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Autore: vabbeiovado@hotmail.com

Mercatini di Natale a Praga 2025: dove vederli

Ogni anno, ormai da tradizione, tra fine novembre e i primi di dicembre, scegliamo una nuova meta per immergerci nella magia dei mercatini di Natale e tra tutte quelle visitate, Praga rimane sicuramente una delle più belle. Trovarla completamente innevata ha reso la nostra esperienza ancora più magica e natalizia, con quelle luci soffuse, i profumi di vin brulé e i piccoli angoli da fiaba che ti fanno sentire davvero dentro un cartolina di Natale.

Se ancora non lo fai, seguici sui nostri social per non perderti tutte le prossime avventure e scoprire insieme a noi le novità sui mercatini di Natale nel mondo.

Dove vedere i mercatini di Natale a Praga 2025

Staroměstské náměstí, Piazza della Città Vecchia

I mercatini di Natale di Staroměstské náměstí sono tra i più grandi e caratteristici di Praga, soprattutto grazie al magico e suggestivo sfondo che li circonda. Incorniciati dal Palazzo Kinský, dalla Chiesa di San Nicola, dal Municipio della Città e dall’iconico Orologio Astronomico, questi mercatini sono sicuramente i più affollati e visitati.

Il grande albero di Natale, alto 24 metri, è decorato con grandi palline rosse e dorate, stelle di neve e circa 100.000 LED, che si accendono in affascinanti giochi di luci e musica sulla facciata gotica della Chiesa di Santa Maria di Týn. Al centro della piazza, una struttura con grandi candele di LED permette di avere una vista dall’alto sull’intera piazza e sulle sue casette incantate.

Se desiderate volare alto, potete salire sulla torre dell’Orologio Astronomico per ammirare la vista panoramica sulle casette di legno e sul maestoso albero di Natale, da ben 41 metri di altezza. Sul lato sinistro della piazza, c’è un grande palco dove potrete assistere gratuitamente a spettacoli di canti natalizi e danze folkloristiche tradizionali.

Le numerose casette di legno offrono prelibatezze gastronomiche e artigianato locale. Non potete perdervi il famoso prosciutto di Praga, il Pražská Šunka, che gira arrosto, e un cono di castagne da gustare con un caldo bicchiere di Mulled Wine (vin brulè). Noi ci siamo sicuramente fatti tentare da un bel panino con Klobása, la salsiccia locale, e dal tradizionale dolce Trdelník.

Questi sono, senza dubbio, i mercatini di Natale più iconici di Praga, che si possono visitare dal 29 novembre al 6 gennaio, dalle 10:00 alle 22:00, e fino a mezzanotte per gli stand gastronomici.

Náměstí Republiky, Piazza della Repubblica

Questa piazza è sicuramente meno affollata dalla ressa turistica, ed è il posto perfetto per rilassarsi con un bicchiere di Medovina, un vino speziato al miele che deve assolutamente essere assaggiato! Pur essendo uno dei mercatini più piccoli, è il più amato dai locali, dove potrete acquistare souvenir e ammirare con calma tutte le creazioni esposte. Una delle cose che ho adorato di più è l’atmosfera incantata dei canti natalizi che risuonano ovunque. Se non è magia questa!
Il mercatino è aperto dal 26 novembre 24 dicembre, dalle 10:00 alle 22:00.

Náměstí Míru, Piazza della Pace


Qui troverete molti stand ai piedi della magnifica Chiesa di Santa Ludmila, e un altro imponente albero di Natale ad accogliervi. Questo mercato è principalmente frequentato dai locali, che si allontanano dalla folla di turisti. Potrete acquistare tantissimi prodotti di artigianato, tra cui le tradizionali statuine del presepe. Accanto all’albero, si trova anche un grande presepe che illumina la piazza, rendendo questo luogo perfetto per respirare a fondo l’autentico spirito natalizio, lontano dalla confusione.
Il mercatino è aperto dal 20 novembre al 24 dicembre.

PS: ricordatevi di non partire MAI senza un’assicurazione di viaggio! In questo periodo, con il ghiaccio, il rischio di cadere è alto, quindi è importante essere coperti per qualsiasi imprevisto. Noi ormai ci affidiamo a HeyMondo e grazie a noi, potete avere uno sconto del 10%! Viaggiare sempre sicuri.

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Václavské náměstí, Piazza San Venceslao


In realtà, sarebbe meglio parlare del viale che attraversa questa piazza, dove si susseguono numerose casette e luminarie, creando angoli perfetti per scatti Instagrammabili. Questa zona è il cuore delle manifestazioni cittadine, e il mercato si estende fino al grande Museo Nazionale (Národní muzeum).
Un consiglio: attenzione al ghiaccio! Sebbene le strade vengano pulite, abbiamo trovato molte zone scivolose, soprattutto tra gli stand. Ma, fortunatamente, un altro Trldo ci ha risollevato il morale!
Qui potrete anche fare shopping lungo il viale, dove si trovano negozi di grandi marchi.
Il mercatino è aperto dal 29 novembre al 6 gennaio, dalle 10:00 alle 22:00, e fino a mezzanotte per gli stand gastronomici.

La magia della neve, mercatini di Natale a Praga 2024

Mercatini di Natale a Praga nel Castello

La data ufficiale dei mercatini è il 29 novembre. Sicuramente questo luogo è perfetto per dei mercatini suggestivi e in pieno spirito natalizio. Si tratta della piazza alle spalle della Cattedrale di San Vito. Fateci sapere se riuscite ad andare e visitarli. Ci siamo però fermati al piccolo negozio Christmas Shop Prague dove troverete decorazioni natalizie fatte a mano tutto l’anno!

Potete avere ulteriori informazioni su altri piccoli mercatini di natale a Praga sul sito Prague’s, dove potete consultare anche gli orari degli spettacoli che si terranno a Natale.

Alcuni consigli che possiamo darvi sono quelli di fare attenzione ai prodotti gastronomici che vengono venduti a peso. Come ad esempio il famoso prosciutto: rischiate di spendere tantissimo! E fate molto attenzione quando pesano il prodotto. Noi ad esempio volevamo assaggiare la Bramboráky, una sorta di frittella di patate che al peso ci sarebbe venuta ben 12€. E poi non pagate mai in Euro! Utilizzate la carta o pagate in valuta locale. L’atmosfera di Praga durante i mercatini di Natale è davvero da favola! Un piccolo e reale villaggio di Natale dove tra profumo di vin brulè e canti natalizi ci si può perdere per ore.

Come organizzarsi per visitare Praga durante i mercatini di Natale

Siamo atterrati all’aeroporto di Praga domenica mattina che già segnavano -5 gradi. Verso sera le temperature si sono abbassate tanto da arrivare a -10. Abbiamo avuto freddo? No perchè siamo partiti preparati e con il giusto abbigliamento. Procuratevi soprattutto delle scarpe calde, comode e impermeabili, meglio se degli scarponcini da neve. Così come un cappotto adatto alle basse temperature, io ne ho uno di Decatlhon che ha fatto il suo gran lavoro anche in Islanda. Mettete maglietta e pantaloni termici. Inoltre sciarpa, cappello, guanti e una bella crema protettiva per mani e viso. Ah e burro cacao per le labbra! Noi abbiamo girato l’intera città a piedi sotto la neve e non ci siamo mai bagnati ne abbiamo avvertito freddo. Quindi tutto si più fare con il giusto vestiario.

Dove dormire a Praga

Praga è una città che si visita facilmente a piedi, anche in inverno, con la neve che la rende ancora più affascinante. In ogni caso, i mezzi pubblici sono molto ben collegati e sincronizzati: tram e metro vi permetteranno di spostarvi comodamente da una parte all’altra della città.

Noi, che siamo grandi camminatori (di solito percorriamo tra i 10 e i 12 km al giorno!), abbiamo scelto una sistemazione abbastanza centrale, che ci ha permesso di tornare a piedi anche la sera, senza problemi. L’Hotel Assenzio Prague è stato una scelta perfetta. Si trova in una zona ben collegata, tranquilla, e a pochi passi dalla Piazza San Venceslao. Le camere sono spaziose, calde e offrono una splendida vista sul quartiere circostante. E, cosa non meno importante, abbiamo pagato solo 36€ a notte!

Per scoprire meglio Praga segui il nostro itinerario qui.

Christmas Shop in Praga

Come arrivare a Praga dall’aeroporto

Per raggiungere il centro di Praga dai mercatini di Natale, abbiamo deciso di utilizzare i mezzi pubblici. Dall’aeroporto di Praga Václav Havel, abbiamo preso il bus 119, che in circa mezz’ora ci ha portati alla fermata metro di Nádraží Veleslavín. Da lì, abbiamo preso la metro A fino alla fermata Malostranská, arrivando così alla stazione sotto le mura del Castello di Praga.

Valuta a Praga

A Praga non si usa l’Euro, ma la valuta locale, Corona Ceca (CZK). Attualmente, 1 € corrisponde a circa 24,5 CZK. Noi abbiamo pagato quasi sempre con carta, anche nei mercatini di Natale, ma vi consiglio di ritirare qualche banconota in contante, dato che alcuni locali potrebbero non accettare il pagamento con POS.

I biglietti per il bus li abbiamo presi al centro informazioni del terminal 2, pagandoli 40 CZK, ovvero 1,65 €. Trattandosi del viaggio dall’aeroporto al centro di Praga, al momento dell’acquisto del biglietto per i mezzi, sia alle macchinette che al centro informazioni, selezionate il biglietto con validità 90 minuti. I controlli sui mezzi sono molto frequenti, quindi assicuratevi di avere il biglietto giusto.

Ora che avete tutte le informazioni non vi rimane che cercare il biglietto aereo più conveniente e tuffarvi nella magia del Natale di Praga. Ad oggi sono per noi, oltre ai mercatini di Monaco di Baviera, i più belli d’Europa. E la neve ha reso tutto davvero ancora più suggestivo, unico e natalizio questo nostro weekend. Noi corriamo a fare il nostro albero di Natale, si quest’anno siamo in ritardo! Vi aspettiamo sui nostri social per condividere dal vivo le nostre avventure di viaggio!

