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Dove mangiare e dormire a Bangkok

Ormai ci conoscete e sapete che la prima cosa che abbiamo cercato a Bangkok è stata proprio: dove mangiare (e cosa) e dove dormire. Bangkok è una città dalle mille sfaccettature: locali con musica altissima, templi dorati dove rifugiarsi, Pad Thai squisiti da gustare accanto a un gattino.

Mettiamo subito in chiaro una cosa: in Thailandia e nello specifico a Bangkok, non rimarrete delusi da quello che mangerete. Ovviamente, sarà essenziale trovare anche un posto tranquillo dove rilassarsi e ricaricarsi. In questo viaggio in Thailandia, il nostro itinerario è stato un po’ itinerante. Se volete conoscere tutte le nostre tappe, potete leggere l’articolo dedicato.

Attenzione inoltre alle nuove norme di accesso al Paese: dal 1° maggio è obbligatorio compilare un nuovo modulo online. Vi spieghiamo tutto passo passo qui: Thailandia: consigli prima della partenza.

Se anche tu stai per organizzare il tuo viaggio in Thailandia, puoi seguire i nostri consigli prima della partenza.
Se invece preferisci affidarti a mani esperte, puoi contattare Stefania, Travel Designer certificata, per organizzare un viaggio su misura pensato per ogni tua richiesta. Scrivimi per un preventivo gratuito: realizzerò il viaggio dei tuoi sogni!

Siamo arrivati e ripartiti da Bangkok, soggiornando in due diverse strutture, e abbiamo provato vari locali dove mangiare e bere un drink. Come sempre, siamo felici di condividere tutto con voi, quindi iniziamo subito a segnare tutti i posticini dove mangiare a Bangkok.

Sui nostri social trovate già tanti contenuti e se ancora non ci seguite… beh, è ora di farlo!

Dove mangiare e bere a Bangkok

Siamo partiti da Roma con una gran voglia di Pad Thai. Che sia stato proprio questo lo scopo del nostro viaggio? Quello che è sicuro è che ne abbiamo davvero abusato. Ma non è l’unico piatto che farà esplodere le vostre papille gustative.

Come sempre, vi consigliamo di fare una cura di fermenti lattici prima della partenza e durante il viaggio, di non bere acqua dal rubinetto (evitando anche il ghiaccio) e di fare attenzione allo street food, controllando sempre che sia tutto ben cotto. Ma, cosa importantissima, partite sempre con una copertura sanitaria che vi garantisca tranquillità. Da anni noi ci affidiamo a Heymondo e, grazie a noi, potete avere uno sconto del 10%. Approfittatene cliccando sul banner qui sotto.

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Ma tornando al dove mangiare (e cosa) a Bangkok, vi lasciamo la nostra lista di locali dove gustare le specialità della Thailandia, accompagnati da una bella Chang fresca.

Madame Musur Bar & Restaurant

Abbiamo mangiato qui per ben due sere, data la vicinanza al nostro primo pernottamento. Si trova nei pressi della famosa Khaosan Road, ma rimane in una zona molto più tranquilla. Il locale è arredato in pieno stile, con lanterne e fiori. I piatti sono quelli tradizionali della cucina thailandese.
Nello specifico abbiamo preso: il Pad Thai. Se ancora non sapete che piatto sia, ve lo spieghiamo: si tratta di noodles di riso saltati con uovo, verdure, germogli di soia, arachidi, salsa di pesce e a scelta, gamberi, pollo o tofu. Io li ho provati in tutti i modi e confermo la bontà di questo piatto.

Altro piatto provato qui: il Green Curry thailandese, Gang Kiew Wan. Squisita zuppa di carne con verdure che, per il mio palato, è risultata molto delicata e non piccante.

Khao Pad: riso saltato con carne a scelta, verdure, latte di cocco, curry e baby corn.

Ottimo anche il Mango Sticky Rice, il dolce thailandese per eccellenza (e forse uno dei più buoni al mondo): riso glutinoso, latte di cocco e mango fresco. Non potete non mangiarlo in un viaggio in Thailandia!

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Pad Thai Kratong Thong by Ama

In realtà, se parliamo di Pad Thai, il podio è riservato a questo piccolo e super accogliente locale situato proprio davanti al Wat Pho. Perfetto per rilassarsi e ricaricarsi dopo la visita al Wat Pho e al Wat Arun. Essendo piccolino potreste dover aspettare un po’ per avere posto, ma fidatevi: ne vale la pena.
Il Pad Thai qui viene servito all’interno di una cialda di uovo, che poi mangerete a fine piatto. Voto a questo Pad Thai: dieci. Potete accompagnarlo con un Butterfly Blue Tea, una tisana di fiori di pisello che dà questo colore blu. Scoprite cosa succede aggiungendo qualche goccia di lime alla bevanda!
Non vengono serviti alcolici. Attenzione: pagamento solo in contanti.

