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Mese: Aprile 2024

Da Los Angeles a Denver: itinerario tra le meraviglie americane

Siamo stati fortunati ad aver intrapreso numerosi viaggi on the road, ma quello che ci apprestiamo a raccontare negli Stati Uniti è senza dubbio uno dei più emozionanti. Il nostro viaggio è iniziato da Los Angeles, la vibrante città della California, con l’obiettivo di raggiungere le maestose Rocky Mountains e scoprire la perla nascosta di Denver, nel cuore del Colorado. Lungo il percorso, abbiamo attraversato oltre 1400 miglia di paesaggi mozzafiato, dal deserto arido alle verdi foreste del Grand Canyon. Nonostante la fatica accumulata e le sfide affrontate, questo è uno di quei viaggi che rifaremmo altre mille volte.

Welcome to Colorado

Sentire il calore del sole sul viso e lasciare che il vento sfiori la tua mano fuori dal finestrino, mentre la melodia di “Scar Tissue” dei Red Hot Chili Peppers accompagna lo sguardo all’orizzonte, è un’esperienza che sembra uscita direttamente da un film. È la sensazione di libertà che solo le strade desolate, malinconiche e infinite sanno trasmettere. Un viaggio on the road negli Stati Uniti è un’esperienza che ogni persona dovrebbe fare almeno una volta nella vita. Non è solo un viaggio, ma uno stile di vita che cambierà per sempre la tua concezione di avventura. In nessun altro posto al mondo il concetto di infinito diventa così tangibile come negli Stati Uniti.

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In questo articolo, condivideremo il nostro itinerario dettagliato da Los Angeles a Denver, passando per le terre selvagge dell’Ovest americano. Scopri i luoghi di pernottamento che abbiamo utilizzato lungo il cammino e lasciati ispirare per il tuo prossimo viaggio on the road. Ma prima di immergerci nei dettagli, ecco alcuni consigli pratici per prepararsi a un’esperienza unica attraverso il deserto e le montagne degli USA.

Il nostro itinerario on the road da Los Angeles a Denver

Noi abbiamo percorso questo itinerario in 10 giorni. Vi sconsigliamo di farlo in meno tempo. Ovviamente alcune tappe hanno richiesto una sosta maggiore. Di seguito vi indicheremo anche i giorni di permanenza.

  • Los Angeles è una tappa imprescindibile del tuo viaggio on the road negli Stati Uniti. Ti consigliamo di dedicare almeno 3 giorni per esplorare questa città cosmopolita e ricca di attrazioni.
  • Las Vegas è sinonimo di divertimento e lusso. Non puoi perderti l’opportunità di trascorrere un giorno a bordo piscina, sorseggiando un cocktail e godendoti il sole del deserto.
  • Grand Canyon West è parte della riserva indiana della tribù degli Hualapai. Partendo da Las Vegas al mattino, avrai l’opportunità di visitare questa meraviglia naturale in giornata.
  • Kingman è una piccola cittadina sulla mitica Route 66. Utilizzala come base per cena e pernottamento, e approfitta della mattina seguente per esplorarla brevemente prima di ripartire.
  • Williams è un’altra tappa sulla storica Route 66, nota anche per il suo museo dedicato. Fai una breve sosta per un caffè e rifornirti di carburante, e non dimenticare di scattare una foto ricordo sulla Mother Road.
  • Grand Canyon South Rim è la parte più turistica e attrezzata del parco. Se hai la possibilità, trascorci almeno 2 giorni qui, magari optando per il pernottamento in uno dei bungalow o nelle aree per il campeggio per vivere un’esperienza più immersiva nella natura.
  • Kayenta è il luogo ideale per passare la notte prima di raggiungere la Monument Valley. Assicurati di prenotare in anticipo il tuo pernottamento per evitare inconvenienti come quello che abbiamo incontrato noi.
  • Monument Valley se hai la fortuna di pernottare a Kayenta, parti presto per goderti una delle albe più spettacolari della tua vita nella Monument Valley. Per ulteriori informazioni su questo luogo magico, ti consigliamo di leggere la nostra guida dedicata: Monument Valley: come visitarla.
  • Four Corners è un luogo unico dove convergono quattro stati: Arizona, New Mexico, Utah e Colorado. Anche se poco conosciuto, merita sicuramente una visita durante il tuo viaggio.
  • Moab è famosa per il suo iconico arco Delicate Arch. Se hai l’opportunità, fai una breve sosta qui e non te ne pentirai.
  • Grand Junction ti farà sentire come se fossi protagonista di una puntata di un telefilm americano come “The Ranch”. Approfitta di questa cittadina per goderti una notte di riposo e assaporare i deliziosi pancake del Pufferbelly Restaurant.
  • Denver è la tappa finale del nostro epico on the road negli States. Questa città, famosa per la sua scena della birra artigianale, ti offrirà lunghe passeggiate, bar accoglienti e meravigliose case vittoriane dove potrai riposare dopo il tuo avventuroso viaggio.

Di seguito vi lasciamo La mappa con tutte le tappe di questo on the road.

Questo itinerario ovviamente è strutturato per essere fatto con un proprio mezzo. Questo vuol dire che dovrete noleggiare un’auto.

Questa scelta vi offrirà la flessibilità e l’autonomia necessarie per esplorare a vostro piacimento, senza essere vincolati agli orari dei mezzi pubblici o dei tour organizzati. Potrete fermarvi nei luoghi più suggestivi, fare delle pause improvvisate lungo il percorso e godervi appieno l’esperienza di viaggio on the road. Inoltre, il noleggio auto vi permetterà di raggiungere facilmente le varie tappe del vostro itinerario e di esplorare anche luoghi al di fuori delle zone turistiche più frequentate. Noi noleggiamo sempre la nostra auto con Discover Cars che offre un’efficiente assistenza e prezzi molto competitivi.

