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Irlanda del Nord: itinerario on the road

L’Irlanda del Nord era una di quelle destinazioni che ci incuriosiva già da tempo. Erano anni che rimandavamo, ma quest’anno, approfittando di una buona offerta per Dublino, abbiamo deciso di esplorare il nord di una delle terre che più amiamo. Precisiamo subito che, parlando di Irlanda del Nord, parliamo del Regno Unito. Pertanto, a partire dal 2 aprile 2025, per entrare nel Paese sarà necessario anche l’ETA. Se ancora non sapete di cosa si tratta, trovate un articolo con tutte le informazioni necessarie. Ti anticipiamo che, come sempre, per il noleggio auto ci siamo affidati a Discover Cars, che garantisce un’ottima assistenza e prezzi davvero competitivi. Puoi dare un’occhiata cliccando sul banner qui!

Tornando alle verdi terre di questa isola nell’oceano Atlantico, le cose da fare e vedere sono davvero tante. Da Giant’s Causeway, con le sue scogliere da cui si scorgere addirittura la Scozia, ai vivaci pub dove ascoltare canti popolari, fino alla storia tragica che ancora oggi viene ricordata per le sue strade. L’Irlanda del Nord ti avvolge: ti fa ballare e ti fa piangere, ti fa capire la grandezza della natura e la piccolezza dell’uomo, troppo spesso ancora prigioniero dell’odio.

Non vi nascondiamo che è stato un viaggio ricco di emozioni. Un viaggio che ci ha portato a visitare luoghi che avevamo sentito raccontare nelle canzoni delle nostre playlist da anni. Capire il vero significato di “Sunday Bloody Sunday” ci ha spezzato il cuore, ma vedere la gioia nei pub ci ha rincuorato nel pensare che l’amore vince sempre, o almeno noi ci speriamo.

Vi racconteremo meglio la storia dell’Irlanda del Nord in articoli dedicati, ma oggi vogliamo condividere con voi il nostro itinerario, indicandovi i luoghi da non perdere, i consigli sui pernottamenti e, sì, una lista dei pub imperdibili. Pronti a prendere appunti?

Belfast

Vi abbiamo detto di essere atterrati a Dublino, ma perché? Semplicemente perché, purtroppo, non ci sono voli diretti da Roma a Belfast. Dall’Italia, gli unici aeroporti con voli diretti per l’Irlanda del Nord sono Milano Bergamo (BGY) e Torino (TRN), entrambi serviti da voli Ryanair. Quindi, da Roma, la soluzione più comoda ed economica è prendere un volo per Dublino. Molto spesso si riescono a trovare buone offerte; noi abbiamo speso 50€ a testa A/R. Da lì, potete noleggiare un’auto e arrivare a Belfast in circa 2 ore. Per il noleggio auto vi diamo tanti consigli in questo articolo dedicato. Vi ricordiamo che, per questa tratta, dovrete pagare una tassa per il superamento della frontiera tra la Repubblica d’Irlanda e il Regno Unito. Noi abbiamo pagato una tassa di 35€ per l’intera durata del noleggio.

Arrivati a Belfast, le cose da vedere e fare sono tante. Noi, essendo arrivati di sera, abbiamo iniziato con un giro nel centro città, immergendoci nell’atmosfera vivace dei suoi pub. Tra canti e birre, abbiamo subito percepito l’anima festosa di questa città, per poi dedicarci alla sua tragica storia il mattino seguente. Vi lasciamo alcune delle tappe imperdibili in città, con un articolo dedicato che seguirà.

  • Titanic Belfast e una passeggiata nella zona portuale
  • The Big Fish
  • Belfast City Hall
  • Cathedral Quarter
  • Botanic Gardens
  • The Crown Liquor Saloon
  • Kelly’s Cellars
  • Duke of York
  • Sunflower Pub
  • The Dirty Onion

The Dark Hedges

Iniziando a spostarci verso l’Irlanda del Nord, la nostra prima tappa è stata questa iconica location, non a caso una delle ambientazioni di Game of Thrones. Si tratta di una strada, Bregagh Road, e per accedervi dovrete lasciare l’auto in un parcheggio privato che costa 5£ a macchina e fare quei pochi metri a piedi per raggiungere l’inizio della strada pedonale.

Ne vale la pena? Beh, il luogo è effettivamente molto suggestivo e misterioso, soprattutto se, come nel nostro caso, capitate in una giornata nebbiosa e grigia. Vi porterà via sicuramente un po’ di tempo, perché è una deviazione non molto pratica, ma se siete amanti della saga, sicuramente non potete perdere questo luogo. E siamo certi che tra di voi ci sono tantissimi fan! E attenti alla dama in grigio: il fantasma che si crede vaghi lungo questa strada. Fate attenzione soprattutto la notte di Halloween, quando ritorna insieme alle anime tormentate di queste terre.

NB: Da Belfast partono tantissimi tour organizzati che in giornata vi portano a scoprire tutte le location, e qui in Irlanda del Nord ce ne sono tantissime della saga. Potete vedere le varie opzioni su Get Your Guide, compreso il Game of Thrones Studio Tours.

The Dark Hedges, Irlanda del Nord
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Kinbane Castle

Arrivati qui, dall’alto della scogliera, vedrete sulla vostra sinistra i resti di questo castello costruito nel 1547, che purtroppo fu distrutto dagli assedi degli inglesi. Successivamente ricostruito, fu abitato almeno fino al 1700. Il castello, situato sul promontorio sotto di voi, è raggiungibile tramite un percorso di circa mezz’ora. Noi, purtroppo, abbiamo iniziato la discesa, ma ci siamo resi conto subito che la pioggia, nonostante le giuste scarpe da trekking, rendeva il terreno molto scivoloso. Ci siamo quindi goduti il paesaggio dall’alto, ammirando in lontananza la Scozia. Sì, proprio la Scozia!

L’accesso all’area è gratuito, così come il parcheggio. Ci sono anche delle toilettes nel parcheggio.

Carrick-a-Rede, il ponte di corda in Irlanda del Nord

Come sempre, anche in questo viaggio ci sono state molte cose che Riccardo ha scoperto solo una volta sul posto, e questo ponte di corda sospeso sull’oceano, a 30 metri d’altezza, è stata una di queste sorprese. Anche se alla fine non è così terrificante come sembra. Ci troviamo vicino al villaggio di Ballintoy, in questa suggestiva scogliera, Carrick, protetta e abitata da specie vegetali e animali caratteristiche di questa zona. Il ponte sospeso è parte di un percorso di 1 chilometro che vi porterà in uno dei punti storicamente più importanti per la pesca al salmone. Infatti, questo luogo nasce come grande punto di pesca del salmone, che attraversa le correnti in questo punto, rendendo la pesca facile. Attraversando il ponte, vi ritroverete sotto di voi la casa del pescatore, oggi disabitata ma aperta in alcune occasioni.

Quello che dovete sapere è che il ponte non è sempre aperto. Si tratta di un ponte di corda sospeso a 30 metri sopra il mare, che separa la terraferma da quella che in realtà è una roccia di basalto, proveniente dal vulcano ormai spento su cui state camminando. Ma vi raccontiamo meglio la storia e molto altro nell’articolo dedicato: Carrick-a-Rede: il ponte di corda sull’oceano.

Ingresso all’area gratuito, ma si pagano 10£ a macchina per il parcheggio. Se avete davvero il coraggio di attraversare il ponte, dovete aggiungere altri 14£ a persona. Il parcheggio è gratuito se avete già il biglietto per il ponte. Vi consigliamo di prenotare con largo anticipo, in quanto in alta stagione le disponibilità sono molto limitate. Controllate orari e giorni di apertura sul sito ufficiale.

Giant’s Causeway

Conoscete sicuramente questo luogo: è il più iconico e turistico sito dell’Irlanda del Nord. Dal 1986 è patrimonio mondiale dell’UNESCO e un’area di grande valore geologico, nonché centro di tante leggende e storie di giganti. Infatti, partendo dal suo nome, possiamo subito intuire che i giganti hanno sicuramente un ruolo importante in questa storia. Iniziamo con la sua formazione geologica.

Questa formazione di basalto, costituita da circa 40.000 colonne di basalto esagonali alte anche 12 metri, si è formata circa 60 milioni di anni fa. Durante una spaccatura tra le placche nordamericana ed europea, ci fu un’eruzione di basalto fuso che, raffreddandosi, creò questa meraviglia naturale, quasi un’architettura a grande scala.

Ma la leggenda vuole che queste pietre siano la creazione di un gigante, Fionn Mc Cumhaill, che costruì questa strada per raggiungere e combattere il suo rivale in Scozia. Alcuni raccontano anche che si tratti di un sentiero d’amore, creato dal gigante per poter raggiungere la sua amata. Che ci crediate o meno, sull’isola di Staffa, in Scozia, ci sono le stesse identiche formazioni di basalto. E guardando davanti a voi, riuscirete a scorgere ad occhio nudo proprio le coste della Scozia. Siamo rimasti stupiti da quanto effettivamente i due paesi siano vicinissimi!

Terminato il tour con la nostra guida, ci siamo goduti il panorama e il forte vento, che ci ha fatto capire quanta energia questo luogo trasmette. La fresca brezza dell’oceano che ci ha baciato il viso ci ha mostrato uno dei luoghi più magici dell’Irlanda del Nord.

Per conoscere meglio la storia che si nasconde dietro questo luogo, vi consigliamo di fare il percorso con una guida, che parte dal Visitor Centre. L’accesso all’area è gratuito, mentre il Visitor Centre, con parcheggio e guida, è a pagamento. Noi l’abbiamo trovata davvero interessante e vi consigliamo di spendere le 14£, che comprendono anche il parcheggio.

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Downhill Beach e Mussenden Temple

Un altro luogo iconico per gli appassionati di Game of Thrones. E ora dobbiamo farvi una confessione: non abbiamo mai visto Game of Thrones. Ci dispiace darvi questa delusione, ma promettiamo di recuperarlo presto. Partiamo dalla grande spiaggia di Downhill, famosa anche tra i surfisti. Da qui, sull’alta scogliera, si erge il Tempio di Mussenden. L’abbiamo visitato in una soleggiata mattina di dicembre, che ci ha permesso di fare una camminata sulla grande spiaggia, resa ancora più affascinante dal gioco della marea. Il tempio che vedete da qui in basso fa parte della tenuta di Downhill, che potete visitare percorrendo a piedi il sentiero che intravedete dal parcheggio o riprendendo l’auto e attraversando l’arco con i due leoni. Il parcheggio qui è di 8£.

La tenuta apparteneva a Frederick Augustus Hervey, che fece costruire il tempio nel 1785, e fa parte della tenuta che comprende anche la dimora, ormai in abbandono dopo un grande incendio. Non mancano anche qui le leggende, ma quello che è certo è che il tempio offre una vista unica su questa scogliera dell’Irlanda del Nord.

Ci troviamo vicino al centro abitato di Castlerock, dove potrete sorseggiare una birra in uno dei suoi pub e recarvi in un luogo speciale per passare la notte: Burrenmore Nest. Abbiamo avuto modo di rilassarci in questa struttura immersa nel bosco. Un luogo a dir poco magico. Si tratta di piccole casette di legno dotate tutte di mini cucinino, bagno, una grande vetrata per ammirare il panorama e una hot tub privata tra le foglie di aceri. Abbiamo amato questo posto e ve lo consigliamo se cercate un’esperienza unica e romantica. PS: è anche pet-friendly. Chissà, magari un giorno torneremo con Nanà.