Nai Ek Roll Noodles

Siamo capitati qui per caso. Stavamo passeggiando lungo Yaowarat, la strada principale di Chinatown, quando ci siamo imbattuti in questo locale lungo la strada con la fila. Dove c’è fila, di solito c’è cibo buono… e infatti!
Abbiamo atteso circa 20 minuti e abbiamo scelto: crispy pork e costolette con verdure, accompagnati da un piatto di riso. Il maiale croccante è qualcosa di favoloso, cotto alla perfezione e delizioso. Il piatto forte qui, in realtà, è la zuppa di noodles con maiale croccante, che gli ha fatto guadagnare un posto nella guida Michelin nel 2018 e 2019.

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Yaowarat Toasted Bread

Poco dopo Nai Ek abbiamo notato un’altra lunga fila davanti a uno stand… e quindi, chi siamo noi per non accodarci? Preparatevi a una bella dose di glicemia!
Qui vengono serviti dei piccoli bun grigliati e riempiti con una crema a vostra scelta: latte, mango, durian (sì, proprio lui, il frutto più puzzolente del mondo), cioccolato, fragola, ananas, e poi i due gusti scelti da noi: burro d’arachidi e tuorlo d’uovo marinato. Indescrivibile! Dovete solo prendere un aereo e volare a Bangkok per assaggiarli.

Amorosa Bar

Qui ci siamo concessi un aperitivo con vista spettacolare sul Wat Arun. Si tratta di un locale distribuito su diversi piani di un palazzo affacciato proprio sul fiume Chao Phraya. È un residence con pernottamento, caffè al piano terra, ristorante e sala drink all’ultimo piano. Perfetto al tramonto o per una serata romantica.
Noi abbiamo optato per l’aperitivo: due cocktail (tra cui il Bangkok Sling, dolce e fruttato), accompagnati da un piatto di spring roll. Un rooftop bar dalla vista spettacolare e dai prezzi nella media.

Consigli random per mangiare a Bangkok

Abbiamo provato anche altri posticini lungo le strade, di cui però non abbiamo i nomi: piccoli ristorantini nascosti, che a prima vista non sembrano nemmeno locali. Il nostro consiglio è di fare sicuramente una lista dei locali più gettonati dove mangiare a Bangkok, ma tenete presente che in molti di quelli “instagrammabili” le file possono durare anche ore. Per noi, perdere così tanto tempo in viaggio è un po’ troppo, anche perché si trovano piatti buoni e tradizionali un po’ ovunque in città – alcuni anche migliori!
Passeggiate per i mercati e assaggiate, sempre prestando attenzione all’igiene.

Per i tanti rooftop bar, purtroppo, serve la prenotazione, e in molti di quelli famosi (come lo Sky Bar), oltre al dress code, c’è da calcolare una spesa elevata anche solo per un drink. Malgrado spesso ci concediamo lo sfizio di un drink fighetto, abbiamo preferito vivere Bangkok in modo più tranquillo.

Alcuni localetti dove rilassarsi e bere una birra con musica live li trovate lungo Ram Buttri Alley.
Khaosan Road è la via della perdizione: locali con musica altissima, night club a luci rosse e stand con spiedini di coccodrillo e insetti. Noi non siamo quel tipo di locale. Infatti, troverete cartelli con scritto “10 baht per fare la foto con gli spiedini di scorpioni o cavallette”. Questo vi dovrebbe far riflettere.
Quindi, evitate di mangiare queste cose.

Un’altra stradina dove trovare locali carini, tranquilli e con musica come piace a noi è Sam Sen Road: qui una pausa da Adhere The 13th Blues Bar, Musashi Bar BKK e Murmur.

Dove dormire a Bangkok

Per le prime due notti a Bangkok abbiamo scelto una delle zone più vivaci della città: in prossimità di Khao San Road, ma lontano dal suo caos.
Rambuttri Village Plaza è un hotel/residence situato lungo una delle parallele di Khao San Road, quindi qui non avrete problemi con la musica alta dei locali… almeno noi non ne abbiamo avuti, anche grazie alle camere ben insonorizzate.

Dalla strada principale si entra accanto al Thai Garden, trovandosi subito immersi in un angolo di tranquillità con un giardinetto e una fontana. La struttura è pulita e dotata di piscina e servizi vari. Le camere sono spaziose il giusto e il bagno in camera era pulito. Per noi, un’ottima soluzione.