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Quindi, non esitate a prenotare il vostro veicolo in anticipo per assicurarvi di avere la scelta migliore e di ottenere tariffe convenienti. Con un’auto a disposizione, potrete vivere il vostro viaggio nel modo più autentico e memorabile possibile. Se avete dubbi il modo migliore per avere risposta alle vostre domande è leggendo: on the road negli Stati Uniti.

Denver tappa finale del nostro viaggio da Los Angeles

Che aspettate? Preparatevi per un’avventura indimenticabile e partite alla scoperta di Los Angeles e Denver! E se vi manchiamo potete seguirci sui nostri social per rimanere sempre connessi. Vi aspettiamo!

On the road negli Stati Uniti: cosa sapere prima di partire

Un on the road negli Stati Uniti è molto più di quello che potete immaginare. È un viaggio alla ricerca della libertà, del proprio io, dei paesaggi idilliaci che spesso abbiamo visto solo nei film. Non è un semplice modo di viaggiare ma è un vero e proprio stile di vita. Il contatto diretto con la strada, con quel lungo rettilineo dove l’orizzonte si avvicina sempre di più.

Un viaggio fatto di sensazioni e suoni, di playlist dove la musica giusta crea una simbiosi perfetta tra noi e lo scenario. Sentirsi un pò come Iggy Pop in “The passenger” e attraversare le stesse strade desertiche nel video “Scar tissue” dei Red Hot Chili Peppers. Perlomeno questo da sempre è stato il mio concetto di on the road negli Stati Uniti. Nel mio immaginario fatto di racconti di Kerouak, di film e di video musicali. Un immaginario che è diventato realtà guidando per chilometri e chilometri lungo le famose, immense e infinite strade americane. Con una mano fuori dal finestrino pronti ad acchiappare il vento.

Le strade immense con la Monument Valley

Ora che vi abbiamo raccontato la bellissima sensazione di guidare lungo le iconiche strade americane, ci sono alcune accortezze da dover sapere. Per organizzare un viaggio del genere ovviamente avremmo bisogno di un’auto a noleggio. Vediamo insieme quindi i requisiti base per noleggiare la tua auto negli USA.

Di cosa hai bisogno per il noleggio auto negli USA

  • Patente di guida italiana attualmente valida
  • Età minima 21 anni, tenendo presente che vi verrà applicata una maggiorazione assicurativa per “young driver” fino ai 25 anni
  • Passaporto in corso di validità con durata residua di 6 mesi e ESTA
  • Carta di credito intestata al primo guidatore e contraente del noleggio auto
  • Patente internazionale negli stati in cui è richiesta

E proprio su quest’ultimo punto ci soffermeremo un pò di più. Molti danno per scontato che se in California non è richiesta lo sia nel resto di tutti gli USA. Purtroppo non è così. Ognuno dei 50 Stati Federali ha una propria legislatura e legge. Quindi in alcuni stati come New Messico la nostra patente italiana deve essere accompagnata da quella internazionale o da traduzione certificata in lingua inglese. Vi consigliamo sempre di controllare gli stati in cui è richiesta prima della partenza dopo aver strutturato il vostro itinerario. Abbiamo fatto questo errore alle Hawaii e abbiamo rischiato multa e fermo dell’auto. Trovate la lista completa degli stati con i vari requisiti su Viaggiare Sicuri.

Per tutte le altre specifiche sul noleggio auto potete consultare “noleggio auto: tutto quello che devi sapere”. Le regole della strada sono quelle italiane ma su alcune cose dovrete stare davvero attenti. Prime tra tutte il tasso alcolemico e il trasporto in auto di alcolici che è severamente vietato. Rispettate i limiti di velocità e mettete sempre la cintura di sicurezza. Al momento della prenotazione del noleggio auto calcolate bene l’importo del drop off, cioè la riconsegna dell’auto in un’altra città o in un altro stato. Molto spesso questa tassa può superare l’intero noleggio. Ma per un on the road negli Stati Uniti, almeno che non facciate un percorso ad anello, sarà sicuramente una delle spese da calcolare. Nel nostro on the road da Los Angeles a Denver abbiamo speso circa 450$ di drop off.

Per il noleggio auto noi ci affidiamo sempre a Discover Cars che ha un’ ottima assistenza e prezzi davvero competitivi. Vi consigliamo di dare un’occhiata qui!

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Le strade americane

Quando si parla di strade americane non può che venire subito in mente l’iconica Route 66. Ad oggi purtroppo percorribile solo in parte. Molte delle strade in cui guiderete, soprattutto sulla costa ovest, richiamano molto a questo immaginario. Lunghe strade isolate dove per chilometri e chilometri difficilmente incontrerete anima viva. Ma state sempre attenti a non farvi prendere troppo il piede. I limiti di velocità sono segnati in miglia e vanno sempre rispettati se non volete avere un bel souvenir al rientro.

Vi ricordiamo di stipulare SEMPRE un assicurazione sanitaria quando viaggiate negli Stati Uniti. Noi ci fidiamo da sempre di HeyMondo e grazie a noi potete avere uno sconto del 10% sulla prossima assicurazione viaggio!

