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Rafting a Roma: una nuova prospettiva sulla Capitale

Pensavamo di conoscere alla perfezione la nostra città, ma facendo rafting nelle acque del suo fiume l’abbiamo scoperta da una nuova prospettiva. Ebbene sì, abbiamo partecipato a un tour di rafting urbano prenotato grazie alla nostra ormai applicazione di fiducia: Get Your Guide. Il tour è organizzato e gestito da Rafting Roma, un’associazione romana nata nel 1994 da un gruppo di appassionati canoisti e rafter certificati, che ci hanno fatto scoprire segreti e bellezze della nostra città da un punto di vista totalmente nuovo.

Ma come funzione un tour di rafting nel Tevere a Roma?

L’appuntamento è un quarto d’ora prima dell’inizio dell’esperienza sotto la grande porta di Piazza del Popolo in Piazzale Flaminio. Da qui si parte tutti insieme e ci si dirige al punto di partenza del tour di rafting urbano a Roma. Prima di entrare in acqua, la guida vi spiegherà come procedere per indossare nel modo giusto i dispositivi di sicurezza, quali giubbotto di salvataggio e caschetto, e come tenersi e pagaiare nel modo corretto, affinché tutto sia effettuato in totale sicurezza. Viene anche spiegato come comportarsi in caso di caduta in acqua, ma tranquilli, tutto andrà bene se seguite tutti i passaggi. Uno ad uno si entrerà nel gommone da rafting.

I gruppi sono composti da un massimo di 8 persone e una guida certificata che guiderà la navigazione tra le calme acque del fiume Tevere. Vi sembrerà quasi surreale navigare e ammirare tutte le bellezze di Roma facendo rafting. Abbiamo ammirato Castel Sant’Angelo, il piccolo Duomo, l’iconico cupolone e ci siamo fermati per uno spuntino con una bella pizza romana.

La navigazione si è fatta più divertente quando siamo arrivati a Trastevere e una serie di piccole rapide ci hanno rinfrescato. Superando l’isola Tiberina, arriverete in un punto in cui la natura vi abbraccerà, facendoci dimenticare di essere in una grande città come Roma. Soprattutto in questo preciso punto dovrete essere molto attenti a rispettare tutte le direttive che vi vengono date dalla vostra guida. La nostra guida ci ha raccontato tanti aneddoti su Roma che hanno sorpreso anche noi romani.

Il tour termina proprio qui, dove potete continuare il vostro giro per Roma alla scoperta del quartiere di Trastevere. Nel nostro articolo dedicato potete scoprire dove mangiare uno dei migliori supplì della città.

Roma Rafting, il punto di partenza dal fiume Tevere

Rafting Roma e l’attenzione all’ambiente

Purtroppo conosciamo benissimo i problemi che le acque dei nostri fiumi affrontano giornalmente. Dagli scarichi alla, purtroppo, tanta immondizia che finisce nel galleggiare sulle sue sponde. Ma anche qui Roma Rafting ha dimostrato di tenere davvero alla sua città. Ogni qual volta abbiamo visto in acqua qualcosa galleggiare, abbiamo sempre fatto in modo di recuperarla per poi smaltirla nel giusto modo una volta rientrati a terra. E questo piccolo gesto, fatto quotidianamente, diventa una vera e propria cura per il fiume della nostra amata Roma. Migliori sono le condizioni del fiume in cui si pratica rafting e migliore sarà la nostra esperienza a contatto con la natura. Non è più un’esperienza di gioco e sportiva, ma anche un vero e proprio sostegno e attenzione al territorio.

Cosa portare con se per fare Rafting Urbano e come prenotare

Come detto in precedenza, tutti i dispositivi di sicurezza vengono forniti da Rafting Roma e la vostra guida provvederà a verificare che siano indossati nella maniera corretta. Vi consigliamo di indossare indumenti leggeri e comodi, scarpe da ginnastica e di portare un cambio con voi perché il rischio di bagnarsi è veramente molto alto. Se volete immortalare questa avventura, portate con voi una custodia impermeabile per il vostro telefono e fate attenzione a tenerlo sempre ben saldo, meglio se con una cordicella legata a voi.

Potete prenotare la vostra esperienza sul sito di Get Your Guide, che vi garantirà la cancellazione gratuita fino a 24 ore prima. Il costo è di 40€ a persona. Tenete presente che in caso di maltempo l’attività potrebbe essere cancellata e riprenotata. In alternativa, potrete chiedere un rimborso. È proprio quello che è successo a noi. La nuvoletta di Fantozzi è sempre in agguato!

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Inoltre, una cosa divertentissima è che potete organizzare un’uscita in rafting per eventi speciali come un addio al celibato/nubilato, non solo nelle acque del Tevere ma anche nel suo maggior affluente, l’Aniene.

Informazioni importanti

Per partecipare a questa esperienza bisogna avere almeno 12 anni, essere in buona salute e saper nuotare.

La nostra prima esperienza di Rafting Urbano è stata fantastica e indimenticabile. Osservare la nostra città da quaggiù ci ha fatto capire che Roma ha sempre un modo per stupirci e per farci innamorare sempre di più. Per dirci: “Hey ragazzi, sappiate che potete andare ovunque, ma la più bella sono io!” E come dargli torto?

Ora vogliamo sapere chi è pronto a prendere la propria pagaia e a tuffarsi in questa nuova avventura. Vi aspettiamo sui nostri social, anche perché non perdetevi il video completo dell’avventura! E poi rimanete sintonizzati, perché presto ne vedrete delle belle!

Tempio Buddista a Roma: il più grande d’Europa

A pochi giorni dalla fine dei festeggiamenti del Capodanno cinese 2024, abbiamo scoperto la presenza di un Tempio Buddista a Roma. Domenica 18 febbraio si è tenuta la festa di chiusura di questa settimana dedicata, non solo ai festeggiamenti del capodanno ma alla scoperta degli usi e costumi della cultura cinese. Il 2024 sarà l’anno del Drago, che da tradizione cinese rappresenta potere e prosperità. Una grande comunità cinese, ormai da decenni, vive nel cuore di Roma. Più precisamente nel quartiere Esquilino. E proprio qui molti romani sono accorsi per partecipare agli eventi che dal 10 al 18 febbraio hanno animato il quartiere.

Quest’anno siamo riusciti a partecipare alla parata che dalle 11:00 ha sfilato con draghi e altri animali simbolici partendo da Piazza Vittorio Emanuele II, dando così il via ai festeggiamenti che hanno visto una grande partecipazione da parte di tutti i cittadini. In Piazza Vittorio Emanuele II erano allestiti vari stand in cui poter imparare molto sulla cultura di questo popolo. Tra stand di scrittura cinese, creazione di lanterne, scuole di arti marziali, c’era anche la possibilità di poter prendere informazioni per un prossimo viaggio In Cina. Questo grazie anche alla presenza di agenzie di viaggio e compagnie di volo cinesi. L’occasione perfetta per aspiranti viaggiatori che vogliono assaggiare la cultura cinese. E proprio assaggiare è il termine giusto vista la grande partecipazione anche da parte di molti ristoratori cinesi di Roma. L’occasione perfetta per mangiare i veri piatti della tradizione.

Così ormai curiosi di esplorare a fondo la Cina, sognando un viaggio a Pechino, abbiamo scoperto come addentrarci di più nella loro cultura. E visitare il Tempio Buddista di Roma è stata sicuramente l’occasione giusta.

Storia del Tempio Buddista di Roma

Il Monastero Hua Yi Si, questo il suo nome, è stato inaugurato nel marzo 2013 ad opera del Monastero di Taiwan Chung Tai Chan. Ad oggi è il più grande Tempio Buddista cinese d’Europa. La sua realizzazzione ha visto grandi problematiche con tanto di blocco lavori, ripresi poi grazie anche alle tante donazioni arrivate da tutte le comunità cinesi presenti in Italia e non solo.