SUMMIT One Vanderbilt New York: biglietti e recensione

Essendo la mia quarta volta a New York, dovevo per forza inserire le ultime novità in città e il SUMMIT One Vanderbilt era in cima alla lista. Premessa: sono partita molto scettica su questo osservatorio. Fin dalla mia prima volta a New York, per me la vista più iconica è sempre stata quella del Top of the Rock che infatti anche questa volta ho rivisto volentieri. Ma spoiler: mi sono dovuta ricredere. Il Summit di New York forse si merita davvero il podio. Come ogni cosa qui a New York, mi ha sorpresa e meravigliata. Ora però andiamo con ordine, e ti porto con me alla scoperta del Summit.
Se ancora non lo fai, ti consiglio di seguirmi sui miei canali social: lì racconto bene anche l’esperienza al Top of the Rock e tutte le prossime avventure di viaggio.

Storia del SUMMIT One Vanderbilt New York

Inaugurato nell’ottobre 2021, il SUMMIT si trova all’interno del grattacielo One Vanderbilt, nel cuore di Manhattan. Il grattacielo raggiunge i 397 metri (427 con la guglia) e l’osservatorio principale si trova tra i piani 91 e 93, a circa 324 metri di altezza. Volendo, si può salire ancora di più con Ascent, l’ascensore panoramico esterno che arriva a circa 368 metri ma qui serve un biglietto extra. Il Summit di New York non è pensato solo per regalare una vista pazzesca sullo skyline: è proprio un percorso sensoriale, un’esperienza immersiva tra luci, riflessi e anche un po’ di adrenalina.

SUMMIT New York, come prendere i biglietti

Già all’ingresso, mentre aspetti l’ascensore nel buio totale, inizia quella sensazione un po’ da “ok, cosa ci aspetta là sopra?”. È fatto apposta: ti mette nella mood giusta prima di catapultarti in cima. Una volta arrivati al piano 91, inizia il percorso vero e proprio. È obbligato, segui le indicazioni dello staff e non puoi tornare indietro quindi preparati a vivere l’esperienza in un’unica direzione, passo dopo passo.

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Viaggio per il mondo
NYC la vista sui suoi grattacieli

Le sale del SUMMIT One Vanderbilt di New York

Nella prima sala Air: Transcendence 1 capirai subito perché ti avevano detto di evitare gonne o vestiti troppo svolazzanti. Qui il pavimento e le pareti sono un mix di vetro e specchi che riflettono tutto. Ti ritrovi in un gioco di prospettive dove perdi letteralmente la percezione dello spazi e sì, è qui che inizia il divertimento. Tra riflessi, luci e panorami pazzeschi ti ritroverai faccia a faccia con giganti come l’Empire State Building e il Chrysler Building.

Nella sala successiva, Air: Transcendence 2, ti renderai conto che, per quanto nella stanza precedente tu abbia guardato ovunque, ti erano sfuggite due balconate sospese che scoprirai solo qui. Poi arriverai a Air: Affinity, sicuramente la sala più famosa grazie ai social. Lo spazio diventa un’enorme bolla di gioco: decine di sfere specchiate che rimbalzano, ti avvolgono e trasformano ogni foto in qualcosa di quasi surreale. Air: Unity ti farà letteralmente volare nel cielo di New York, prima di trascinarti verso l’ultima tappa: Levitation. Qui ci sono due passerelle di vetro sospese sulla città. Cammini a più di 300 metri d’altezza, con Manhattan ai tuoi piedi. Serve un po’ di coraggio ma fidati: anche Riccardo, che soffre di vertigini, preso dall’euforia del momento non si è neanche accorto di star camminando nel vuoto.

E non perderti assolutamente la terrazza esterna, uno dei punti più belli del SUMMIT New York. Pochi passi più in là trovi Après, il bar e ristorante in stile nordico dove puoi chiudere l’esperienza nel modo più piacevole possibile.

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Orari e biglietti

Il SUMMIT One Vanderbilt è aperto tutti i giorni dalle 8:00 fino a mezzanotte. L’ultimo ingresso è consentito alle 22:30. Quando ho prenotato il mio biglietto, ho studiato bene le opzioni perché ci sono varie fasce in base a cosa vuoi fare. Inoltre i prezzi variano in base all’orario (mattina, tramonto o sera) e a eventuali promozioni, quindi conviene sempre controllare prima di prenotare.

  • Il biglietto Summit Experience (solo osservatorio + installazioni) parte da 44 $.
  • La Summit Signature Experience, che include anche un cocktail al bar Après, parte da 58 $.
  • Per chi desidera un po’ di adrenalina in più, la SUMMIT Ascent con ascensore esterno in vetro parte da 66 $.
  • Se vuoi l’esperienza completa, osservatorio + Ascent + drink, c’è il biglietto Ultimate SUMMIT, che parte da 80 $.

Per l’acquisto, GetYourGuide è una delle opzioni che preferisco, per due motivi: garantisce la cancellazione gratuita entro 24 ore, il che è utilissimo se devi ripensarci o riorganizzarti per maltempo. Con il codice VABBEIOVADO5 (se lo metti al momento del pagamento sull’app) puoi ottenere uno sconto del 5%.

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Consigli e come arrivare

Avrai capito che tra vetri e specchi dovrai arrivare al SUMMIT One Vanderbilt New York preparata. Niente gonne o vestiti svolazzanti, perché qui ogni superficie riflette tutto. Indossa scarpe comode senza tacchi: prima di entrare nelle sale ti faranno mettere i copriscarpe, che dovrai tenere fino alla fine del percorso per non rovinare pavimenti e passerelle.

L’ultimo consiglio che vi do è quello di sfruttare gli orari strategici: uno, per risparmiare (vedi le fasce orarie e i rispettivi prezzi) e due, per evitare la folla. Lo so che il tramonto è bellissimo, ma è anche uno di quei momenti da evitare se non amate troppa confusione. Stessa cosa per il sabato. Noi siamo andati lunedì mattina alle 10 e la situazione era super gestibile: poca attesa all’ingresso e sale non così affollate da rovinarci l’esperienza. Ah, e ricordati di fermarti a fare pipì: i bagni del Summit hanno una vista indimenticabile su New York. Quando ti ricapiterà di fare pipì con uno skyline così?

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Arrivare qui è facile: il Summit si trova accanto alla Grand Central Terminal, quindi la metro è la soluzione più comoda.

  • Metro: linee 4, 5, 6, 7 e S fermano tutte a Grand Central – 42 St. Esci e segui le indicazioni per “One Vanderbilt / Summit”.
  • Bus: diverse linee passano in zona, tra cui M1, M2, M3, M4, M42, M101, M102. Scendi nei pressi di 42nd Street o Madison Avenue e sei praticamente arrivata.

Gli ingressi principali sono tre: dalla Transit Hall di One Vanderbilt (angolo Vanderbilt Ave / 43rd St), da 45 East 42nd Street a livello strada, oppure direttamente dal Main Concourse dentro Grand Central. Una volta dentro, segui lo staff fino al piano B1: da lì inizia l’esperienza e fidati, sarà impossibile non restare a bocca aperta.

Conclusione

Allora, difficilmente mi capita di sbagliarmi su qualcosa o di non rispettare le mie aspettative. Ma si sa: New York è una città che sorprende sempre e il SUMMIT è stata proprio una di quelle esperienze che mi hanno fatto dire: ok, mi sbagliavo sul suo conto. Me lo immaginavo come una turistata, una di quelle attrazioni fatte solo per creare contenuti da Instagram e invece no. Ci siamo divertiti tutti, boomer compresi.

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Tanto che ora, sul podio delle viste più belle di New York, ci sono Top of the Rock e SUMMIT One Vanderbilt. Se mi sono ricreduta io, spero che anche chi la pensava come me possa venire qui e dirmi: avevi ragione, questo osservatorio regala davvero viste, emozioni e ricordi unici della città.

Brooklyn in un giorno: itinerario tra angoli iconici e posti che amo

Brooklyn è sicuramente il quartiere più visitato di New York dopo Manhattan. Nei nostri viaggi passati nella Grande Mela è stato anche il nostro punto di pernottamento e in questo viaggio con mamma e papà non potevo che portarli a trascorrere una giornata tra brownstone, parchi colorati d’autunno, birrifici e mercatini vintage.

Se ancora non lo fai, seguici sui social per scoprire le nostre avventure (e soprattutto per farti due risate su questa avventura newyorkese con i miei due “boomer” preferiti, super ospiti di questo viaggio!).

Brooklyn racchiude mille anime: dal maestoso Brooklyn Bridge con il suo quartiere di DUMBO e le viste spettacolari su Manhattan, ai quartieri eleganti e al suo lato più alternativo. Per assaporarla con calma servirebbero almeno tre giorni, magari includendo anche la sua iconica Coney Island. Ma so che, nella maggior parte dei casi, il tempo non basta mai: per questo voglio aiutarti a ottimizzare il tuo itinerario di un giorno a Brooklyn, facendoti scoprire le sue tappe imperdibili e i miei luoghi del cuore, quelli dove torno ogni volta che sono a New York.

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Brooklyn Bridge

Iconico e maestoso, il Brooklyn Bridge domina la scena newyorkese, facendo letteralmente da ponte tra le due anime più celebri della città: Manhattan e Brooklyn. La prima volta che lo si vede con la bandiera a stelle e strisce che sventola fiera sull’arco principale è impossibile non restare a bocca aperta. Costruito tra il 1869 e il 1883, fu il primo ponte sospeso al mondo realizzato in acciaio e, per anni, anche il più lungo. Un’opera d’ingegneria rivoluzionaria per l’epoca, oggi è diventata uno dei simboli assoluti di New York.

Mi raccomando, prima di partire leggi “Documenti per entrare a New York”, così sarai pronto alla partenza e saprai in anticipo tutto quello di cui hai bisogno per entrare negli Stati Uniti.

L’ideale sarebbe attraversarlo da Brooklyn verso Manhattan, così da avere sempre davanti lo skyline, ma in realtà è più comodo farlo la mattina da Manhattan a Brooklyn, per poi passare la giornata a esplorare DUMBO e i dintorni. Nessuno però vi vieta (a parte i vostri piedi!) di rifarlo al tramonto. Vedere le luci della città accendersi piano piano davanti ai vostri occhi è pura magia. Il percorso pedonale si trova nella parte sinistra del ponte e si accede da Lower Manhattan; dal lato di Brooklyn si entra invece da Washington Street o Prospect Street. Il passaggio è condiviso con la pista ciclabile, quindi fate attenzione quando vi fermate a scattare foto: le bici sfrecciano davvero veloci.