 

Derry/Londonderry in Irlanda del Nord

Siamo arrivati in serata in questa cittadina nota per il suo doppio nome e la sua storia travagliata. Derry o Londonderry ha vissuto uno dei momenti più dolorosi di questo paese, conseguenza dei grandi Troubles. In molti conosceranno la canzone Sunday Bloody Sunday degli U2, un canto di speranza e pace che parte proprio da qui, da quella mattina del 30 gennaio 1972, in cui 14 persone persero la vita a causa di una sparatoria da parte delle forze dell’ordine britanniche. Ma non saremo noi a raccontarvi tutta la storia, perché avrete modo di approfondirla visitando la contea di Bogside a Derry.

“You Are Now Entering Free Derry” è il primo dei murales che catturerà la vostra attenzione e che vi farà subito rendere conto di essere in uno dei luoghi in cui la storia ancora oggi combatte per la pace. Potete approfondire tutta la storia dell’Irlanda del Nord e della sua occupazione nel Museum of Free Derry. Preparatevi a qualcosa di veramente toccante che lascerà il segno in questo viaggio. Per noi, aver compreso in pieno le parole di una semplice canzone, trovandoci proprio qui, ci ha rattristato ma anche fatto capire quanto il viaggiare sia conoscenza: non sempre e solo di cose belle, ma anche di fatti che difficilmente potremmo capire senza averli davanti ai nostri occhi.

murales a Derry/Londonderry, Irlanda

Ma Derry, la Walled City, non è solo questo. È una delle città irlandesi che meglio conserva le sue mura medievali, con i suoi negozietti e i suoi pub storici dove la musica e i canti continuano a portare gioia e sorrisi, e dove le bandiere della Union Jack lasciano spazio a quelle della Repubblica Irlandese, ormai in una silenziosa pace.

Abbiamo lasciato Derry con il cuore più pesante e l’animo più ricco di sapere, consapevoli che anche questa avventura ci farà tornare a casa con le valigie cariche di emozioni e ricordi. L’Irlanda del Nord lascia il segno: ti soffia in volto con il suo freddo vento che arriva dall’oceano, ti regala sorrisi e melodie antiche che l’atmosfera dei suoi pub sa ancora bene tramandare. Ti riempie gli occhi con un verde intenso e unico al mondo. Ci vorrebbe una cartella Pantone tutta dedicata a quello che potremmo chiamare “Verde Irlanda”.

Abbiamo fatto rientro a Dublino e riconsegnato la nostra auto, pronti a proseguire questa piccola avventura irlandese proprio qui. Se volete scoprire cosa abbiamo combinato, vi consigliamo di seguirci sui nostri social per non perdervi nulla.

Carrick-a-Rede: il ponte di corda sull’oceano

Carrick-a-Rede: un ponte a 30 metri di altezza sull’oceano. Così semplicemente vi spieghiamo cosa abbiamo combinato in questi ultimi giorni on the road lungo una delle strade scenografiche più belle dell’Irlanda del Nord. Ma soprattutto perché ci siamo meritati una bella Guinness dopo questa esperienza. Vogliamo sapere se anche voi avreste avuto lo stesso coraggio.

Ma partiamo dall’inizio: in Irlanda del Nord, a circa un’ora e mezza da Belfast, si trova questo ponte di corda che vi farà vivere pochi ma intensi momenti di adrenalina. Intorno a voi, uno dei paesaggi naturalistici più belli e suggestivi del mondo, dove dominano antiche leggende di giganti e folletti. E se guardate bene davanti a voi, potete scorgere le coste della Scozia. E sì, proprio di fronte a voi, quelle coste laggiù sono quelle della Scozia, che dista solo 60 km.

Nel prossimo articolo su un’altra delle meraviglie di questa terra, il Giant’s Causeway, vi racconteremo meglio la sua storia. Per il momento, scopriamo insieme come arrivare su questo isolotto, sconfiggendo la paura dell’altezza.

La storia di questo ponte

Questo ponte di corda è qui da circa 250 anni, dal 1755, quando un gruppo di pescatori costruì il primo ponte per facilitare il loro lavoro di pesca al salmone. Questo punto, infatti, era ricco di pesce e soprattutto di salmoni, perché proprio qui passavano per risalire i corsi dei fiumi Bann e Bush. La sua prima costruzione, addirittura, prevedeva una sola corda a cui aggrapparsi per attraversarlo. Immaginate di doverlo percorrere più volte al giorno. Il ponte, però, era in uso soltanto durante il periodo estivo, quello della pesca. Le acque qui intorno sono così limpide che era il luogo di avvistamento migliore per i banchi di pesci, tra cui appunto i salmoni. Durante l’inverno veniva ritirato. Il ponte che attraversiamo oggi, in totale sicurezza, è stato costruito nel 2008 e, ancora oggi, durante il periodo invernale e nelle giornate di forte vento, viene chiuso.

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Una volta passato il ponte, alla vostra destra troverete il vecchio cottage dei pescatori, che è visitabile nelle belle giornate. Ormai in disuso, poiché la pesca in questo punto, diventato luogo naturalistico, è fermata dal 2002. Quello che ancora non vi abbiamo detto è che questo ponte non vi collega a un semplice isolotto. State per mettere piede sulla bocca di un vecchio vulcano. Infatti, guardandovi intorno, scoprirete le scure rocce di basalto che caratterizzano queste scogliere. La lava che creò, circa 60 milioni di anni fa, l’isolotto di Carrick, oggi ormai il famoso Carrick-a-Rede.

Come arrivare a Carrick-a-Rede

Per arrivare a Carrick-a-Rede avrete sicuramente bisogno di una macchina che potete noleggiare all’aeroporto di Belfast o a quello di Dublino, come nel nostro caso. Da Belfast sono circa un’ora e mezza di auto, qualcosa in più se decidete di percorrere la scenografica Causeway Coastal Route. La cittadina di riferimento è Ballycastle, a pochissimi chilometri di distanza. Se non avete coraggio di guidare a destra, vi spieghiamo meglio come noleggiare un’auto e a chi affidarvi nel nostro articolo dedicato. In alternativa, potete optare per uno dei bus. Per il noleggio auto puoi affidarti a Discover Cars, ottimi prezzi e assistenza sempre molto efficiente.

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Tra le linee che arrivano qui ci sono: Ulsterbus 172 da Coleraine, Ulsterbus 252 e 256 da Belfast, e il Servizio 402 Causeway Rambler. Visitate il sito web di Translink, la compagnia di bus locali, per informazioni dettagliate. Durante la bella stagione, potete percorrere uno dei trekking lungo la costa, come ad esempio quello che parte da Giant’s Causeway sulla North Antrim Coastal Path.

Se non avete intenzione di stare troppo tempo e, per particolari esigenze, avete bisogno di una sistemazione più comoda, potete valutare uno dei tour giornalieri che partono da Belfast e prenotare tramite la comoda applicazione di Get Your Guide.

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la casa dei pescatori sotto il ponte Carrick-a-Rede

Biglietti e orari

Come riportato sopra, in particolari condizioni climatiche che non garantiscono la totale sicurezza di questo luogo, il ponte viene chiuso. Controllate sempre le date di chiusura ed eventuali aggiornamenti sul sito ufficiale. Vi consigliamo anche di prenotare in anticipo il vostro biglietto, soprattutto se intendete visitare questo luogo durante il periodo di alta stagione: primavera e estate. Abbiamo sentito parlare anche di un’ora di attesa per attraversare il ponte Carrick-a-Rede, perché è accessibile a sole 8 persone per volta. Nel caso in cui non ve la sentiate di attraversarlo, potete tranquillamente percorrere i sentieri che vi porteranno a scoprire i panorami mozzafiato di queste scogliere. Quello che vi possiamo dire che è molto più tranquillo di quello che ci aspettavamo e anche Riccardo che soffre di vertigini è riuscito a passarlo in totale tranquillità. Poi ogni tanto nei viaggi ci sta sempre bene una piccola dose di adrenalina.

Carrick-a-Rede meraviglia nell'Irlanda del Nord

Nel caso in cui non acquistiate il biglietto per il ponte, dovrete pagare il parcheggio (10£ a macchina), mentre l’accesso a tutto il percorso è gratuito. Il biglietto per il ponte costa 14£ a persona e comprende il parcheggio. Al Visitor Centre trovate un piccolo bar con servizi igienici. Potete visitare questo luogo anche con il vostro amico a 4 zampe al guinzaglio, ma sappiate che non può attraversare il ponte. Tra l’altro, abbiamo scoperto che la National Trust ha creato un passaporto dove collezionare tutti i luoghi da visitare con il proprio cane, il Pooch Passport. Chissà che non ci torni utile per Nanà prossimamente.

Questa è solo la prima avventura che vi raccontiamo di questa verde e vivace terra: l’Irlanda. Seguiteci sui nostri social per non perdervi tutte le prossime avventure.

Presto vi porteremo a scoprire i luoghi che più abbiamo amato dell’Irlanda del Nord. Per il momento vi possiamo solo consigliare di visitare questi territori spettacolari, soprattutto se siete fan della serie Game of Thrones, perché ancora non ve l’abbiamo detto, ma molti di questi luoghi suggestivi sono stati proprio sfondo di questa serie. Chissà se riusciremo a scoprirli tutti. Ma intanto la domanda è: chi è così coraggioso da attraversare il Carrick-a-Rede Bridge?

Londra dal Tamigi: giro in battello con Uber Boat

Ormai sapete che adoro tornare dai miei viaggi e raccontarvi subito le mie esperienze, quindi eccomi qui a condividere il modo originale in cui ho scoperto Londra: l’Uber Boat. Partiamo dall’inizio: sono stata a Londra per 3 giorni per la WTM, che si tiene da anni a Excel. Il mio lavoro di Travel Designer (se non sapete cosa faccio, potete leggere qui) mi ha portato a questa grande fiera del turismo. Ma fortunatamente sono riuscita a ritagliarmi un po’ di tempo per esplorare la città e scoprire alcuni angoli nascosti che, stranamente, non avevo ancora visitato.

Seguici sui nostri social per non perderti le prossime avventure e consigli di viaggio.

Qualche giorno prima di partire, mi è capitato di vedere un video sui social e non potevo non provare anch’io l‘Uber Boat per navigare il Tamigi. In questo articolo vi spiego come e da dove prendere il battello di Uber Boat, quali tappe fare e cosa vedere anche solo dalle rive del fiume londinese. Vi anticipo che, se decidete di farlo al tramonto o di sera, sarà sicuramente una delle esperienze più romantiche che possiate fare a Londra, il tutto a soli 10£. Per maggiori dettagli, troverete tutto nei miei due itinerari di Londra.

Dove prendere Uber Boat a Londra

I moli da cui parte l’Uber Boat di Londra sono più di 20. Partendo da est, il primo molo è quello di Banking Riverside, situato nella zona periferica di Londra. Il capolinea a ovest è invece quello di Putney. Quindi, prima di salire a bordo, ricordate di controllare la direzione del traghetto. Tutti i moli sono accessibili con carrozzine e passeggini, tranne quelli di Cadogan, London Bridge City e Wandsworth Riverside Quarter. Potete salire a bordo anche con la vostra bicicletta. Tra l’altro, l’intera linea è pet-friendly, ma si ricorda di tenere il cane al guinzaglio.

Mi raccomando: non partite mai senza un’assicurazione viaggio!
Anche in Europa è fondamentale avere una copertura sanitaria adeguata, oltre a una polizza per l’annullamento del viaggio. Noi da anni ci affidiamo a HeyMondo e abbiamo un regalo per voi: cliccate sul banner qui sotto per scoprirlo!

Non tutte le linee e i moli sono aperti tutti i giorni, quindi vi consigliamo sempre di controllare la vostra tratta e gli orari sul sito ufficiale. Gli orari di partenza sono dalle 05:00 e terminano verso le 23:00.

Una delle cose più importanti da tenere a mente — e che potrebbe salvare la vita! — è che i battelli Uber Boat non sono soggetti agli scioperi dei mezzi di trasporto. Questo significa che rimangono un valido e sicuro mezzo di trasporto, anche nelle giornate di sciopero, che potrebbero creare disagi, soprattutto durante i viaggi.