Si tratta di un monastero, o tempio, Buddista in stile cinese. La sua grande porta di accesso ricorda una tipica pagoda cinese circondata da un cortile interno. Ai lati della scalinata due grandi leoni proteggono il tempio. Entrerete nella grande sala accolti dal sorriso benevolo della bianca statua in stile Han del Maitreya Bodhisattva. Davanti a voi l’altare principale, dove trovate la statua del Buddha Shakyamuni. Tutte intorno tante piccole statue di Buddha che, ci è stato spiegato, raccolgono preghiere e alcuni dei nomi dei tanti finanziatori del tempio. C’è poi la sala Zen che può ospitare fino a 150 persone per la pratica della meditazione seduta. Mentre nella sala conferenze, che viene utilizzata anche come biblioteca, sono raccolti circa 2.000 volumi del canone buddhista per lo studio del Dharma.

Nel Tempio Buddista di Roma potete praticare lezioni di buddismo zen e meditazione a diversi livelli. Potete informarvi contattandoli ai recapiti che trovate a fine articolo.

Entrare in questo tempio ci ha riportati ai nostri viaggi in Asia. Il silenzio e la pace rendono unico questo luogo dove potersi perdere e sederti per un pò di meditazione. Potete tranquillamente entrare nella sala Zen a meno che non siano in corso cerimonie o celebrazioni. Osservate tutto intorno le innumerevoli statue di Buddha che in tutte le sue forme proteggono questo luogo sacro.

Dove si trova e come visitarlo

Purtroppo il Tempio Buddista di Roma non è proprio ben collegato. Si trova in zona Torre Angela, quartiere non turistico perché zona industriale. Questo vuol dire che partendo da una zona centrale come Roma Termini ci vuole più di un’ora con i mezzi. Il nostro consiglio è quello di utilizzare un’auto. Trovare parcheggio è molto semplice. Così come trovare il tempio. Rimarrete stupiti quando girandovi vi troverete davanti il grande portone d’ingresso.

L’indirizzo esatto del tempio è  in via dell’Omo 142 , Roma. Potete visitarlo tutti i giorni, senza prenotazione, dalle 13:00 alle 16:00.

Vi consigliamo prima della visita però di contattarli via e-mail a questo indirizzo: ctcmhuayisi@gmail.com o di telefonare al numero: 06-22428876. In modo da avere totale conferma degli orari che possono cambiare in base ad eventi e festività. Il loro sito web di riferimento è quello del Monastero Chung Tai Chan.

L’entrata è gratuita, vi verrà solo chiesto di togliere e scarpe o disinfettarle, cosa che accade in qualsiasi tempio. Non sono ammessi cani.

Vi ricordiamo che è un luogo sacro, mantenete quindi il silenzio e recatevi con un abbigliamento consono. Purtroppo durante la nostra visita non era presente nessuno che potesse raccontarci di più di questo tempio e delle religione Buddista. Abbiamo incontrato una monaca che ci ha regalato un braccialetto scambiando pochissime parole in inglese. Peccato perché eravamo molto curiosi di apprendere di più sulla loro cultura. In ogni caso vi consigliamo un visita in questo tempio se volete avvicinarvi al buddismo o anche solo se siete curiosi. Inoltre è sicuramente una cosa molto particolare da visitare a Roma. Dato appunto che è il Tempio Buddista cinese più grande d’Europa. Trovate altre curiosità su Roma nella nostra pagina dedicata.

Seguiteci sui nostri social per non perdervi il contenuto su questa perla nascosta e tutte le nostre prossime avventure. Chissà che questa giornata nella cultura cinese non ci abbia ispirato per il prossimo viaggio…

Trastevere e Gianicolo: cosa vedere, fare e mangiare!

Era da tanto che io e Nanà stavamo organizzando questa passeggiata per la nostra Roma, più precisamente nelle zone di Trastevere e Gianicolo. Finalmente sabato, in una bellissima giornata di sole, ci siamo godute la bellezza della nostra città! Non è mai così facile trovare il tempo per vivere in tranquillità i luoghi in cui viviamo.

E per vivere Roma senza lo stress del suo famoso traffico o ritrovarci per ore a cercare un parcheggio, ci siamo mosse utilizzando il treno Regionale Trenitalia patendo dalla stazione di Ottavia che in 35 minuti ci ha portate a Roma Trastevere. Abbiamo acquistato i biglietti al chiosco automatico della biglietteria. Biglietti al plurale perchè anche Nanà ha dovuto acquistare il suo biglietto. I cani possono essere trasportati sui nostri treni regionali con regolare biglietto e museruola. Costo della tratta 1€. E mentre io leggevo il mio libro Nanà ne ha approfittato per un pò di coccole dagli altri pendolari.

Giunte e destinazione iniziamo questa nostra passeggiata per Trastevere e Gianicolo. Vi elenchiamo qui di seguito le nostre tappe e vi aggiungiamo una mappa del nostro percorso.

Le Levain

Questa piccola boulangerie e pasticceria francese è il luogo perfetto dove fare colazione se vi siete svegliati con una voglia di pain au chocolat o cinnamon roll. Ed è proprio sull’ultimo che è ricaduta la mia scelta. Cannelloso e appena sfornato una vera gioia per il palato! Il locale è piccolo e ha solo alcuni tavolini per una colazione veloce. Trovate tanti dolcetti francesi tra cui anche i macaron. E molte altre specialità salate e prodotti stagionali.

Si trova in Via Luigi Santini, 22. Aperto dalle 8:00 alle 20:00 tutti i giorni. Di recente ha aperto una succursale in Via Piave 8 che non mancheremo di andare a provare presto!

Alcazar

Questo vecchio cinema risalente all’epoca fascista ora è un luogo di incontro tra arte, spettacolo, artigianato e musica live. Dopo una chiusura durata circa due anni, nel 2017 viene riaperto e portato a nuova vita. Potete passare qui per un brunch, un drink serale, un pò di musica live e per il suo mercatino artigianale. Il mercatino lo trovate il lunedì, martedì, sabato e domenica dalle 10:00 alle 19:00 o 21:00. Potete controllare gli orari nel loro sito ufficiale, oltre a tutti gli eventi in programma.

Si trova in Via Cardinale Merry del Val, 14, ma potete accedere anche da Via di San Francesco a Ripa.

Elvis Live

Dal 2009 è il luogo perfetto dove comprare la t-shirt più alternativa di Roma. In questo negozietto, proprio accanto ad Alcazar Live e di fronte e Supplì Roma, trovate t-shirt, gadget, accessori tutti con simpatiche stampe che richiamano alle tradizioni e ai detti romani. E tante chicche musicali! Insomma il luogo dove fare il regalo più originale della capitale. Non a caso premiato come miglior negozio del quartiere. Infatti non vedo l’ora di farvi vedere la maglietta che ho preso a Riccardo! Ma poi chi è che vi accoglie con un bel “Ciao Patatoni?”

Si trova in Via di San Francesco a Ripa 27, aperto dal lunedì al sabato ore 11:00-14:00/16:00-19:00.

Supplì Roma, lo street food romano tra Trastevere e Gianicolo

Abbiamo fatto colazione. Abbiamo fatto shopping. Ma ora ci vuole uno spuntino! E poi guarda caso ci troviamo proprio davanti ad uno dei migliori supplì della capitale! E poi dobbiamo controllare che sia davvero al telefono! E si lo è! Questo posto, ormai un’istituzione romana, è qui dal 1979 ed oltre ai supplì trovate pizza al taglio e alte prelibatezze da gustare mentre correte da una parte all’altra di Roma. Ma preparatevi prima a fare un pò di fila!

Ma sapete che il nome Supplì deriva dal francese “surprise”? Fu l’esclamazione che fece un soldato francese delle truppe di Napoleone, appena arrivate a Roma, quando aprendo questa crocchetta di riso fu sorpreso di trovarci questa filante palla di formaggio. E dal filo che crea il formaggio caldo ecco il “supplì al telefono“.