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Le strade sono tutte in ottimo stato e quasi sempre senza pedaggio. Per essere più sicuri presentate sempre l’itinerario che percorrerete agli assistenti della compagnia di noleggio. Saranno sicuramente disposti a darvi chiarimenti e aiutarvi. Se avete intenzione di fare lunghi percorsi valutate bene le tempistiche e cercare di avere un cambio alla guida. Questo comporterà l’aggiunta del guidatore aggiuntivo ma una maggior sicurezza alla guida e un viaggio più leggero. Le lunghe strade americane sono un sogno ma anche molto stancanti in quanto molto spesso per moltissimi chilometri il paesaggio sarà monotono. Fate sempre attenzione all’attraversamento di animali come: coyote, volpi, bisonti, cavalli, cervi e in alcuni stati anche degli orsi.

E soprattutto fate sempre rifornimento quando ne avete modo. Mantenete sempre pieno il vostro serbatoio. Soprattutto quando intendete attraversare aree desertiche nelle stagioni calde controllate il limite di acqua, olio e liquido del radiatore. Non utilizzate mai l’aria condizionata al massimo per evitare sovraccarico energetico per l’auto e sbalzi di temperatura per voi.

Creare un itinerario per un on the road negli Stati Uniti

Essenziale è avere un’itinerario dettagliato e ben studiato del vostro on the road negli Stati Uniti. Le distanze sono inimmaginabili. Percorrerete così tanti chilometri prima di arrivare a destinazione che dovrete per forza valutare anticipatamente i vostri spostamenti. Valutate bene anche i periodi evitando il pieno inverno in cui il ghiaccio e le poche ore di luce potrebbero condizionarvi molto.

Noi di solito strutturiamo percorsi con massimo 6 ore di guida giornaliere per non appesantire troppo la giornata e non arrivare troppo stanchi. Soprattutto cerchiamo di darci il cambio dopo massimo 3 ore di guida. Nei luoghi in cui decidete di fermarvi per eventuali attrazioni valutate bene le ore che vi serviranno per la visita inserendo sempre un’ora per eventuali imprevisti e ritardi dovuti anche al traffico.

In base agli stati che visiterete controllate la tipologia di animali che ci vivono. In Oregon ad esempio non è raro incontrare gli orsi. Quindi è bene sapere come comportarsi. In Colorado molto spesso abbiamo incontrato cervi reali, alcuni purtroppo investiti. Guidate sempre al massimo della concentrazione ecco perchè vi consigliamo di strutturare un itinerario non troppo lungo o di avere sempre un guidatore aggiuntivo.

Oggi siamo ormai molto facilitati nella gestione di un itinerario grazie alle tante applicazioni, anche off line, con cui poter strutturare il vostro viaggio. Alcune di queste le trovate indicate in “Le applicazioni da avere per un viaggio on the road”. Pensate che nel nostro primo viaggio in California nel 2016 avevamo ancora la classica cartina di carta. Che tempi!

Ora che avete tutte le informazioni per organizzare il vostro sogno americano non vi rimane che prendere il primo volo per Los Angeles e raccontarci la vostra avventura al rientro. Sarete voi a farci sognare. Vi ricordiamo di seguirci sui nostro social per non perdervi i prossimi viaggi. Vi aspettiamo!

Come visitare i mulini a vento di Kinderdijk

I mulini a vento di Kinderdijk sono stati una delle tappe imperdibili del nostro on the road che da Roma ci ha portato fino ad Amsterdam. Il nostro primo grande viaggio tutti e tre insieme. Ovviamente il sedile posteriore dell’auto come sempre è interamente occupato da Nanà. Siamo passati per l’Alsazia, il Belgio per poi continuare ancora per Amsterdam, Germania ed Austria. Insomma un lungo viaggio in auto che ha lasciato tanti timbri sul passaporto di Nanà e tanti ricordi nei nostri cuori. Tra tutti sicuramente la grande voglia di Nanà di tuffarsi nelle acque dei canali per rincorrere le paperelle.

In viaggio con Nanà

Questo iconico paesaggio, che richiama subito all’immaginario collettivo dei Paesi Bassi, ha segnato questa fantastica avventura. Che ad oggi rimane ancora uno dei viaggi più emozionanti che abbiamo fatto. Perché si sa: con Nanà tutto è più bello. La sua bellezza è comunque un dato di fatto; nel 1997 questo complesso viene dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Ma scopriamo insieme come arrivare ai mulini a vento di Kinderdijk.

Dove si trovano i mulini a vento di Kinderdijk

Questo complesso composto da 19 mulini si trova a soli 15 km da Rotterdam, alla confluenza dei fiumi Lek e Noord. Si tratta della zona meridionale dell’Olanda nel bassopiano di Alblasserwaard. Per noi è stata la prima tappa appena raggiunti i Paesi Bassi arrivando dal vicino Belgio. Questa regione si trova al di sotto del livello del mare e da sempre è soggetta a inondazioni. Ecco perchè a partire dal 1738 vengono costruiti questi mulini, capaci di spostare grandi quantitativi di acqua da utilizzare per l’irrigazione ad esempio dei campi. Tutto grazie anche alla forza del vento. E proprio per merito di questi mulini, questa zona come altre dei Paesi Bassi, non è sommersa dalle acque.

La sua storia

Il nome Kinderdijke letteralmente significa “diga dei bambini” ed è legato alla leggenda secondo cui, durante un’alluvione nel 1421, dalle acqua di questo luogo furono salvati un bimbo e il suo gatto. I due galleggiavano nella culla navigando in balia della corrente. Salvati, questo luogo prese appunto il nome che ancora oggi porta. Come raccontavamo prima questi mulini sono il motivo per cui questa zona ad oggi non è sommersa. L’area salvata dall’acqua, grazie al pompaggio di questa da parte dei mulini, si chiama polder.