Ponte di Brooklyn

Negli ultimi anni il ponte è diventato molto turistico, con diversi ambulanti che vendono souvenir lungo il percorso. Ricordate che è vietato lasciare i famosi lucchetti (per fortuna stanno iniziando a sparire). Non ci sono servizi igienici né food truck, quindi portatevi una bottiglietta d’acqua. Se vi serve potete fermarvi su una delle panchine lungo il tragitto per una piccola pausa.

Per darvi un’idea: io con i miei genitori boomer, che si fermavano ogni due metri a fare foto, ci abbiamo messo circa 50 minuti per arrivare a Brooklyn. Ma voi sicuramente sarete molto più rapidi! Se invece pensate di attraversarlo in auto, sappiate che il traffico può essere intenso, quindi controllate su Google Maps la situazione in tempo reale. Non ci sono pedaggi, ma credetemi: la vera esperienza resta percorrerlo a piedi. È uno di quei momenti che non si dimenticano mai.

DUMBO

DUMBO (acronimo di Down Under the Manhattan Bridge Overpass) è senza dubbio una delle zone più iconiche di Brooklyn. Un tempo era un quartiere industriale pieno di magazzini e fabbriche, oggi è diventato uno dei luoghi più fotografati e vivaci della città. Negli anni ’90, gli spazi abbandonati sono stati riconvertiti in gallerie d’arte, loft e locali alla moda, trasformando completamente l’anima del quartiere. Oggi DUMBO è un mix perfetto tra fascino post-industriale e atmosfera creativa, con le tipiche strade acciottolate, i mattoni rossi e quella vista incredibile su Manhattan che tutti vogliono immortalare.

Qui a DUMBO devi segnarti due posticini imperdibili per le foto ricordo:

  1. Iconica vista dell’Empire State Building incorniciato dal Manhattan Bridge: cercala su Google Maps come DUMBO Manhattan Bridge View. È un classico, ma davvero da non perdere.
  2. Pebble Beach: altro punto perfetto per ammirare sia il ponte sia Manhattan. Attenzione però a non bagnarvi i piedi con le onde che arrivano: parlo per esperienza… ops!
foto a skyline NYC

Tra i luoghi da non perdere c’è il Time Out Market, ricavato in un ex magazzino sul lungofiume. Qui troverete un’ampia selezione di ristoranti curata dagli editor della famosa rivista Time Out un vero paradiso gastronomico. Piatti di ogni tipo e una terrazza panoramica da cui ammirare lo skyline di Manhattan. Io adoro il Time Out a qualsiasi ora: colazione, pranzo, aperitivo o cena, ogni momento è perfetto.

Se capitate nel weekend, segnatevi anche il Brooklyn Flea Market, il mercatino delle pulci che si tiene a Pearl Street (proprio sotto il Manhattan Bridge). Troverete oggetti vintage, artigianato locale e un sacco di pezzi curiosi. Controllate sempre sul sito ufficiale per verificare i giorni e il periodo di apertura, perché cambiano a seconda della stagione. Più tardi vi darò un’altra chicca per gli amanti dei mercatini ma questo, fidatevi, è già un ottimo punto di partenza.

Un viaggio a New York è un sogno, ma non dimenticare una cosa fondamentale: l’assicurazione sanitaria. Negli Stati Uniti, anche una semplice visita al pronto soccorso può costare centinaia di dollari. Per questo motivo io non parto mai senza una copertura adeguata. Ti consiglio HeyMondo, l’assicurazione che uso personalmente per i miei viaggi. È facile da attivare, l’assistenza è disponibile 24/7 in italiano e puoi gestire tutto comodamente da app.

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Brooklyn Heights Promenade

Indiscutibilmente, la passeggiata più bella di Brooklyn. Si trova nel quartiere residenziale e ormai super in voga di Brooklyn Heights, una delle zone più eleganti e tranquille del borough.
La Brooklyn Heights Promenade costeggia l’East River ed è delimitata tra Remsen Street e Orange Street, affacciandosi proprio di fronte allo skyline di Manhattan. È facile arrivarci a piedi da DUMBO, salendo con una piacevole camminata di circa 15-20 minuti. Il percorso è perfetto per una passeggiata vista skyline o, ancora meglio, per godersi il tramonto con i grattacieli che si accendono uno a uno.

Noi abbiamo approfittato per percorrerla fino in fondo e poi, tornando indietro, siamo risaliti attraverso lo Squibb Park. Questo piccolo parco ha una storia interessante: un tempo era collegato al Brooklyn Bridge Park tramite un ponte sospeso in legno, lo Squibb Park Bridge, progettato con un design innovativo che però si rivelò troppo elastico. Dopo vari problemi strutturali e chiusure, il ponte è stato completamente ricostruito nel 2020 con una versione in acciaio. Oggi è nuovamente percorribile un modo comodo e scenografico per collegare i due parchi. Da lì abbiamo continuato la passeggiata tra le famose case in brownstone di Brooklyn Heights, con le loro facciate eleganti e le scale in ferro battuto, fino ad arrivare al Cadman Plaza Park, dove abbiamo preso il bus per la tappa successiva.

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Nota pratica: quando sono a Brooklyn preferisco spostarmi con la rete di autobus, a meno che non ci sia troppo traffico. A differenza di Manhattan, qui le strade sono meno congestionate e i bus permettono di sedersi, guardare dal finestrino e osservare la vita locale, passando da un quartiere all’altro e notando i loro cambiamenti.
In più, per raggiungere alcune zone, il bus è davvero più comodo. Ad esempio, per arrivare alla nostra tappa successiva siamo passati proprio davanti al Barclays Center, l’arena simbolo di Brooklyn. Insomma, controllate sempre con Google Maps e se potete, optate per il bus: è un modo lento ma autentico per vivere davvero Brooklyn.

Prospect Park

Questa tappa era in lista da tempo, ma la grandezza di questo quartiere e le mille cose da fare a Brooklyn ci hanno sempre fatto rimandare la visita a quello che è, senza esagerare, uno dei parchi più belli e importanti di New York.

Progettato nel 1867 dagli stessi architetti di Central Park, Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux, Prospect Park è un vero e proprio polmone verde nel cuore di Brooklyn. Con oltre 200 ettari di prati, laghetti, boschi e sentieri, è il luogo perfetto per una pausa dalla frenesia della città.

All’interno si trovano diversi punti di interesse, tra cui:

  • Long Meadow, uno dei prati urbani più lunghi degli Stati Uniti, perfetto per picnic e relax;
  • il Lullwater Bridge e il Boathouse, una delle zone più pittoresche del parco;
  • lo Zoo di Prospect Park, piccolo ma ben curato, ideale se viaggiate con bambini;
  • il Lakeside Center con la sua pista di pattinaggio in inverno e il noleggio di barche in estate;
  • e la Prospect Park Bandshell, dove in estate si tengono concerti gratuiti all’aperto.

Noi siamo arrivati per l’ora di pranzo, con un obiettivo ben preciso: raggiungere il Smorgasburg, in versione speciale di Halloween.

Il Smorgasburg (nome che nasce dall’unione tra “smorgasbord” e “Williamsburg”) è il più grande mercato di street food all’aperto d’America, definito dal New York Times come “the Woodstock of Eating”. Nato nel 2011 come spin-off del Brooklyn Flea, oggi riunisce decine di venditori indipendenti con cucine da tutto il mondo. Molti dei locali più amati di New York sono partiti proprio da qui, trasformandosi poi in ristoranti veri e propri o marchi famosi. Durante l’anno il mercato cambia location e orari, quindi controllate sempre sul sito ufficiale prima di andarci: può trovarsi a Williamsburg, a Prospect Park o in altri punti della città, con eventi a tema davvero divertenti.

Noi abbiamo beccato la versione “Spookysburg”, quella dedicata ad Halloween, ed è stata una delle esperienze più esilaranti del viaggio: stand di street food tra i migliori mai provati, decorazioni terrificanti e una piccola parata musicale che ha animato tutto il pomeriggio. Si può prendere una birra artigianale e gustarla seduti a uno dei lunghi tavoli condivisi, chiacchierando con gli altri visitatori un modo perfetto per vivere Brooklyn come fanno i locals.

Anche i miei genitori si sono divertiti un sacco (e non è scontato!), proprio perché era un’esperienza autentica, lontana dai soliti giri turistici. Ci siamo sentiti per un giorno parte della vita vera di New York. E anche se il pomeriggio si è concluso lì… la giornata aveva ancora qualche sorpresa in serbo per noi.

Williamsburg

Rieccoci in bus, attraversando di nuovo Brooklyn per arrivare in quella che ormai è considerata la nuova Manhattan anche nei costi dei permessi e degli affitti, purtroppo. Benvenuti a Williamsburg, il quartiere simbolo della rinascita creativa di Brooklyn.

Un tempo era zona industriale abitata prevalentemente da comunità operaie e dalla storica comunità ebraica ortodossa. Williamsburg ha iniziato a trasformarsi negli anni 2000, quando artisti e musicisti in cerca di affitti più accessibili rispetto a Manhattan si sono trasferiti qui. Da quel momento è esploso tutto: gallerie d’arte, locali alternativi, rooftop bar, concept store e mercatini vintage. Oggi è una delle aree più vivaci e alla moda di New York, dove si respira un’energia unica, giovane e creativa.

Per noi è una tappa fondamentale: ogni volta che torniamo a New York, una giornata a Williamsburg è d’obbligo. La prima cosa che facciamo? Giro dei mercatini vintage, ovviamente. E credetemi, qui gli affari si fanno davvero:

  • Awoke Vintage: selezione curata e prezzi onesti, perfetto per chi ama capi un po’ particolari.
  • Monk Vintage: il classico negozio dove puoi perderti tra pile di jeans, giacche e accessori anni ’80-’90.
  • Beacon’s Closet: un must assoluto, enorme e pieno di pezzi firmati a prezzi ridicoli (qui mia madre si è superata: ha comprato addirittura due paia di scarpe).
  • Artists & Fleas Market: il mercato coperto più famoso del quartiere, dove si trovano creazioni di artisti locali, gioielli handmade, stampe e abiti vintage.

Insomma, se amate lo shopping un po’ alternativo, Williamsburg è un piccolo paradiso. E anche se non comprate nulla, vi basterà girare tra le vie colorate, murales e caffè per capire perché questo quartiere è diventato uno dei più amati di tutta New York.