Il pernottamento della seconda parte del viaggio è stato invece alla Sawatdee Guesthouse, gestita da madre e figlio. Si trova all’interno di un vicolo ricco di piante, in una zona molto più tranquilla. La camera era spaziosa, con un bagno molto essenziale e la classica doccia “all’asiatica”: apri il doccino e bagni tutto.

In entrambe le strutture ci siamo trovati molto bene per rapporto qualità-prezzo. Ovviamente dipende dalla zona che preferite. Ci siamo mossi tranquillamente in entrambe le occasioni, a piedi oppure chiamando un Grab.

Insomma, anche oggi vi abbiamo dato i nostri preziosi consigli di viaggio… ma soprattutto, ora sapete dove mangiare e dormire per il vostro prossimo viaggio a Bangkok!

Mi raccomando: non fatevi rapire troppo da questa città… e al vostro rientro raccontateci com’è andata!

Santuario degli elefanti etico a Phuket

Una delle esperienze che più mi hanno messo ansia durante questo viaggio in Thailandia è stata la necessità di essere davvero sicura di aver scelto un santuario degli elefanti etico a Phuket.

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Prima di partire, ho passato notti insonni a guardare video su YouTube, leggere contenuti sui social, blog e siti web, confrontando ogni singolo santuario presente sull’isola. Ho esaminato attentamente il modo in cui questi giganti silenziosi vengono ospitati nelle riserve.

Purtroppo, ho scoperto che dietro questo tema si nascondono tantissime storie di sfruttamento, inganno e crudeltà. L’uomo, pur di guadagnare, è spesso disposto a tutto: a mentire, a ingannare… non solo sé stesso, ma anche questi esseri indifesi. Ammetto che, dopo tante lacrime — sì, perché ho visto e letto di situazioni davvero strazianti — sono riuscita a creare una lista di santuari degli elefanti veramente etici in Thailandia e, in particolare, a Phuket.

Se ci seguite sui nostri social, avrete già visto qualche scorcio della nostra fantastica avventura in Thailandia e delle meraviglie che questa terra sa regalare… incluso un piccolo spoiler della nostra visita presso Hidden Forest. Quindi, se ancora non lo fate, correte a seguirci!

Come scegliere il santuario giusto

Partiamo subito da una domanda fondamentale: cosa significa davvero “etico”?
Cavalcare un elefante non è etico. Fare il bagno con un elefante fa male sia a lui che a noi. La sua pelle è molto delicata, e strofinarlo con spazzole o fango può causargli seri problemi. Per noi, immergerci in una pozza con loro significa esporsi a una grande quantità di germi e batteri, compresi quelli contenuti negli escrementi degli elefanti. Schifoso vero?

Accarezzarli, toccarli, salire sulla loro proboscide per scattare foto o video non li mette affatto a loro agio. Non dimentichiamolo: stiamo parlando di animali selvatici.

In natura, gli elefanti vivono in gruppi, le mandrie, e in totale libertà senza alcun contatto con gli esseri umani. Sappiamo bene che questo purtroppo non accade in molte zone del nostro pianeta, e l’Asia è uno dei continenti più duramente colpiti dallo sfruttamento e maltrattamento turistico di queste creature.

Quindi, qualsiasi “santuario” che vi prometta bagni, cavalcate, foto o spettacoli con gli elefanti… non è un vero santuario.

Quello che può essere accettato in un santuario etico è osservarli da una distanza di protezione, fondamentale anche per la nostra sicurezza. Basti pensare a quanto accaduto mesi fa a una ragazza spagnola, proprio in Thailandia.

La maggior parte dei santuari consente solo pochi minuti in cui offrire della frutta agli elefanti, sempre senza allungare la mano o toccarli. Solitamente, si prosegue poi con una camminata nella foresta, seguendoli in totale silenzio e rispettando i loro spazi.

La nostra esperienza a Hidden Forest Elephant Reserve

Ammetto che, prima di arrivare qui (e anche durante), ho provato tanta ansia. Mi chiedevo se avessi davvero scelto uno dei santuari degli elefanti etici e rispettosi di Phuket. La risposta l’ho scoperta solo vivendo questa esperienza… e posso già anticiparvi: sì, siamo in un vero santuario per elefanti.