Mulini a vento nei Paesi Bassi

La costruzione dei mulini inizia nel 1738 quando i primi 8 mulini iniziano il loro lavoro. Fino ad arrivare ad un totale di 19 mulini. I mulini di Kinderdijik non sono tutti strutturati allo stesso modo. 8 sono in mattoni, 8 in paglia e gli ultimi 3 in pietra. E 2 di questi ad oggi sono ancora visitabili al loro interno. Potrete vedere come si viveva in quelle che erano le case dei mugnai. Visitare questo complesso vi darà modo di capire meglio la storia dei Paesi Bassi. Un territorio in cui l’uomo per sopravvivere ha dovuto sfruttare molto l’ingegneria architettonica di queste strutture. Creando quelli che oggi sono ancora i simboli di questo paese. Perché si, i mulini nell’immaginario comune, sono ancora parte dei paesaggi di questa nazione.

Ad oggi i mulini non sono più in funzione ma durante alcuni periodi vengono messi in funzione per dare modo di vivere appieno questa esperienza.

Come visitare i mulini a vento di Kinderdijk

Il complesso è visitabile gratuitamente. Potrete quindi entrare e passeggiare per tutta l’area a piedi o in bici. I bellissimi paesaggi e l’aria rilassata di questo luogo sono perfetti per trascorrere una mezza giornata e concedersi un romantico pic-nic in un luogo unico al mondo. Ma volendo approfondire meglio la conoscenza e il funzionamento dei mulini, vi consigliamo di aggiungere una visita interna.

I mulini N8 Nederwaard e N11 Blokweer Molen sono visitabili al loro interno. Avrete modo di scoprire come erano arredati e come si viveva qui dentro. Sono strutturati su 4 piani e l’unico problema potrebbero essere le strette scale con cui accedere ai piani superiori. Ma niente di grave visto che è riuscita a fare i scalini anche Nanà. Purtroppo non vi possiamo confermare se l’entrata ai mulini sia concessa a tutti i cani. Nanà è risultata così simpatica alla ragazza all’entrata che ci ha fatto accedere senza problemi. Come dargli torto! Avrete modo di conoscere anche i simpatici animali della fattoria e indossare dei veri zoccoli di legno. Nel biglietto di entrata ai mulini è compresa la crociera nei canali, della durata di circa mezz’ora. Un’esperienza unica dove scattare foto da un’altra prospettiva.

Per scoprire ad oggi come viene pompata l’acqua dei canali potete visitare la stazione di pompaggio, la Wisboom Station. Ovviamente tutto ormai è elettrico ma comunque interessante da osservare. Se siete in viaggio con bambini potrete aggiungere anche la visita al Bird Theatre.

Il costo del biglietto comprende: l’entrata ai due mulini-museo, la crociera nel canale, la visita alla stazione di pompaggio e il documentario introduttivo compreso di audioguida.

Prezzo: 18,00€ adulti e 6,50€ per i bimbi. Vi consigliamo sempre di prenotare on line la visita ai mulini a vento di Kinderdijk dal sito ufficiale.

Come arrivare

Noi siamo arrivati fin qui con la nostra macchina da Roma. Ovviamente si: siamo dei matti! Ma nel caso in cui decidiate di noleggiare l’auto potete lasciarla al parcheggio pubblico che ha un costo giornaliero di 5€. Noleggiare un’auto è sicuramente uno dei migliori modi per poter poi visitare il resto dei Paesi Bassi. Concentrandosi soprattutto sulla bellissima campagna fatta di canali e piccole abitazioni. Per il noleggio auto noi ci affidiamo sempre a Discover Cars che, con offerte davvero vantaggiose, ci da la sicurezza di avere sempre un ottimo servizio.

Mulini nei Paesi Bassi
Paesi Bassi

L’efficiente rete di trasporti pubblici è la valida alternativa all’auto. Da Rotterdam potete prendere anche il battello che vi darà modo di vivere sicuramente un’esperienza più particolare rispetto al bus. Ottimi collegamenti anche dalle città di Utrecht e Amsterdam. Sempre se non decidiate di affidarvi ai tanti tour organizzati.

Nanà vi consiglia di visitare il prima possibile questo sito unico al mondo. Lei vorrebbe tornarci presto perché è ancora arrabbiata dal fatto che non l’abbiamo lasciata tuffarsi nei canali. Se volete sapere come organizzare un viaggio Pet Friendly, Nanà vi ha dato tanti consigli raccontandovi tutto quello che dovete sapere prima della partenza con il vostro amico a 4 zampe. Noi portiamo nei cuori una delle giornate più incantevoli e rilassate del nostro viaggio nei Paesi Bassi. Tra l’altro anche una delle poche con il sole. Ma non vediamo l’ora di conoscere la vostra esperienza e vi aspettiamo sui nostri social per aggiornamenti sulle prossime avventure!

Dove mangiare a Bruxelles: i nostri preferiti

Dopo avervi fatto scoprire un pò questa città consigliandovi le 7 cose da non perdere a Bruxelles, passiamo alla parte più interessante di ogni viaggio: dove mangiare e bere a Bruxelles! Sappiamo ormai che il Belgio va orgoglioso delle sue due grandi prelibatezze nazionali: birra e cioccolato.

Ma sapete quale è un altro grande street food famoso in tutto il mondo che però porta il nome di un’altra nazionalità? Le French Fries! Eh si, sorpresa! Malgrado il nome le patatine più mangiate al mondo sono belghe! Il termine “french fries” fu coniato durante la Seconda Guerra Mondiale quando alcuni ufficiali inglesi sentirono parlare le loro controparti belghe in francese mangiando appunto queste patatine. Ignari che in Belgio si parla sia il fiammingo (un insieme di dialetti olandesi) che il francese.