Si trova in Via di San Francesco a Ripa 137, aperto dal lunedì al sabato ore 10:00- 21:00.

Piazza San Cosimato o meglio Piazza Simpsonsimato

Questa piazza nel cuore del rione Trastevere prende il nome dall’omonima chiesa che oggi fa parte dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita. Famosa per i murales a tema Simpson che ricoprono i muri del parco bimbi. Una piazza ricca di street art dove rilassarsi in uno dei tavolini dei tanti locali che trovate qui e respirare la vera anima di questo rione. Siamo passate in mezzo allo storico mercato e fotografato la vecchia insegna del Cinema America, sperando un giorno di rivederlo aperto.

Teatro dei Burattini del Gianicolo

Questo piccolissimo teatro dei burattini è qui dal 1959 fondato da Carlo Piantadosi. Per noi è un grande ricordo della nostra infanzia. Ma purtroppo negli ultimi anni ha rischiato di chiudere. Quindi vi invitiamo a fine spettacolo a lasciare un’offerta per poter far si che questa tradizione possa continuare a far ridere tanti bambini e non solo di Roma. Se volete riportarvi un souvenir potete acquistare uno dei burattini creati a mano.

Gli spettacolo si tengono sabato e domenica dalle 10:00 alle 17:30. La durata di ogni spettacolo è di circa 10 minuti.

Cannone del Gianicolo

Poco prima di mezzogiorni ci siamo posizionate al bel vedere del Gianicolo per non perderciTrastevere e Gianicolo: cosa vedere, fare e mangiare! In pochi, anche tra i romani, conoscono questa tradizione. Dal 1 dicembre 1847 questo cannone scandisce il mezzogiorno. Il pontefice Pio IX decise che Roma aveva bisogno di un segnale unico dell’ora ufficiale. Ebbene si non tutte le campane di Roma suonano precise! Inizialmente il cannone fu posizionato a Castel Sant’Angelo spostato poi qui nel 1903. Tradizione interrotta solo durante la seconda guerra mondiale. Fin da piccola assistere allo sparo del cannone era un’esperienza ricca di adrenalina e paura! Infatti indovinate chi allo sparo non ha saputo trattenere uno strillo?

Stanche dopo tanti chilometri siamo corse nuovamente giù! Si, preparatevi a fare un bel percorso in salita per arrivare da Trastevere al Gianicolo! Ma pensate sempre che poi sarà in discesa.

Noi siamo felicissime di avervi portato con noi in questa passeggiata e siamo curiose di sapere se conoscevate tutti i luoghi che vi abbiamo nominato qui.

Ma vi aspettiamo sui nostri social per farvi scoprire tutte le ultime avventure!

Area faunistica dell’orso di Campoli: dove conoscere gli Orsi!

Poteva sembrare una domenica come tutte le altre ma al nostro arrivo all’Area Faunistica dell’orso di Campoli, ci siamo resi conto che ci aspettava un’incontro davvero speciale. In una calda e soleggiata domenica di Gennaio, abbiamo avuto uno degli incontri più emozionanti della nostra vita. Ma dove ci troviamo esattamente?

L’area Faunistica dell’orso di Campoli si trova a Campoli Appennino, in provincia di Frosinone, nel territorio meglio conosciuto come Ciociaria. Si tratta di un piccolo borgo medievale arroccato a circa 650 metri di altitudine nella regione Lazio ai confini con l’Abruzzo. E si trova trova nella fascia esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

E questo paese, dall’alto della sua splendida torre, guarda verso la dolina carsica in cui si trova l’area faunistica. La dolina carsica di Campoli, denominata il “Tomolo” è la più grande e l’unica con il perimetro abitato del Lazio. Questa riserva di 15 ettari e di 630 metri di diametro, viene inaugurata nel 2010 con la cooperazione del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Nasce con l’intento di salvare da situazioni di sfruttamento e maltrattamento alcuni orsi europei.

Come nasce l’Area Faunistica dell’Orso di Campoli appennino

Così nel settembre 2010 arrivano i primi ospiti dell’area Faunistica dell’orso di Campoli Appennino: Abele e Jill. Tutti gli orsi presenti nella riserva sono orsi bruni europei. Abele e Jill hanno un passato triste e drammatico. Salvati da condizioni di vero sfruttamento a scopo di intrattenimento e rinchiusi in gabbie, arrivano a Campoli Appennino dopo essere passati anche per alcuni zoo. Qui finalmente piano piano riescono a ritrovare una situazione di tranquillità. Vivono una vita, dal momento dell’entrata nella riserva, dignitosa che gli ha fatto conoscere il lato buono dell’uomo. Nel 2017 arrivano nell’aerea tre nuovi compagni: Sonia, Leone e Piero.

Ad oggi purtroppo possiamo salutare e conoscere solo Piero e Leone. Gli altri abitanti dell’area ci hanno lasciato. Ma non rattristatevi: la causa della loro mancanza è dovuta all’anzianità. Questo vuol dire che almeno una parte della loro vita è stata vissuta in totale rispetto e amore delle loro condizioni di vita. La durata media di vita di un orso può raggiungere i 25 anni più o meno l’età in cui ci hanno salutato Abele, Jill e Sonia.

Gli orsi Piero e Leone vivono nella riserva in stato di semilibertà. Purtroppo essendo nati in cattività non potrebbero mai essere reintegrati totalmente in natura. Non saprebbero cacciare ne procurarsi alcun sostentamento da soli. Per quanto si possa pensare, questo stato di semilibertà gli garantisce una vita felice e tranquilla, allungando di molto le loro aspettative di vita e soprattutto la qualità.

E conoscere le loro storie ci ha fatto capire quanto ancora l’uomo abbia da imparare sul rispetto, l’educazione e l’amore verso gli abitanti del nostro pianeta. Immaginare e vedere le foto di Piero e Leone rinchiusi in piccolissime gabbie ci ha davvero stretto il cuore. Ma quando siamo scesi nell’area e li abbiamo trovati tranquilli a passeggiare nella riserva l’emozione ci ha riempito di gioia. E abbiamo capito che chi opera in questa riserva, sta facendo di tutto per rendergli giustizia e ridargli un pò di quella dignità che altre mani umane gli hanno tolto per anni.

Come visitare l’area faunistica

Per conoscere Piero e Leone bisogna prenotare una visita guidata. Si può scendere solo con un esperto che vi accompagnerà e risponderà a tutte le vostre domande e curiosità sugli orsi.

Le visite si svolgono il sabato e la domenica. L’incontro è all’info point che si trova in Via Guglielmo Marconi, davanti al bar Marconi, alle ore 15:00. Da qui dopo aver conosciuto la storia dell’area faunistica si parte alle ore 15:45 per la visita guidata.

Tenete presente che c’è sempre una probabilità di non riuscita. Piero e Leone girano nell’area totalmente liberi e non sempre sono a ridosso della recinzione. Soprattutto in inverno quando vanno in semi letargo e potrebbero dormire per due tre giorni di seguito. Purtroppo in cattività non andavano in letargo ma ora che sono qui stanno pian pian tornando alla loro natura e in inverno alcuni periodo dormono per giorni interi.

Ma sapete che gli orsi non hanno un grande udito ma un olfatto molto sviluppato? Tanto che potrebbe dargli fastidio il profumo che indossiamo. Quindi sarebbe opportuno evitarlo prima della visita.

Per informazioni e prenotazioni potete chiamare a questo numero: 377 3834016. E seguire le avventure di Piero e Leone sulla loro pagina.

Noi torneremo a trovarli presto! Magari per la festa del tartufo che si tiene tutti gli anni qui a Campoli Appennino a novembre.

E seguiteci sui nostri social per scoprire in diretta tutte le nostre prossime avventure di viaggio!