Conclusione

È vero, ci starebbe benissimo una chiusura con i nostri posti preferiti dove mangiare a Brooklyn, ma direi che questo articolo è già bello ricco così. Quindi vi rimando al prossimo capitolo, tutto dedicato ai migliori locali, bakery e rooftop dove fare una pausa golosa tra una tappa e l’altra.

Nel frattempo, seguiteci sui social per rimanere aggiornati e soprattutto fateci sapere se state sognando di visitare Brooklyn. Siamo qui proprio per questo: aiutarvi a scoprire il meglio di ogni destinazione e Brooklyn è senza dubbio una di quelle giornate che resteranno impresse nel vostro viaggio nella Grande Mela. Quello che è certo è che questo quartiere riesce sempre a regalare emozioni. E averlo vissuto insieme ai miei genitori, osservando la città anche attraverso i loro occhi, ha reso tutto ancora più magico.

Mercatini di Natale in Europa 2025

Se c’è una cosa che amo dell’inverno, sono i mercatini di Natale. Quelle casette di legno illuminate, l’odore di vin brulé che ti accompagna mentre giri tra bancarelle di artigianato, i dolci tipici e quell’atmosfera che ti fa sentire dentro un film.
Ogni anno io e Riccardo cerchiamo di visitarne uno nuovo oppure di tornare in quei luoghi dove abbiamo lasciato il cuore.

In Europa ce ne sono tantissimi di mercatini di Natale, perciò qui ti porto tra i più belli che ho visto io: da Praga a Cracovia, passando per Bruges, Monaco di Baviera, Budapest e l’Alsazia.

Così anche tu potrai iniziare a sognare le atmosfere di uno dei periodi più belli dell’anno. Inoltre, per scoprire dove saremo quest’anno seguici sui nostri social e se hai bisogno di una mano per organizzare il tuo viaggio su misura, ricordati che in qualità di Travel Designer sono qui per aiutarti. In questo modo, potrai vivere la magia del Natale senza stress e con un itinerario costruito su di te. Dai un’occhiata alla pagina dei miei servizi e contattami: insieme possiamo costruire il viaggio perfetto per te.

Mercatini di Natale a Praga 2025

Praga è già magica di suo ma a Natale diventa un vero presepe vivente. Il mercatino più famoso è quello in Piazza della Città Vecchia, con un albero enorme, luci ovunque e cori che cantano dal vivo. Io mi sono persa tra le bancarelle, assaggiando il trdelník, quel dolce arrotolato ricoperto di zucchero che crea dipendenza. Eppure, la vera magia è arrivata quando ha iniziato a nevicare: i fiocchi scendevano lenti e la città si è trasformata in uno scenario da favola, con un’atmosfera che più natalizia non si può.
Le date per il 2025: 29 novembre 2025 – 6 gennaio 2026.

Ricordatevi sempre di mettere in valigia anche una valida assicurazione sanitaria e di viaggio. No, non vale la regola ‘a me non succede nulla’. Partite sereni e responsabili scegliendo Heymondo: grazie a noi avete uno sconto del 10%.

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Cracovia

A Cracovia il mercatino principale si tiene nella splendida piazza Rynek Główny, una delle più grandi d’Europa. Qui trovi decorazioni artigianali uniche, spesso ispirate al folklore polacco e tanto cibo di strada: io mi sono scaldata con una zapiekanka, una bruschetta gigante super condita che sa di comfort food. Le cose da fare e vedere in città sono tantissime e qui puoi trovare un pò di consigli: Cracovia: cosa vedere in un weekend.
Le date per il 2025: 28 novembre 2025 – 1 gennaio 2026.

Bruges 2025

Bruges è una cartolina che prende vita. Le stradine medievali si accendono di luci, mentre il mercatino si snoda intorno alla piazza Markt, con la pista di pattinaggio proprio al centro. Se ti piace il cioccolato, qui non puoi resistere: le cioccolaterie sono irresistibili e inoltre, durante le feste diventano ancora più speciali. Scopri qui cosa vedere nello specifico come arrivare ai mercatini di Natale di Bruges: Mercatini di Natale a Bruges: cosa vedere.

Le date per il 2025 sono 21 novembre 2025 al 5 gennaio 2026.

Se decidete di prenotare un tour guidato o altre esperienze imperdibili durante il vostro viaggio per i mercatini di Natale, vi consigliamo di acquistare in anticipo i vostri biglietti su Get Your Guide, nostro grande e fidato amico di avventure in giro per il mondo. Approfitta del nostro codice sconto: VABBEIOVADO5. Ti dà subito il 5% di sconto. Salvalo e inseriscilo al momento del pagamento, dopo aver scaricato l’app dal nostro link affiliatoclicca qui!

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Mercatini di Natale a Monaco di Baviera 2025

I mercatini di Monaco sono tra i più famosi della Germania. In Marienplatz ti aspettano casette di legno, vin brulé fumante e giocattoli intagliati a mano. Io ti consiglio di salire sul Neues Rathaus per guardare la piazza dall’alto illuminata: uno spettacolo che non si dimentica.
Le date per il 2025: 24 novembre – 24 dicembre 2025.

Budapest

Budapest a Natale ha un fascino tutto suo. I mercatini principali sono due: quello davanti alla Basilica di Santo Stefano e quello in piazza Vörösmarty. Bancarelle di artigianato locale, specialità ungheresi come il kürtőskalács e una ruota panoramica che regala una vista incredibile sulla città illuminata.
Le date per il 2025: 15 novembre 2025 – 1 gennaio 2026.

Mercatini di Natale in Alsazia 2025

L’Alsazia è la destinazione natalizia per eccellenza. Strasburgo si autodefinisce “la capitale di Natale” e non è difficile capire il perché: piazze intere vengono trasformate in veri villaggi natalizi, con luci, ghirlande e decorazioni esagerate sulle case a graticcio. Allo stesso modo, Colmar non è da meno, offrendo un’atmosfera intima e romantica che ti resta nel cuore.

Le date per il 2025 sono le seguenti: a Strasburgo il mercatino si terrà dal 27 novembre al 27 dicembre 2025. Negli altri villaggi della regione le date variano, ma generalmente i mercatini aprono a fine novembre e si concludono poco dopo Natale.

Conclusione

Ogni mercatino ha il suo carattere, il suo profumo e la sua atmosfera. Che tu scelga le luci di Praga, la tradizione di Cracovia, l’eleganza di Monaco o il fascino dell’Alsazia, il Natale in Europa è un’esperienza che resta nel cuore. Io ne ho fatto quasi un rito: ogni anno scelgo una nuova meta oppure torno in quella che ci ha fatto innamorare.

Se quest’anno vuoi vivere anche tu la magia dei mercatini di Natale senza stress, scrivimi! Insieme possiamo creare un itinerario su misura, così non ti resta che lasciarti sorprendere dalle luci, dai sapori e dal calore di uno dei periodi più belli dell’anno. In questo modo, potrai goderti tutta la magia senza pensieri.

Osservatori di New York: quale scegliere

New York è bella da qualsiasi angolazione e punto di vista, ma diciamocelo seriamente: quale sono i migliori osservatori da cui ammirarla? Io, romantica e un po’ nostalgica, non posso che rispondere: il Top of the Rock. Ma negli ultimi anni sono arrivati nuovi grattacieli che potrebbero ribaltare questa risposta.

No, tranquilli, non la mia perché per me trovarsi davanti la bellezza del Chrysler Building non ha paragone. Però lo ammetto: giocare un po’ con gli specchi al SUMMIT One Vanderbilt o camminare nel vuoto su The Edge sono esperienze da provare almeno una volta nella vita.

Quindi, più che decretare il migliore, cerchiamo insieme di capire qual è degli osservatori di New York quello che più si adatta alle vostre aspettative. Che tu voglia foto perfette per Instagram, un momento romantico al tramonto, o un brivido d’altezza… qui c’è sicuramente quello che fa per te.

E se sogni anche tu New York ma non sai da dove iniziare per organizzare il viaggio, ricordati che in qualità di Travel Designer certificata posso pensare a tutto io, anche se vuoi solo un itinerario su misura. Come New York Destination Specialist, so bene come rendere speciale il tuo viaggio.
Contattami in DM e seguimi sui miei social per lasciarti ispirare e non perderti le prossime avventure!

Top of the Rock

Dove si trova: Midtown Manhattan, nel complesso del Rockefeller Center
Altezza: 260 metri (70° piano)
Incluso nei pass turistici: sì

Il Top of the Rock ha un vantaggio su tutti gli altri: la vista perfetta sull’Empire State Building, con Central Park alle spalle. È una prospettiva unica, che non trovi da nessun’altra parte. L’osservatorio è diviso su più livelli, e la terrazza superiore è completamente aperta, senza vetrate. Questo lo rende perfetto anche per chi ama scattare foto nitide e senza riflessi. Il momento ideale? Il tramonto, quando la città si accende di luci e colori. Tra gli osservatori di New York è sicuramente quello che non devi perdere.

Diciamolo subito: se vuoi risparmiare sul pass turistico o sui singoli biglietti per entrare in uno di questi osservatori, ti basta scaricare l’app di GetYourGuide da questo link e inserire il codice VABBEIOVADO5 per ottenere uno sconto del 5% sul tuo acquisto.

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Empire State Building

Dove si trova: Midtown, sulla 5th Avenue
Altezza: 381 metri (86° piano) e 443 metri (102° piano con accesso extra)
Incluso nei pass turistici: sì

Salire sull’Empire è un’esperienza da fare almeno una volta. Qui respiri la storia della città. Tuttavia, salendo fin qui sopra… ti perdi l’Empire stesso nello skyline. E sì, per chi ama vedere e fotografare tutti i grattacieli simbolo di New York, questa cosa può mancare. Gli interni sono stati rinnovati e raccontano la storia dell’edificio in modo coinvolgente. Ma per la vista, continuo a preferire il Top of the Rock.

Prima della partenza, assicurati di avere tutti i documenti richiesti per entrare negli Stati Uniti: dal passaporto all’ESTA. Ti spiego qui come richiedere e controllare tutta la tua documentazione di viaggio.