Altra prelibatezza da mangiare a Bruxelles sono i Gaufres. Cugino del Waffle, il Gaufre è una mattonella di 20 quadratini con un impasto di farina latte e uova cotto su una piastra. Tradizionalmente è servito con una spolveratina di zucchero e velo. Ma per i più golosi ci sarà l’imbarazzo della scelta tra i tanti topping con cui guarnire questo dolce. Noi ovviamente abbiamo provato tutto! Altrimenti come potevamo consigliarvi i migliori posti dove mangiare e bere a Bruxelles?

Felicità in Belgio

Dove mangiare e bere a Bruxelles

Dandoy

Partendo proprio dalla colazione iniziamo con un gaufre. Come spiegato anticipatamente queste dolci, adatti anche ad una merenda veloce, sono perfetti come street food da passeggio. Se invece vi volete rilassare e magari tornare anche indietro di un secolo allora dovete prendere posto in uno dei tavolini al piano superiore di Dandoy. Questa pasticceria nasce nel 1829 come biscotteria di famiglia e ad oggi vanta ben 5 filiali tra Bruxelles e Waterloo. Oltre a un gaufre vi consigliamo di assaggiare i due biscotti tradizionali di Bruxelles: i Pain à la Grecque e i Speculaas che tradizionalmente si mangiano il 6 dicembre per la festa di San Nicola.

À la Mort Subite

Questo è uno dei nostri locali del cuore. Siamo stati qui la prima volta nell’ormai lontano 2011. Eravamo dei bimbetti! E ogni volta che abbiamo avuto modo di tornare a Bruxelles, non è mai mancata una sosta qui. E la cosa romantica è che abbiamo trovato libero lo stesso tavolino e siamo stati serviti sempre dall’ormai anziano cameriere. Un luogo magico dove lo stile liberty e l’arredamento anni ’30 vi faranno dimenticare in che epoca vivete.

A la mort subite, dove mangiare a Bruxelles

Il locale attuale è qui dal 1928 e prende il nome dal gioco di carte che gli impiegati della Banca Nazionale del Belgio facevano durante la pausa pranzo. L’ultima mano che giocavano prima di rientrare a lavoro veniva soprannominata mort subite, nome che il proprietario diede poi al nuovo locale. Il menù è tipicamente francese e la nostra scelta ricade sempre su una croque monsieur e una croque madame. Si tratta di una sorta di toast ricoperto di besciamella in cui viene aggiunto un uovo fritto nella versione madame. Non potete poi aggiungere la loro specialità: un bicchiere della loro gueuze Mort Subite. Se questa birra dalla doppia fermentazione è troppo amara per i vostri gusti potete scegliere tra la versione kriek (ciliegia) o framboise (lamponi). Quando scegliete le birre aromatizzate state attenti perchè non sempre si tratta di aromi naturali. Qui andate sul sicuro.

La Mort Subite è aperto dal lunedì al sabato dalle 11:00 alle 00:00. Si trova in Rue Montagne aux Herbes Potagères 7. Potete passare per la Galeries St- Hubert e ve lo troverete davanti.

Mi raccomando: non partite mai senza un’assicurazione viaggio!
Anche in Europa è fondamentale avere una copertura sanitaria adeguata, oltre a una polizza per l’annullamento del viaggio. Noi da anni ci affidiamo a HeyMondo e abbiamo un regalo per voi: cliccate sul banner qui sotto per scoprirlo!

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Maison Antoine

La storie delle famose french fries ve l’abbiamo raccontata. Ora non rimane che sapere dove mangiare le più buone di Bruxelles! E se chiedete agli ai suoi abitanti la scelta ricadrà sicuramente sui fritti di questa friggitoria. Anche se, attenzione, qualcuno potrebbe nominarvi Frit Flagey. Il primo si trova in zona UE, comodo quindi a fine tour del Parlamento. Il secondo è chiosco in una zona un pò decentrata.

In entrambi i casi riceverete per circa 2,20€ un cono di patatine, fritte per ben due volte, che potrete gustare accompagnate da una vasta scelta di salse. I coni sono abbastanza grandi, quello medio in due l’ultima volta abbiamo un pò faticato a finirlo. In città troverete friggitorie un pò ovunque dove mangerete patatine comunque buone. Ma siamo curiosi di conoscere la vostra perchè per noi le più buone rimangono quelle di Maison Antoine. In ogni caso sono due dei luoghi dove dovete mangiare le patatine fritte a Bruxelles.

Maison Antoine è aperto tutti i giorni dalle 11:30 alle 01:00, la stazione metro di riferimento è Schuman. Frit Flagey è aperto tutti i giorni dalle 11:30 alle 00:00 e fino alle 02:00 nel weekend. Si trova in Pl. Eugène Flagey, 1050 ed è raggiungibile con varie linee di bus.

Theatre Royal de Toone

Altro posticino che punto ogni volta che siamo in città. Si tratta di un piccolo teatro di marionette collocato alla fine di due vicoli dietro la Grand Place, precisamente in 66 Rue du Marché-aux-Herbes . Ad oggi è l’unico teatro di marionette rimasto attivo i cui spettacoli si tengono nel dialetto di Bruxelles. Il bello è che è annesso ad un pub, quindi potrete sorseggiando una birra divertendovi con il simpatico spettacolo di marionette che va avanti dal 1830. Un vero e proprio museo delle marionette dove portare i più piccoli. Gli spettacoli si tengono il giovedì, venerdì e sabato dalle 16:00 alle 20:30. Il pub è aperto dal mercoledì alla domenica dalle 12:00 fino a mezzanotte. Prenotate anticipatamente i biglietti per gli spettacoli, il posto è piccolo e si riempie facilmente.