Tutti i battelli sono dotati di posti al chiuso e all’aperto, ma solo nella parte posteriore. A bordo troverete anche i bagni e un piccolo servizio bar.

Dove acquistare i biglietti

Per prendere l’Uber Boat di Londra, potete acquistare il biglietto direttamente alle macchinette poste ai moli, ma la tariffa in questo caso sarà di circa due sterline più alta. In alternativa, potete utilizzare la vostra tessera Oyster, proprio come fate in metropolitana, passandola sia in entrata che in uscita (ovviamente solo se è provvista di saldo). Lo stesso vale per il pagamento Contactless con la vostra carta di debito o credito, come accade sui mezzi pubblici di Londra.

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Il modo più veloce e pratico, almeno secondo la mia esperienza, è scaricare l’applicazione Uber Boat Thames Clippers e acquistare il biglietto direttamente dall’app. Scegliete la tratta e pagate: il biglietto sarà valido solo nel momento in cui lo attivate, quindi vi consiglio di farlo quando siete arrivati al molo e pronti a salire sul battello. È vero che questo servizio non ha grandi problematiche, ma la nostra corsa ha subito un ritardo di quasi mezz’ora (preciso che si trattava di una corsa notturna alle 20:00). Noi siamo partite da North Greenwich, la fermata a noi più vicina, e siamo scese a Westminster. Abbiamo speso solo 10£ per vivere uno spettacolo unico su una Londra illuminata.

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In alternativa, potete acquistare un biglietto Hop-on Hop-off giornaliero al prezzo di 22£ per adulto. Con questo tipo di biglietto, potete spostarvi liberamente tra le principali stazioni del Tamigi. Mentre potrete spostarvi da una sponda all’altra del Tamigi tramite queste stazioni:

  • Barking Riverside Pier ↔ Woolwich (Royal Arsenal) Pier
  • Greenland (Surrey Quays) Pier ↔ Canary Wharf Pier
  • Doubletree Docklands Pier ↔ Canary Wharf Pier

Il costo per ogni singola tratta è di .

Un dettaglio importante da tenere a mente è che la prenotazione del biglietto è soggetta alla disponibilità di posti a bordo. Vi consiglio quindi di arrivare qualche minuto in anticipo per essere tra i primi in fila.

La mia esperienza

Convincere la mia compagna di viaggio a prendere il traghetto per raggiungere il centro di Londra è stato molto più facile di quanto mi aspettassi. I tanti video virali che girano sul web hanno sicuramente contribuito a rendere questa esperienza ancora più eccitante e curiosa.

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Anche se i battelli sono attivi sul Tamigi dal 1999, grazie al servizio Uber negli ultimi anni hanno raggiunto un livello di efficienza tale da essere diventati un mezzo di trasporto valido e molto comodo in città.

Siamo passate sotto il Tower Bridge, salutato la corona della regina, visto la grande cupola di St. Paul’s Cathedral e il Millennium Bridge illuminare le acque del Tamigi. Ci siamo divertite, anche se il freddo ci scombussolava i capelli e alle 20:30 di una notte di novembre, il gelo si è fatto sentire. Ma per lo spettacolo di luci che ci ha accolte appena arrivate davanti alla London Eye, ne è valsa davvero la pena. E sulla destra è apparso il Big Ben. In 45 minuti ci siamo godute uno spettacolo unico, vedendo Londra da una prospettiva tutta nuova. Se volete fare una sorpresa low-budget al vostro cuore, non vi resta che portarlo a fare un giro sull’Uber Boat di Londra.

Le novità su Londra non sono finite, quindi vi consiglio, come sempre, di seguirci sui nostri social per non perdere le prossime avventure!

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Itinerario in Scozia: esplora in 5 giorni i luoghi più iconici

In queste giornate autunnali di pioggia mi tornano in mente alcuni ricordi di viaggio, primo fra tutti il nostro itinerario in Scozia. La pioggia, il vento, le foglie arancioni che decorano gli alberi e una calda tazza di tè sono sicuramente tra gli scenari che meglio ispirano e invogliano a partire per questa destinazione. La Scozia ci ha regalato paesaggi incontaminati, caldi e accoglienti pub, a volte abitati da fantasmi e leggende che ancora incutono un po’ di suggestione. Abbiamo visitato i resti di antichi castelli, assaporato whisky e scoperto come viene prodotto ancora oggi il nettare scozzese.

Siamo partiti dalla città di Edimburgo, tenendola però come tappa finale di questo itinerario in Scozia che siamo felici di condividere con voi in questo articolo. Purtroppo, il tempo a disposizione era poco e abbiamo dovuto tralasciare alcune meraviglie che vi consigliamo di recuperare, tra cui l’isola di Skye. Il nostro itinerario in Scozia prevede ovviamente l’utilizzo di un’auto. Vi abbiamo lasciato alcuni consigli sul noleggio e sull’organizzazione del viaggio nel nostro articolo dedicato. Una volta che avrete tutte le informazioni essenziali, non resta che lavorare sull’itinerario.

Castello di Stalker, nel nostro itinerario in Scozia
Castello di Stalker

Come detto, siamo arrivati con un volo diretto a Edimburgo, città da cui siamo poi ripartiti. Edimburgo è sicuramente la scelta migliore e la più comoda per andare alla scoperta della Scozia. Qui di seguito vi lasciamo una mappa del nostro on the road, con alcuni suggerimenti sui luoghi dove assaporare le migliori prelibatezze culinarie di questa terra.

Pronti a prendere appunti?

Prima tappa dell’itinerario in Scozia: Inverness

Siamo arrivati nella capitale delle Highlands che era già buio. Ci siamo rifugiati nel nostro ostello, il Bazpackers, in una posizione ottima per parcheggiare l’auto e visitare la cittadina a piedi. Subito ci siamo diretti ad assaggiare il primo e indiscusso piatto scozzese per eccellenza: l’haggis. Molti di voi preferirebbero forse non sapere come viene preparato questo piatto tradizionale, che oggi ha numerose varianti, tra cui anche quelle vegane. Vi lasciamo il piacere di scoprirlo da soli! Sicuramente dovete provarlo in uno dei migliori ristoranti scozzesi: Urquhart’s Restaurant. Vi consigliamo di prenotare e di assaggiare anche il salmone. Per un dopocena con un primo assaggio di whisky scozzese, vi segnaliamo: The Castle Tavern.

La mattina seguente abbiamo avuto modo di conoscere meglio Inverness, non prima di aver gustato uno scone appena sfornato con marmellata artigianale in un luogo molto particolare: Velocity Café & Bicycle Workshop. Con la pancia piena, ci siamo diretti alla scoperta di alcune delle tappe imperdibili di questa cittadina.

Passeggiando per le sue stradine, tra case con porte colorate ed edifici in pietra, non potete mancare di visitare:

  • Castello di Inverness, risalente al 1800, è sicuramente tra i più recenti della zona. Sebbene non sia aperto al pubblico, offre una vista panoramica spettacolare sulla città e sul fiume Ness. È attualmente utilizzato come sede giudiziaria, ma ci sono progetti per trasformarlo in una destinazione turistica nei prossimi anni.
  • Old High Church, la chiesa più antica della città, risale al XII secolo. Si trova in una posizione suggestiva lungo il fiume Ness ed è un luogo di grande importanza storica. Durante il periodo giacobita, veniva usata come prigione e luogo di esecuzione.
  • Victorian Market, il famoso mercato coperto, è un angolo di storia e tradizione nel cuore di Inverness. Costruito alla fine del XIX secolo, ospita una varietà di negozi locali, tra cui artigianato, gioielli, caffetterie e negozi di souvenir, perfetti per chi cerca un’esperienza autentica.

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Haggis da Urquhart’s Restaurant
  • Inverness Museum and Art Gallery è il luogo ideale per gli amanti dell’arte e della storia. Qui potrete esplorare la storia delle Highlands, dalle epoche preistoriche fino all’era moderna, e ammirare una collezione d’arte che include opere di artisti locali.
  • Moray Firth è il punto di partenza ideale per un’escursione in barca, dove potrete sperare di avvistare delfini, foche e persino squali elefante, che vivono in questo affascinante fiordo. Le acque del Moray Firth sono note per essere uno dei migliori luoghi del Regno Unito per l’osservazione dei delfini tursiopi.

Da Inverness parte il Great Glen Way, un percorso lungo 124 km che vi condurrà fino a Fort William, seguendo la costa atlantica. Questo cammino attraversa alcune delle aree più spettacolari delle Highlands, costeggiando laghi famosi come il Loch Ness e passando attraverso foreste, colline e piccoli villaggi. È un’ottima opzione per chi ama il trekking, con percorsi adatti sia agli escursionisti esperti che ai principianti. Noi abbiamo percorso la strada parallela lungo la A82, ma speriamo un giorno di poter affrontare questo cammino con la giusta tranquillità.

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Castello di Urquhart

Sicuramente uno dei paesaggi più suggestivi che abbiamo incontrato lungo il nostro itinerario in Scozia. Si trova nei pressi della cittadina di Drumnadrochit. In realtà, non aspettatevi un castello intatto, ma solo delle rovine. Forse è proprio questo fascino decadente e misterioso a rendere il luogo unico. Conoscendone la storia, capirete perché, purtroppo, le sue condizioni sono così compromesse.

Arrivati al visitor centre, sarete accolti in una sala video, dove grazie a un piccolo documentario potrete comprendere meglio la storia del castello e le sue leggende. Come ogni castello scozzese che si rispetti, anche Urquhart ha il suo fantasma! Il paesaggio, che in autunno si tinge di arancio, è tra i più belli visti in questo viaggio on the road, anche perché il lago di Loch Ness aggiunge un tocco di mistero a tutto.

Biglietto d’ingresso: £13. Aperto dalle 9:30 alle 16:30. Controllate sempre gli orari sul sito ufficiale per eventuali chiusure o variazioni di programma.

Fort Augustus

Lungo la strada ci sono molti punti panoramici dove fermarsi per ammirare il paesaggio e tentare di avvistare il famoso mostro che si dice abiti il lago di Loch Ness: Nessie. Si narra che il primo avvistamento di questa misteriosa creatura risalga al 566 d.C., quando avrebbe divorato un pescatore, di cui furono ritrovati solo alcuni resti. In tempi più recenti, l’ultimo avvistamento documentato risale al 1933, anno in cui Robert Kenneth Wilson scattò una famosa fotografia, anche se la veridicità di quelle immagini è ancora molto discussa. Noi non siamo riusciti a vedere nulla, ma chissà, forse qualcuno di voi sarà il prossimo a scorgere il misterioso mostro! Se siete interessati a scoprire meglio la sua storia e le leggende legate a questa creatura, inserite una tappa al Loch Ness Centre and Exhibition.

Fort Augustus è il luogo perfetto per fare una sosta, mangiare qualcosa e rilassarsi sulle rive del lago, prima di riprendere il cammino o il viaggio in auto. Un momento suggestivo è stato quando un ragazzo in kilt ha arricchito lo scenario suonando la cornamusa, creando un’atmosfera magica che ha incarnato perfettamente la mia idea di Scozia. Potete trovare un video di questo momento sulla nostra pagina Instagram, dove vi suggeriamo di seguirci per non perdere le nostre prossime avventure.

Viadotto di Glenfinnan

Quando si parla di Scozia, è inevitabile nominare uno degli iconici personaggi del Regno Unito: Harry Potter. Molti dei luoghi che hanno ispirato J.K. Rowling e che poi hanno fatto da scenografia ai film sono sparsi proprio tra le Highlands scozzesi. E io, da brava Potterhead, non potevo non segnarne e visitarne alcuni.