Fiuto Restaurant: il primo ristorante per cani a Roma.

A Roma in zona Ponte Milvio ha aperto il primo ristorante per cani: Fiuto Restaurant! E come potevamo non portarci Nanà proprio per il suo compleanno?!

Avere modo di poter condividere del tempo speciale con la nostra piccola grande amica pelosa non è una cosa così scontata. Chi si muove o viaggia spesso con il proprio cane sa delle difficoltà che spesso si possono trovare nel poter entrare e cenare in un locale. Se avete seguito le nostre avventure la scorsa estate in Portogallo sapete quanto questo comporti anche stress.

Ma ora siamo felicissimi di avere un luogo, nella nostra città, in cui Nanà è la prima benvenuta! E infatti l’accoglienza nei suoi confronti è stata super! Con tanto di palloncino per il compleanno!

Ma come nasce questa idea tutta Dog Friendly a Roma?

Alessandro, Marco e Mario decidono insieme di creare un luogo unico dove l’attenzione agli amici a 4 zampe fosse al primo posto. Non è stato facilissimo perchè quando si tratta di qualcosa di nuovo e mai provato prima, anche a livello giurisdiziario, non è facile capire come muoversi. Così dopo tanto girare ed informarsi è nato Fiuto Restaurant nel cuore di Roma.

L’idea è quella di concedersi e concedere anche al proprio cane, un’esperienza culinaria che vada oltre le solite “pappe”. Una cucina Gourmet in piatto ma prima di tutto in ciotola.

Ma tranquilli. Tutto viene lavorato, cucinato e servito nel pieno rigore sanitario. Infatti da Fiuto Restaurant ci sono due cucine, due chef ma un unica sala dove condividere tutti insieme il gustoso pasto.

La grande attenzione all’igiene è stata per i tre proprietari da subito essenziale. La soluzione è arrivata decidendo di creare due spazi distinti in cui cucinare la stessa materia prima. La qualità dei prodotti e la scelta delle materie con cui creare i piatti sono le stesse: per cane e padrone.

Nelle due cucine i diversi chef preparano con gli stessi ingredienti piatti che andranno a soddisfare tutti i palati!

Sfogliando il menù troverete l’area Dog in cui potrete scegliere tra bowls, secondi piatti, dolci e drinks per il vostro amico a 4 zampe. Il menù è realizzato con l’aiuto di fidati veterinari nutrizionisti.

Luca, Chef e addestratore cinofilo, si occuperà della realizzazione delle pietanze del vostro cane. Potrete rivolgervi a lui per segnalare eventuali allergie o problematiche di salute, in modo da creare il piatto giusto. La cucina a vista vi darà modo di poter osservare lo chef al lavoro! E far venire l’acquolina in bocca anche a voi. Perchè rimarrete sbalorditi dalla presentazione dei piatti. Ci è mancato poco che Riccardo rubasse la bowl a Nanà!

Luca sarà sempre in sala per controllare la situazione e gestire i nostri amici pelosi. Infatti sarà lui a guidarvi verso il vostro tavolo pensando a dividere in modo adeguato i cani per razza e taglia.

I tavoli sono separati tra di loro da pannelli e ogni cagnolino ha la sua cuccia, che è lavata giornalmente. Questo garantisce una rilassatezza del cane e anche quella del padrone. All’arrivo viene servita subito una fresca ciotola di acqua. Tenete presente che un cane non può mangiare tanto quanto noi, quindi chiedete consiglio a Luca su i piatti o il piatto migliore da servire al vostro amico peloso.

Non vi preoccupate che non starete a guardare il vostro cagnolino mangiare, mentre voi avete il piatto vuoto!

La scelta del menù padroni è fatta di ricette semplici ma elaborate in modo totalmente nuovo e alternativo. Avete mai sentito la parmigiana in tortellino homemade? Questo è in assoluto uno dei piatti che dovete provare, iniziando magari con la tartare di fassona. Se preferite il pesce Riccardo vi consiglia il risotto con tartare di ricciola.

Noi abbiamo scelto di accompagnare i piatti con due cocktails che ci sono stati preparati in abbinamento alle pietanze scelte.

Ci raccomandiamo di lasciare spazio per i dolci! Il Montblanc e il Riso al latte sono delle ottime scelte. E mentre noi ci gustavamo i nostro dolcetti Nanà spengeva le candeline sulla sua torta!

Si un vera torta fatta al momento per lei! E non ce ne ha dato neanche un pezzetto!

Insomma questo nono compleanno di Nanà è stata una grande serata per noi ma soprattutto per lei che grazie a Fiuto Restaurant si è potuta sentire come una piccola regina.

Che poi è già la regina dei nostri cuori ma vabbè.

Quindi non aspettate e portate subito i vostri amici a quattro zampe qui!

Fiuto Restaurant si trova a Roma in Via Flaminia 502, è aperto dall’aperitivo al dopo cena. Potete trovare i loro contatti qui e vi consigliamo di prenotare in anticipo prima che la cuccia sia occupata!

Nanà ringrazia ancora tutto lo staff e speriamo di rivederci presto per provare il nuovo menù!

Seguiteci sui social e condividete con noi le vostre avventure Pet Friendly!

Sacro Bosco di Bomarzo: una passeggiata tra i mostri.

A pochi chilometri da Roma, precisamente a 105 km, si trova un parco misterioso e affascinante, abitato da mostri e draghi: il Sacro Bosco di Bomarzo.

In questo luogo riposano strane creature che vi accompagneranno lungo un percorso che vi condurrà in una dimensione onirica, tra sogno e incubo. Incontrerete draghi, creature mitologiche e addirittura una casa pendente.

Come nasce il Bosco Sacro di Bomarzo

Nel 1552, il principe Vicino Orsini progettò questo parco, realizzato poi dall’architetto Pirro Ligorio. Si pensa che entrambi fossero amanti dell’esoterismo e esperti in alchimia. Questo potrebbe spiegare le strane creature che popolano quest’opera unica al mondo. Situato in provincia di Viterbo, poco lontano dal Monte Cimino, il parco nacque come un giardino all’italiana, arricchito successivamente da queste enigmatiche figure. Si inserisce perfettamente nello stile architettonico-naturalista del secondo Cinquecento, mantenendo però il suo status di parco davvero unico nel suo genere.

Orsini dedicò questo “boschetto” — come lo chiamava lui — alla moglie, e si dice che nel tempietto possa trovarsi anche il suo sepolcro. Entrerete in questo bosco magico varcando un arco che vi presenterà al cospetto di due sfingi, le quali vi daranno il benvenuto con due iscrizioni che recitano così:

«CHI CON CIGLIA INARCATE ET LABBRA STRETTE
NON VA PER QUESTO LOCO, MANCO AMMIRA
LE FAMOSE DEL MONDO MOLI SETTE»

«TU CH’ENTRI QUA PON MENTE PARTE A PARTE
ET DIMMI POI SE TANTE MARAVIGLIE
SIEN FATTE PER INCANTO O PUR PER ARTE»

Da qui capiamo che non stiamo entrando in un bosco qualsiasi e che il silenzio e la pace devono essere tra le prime regole da rispettare. Ci viene posto un quesito che risuonerà nella nostra mente per tutto il percorso: questo posto nasce dalla voglia di condividere l’arte o per sbalordirci? Sicuramente l’intento è quello di trasportare il visitatore in un mondo onirico, un labirinto in cui perdersi e allontanarsi del tutto dalla realtà. Arrivando quasi a chiedersi: ma sono ancora nella dimensione reale? E la cosa sarà ancora più chiara una volta che sarete arrivati davanti alla grande maschera dell’orco. “OGNI PENSIERO VOLA” è la scritta che si trova sulla bocca dell’orco.

Una volta varcata la bocca-porta, sarete dentro una stanza in cui ogni vostro suono riecheggerà in modo spaventoso. Il percorso non ha coerenza tra le sculture; è un labirinto in cui vi perderete, avvolti dalla natura e dai suoi simboli. C’è chi addirittura vi ritrova allegorie con la Divina Commedia.

