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Autore: vabbeiovado@hotmail.com

Cosa vedere a Shanghai: i nostri consigli

“Nella mitica Shanghai sono nati, sai, i gemelli del destino…”
Sì, prendetemi pure per matta, ma questa è esattamente la canzone che ho canticchiato nella testa per tutti e quattro i giorni trascorsi a Shanghai.
Ma davvero non vedevo l’ora di visitare Shanghai proprio per colpa dei Gemelli del Destino?
Assolutamente sì!
Ma tranquilli, in questo articolo non vi parlerò solo del mio trauma infantile da cartone animato: vi racconterò cosa vedere a Shanghai e cosa non perdere, tra grattacieli, street food e quartieri pieni di fascino.

Giardini di Yu a Shanghai

Shanghai è, senza dubbio, la città più moderna che abbiamo visto durante il nostro itinerario di 15 giorni in Cina.
Il suo skyline non ha paragoni: altissimo, futuristico, praticamente indimenticabile. Ma la cosa bella è che non è solo apparenza.
Shanghai è anche cultura, storia, templi, mercati e sapori: un mix pazzesco dove il cielo fatto di vetro e acciaio fa solo da sfondo a tutto il resto e offre tantissimo tra cosa vedere e fare. Non ci rimane quindi che partire subito alla sua scoperta.

Se ancora non lo fai seguici sui nostri social per non perderti tutte le prossime avventure!

Cosa vedere Shanghai: tour guidato in bici

Tra le prime cose che consiglio quando mi chiedono cosa vedere a Shanghai, c’è senza dubbio la visita guidata in bici.
Noi l’abbiamo prenotata tramite GetYourGuide (partner fidatissimo!) e devo dire che è stata una delle esperienze più belle fatte in città.

Per me era la prima volta dopo tanto tempo che risalivo in sella a una bici… e non in un paesino tranquillo, eh, ma nel bel mezzo di una metropoli gigante come Shanghai.
Eppure niente panico: se sono sopravvissuta io, potete farlo anche voi!
La guida ci ha spiegato tutto con calma, ci ha fatto sentire sicuri, e soprattutto ci ha raccontato Shanghai in modo autentico, appassionato, pieno di dettagli curiosi.

Per sapere come organizzare al meglio il tuo viaggio leggi: Viaggio in Cina: consigli essenziali per il viaggio perfetto.

Noi abbiamo avuto la fortuna di essere da soli, solo io e Riccardo, quindi abbiamo potuto fare un sacco di domande e prendercela con calma.
Durante il tour abbiamo anche visitato una shikumen, le tradizionali case cinesi tipiche degli hutong di Shanghai, che raccontano un lato più intimo e quotidiano della città.

Un’esperienza che consiglio con il cuore, soprattutto se volete andare oltre i soliti grattacieli e scoprire una Shanghai meno turistica e più vera.

Cosa non deve assolutamente mancare nel vostro viaggio? L’assicurazione! Mi raccomando, partite sempre sereni con una buona assicurazione sanitaria e annullamento. Noi ormai da anni ci affidiamo a HeyMondo e, grazie a noi, potete avere uno sconto speciale del 10%. Approfittatene e partite sereni!

Salire sulla Shanghai Tower

Un’altra cosa da mettere in lista quando si parla di cosa vedere a Shanghai è sicuramente la Shanghai Tower.
Altissima, imponente, futuristica: è la seconda torre più alta del mondo. Solo questo dovrebbe bastare per convincerti a salirci, no?

Noi siamo andati al tramonto, per vedere la città accendersi piano piano tra i riflessi rosa e dorati. Uno spettacolo, davvero.
Ma – te lo dico sinceramente – serve preparazione mentale.
Perché non sarete gli unici ad aver avuto questa idea: c’è tanta gente, si sgomita un po’, e arrivare fino alle vetrate panoramiche può diventare una piccola impresa.

La vista è pazzesca, niente da dire, ma non aspettarti relax o silenzio.
Ti consiglio di andarci con largo anticipo, magari prenotando l’ingresso in anticipo per saltare un po’ di fila.
E occhio: se hai paura dell’altezza, potrebbe non essere proprio la tua attività del cuore. Ma se ami i panorami mozzafiato… allora sì, ne vale la pena.

Quartiere francese: Tianzifang

Tra le cose che mi sono piaciute di più a Shanghai, c’è sicuramente Tianzifang, un quartiere artistico e creativo costruito tra i vicoli delle vecchie case shikumen.
Un posto dove respiri un’atmosfera completamente diversa dal resto della città.
Qui non trovi grattacieli e centri commerciali, ma piccoli caffè, gallerie d’arte, negozietti indipendenti e bancarelle piene di oggetti unici.

È perfetto per chi ama perdersi a caso, scattare foto, assaggiare cibo di strada e comprare souvenir diversi dal solito.
Un vero labirinto urbano, affascinante e pieno di sorprese.
Io mi ci sarei trasferita seduta stante.

Passeggiare lungo il Bund

Il Bund è uno dei simboli di Shanghai, e se ti stai chiedendo cosa vedere a Shanghai senza spendere un centesimo, eccoti servito.
È la passeggiata sul lungofiume più iconica della città: da una parte l’architettura coloniale, dall’altra i grattacieli futuristici di Pudong.
Un contrasto che racconta perfettamente l’anima di Shanghai, sospesa tra passato e futuro.

