di Halloween. Oggi è il luogo dove inevitabilmente finisco quando sono in zona, per acquistare un libro o un vecchio film.

È da sempre un punto di incontro per gli appassionati del genere e, se siete fortunati, potrete riuscire a incontrare i due grandi maestri del cinema horror che hanno creato e gestiscono lo store: Dario Argento e Luigi Cozzi. Io, ancora, non ho avuto la fortuna di ottenere un loro autografo. Mi sono così rifugiata nei sotterranei del Museo dell’Orrore, dove non è detto che ne usciate vivi. La visita vi darà modo di rivivere alcuni momenti dei loro film più iconici e di caricarvi di adrenalina e terrore. Il biglietto di ingresso è di 5€. Controllate sempre gli orari di apertura aggiornati sul sito.

Bene, ora che sapete perfettamente dove e come passare Halloween tra i luoghi più misteriosi di Roma, sono curiosa di sapere se ne conoscete altri. E vi ricordo, come sempre, di seguirci sui nostri social per non perdervi le prossime avventure!

L’estate romana: dove assaggiare la grattachecca a Roma

L’estate a Roma significa una sola cosa: grattachecca. Fresca, dolce e guarnita con frutta fresca, la grattachecca a Roma è una di quelle tradizioni estive che noi romani portiamo avanti sin da piccolini. Le passeggiate in centro e la lunga fila alla Sora Maria sono sicuramente tra i ricordi più vividi della mia infanzia, così come le serate trasteverine passate sul lungo Tevere, tra chiacchiere e una lemoncocco di Alla Fonte d’Oro. Lo scricchiolio del ghiaccio sotto i denti e il dolce gusto degli sciroppi fruttati vi daranno una bella botta di freschezza. Passeggiando per le assolate strade della capitale, ringrazierete di esservi fermati per un bicchiere di grattachecca salva-vita.

Ma prima di scoprire dove assaggiare la vera grattachecca a Roma, scopriamo l’origine del suo nome così insolito.

L’origine della grattachecca

Sembrerebbe che già ai tempi dei romani fosse comune grattare il ghiaccio, o meglio, la “checca”. Questa grande lastra di ghiaccio veniva conservata sotto terra quando ancora non c’erano i frigoriferi. Il nome grattachecca, infatti, deriva dall’unione del verbo “grattare” e di “checca”, il blocco di ghiaccio che ancora oggi potete vedere nei chioschi dove viene servita la vera grattachecca. Gli antichi romani usavano la neve per creare una bevanda rinfrescante con miele e frutta, che poi si è evoluta nel corso dei secoli fino a diventare quella che conosciamo oggi, verso l’inizio del 1900, diventando poi popolare tra gli anni ’50 e ’60.

In tutta Italia esistono diverse versioni di questo tipo di bevanda; la più famosa è sicuramente la granita, che però viene prodotta da un composto di sciroppi e aromi, gelati e mescolati di tanto in tanto. Ci sono molte altre varianti lungo lo stivale e siamo curiosi di conoscere il nome nella vostra regione.

La grattachecca romana è composta da ghiaccio grattato con l’aggiunta di sciroppi e quando richiesta, frutta fresca. Seppur semplice, possiamo assicurarvi che si tratta di uno dei “street food” romani che vi può salvare la vita durante le calde giornate estive.

Dove mangiare la vera grattachecca a Roma

Nella capitale, i chioschi rimasti a servirla sono pochi ma tutti continuano a portare avanti la tradizione con orgoglio. Vi indichiamo qui di seguito i 5 chioschi che sono ancora attivi e dove spesso ci trovate per sopravvivere all’afa romana.