Il Viadotto di Glenfinnan è famoso per l’iconica scena in cui il treno per Hogwarts passa sbuffando fumo. Il treno esiste davvero e si chiama Jacobite Steam Train. È possibile salire a bordo e percorrere il suggestivo tragitto panoramico che da Fort William vi porta fino a Mallaig. Purtroppo, le corse non sono attive tutto l’anno: durante il periodo invernale, infatti, il treno non circola, perché le corse vengono sospese. Indovinate un po’ chi è capitata proprio in questo periodo? E perché proprio Stefania? Come sempre, cerco di prenderla con filosofia e penso che tornerò presto, pronta a salire anche io sul mio Hogwarts Express.

Viadotto di Glenfinnan, Scozia
Viadotto di Glenfinnan

Controllate le date di partenza e fine delle corse sul sito ufficiale, dove potete anche acquistare i biglietti. Il consiglio è quello di fare il viaggio in treno e poi tornare qui per vedere il passaggio del treno sul viadotto, rendendo l’esperienza ancora più magica. Dato il periodo e la mancanza del treno, non abbiamo trovato nessuno. Preparatevi, però, a incontrare tanti fan del piccolo mago durante la stagione di attività del treno.

Per arrivare qui, vi conviene parcheggiare l’auto nel parcheggio vicino alla stazione e percorrere il sentiero segnalato. Fate attenzione, perché se, come noi, capitate durante la pioggia, il terreno può essere molto scivoloso. Una volta arrivati in cima, godetevi il paesaggio e aspettatevi di salutare i prossimi studenti in partenza per Hogwarts!

Fort William

Siamo arrivati in questa cittadina, che segna la tappa finale della Great Glen Way, a metà circa del nostro itinerario in Scozia. Per recuperare le energie, ci siamo immersi nei suoi storici pub, vivendo l’allegria e l’atmosfera festosa della gente del posto. Primo fra tutti, il The Crofter, dove abbiamo cenato e assaporato piatti tradizionali. Per gustare alcune delle birre artigianali locali, non potete perdervi una visita al Black Isle Bar. Vi troverete di fronte a una chiesa… sì, siete nel posto giusto! Una volta varcata la soglia, sarete avvolti dal calore di questo luogo caratteristico, animato da musica dal vivo che rende le serate davvero speciali.

La mattina seguente abbiamo passeggiato per le pittoresche stradine, visitando la splendida Cattedrale di St. Andrew e il West Highland Museum, ricco di storia e curiosità sulle Highlands. Dopo una piacevole visita, eravamo pronti a ripartire per una nuova giornata sotto la pioggia scozzese, che ormai accompagnava fedelmente il nostro viaggio.

Qui abbiamo soggiornato al Berkeley House, con parcheggio privato e in pieno centro.

Vi ricordiamo di mettere sempre in valigia una buona polizza viaggio che copra qualsiasi imprevisto di salute o eventuali cancellazioni del viaggio. Noi ci affidiamo a HeyMondo e abbiamo per voi uno sconto del 15%. Approfittatene e viaggiate in sicurezza e tranquillità anche voi.

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Oban

Sicuramente il nome di questa cittadina affacciata sulla costa atlantica vi farà pensare a uno dei whisky scozzesi più famosi. Infatti, non a caso abbiamo approfittato per visitare la celebre distilleria di Oban. La cittadina è nota anche per essere un punto di partenza ideale per esplorare le isole scozzesi. Dopo una passeggiata per il porto, ci siamo diretti alla Oban Distillery. Abbiamo acquistato i biglietti sul posto, £24, che includevano la degustazione di tre diversi whisky. Ricordate che, se guidate, non dovete bere! Potete chiedere che il vostro assaggio venga imbottigliato, così da poterlo gustare a casa in totale tranquillità.

La visita guidata dura circa un’ora, durante la quale potrete esplorare tutte le sale della distilleria e seguire, passo dopo passo, il processo che trasforma il malto in whisky. È stata un’esperienza molto interessante, persino per me che non capisco nulla di whisky, né sono una grande bevitrice. Riccardo, invece, ne è rimasto entusiasta!

Dopo la visita, ci siamo concessi un pasto veloce con l’immancabile fish and chips di Nories, un famoso locale che serve questo piatto tipico ogni giorno fino alle 21:30.

Glasgow

Eravamo abbastanza incerti se inserire Glasgow nel nostro itinerario in Scozia, ma è diventato inevitabile quando abbiamo scoperto che qui avrebbe suonato uno dei nostri gruppi preferiti: i Fontaines D.C.

Siamo arrivati in serata, giusto in tempo per il concerto alla O2 Academy Glasgow, una famosa sala concerti. Glasgow non ha la migliore reputazione in termini di sicurezza, infatti è spesso tra le città con il più alto tasso di criminalità del Regno Unito. Soprattutto di sera, è meglio sapere dove e come spostarsi. Uber può essere una buona alternativa al camminare a piedi. Dopo il concerto, ci siamo concessi una birra nel pub più infestato della città, The Scotia Bar. Tra musica dal vivo e chiacchiere con i suoi abitanti, ci siamo imbattuti in un simpatico cagnolino che, direttamente al bancone, beveva dalla sua ciotola. Abbiamo notato, durante i nostri numerosi viaggi nel Regno Unito, che si tratta di un paese molto pet-friendly, tanto che non vediamo l’ora di portare qui anche Nanà.

La mattina seguente abbiamo fatto un piccolo tour dei murales più belli di Glasgow, sparsi in tutta la città, autentiche opere di street art. Potete trovare una mappa completa dei murales online. Una delle cose più insolite da non perdere a Glasgow è il cimitero monumentale The Necropolis, da cui si può godere di una vista panoramica sulla città. È un luogo in cui famiglie e giovani si recano quotidianamente per passeggiare e trascorrere del tempo, come fosse un normale parco cittadino. Amando già di mio la tranquillità e la bellezza dei cimiteri, non potevo perdermi questo. L’ingresso è gratuito.

Tra le altre cose da vedere per scoprire le bellezze di questa città, vi consigliamo: la Cattedrale di Glasgow, situata proprio di fronte all’ingresso della Necropoli, una passeggiata nella famosa via dello shopping, Buchanan Street, una visita alla Burrell Collection, ai Glasgow Botanic Gardens, alla Kelvingrove Art Gallery and Museum, e non dimenticate una vista panoramica dall’alto del The Lighthouse.

Siamo curiosi di conoscere la vostra opinione su questa città, che, tutto sommato, non ci ha poi così tanto delusi. Abbiamo soggiornato al Glades House, comodo per posizione e parcheggio e camere arredate in pieno stile scozzese.

Falkirk

Tuttavia, una sosta che non dovrebbe mancare nel vostro viaggio in Scozia è quella dedicata alle iconiche sculture dei Kelpies. Queste due imponenti teste di cavallo, realizzate dall’artista Andy Scott e inaugurate nel 2013, sono alte circa 30 metri e rappresentano una delle opere d’arte contemporanee più famose del paese.

I Kelpies si trovano all’interno del The Helix Park, un’area verde che abbiamo avuto la fortuna di visitare durante un raro momento di sole che la Scozia ci ha regalato in quei giorni. Questo parco è perfetto per passeggiate, giri in bicicletta e attività all’aperto, offrendo una cornice ideale per ammirare queste monumentali sculture.

Le sculture non sono solo impressionanti per le loro dimensioni, ma anche per il loro significato simbolico: rappresentano la forza e il lavoro dei cavalli che un tempo erano essenziali nella vita agricola e industriale scozzese. Oltre a questo richiamo storico, le Kelpies incarnano anche la mitologia scozzese, ispirandosi alle leggendarie creature acquatiche che abitavano fiumi e laghi.

Vale sicuramente la pena fermarsi qui, anche solo per scattare una foto ricordo con quest’opera d’arte che è ormai diventata uno dei simboli moderni della Scozia.

Edimburgo

Tappa finale del nostro itinerario in Scozia, Edimburgo merita di essere esplorata con calma. Vi racconteremo nel dettaglio tutte le cose da fare e da non perdere nella capitale scozzese in un articolo dedicato. Per ora, vi anticipiamo solo che sarà un’esperienza davvero magica.

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Come sempre, speriamo di avervi ispirato e aiutato nell’organizzazione del vostro prossimo itinerario in Scozia. Ci sono molte cose da vedere e fare, ma tutto dipende dal tempo a disposizione. Per questo motivo, vi consigliamo di concedervi almeno una settimana piena per scoprire i suoi paesaggi iconici, immergervi nelle sue leggende e assaporare le sue specialità culinarie, lasciando da parte i pregiudizi e gustando l’essenza di questo paese… magari con un goccio di whisky!

L’autunno in Scozia ci ha regalato colori spettacolari, e siamo davvero felici del nostro itinerario. Speriamo però, la prossima volta, di visitarla con qualche raggio di sole in più e, chissà, magari di avvistare anche qualche unicorno che salta tra le verdi pianure. Per chi non lo sapesse, l’unicorno è l’animale simbolo della Scozia, un paese che continua a sorprenderci e a farci vivere momenti magici.

Visto ETA per il Regno Unito: cosa sapere

Ci siamo: è arrivato il momento di richiedere il visto elettronico per entrare nel Regno Unito, il cosiddetto ETA. Chi ci segue da un po’ sa quanto amiamo questo paese. Almeno una volta all’anno dobbiamo prendere un aereo e andare a esplorare un nuovo angolo di questa terra. Il nostro ultimo viaggio, infatti, è stato in Cornovaglia lo scorso maggio. Trovi informazioni e itinerari dei nostri viaggi nella sezione Regno Unito del nostro blog. Abbiamo confermato ancora una volta la bellezza dei paesaggi, la storia e le leggende che il Regno Unito sa offrirci.

Ma veniamo al punto cruciale: a partire dal 2 aprile 2025, per entrare nel Regno Unito e in Irlanda del Nord dovremo richiedere l’autorizzazione elettronica ETA. Funzionerà un po’ come l’ESTA, il visto elettronico per gli Stati Uniti, quindi chi ha già avuto esperienza con quest’ultimo non avrà problemi con questo nuovo sistema.

Cos’è l’ETA per il Regno Unito

ETA: Electronic Travel Authorization è un’autorizzazione elettronica di viaggio. Non è propriamente un visto, anche se purtroppo verrà comunemente chiamato così. Infatti, chi dovrà viaggiare nel Regno Unito per lavoro o altri motivi dovrà richiedere un visto seguendo le procedure indicate dall’ambasciata. L’ETA sarà richiesta a tutti i cittadini europei, italiani compresi, per soggiorni turistici, inclusi scali di poche ore.

Questa misura è chiaramente una conseguenza della Brexit, e secondo il governo britannico serve per monitorare l’afflusso turistico e affrontare i problemi legati all’immigrazione. Lo so, sarà una piccola scocciatura in più, ma richiederà davvero pochi minuti.

Non è obbligatoria ai fini del viaggio, ma come sempre vi consigliamo di mettere in valigia una buona assicurazione medica e di viaggio. Noi ci affidiamo da tempo a HeyMondo, che con la sua pratica applicazione offre assistenza 24 ore su 24 ovunque nel mondo. Inoltre, grazie a noi, puoi ottenere uno sconto del 10% sulla tua prossima polizza. Viaggia tranquillo anche tu!

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Come richiedere l’ETA

Per entrare nel Regno Unito già dal 2021, i cittadini italiani e europei devono possedere un passaporto con una validità residua per tutta la durata della permanenza. A partire dal 2 aprile 2025, si aggiungerà l’ETA, che potrà essere richiesta a partire dal 5 marzo 2025. La data si anticipa all’8 gennaio per i residenti non UE.

La richiesta dell’ETA dovrà essere effettuata tramite il sito ufficiale del Governo britannico o tramite l’applicazione UK ETA. Avrà un costo di 16£ (circa 18,50€ al 1 agosto 2025). L’ETA sarà valida per due anni e permetterà ingressi multipli nel paese per soggiorni continuativi fino a 6 mesi. Ricordiamo che è valida anche per scali di poche ore.

