I mulini a vento di Kinderdijk sono stati una delle tappe imperdibili del nostro on the road che da Roma ci ha portato fino ad Amsterdam. Il nostro primo grande viaggio tutti e tre insieme. Ovviamente il sedile posteriore dell’auto come sempre è interamente occupato da Nanà. Siamo passati per l’Alsazia, il Belgio per poi continuare ancora per Amsterdam, Germania ed Austria. Insomma un lungo viaggio in auto che ha lasciato tanti timbri sul passaporto di Nanà e tanti ricordi nei nostri cuori. Tra tutti sicuramente la grande voglia di Nanà di tuffarsi nelle acque dei canali per rincorrere le paperelle.
Questo iconico paesaggio, che richiama subito all’immaginario collettivo dei Paesi Bassi, ha segnato questa fantastica avventura. Che ad oggi rimane ancora uno dei viaggi più emozionanti che abbiamo fatto. Perché si sa: con Nanà tutto è più bello. La sua bellezza è comunque un dato di fatto; nel 1997 questo complesso viene dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Ma scopriamo insieme come arrivare ai mulini a vento di Kinderdijk.
Dove si trovano i mulini a vento di Kinderdijk
Questo complesso composto da 19 mulini si trova a soli 15 km da Rotterdam, alla confluenza dei fiumi Lek e Noord. Si tratta della zona meridionale dell’Olanda nel bassopiano di Alblasserwaard. Per noi è stata la prima tappa appena raggiunti i Paesi Bassi arrivando dal vicino Belgio. Questa regione si trova al di sotto del livello del mare e da sempre è soggetta a inondazioni. Ecco perchè a partire dal 1738 vengono costruiti questi mulini, capaci di spostare grandi quantitativi di acqua da utilizzare per l’irrigazione ad esempio dei campi. Tutto grazie anche alla forza del vento. E proprio per merito di questi mulini, questa zona come altre dei Paesi Bassi, non è sommersa dalle acque.
La sua storia
Il nome Kinderdijke letteralmente significa “diga dei bambini” ed è legato alla leggenda secondo cui, durante un’alluvione nel 1421, dalle acqua di questo luogo furono salvati un bimbo e il suo gatto. I due galleggiavano nella culla navigando in balia della corrente. Salvati, questo luogo prese appunto il nome che ancora oggi porta. Come raccontavamo prima questi mulini sono il motivo per cui questa zona ad oggi non è sommersa. L’area salvata dall’acqua, grazie al pompaggio di questa da parte dei mulini, si chiama polder.
La costruzione dei mulini inizia nel 1738 quando i primi 8 mulini iniziano il loro lavoro. Fino ad arrivare ad un totale di 19 mulini. I mulini di Kinderdijik non sono tutti strutturati allo stesso modo. 8 sono in mattoni, 8 in paglia e gli ultimi 3 in pietra. E 2 di questi ad oggi sono ancora visitabili al loro interno. Potrete vedere come si viveva in quelle che erano le case dei mugnai. Visitare questo complesso vi darà modo di capire meglio la storia dei Paesi Bassi. Un territorio in cui l’uomo per sopravvivere ha dovuto sfruttare molto l’ingegneria architettonica di queste strutture. Creando quelli che oggi sono ancora i simboli di questo paese. Perché si, i mulini nell’immaginario comune, sono ancora parte dei paesaggi di questa nazione.
Ad oggi i mulini non sono più in funzione ma durante alcuni periodi vengono messi in funzione per dare modo di vivere appieno questa esperienza.
Come visitare i mulini a vento di Kinderdijk
Il complesso è visitabile gratuitamente. Potrete quindi entrare e passeggiare per tutta l’area a piedi o in bici. I bellissimi paesaggi e l’aria rilassata di questo luogo sono perfetti per trascorrere una mezza giornata e concedersi un romantico pic-nic in un luogo unico al mondo. Ma volendo approfondire meglio la conoscenza e il funzionamento dei mulini, vi consigliamo di aggiungere una visita interna.
I mulini N8 Nederwaard e N11 Blokweer Molen sono visitabili al loro interno. Avrete modo di scoprire come erano arredati e come si viveva qui dentro. Sono strutturati su 4 piani e l’unico problema potrebbero essere le strette scale con cui accedere ai piani superiori. Ma niente di grave visto che è riuscita a fare i scalini anche Nanà. Purtroppo non vi possiamo confermare se l’entrata ai mulini sia concessa a tutti i cani. Nanà è risultata così simpatica alla ragazza all’entrata che ci ha fatto accedere senza problemi. Come dargli torto! Avrete modo di conoscere anche i simpatici animali della fattoria e indossare dei veri zoccoli di legno. Nel biglietto di entrata ai mulini è compresa la crociera nei canali, della durata di circa mezz’ora. Un’esperienza unica dove scattare foto da un’altra prospettiva.
Per scoprire ad oggi come viene pompata l’acqua dei canali potete visitare la stazione di pompaggio, la Wisboom Station. Ovviamente tutto ormai è elettrico ma comunque interessante da osservare. Se siete in viaggio con bambini potrete aggiungere anche la visita al Bird Theatre.
Il costo del biglietto comprende: l’entrata ai due mulini-museo, la crociera nel canale, la visita alla stazione di pompaggio e il documentario introduttivo compreso di audioguida.
Prezzo: 18,00€ adulti e 6,50€ per i bimbi. Vi consigliamo sempre di prenotare on line la visita ai mulini a vento di Kinderdijk dal sito ufficiale.
Come arrivare
Noi siamo arrivati fin qui con la nostra macchina da Roma. Ovviamente si: siamo dei matti! Ma nel caso in cui decidiate di noleggiare l’auto potete lasciarla al parcheggio pubblico che ha un costo giornaliero di 5€. Noleggiare un’auto è sicuramente uno dei migliori modi per poter poi visitare il resto dei Paesi Bassi. Concentrandosi soprattutto sulla bellissima campagna fatta di canali e piccole abitazioni. Per il noleggio auto noi ci affidiamo sempre a Discover Cars che, con offerte davvero vantaggiose, ci da la sicurezza di avere sempre un ottimo servizio.
L’efficiente rete di trasporti pubblici è la valida alternativa all’auto. Da Rotterdam potete prendere anche il battello che vi darà modo di vivere sicuramente un’esperienza più particolare rispetto al bus. Ottimi collegamenti anche dalle città di Utrecht e Amsterdam. Sempre se non decidiate di affidarvi ai tanti tour organizzati.
Nanà vi consiglia di visitare il prima possibile questo sito unico al mondo. Lei vorrebbe tornarci presto perché è ancora arrabbiata dal fatto che non l’abbiamo lasciata tuffarsi nei canali. Se volete sapere come organizzare un viaggio Pet Friendly, Nanà vi ha dato tanti consigli raccontandovi tutto quello che dovete sapere prima della partenza con il vostro amico a 4 zampe. Noi portiamo nei cuori una delle giornate più incantevoli e rilassate del nostro viaggio nei Paesi Bassi. Tra l’altro anche una delle poche con il sole. Ma non vediamo l’ora di conoscere la vostra esperienza e vi aspettiamo sui nostri social per aggiornamenti sulle prossime avventure!