  • La Sora Maria: ancora oggi colleziona una lunga fila di romani e non in attesa di refrigerio. Si trova in Via Trionfale 37, zona Prati. Aperto dal lunedì al sabato: 16:00 – 00:00, e domenica: 18:00 – 00:00.
  • Sora Mirella: da qui potete ammirare l’Isola Tiberina e passeggiare lungo Ponte Cestio con una bella grattachecca al tamarindo e amarena (presa questa mattina!). Si trova in Lungotevere degli Anguillara, altezza Isola Tiberina, Trastevere. Aperto dalle 08:00 alle 02:00 tutti i giorni.
  • Alla Fonte D’Oro: qui troverete l’unica e inconfondibile lemoncocco! Si trova in Lungotevere Raffaello Sanzio, altezza Ponte Garibaldi, Trastevere. Aperto dalle 11:00 alle 02:00.
  • Er Chioschetto: altra istituzione capitolina che molto onestamente si definisce “la mejo grattachecca de Roma”. Si trova in Via Magnagrecia 49, zona San Giovanni. Aperto dalle 14:30 alle 00:30.
  • Chiosco Testaccio: possiamo terminare qui la nostra passeggiata con una bella grattachecca e frutta fresca nel cuore di Testaccio. Si trova in Via Giovanni Branca 122, Testaccio. Aperto dalle 16:00 alle 01:00.
Grattachecca Alla Fonte D'Oro, Roma

Se, dopo aver passeggiato per le strade di Trastevere, volete sapere cos’altro fare in questo Rione, potete leggere il nostro articolo con itinerario su Trastevere qui.

Ora che sapete come affrontare l’afa romana con una rinfrescante grattachecca, non vi resta che farci sapere quale è il vostro gusto preferito! Condividete le vostre esperienze e impressioni sui nostri social e restate aggiornati per non perdere le nostre prossime avventure culinarie e alla scoperta delle migliori tradizioni romane. Siamo curiosi di conoscere le vostre preferenze e vi invitiamo a seguirci per continuare insieme questo delizioso viaggio nella capitale!

Rafting a Roma: una nuova prospettiva sulla Capitale

Pensavamo di conoscere alla perfezione la nostra città, ma facendo rafting nelle acque del suo fiume l’abbiamo scoperta da una nuova prospettiva. Ebbene sì, abbiamo partecipato a un tour di rafting urbano prenotato grazie alla nostra ormai applicazione di fiducia: Get Your Guide. Il tour è organizzato e gestito da Rafting Roma, un’associazione romana nata nel 1994 da un gruppo di appassionati canoisti e rafter certificati, che ci hanno fatto scoprire segreti e bellezze della nostra città da un punto di vista totalmente nuovo.

Ma come funzione un tour di rafting nel Tevere a Roma?

L’appuntamento è un quarto d’ora prima dell’inizio dell’esperienza sotto la grande porta di Piazza del Popolo in Piazzale Flaminio. Da qui si parte tutti insieme e ci si dirige al punto di partenza del tour di rafting urbano a Roma. Prima di entrare in acqua, la guida vi spiegherà come procedere per indossare nel modo giusto i dispositivi di sicurezza, quali giubbotto di salvataggio e caschetto, e come tenersi e pagaiare nel modo corretto, affinché tutto sia effettuato in totale sicurezza. Viene anche spiegato come comportarsi in caso di caduta in acqua, ma tranquilli, tutto andrà bene se seguite tutti i passaggi. Uno ad uno si entrerà nel gommone da rafting.

I gruppi sono composti da un massimo di 8 persone e una guida certificata che guiderà la navigazione tra le calme acque del fiume Tevere. Vi sembrerà quasi surreale navigare e ammirare tutte le bellezze di Roma facendo rafting. Abbiamo ammirato Castel Sant’Angelo, il piccolo Duomo, l’iconico cupolone e ci siamo fermati per uno spuntino con una bella pizza romana.

La navigazione si è fatta più divertente quando siamo arrivati a Trastevere e una serie di piccole rapide ci hanno rinfrescato. Superando l’isola Tiberina, arriverete in un punto in cui la natura vi abbraccerà, facendoci dimenticare di essere in una grande città come Roma. Soprattutto in questo preciso punto dovrete essere molto attenti a rispettare tutte le direttive che vi vengono date dalla vostra guida. La nostra guida ci ha raccontato tanti aneddoti su Roma che hanno sorpreso anche noi romani.

Il tour termina proprio qui, dove potete continuare il vostro giro per Roma alla scoperta del quartiere di Trastevere. Nel nostro articolo dedicato potete scoprire dove mangiare uno dei migliori supplì della città.