Effettivamente, è difficile capire se si stia vivendo un sogno o un incubo. La mia impressione è stata quella di entrare in una dimensione fiabesca, ma molto oscura. Mi ha ricordato la sensazione che da piccola provavo guardando film come “La storia infinita”, in cui il protagonista si addentrava in un mondo fantastico tra creature mostruose e altre amichevoli, che lo trasportavano in una dimensione surreale. “Ma dove sono finita?” sarà la domanda che più spesso vi farete, leggendo le strane incisioni sulle statue, tra indovinelli e enigmi a cui difficilmente troverete una soluzione.

Così come sarà difficile trovare un senso alla casa pendente, in cui il vostro equilibrio sarà duramente messo alla prova. Tra elefanti, draghi e creature mitologiche come Ercole, tutto sarà ormai…surreale.

Il Sacro Bosco di Bomarzo, dopo la morte del principe Orsini, fu abbandonato per secoli. Rivedette la luce solo agli inizi del Novecento, quando fu restaurato dalla famiglia Bettini, diventando un luogo di pellegrinaggio per artisti eccentrici come Salvador Dalì, che si innamorò di questo posto.

Quando e come visitarlo

Il Sacro Bosco di Bomarzo è visitabile tutti i giorni, dalle 09:00 alle 17:00 nei mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio, e dalle 09:00 alle 19:00 nei restanti mesi.

Il costo dei biglietti è di 13 € per gli adulti e 8 € per i bambini fino ai 13 anni. Non è consentito introdurre cani, fumare o mangiare nell’area monumentale. Si raccomanda di rispettare le opere.

Fuori dal parco sono disponibili servizi igienici, un’area pic-nic, un bar-ristorante e una libreria, dove potrete trovare libri e souvenir. Valutate attentamente le giornate in cui visitare il parco e, se possibile, prenotate il biglietto online. Noi siamo stati un lunedì mattina di ottobre e, ovviamente, era deserto!

Potete arrivare con la vostra auto e parcheggiarla nel grande parcheggio gratuito davanti alla biglietteria. Da Roma, sono circa 105 chilometri. Potete prendere l’autostrada A1: uscita Attigliano, direzione Bomarzo, oppure la superstrada Viterbo-Orte, uscita Bomarzo. Noi abbiamo optato per l’autostrada venendo da Roma nord. Con i mezzi, potete prendere il treno per la stazione Orte Scalo o optare per il bus diretto a Bomarzo; controllate le corse e gli orari sul sito.

Sicuramente, il periodo migliore per visitarlo e lasciarsi suggestionare da questo luogo è ottobre. La vicinanza ad Halloween aggiunge un’atmosfera di inquietudine, e chissà che questi mostri non entrino nei vostri incubi. Ma è molto affascinante anche per il foliage che riempie di colori la ricca vegetazione. Se poi non siete ancora abbastanza spaventati, nel rientrare a Roma potete passare da Profondo Rosso a prendere un film horror con cui concludere la giornata. Ho fare una bella passeggiata scoprendo i 5 luoghi misteriosi di Roma.

Aspettiamo di conoscere le vostre impressioni su questo luogo tra il fiabesco e il mostruoso e seguiteci sui nostri social per non perdere le prossime avventure.

Profondo Rosso Store e il museo degli Orrori.

In via dei Gracchi 260, c’è una porta dall’insegna terrificante: Profondo Rosso! Il suo nome dice tutto. Varcata la sua soglia sarete catapultati in una dimensione fatta di orrende creature, alieni e esseri terrificanti. Da bimbi passare qui davanti era un’incubo. Le maschere e i strani gadget incutevano terrore e paura.

La stessa dei film di Dario Argento, che visti di nascosto, hanno segnato la mia infanzia.

Profondo Rosso store, Roma

Eppure anni e anni dopo questo store è diventato il punto di ritrovo durante il mese di ottobre. Quando presi dalla curiosità e dalla voglia di mistero ci si incontrava qui davanti per comperare la maschera più terrificante da sfoggiare alla festa di Halloween. E magari portarsi a casa anche il DVD dell’ultimo raccapricciante film horror da guardare tutti insieme terrorizzati!

Ma come e da chi nasce Profondo Rosso?

Quando si parla di Profondo Rosso la mente non può che non ricollegarsi al famoso film del 1975. Nato dalla mente del grande regista Dario Argento, questo film ha segnato il suo passaggio dal thriller all’horror. Le musiche della colonna sonora dei Goblin ricollegano in automatico alla famosa scena dello specchio.

Profondo Rosso non è quindi un nome scelto a caso. Ad Halloween del 1989 Dario Argento e Luigi Cozzi, anche lui regista e suo collaboratore, decidono di aprire questo store che in pochissimo tempo diventa punto di incontro per fan e amanti del genere horror e fantascienza.

Qui poterete trovare film ricercatissimi e grandi cult. Libri, gadget, maschere terrificanti, posters, action figures dei vostri mostri preferiti e le chicche che difficilmente potrete trovare altrove. In tutto ciò a rendere questo luogo ancora più oscuro e misterioso c’è la piccola scala a chiocciola sulla sinistra che vi condurrà nei tenebrosi sotterranei del Museo dell’Orrore. Avete capito bene: Museo degli Orrori. Preparatevi a ritrovarvi nelle scene più terrificanti di alcuni film come “Demoni”, “Phenomena” e altri ancora. In questi sotterranei, Dario Argento e Luigi Cozzi, hanno ricostruito alcune scene con i materiali originali utilizzati durante le riprese dei film. Mentre scendete e vi avvicinate ad ogni cella, una voce vi narrerà le tragiche vicende di quello che avete davanti i vostri occhi.

È giusto informarvi che tra demoni e uccelli maledetti non è detto che riusciate ad uscirne vivi…

Nel caso contrario potrete avere la fortuna, riemersi dalle tenebre, di incontrare i due registi e artefici di queste mostruosità.

Fortuna che in tanti anni noi ancora non abbiamo avuto. Ma la gentilissima Letizia, che ormai gestisce lo store dalla sua apertura, ci ha raccontato come ormai questi mostri, le maschere, e la cupa atmosfera di questo posto, siano casa. Di come la paura ha fatto spazio alla tranquillità. Di come questo posto ormai sia una comfort zone in cui vengono da tutto il mondo, non solo per cercare le rarità da collezione, ma per poter respirare la storia e la passione che ormai da 34 anni sono racchiuse in queste mura. E tantissimi grandi nomi del cinema sono passati e passano qui, da Tim Burton a Tom Savini.

Lo store vende anche online in tutto il mondo ma perchè privarsi della possibilità di acquistare il film direttamente dal suo regista?

E poi non è giusto che io sia l’unica a dover passare notti insonni dopo aver visitato il Museo degli Orrori! Quindi: Profondo Rosso vi aspetta dal lunedì al sabato dalle ore 11:00 alle 19:30. Vediamo un pò in quanti avranno il coraggio di entrare!

Sassi di Matera: cosa vedere in 24 ore.

Ormai si sa, ci piace approfittare di qualsiasi scusa per prendere lo zaino e andare a zonzo. Quando poi la scusa è un concerto rock all’interno di un cava di tufo con sfondo i bellissimi Sassi di Matera come farsi scappare questa occasione?

Ma prima di perderci tra le sue bianche stradine e gustarci un peperone crusco in questa perla della Basilicata ci siamo informati sulla storia e la tradizione di questa città che ci ha rapito il cuore con un tramonto mozzafiato.

tramonto romantico a Matera, basilicata
Tramonto romantico a Matera.

Quindi iniziamo scoprendo cosa sono i Sassi di Matera.