Per fare la richiesta, avrete bisogno del vostro passaporto da cui estrarre i dati e una foto della prima pagina da caricare sul dispositivo con cui effettuerete la richiesta. Dovrete anche caricare una vostra foto e rispondere ad alcune domande personali. Successivamente, potrete procedere al pagamento tramite carta di credito o debito. La richiesta potrebbe richiedere fino a 3 giorni lavorativi, quindi è consigliabile fare la domanda con anticipo. Una volta ricevuta l’autorizzazione, sarete pronti per partire.

visto ETA Regno Unito
Big Ben visto da The Queen’s Walk.

Se la vostra richiesta non dovesse andare a buon fine, purtroppo non sarà possibile ripetere la procedura online e sarà necessario contattare l’ambasciata per ottenere un visto.

Abbiamo atteso questa notizia per un po’ e le vostre continue domande ci hanno fatto capire che non siamo i soli ad aspettarla. Soprattutto perché si vocifera di un prossimo viaggio on the road qui. Spoiler: potremmo non essere soli, ogni riferimento a Nanà è puramente casual. Quindi, ricordatevi di salvare le date di richiesta dell’ETA per il Regno Unito e seguiteci sui nostri social per non perdere le prossime avventure.

Viaggio in Cornovaglia: itinerario e cosa non perdere

Il nostro viaggio in Cornovaglia si è concluso solo poche ore fa, ma sono così entusiasta che non vedo l’ora di raccontarvi questa bellissima avventura. Sento ancora il belare delle pecore nelle distese verdi e il richiamo dei gabbiani che svanisce tra le onde. Le passeggiate tra i cottage dalle porticine colorate e la cask beer sorseggiata mentre un fioco sole ci illumina il viso e l’anima. La Cornovaglia deve essere vissuta con i suoi tempi, al ritmo delle onde del mare. Va ascoltata, assaggiata e respirata a grandi sorsi. Solo così riuscirete a capire la magia che questo luogo, fermo nel tempo, trasmette ancora oggi.

Se non fosse per il telefono sempre in mano pronto a scattare foto e video e per l’auto, vi sembrerà davvero di essere tornati indietro di qualche secolo. Non a caso, molte di queste cittadine e di questi villaggi di pescatori sono i sfondi perfetti di molti romanzi di fine ottocento e primi del novecento. Questo viaggio in Cornovaglia ci ha sorpreso e meravigliato tanto che, come sempre, una lacrimuccia ci ha velato il viso mentre guardavamo la strada davanti a noi riportarci verso casa.

In questo articolo condivideremo il nostro itinerario di viaggio in Cornovaglia. Un itinerario fatto di piccoli villaggi, leggende di streghe e pub dove ammirare le onde.

Noi siamo partiti da Londra Gatwick dove abbiamo noleggiato la nostra auto. Per il noleggio auto ci siamo affidati come sempre a Discover Cars che oltre a una fantastica assistenza ci garantisce sempre la migliore offerta. Per quattro giorni di noleggio con copertura completa abbiamo speso solo 280€. Da Gatwick abbiamo fatto una sosta a Bath dove la pioggia purtroppo ci ha un pò rovinato i piani. Ma già dal giorno successivo, anche se molto timido, qualche raggio di sole ci ha illuminato la giornata. Partiamo quindi dalla prima tappa di questo nostro itinerario di viaggio in Cornovaglia. Quella che per prima ci ha fatto capire la bellezza di questa terra ancora incontaminata.

Il nostro itinerario di viaggio in Cornovaglia

Tintagel

Famosa soprattutto per il suo castello e per la storia che lo lega alla grande leggenda di Re Artù, in realtà oggi del castello rimane solo qualche rudere. L’abbandono e le intemperie nel corso dei secoli hanno rovinato così tanto le mura di questa fortezza che molto si trova nelle profondità del mare.

La cittadina di Tintagel fu un importante porto tra il V e il VII secolo a.C. e sede dei re di Cornovaglia. Poi, abbandonata, tornò alla vita solo nel XII secolo d.C., quando gli scritti di Monmouth che narravano le leggende di Re Artù portarono Re Riccardo a costruire un nuovo castello in questo punto. Secondo la leggenda, tra il V e il VI secolo a.C., qui fu concepito e nacque proprio Re Artù, grazie anche all’aiuto di Mago Merlino che viveva in una grotta che ancora oggi potete visitare nella piccola spiaggia sottostante le rovine del castello.

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La leggenda sicuramente pervade nell’aria e i bellissimi panorami a strapiombo sull’oceano Atlantico rendono questo luogo uno dei più belli che i nostri occhi abbiano avuto modo di vedere. Il colore intenso dell’acqua e il verde della natura, i colori accesi dei fiori e il canto dei gabbiani mi hanno più volte fatto voltare verso Riccardo e dire: “Wow, è davvero un luogo magico”. Soprattutto quando avrete modo di ammirare tutta la sua bellezza dal ponte sospeso a 57 metri.

Il castello è visitabile dalle 10:00 alle 18:00, ma controllate sempre eventuali chiusure dovute al brutto tempo sul sito ufficiale. Il costo del biglietto è di 18£ online e 21.50£ in loco. Potete lasciare la vostra auto nel grande parcheggio cittadino che trovate sulla destra. Per l’intera giornata sono circa 6£. Sono ammessi anche i nostri amici a 4 zampe con guinzaglio. Portate con voi scarpe comode, acqua e cappello soprattutto nelle giornate calde e una giacca antivento in quelle ventose.

Vi consigliamo una visita alla piccola cittadina e di assaggiare il vostro primo Cornish Pasty. Troverete tanti piccoli e tradizionali negozi, tra cui l’antico centro postale e il King Arthur’s Great Halls.

Quindi dedicate almeno 3 o 4 ore a questa cittadina ricca di leggende e profumo di tortini appena sfornati.

Boscastle

Ero indecisa se visitare questa cittadina, ma quando ho scoperto del suo famoso Museo di Magia e Stregoneria, è stata automaticamente inserita nell’itinerario. La Cornovaglia è ricca di storia, miti e leggende, tra cui quelle che coinvolgono le streghe e la caccia alle streghe. Boscastle è un piccolo villaggio costiero in Cornovaglia famoso per le sue leggende sulle streghe. Si racconta che le colline circostanti fossero abitate da streghe che praticavano la magia nera e lanciavano incantesimi. Alcune leggende narrano di incontri notturni con streghe e di eventi soprannaturali accaduti nella zona. Sono sincera, prima di entrare ero molto scettica su quello che avrei trovato in questo museo. Ero sicura si trattasse di una classica turistata. Vi dico solo che quella notte ho dormito con la luce accesa. Sicuramente dedicherò un articolo a questo museo, quindi vi lascio solo qualche informazione essenziale.

Il museo è stato fondato da Cecil Williamson, un antropologo e occultista, nel 1960, da sempre appassionato di occultismo e magia. Potete visitarlo tutti i giorni dalle 10:00 alle 16:30. Il biglietto di ingresso è di. I minori di 16 anni devono essere accompagnati.

La cittadina è piccola e visitabile a piedi in circa un’ora. Il suo porto, un tempo uno dei più importanti della Cornovaglia, oggi, con le sue casette caratteristiche e i suoi allegri pub, la rendono una delle tappe imperdibili del vostro itinerario.

Port Isaac

Questo villaggio di pescatori, risalente al XIV secolo e che si affaccia su una piccola baia, mi ha letteralmente rubato il cuore. I suoi cottage dalle porte colorate, i suoi stretti vicoli e l’affaccio sulla baia mi hanno fatto innamorare. Siamo entrati in questo piccolo pub, il The Golden Lion, e siamo stati catapultati indietro di quasi un secolo. Gli arredamenti originali, il camino e il suo bellissimo balconcino che offre uno scorcio sulla vita del paese. Sorseggiando la nostra cask beer abbiamo osservato i cagnolini giocare in acqua con i loro padroni, i pescatori rientrare a casa e allegri vecchietti chiacchierare nel porto.

Una vita lenta e tranquilla fatta di cose semplici. Di momenti che mi hanno colpita per la loro unicità e semplicità. Se riuscite ad arrivare prima della chiusura, potete recarvi al mercato del pesce e assaggiare il loro famoso granchio. L’auto potete anche lasciarla nel comodo parcheggio all’ingresso del paese.

Tra l’altro, questo iconico e tradizionale villaggio è apparso sullo schermo nel film: “L’erba di Grace”.

Newquay

Questa cittadina è famosissima tra i surfisti che ogni giorno cavalcano le onde su questa piccola baia. È l’unica località che possiamo ufficialmente chiamare città. Fistral Beach è la spiaggia più amata dai surfisti, dove potete approfittarne per fare una lezione di surf.

Se volete visitare qualcosa di interessante, potete passare al Blue Reef Aquarium, che ospita molte specie di pesci e animali marini, oppure fare una passeggiata lungo il South West Coast Path. La città è piacevole e facile da girare a piedi. Ci siamo diretti subito verso il porto per osservare il tramonto e gustarci un aperitivo in uno dei tanti locali che affacciano sulla scogliera e sul porto. Abbiamo scelto il Walkabout, un grandissimo pub dove è possibile vedere le partite e bere con gli amici. Non è un luogo caratteristico, ma fanno delle patatine con Mac and Cheese che meritano lo stop.

Potrebbe inoltre essere la tappa perfetta per visitare i vicini villaggi e passarci la notte. Noi abbiamo passato la seconda notte del nostro viaggio in Cornovaglia in un glamping poco distante da qui.

il piccolo villaggio di Boscastle, Inghilterra

St Agnes e St Ives

Abbiamo raggiunto questi due villaggi che sembrano usciti da un vecchio libro di prima mattina. La vita scorre lenta, i vecchietti chiacchierano sulle loro panchine e osservano il mare che pian piano si ritira, lasciando a secco le imbarcazioni. Qui, esattamente come in Normandia, la costa è soggetta al fenomeno della marea. In base alle stagioni e ai diversi momenti della giornata, potrete vedere il mare ritirarsi e creare spiagge infinite dove passeggiare.

A St Ives ho amato la vista dalla sua cattedrale, che ospita un piccolo bar dove sorseggiare qualcosa osservando il movimento del mare. In realtà, vi trovate in un cimitero, ma la vista vale davvero tanto.

Da qui partono inoltre tantissimi tour organizzati che vi porteranno a fare escursioni a caccia di delfini e, se nel periodo giusto, di balene.

Land’s End

Siamo stati messi in guardia riguardo a questo luogo molto turistico, ma abbiamo deciso di visitarlo comunque. Si tratta del punto più a sud-ovest dell’Inghilterra, mentre quello più a nord-est è John o’ Groats in Scozia. Vi avvisiamo subito che il parcheggio qui è solo giornaliero e costa 8£. Entrerete in quello che è un misto tra una ricostruzione di un villaggio di pescatori e un piccolo parco giochi. La vista dalle scogliere è molto suggestiva e affaccia sull’Oceano Atlantico. Nelle belle giornate estive potreste avere la fortuna di scorgere qualche balena.

Da qui, inoltre, potete partire per vari trekking, come quello che in circa 2 ore vi porta al Minack Theatre. Questo bellissimo teatro, o meglio anfiteatro classico, è stato realizzato da Rowena Cade negli anni ’30. Ogni estate potete partecipare a uno dei tanti spettacoli che si tengono qui, godendo di una vista unica sull’oceano.

Non ci sentiamo molto di consigliarvi di venire qui; valutate bene la spesa del parcheggio. Una buona alternativa potrebbe essere quella di fermarsi a Sennen Cove, una piccola baia frequentata dai surfisti, da cui partire per un trekking e arrivare fino a qui a piedi.