Roma Rafting, il punto di partenza dal fiume Tevere

Rafting Roma e l’attenzione all’ambiente

Purtroppo conosciamo benissimo i problemi che le acque dei nostri fiumi affrontano giornalmente. Dagli scarichi alla, purtroppo, tanta immondizia che finisce nel galleggiare sulle sue sponde. Ma anche qui Roma Rafting ha dimostrato di tenere davvero alla sua città. Ogni qual volta abbiamo visto in acqua qualcosa galleggiare, abbiamo sempre fatto in modo di recuperarla per poi smaltirla nel giusto modo una volta rientrati a terra. E questo piccolo gesto, fatto quotidianamente, diventa una vera e propria cura per il fiume della nostra amata Roma. Migliori sono le condizioni del fiume in cui si pratica rafting e migliore sarà la nostra esperienza a contatto con la natura. Non è più un’esperienza di gioco e sportiva, ma anche un vero e proprio sostegno e attenzione al territorio.

Cosa portare con se per fare Rafting Urbano e come prenotare

Come detto in precedenza, tutti i dispositivi di sicurezza vengono forniti da Rafting Roma e la vostra guida provvederà a verificare che siano indossati nella maniera corretta. Vi consigliamo di indossare indumenti leggeri e comodi, scarpe da ginnastica e di portare un cambio con voi perché il rischio di bagnarsi è veramente molto alto. Se volete immortalare questa avventura, portate con voi una custodia impermeabile per il vostro telefono e fate attenzione a tenerlo sempre ben saldo, meglio se con una cordicella legata a voi.

Potete prenotare la vostra esperienza sul sito di Get Your Guide, che vi garantirà la cancellazione gratuita fino a 24 ore prima. Il costo è di 40€ a persona. Tenete presente che in caso di maltempo l’attività potrebbe essere cancellata e riprenotata. In alternativa, potrete chiedere un rimborso. È proprio quello che è successo a noi. La nuvoletta di Fantozzi è sempre in agguato!

Powered by GetYourGuide

Inoltre, una cosa divertentissima è che potete organizzare un’uscita in rafting per eventi speciali come un addio al celibato/nubilato, non solo nelle acque del Tevere ma anche nel suo maggior affluente, l’Aniene.

Informazioni importanti

Per partecipare a questa esperienza bisogna avere almeno 12 anni, essere in buona salute e saper nuotare.

La nostra prima esperienza di Rafting Urbano è stata fantastica e indimenticabile. Osservare la nostra città da quaggiù ci ha fatto capire che Roma ha sempre un modo per stupirci e per farci innamorare sempre di più. Per dirci: “Hey ragazzi, sappiate che potete andare ovunque, ma la più bella sono io!” E come dargli torto?

Ora vogliamo sapere chi è pronto a prendere la propria pagaia e a tuffarsi in questa nuova avventura. Vi aspettiamo sui nostri social, anche perché non perdetevi il video completo dell’avventura! E poi rimanete sintonizzati, perché presto ne vedrete delle belle!

Tempio Buddista a Roma: il più grande d’Europa

A pochi giorni dalla fine dei festeggiamenti del Capodanno cinese 2024, abbiamo scoperto la presenza di un Tempio Buddista a Roma. Domenica 18 febbraio si è tenuta la festa di chiusura di questa settimana dedicata, non solo ai festeggiamenti del capodanno ma alla scoperta degli usi e costumi della cultura cinese. Il 2024 sarà l’anno del Drago, che da tradizione cinese rappresenta potere e prosperità. Una grande comunità cinese, ormai da decenni, vive nel cuore di Roma. Più precisamente nel quartiere Esquilino. E proprio qui molti romani sono accorsi per partecipare agli eventi che dal 10 al 18 febbraio hanno animato il quartiere.

Quest’anno siamo riusciti a partecipare alla parata che dalle 11:00 ha sfilato con draghi e altri animali simbolici partendo da Piazza Vittorio Emanuele II, dando così il via ai festeggiamenti che hanno visto una grande partecipazione da parte di tutti i cittadini. In Piazza Vittorio Emanuele II erano allestiti vari stand in cui poter imparare molto sulla cultura di questo popolo. Tra stand di scrittura cinese, creazione di lanterne, scuole di arti marziali, c’era anche la possibilità di poter prendere informazioni per un prossimo viaggio In Cina. Questo grazie anche alla presenza di agenzie di viaggio e compagnie di volo cinesi. L’occasione perfetta per aspiranti viaggiatori che vogliono assaggiare la cultura cinese. E proprio assaggiare è il termine giusto vista la grande partecipazione anche da parte di molti ristoratori cinesi di Roma. L’occasione perfetta per mangiare i veri piatti della tradizione.