I Sassi sono i due grandi quartieri del centro storico della città di Matera: Sasso Barisano, che guarda verso nord – ovest e quindi verso Bari e Sasso Caveoso orientato a sud che prende invece il nome da Mons Caveous cioè da Montescaglioso. Si tratta di insediamenti risalenti al periodo Paleolitico che rendono i Sassi di Matera una delle città ancora abitate più antiche del Mondo. Nel 1993 i Sassi sono dichiarati Patrimonio mondiale dell’Unesco e nel 2019 l’intera città proclamata capitale Europea della Cultura.

Pensare invece che negli anni ’50 veniva chiamata “Vergogna Nazionale” a causa delle gravi condizioni di abbandono e degrado in cui la popolazione viveva proprio all’interno delle sue famose case grotte. Periodo superato grazie a un piano di risanamento voluto nel 1952 da De Gaspari che trasferì gli abitanti dalle grotte alle nuove costruzioni dell’ormai moderna città di Matera. Nei decenni successivi i Sassi sono rivalutati e ristrutturati tanto da esser trasformati in strutture turistiche e musei che hanno portato i Sassi di Matera ad essere poi “orgoglio Nazionale”.

La sua posizione a strapiombo sul canyon delle Gravine la rende ancora più affascinante quando il sole cala e si illumina di mille lucette sembrando un presepe. Attraversando il ponte tibetano vi ritroverete nel Parco della Murgia Materana dove si trovano dei resti di villaggi trincerati e circa 150 chiese rupestri . Noi purtroppo non siamo riusciti a visitarli perchè le temperature a luglio sono troppo alte, parliamo di 43 gradi nella giornata in cui siamo stati. Questo però vuol dire che torneremo presto.

Ma cosa vedere in una giornata nella città dei Sassi?

Prima di tutto vi consigliamo di non visitare Matera nei periodi più caldi dell’anno! Rischiate purtroppo di appesantire la visita e avere difficoltà nel poter fare alcune attività come il trekking alla Gravina che noi non vediamo l’ora di recuperare presto! Ma comunque il caldo non ci ha fermato nel poter fare tante altre attività!

  • Cisterna del Palombaro lungo. Chiamata anche Duomo dell’acqua, si trova in piazza Vittorio Veneto a circa 16 metri di profondità. Si tratta di una delle 5 grandi cisterne che raccoglievano e smistavano acqua in tutta la città. Il Palombaro lungo è la più grande di queste realizzata in seguito a uno scavo fatto in diversi periodi. Il pozzo è stato distrutto nel 1927 in concomitanza con la realizzazione di un acquedotto moderno. Fu totalmente dimenticato fino al 1991, anno in cui si decise di esplorare la cisterna di cui si conosceva l’esistenza ma non la sua reale dimensione. Oggi è possibile visitarla passando su delle pedane. Il costo del biglietto è di 3€ e il tempo di permanenza è di 15 minuti.
  • Casa Grotta di Vico Solitario. Avrete modo di poter visitare più case, questa è quella che abbiamo scelto noi. Si trova dopo la chiesa di San Pietro e Paolo, troverete delle indicazioni ad aiutarvi. Qui potrete conoscere le condizioni di vita della popolazione Materana fino al suo trasferimento nella città moderna, voluto nel 1952 da Alcide De Gasperi. La legge sui Sassi fu emanata in seguito alle ormai degradanti condizioni in cui la popolazione viveva in queste case a partire dal 1800, in seguito a una grande crisi economica. Qui le condizioni di vita erano al limite dell’igiene. Le famiglie vivevano in queste grotte di pochi metri in compagnia del proprio bestiame. Interessante sarà anche la visita alla neviera. Siamo rimasti a bocca aperta nello scoprire il processo di conservazione della neve per uso alimentare, per la conservazione dei cibi, ed uso medicinale per abbassare ad esempio la febbre durante le epidemie. Ma raggiunto ormai l’appellativo di “Vergogna Nazionale”, i Sassi di Matera furono svuotati e abbandonati, fino a quando verranno poi rivalutati grazie al cinema. Farà infatti da scenario a grandi film grazie a registri quali Pasolini e Mel Gibson solo per citarne alcuni. I Sassi di Matera tornano così a rivivere grazie anche a grandi lavori di ristrutturazione che hanno portato queste grotte a diventare musei, ristoranti o rilassanti hotel con Spa. Tanto poi da ricevere le onorificenze sopra menzionate. Costo del biglietto: 5€. Controllate sul sito tutti gli orari e le aperture.
l'interno di una casa grotta
L’interno della casa grotta.
  • Le sue innumerevoli chiese rupestri. Tra tutte le chiese rupestri che potrete visitare a Matera non potete farvi scappare la bellissima Chiesa di Santa Maria di Idris. La vedrete sovrastare sul Sasso Caveoso. In realtà si tratta di un complesso di due chiese scavate nella roccia: Monterrone. La prima, la chiesa di Santa Maria di Idris o dell’Idria risale al XIV secolo. Qui troverete dei resti di affreschi rupestri restaurati ma di cui rimane poco. Tramite un piccolo varco potrete accedere alla seconda chiesa: San Giovanni in Monterrone. Questo varco fu aperto nel XIX secolo proprio per rendere comunicanti le due chiesette, quest’ultima risalente al XII secolo. Potrete usufruire di un biglietto cumulativo che con 7€ vi darà l’accesso anche alla chiesa di Santa Lucia alle Malve, sempre se come me non perdete il biglietto con lo scontrino. Usciti da qui vi troverete davanti una vista fantastica sul Parco della Murgia Materana. Una visita è d’obbligo anche alla più grande chiesa rupestre di Matera: San Pietro Barisano.
Chiesa di Santa maria di Idris, Matera, italia
Chiesa di santa Maria di Idris.
  • Una chiesa che purtroppo ho trovato chiusa ma avrei tanto voluto approfondire è la chiesa del Purgatorio. Vi basterà guardare la sua macabra e minacciosa facciata per capire perchè va sicuramente menzionata. In stile Barocco, i teschi scavati nel tufo e incisi nel portone di legno la rendono davvero unica nel suo stile. Edificata tra il 1725 e il 1747, voluta dai cittadini e dalla Confraternita della morte, come luogo dove poter pregare i defunti. Il suo interno sembra altrettanto interessante, con affreschi che raffigurano scene del Purgatorio. Oggi ospita messe cristiane e ortodosse.
  • I belvedere sui Sassi di Matera. Per poterla ammirare al meglio è opportuno recarsi in uno dei suoi Belvedere. Menzioniamo tra i più belli: Belvedere Luigi Guerricchio , Belvedere Piazzetta Pascoli, Piazza San Pietro Caveoso, PIazza Duomo e Belvedere Murgia Timone al di fuori dei sassi. In quest’ultimo potete arrivare con l’auto o percorrendo un trekking che attraversa il ponte tibetano che vi darà la possibilità di vedere il villaggio Neolitico e il parco Archeologico delle Chiese Rupestri.

Dove mangiare e bere tra i Sassi di Matera.

Abbiamo camminato così tanto che è giunta l’ora di ricaricare un pò le batterie con qualcosa di tipico. Iniziamo dalla colazione:

Pasticceria Schiuma: qui abbiamo assaggiato quelle che dicono siano le Tette delle Monache più buone di Matera. Si, in realtà si tratta di un dolce tipico della vicina Altamura ma vista la vicinanza tra le due città, questo dolcetto ripieno di crema si è diffuso anche nelle pasticcerie lucane.

Pranzo:

L’antica Credenza alla Locanda: qui abbiamo mangiato dei piatti fantastici della tradizione ma rivisitati in chiave moderna, come le bombette o le orecchiette con le cime di rapa e il peperone crusco. Accompagnati da un’ottima scelta di vini locali che potete prendere al bicchiere. Lasciate lo spazio per il dolce e qui vi consigliamo gli Sporcamuso. Scoprite da voi cosa sono.

pranzo l'antica credenza, Matera
Pranzo super con vino locale da L’antica Credenza.