Mousehole

Questa tappa del nostro viaggio in Cornovaglia aveva un unico scopo: assaggiare la Stargazy Pie. Si tratta di una torta salata preparata con sardine, la cui particolarità sono le teste delle sardine che fuoriescono dalla torta. Il problema, però, è che è cucinata e servita solo il 23 dicembre, durante le celebrazioni della Tom Bawcock’s Eve. Quindi, purtroppo, siamo rimasti a bocca asciutta. La storia di questa torta è legata alla leggenda di Tom Bawcock, che proprio il 23 dicembre rientrò vittorioso da una battuta di pesca dopo giorni di tempesta che avevano impedito di uscire in mare e quindi di portare cibo alla popolazione del villaggio. Da quel giorno, con la Stargazy Pie si ricorda e si festeggia il grande coraggio di questo pescatore che salvò il Natale.

Ma la visita a questo piccolissimo villaggio ci ha regalato qualche ora di relax tra passeggiate in riva al mare e una birra all’interno di uno dei suoi pub più antichi: Ship Inn Mousehole. Ci siamo gustati un fish and chips osservando i particolari di queste antiche mura e la gente passeggiare lungo il porto. Prima di andare via, è d’obbligo uno scatto con questo fantastico cottage rosa!

Marazion e St Michael’s Mount

Lo sapevate che in Cornovaglia c’è la sorella minore della famosa Mont Saint Michel? Davanti alla piccola cittadina di Marazion si trova questa piccola isola tidale che viene collegata alla terraferma da una lingua di terra percorribile a piedi durante la bassa marea. Secondo la leggenda, nel 495 su un masso di quest’isola apparve l’arcangelo Michele, facendo diventare questo luogo meta di pellegrinaggio. Nei secoli successivi fu donato ai monaci benedettini di Mont Saint Michel, che costruirono qui un monastero. Successivamente, fu fortificata nel XVII secolo e nel 1659 fu ceduta alla famiglia St Aubyn, che ancora oggi la abita.

È possibile visitare i suoi giardini e il piccolo castello che ancora oggi sovrasta questa piccola perla della Cornovaglia. Potete controllare gli orari della marea sul sito ufficiale, tenendo conto che in caso di alta marea potete raggiungere l’isola solo con il traghetto, che ha un costo di 2,80£. Noi, purtroppo, siamo arrivati in ritardo e dovendo proseguire per arrivare in serata nel Devonshire, ci siamo limitati ad ammirare il paesaggio e la bellissima isola dalla spiaggia di Marazion, mangiando un gelato preso da Chapel Rock Cafe.

St Michael's Mount in Cornovaglia

Il nostro viaggio in Cornovaglia purtroppo si conclude proprio con un tramonto su questa splendida vista. Da qui ci dirigiamo verso il nostro prossimo cottage dove trascorrere la serata, per poi visitare la suggestiva Stonehenge.

La Cornovaglia ci ha stupiti, meravigliati ed emozionati con i suoi paesaggi, i suoi villaggi incantati e la sua leggera brezza marina. Le passeggiate lungo la costa e il timido sole che ci ha illuminato la strada, regalandoci insolite e inglesi giornate di sole. Vi consigliamo un viaggio qui per rilassarvi e vivere atmosfere di altri tempi, quando bastava un libro e una panchina sul mare per alleggerire il nostro cuore. Siamo curiosi di sapere se anche a voi la Cornovaglia ha regalato queste emozioni e vi aspettiamo sui nostri social per le prossime avventure.

Stonehenge: tutto quello che devi sapere prima di visitarla

Il nostro viaggio in Cornovaglia è giunto al termine con la visita ad uno dei luoghi più visitati dell’Inghilterra: Stonehenge. Era da anni che desideravo vedere questo luogo, e nonostante le numerose visite a Londra, non avevo ancora avuto l’occasione. Così abbiamo deciso di dedicare mezza giornata del nostro itinerario in Cornovaglia per visitare questa meraviglia. È stata una delle tappe finali prima di restituire la nostra auto a Gatwick.

Stonehenge è uno dei luoghi più magici che abbiamo mai visitato. La sua storia risale a 5000 anni fa. Trovarci di fronte a questo suggestivo e misterioso monumento preistorico ci ha fatto riflettere su quanto l’uomo abbia sempre creato opere straordinarie. Scopriamo insieme come visitare e cosa sapere su Stonehenge.

La sua storia e le sue leggende

Malgrado i tanti studi e teorie, le origini esatte di questo luogo rimangono ancora sconosciute. Alcune teorie suggeriscono che fosse un osservatorio astronomico, un luogo di culto religioso o un sito per cerimonie e sacrifici. Costruito tra il 3000 e il 2000 a.C. in diverse fasi, il metodo esatto di costruzione utilizzato per trasportare e alzare le enormi pietre resta oggetto di dibattito. La complessità e l’ingegnosità del processo di costruzione hanno portato alcuni a suggerire l’intervento di forze soprannaturali o creature mitologiche. Avrete modo, all’interno del parco del museo, di scoprire meglio come venivano trasportati questi grandi massi e provare anche a spostarne uno. Spoiler: Riccardo non c’è riuscito!

Tra le tante leggende si narra anche che la sua costruzione possa essere stata opera di Mago Merlino. Probabilmente non sapremo mai la sua reale storia. In ogni caso, ancora oggi durante il solstizio d’estate e d’inverno vengono celebrati riti pagani, poiché questo luogo è ancora considerato sacro. Solo visitandolo potrete dare la vostra visione su quello che questa terra vi trasmette.

Ciò che è certo è che non è una casualità il fatto che durante i solstizi il sole si allinei perfettamente con le pietre. Così come l’utilizzo delle pietre blu trasportate qui dal Galles sud occidentale a ben 250 km di distanza lascia intendere l’importanza e la particolarità di queste pietre.

Oltre al famoso cerchio di pietre, tutta l’area circostante nasconde altri importanti punti. Ammirando il paesaggio, potrete scorgere dei tumuli utilizzati come luoghi di sepoltura. Durante la visita, camminate sempre e solo nei sentieri tracciati e non superate mai le recinzioni. Ricordatevi che è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e un luogo sacro.

Come arrivare a Stonehenge

Stonehenge, uno dei monumenti megalitici più iconici al mondo, sorge nella contea di Wiltshire, nella pianura di Salisbury, a soli 15 km dalla città omonima. Londra, invece, dista circa 142 km dal sito, raggiungibile in auto in circa 1 ora e mezza. Se optate per l’auto, potrete usufruire del parcheggio riservato incluso nel biglietto d’ingresso, anche se è necessario considerare un eventuale costo aggiuntivo, soprattutto se non siete soci o non avete prenotato in anticipo il vostro biglietto online.

Per coloro che preferiscono viaggiare senza auto, è possibile prendere il treno da Londra Waterloo fino a Salisbury, dove un comodo servizio di navetta, il Stonehenge Tour Bus, vi condurrà direttamente al sito. In alternativa, potreste optare per uno dei numerosi tour giornalieri organizzati che partono da Londra, offrendo un’esperienza guidata e senza stress.

DiscoverCars.com

Biglietti e orari

Vi consigliamo di prenotare in anticipo i vostri biglietti per Stonehenge. Noi abbiamo prenotato tramite GetYourGuide, che offre la possibilità di cancellare gratuitamente entro 24 ore.

Il sito è aperto tutti i giorni dalle 09:30 alle 17:00 e dalle 09:30 alle 19:00 durante il periodo estivo ed è accessibile agli anziani e alle persone con difficoltà motorie. Inoltre, è consentito l’accesso ai nostri amici a 4 zampe!

Se avete prenotato i biglietti tramite GetYourGuide, dovete recarvi al Visitor Centre per ritirare il vostro biglietto o, meglio ancora, il vostro braccialetto. Vi verrà consegnato un semplice braccialetto di carta, che sarà un piccolo ricordo di questa giornata. Costo del biglietto: 28£.

Esiste inoltre la possibilità di osservare e camminare tra le grandi pietre. Tutti i giorni, prima dell’orario di apertura o la sera dopo la chiusura, avrete la possibilità di visitare il sito acquistando i biglietti per il Stone Circle Experience. Questo evento particolare, che vi darà modo di entrare all’interno del Cerchio di Pietre, ha una durata di un’ora e un costo di 68£. L’accesso è garantito solo a 30 persone, il che vi permetterà davvero di vivere le vibrazioni di questa terra magica.

Dal Visitor Centre, il sito è distante circa 2 km. Tranquilli, perché nel vostro biglietto è incluso il trasporto in navetta. Noi abbiamo optato per fare una tranquilla passeggiata sotto un timido sole inglese.

Sul posto sono disponibili servizi igienici, uno store per i souvenir e un café dove poter mangiare.

Come visitare Stonehenge senza biglietto

Sì, non è uno scherzo. Abbiamo scoperto che il sito di Stonehenge è visibile dalla strada. Ci siamo accorti di qualcosa di strano vedendo tante persone che attraversavano i campi.

Riprendendo la macchina e guidando verso Salisbury, ci siamo accorti che dalla A303 una piccola strada sterrata porta proprio davanti all’entrata all’area recintata del Cerchio di Pietre. Capirete subito di cosa parliamo non appena vedrete le tante macchine e camper fermi lungo la strada. C’è poi un sentiero a piedi segnalato anche dalla National Trust che vi porta proprio lì davanti. Praticamente vi troverete a soli 4-5 metri dalla corda di recinzione. Ovviamente senza biglietto non potete avere accesso al Visitor Centre e al museo interno che comprende la parte esterna dove trovate la ricostruzione delle abitazioni neolitiche.

È importante tenere presente che, sebbene queste opzioni consentano di vedere Stonehenge da una prospettiva esterna senza dover pagare un biglietto, non si potrà accedere direttamente al cerchio di pietre o al suo sito archeologico senza un ingresso regolare. Inoltre, è fondamentale rispettare le leggi e le regolamentazioni locali mentre si visita la zona circostante.

Vi consigliamo di visitare Stonehenge in questo modo?

Sicuramente risparmiare 28£ fa gola. Ma se volete sapere come la pensiamo noi: no! I soldi del biglietto di ingresso vanno alla English Heritage che si occupa della manutenzione e della gestione del patrimonio culturale dell’Inghilterra. Tra i tanti luoghi gestiti e protetti dall’English Heritage c’è anche il Castello di Tintagel. Indubbiamente il prezzo del biglietto è troppo alto per i servizi proposti, ma siamo sempre dell’idea che se la nostra offerta serve a preservare un luogo magico come questo, forse è giusto acquistare il biglietto. Ma capiamo perfettamente le tante persone che osservano questo iconico luogo da bordo strada. Sicuramente ora che lo sappiamo, la prossima volta ci fermeremo anche noi per un selfie veloce.

Ammirare la bellezza di Stonehenge, Inghilterra

Il nostro viaggio in Inghilterra si conclude con la visita alla vicina Salisbury. L’ultima birra prima di salutare questo paese che ancora una volta ci ha riempito gli occhi di meraviglie e il cuore di ricordi fantastici.

Raccontateci la vostra esperienza e seguiteci sui nostri social per non perdervi le prossime avventure!

Come organizzare al meglio il tuo viaggio a Londra

Organizzare un viaggio a Londra potrebbe sembrare una cosa facile e in effetti lo è se si hanno i giusti consigli. Ed eccoci qui pronti come sempre ad aiutarvi cercando di capire insieme come ottimizzare l’organizzazione e la programmazione del vostro prossimo viaggio. Ricordo ancora la primissima volta che sono arrivata a Londra, ben 14 anni fa! Era un domenica mattina grigia e piovosa. Ero sola e avevo sbagliato la stazione in cui incontrami con il mio amico. Come ho risolto? Mangiandomi un bel muffin al cioccolato! Ma tranquilli che dopo ormai innumerevoli esperienze nella capitale inglese, ora so perfettamente dove è Liverpool Street!