Così ormai curiosi di esplorare a fondo la Cina, sognando un viaggio a Pechino, abbiamo scoperto come addentrarci di più nella loro cultura. E visitare il Tempio Buddista di Roma è stata sicuramente l’occasione giusta.

Storia del Tempio Buddista di Roma

Il Monastero Hua Yi Si, questo il suo nome, è stato inaugurato nel marzo 2013 ad opera del Monastero di Taiwan Chung Tai Chan. Ad oggi è il più grande Tempio Buddista cinese d’Europa. La sua realizzazzione ha visto grandi problematiche con tanto di blocco lavori, ripresi poi grazie anche alle tante donazioni arrivate da tutte le comunità cinesi presenti in Italia e non solo.

Si tratta di un monastero, o tempio, Buddista in stile cinese. La sua grande porta di accesso ricorda una tipica pagoda cinese circondata da un cortile interno. Ai lati della scalinata due grandi leoni proteggono il tempio. Entrerete nella grande sala accolti dal sorriso benevolo della bianca statua in stile Han del Maitreya Bodhisattva. Davanti a voi l’altare principale, dove trovate la statua del Buddha Shakyamuni. Tutte intorno tante piccole statue di Buddha che, ci è stato spiegato, raccolgono preghiere e alcuni dei nomi dei tanti finanziatori del tempio. C’è poi la sala Zen che può ospitare fino a 150 persone per la pratica della meditazione seduta. Mentre nella sala conferenze, che viene utilizzata anche come biblioteca, sono raccolti circa 2.000 volumi del canone buddhista per lo studio del Dharma.

Nel Tempio Buddista di Roma potete praticare lezioni di buddismo zen e meditazione a diversi livelli. Potete informarvi contattandoli ai recapiti che trovate a fine articolo.

Entrare in questo tempio ci ha riportati ai nostri viaggi in Asia. Il silenzio e la pace rendono unico questo luogo dove potersi perdere e sederti per un pò di meditazione. Potete tranquillamente entrare nella sala Zen a meno che non siano in corso cerimonie o celebrazioni. Osservate tutto intorno le innumerevoli statue di Buddha che in tutte le sue forme proteggono questo luogo sacro.

Dove si trova e come visitarlo

Purtroppo il Tempio Buddista di Roma non è proprio ben collegato. Si trova in zona Torre Angela, quartiere non turistico perché zona industriale. Questo vuol dire che partendo da una zona centrale come Roma Termini ci vuole più di un’ora con i mezzi. Il nostro consiglio è quello di utilizzare un’auto. Trovare parcheggio è molto semplice. Così come trovare il tempio. Rimarrete stupiti quando girandovi vi troverete davanti il grande portone d’ingresso.

L’indirizzo esatto del tempio è  in via dell’Omo 142 , Roma. Potete visitarlo tutti i giorni, senza prenotazione, dalle 13:00 alle 16:00.

Vi consigliamo prima della visita però di contattarli via e-mail a questo indirizzo: ctcmhuayisi@gmail.com o di telefonare al numero: 06-22428876. In modo da avere totale conferma degli orari che possono cambiare in base ad eventi e festività. Il loro sito web di riferimento è quello del Monastero Chung Tai Chan.

L’entrata è gratuita, vi verrà solo chiesto di togliere e scarpe o disinfettarle, cosa che accade in qualsiasi tempio. Non sono ammessi cani.

Vi ricordiamo che è un luogo sacro, mantenete quindi il silenzio e recatevi con un abbigliamento consono. Purtroppo durante la nostra visita non era presente nessuno che potesse raccontarci di più di questo tempio e delle religione Buddista. Abbiamo incontrato una monaca che ci ha regalato un braccialetto scambiando pochissime parole in inglese. Peccato perché eravamo molto curiosi di apprendere di più sulla loro cultura. In ogni caso vi consigliamo un visita in questo tempio se volete avvicinarvi al buddismo o anche solo se siete curiosi. Inoltre è sicuramente una cosa molto particolare da visitare a Roma. Dato appunto che è il Tempio Buddista cinese più grande d’Europa. Trovate altre curiosità su Roma nella nostra pagina dedicata.