Il biglietto per la mezza giornata (mattinata) include il prelievo direttamente dal vostro hotel, nella fascia oraria 8:00–8:30. L’arrivo al santuario è previsto per le 9:00. Una volta arrivati, ci hanno fatto accomodare in una sala all’aperto, dove una delle volontarie ci ha raccontato di più su queste meravigliose creature. Gli elefanti si distinguono tra asiatici (quelli che vedrete qui) e africani. Sono molto diversi tra loro per dimensioni, adattamento climatico e alimentazione. Purtroppo, ci è stata raccontata anche la dura realtà dello sfruttamento che questi animali hanno subito e ancora oggi subiscono. Tra circhi, spettacoli, lavori nei campi e turismo irresponsabile sono piaghe ancora presenti, soprattutto in Thailandia.
Negli ultimi anni si sta lavorando tanto per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, ma la strada è ancora lunga.

Vi ricordiamo di non partire mai senza una valida assicurazione di viaggio. Da anni ci affidiamo a HeyMondo e, grazie a noi, potete ottenere uno sconto del 10% sulla vostra prossima assicurazione. Vi basterà cliccare sul banner qui sotto!

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Dopo una conoscenza approfondita su questi giganti buoni, ci siamo divisi in due gruppi (famiglie con bambini e adulti) e siamo stati accompagnati in uno dei punti di osservazione.
Ci siamo lavati le mani e, per circa 15 minuti, abbiamo potuto offrire delle banane agli elefanti presenti in quell’area. Era assolutamente vietato accarezzarli, e anche se forse si potrebbe evitare anche questo piccolo contatto, devo dire che tutto è stato attentamente supervisionato, nel pieno rispetto delle distanze e del benessere degli animali.

Dopo la merenda, loro si sono avviati nella foresta, e anche noi abbiamo iniziato il nostro percorso.
Durante la passeggiata ci siamo fermati ad osservarli mentre mangiavano e li abbiamo ascoltati comunicare tra loro. Un’emozione unica, vedere come trascorrono in modo tranquillo il loro tempo e come interagiscono tra di loro. I sette elefanti ospitati in questo santuario provengono tutti da situazioni diverse. I volontari li seguono attentamente, osservando ogni loro movimento per capirne lo stato fisico ed emotivo. Ad esempio, la più anziana ha 60 anni e preferisce restare in solitaria, mentre tre “amichette” poco dopo si sono tuffate nel laghetto: vi assicuro che il loro entusiasmo era percepibile.

Nel frattempo, noi siamo arrivati alla postazione pranzo e, gustandoci un Pad Thai (uno dei più buoni di tutto il viaggio), ci siamo goduti la vista di alcuni elefanti che si tuffavano nel lago.
Intorno alle 12:30 si è conclusa la nostra esperienza qui. Abbiamo salutato e ringraziato i volontari, tra cui Louise e Russell, e siamo stati riaccompagnati al nostro alloggio.

Sono uscita da questo luogo davvero felice. Ho visto la passione e l’amore autentico dei volontari, ho percepito il loro impegno concreto nell’aiutare questi animali e nel voler sensibilizzare chiunque entri in contatto con questa realtà al rispetto profondo verso queste meravigliose creature. L’unica interazione diretta con gli elefanti è stata quel quarto d’ora iniziale in cui abbiamo potuto offrire loro della frutta, mantenendo la giusta distanza e senza toccarli. Dopo di che, gli animali sono stati totalmente liberi di muoversi nella riserva, e noi felici di poterli osservare da lontano, liberi, nel loro habitat.

Costo dell’esperienza circa 78,00€.

Come prenotare in un vero santuario degli elefanti a Phuket

Questa è una di quelle rare situazioni in cui vi sconsiglio di prenotare tramite Get Your Guide.
Lasciate questa applicazione per le tante altre attività che potete fare qui sull’isola di Phuket o nel resto della Thailandia. Perché vi dico questo?
Purtroppo, definirsi “etici” è diventata una moda che attira quella parte di turismo consapevole che vuole fare del bene, ma che magari non ha il tempo o le risorse per informarsi a fondo. E così cosa succede? Prenotate la vostra esperienza in un santuario X… e vi ritrovate nel santuario Y, dove gli elefanti vengono ancora cavalcati o usati per fare il bagno insieme ai turisti.

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Ho scoperto che spesso vengono usati nomi molto simili per confondere, ad esempio: prenotate per il Phuket Elephant Sanctuary ma alla fine vi ritrovate con una prenotazione per Elephant Phuket Sanctuary – e non sono la stessa cosa. Quindi scegliete con attenzione il santuario che più rispecchia i vostri valori e le vostre aspettative, e prenotate sempre tramite il sito ufficiale. Noi, ad esempio, abbiamo fatto così per l’Hidden Forest.