One World Observatory

Dove si trova: Downtown Manhattan, sulla Freedom Tower
Altezza: 387 metri (102° piano)
Incluso nei pass turistici: sì

Costruito nel punto esatto dove sorgevano le Torri Gemelle, il One World Observatory è molto più di un semplice osservatorio.
La vista è spettacolare: si domina tutto il sud di Manhattan, il ponte di Brooklyn, Ellis Island e la Statua della Libertà. Tuttavia, la struttura è completamente chiusa e le vetrate creano molti riflessi, soprattutto al tramonto o di sera. Questo lo rende meno adatto a chi vuole scattare belle foto. Ma l’impatto emotivo di trovarsi lì, soprattutto per chi ha vissuto quel tragico giorno del 2001, è difficile da spiegare a parole.

SUMMIT One Vanderbilt

Dove si trova: accanto a Grand Central Terminal
Altezza: circa 330 metri (93° piano)
Incluso nei pass turistici: no

Il SUMMIT è più di un osservatorio: è un’esperienza immersiva. Qui giochi con i riflessi, cammini in stanze a specchio, fluttui tra installazioni artistiche e ti ritrovi sospeso nel cielo tra luce e vetro. Perfetto se cerchi una visita spettacolare, quasi teatrale.
Le vetrate sono pulitissime, ma resta un luogo chiuso: per chi preferisce l’aria aperta e la classica terrazza panoramica, potrebbe non essere la prima scelta. Nonostante questo, è probabilmente tra gli osservatori più fotogenici di New York.

Prenota il SUMMIT sull’app di GetYourGuide con il nostro codice sconto VABBEIOVADO5.

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Un viaggio a New York è un sogno, ma non dimenticare una cosa fondamentale: l’assicurazione sanitaria. Negli Stati Uniti, anche una semplice visita al pronto soccorso può costare centinaia di dollari. Per questo motivo io non parto mai senza una copertura adeguata. Ti consiglio HeyMondo, l’assicurazione che uso personalmente per i miei viaggi. È facile da attivare, l’assistenza è disponibile 24/7 in italiano e puoi gestire tutto comodamente da app.

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The Edge

Dove si trova: Hudson Yards
Altezza: 345 metri (102° piano)
Incluso nei pass turistici: no

La sua sky deck è una piattaforma sospesa nel vuoto, con pavimento in vetro e vista a 360 gradi su New York. The Edge è perfetto per chi cerca un po’ di adrenalina, ma anche per chi vuole scattare foto diverse dal solito. La vista si estende sull’Hudson River, sul New Jersey e sul lato ovest di Manhattan. Il tramonto da qui è indimenticabile. Un consiglio: prenota con largo anticipo, specialmente se vuoi salire nelle ore più richieste.

Qualche informazione pratica

  • Inclusione nei pass: Top of the Rock, Empire State Building e One World Observatory sono inclusi nei principali pass turistici.
    The Edge e SUMMIT non lo sono: in quel caso bisogna acquistare i biglietti separatamente.
  • Prezzi: si parte da circa 35-40 dollari a persona, ma ci sono supplementi per orari “premium” come il tramonto. Verifica sempre sul sito ufficiale.
  • Quando andare: se puoi, evita i momenti centrali del weekend. Le code possono essere lunghe. Per la luce migliore, scegli la golden hour (un’ora prima del tramonto).

Osservatori di New York: conclusione

Qualunque sia la tua scelta, vedere New York dall’alto è qualcosa che ti cambia lo sguardo sulla città.
Non c’è un osservatorio giusto o sbagliato. C’è quello che rispecchia il tuo modo di viaggiare, i tuoi desideri, le emozioni che cerchi. E se puoi, visitane più di uno. Ogni angolazione racconta una New York diversa.

Io, intanto, penso al mio prossimo viaggio nella Grande Mela e a quale osservatorio tornare. Perché certi luoghi, anche se li conosci già, sanno sorprenderti ogni volta come fosse la prima.

Montreal: la guida alle migliori esperienze

Montreal era da anni nella wishlist di Riccardo. La sua meta da sogno, quella che puntualmente saltava fuori ogni volta che dovevamo decidere dove andare. Potevo forse non portarlo finalmente a scoprire questa città canadese? Ovviamente no. E spoiler: è stata una gran sorpresa anche per me, che non l’avevo mai davvero considerata.

Se ancora non lo fate, seguiteci sui social per non perdervi i racconti di questo viaggio… e soprattutto tutte le prossime avventure.

Situata nella provincia francofona del Québec, Montreal si trova su un’isola nel fiume San Lorenzo, a metà strada tra la cultura europea e quella nordamericana. Una città bilingue, vivace, creativa, che fonde fascino francese, architettura moderna e un’anima multiculturale unica. Fondata nel 1642 come avamposto missionario francese, oggi Montreal è una metropoli cosmopolita dove si respira storia, arte e soprattutto buon cibo.
Dalle stradine acciottolate della Vieux-Montréal ai quartieri più trendy come il Plateau Mont-Royal, questa città nasconde angoli sorprendenti e un’energia che conquista. In questo articolo vi raccontiamo cosa vedere e dove mangiare a Montreal, con i nostri luoghi preferiti e qualche dritta pratica per viverla al meglio.

E se sognate di organizzare anche voi un viaggio in Canada, potete sempre contattarmi: come Travel Designer certificata, realizzo itinerari su misura e mi occupo della prenotazione di ogni dettaglio per trasformare il vostro sogno in realtà. Visita la mia pagina per scoprire i miei servizi e iniziare a pianificare il vostro prossimo viaggio.

Montreal cosa fare, Canada

Vieux-Montréal

Il cuore storico della città, dove tutto è cominciato. Tra le stradine acciottolate e gli edifici in pietra sembra quasi di essere in una piccola Parigi d’altri tempi. Non perdete Place d’Armes, la spettacolare Basilique Notre-Dame (sì, proprio quella con le incredibili vetrate blu), e una passeggiata lungo Rue Saint-Paul fino ad arrivare al Vieux-Port, il Porto Vecchio. È una delle zone più suggestive di Montréal, perfetta per passeggiare al tramonto tra i magazzini riconvertiti, i caffè affacciati sul fiume e la ruota panoramica.

E già che siete da queste parti, fate una tappa in un posto magico: Noël Éternel, un negozio interamente dedicato al Natale, proprio sulla sinistra della basilica. Dentro è un tripudio di luci, decorazioni e musica natalizia, il tipo di posto da cui è impossibile uscire a mani vuote. Noi ci siamo portati via delle palline di Natale uniche ( tra loro anche un Peter Griffin con la birra… una vera chicca per l’albero!). Se volete un souvenir originale e diverso dal solito, questo è il posto giusto.

le strade di Montreal, Canada

Mount Royal Park a Montreal

Progettato dallo stesso architetto di Central Park, questo parco è il polmone verde di Montreal. Vale la salita perché dal Belvedere Kondiaronk la vista sulla città è spettacolare. In estate ci si rilassa sull’erba, in inverno si pattina sul lago. Un classico intramontabile magari con un bel bagel appena sfornato. Vi indichiamo qui dove poterlo prendere: dove mangiare a Montreal.

Mi raccomando non partire senza assicurazione sanitaria! Noi ci affidiamo da anni a HeyMondo, e grazie a noi puoi avere uno sconto del 10% sulla tua prossima copertura assicurativa di viaggio.

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Oratorio di St. Joseph di Mount Royal

L’Oratorio di St. Joseph di Mount Royal è uno di quei luoghi che ti colpiscono appena lo vedi, anche da lontano. La cupola domina tutta Montréal e quando ti avvicini ti rendi conto di quanto sia imponente. È il più grande santuario del Canada e uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti del Paese, ma anche se non sei particolarmente religioso, vale davvero la visita. Si sale una lunga scalinata che offre una vista pazzesca sulla città e dentro l’atmosfera è di quelle che ti fanno venire voglia di fermarti un attimo in silenzio. Io ci sono stata in una giornata limpida e da lassù Montréal sembrava stendersi all’infinito: un momento di calma e bellezza, perfetto per chiudere la giornata con un po’ di respiro.

Jardin Botanique de Montreal

Il Jardin Botanique de Montréal è uno di quei posti che non ti aspetti di trovare in una grande città. Appena entri ti sembra di essere lontanissimo dal traffico e dai grattacieli: solo silenzio, profumi e colori ovunque. È enorme, parliamo di uno dei giardini botanici più grandi del mondo e ogni area è diversa dall’altra: ci sono il giardino giapponese, quello cinese (con le classiche lanterne e il laghetto con le carpe), e persino uno dedicato alle piante medicinali. Se ci vai in autunno è uno spettacolo di colori, ma anche in estate vale la visita, soprattutto se vuoi un po’ di tranquillità dopo aver girato per la città. Io l’ho trovato un luogo perfetto per staccare, respirare e ricordarti che anche nel cuore di Montréal la natura trova sempre il suo spazio.

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Plateau Mont-Royal

Il quartiere più colorato e bohémien, pieno di murales, caffè vintage e case con scale esterne tutte arrampicate una sull’altra.
Qui ci siamo persi senza meta e abbiamo trovato alcuni dei nostri posti preferiti per mangiare (ma ne parlo più avanti ). È il luogo perfetto per capire la vera anima di Montreal: creativa, giovane e un po’ ribelle.

Per rimanere connessi con il mondo, condividere sui social il vostro viaggio o controllare i gatti a casa, vi consigliamo Holafly: l’eSIM di viaggio che vi garantirà connessione sempre. Approfittate del nostro sconto del 5%! Clicca sul banner e inserisci il codice VABBEIOVADO.

Biodome de Montréal

Il Biodome de Montréal ha una storia particolare, che lo rende ancora più interessante. Nasce infatti all’interno di quello che era il Velodromo Olimpico, costruito per le Olimpiadi del 1976. Dopo i giochi, la struttura rimase inutilizzata per anni, finché qualcuno ebbe l’idea geniale di trasformarla in un luogo dedicato alla natura e all’ambiente. Così, negli anni ’90, il vecchio velodromo con la sua architettura spettacolare è rinato come Biodome, un vero viaggio attraverso gli ecosistemi delle Americhe: dalla foresta pluviale tropicale alle coste del Labrador, fino all’Antartide. È un posto che affascina sia grandi che piccoli e non a caso è diventato una delle attrazioni più amate della città. A me è piaciuto tantissimo per come riesce a far convivere scienza e meraviglia e Riccardo… beh, lui si è perso completamente nella sezione dei pinguini.