Seguiteci sui nostri social per non perdervi il contenuto su questa perla nascosta e tutte le nostre prossime avventure. Chissà che questa giornata nella cultura cinese non ci abbia ispirato per il prossimo viaggio…

Trastevere e Gianicolo: cosa vedere, fare e mangiare!

Era da tanto che io e Nanà stavamo organizzando questa passeggiata per la nostra Roma, più precisamente nelle zone di Trastevere e Gianicolo. Finalmente sabato, in una bellissima giornata di sole, ci siamo godute la bellezza della nostra città! Non è mai così facile trovare il tempo per vivere in tranquillità i luoghi in cui viviamo.

E per vivere Roma senza lo stress del suo famoso traffico o ritrovarci per ore a cercare un parcheggio, ci siamo mosse utilizzando il treno Regionale Trenitalia patendo dalla stazione di Ottavia che in 35 minuti ci ha portate a Roma Trastevere. Abbiamo acquistato i biglietti al chiosco automatico della biglietteria. Biglietti al plurale perchè anche Nanà ha dovuto acquistare il suo biglietto. I cani possono essere trasportati sui nostri treni regionali con regolare biglietto e museruola. Costo della tratta 1€. E mentre io leggevo il mio libro Nanà ne ha approfittato per un pò di coccole dagli altri pendolari.

Giunte e destinazione iniziamo questa nostra passeggiata per Trastevere e Gianicolo. Vi elenchiamo qui di seguito le nostre tappe e vi aggiungiamo una mappa del nostro percorso.

Le Levain

Questa piccola boulangerie e pasticceria francese è il luogo perfetto dove fare colazione se vi siete svegliati con una voglia di pain au chocolat o cinnamon roll. Ed è proprio sull’ultimo che è ricaduta la mia scelta. Cannelloso e appena sfornato una vera gioia per il palato! Il locale è piccolo e ha solo alcuni tavolini per una colazione veloce. Trovate tanti dolcetti francesi tra cui anche i macaron. E molte altre specialità salate e prodotti stagionali.

Si trova in Via Luigi Santini, 22. Aperto dalle 8:00 alle 20:00 tutti i giorni. Di recente ha aperto una succursale in Via Piave 8 che non mancheremo di andare a provare presto!

Alcazar

Questo vecchio cinema risalente all’epoca fascista ora è un luogo di incontro tra arte, spettacolo, artigianato e musica live. Dopo una chiusura durata circa due anni, nel 2017 viene riaperto e portato a nuova vita. Potete passare qui per un brunch, un drink serale, un pò di musica live e per il suo mercatino artigianale. Il mercatino lo trovate il lunedì, martedì, sabato e domenica dalle 10:00 alle 19:00 o 21:00. Potete controllare gli orari nel loro sito ufficiale, oltre a tutti gli eventi in programma.

Si trova in Via Cardinale Merry del Val, 14, ma potete accedere anche da Via di San Francesco a Ripa.

Elvis Live

Dal 2009 è il luogo perfetto dove comprare la t-shirt più alternativa di Roma. In questo negozietto, proprio accanto ad Alcazar Live e di fronte e Supplì Roma, trovate t-shirt, gadget, accessori tutti con simpatiche stampe che richiamano alle tradizioni e ai detti romani. E tante chicche musicali! Insomma il luogo dove fare il regalo più originale della capitale. Non a caso premiato come miglior negozio del quartiere. Infatti non vedo l’ora di farvi vedere la maglietta che ho preso a Riccardo! Ma poi chi è che vi accoglie con un bel “Ciao Patatoni?”

Si trova in Via di San Francesco a Ripa 27, aperto dal lunedì al sabato ore 11:00-14:00/16:00-19:00.