Lista dei santuari degli elefanti etici in Thailandia e Phuket

Qui di seguito vi lascio una lista dei santuari degli elefanti che, secondo le mie ricerche, sono realmente etici, sia a Phuket che nel resto della Thailandia.
Ringrazio chi ha confermato con la propria esperienza la validità di questi nomi. E se anche voi ne conoscete altri da consigliare o da aggiungere alla lista, vi aspettiamo nei commenti!

La nostra conclusione è che esistono davvero luoghi etici, dove si pensa al bene degli elefanti e non solo al loro utilizzo a scopo turistico. Sta però a noi porre la giusta attenzione su quali realtà supportare e fare in modo di sensibilizzare il più possibile su questo tema.
Non vi racconto cosa ho visto poco dopo essere uscita dalla nostra esperienza all’Hidden Forest. Vi posso solo dire che, purtroppo, ho visto con i miei occhi la faccia più crudele di questo sistema di maltrattamento e sfruttamento.

Camminando per le strade di Phuket, potreste imbattervi anche voi in queste situazioni.
Cosa potete fare: non alimentarle, affinché il mancato guadagno porti, piano piano, alla loro scomparsa.
Spero di avervi dato un po’ di fiducia nel prendere parte a una di queste esperienze in uno dei santuari consigliati, e di aver contribuito a sensibilizzare chi ancora non conosce queste realtà, aiutandolo a capire che ogni nostro gesto su questa Terra è importante, sia per noi che per le splendide creature che la abitano.


Vi aspettiamo per la prossima avventura!

Thailandia: consigli prima della partenza

Ed eccoci qui rientrati da poche ore che come sempre non vedo l’ora di sedermi alla mia postazione e condividere i mie consigli di viaggio su questa nuova destinazione: la Thailandia. Questo viaggio è stato organizzato in sole tre settimane e sinceramente non era assolutamente previsto. Ma si sa: ci sono viaggi, destinazioni ed esperienze che arrivano da sole, nel momento giusto. E così è stato per la Thailandia.

Anche se con poco anticipo, partire preparati è essenziale per evitare brutte sorprese durante il viaggio. Questo itinerario non ha richiesto grandi difficoltà da gestire, ma con i nostri consigli sulla Thailandia riuscirete anche voi a vivere un’esperienza da sogno.

E se non avete tempo o praticità con il fai-da-te, ricordate che Stefania, in qualità di Travel Designer Certificata, è qui per aiutarvi a organizzare e prenotare ogni singolo aspetto del vostro viaggio. Con un itinerario su misura, studiato in base alle vostre esigenze e aspettative. Contattami per email o visita la mia pagina dedicata: PRENOTA IL TUO VIAGGIO.

Quindi, iniziamo subito a scoprire la Terra del sorriso!

Documenti e visto

Ad oggi, 16 aprile 2025, per entrare in Thailandia è necessario essere in possesso di un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di partenza.

A partire dal 1° maggio 2025, sarà inoltre obbligatorio compilare online la Thailand Digital Arrival Card (TDAC). Questo nuovo modulo digitale andrà a sostituire i moduli cartacei TM.6, rendendo la procedura di controllo alla dogana molto più veloce e snella. La TDAC dovrà essere compilata entro 3 giorni dalla partenza. La procedura è semplicissima: basterà recarsi sul sito ufficiale del governo thailandese (link qui) e compilare il modulo “Arrival Card”.

Sto facendo una simulazione proprio in questo momento: una volta aperta la pagina, vi verranno richiesti i dati personali, incluso il numero di passaporto. Successivamente si passerà ai dati di viaggio, dove bisognerà inserire il numero del volo, la data di arrivo e partenza, e le informazioni relative al primo pernottamento. Una volta completata la compilazione e inviata la richiesta, in pochi minuti riceverete la schermata del vostro TDAC, che potrete salvare sul telefono o stampare. Davvero niente di complicato!

L’unica cosa importante da ricordare è che questo nuovo modulo elettronico sarà obbligatorio a partire dal 1° maggio 2025. Per tutti gli altri tipi di visto, vi invitiamo a contattare direttamente l’Ambasciata thailandese.

Assicurazione viaggio

Non smetteremo mai di dirvelo: a prescindere dalla destinazione, una delle cose che non deve mai mancare in valigia è una buona e valida assicurazione di viaggio e sanitaria.

Tra i consigli fondamentali per vivere un viaggio in totale tranquillità in Thailandia, stipulare una copertura assicurativa completa è davvero essenziale: vi proteggerà da ogni tipo di imprevisto.

La sanità in Thailandia è di buon livello, ma può essere molto costosa. Basta una semplice distorsione alla caviglia per far lievitare i costi… figuriamoci in caso di intossicazioni alimentari o cadute in motorino, magari durante un’avventura a Phuket! Con HeyMondo, potete viaggiare sereni grazie alla sua comoda app e a un servizio di assistenza 24 ore su 24 in italiano. E, last but not least, grazie a noi potete ottenere uno sconto del 10% sulla vostra prossima assicurazione! Approfittatene e partite sereni!