Mile End

Il paradiso dei buongustai e degli hipster. Un quartiere multiculturale dove puoi passare da un bagel ebraico fatto a mano a un caffè tostato artigianalmente, fino a una galleria d’arte indipendente.
Riccardo ancora parla dei bagel di St-Viateur come se fossero patrimonio dell’umanità e forse lo sono davvero. Ci siamo persi tra i suoi negozietti di musica tra cui: Sonorama Disques dove abbiamo trovato alcuni pezzi mancanti alla nostra collezione di dischi e un vinile di John Lennon che ho riportato come souvenir.

Réso a Montreal

Reso, la città sotterranea! Eh sì, avete capito bene: sotto Montréal si nasconde un’altra città. Una rete enorme di corridoi, gallerie, negozi e stazioni della metro collegati tra loro, che i canadesi chiamano semplicemente le Reso. In inverno diventa una vera salvezza: puoi muoverti da un punto all’altro del centro senza mai mettere il naso fuori, al riparo dal freddo e dalla neve. È anche uno dei motivi per cui Montréal viene spesso chiamata la città doppia: una sopra, vivace e creativa, e una sotto, brulicante di vita anche quando fuori ci sono -20 gradi.
Motivo in più per riportare Riccardo a Montréal anche in inverno… così finalmente potremo dare a questa parte della città il contesto che si merita.

Quartier des Spectacles

Se amate musica e arte, questa è la zona giusta. È qui che si tengono i famosi festival estivi di Montreal, come il Jazz Festival o il Just for Laughs. Noi siamo capitati in città proprio durante un concerto improvvisato all’aperto: gente che ballava, luci colorate, e quell’atmosfera che solo le città vive davvero sanno regalarti.

Insomma, per una delle poche volte che Riccardo ha proposto qualcosa, ci ha preso in pieno. Montréal ci ha davvero stupiti, regalandoci momenti indimenticabili e facendoci venire una gran voglia di scoprire di più sul Canada e le sue meraviglie. Tanto che non vediamo l’ora di tornarci, questa volta per esplorarne anche il lato più selvaggio e naturalistico: foreste, laghi, montagne… insomma, tutto quello che il Canada sa regalare a chi ama la natura e l’avventura.

Roma insolita: 5 luoghi da non perdere

Roma insolita può sembrare un titolo qualunque, eppure ci sono luoghi a Roma che davvero non ti aspetteresti di trovare. Siamo abituati a pensare a una Roma romantica, fatta di scorci unici, storia e buon cibo. Ma ci sono angoli che racchiudono segreti che, a volte, neanche gli stessi romani conoscono.

E allora quale stagione migliore dell’autunno per andare a scoprire alcuni di questi luoghi insoliti di Roma, soprattutto con una romana doc?

Se stai organizzando il tuo viaggio a Roma ma non sai da dove iniziare, io in qualità di travel designer posso aiutarti a realizzare il tuo viaggio perfetto: dalla prenotazione alla creazione del tuo itinerario su misura, fino alla guida di viaggio cartacea da portare con te o regalare a una persona speciale.
Scrivimi o visita la pagina dedicata ai miei servizi per saperne di più.

Ma tornando alla nostra Roma insolita: tra porte inquietanti, quartieri esoterici e negozi terrificanti, esploreremo alcune particolarità della città che nascondono storie antiche. I fan di Dario Argento ne sanno qualcosa. Quindi, se non siete troppo paurosi, preparatevi a prendere appunti e a scoprire con me cinque luoghi misteriosi (e un po’ terrificanti) di Roma.

Quartiere Coppedè: un angolo di Roma insolita tra mistero e magia

Tra i luoghi più affascinanti e misteriosi di Roma insolita c’è senza dubbio il Quartiere Coppedè. Si tratta di un complesso di edifici in stile Liberty situato nel quartiere Trieste. Non a caso questo luogo unico ha fatto da sfondo ad alcune scene del film Inferno di Dario Argento, diventando negli anni una delle mete più amate da chi cerca una Roma diversa e fuori dai soliti itinerari turistici.

Il Quartiere Coppedè è formato da un piccolo nucleo di palazzi che si affacciano su Piazza Mincio, facilmente raggiungibile da via Tagliamento nei pressi dello storico locale Piper. Superando il grande arco d’ingresso (non dimenticate di alzare lo sguardo per ammirare il lampadario sospeso), si accede a un mondo surreale. Al centro della piazza si trova la celebre Fontana delle Rane. Costruita nel 1924 e passata alla storia per un episodio curioso: qui, dopo un concerto al Piper nel 1965, si racconta che i Beatles decisero di fare un bagno improvvisato.

Proprio di fronte vi colpirà il Villino delle Fate, un edificio che sembra uscito da una fiaba. Alla vostra destra riconoscerete la Palazzina del Ragno, decorata con un grande ragno in rilievo, mentre a sinistra si trova la scenografica scalinata che conduce al Palazzo degli Ambasciatori. Gli amanti del cinema horror riconosceranno subito alcune ambientazioni iconiche. Tra queste vie sono stati girati film come Inferno e L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento, ma anche Il presagio di Richard Donner. Partecipare a una visita guidata è il modo migliore per scoprire ogni segreto di questo complesso architettonico composto da 26 palazzine e 17 villini, progettati da Gino Coppedè e completati da Paolo Emilio Andrè nel 1927.

Se decidete di prenotare un tour guidato o altre esperienze imperdibili a Roma (tipo un giro in rafting sul Tevere), vi consigliamo di acquistare in anticipo i vostri biglietti su Get Your Guide, nostro grande e fidato amico di avventure in giro per il mondo. Approfitta del nostro codice sconto: VABBEIOVADO5. Ti dà subito il 5% di sconto. Salvalo e inseriscilo al momento del pagamento, dopo aver scaricato l’app dal nostro link affiliatoclicca qui!

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Profondo Rosso Store: il museo dell’orrore

Avendo già nominato Dario Argento, il grande maestro del cinema horror, non si può non includere tra i luoghi di Roma insolita una tappa nel quartiere Prati. Qui dovete visitare Profondo Rosso Store e il suo suggestivo Museo dell’Orrore. Questo negozio unico nel suo genere ha accompagnato la mia infanzia e la mia adolescenza. Da bambina venivo qui in cerca della maschera più spaventosa da indossare a Halloween, mentre oggi è il mio punto di riferimento ogni volta che sono in zona che sia per acquistare un libro, un vecchio film o semplicemente per respirare quell’atmosfera un po’ gotica che solo questo posto sa avere.

Il Profondo Rosso Store è da sempre un punto d’incontro per gli appassionati del genere horror e del cinema di paura. Se siete fortunati, potreste persino incontrare i due grandi maestri che hanno creato e gestiscono questo luogo cult: Dario Argento e Luigi Cozzi. Io per ora non sono ancora riuscita ad incontrarli ma ogni visita è comunque un piccolo viaggio tra locandine vintage, maschere e cimeli del cinema.

Scendendo nei sotterranei del negozio si accede al Museo dell’Orrore, una delle esperienze più particolari che si possano fare a Roma. Qui potrete rivivere alcune scene iconiche dei film di Dario Argento e lasciarvi avvolgere da un’atmosfera carica di mistero, adrenalina e un pizzico di paura.

L’ingresso al museo costa 5€: un prezzo simbolico per un’immersione totale nel mondo dell’horror italiano. Prima di andarci, vi consiglio di controllare sempre orari e aperture aggiornate sul sito ufficiale.

Cimitero Acattolico di Roma: un angolo silenzioso della Roma insolita

Chi mi segue da un po’ sa che nei miei itinerari di viaggio non manca mai una tappa in un cimitero monumentale. Amo la calma e la pace di questi luoghi, che non a caso sono chiamati “di riposo”. Eppure, a Roma non avevo mai visitato il Cimitero Acattolico, un luogo che resta un po’ nascosto dietro la bellezza della Piramide Cestia, ma che merita assolutamente di essere scoperto se amate la Roma insolita e più autentica.

A Roma è conosciuto anche come cimitero degli inglesi, degli artisti o dei poeti, e presto capirete il perché. La sua storia, pur essendo relativamente recente, racconta molto della città.
Era il 1671 quando fu concessa l’autorizzazione a utilizzare questa parte dei “prati del popolo romano” per la sepoltura dei non credenti. Nei secoli passati, infatti, non era consentito seppellire nei cimiteri cattolici atei, protestanti, ebrei, ma anche attori, che non avevano diritto di sepoltura consacrata e venivano spesso sepolti fuori Porta Pinciana. Nacque così un luogo dedicato al riposo di chi, in vita, aveva seguito fedi diverse o nessuna fede.

E poiché molti dei primi ad esservi sepolti furono artisti e poeti inglesi, il nome di “cimitero degli inglesi” divenne presto popolare. Oggi è conosciuto ufficialmente come Cimitero Acattolico di Roma e custodisce le tombe di figure illustri come John Keats, Percy Bysshe Shelley, Antonio Gramsci, Giorgio Napolitano e Andrea Camilleri.

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Entrando dalla porta principale, potete fermarvi al centro informazioni e poi attraversare la porta che conduce alla parte più antica del cimitero. Da qui, un giardino affacciato sulla Piramide Cestia regala una vista sorprendente e silenziosa, lontana dal caos cittadino. Camminando tra le lapidi incontrerete i tanti gatti che vivono qui, custodi discreti di questo luogo. Scoprirete vere e proprie opere d’arte funeraria, come la celebre statua L’Angelo del Dolore, realizzata da William Wetmore Story per la moglie.
Questo cimitero è entrato subito tra i miei luoghi preferiti di Roma, un posto dove fermarsi, respirare e prendersi del tempo per sé.

L’ingresso è a offerta libera (minimo 5€). Vi consiglio di controllare sempre gli orari aggiornati sul sito ufficiale prima di andarci. La fermata metro più vicina è Piramide.

Porta di Palazzo Zuccari

Tra i luoghi di Roma insolita, ce n’è uno che affascina e incuriosisce chiunque passi nei pressi di Piazza di Spagna: la Porta di Palazzo Zuccari, conosciuta anche come la “Casa dei Mostri”. Nascosta all’ombra delle vie più eleganti della città, questa porta monumentale sembra uscita da un racconto fantastico. È un portale mostruoso, letteralmente, che dà accesso a una delle biblioteche più belle di Roma: la Biblioteca Hertziana.