Supplì Roma, lo street food romano tra Trastevere e Gianicolo

Abbiamo fatto colazione. Abbiamo fatto shopping. Ma ora ci vuole uno spuntino! E poi guarda caso ci troviamo proprio davanti ad uno dei migliori supplì della capitale! E poi dobbiamo controllare che sia davvero al telefono! E si lo è! Questo posto, ormai un’istituzione romana, è qui dal 1979 ed oltre ai supplì trovate pizza al taglio e alte prelibatezze da gustare mentre correte da una parte all’altra di Roma. Ma preparatevi prima a fare un pò di fila!

Ma sapete che il nome Supplì deriva dal francese “surprise”? Fu l’esclamazione che fece un soldato francese delle truppe di Napoleone, appena arrivate a Roma, quando aprendo questa crocchetta di riso fu sorpreso di trovarci questa filante palla di formaggio. E dal filo che crea il formaggio caldo ecco il “supplì al telefono“.

Si trova in Via di San Francesco a Ripa 137, aperto dal lunedì al sabato ore 10:00- 21:00.

Piazza San Cosimato o meglio Piazza Simpsonsimato

Questa piazza nel cuore del rione Trastevere prende il nome dall’omonima chiesa che oggi fa parte dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita. Famosa per i murales a tema Simpson che ricoprono i muri del parco bimbi. Una piazza ricca di street art dove rilassarsi in uno dei tavolini dei tanti locali che trovate qui e respirare la vera anima di questo rione. Siamo passate in mezzo allo storico mercato e fotografato la vecchia insegna del Cinema America, sperando un giorno di rivederlo aperto.

Teatro dei Burattini del Gianicolo

Questo piccolissimo teatro dei burattini è qui dal 1959 fondato da Carlo Piantadosi. Per noi è un grande ricordo della nostra infanzia. Ma purtroppo negli ultimi anni ha rischiato di chiudere. Quindi vi invitiamo a fine spettacolo a lasciare un’offerta per poter far si che questa tradizione possa continuare a far ridere tanti bambini e non solo di Roma. Se volete riportarvi un souvenir potete acquistare uno dei burattini creati a mano.

Gli spettacolo si tengono sabato e domenica dalle 10:00 alle 17:30. La durata di ogni spettacolo è di circa 10 minuti.

Cannone del Gianicolo

Poco prima di mezzogiorni ci siamo posizionate al bel vedere del Gianicolo per non perderciTrastevere e Gianicolo: cosa vedere, fare e mangiare! In pochi, anche tra i romani, conoscono questa tradizione. Dal 1 dicembre 1847 questo cannone scandisce il mezzogiorno. Il pontefice Pio IX decise che Roma aveva bisogno di un segnale unico dell’ora ufficiale. Ebbene si non tutte le campane di Roma suonano precise! Inizialmente il cannone fu posizionato a Castel Sant’Angelo spostato poi qui nel 1903. Tradizione interrotta solo durante la seconda guerra mondiale. Fin da piccola assistere allo sparo del cannone era un’esperienza ricca di adrenalina e paura! Infatti indovinate chi allo sparo non ha saputo trattenere uno strillo?

Stanche dopo tanti chilometri siamo corse nuovamente giù! Si, preparatevi a fare un bel percorso in salita per arrivare da Trastevere al Gianicolo! Ma pensate sempre che poi sarà in discesa.

Noi siamo felicissime di avervi portato con noi in questa passeggiata e siamo curiose di sapere se conoscevate tutti i luoghi che vi abbiamo nominato qui.

Ma vi aspettiamo sui nostri social per farvi scoprire tutte le ultime avventure!

Fiuto Restaurant: il primo ristorante per cani a Roma.

A Roma in zona Ponte Milvio ha aperto il primo ristorante per cani: Fiuto Restaurant! E come potevamo non portarci Nanà proprio per il suo compleanno?!

Avere modo di poter condividere del tempo speciale con la nostra piccola grande amica pelosa non è una cosa così scontata. Chi si muove o viaggia spesso con il proprio cane sa delle difficoltà che spesso si possono trovare nel poter entrare e cenare in un locale. Se avete seguito le nostre avventure la scorsa estate in Portogallo sapete quanto questo comporti anche stress.

Ma ora siamo felicissimi di avere un luogo, nella nostra città, in cui Nanà è la prima benvenuta! E infatti l’accoglienza nei suoi confronti è stata super! Con tanto di palloncino per il compleanno!

Ma come nasce questa idea tutta Dog Friendly a Roma?