Delirium

Il paradiso indiscusso degli amanti della birra. Molto cambiato dalla prima volta che ci ho messo piede. Anche se forse è più probabile che la mia memoria sia stata gravemente compromessa dalla birra belga. Comunque lo ricordo più piccolo! Questa birreria si trova all’angolo di Impasse de la Fidélité dal 2004. Nello stesso anno ha ricevuto il premio Guinness World Record per essere la birreria con il maggior numero di birre al mondo. Complessivamente supera le 2 500 tipologie di birre da tutto il mondo. Immaginate le dimensioni del menù.

Ovviamente la scelta delle birre alla spina è limitata cioè circa 50 birre ma comunque impegnativa ( si da leggere in tono ironico). Vi consigliamo di farvi aiutare nella scelta dai ragazzi al bancone. Il suo nome deriva dalla Delirium Tremens una birra belga il cui simbolo è proprio l’elefantino rosa che vi darà il benvenuto all’entrata. Il locale è veramente molto spazioso e su più piani. Il luogo perfetto dove fare baldoria in compagnia. Infatti la sera è sempre pieno di giovani che si divertono ad assaggiare quante più birre possibili. Cosa che abbiamo fatto anche noi. Ma ora che non abbiamo più il fisico preferiamo venire qui durante il giorno quando l’ambiente è molto più rilassato. Tra l’altro non mancate di salutare la piccola Jeanneke che senza pudore fa la pipì davanti a tutti! Avrà bevuto troppa birra?

Aperto dal lunedì alla domenica dalle 11:00 alle 04:00, 02:00 la domenica. Facilmente raggiungibile a piedi da Grand Place. Il problema sarà tornare in hotel. Non esagerate!

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AUX BON VIEUX TEMPS

Aux Bon Vieux Temps

Questo pub in realtà è un tradizionale bruin cafè, caffè marroni, che prendono il nome dalle caratteristiche pareti in legno scuro. In questi locali vi verrà servito solo da bere, raramente accompagnato da un pò di formaggio. Molto spesso, come in questo caso, si tratta di piccoli locali nascosti dove è molto più facile incontrare la gente del posto che si tiene lontana dai bar più turistici.

Siamo stati qui anni fa e ritrovarlo non è stato affatto facile. Dovrete cercarlo nei piccoli vicoli di Rue de l’Ecuyer. Ma dato che siamo bravi e vi vogliamo bene lo troverete segnato nella nostra mappa. L’arredamento qui spazia dal sacro al vintage. Sarete subito colpiti dalle bellissime vetrate con raffigurazioni medievali, una grande stufa in ceramica risalente all’800 e all’intimo bancone dove poter scambiare due parole con i local. Vi sembrerà assurdo tutto quel silenzio a pochi metri da una delle vie più trafficate di Bruxelles.

La nostra lista dei posti dove mangiare e bere a Bruxelles è qui pronta ad essere usata! Ma mi raccomando non perdetevi tutte le meraviglie da vedere in questa città. Come sempre vi ricordiamo di seguirci sui social per rimanere aggiornati sulle nostre prossime avventure. Siamo curiosi di sapere che voto date alla croque madame di À la Mort Subite.

Bruxelles: 7 cose da non perdere

Il nostro ultimo viaggio a Bruxelles non è andato proprio come ce lo aspettavamo ma fortunatamente siamo riusciti a non perdere il motivo per cui eravamo nella capitale d’Europa. Se ci seguite sui social saprete che purtroppo abbiamo dovuto rinunciare a molto di questo viaggio. Un influenza intestinale ci ha colpiti appena arrivati. Anche se probabilmente è più colpa delle french fries. Fortunatamente non era la prima volta che visitavamo questa elegante città belga. Molti dei nostri primi bellissimi ricordi di viaggio sono legati a Bruxelles e molte delle cose da non perdere le avevamo scoperte nei nostri viaggi precedenti.

Questa esperienza però ci ha insegnato che in viaggio è sempre molto importante avere sempre un’assicurazione sanitaria. In questo caso specifico tutto alla fine è andato bene ma se avessimo dovuto cambiare i piani di viaggio senza assicurazione avremmo dovuto rimborsare tutto da noi. Ecco perchè abbiamo scelto di affidarci a HeyMondo e acquistare un’assicurazione viaggio annuale. Vi spieghiamo meglio perchè averla e cosa fa al caso vostro qui. Vi consigliamo di approfittare dello sconto del 10% che potete avere grazie a noi!

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Ma torniamo alla nostra Bruxelles e alle 7 cose che proprio non potete perdervi. Influenza intestinale al seguito! Possiamo suddividere Bruxelles in 5 grandi quartieri.

  • Grand Place: il cuore della città dove la sua famosa piazza illumina le serate.
  • Quartiere Reale e Sablon: maestoso quartiere dove spiccano il Palazzo Reale e i migliori musei di Bruxelles.
  • Marolles: animato dal mercato di Place du Jeu-de-Balle e dai suoi tanti localetti.
  • Quartier Européen e Etterbeek: quartiere sede del Parlamento Europeo e dei tanti parchi cittadini tra cui il grande Parc du Cinquanenaire.

7 cose da non perdere a Bruxelles

Museo del fumetto o Centre Belge de la Bande Dessinée

Ebbene si il Belgio è la patria del fumetto! Se siete a Bruxelles non potete perdere questo museo soprattutto se siete dei fan dei Puffi! Lo sappiamo, vi abbiamo sorpreso! I Puffi, Les Schtroumpfs, sono nati dalla mente di Peyo nel 1958 in Belgio e qui potrete ripercorrere la loro storia. Potrete poi incontrare Tintin e il suo fidato amico Milou, anche questi patrimonio del fumetto belga. Questo museo vale la visita anche solo per la sua elegante struttura in Art Nouveau non a caso opera del grande Victor Horta.