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Quando andare

Come sempre, per nostra esperienza, non è più così prevedibile trovare il “periodo perfetto” per viaggiare in un determinato paese. Tuttavia, ci sono comunque dei momenti dell’anno che è meglio evitare. La Thailandia ha un clima tropicale monsonico, quindi è soggetta a un periodo di monsoni e piogge intense, tipico di molti paesi del Sud-Est Asiatico. Se volete aumentare le probabilità di vivere un viaggio piacevole, il periodo migliore per visitare la Thailandia va da novembre ad aprile. In questi mesi, le temperature sono un po’ più sopportabili (tra i 20 e i 30 gradi) e le piogge sono meno frequenti. I mesi ideali sono gennaio, febbraio e marzo, che coincidono ovviamente con l’alta stagione turistica.

La nostra esperienza a inizio aprile è stata un po’ borderline: abbiamo trovato temperature già molto alte, con picchi di 35 gradi durante il giorno, giornate per lo più soleggiate ma con piogge occasionali.
Soprattutto a Phuket, abbiamo avuto un’intera giornata di pioggia e acquazzoni. Da aprile a ottobre, infatti, inizia la stagione delle piogge, con un aumento delle temperature, dell’umidità e, naturalmente, delle precipitazioni.

Ovviamente, molto dipende dalla tipologia di viaggio e dalle zone che decidete di visitare, poiché la situazione tra il nord e il sud del Paese può variare leggermente.
Ma se il vostro obiettivo è una vacanza al mare, i consigli per un viaggio in Thailandia sono quelli di puntare sulla stagione secca, cioè durante il nostro inverno. Noi, tutto sommato, ci riteniamo soddisfatti della scelta del periodo: a parte il caldo, qualche pioggia occasionale ci ha persino dato un po’ di tregua e rinfrescato l’aria!

Ricordate che la Thailandia ha 6 ore di differenza con l’Italia durante l’ora solare e 5 ore durante l’ora legale.

Applicazioni da avere

Lo sappiamo: ormai viviamo con il cellulare sempre in mano, ed è diventato essenziale avere le app giuste per organizzare tutto con un semplice click. Non possono quindi mancare i nostri consigli sulle applicazioni da scaricare prima di partire per la Thailandia! Dagli spostamenti al cibo, ecco la lista delle app indispensabili da avere sul telefono per vivere al meglio il tuo viaggio.

  • Grab e Bolt. Sono l’equivalente del nostro Uber, due applicazioni indispensabili per spostarsi nelle città o su distanze medio-brevi. Grab consente anche di prenotare corse in motorino a Bangkok, utilissime se il traffico rischia di farvi perdere tempo prezioso. In questo caso, però, fate sempre attenzione a indossare il casco! Proprio come Uber, Grab offre anche il servizio di food delivery: comodissimo se siete troppo stanchi per uscire dalla vostra stanza d’hotel. Bolt, invece, lo abbiamo trovato molto più economico rispetto a Grab. Il nostro consiglio? Confrontate sempre i prezzi su entrambe le app e scegliete la corsa più conveniente. Potete inoltre scegliere se pagare tramite carta direttamente dall’app, oppure in contanti al driver.
  • GetYourGuide. Un’applicazione essenziale per prenotare esperienze e tour ovunque nel mondo. Grazie a GetYourGuide abbiamo organizzato facilmente l’escursione alle Phi Phi Islands da Phuket. Il tour in giornata da Bangkok ai templi di Ayutthaya. È comoda, affidabile, e permette di cancellare la prenotazione fino a 24 ore prima con rimborso completo. Qui potete trovare tantissime attività con cui completare la vostra esperienza di viaggio in Thailandia.
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  • AirAsia MOVE. È un po’ l’equivalente del nostro Skyscanner, ma dedicato soprattutto al Sud-Est Asiatico. Tramite l’app potete prenotare voli, hotel ed eventi. Noi, ad esempio, abbiamo prenotato qui i nostri voli interni da Bangkok a Phuket, confrontando le varie offerte per scegliere quella più adatta alle nostre esigenze.
  • App della tua compagnia aerea. Non dimenticare di scaricarla e attivare le notifiche, così resterai aggiornato su: eventuali ritardi, orari consigliati per l’arrivo in aeroporto, Check-in e imbarco…e sì, anche per ricordarti del volo di rientro a casa, purtroppo.
  • Tripadvisor e TheFork. Due app che non possono mancare sul tuo telefono, soprattutto quando si tratta di scegliere dove mangiare o vivere un’esperienza gastronomica autentica. Con Tripadvisor puoi trovare facilmente i migliori ristoranti, leggere le recensioni e scoprire chicche nascoste come il miglior Pad Thai o un rooftop bar perfetto per il tramonto a Bangkok. TheFork è comoda per prenotare direttamente dall’app, soprattutto se l’inglese non è il tuo forte: niente telefonate, tutto in pochi click. Attenzione però: non tutti i locali in Thailandia usano TheFork. Ma vale la pena provarci, anche perché si trovano spesso offerte e sconti esclusivi.