Luoghi misteriosi di Roma: Palazzo Zuccari

Il palazzo deve il suo nome a Federico Zuccari, pittore e architetto, che lo fece costruire alla fine del 1500 per farne la propria residenza. Desiderava creare qualcosa che rispecchiasse la sua personalità artistica e il suo gusto per il bizzarro e così nacque questo portone dalle sembianze di una bocca spalancata, con finestre che sembrano occhi che osservano i passanti. È grazie a questi dettagli che Palazzo Zuccari divenne noto come la “casa dei mostri”, una delle tappe più curiose di Roma.

Oggi il palazzo ospita la biblioteca Hertziana, un luogo di studio e ricerca dedicato alla storia dell’arte, accessibile solo in determinati giorni. Se volete ammirare da vicino questa meraviglia di Roma insolita, vi consiglio di consultare orari e modalità di accesso sul sito ufficiale. Anche solo fermarsi davanti al portone e scattare una foto è un’esperienza affascinante: un angolo di mistero e arte.

Cripta dei Frati Cappuccini

Tra i luoghi più affascinanti e inquietanti di Roma insolita, la Cripta dei Frati Cappuccini è sicuramente uno di quelli che lascia il segno. Ci sono stata due volte, e in entrambe le occasioni sono rimasta profondamente colpita: da un lato sconvolta, dall’altro ammirata per ciò che l’ingegno umano può creare.

Il Museo dei Frati Minori Cappuccini nasce con l’intento di far comprendere a tutti lo stile di vita di quest’ordine religioso. Nelle sue otto sale si ripercorre la storia di uomini che hanno scelto di vivere in povertà e semplicità, dedicandosi completamente a Dio. Tra le opere di grandi artisti come Caravaggio, si scopre come si viveva all’interno del monastero, l’uso delle erbe medicinali e l’evoluzione della vita religiosa nel corso dei secoli.

Il percorso culmina nella Cripta, realizzata a partire dal 1631, quando furono trasportati qui i resti dei frati defunti del convento di San Bonaventura, nei pressi della Fontana di Trevi. L’allestimento attuale, avviato nel 1732, raccoglie le ossa di circa 3.700 frati, disposte in un’opera di arte sacra dal significato profondo, la cui paternità resta ancora sconosciuta.

Per quanto possa sembrare macabra, questa cripta non vuole spaventare, ma ricordare la caducità della vita e la speranza dell’eternità. Il messaggio che accoglie i visitatori, “Quello che voi siete noi eravamo, quello che noi siamo voi sarete”, racchiude il senso più autentico di questo luogo. Camminando tra le sue sei cappelle, si compie un vero e proprio viaggio spirituale, tra stupore, riflessione e silenzio. È un’esperienza forte, non adatta a tutti, ma se amate scoprire l’anima più profonda e insolita di Roma, vi consiglio di non perderla. Accanto al museo si trova anche la Chiesa dei Cappuccini, che merita una visita. Biglietto d’ingresso: 10 €. Metro più vicina: Barberini

Insomma, alla fine di questo viaggio tra i luoghi più insoliti di Roma possiamo confermare che la città eterna ha davvero un lato misterioso e sorprendente. E questi sono solo alcuni degli angoli nascosti che meritano di essere scoperti. Chissà, magari nella prossima passeggiata riuscirò a portarvi ancora più lontano, tra altri segreti di Roma insolita. Nel frattempo, sono curiosa: quali di questi luoghi conoscevate già?

“L’amore non va in vacanza” il pub del film

Autunno: le prime foglie iniziano a ingiallire, le giornate si accorciano e noi ammettiamolo, iniziamo la stagione “copertina, tisana e film sul divano”. E il film per eccellenza di questo periodo non può che essere “L’amore non va in vacanza” (The Holiday).

Sì ragazze, lo so. In questo periodo siamo tutte lì, sotto le coperte a sognare un cottage nella campagna inglese e un Jude Law che bussa alla porta. C’è chi lo ammette e chi mente.

L'amore non va in vacanza, location film The Holiday

Se ancora non lo fate, seguiteci sui social per non perdervi i racconti di questo viaggio… e soprattutto tutte le prossime avventure.

Eppure ci sono momenti in cui quello che vedi sullo schermo deve diventare realtà. Così, dopo anni che cercavo di farlo, finalmente nel mio ultimo on the road in Inghilterra sono riuscita a fermarmi in quella cittadina che da tempo avevo segnato tra le mete “da film”.

Se non sai di cosa parlo, dai un’occhiata al mio articolo itinerario in Galles dove racconto la nostra avventura nel Regno Unito.

ATTENZIONE: a partire da maggio alcune compagnie telefoniche italiane hanno sospeso il roaming nel Regno Unito. Controllate quindi prima della partenza se il vostro gestore rientra tra questi. In caso affermativo potete affidarvi a Holafly, l’eSIM che vi garantisce connessione ovunque nel mondo. E con il nostro codice sconto VABBEIOVADO avrete il 5% di sconto sul vostro prossimo acquisto.

Un piccolo ripasso “L’amore non va in vacanza”

“L’amore non va in vacanza” (The Holiday) è una commedia romantica del 2006 diretta da Nancy Meyers.
Le protagoniste sono Amanda (Cameron Diaz), una produttrice americana di Los Angeles, e Iris (Kate Winslet), una giornalista inglese che vive nel Surrey. Dopo una delusione amorosa, decidono di scambiarsi casa per le vacanze di Natale: Amanda vola nella campagna inglese, Iris parte per il sole della California. È lì che Amanda incontra Graham (Jude Law), il fratello di Iris affascinante, gentile, e con quel tipico accento british che ti conquista.

Una delle scene più iconiche del film è proprio quella ambientata in un pub inglese, dove i due si incontrano. E indovina un po’? Quel posto esiste davvero. Un locale autentico, con travi di legno, camino acceso e quella tipica atmosfera da English countryside pub che ti fa venir voglia di ordinare una birra e restarci tutto il pomeriggio. Se sei un’appassionata di film romantici e d’Inghilterra, questo è senza dubbio uno dei luoghi da segnare sulla tua mappa dei sogni.

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Mentre attenzione: il celebre cottage di Iris non esiste davvero! O meglio, non esiste il Rosehill Cottage che si vede nel film, perché quello è stato un set cinematografico costruito apposta a Shere, nel Surrey. La produzione si è ispirata a un cottage reale, Honeysuckle Cottage di Holmbury St Mary, un villaggio a circa dieci minuti di auto da Shere.

È proprio tra Shere e i suoi dintorni che sono state girate molte delle scene più iconiche di “L’amore non va in vacanza”, trasformando questo angolo del Surrey in una meta imperdibile per gli amanti del film.

Cosa vedere a Shere: pub e atmosfera da film

Se passi da Shere ovviamente, non può mancare una sosta al The White Horse Pub, la vera location di “L’amore non va in vacanza” (The Holiday). Il pub si trova proprio nel cuore del villaggio di Shere e conserva tutto il fascino dei pub tradizionali inglesi: travi in legno, caminetto, arredi rustici e un’atmosfera autentica. Noi ci siamo presi due cask beer locali, accompagnate da patatine e garlic bread con cheddar: gustosissimo. Era una giornata infrasettimanale di agosto e c’eravamo solo noi e un’altra coppia. Ma sembra davvero il pub perfetto dove passare la serata in compagnia. Tra l’altro, non sembra, ma è abbastanza grande: ha anche altre sale dietro, tutte in perfetto stile english.

Il White Horse di Shere è comparso anche in altri film famosi, tra cui “Quattro matrimoni e un funerale”, e oggi è diventato una vera tappa di culto per chi ama il cinema e i luoghi d’altri tempi.

Un dettaglio che mi ha fatto innamorare ancora di più: è pet-friendly, come gran parte dei locali del Regno Unito. Appena entri, sulla destra, trovi una piccola postazione dedicata ai cani, con ciotole per l’acqua e croccantini, che Nanà ha molto apprezzato.

Insomma, tra una birra davanti al camino e una passeggiata tra i cottage del villaggio, Shere è un piccolo gioiello inglese dove il confine tra cinema e realtà sembra non esistere più. E chissà che un giorno entri davvero Jude Law. Intanto mi godo una birra con Nanà e il nostro Riccardo. Ma ora vogliamo sapere: quante volte hai fatto il rewatch di questo film?

Cosa fare a Suzhou in un giorno

Organizzando il nostro itinerario per la Cina ero molto incerta se inserire questa città, perché mi chiedevo: ma cosa c’è da fare a Suzhou?
In realtà è bastato guardare solo qualche foto per capire che le sue atmosfere da sole regalavano già ottime vibes. Rappresentava esattamente quello che avevo in mente per questo viaggio. La conferma è arrivata poi una volta sul posto: mi sono ritrovata a passeggiare tra vicoli pieni di lanterne rosse, a osservare i canali dove le barchette scorrono lente, ad assaggiare piatti deliziosi nei ristoranti locali e a incrociare ragazze in abiti tradizionali. Suzhou ha incarnato perfettamente la mia idea di Cina: autentica, suggestiva e allo stesso tempo con un tocco di modernità. Quindi, alla domanda “cosa c’è da fare a Suzhou?”, oggi rispondo con sicurezza: vivere la vera essenza della Cina, tra tradizione e presente.

Prima della partenza leggi: Viaggio in Cina: consigli essenziali per il viaggio perfetto, per prepararti al meglio a scoprire questo paese.

Se anche tu stai pensando a un viaggio in Cina ma non sai da dove iniziare, oppure hai paura di organizzarlo da solo/a, sappi che non devi preoccuparti. Come Travel Designer posso aiutarti a creare l’itinerario perfetto per te: personalizzato, curato nei dettagli e con tutte le prenotazioni già pronte. Scrivimi per prenotare una consulenza: insieme daremo forma al tuo viaggio dei sogni in Cina.

cosa mangiare a Suzhou

Street food a Shiquan Street e allo Shuangta Fair Trade Market


Due luoghi imperdibili per chi ama i sapori locali. Qui troverai bancarelle colorate e profumate, dove assaggiare specialità come i noodles Kunshan Aozao e i famosi Moon cake di Suzhou, soffici e friabili, spesso con ripieni salati. Una vera festa per il palato.