Facilissimo da raggiungere a piedi perchè in pieno centro. Il suo indirizzo è: 20 rue des Sables. Potete visitarlo dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 18:00. Costo del biglietto 13€.

Atomium

Ecco svelato uno dei motivi per cui siamo stati a Bruxelles in questo ultimo viaggio. Purtroppo nei tanti nostri precedenti viaggi in Belgio non eravamo mai riusciti a vedere il suo grande simbolo. Che ormai fa parte dello skyline della città di Bruxelles. Questo enorme molecola di ferro si trova un pò decentrata ma è facile da raggiungere con la metro. Maestosa struttura che in realtà doveva essere rimossa subito dopo l’Expo del 1958, oggi invece è ancora qui. Ed è uno dei punti panoramici da cui non perdere la bellissima città di Bruxelles. Noi siamo rimasti sorpresi da quello che abbiamo trovato al suo interno. Non lasciatevi ingannare dal percorso iniziale. Proseguite il percorso obbligatorio e vi ritroverete letteralmente nello spazio. O in una discoteca. Dipende dai punti di vista! Vi abbiamo raccontato tutto in Atomium di Bruxelles: come visitare il simbolo del Belgio.

Terminata la visita all’Atomium potrete andare a vedere i sottostanti Design Museum Bruxelles, il parco Laeken, il Planetario e la Mini Europa.

L’Atomium è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 ma in caso di festività controllate gli orari sul sito ufficiale. Il tour include la visita alle 5 sfere e l’entrata al vicino Design Museum Bruxelles. Il costo del biglietto è di 16,95€ e vi consigliamo di acquistarlo online anticipatamente.

Il modo migliore per arrivare è con la metro da Gare du Mudi prendere la Linea 6 direzione Koning Boudewijn / Roi Baudouin e scendere alla fermata Heizel / Heysel.

Grand Place

Il cuore di Bruxelles batte in questa piazza considerata da molti una tra le più belle del mondo. Tanto che nel 1998 è diventata Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. La prima volta che siamo magicamente sbucati in questa piazza, da uno dei suoi tanti vicoletti laterali, siamo rimasti a bocca aperta. Era Natale e le musica ci ha attirato a se. Entrati qui, i giochi di luce e il suo grande albero di Natale ci hanno ammaliato. Possiamo senza dubbio confermare che si tratti di una delle piazze più belle che abbiamo avuto modo di vedere.

Grand Place o meglio in olandese Grote Markt risale al XVII secolo quando divenne sede del mercato centrale, cosa che possiamo capire dai nomi delle vie circostanti che evocano erbe, pollame e formaggi. Purtroppo non tutti gli edifici risalgono a quell’epoca. Nel 1695 la piazza fu bombardata dai francesi e ricostruita in seguito. Ma possiamo ancora ammirare la bellezza gotica del Palazzo comunale: l’Hotel de Ville. Qui oltre a sorseggiare una birra in uno dei suoi eleganti caffè potrete divertirvi a trovare tutti i simboli delle corporazioni. Noi alcuni ancora li stiamo cercando.

La maggior parte dei palazzi sono stati riscostruiti dopo il bombardamento ma le decorazioni delle facciate evocano ancora la gilda a cui appartenevano. Divertitevi a trovare il Cigno, simbolo del macellaio o l’albero d’oro dei birrai. Questa piazza è stata retroscena anche di alcuni eventi storici particolari. Nel 1523 vengono bruciati al rogo i primi martiri protestanti e nel 1568 vengono decapitati il Duca D’alba e altri Conti.

Su tutti gli eleganti palazzi di Grand Place spicca la guglia dell’ Hotel de Ville, alta 96 metri è sormontata dalla statua di San Michele che uccide un drago, santo patrono della città. Potete visitarlo in quanto ospita l’ufficio turistico del Brussels International. Una data da segnare per ammirare questa piazza nel massimo della sua bellezza è durante il Flower Carpet. Ogni due anni dal 1971, durante i weekend di Ferragosto, la Grand Place viene decorata da grandi tappeti di fiori. Un evento sicuramente da salvare per l’estate 2024.

Parlamento Europeo

Situato all’interno del Parc Leopold si tratta di un vero e proprio complesso di edifici amministrativi che dal 1997 sono diventati parte delle sedi istituzionali europee. Un quartiere che ha visto ed ancora è in pieno sviluppo. Il complesso è strutturato da tre grandi edifici:

  • Parlamentarium: è il centro visitatori del Parlamento Europeo e detiene il secondo posto come centro visitatori parlamentare più grande del mondo dopo quello di Washington.
  • Emiciclo del Parlamento Europeo: il luogo che ospita le sedute parlamentari.
  • Casa della storia europea: un centro espositivo all’interno dell’edificio Eastman che alle suo origini, 1935, era una clinica odontoiatrica. Qui potrete conoscere tutta la storia dell’Unione europea.

All’interno del Parlamento scoprirete parte della sua storia, grazie ad un video nella sala cinematografica, in cui tra l’altro scoprirete che Bruxelles è la seconda sede del parlamento europeo in quanto la prima è Strasburgo, cosa che io ho scoperto proprio grazie a questa visita ed è sicuramente un’esperienza molto suggestiva. Pensate che qui si prendono molte decisioni importanti che ricadono sulla vita di tutti noi cittadini europei. Potendo molte volte assistere anche alle sedute parlamentari per un tempo massimo di 30 minuti, prenotandovi sul sito ufficiale.