Spostamenti interni e in città

Arrivare in Thailandia dall’Italia è molto semplice, anche perché si trovano spesso ottime offerte sui voli.
Già a partire da 500€ si può considerare un buon prezzo per un volo intercontinentale. Noi abbiamo approfittato di un’offerta con Oman Air, prenotata solo tre settimane prima della partenza: volo Roma–Bangkok con scalo a Muscat. Una volta arrivati a destinazione, qualunque sia il vostro aeroporto di arrivo in Thailandia, sarà facilissimo spostarsi — via terra o mare — per raggiungere anche i luoghi più incontaminati del Paese.

Spostamenti interni. Per i grandi spostamenti interni, il nostro consiglio è di optare per i voli domestici.
Su AirAsia o portali come Trip.com, si trovano spesso ottime offerte. Noi, ad esempio, abbiamo volato da Bangkok a Phuket con Thai Lion Air, partendo dal secondo aeroporto di Bangkok (Don Mueang): volo puntuale, compagnia affidabile e prezzo super conveniente. In alternativa potete considerare i bus, come abbiamo fatto noi durante il nostro viaggio in Malesia (ve ne parliamo qui).
Tuttavia, viaggiare via terra non è sempre la scelta migliore. Ritardi causati da traffico o incidenti sono piuttosto comuni e rischiate di dover rivedere i vostri piani. Valutate attentamente. Una buona opzione alternativa potrebbero essere i treni, anche se noi non abbiamo esperienza diretta.

Attenzione al noleggio motorini. Per poter guidare in Thailandia — motorino compreso — è obbligatorio avere la patente internazionale. Anche se spesso la compagnia di noleggio non ve la chiederà, in caso di incidente o controllo da parte delle autorità rischiate una multa salata e non sarete coperti dall’assicurazione (né per danni fisici né materiali).

Inoltre, guidate solo se siete davvero esperti. Sull’isola di Phuket abbiamo visto molti incidenti in diretta: ragazzi inesperti, magari alla prima esperienza su due ruote, che si sono ritrovati in mezzo al caos del traffico thailandese e sono finiti a terra davanti ai nostri occhi. Perché rovinarsi la vacanza quando con pochi baht si può prendere un Grab in tutta comodità e sicurezza? Almeno questo è tra i consigli che sentiamo di darvi per il vostro viaggio in Thailandia. Pensateci bene prima di fare questa scelta. E se decidete di guidare, ricordate sempre: patente internazionale, casco e buon senso.

Pagamenti, consigli per la Thailandia

Come sempre, anche prima della partenza per la Thailandia, il nostro consiglio è quello di verificare che la vostra carta di credito o debito sia abilitata ai pagamenti internazionali. In Thailandia è generalmente possibile pagare con carte, ma non sempre vengono accettate. In molti luoghi, soprattutto nei mercati locali o nei piccoli ristoranti, troverete il classico cartello con scritto “Only Cash!”.

Per questo motivo vi suggeriamo di ritirare un po’ di contanti già all’aeroporto, così da affrontare comodamente almeno la prima parte del viaggio. Nel nostro caso, per una settimana abbiamo ritirato 10.000 Baht, circa 270,00 €, che abbiamo utilizzato per pagare nei mercati, nei chioschi street food e nei locali più semplici, dove le carte non sono accettate.

Per darvi un’idea dei costi: un Pad Thai costa in media tra i 100 e i 120 Baht. Sì, avete capito bene: abbiamo usato il Pad Thai come “unità di misura” per valutare i prezzi durante il viaggio. È stato un modo semplice e divertente per stimare le spese quotidiane! Ma come prelevare i Baht? Noi preferiamo prelevare direttamente agli ATM, piuttosto che cambiare euro in contanti: di solito il tasso è più conveniente, anche se va considerata una commissione fissa di 220 Baht per ogni prelievo (circa 5,90 €).
Per questo motivo, vi consigliamo di prelevare il più possibile in un’unica operazione e poi gestire al meglio i pagamenti tra contanti e carte.