Alessandro, Marco e Mario decidono insieme di creare un luogo unico dove l’attenzione agli amici a 4 zampe fosse al primo posto. Non è stato facilissimo perchè quando si tratta di qualcosa di nuovo e mai provato prima, anche a livello giurisdiziario, non è facile capire come muoversi. Così dopo tanto girare ed informarsi è nato Fiuto Restaurant nel cuore di Roma.

L’idea è quella di concedersi e concedere anche al proprio cane, un’esperienza culinaria che vada oltre le solite “pappe”. Una cucina Gourmet in piatto ma prima di tutto in ciotola.

Ma tranquilli. Tutto viene lavorato, cucinato e servito nel pieno rigore sanitario. Infatti da Fiuto Restaurant ci sono due cucine, due chef ma un unica sala dove condividere tutti insieme il gustoso pasto.

La grande attenzione all’igiene è stata per i tre proprietari da subito essenziale. La soluzione è arrivata decidendo di creare due spazi distinti in cui cucinare la stessa materia prima. La qualità dei prodotti e la scelta delle materie con cui creare i piatti sono le stesse: per cane e padrone.

Nelle due cucine i diversi chef preparano con gli stessi ingredienti piatti che andranno a soddisfare tutti i palati!

Sfogliando il menù troverete l’area Dog in cui potrete scegliere tra bowls, secondi piatti, dolci e drinks per il vostro amico a 4 zampe. Il menù è realizzato con l’aiuto di fidati veterinari nutrizionisti.

Luca, Chef e addestratore cinofilo, si occuperà della realizzazione delle pietanze del vostro cane. Potrete rivolgervi a lui per segnalare eventuali allergie o problematiche di salute, in modo da creare il piatto giusto. La cucina a vista vi darà modo di poter osservare lo chef al lavoro! E far venire l’acquolina in bocca anche a voi. Perchè rimarrete sbalorditi dalla presentazione dei piatti. Ci è mancato poco che Riccardo rubasse la bowl a Nanà!

Luca sarà sempre in sala per controllare la situazione e gestire i nostri amici pelosi. Infatti sarà lui a guidarvi verso il vostro tavolo pensando a dividere in modo adeguato i cani per razza e taglia.

I tavoli sono separati tra di loro da pannelli e ogni cagnolino ha la sua cuccia, che è lavata giornalmente. Questo garantisce una rilassatezza del cane e anche quella del padrone. All’arrivo viene servita subito una fresca ciotola di acqua. Tenete presente che un cane non può mangiare tanto quanto noi, quindi chiedete consiglio a Luca su i piatti o il piatto migliore da servire al vostro amico peloso.

Non vi preoccupate che non starete a guardare il vostro cagnolino mangiare, mentre voi avete il piatto vuoto!

La scelta del menù padroni è fatta di ricette semplici ma elaborate in modo totalmente nuovo e alternativo. Avete mai sentito la parmigiana in tortellino homemade? Questo è in assoluto uno dei piatti che dovete provare, iniziando magari con la tartare di fassona. Se preferite il pesce Riccardo vi consiglia il risotto con tartare di ricciola.

Noi abbiamo scelto di accompagnare i piatti con due cocktails che ci sono stati preparati in abbinamento alle pietanze scelte.

Ci raccomandiamo di lasciare spazio per i dolci! Il Montblanc e il Riso al latte sono delle ottime scelte. E mentre noi ci gustavamo i nostro dolcetti Nanà spengeva le candeline sulla sua torta!

Si un vera torta fatta al momento per lei! E non ce ne ha dato neanche un pezzetto!

Insomma questo nono compleanno di Nanà è stata una grande serata per noi ma soprattutto per lei che grazie a Fiuto Restaurant si è potuta sentire come una piccola regina.

Che poi è già la regina dei nostri cuori ma vabbè.

Quindi non aspettate e portate subito i vostri amici a quattro zampe qui!

Fiuto Restaurant si trova a Roma in Via Flaminia 502, è aperto dall’aperitivo al dopo cena. Potete trovare i loro contatti qui e vi consigliamo di prenotare in anticipo prima che la cuccia sia occupata!

Nanà ringrazia ancora tutto lo staff e speriamo di rivederci presto per provare il nuovo menù!

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