Aperitivo e dopo cena:

Zipa Cafe: per una vista su tutta la Gravina sorseggiando dei cocktail particolari. Tipo: mai bevuto un cocktail con il basilico?

Charlie’s Speakeasy: anche qui una scelta di cocktail preparati da loro. Io ho bevuto nel cappello di un mago.

Area 8: simpatico locale vintage in cui arrivare però il prima possibile!

Ora un pò di informazioni base le avete. Noi dobbiamo tornare per attraversare il ponte tibetano e fare il trekking della Gravina così con la scusa ampliamo anche la lista dei locali!

Nel mentre speriamo di leggere qui sotto le vostre avventure in questa città che in così poco tempo ci ha sorpreso ad ogni angolo!

Firenze Pet Friendly: una passeggiata a 4 zampe.

Molto spesso viaggiare con un cane non è cosa facile, ma con un pò di impegno e organizzazione siamo riuscite a trasformare anche Firenze in una città Pet Friendly.

Era da un pò che mancavamo da Firenze e avevamo voglia di farci una bella passeggiata e terminare la giornata con una bella cena con l’immancabile Fiorentina. Così caricati gli zaini e Nanà ci siamo diretti verso la città del sommo poeta.

Premessa: non troverete il classico itinerario culturale ma una semplice passeggiata di una giornata in modalità Firenze Pet Friendly! Purtroppo sappiamo che i nostri amici a 4 zampe non possono sempre entrare ovunque. Però vediamo insieme come passare una giornata in compagnia dei nostri pelosetti a Firenze!

Ma primissima cosa importante: dove parcheggiare a Firenze?

Firenze è una città in cui con la macchina si hanno grandi difficoltà. Ma negli anni abbiamo trovato alcuni posti che ci sono risultati molto comodi.

In primis se non avete grande voglia di girare tanto potete scaricare l’applicazione “Firenze Parcheggi”. Noi abbiamo sfruttato la vicinanza dell’hotel al parcheggio Parterre a circa venti minuti dal centro. Purtroppo parliamo di 15€ di parcheggio per l’intera giornata.

Mentre se vi va di girare e camminare vi segnaliamo i parcheggi a Piazza Piave, gratuiti la domenica. Valida alternativa anche il parcheggio adiacente la Coop in via Nenni Torregalli e poi andare con la tramvia. Noi quest’ultima volta abbiamo lasciato l’auto al parcheggio di Piazzale Michelangelo, 1€ l’ora, però potete ammirare una delle viste migliori su Firenze!

Vista da Piazzale Michelangelo, Firenze Pet Friendly
La vista da Piazzale Michelangelo.

Noi abbiamo parcheggiato qui perchè scendendo verso sinistra vi ritroverete nel Giardino delle Rose.

Questo fantastico giardino proprio sotto piazzale Michelangelo è aperto tutti i giorni dalle 9:00 al tramonto e oltre a essere gratuito è anche Pet Friendly! Il vostro amico a 4 zampe potrà passeggiare in questo parco munito di guinzaglio. Opera dell’architetto Giuseppe Poggi, lo stesso del Piazzale soprastante, fu inaugurato nel 1865. Contiene più di 350 rose antiche, ma malgrado il suo nome qui potrete trovare anche un giardino giapponese donato dalla gemellata città di Kyoto, oltre a alcune opere dell’artista belga Jean Michel Folon.

Opere al Giardino delle Rose di Firenze
Opera di Jean Michel Folon all’interno del giardino delle Rose.

Usciti dal giardino entrerete nelle mura di Firenze da Porta San Minato, arrivando a Lungarno Serristori. Abbiamo attraversato Ponte Vecchio e siamo arrivati alla Cattedrale di Santa Maria del fiore. Qui avevamo da un pò adocchiato un posticino adatto a noi. Un negozio di vinili con annesso pub! E attenzione: con vista sulla cattedrale! Si tratta del Move On. Ci siamo limitati però a un piccolo aperitivo con una delle loro scelte di birra alla spina, con Nanà sempre al nostro fianco.

Belli carichi ci siamo diretti alla Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, in via della Scala 16. Si tratta di una delle farmacie più antiche del mondo, risalente al XIII secolo, periodo in cui si stabilirono qui i frati domenicani che si impegnarono nella creazione di preparati curativi tra cui la loro famosissima Acqua di Rose. Qui potrete fare un viaggio olfattivo in cui tutto viene ancora preparato secondo la tradizione secolare. Così come la bellezza della struttura che fa parte del complesso conventuale di Santa Maria Novella, dove antichi affreschi ed eleganti arredi raccolgono gelosamente questa collezione di profumi di altre epoche. La bellissima entrata floreale vi darà accesso alla farmacia, non perdetevi però l’istallazione audio visiva che trovate in una saletta destra dell’entrata: Blooming in Paradise di Felice Limosani. E anche qui Nanà ha potuto fare la visita con noi.

Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, firenze
Perdetevi tra i mille profumi.

Abbiamo continuato la nostra passeggiata fiorentina tra i classici di questa città e ci siamo immortalati in 4 bellissimi scatti nella fotoautomatica di via dell’Agnolo. Ci siamo poi fermarti per una schiacciata con una fresca birra da Note di Vino, che avevo segnato anche per i loro mini coni di formaggio blu, di cui sono rimasta più che soddisfatta!

Tutto questo andava bruciato e quindi perchè non camminare fino all’Orto del Pernaso? Parliamo di una splendida terrazza in cui vive un coloratissimo serpente nella parte alta del giardino dell’Orticoltura da cui ammirare un panorama mozzafiato su Firenze. L’idea di questo serpentone, che per altri è un drago che affianca tutta la scalinata, è nata dalla mente di Marco Dezzi Bardeschi, portato a termine nel 1990. Potete accedervi o dall’alto di via Trento o da via Bolognese. Nel giardino basso trovate anche un tepidario in cui potrete trovare alcuni eventi o rinfrescarvi nel vivace bar. Anche qui l’entrata è gratuita, con accesso agli amici a 4 zampe che hanno anche un’area riservata. Siamo così riusciti a trovare modo di passeggiare per una Firenze Pet Friendly!

Il serpentone degli Orti del Parnaso, Firenze con Cane
Nanà e Riccardo sotto il Serpentone!

Abbiamo camminato così tanto che si è fatta l’ora di cena. O meglio l’ora di andare nel luogo che in realtà era lo scopo principale della nostra visita qui a Firenze. E sempre a mangiare finiamo!

Ma questa volta la cena non è stata solo per noi. Abbiamo scoperto di recente che uno dei nostri ristoranti preferiti di Firenze ha avuto un’idea unica!

Accogliere i nostri amici pelosi come dei veri ospiti servendo pasti anche a loro! Un locale più Pet Friendly di così noi ancora dobbiamo trovarlo! Quindi come potevamo non portare Nanà ad assaggiare un dei loro 4 menù che sono stati interamente studiati con la collaborazione della loro veterinaria di fiducia.

Parliamo di Il Latini, storico ristorante di Firenze che è qui dal lontano 1911. La nostra prima visita in questo ristorante risale a qualche anno fa quando ancora si mangiava tutti insieme alle grandi tavolate. Il Latini nasce come fiaschetteria dove condividere oltre al pasto anche chiacchere ed esperienze di vita. Infatti noi ricordiamo quella cena anche per un’amicizia nata proprio a quelle tavolate, che purtroppo sono scomparse causa Covid e cambio di mentalità delle nuove generazioni, cosa che ci ha davvero rattristati. E così siamo tornati con grande piacere con la nostra Nanà che è stata accolta con grande calore dai proprietari.