Abbiamo inoltre notato che in alcuni luoghi è attivo il pagamento tramite Alipay, l’app che avevamo già utilizzato in Cina e che consente di pagare tramite QR code. I nostri consigli di viaggio sulla Cina sono tutti qui.
Purtroppo, avevamo disinstallato l’app e non siamo riusciti a testarla direttamente in Thailandia, ma se qualcuno di voi l’ha provata, fatecelo sapere nei commenti! Un’altra cosa da tenere a mente: purtroppo, pagando con la carta, in alcuni casi ci è stata addebitata una commissione extra del 3% o 5%.
Ci è capitato soprattutto in piccoli negozi o ristoranti locali. È una cifra contenuta, ma rappresenta comunque una spesa aggiuntiva sul totale, quindi meglio saperlo in anticipo!

La parte divertente dei pagamenti in Thailandia? Contrattare! È una regola base nei mercati e nei piccoli negozi, dove spesso i prezzi non sono fissi. Ovviamente, non ha senso contrattare dove i prezzi sono chiaramente esposti e già stabiliti. Ma ad esempio, per una corsa in taxi o tuk tuk, potete negoziare fino all’ultimo Baht!
A loro spesso diverte, e anche per voi sarà un’esperienza simpatica e tipicamente locale.

Connessione

Per questo viaggio ci siamo affidati, ancora una volta, alla eSIM di Holafly. L’avevamo già testata in altri angoli del mondo con ottimi risultati (sì, anche in Cina!), e non ci ha mai lasciati a piedi: connessione stabile, copertura impeccabile e persino VPN inclusa. Così, anche per la Thailandia, non abbiamo avuto dubbi su quale soluzione scegliere.

La prossima volta magari testeremo anche una SIM locale, giusto per fare un confronto diretto. Ma intanto, grazie alla connessione garantita da Holafly, siamo riusciti a condividere con voi in tempo reale un po’ di questa nuova avventura.

E se state preparando un viaggio anche voi, sappiate che potete usare il nostro link affiliato per acquistare la vostra eSIM Holafly con un 5% di sconto. È comoda, veloce da attivare e vi arriva direttamente via mail. Così potete pensare solo a cosa mettere in valigia!

I nostri consigli sulla Thailandia

Siamo certi che rimarrete affascinati e innamorati della bellezza della Thailandia e del suo popolo.
Per vivere al meglio la vostra esperienza in Thailandia in totale tranquillità ci sono alcuni piccoli consigli da tenere a mente. La Thailandia è un paese a maggioranza buddista, quindi è importante portare rispetto, soprattutto quando si visitano i templi: mantenete il silenzio, siate discreti nel fare foto o video (solo quando è consentito), e ricordate sempre di togliervi le scarpe all’ingresso di templi, case o negozi, se richiesto. Una figura centrale per il popolo thailandese è il re: evitate qualsiasi commento offensivo o atteggiamento irrispettoso. Anche azioni apparentemente innocue, come strappare una banconota (che raffigura il volto del re) o trattare male la bandiera, possono essere considerate gravi offese.

Se ancora non ci seguite sui nostri social allora recuperate subito per non perdervi le prossime avventure per il mondo!

Fate attenzione a ciò che mangiate e bevete. Come in molti altri paesi del Sud-Est Asiatico, è consigliato iniziare una cura di fermenti lattici prima e durante il viaggio, per proteggere l’intestino.
Evitate di bere acqua dal rubinetto e fate attenzione a frutta, carne e ghiaccio.
Inoltre, non fatevi tentare dagli insetti fritti venduti per strada: non fanno parte della cucina tradizionale, sono spesso solo attrazioni per turisti.

Anche se la marijuana è legale in Thailandia, ci sono regole ben precise su dove può essere consumata. È vietato fumare all’interno di locali, spiagge, luoghi religiosi e spazi pubblici non autorizzati. Vale lo stesso per le sigarette: si può fumare solo in aree designate o per strada, sempre chiedendo prima se è permesso. Infine, non alimentate il turismo legato allo sfruttamento animale. Evitate: di cavalcare elefanti, scattare foto con scimmie, indossare serpenti intorno al collo per “fare scena”. Sono pratiche che nascondono sofferenza e maltrattamenti. Vi parlerò più approfonditamente di queste tematiche in un articolo dedicato.

Siamo giunti alla fine di questo articolo dedicato ai nostri consigli pre-partenza per la Thailandia.
Adesso non vi resta che organizzare il vostro viaggio… e farci sapere se anche per voi la Thailandia è stato amore al primo Pad Thai!