Ma pensiamo alle cose serie e iniziamo ad organizzare il nostro viaggio a Londra.

Se nel mentre volete iniziare a studiarvi anche il miglior itinerario allora ecco qui quello che fa per voi: Itinerario di Londra in tre giorni!

Quali documenti servono per un viaggio a Londra

Da quando il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea, l’entrata al paese si è complicata un pò. Ma niente di irrisolvibile. Semplicemente abbiamo bisogno di un passaporto con validità della durata dell’intera permanenza nel paese. I cittadini italiani che entrano nel paese per turismo non necessitano di visto per periodi che non superano i 60 giorni. L’ETA non è richiesto ai cittadini UE, quindi ad oggi avete solo ed esclusivamente bisogno del passaporto. Se volete essere sicuri e tranquilli aggiornatevi sempre sul sito Viaggiare Sicuri.

Noi come sempre vi consigliamo di stipulare un’assicurazione sanitaria e viaggio che vi copra in caso di necessità. Noi ormai ci affidiamo a HeyMondo e abbiamo un codice sconto per voi del 10%.

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Come arrivare a Londra

Le principali compagnie low cost volano dall’Italia all’aeroporto di Stansted. Nel caso più preciso di Roma, noi voliamo sempre con Ryanair partendo dall’aeroporto di Ciampino. Stansted dista 60 chilometri dal centro di Londra e l’opzione più economica e veloce per arrivarci è via navetta. Potete trovare varie scelte qui. In alternativa valutare anche il treno. La durata del percorso è di circa un’ora, variabile in base al traffico. I prezzi vanno da 10€ a 20€ a tratta. Prenotate il prima possibile.

Gli altri aeroporti di arrivo per Londra sono:  Heathrow Airport il più grande e quello meglio collegato al centro città grazie a una linea metro diretta.

Gatwick potrebbe essere il vostro aeroporto di arrivo se viaggiate con la compagnia Easy Jet, Wizz Air e della British Airways. Anche qui potete optare per i bus della National Express o per il treno Gatwick Express.

Altre compagnie potrebbero farvi atterrare al Luton Airport a 51 chilometri dalla capitale inglese. Potete sempre trovare il modo migliore per arrivare in centro città prenotando anticipatamente su Get Your Guide.

Come pagare durante un viaggio a Londra

Nel Regno Unito potrete tranquillamente pagare ovunque con carte di credito e debito, ricordandovi sempre di impostare il pagamento sul pos in valuta locale. Se volete tenervi qualche moneta per souvenir allora potete ritirare le Sterline £ direttamente agli ATM. La Sterlina ultimamente è scesa di tanto e ad oggi 1£ equivale a 1,17€. Il costo della vita a Londra è un pò più alto ma riuscirete comunque a cavarvela come in qualsiasi altra città avendo facendo un pò di attenzione alle vostre spese. E prenotando il vostro viaggio con le giuste tempistiche.

Come muoversi nella capitale Inglese

Il mezzo più usato e famoso di Londra è senza ombra di dubbio la sua Underground. La sua metro è famosa per essere stata la prima metro al mondo, risalente al 1863. Ma non mancate di fare un giro turistico su uno dei suoi iconici bus rossi a due piani: Double Decker!

Il modo migliore per poter muoversi utilizzando qualsiasi mezzo pubblico che la città di Londra offre e quello di acquistare la Oyster Card. Potete acquistarla in tutte le stazioni della metropolitana. La card ha un costo di che valgono come deposito in caso alla fine del vostro viaggio a Londra desideriate lasciarla. Io ho ancora la mia acquistata nel lontano 2010. La porto ad ogni viaggio con me e la carico alle macchinette. Vi consigliamo di utilizzare il servizio “daily cap e weekly cap” si tratta di un calcolo massimo giornaliero di corse oltre le quali potete viaggiare gratuitamente. Vale sia come card giornaliera che come settimanale.

Noi normalmente, girando molto a piedi, preferiamo caricare un tot che valutiamo in base ai giorni. In assenza della Oyster potete optare per il pagamento Contactless, pagando ogni singola corsa anche con il vostro telefono. In alternativa ci sono sempre le classiche card giornaliere o settimanali. Ricordatevi in ogni caso di passare la vostra card, carta, telefono sul tornello giallo sia in entrata che in uscita!

Dove dormire a Londra

Nel corso di questi anni abbiamo optato sempre per varie zone e opzioni. Dagli alberghi agli ostelli. Da Paddington a Notting Hill. Quello che sicuramente consigliamo è di rimanere tra le zone 1 e 2. Ci siamo trovati molto bene nelle zone di Bayswater e Earls Court. Le ultime due volte abbiamo optato per due ostelli in cui però potete trovare anche stanze doppie. Ve li linkiamo qui.

YHA London Earl’s Court: ostello molto giovanile con camere spaziose e luoghi comuni. Vicino alla metro di Earl’s Court e a molti pub dove passare la serata.

Safestay London Kensington Holland Park: ostello situato all’interno del Holland Park è tranquillo e immerso nel parco. Camere essenziali con spazi in comune molto allegri e ben arredati. Piccolo bar compreso. Stazione metro di Holland Park a circa 15 minuti di camminata nel parco.

 

Come posso gestire la rete telefonica in viaggio a Londra

Da quando in Europa è attivo il roaming possiamo utilizzare la nostra tariffa promozionale anche fuori Italia, Regno Unito compreso. ma attenzione: i giga sono utilizzabili solo in parte. Se prendiamo ad esempio la promozione del nostro gestore, da un numero illimitato di giga scendiamo a soli 12 giga utilizzabili all’estero. Il nostro consiglio è di valutare in base alla lunghezza del vostro viaggio se acquistare o meno una Sim o una Esim. Noi ce la siamo sempre cavata stando molto attenti ai consumi e sfruttando quando possibile sempre il Wi-Fi.

Consiglio random per un viaggio Londra

Londra è una città dalle mille opportunità e opzioni. Si gira tranquillamente a piedi se organizzate un itinerario ben suddiviso per zone. Avete tutti i musei gratuiti e se sfruttate bene tutte le attività potete riuscire a vedere la città spendendo relativamente poco. Lo stesso vale con i mezzi pubblici sfruttando molto i vostri piedi! Sul cibo avete una grandissima scelta: dai classici pub a ristoranti di lusso, passando anche per il più economico street food proveniente da qualsiasi parte del mondo. Vedi tutto quello che potete trovare a Camden Lock.

Ma una cosa dovete ricordarvela: l’adattatore per la presa di corrente! E si ragazzi mi raccomando non fate come noi che ogni volta ce lo dimentichiamo e poi per caricare i telefoni dobbiamo sempre comprarne uno. Con questo ultimo grandissimo consiglio vi lasciamo alla programmazione del vostro viaggio! Come sempre vi ricordiamo di seguirci sui nostri social, mica vorrete perdervi tutte le nostre ultime mattate?

Scozia: i consigli per organizzare il viaggio perfetto!

A lungo sognato e finalmente avverato il nostro viaggio in Scozia è stato quasi perfetto. Diciamo quasi perchè qualche consiglio su come organizzarlo al meglio ci sarebbe sicuramente servito. Ma cosa ci stiamo a fare noi se non a fare da cavie ed evitarvi disagi di viaggio? Sempre con grande piacere, sia chiaro.

Questo viaggio in Scozia ci ha regalato grandi emozioni. Da paesaggi usciti da un film di Harry Potter a laghi fatati dove strani riflessi ci hanno fatto dubitare dell’esistenza di Nessie Abbiamo guidato in stradine in cui avevano la precedenza simpatiche pecorelle e abbiamo deviato per salutare Scottish Highland non troppo socievoli. Abbiamo assaggiato piatti di cui è meglio conoscere gli ingredienti solo dopo e assaporato il vero gusto di questo paese da whisky pregiati. Ah ovviamente tutto a suon di Paolo Nutini e Snow Patrol.

Come organizzare al meglio un viaggio in Scozia? Ecco qui i nostri consigli salva-viaggio che vi aiuteranno a vivere un’esperienza perfetta in Scozia!

Glenfinnan Viaduct, treno di Harry Potter in Scozia

Documenti per entrare in Scozia

La Scozia, malgrado i continui referendum e lotte all’indipendenza, fa parte del Regno Unito. Si trova nella parte più settentrionale dello stato, affaccia quasi totalmente sul mare tranne che per il lato sud confinante con l’Inghilterra. Le modalità di accesso al paese sono quindi le stesse che avrete in un viaggio a Londra: passaporto! E attenzione perchè anche di recente ho sentito persone dire che basta la carta di identità valida per l’espatrio. Assolutamente no! Da quando il Regno Unito è uscito dalla comunità europea sono cambiati anche i requisiti di accesso. Per l’entrata nel paese avete bisogno di un valido passaporto con validità residua della durata del viaggio. Si parla in futuro di un visto ETA che ancora non è attivo per i cittadini europei.

Vi consigliamo come sempre, quando avete dubbi, di consultare il sito della Farnesina o chiamare l’ambasciata.

Oltre i dovuti documenti, il grande consiglio che vi diamo ad ogni viaggio è quello di stipulare un assicurazione viaggio e sanitaria. Noi ci affidiamo ormai a HeyMondo che rende più tranquille le nostre avventure. E in più grazie a noi potrete avere uno sconto del 10%! Clicca qui.

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Quando organizzare un viaggio in Scozia

Per il nostro viaggio in Scozia abbiamo deciso di partire durante la stagione autunnale. Paesaggi tinti ti giallo e arancione. Pioggiarellina fina fina che ha accompagnato le nostre giornate senza gran disturbo e la nebbia che molto spesso ha reso tutto suggestivo ma un pò complicate le traversate in auto. Giornate corte e poco tempo per visitare le aree di interesse. Vi sconsigliamo quindi l’autunno? No, ma sicuramente il nostro consiglio è quello di non partire oltre la fine di ottobre. Molte strade in Scozia sono buie, strette e con passaggi alternati. Per non parlare di pecore e cervi he possono attraversare in ogni momento. E poi last but not least: se come me ancora aspettate il treno per Hogwarts sappiate che l’ultima corsa parte il 25 ottobre per riprendere a Marzo. Trovate qui il calendario aggiornato ogni anno.

Il clima in Scozia è temperato quasi tutto l’anno. Inverni non troppo freddi con rare nevicate. La primavera e l’autunno rendono i paesaggi particolari per i loro colori. L’estate è sicuramente il periodo migliore per organizzare un viaggio in Scozia viste le sue temperature miti (difficilmente oltre i 20 gradi) e le lunghe giornate, il sole può tramontare anche alle 22:00. Di contro c’è la grande affluenza turistica del mese di agosto. Insomma ogni stagione ha le sue particolarità e potendo scegliere sicuramente torneremo in tarda primavera per sperare in qualche giornata di sole. Ah si perchè quello che è certo che la pioggia sarà sempre con voi!

Come muoversi in Scozia

La Scozia va vissuta in pieno. La Scozia va esplorata perdendosi alla ricerca del castello fatato e del promontorio da cui ammirare il tramonto più bello della vostra vita. Va vissuta con la calma di un viaggio dove la meraviglia è proprio fuori da finestrino. È quel viaggio dove ci sarà sempre qualcosa che ti farà fermare l’auto per scattare la miglior foto ricordo. E poi immaginate questi paesaggi con sottofondo la vostra playlist a tema. Non esiste viaggio in Scozia senza un’auto. Questo è sicuramente il consiglio più grande che vi diamo. Ma come faccio con la guida a sinistra? Tranquilli ragazzi, vi possiamo assicurare che una volta presa la mano andrete alla grande. Soprattutto se optate per un’auto con cambio automatico

Ma ovviamente ci sono alcuni accorgimenti da fare prima di salire in auto. Assicuratevi di avere una protezione completa che copra anche il cambio gomme. Informatevi su eventuali strade chiuse magari mostrando il vostro itinerario, gli scozzesi sono sempre pronti ad aiutarvi. Utilizzate un navigatore off line e alcune applicazioni indispensabili per un viaggio on the road che via abbiamo consigliato in questo articolo dedicato.