 
Ristorante Il Latini, con menù Pet Friendly a Firenze

Il bello di un ristorante non è solo nel suo menù e nella sua qualità, che qui non ha bisogno di presentazioni, ma anche nella cordialità e disponibilità del personale. Abbiamo avuto modo di farci raccontare, proprio dalla persona che ha avuto l’idea del menù a 4 zampe, l’origine di questa iniziativa. Tutto nasce da un grandissimo amore per i loro cucciolotti pelosi con cui spesso condividono viaggi. E sapendo bene quanto può essere a volte complicato trovare strutture che ci consentano di accedere con un cane o più, loro hanno pensato di dare invece oltre che ospitalità anche la possibilità di un pasto. E da qui l’idea di un menù pensato e realizzato appositamente per loro.

È stato bello scoprire con quanto amore è stata intrapresa questa iniziativa e quanto felici ne siano della loro riuscita. E Nanà è stata felicissima di trovarsi davanti il suo piatto con arista di maiale e mele! Ci è mancato poco che le rubasse il piatto Riccardo ma per fortuna è poi arrivata la sua Fiorentina da 1,7kg!

Anche questa volta siamo usciti più che soddisfatti di aver mangiato una delle migliori bistecche di Firenze, accompagnata degli immancabili crostini toscani che adoro! E questa volta anche Nanà è uscita contenta da un ristorante!

Ristorante Il Latini, Pet Friendly a Firenze

Ringraziamo di cuore i proprietari che ci hanno dedicato il loro tempo anche se durante l’orario di servizio, a raccontarci con amore la loro passione per i nostri amici pelosi e quella per il loro lavoro. Abbiamo apprezzato tanto non solo la cura nel nostro servizio ma soprattutto quella nell’aver accolto Nanà. Il Latini continua a regalarci non solo cene memorabili ma ricordi di splendide chiaccherate. Speriamo di ritrovare presto anche le tavolate!

Questa lunga giornata per una Firenze Pet Friendly si è conclusa così, con il pancino pieno per tutti e tre! Ma abbiamo camminato tanto eh!

Ora tocca a voi offrire la cena al vostro pelosetto! Vi aspettiamo alla prossima passeggiata Pet Friendly e seguiteci sui nostri social per non perdere le prossime avventure di Nanà!

Antica Roma: scoprila al Roma World!

Sembra impossibile ma c’è un modo per viaggiare nel tempo! Un viaggio di circa 2000 anni nell’Impero Romano alla scoperta dell’antica Roma!

Ebbene si! Poco distante da Roma, a Castel Romano, oltre al grande Parco Divertimenti di Cinecittà World troverete Roma World!

Questo parco tematico dedicato al glorioso periodo dell’Impero Romano vi darà la possibilità non solo di passare una divertente giornata tra esperienze uniche ma di imparare molto di più di quello che i libri di scuola possano aver fatto in anni.

Invitati a provare questa esperienza direttamente da Roma World non potevamo fare altro che accogliere l’invito con grande entusiasmo e curiosità! Trovate la nostra avventura raccontata in breve qui!

Roma Wolrd a cinecittà world
Benvenuti al Roma World!

All’entrata del parco la gentilissima dama ci ha raccontato la nascita di questa iniziativa gestita dal Gruppo Storico Romano. Questo vuol dire che il personale che lavora qui è preparatissimo su tutta la storia, gli usi e costumi dell’antica Roma. E più chiederete e più vi stupirete di quante cose ignoriamo di quella che alla fine è parte della nostra cultura. In questo preciso punto sono stati trovati dei veri resti dell’antico Impero Romano, quindi come non prenderlo come un segno del destino?

Qui è stato tutto accuratamente riscostruito secondo le tradizioni e gli usi dei romani. Dall’accampamento, il Castrum, alla Taberna, all’arena dei gladiatori!

Andiamo passo passo alla sua scoperta!

La nostra avventura è iniziata alle 11:30 con il tour botanico dove la nostra guida ci ha mostrato e spiegato l’utilizzo e il consumo che veniva fatto di alcune piante e bacche autoctone che ancora oggi possiamo trovare nella nostra macchia mediterranea. Immersi nel verde avrete modo di scoprire come è fatta la salsapariglia! Si proprio quella dei Puffi. Uscendo dal bosco avrete modo di conoscere i simpatici abitanti della fattoria. Qui abbiamo appreso che il popolo romano era così evoluto ed organizzato che avevano imparato ad allevare la selvaggina, così da non dover ricorrere alla caccia giornalmente e avere un continuo rifornimento di cibo. Ovviamente tutti gli animaletti qui sono tenuti con grande rispetto e amore.

Una volta salutati i maialini ci siamo ritrovati con un arco in mano! Il signor Luciano, esperto istruttore della Federazione Italiana di tiro con l’arco, ha avuto la grande pazienza di insegnarci come tirare con un vero arco! Ma purtroppo abbiamo ancora tanto da allenarci prima di riuscire a prendere la mela!

Attenti a non perdervi lo spettacolo dei gladiatori nell’arena! Dopo aver appreso tutta la preparazione che gli schiavi dovevano affrontare per passare dall’essere dei rudiari (da rudere la spada in legno che utilizzavano per allenarsi) a dei veri gladiatori (da gladio, la spada che si utilizzava per i combattimenti), avrete la possibilità di impugnare il gladio anche voi!

I gladiatori nell’arena!

Dopo tanta fatica è giunta l’ora di recuperare un pò di energie. Ma cosa mangiavano i romani nell’antica Roma? lo potrete scoprire gustando uno dei menù proposti nella taberna.

Ma se volete invece fare un picnic potrete tranquillamente recarvi nell’area attrezzata e gustarvi il vostro pasto al sacco.

A pancino pieno potrete scoprire cosa vi riserverà il futuro e assistere ad un rito benaugurale in omaggio alla dea Giunone per poi recarvi all’arena dei rapaci per conoscere uno dei simboli dell’impero romano: l’aquila reale! Passate per il mercato dove potrete ammirare come le sapienti mani di artigiani esperti lavorano ancora oggi legno e marmo. Potrete coniare le monete dell’epoca e scoprire come si vestivano le donne dell’antica Roma.

Preparatevi poi ad assistere al grande spettacolo nella fedele ricostruzione del Circo di Massenzio. Set del kolossal Ben Hur, qui potrete rivivere l’esperienza della corsa delle Bighe.

Riccardo il gladiatore
Riccardo è ormai un legionario!

Al calar del sole lo spettacolo del fuoco darà fine a questa lunga giornata ma prima di lasciare il villaggio non dimenticatevi di passare attraverso il Bosco Magico. Sempre se non decidiate di pernottare nel Castrum! L’esperienza di dormire in una vera tenda di legionari, senza corrente sotto solo la luce delle stelle, sicuramente è una cosa da provare!

Informazioni pratiche su Roma World:

Dove si trova: vai Irina Alberti, dal GRA prendete l’uscita 26 Pontina, Castel Romano.

Parcheggio: è privato e a pagamento, 5€ in loco, 4€ prenotando online.

Accessibilità: non tutte le aree del parco sono accessibili a persone in carrozzina. Trovandosi in un area naturale purtroppo i sentieri non sempre danno accessibilità.

Biglietti: sono prenotabili online sul sito e partono dai 15€ ai 49€ con il pernottamento nel Castrum. C’è anche la possibilità di organizzare dei veri percorsi didattici per le scuole.

La bocca della verità, antica Roma
Bocca della verità, ops!

La nostra giornata qui è stata ricca non solo di divertenti momenti ma anche di tanti insegnamenti. Abbiamo appreso curiosità e particolari che purtroppo i libri in anni e anni di scuola non ci hanno mai insegnato. Poter parlare con persone preparate ed entusiaste del loro sapere e felici di tramandare è stata l’esperienza che ci ha fatto capire che la storia dell’antica Roma è la nostra storia. È parte integrante di quello che è oggi la nostra città. Non è un semplice parco tematico me è una vera esperienza didattica, adatta a piccoli e grandi.

Insomma che aspettate a catapultarvi nell’antica Roma?!