Il Parlamento è visitabile gratuitamente e la durata del tour è di 90 minuti. Potete visitarlo in autonomia grazie alle audioguide multimediali disponibili in tutte e 24 le lingue dei paesi della comunità Europea. Visitabile tutti i giorni prenotando online sul sito ufficiale, dove vi consigliamo anche di controllare gli orari perchè variano in base ai giorni.

Museo del cioccolato da non perdere a Bruxelles

Sarà impossibile non farsi tentare dalle tante vetrine dove fontane di cioccolato e praline di tutti i gusti vi chiameranno a se. E a questo punto tanto vale conoscere meglio la storia della produzione e dei suoi benefici. Perché si, il cioccolato farà male alla dieta ma fa molto bene al buonumore. All’interno del Choco Story Brussels potrete scoprire la storia del cacao dalle sue origini. Da quando iniziò a essere coltivato dagli Aztechi e dai Maya e come fu introdotto in Europa. E come in fine il Belgio sia diventato uno dei migliori produttori di deliziose praline di cioccolato che possono arrivare a costare anche 120 € al kg. Chi meglio di un maestro cioccolatiere potrebbe mostrarvi la realizzazione di queste delizie? Durante la visita è prevista una degustazione. Motivo in più per non perdere questo museo di Bruxelles!

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 e si trova a pochi passi da Manneken Pis. Costo biglietto 14€ adulti, 7,50€ bimbi fino agli 11 anni. Vi consigliamo di prenotare il biglietto online perchè molto spesso si crea una lunga fila di golosi.

Manneken Pis e la sua sorellina

La prima volta che siamo stati a Bruxelles mi sembrava strano che la cosa più imperdibile e il simbolo indiscusso della città fosse un piccolo bimbo di 30 cm che fa la pipì davanti a tutti. Effettivamente un pò strano è. Ma poi conoscendo la sua storia tutto ha preso un pò più senso. Manneken Pis è una statua fontana di bronzo che si trova tra la Rue de l’Etuve e la Rue du Chêne. Capirete di esserci arrivati dalla gran calca di gente che scalpita per vedere la star della città.

Il suo vero nome è Petit Julien ed il perchè si trovi qui è da ricercare in varie leggende. La più gettonata narra che il piccolo è riuscito a spengere la miccia di una bomba facendoci sopra la pipì. La seconda versione che Julien, figlio di un nobile uomo di Bruxelles, si sia perso e fu ritrovato dal padre proprio mentre la faceva in questo angolo della città. Felice del ritrovamento il padre fece installare qui la sua statua. Un’altra storia ancora è quella che Julien fosse figlio di un ufficiale militare che fu sorpreso a far pipì durante un’importante battaglia.

Quello che sappiamo per certo che Manneken Pis fa pipì qui dal 1350, diventato poi di bronzo nel 1619 ad opera di Jérôme Duquesnoy. Questa statuita ormai è così importante per la città di Bruxelles che durante le festività o eventi particolari viene vestita a tema. A Natale lo trovate travestito da Santa Claus! Ed è diventata per tutti i cittadini simbolo di libertà e indipendenza.

Ma Julien non è l’unico a farla in strada! A quanto pare questo vizio di famiglia è stato poi preso anche dalla sua sorellina Jeanneke. Questa piccola birbante di 50 cm fa pipì proprio all’entrata di uno dei paradisi della birra belga. L’imperdibile Delirium Cafè in Imp. de la Fidélité 10-12. La statua di Jenny è stata creata da Denis-Adrien Debouvrie nel 1985 e inaugurata nel 1987. Vista la sua posizione davanti il Delirium mi viene da pensare che la piccola abbia bevuto troppa birra.

Forse l’unico giustificato di questo atto è il loro cagnolino: Zinneke. Che passeggiando lungo Kartuizersstraat la fa su un paletto. Il piccolo cagnolino, che in realtà per dimensioni è il più grande dei 3, qualche anno fa è stato investito da un’auto ma è stato curato dal suo creatore Tom Frantzen e riposizionato al suo posto.

Vi sfidiamo a trovarli tutti e tre in uno solo giorno!

Cosa non perdere a Bruxelles: una birra in un tipico pub

Dopo aver parlato dello stuzzicante cioccolato belga non possiamo passare alla sua birra! In Belgio la birra è una cosa seria tanto che nel 2016 è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO! Da grandi amanti della birra non ci siamo fatti mancare i miglior pub della città, assaggiando le tante varietà di birra belga. Tra tutte il prodotto d’eccellenza è la lambic. Il processo di fermentazione di questa birra richiede più di 3 anni e la più famosa è la gueze, molto simile al sidro, spesso la trovate addolcita da ciliegie o lamponi.

Sembra che in totale il Belgio vanti più di 1000 tipi diversi di birra e che ognuna abbia il suo logo con tanto di bicchiere in cui essere servita. Assaggiarle tutte è un’impresa che cerchiamo di portare a termine da anni. Un unico consiglio: andateci cauti dato che il contenuto alcolico di queste birre può arrivare a superare il 12%. Ma vi sveliamo dove assaggiare le miglior nel prossimo articolo dedicato.

Di cose da scoprire in questa città ce ne sono ancora molte: la Galleria St- Hubert, il museo di Magritte o il Palazzo di Giustizia. In questo articolo abbiamo cercato di creare un piccolo itinerario degli essenziali da visitare in un tranquillo weekend. Quindi siamo curiosi di sapere se avete trovato altre chicche che volete condividere con noi. Vi aspettiamo nei commenti per sapere cosa vi è piaciuto di più di Bruxelles. Nel mentre vi invitiamo a seguirci sui nostri social per scoprire in anteprima le prossime avventure!