Controllate bene la vostra auto prima di partire e controllate sempre di aver scelto di riportare l’auto con il pieno. Rispettate i imiti di velocità, che vanno dai 40 ai 70 km orari, e tutti i segnali stradali. E non guidate dopo aver bevuti alcolici. Il limite consentito è di 0,5% ma per una ragione di buon senso sconsigliamo la guida anche solo dopo una birra piccola. Se siete cittadini della comunità europea non avete bisogno della patente internazionale. Se intende condividere la guida inserite il guidatore aggiuntivo.

Fate rifornimento ogni volta che potete, alcune aree non sono ben servite o potrete trovare chiuso. Fate attenzione con il buio perchè molte strade non sono illuminate, sono strette e con passaggio alternato e soprattutto di inverno potreste trovare ghiaccio e animali che passeggiano lungo la strada. Per questo vi sconsigliamo la guida dopo il calar del sole.

Se proprio non ve la sentite di guidare potete scegliere uno dei tanti tour organizzati.

Cosa mettere in valigia per un viaggio in Scozia

Come detto nel paragrafo precedente il tempo in Scozia è molto pazzerello, cambia molto spesso e in poco tempo. La pioggia molto spesso vi accompagnerà anche durante i lunghi trekking. Scegliete bene cosa mettere nella vostra valigia in base alla stagione ma quello che non può mancare di certo sono delle comode scarpe, magari impermeabili e da trekking se intendete farne. Una giacca antivento e un K-Way. Inutile portare l’ombrello nelle giornate di vento, rischiate di fare la fine di Mary Poppins. Ottimo per la leggera pioggiarellina inglese. Il nostro consiglio è di vestirsi come sempre a cipolla, preferendo abbagliamento caldo in inverno. Guanti, sciarpa e cappello. In estate oltre a una crema solare mettete nello zaino uno spray contro i fastidiosi moscerini “Midges”.

Attenti a proteggere la vostra attrezzatura fotografica e ad assicurarvi che sia impermeabile anche il vostro zaino.

E mi raccomando non dimenticate un adattatore per la presa elettrica! Ah e ovviamente una buona camera per immortalare tutti i fantastici paesaggi scozzesi.

Consigli random per un viaggio in Scozia

A volte ci sono tante piccole accortezze che tralasciamo ma vogliamo rendere unica e impeccabile la vostra esperienza in Scozia. Così ecco qui alcune piccole tips.

  • I pub e i ristoranti chiudono presto! Ora sembrerà banale ma fidatevi che quando alle 21:00 vi recherete in qualsiasi locale per mangiare e non sarete serviti, ci ringrazierete. In Scozia, un pò come tutto il Regno Unito e i paesi del nord, si mangia molto presto. Dalle 18:00 in poi non sarà strano vedere famiglie già a tavola per la cena. Molto spesso le cucine dei ristoranti e pub chiudono tra le 20:30 e le 21:00. Assicuratevi la cena prenotando prima delle 20:00. Per il pranzo già è molto diverso perchè soprattutto nei pub verrete serviti in qualsiasi orario dall’apertura alla chiusura della cucina.
  • Prenota per tempo musei ed escursioni. Anche qui noi molto spesso ci siamo ritrovati a rinunciare ad alcune visite. Ad esempio il castello di Edimburgo va prenotato con anticipo e solo online. Se volete fare un’esperienza visitando luoghi e attrazioni a tema Harry Potter, come il treno “The Jacobite” , controllate bene le date in cui si effettuano le corse. E valutate anche gli orari degli spostamenti e la stagione. In inverno quando è buio già alle 16:00 è molto facile perdersi tappe del vostro itinerario. Aggiungiamo di organizzare il prima possibile anche i pernottamenti per spendere di meno e non ritrovarvi a condividere una stanza di ostello.
  • Prenditi i giusti tempi. Se volete fare un on the road in Scozia, anche il più classico, calcolate almeno 5 giorni per vivere con calma e a pieno il vostro viaggio. Se volete includere anche Edimburgo aggiungete due giorni per visitare solo la capitale. Noi purtroppo avevamo solo 5 giorni in totale e abbiamo rinunciato a raggiungere l’isola di Skye. E ancora ci mangiamo le mani. Ma torneremo. Trovate il tempo di fermarvi lungo la strada ad ammirare il lago di Lochness. Ad osservare la bellezza che avete intorno e ad ascoltare il suono del vento. Trovate del tempo, anche se poco, per ascoltare questa terra. Ed organizza bene il tuo itinerario per non perderti nulla.
  • Assaggiate il cibo locale e i suoi Whisky. Tra i piatti tradizionali scozzesi sicuramente il più conosciuto è l’Haggis. Tradizionalmente cucinato e presentato all’interno dello stomaco della pecora, questo preparato gastronomico meraviglierà le vostre papille gustative. Trovate locali che servono anche la versione vegana. Che si ok non è la stessa cosa ma capiamo le esigenze di tutti. Assaggiate il salmone e le altre specialità locali. Gustatevi un bicchierino di Whisky e magari partecipate a una visita ad una distilleria. Noi abbiamo fatto questa esperienza alla distilleria di Oban. Io non sono un’amante dei superalcolici ma vi posso garantire che assaporerete la Scozia in un bicchierino.

Questo è solo il primo articolo di una serie che vi porteranno alla scoperta di questo magico paese. E mano a mano scoprirete il perchè della sua magia. Intanto seguiteci sui nostri social!

Cosa vedere a Londra parte due del nostro itinerario.

Speriamo vi siate dovutamente riposati perchè anche oggi gireremo Londra tra musei, parchi e attrazioni che ci faranno arrivare a fine giornata con le batterie scariche ma gli occhi pieni di meraviglie. Ormai avrete capito che abbiamo tantissime cose da vedere a Londra e non c’è un minuto da perdere! Quindi: Let’s Go!

Secondo giorno a Londra

  • Covent Garden
  • National Gallery
  • British Museum
  • Carnaby Street e Piccadilly Circus
Covent Garden, London, UK

Covent Garden

Per iniziare al meglio questa seconda giornata ci vuole una bella colazione. Qui potete approfittarne per fare colazione in uno dei canti carinissimi caffè. Così, belli carichi, siete pronti ad affrontare la valanga di arte.

National Gallery

Prima di entrare ammirate l’imponente Trafalgar Square e magari fate una foto su uno dei leoni che controllano la piazza sotto la colonna di Nelson. Una volta dentro la National Gallery vi perderete in compagnia di Van Gogh, Rembrandt e Piero della Francesca. La sua vasta collezione di opere, più di 2 300, spaziano dal 1200 ai primi del 900 e le sue opere si concentrano solo sulla pittura. Aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 e il venerdì fino alle 21:00! A Londra l’arte non è mai troppa, soprattutto quando è gratuita! Quindi: avanti con un altro museo!

Prima però attraversate Leicester Square e controllate l’ora sul suo orologio svizzero. E già che ci siete date il buongiorno al nostro amico Harry Potter! Prima che voli via sulla sua scopa!

British Museum

Continuando in direzione nord eccoci arrivati al British Museum. Fondato nel 1753 è uno dei musei più importanti al mondo, un museo “universale” sulla storia dell’uomo. Non a caso la Stele di Rosetta si trova qui. Prenotate in anticipo il biglietto gratuito per l’entrata. Finito con i musei non ci rimane che passeggiare e magari dedicarci a un pò di shopping lungo Oxford Street fino ad arrivare alla celebre Oxford Circus.

Carnaby Street e Piccadilly Circus

Scendendo per Regent Street deviamo per Carnaby Street, dove nei primi anni 60 nacque la minigonna! E ancora oggi è una delle strade più alla moda di Londra. Se volete un pezzo raro e unico qui troverete sicuramente qualcosa che fa per voi! Arriviamo poi alla piccola Time Square di Londra che vi colpirà con i suo mega display led. Data la vicinanza a Chinatown, potrete finire al giornata con dei buoni ravioli cinesi e tornare a caricarvi per domani! E se ci scappa, perchè no, un drink in un qualche localetto di SOHO. Poi però a ninna!

Terzo giorno a Londra!

  • Notting Hill e Portobello Road Market
  • Buckingham Palace e il cambio della guardia
  • Hyde Park
  • Camden Town
  • Natural History Museum e Harrods
  • Neal’s Yard

Cosa non può mancare in un itinerario londinese? Sicuramente il famoso Porto bello Road e la stravagante Camden Town. Ma tanto altro altro ci aspetta da vedere a Londra in questa terza giornata!

Portobello Road Market

Iniziamo quindi la mattinata di buonora passeggiando proprio tra i banchi in cui passeggia Hugh Grant in Notting Hill. Il mercato si tiene tutti i giorni dalle 8:00 alle 16:00 ma quello dell’antiquariato lo trovate solo il sabato! Gustatevi quest’atmosfera di altri tempi tra bancarelle di frutta e verdura e cianfrusaglie in cui poter trovare qualche cimelio storico.

Buckingham Palace

Se siete riusciti ad uscire presto allora non potete perdervi il famoso cambio della guardia! In caso contrario comunque è d’obbligo una visita ai reali. Saliamo in metro e arriviamo al Buckingham Palace, la residenza ufficiale dei reali, ora quindi di re Carlo III. Cercate di essere qui per almeno le 10:30 in modo da essere ai posti migliori per la cerimonia che inizia alle ore 11:00 tutti giorni in estate e a giorni alterni durante le altre stagioni. Consultate il sito ufficiale per i giorni e gli orari. Finita la cerimonia potete attraversare il Green Park e arrivare a Hyde Park Corner. Passeggiate per il famoso polmone verde londinese per poi prendere il bus 274 a Bayswater direzione…

Camden Town

La stravaganza qui è la normalità! Non troverete negozio che non abbia qualcosa di assurdo! Luogo perfetto tra l’altro se avete voglia di un bel tattoo ricordo! Se invece avete fame camminate fino al Camden Lock Market! Qui poterete mangiare qualsiasi cosa vi venga in mente: da un burritos a un piatto di noodles alla pizza napoletana. Questo luogo è stato negli anni recenti rivalutato ed è diventato una vera chicca non solo per lo shopping ma anche per un pomeriggio di relax sul canale e un giro per la sua Street Art. Non perdetevi il famoso Cyberdog ormai qui dal 1994 è perfetto se vi serve una magliettina da rave!

National History Museum e Harrods

La giornata è ancora lunga e potremmo finirla con una visita al National History Museum. Ultima entrata alle 17:30, vale la pena entrare anche solo per i dinosauri e per la sua bellissima architettura gotica molto Hogwarts! Entrata sempre gratuita, quindi perchè non approfittare? Poi se ancora dovete prendere qualche souvenir con una piccola passeggiata di 15 minuti eccoci da Harrods! Oltre a comprare il classico orsacchiotto qui potrete salire sulla prima scala mobile di Londra! E ammirare la sua parte egiziana!

Anche questa terza giornata è andata! Non rimane che rilassarci e perchè non goderci un drink nelle stradine colorate di Neal’s Yard!

Vi abbiamo fatto vedere tantissime cose, vi abbiamo fatto fare su e giù per l’underground più famosa del mondo e fatto fumare i piedi ma ne è valsa la pena perchè Londra è così, in continuo movimento e sempre piena di novità!

Fateci sapere se siete riusciti a tenere il nostro passo già dalla prima puntata di questa nostra mini guida “Cosa vedere a Londra” !

E seguiteci sui nostri social per scoprire le nostre nuove avventure!

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