I giardini classici


Vere opere d’arte viventi: il Giardino dell’Umile Amministratore e quello del Maestro delle Reti sono tra i più suggestivi. Tra laghetti, rocce scolpite, padiglioni e corridoi coperti sembra di camminare dentro un dipinto antico. Tra quelli da non perdere ti consiglio:

Giardino dell’Umile Amministratore (Zhuōzhèng Yuán)
Il più grande e famoso della città, dichiarato Patrimonio UNESCO. Laghetti, padiglioni e sentieri che cambiano prospettiva a ogni passo: sembra davvero di muoversi dentro un dipinto tradizionale.

Giardino del Maestro delle Reti (Wǎngshī Yuán)
Piccolo ma incredibilmente raffinato, considerato uno degli esempi migliori di giardino classico cinese. Di sera si anima con spettacoli di musica e teatro tradizionale.

Giardino del Ritiro della Coppia (Ōuyǔan)
Meno conosciuto, ma molto suggestivo. Diviso in due parti da un lungo corridoio coperto, rappresenta l’armonia tra yin e yang.

Giardino del Leone (Shīzi Lín)
Famoso per le sue incredibili rocce calcaree che creano un vero e proprio labirinto. Un’esperienza un po’ diversa dagli altri giardini, più “giocosa” e scenografica.

Giardino del Boschetto dei Mandarini (Liú Yuán)
Uno dei più grandi, con padiglioni eleganti, ponticelli e un’atmosfera tranquilla. Perfetto per staccare dal caos cittadino e prendersi una pausa lenta.

Per non perderti tutte le nostre avventure di viaggio seguici sui social: ti aspettano storie, ispirazioni e tanti consigli per i tuoi viaggi.

Pingjiang Road e un giro in barca sui canali


La strada più romantica di Suzhou è senza dubbio Shantang Street, un luogo che sembra rimasto fermo nel tempo. Le sue case tradizionali con tetti curvi, le botteghe artigiane, i piccoli ristoranti a gestione familiare e le lanterne rosse sospese che si accendono al calare del sole creano un’atmosfera che incanta. Passeggiarci al tramonto è già pura magia, ma vederla dall’acqua, a bordo di una barchetta che scivola lenta lungo il canale, rende l’esperienza ancora più speciale. È un posto che ti fa sentire dentro una cartolina antica, tra storia e poesia, e che non puoi davvero perderti durante una visita a Suzhou.

Mi raccomando non partire senza assicurazione sanitaria! Noi ci affidiamo da anni a HeyMondo, e grazie a noi puoi avere uno sconto del 10% sulla tua prossima copertura assicurativa di viaggio.

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La Collina della Tigre con la sua pagoda pendente


Un luogo mistico, avvolto da leggende e spiritualità. La Collina della Tigre custodisce templi antichi, giardini ombrosi e soprattutto la celebre Pagoda Yunyan, conosciuta come la “Torre pendente della Cina”, che da secoli sembra sfidare il tempo e la gravità. Passeggiando tra sentieri di bambù, bonsai e corsi d’acqua ti ritrovi immerso in un’atmosfera sospesa, quasi da fiaba. La salita è semplice e dall’alto la vista su Suzhou è davvero suggestiva, soprattutto al tramonto quando la città si colora di rosso e oro.
L’ingresso è a pagamento (intorno ai 70 RMB), ma vale ogni centesimo per l’esperienza che regala.

Shantang Street e la Porta Pan


Due volti diversi ma complementari di Suzhou. Da un lato Shantang Street, con il suo fascino antico, i ponti illuminati e i piccoli negozi artigianali. Dall’altro la Porta Pan, antica entrata della città, che racconta storie di viaggiatori e commerci lungo il Grande Canale. Il moderno skyline e la Gate to the East (“i pantaloni di Suzhou”). Per ammirare il lato contemporaneo della città basta spingersi verso il Jinji Lake. Qui si staglia la Gate to the East, il grattacielo a forma di pantaloni che domina lo skyline. Vederlo di notte, riflesso nelle acque del lago, è il simbolo perfetto dell’incontro tra tradizione e modernità.

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Come arrivare a Suzhou


Suzhou si trova nella provincia di Jiangsu, a poco più di un’ora di distanza da Shanghai (in realtà meno, se scegli i treni veloci). È quindi una meta perfetta da inserire in un itinerario in Cina, anche solo per una gita in giornata.
Il modo più semplice per arrivarci è proprio il treno: da Shanghai partono continuamente collegamenti dalle principali stazioni ferroviarie, soprattutto da Shanghai Hongqiao Railway Station, collegata anche con la metro e con l’aeroporto omonimo. Se prendi un treno ad alta velocità, in circa 25–30 minuti sarai già a destinazione. Esistono anche treni più lenti dalle altre stazioni della città, che impiegano circa un’ora, ma con i veloci guadagni tempo e comodità.
Il biglietto si può acquistare in anticipo online oppure direttamente in stazione (io consiglio sempre di prenotare prima, perché i treni cinesi sono puntualissimi e molto utilizzati).

Conclusione: cosa fare a Suzhou

Insomma, arrivare a Suzhou da Shanghai è davvero semplice e veloce: ti basta un treno e in meno di mezz’ora sei catapultato in un mondo completamente diverso. È uno di quei posti che ti fanno capire quanto la Cina sappia sorprenderti: passi dalla modernità sfrenata dei grattacieli di Shanghai alla calma dei canali e dei giardini classici in pochissimo tempo. Proprio per questo, secondo me, è una tappa che merita di essere inserita in ogni itinerario.

Esperienze di viaggio indimenticabili con GetYourGuide

Per me viaggiare non è mai stato solo “vedere un posto”: è viverlo. Puoi passeggiare per Dubai o Shanghai, certo, ma se poi ti lanci sulle dune del deserto o sali su una delle torri più alte del mondo allora sì che te lo ricordi. Negli anni ho capito che le esperienze sono ciò che rende un viaggio unico. E ti dico la verità: io per organizzare le nostre esperienze di viaggio ormai da anni mi affido spesso a GetYourGuide.
Qui trovi la nostra vetrina, con tutte le esperienze di viaggio fatte grazie a GetYourGuide che consigliamo davvero. Scarica la comoda applicazione dal nostro link affiliato e inserisci il codice VABBEIOVADO5 per avere il 5% di sconto su tutti i tuoi acquisti. Ti racconto solo alcune delle più belle che ho provato (o che non vedo l’ora di rifare).

Per non perderti tutte le nostre prossime esperienza da cui prendere ispirazione, seguici sui nostri social!

Un tramonto nel deserto di Dubai

Il deserto di Dubai è una di quelle cose che ti fanno pensare: “ok, non lo dimenticherò mai”. Le dune che cambiano colore al tramonto, la jeep che corre a tutta velocità, il silenzio assoluto appena ti fermi. E poi la cena sotto le stelle, con musica e danze tipiche. È un’esperienza che da sola vale il viaggio. Prenotala qui con il nostro codice sconto: VABBEIOVADO5.

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Kayak sul Tevere a Roma

Roma la conoscono tutti… ma pochi la vedono da questa prospettiva. Andare in kayak sul Tevere ti fa guardare la città con occhi diversi: scorci insoliti, ponti che dal basso sembrano enormi, un po’ di sport e tanto divertimento. Una di quelle esperienze che consiglio anche a chi vive già a Roma e vuole riscoprirla. Una di quelle esperienze che grazie a GetYourGuide forse non avremmo mai vissuto.

Danza irlandese a Dublino

Ti dico la verità: non pensavo mi sarei emozionata così. In Irlanda la musica e la danza ce l’hanno nel sangue, e quando ti ritrovi in un locale di Dublino a vedere uno spettacolo dal vivo capisci subito perché. Energia pura. Ti viene voglia di saltare sul palco e ballare con loro. E alla fine l’abbiamo fatto davvero meritandoci poi una bella Guinness.

Mi raccomando: non partite mai senza un’assicurazione viaggio!
Anche in Europa è fondamentale avere una copertura sanitaria adeguata, oltre a una polizza per l’annullamento del viaggio. Noi da anni ci affidiamo a HeyMondo e abbiamo un regalo per voi: cliccate sul banner per avere uno sconto del 10%!

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Warner Bros Studios, Londra

Se ami Harry Potter, inutile girarci intorno: i Warner Bros Studios sono un must. Passeggiare nella Sala Grande, vedere i costumi originali, entrare nel treno per Hogwarts… è come tuffarsi direttamente nei libri e nei film. Preparati però: uscire dallo shop senza comprare nulla è praticamente impossibile.
Noi abbiamo scelto i biglietti d’ingresso agli Studios con trasferimento in bus: comodo e senza sbatti con la metro. Se vuoi saperne di più, leggi il nostro articolo dedicato: Warner Bros Studios Londra: guida completa al tour di Harry Potter.

Una notte sotto le stelle nel Wadi Rum, Giordania

Dormire in un tend camp nel deserto del Wadi Rum è un’esperienza che non assomiglia a nient’altro. È come essere catapultati in un altro pianeta: montagne rosse, silenzio totale, il cielo più stellato che abbia mai visto. E poi i beduini che ti accolgono con un tè caldo: semplicemente magico.
La cosa più bella di questa esperienza, prenotata con GetYourGuide, è stato il gruppo con cui l’abbiamo condivisa. La gentilezza e la simpatia della nostra guida, unite alla bellezza delle persone che erano con noi, hanno reso unico il nostro viaggio in Giordania.
Ti abbiamo raccontato tutto qui: Wadi Rum: come organizzare il tuo tour nel deserto.

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Shanghai Tower, Shanghai

Salire in cima alla Shanghai Tower è una di quelle esperienze che ti fa sentire piccolo e grande allo stesso tempo. Piccolo perché sei minuscolo davanti a una città infinita, grande perché da lassù… ti sembra di avere il mondo ai tuoi piedi. Il consiglio? Vai al tramonto: la luce che cambia sulla città è qualcosa di incredibile.

Pronto a scegliere la tua prossima esperienza?

Queste sono solo alcune delle esperienze che puoi prenotare con GetYourGuide, ma nella mia vetrina ne trovi tante altre.
Dai un’occhiata qui: la mia vetrina GetYourGuide
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Perché sì, i luoghi sono belli… ma sono le esperienze che ti porti davvero a casa. E adesso tocca a voi: quali esperienze nel mondo vi hanno emozionato di più? Raccontatemele nei commenti e se l’articolo vi è stato utile, condividetelo o salvatelo per il prossimo viaggio.