Il momento migliore? Al tramonto o dopo cena, quando tutto si illumina e ti sembra di essere dentro un film.
Consiglio: prendi qualcosa da bere e goditi il panorama. Niente di più semplice, niente di più spettacolare.

Provare lo street food locale

Shanghai è anche – e soprattutto – cibo. E no, non sto parlando dei ristoranti stellati (che pure ci sono), ma dello street food più autentico.

Tra le cose più buone assaggiate:

  • i xiaolongbao, ravioli al vapore con il brodino dentro (occhio a non ustionarti!)
  • i pancake salati cinesi ripieni di erba cipollina
  • le zuppe di noodles mangiate in minuscole bettole senza insegna

Noi abbiamo mangiato un po’ ovunque: nei mercati notturni, in bancarelle improvvisate, in localetti con i menù solo in cinese (viva Google Translate!).
Ed è lì che abbiamo capito che Shanghai si racconta anche attraverso il cibo.

cosa mangiare in Cina

Giardino del Mandarino Yu

Un altro posto che non può mancare nella lista di cosa vedere a Shanghai è sicuramente il Giardino del Mandarino Yu (o Yu Garden).
Un angolo di pace e tradizione nel cuore della città, che sembra catapultarti indietro di secoli.

È uno di quei luoghi che ti fanno dimenticare per un attimo i grattacieli, i clacson, il caos moderno.
Tra laghetti con carpe, ponticelli di pietra, padiglioni decorati e rocce scolpite, ti ritrovi a passeggiare in un piccolo mondo a parte.
Noi ci siamo stati la mattina presto ed è stato il momento perfetto: pochi turisti, atmosfera tranquilla e luce bellissima per fare foto.

Fuori dal giardino, poi, c’è un intero quartiere tradizionale (Yuyuan Old Street) dove trovi tantissimi negozi e street food. Sì, anche lì abbiamo mangiato. Sorpresa?

Cosa vedere a Shanghai: Nanjing Road

Se invece ami lo shopping o semplicemente vuoi vedere un altro volto della città, allora devi farti un giro su Nanjing Road, la via commerciale più famosa di Shanghai.
Qui trovi davvero di tutto: dai grandi marchi internazionali ai centri commerciali locali, fino ai classici negozietti con luci al neon e gadget improbabili.

È affollata, rumorosa, piena di vita e vale la pena anche solo per vedere il contrasto tra i palazzi coloniali e i megaschermi pubblicitari.
Di sera è ancora più scenografica, quando le luci la trasformano in un piccolo Times Square orientale.

Consiglio: parti dalla zona del Bund e risali la via a piedi, senza fretta. Magari con una bubble tea in mano e la voglia di perderti tra le vetrine.

Per rimanere connessi con il mondo, condividere sui social il vostro viaggio o controllare i gatti a casa, vi consigliamo Holafly: l’eSIM di viaggio che vi garantirà connessione e VPN sempre, anche sulla Grande Muraglia Cinese. Approfittate del nostro sconto del 5%! Clicca sul banner o inserisci il codice sconto VABBEIOVADO.

Altre cose da vedere a Shanghai

Shanghai è una città che ha tanto da offrire, e se hai qualche giorno in più a disposizione, ci sono altre tappe interessanti che puoi aggiungere al tuo itinerario:

  • Shanghai Disneyland: se sei un fan del genere (o viaggi con bambini), è uno dei parchi Disney più grandi e scenografici del mondo. Da veri adulti-child, lo mettiamo già in lista per la prossima volta.
  • Tempio del Buddha di Giada: un’oasi di spiritualità nel mezzo del traffico. Bellissimi i Buddha scolpiti e l’atmosfera di raccoglimento.
  • People’s Square: enorme piazza nel cuore della città, punto perfetto per iniziare a esplorare i quartieri moderni e perdersi tra parchi, fontane e musei.
  • Shanghai Museum e China Art Museum: se ami l’arte e la storia, qui trovi collezioni incredibili. Vale la pena anche solo per scappare dal caldo (o dal traffico).

Conclusione

Quindi sì, alla fine mi tocca ringraziare i Gemelli del Destino: perché se non fosse stato per loro, forse non avrei mai avuto quella curiosità matta di vedere Shanghai con i miei occhi.
E invece l’ho fatto. E ho scoperto una città piena di contrasti, di storie, di sapori e di sorprese, ben oltre lo skyline da cartolina. Adesso non resta che aspettare il prossimo viaggio in Cina… e trovare una nuova canzoncina da canticchiare lungo la strada.
Anche se, diciamolo, Shanghai un po’ me la canterò per sempre.

ESIM Holafly come funziona e si attiva

Durante i nostri viaggi, restare connessi con casa è fondamentale. Per lavoro, per controllare le pelose, per comunicare con amici e famiglia, ma anche solo per avere Google Maps e non perdersi nel bel mezzo di un’autostrada americana. Da mesi, la eSIM Holafly ci sta letteralmente salvando la vita.

Negli anni passati ho provato un po’ di tutto. Le promozioni dei gestori italiani sembrano comode… finché non arrivi a destinazione e scopri che il segnale è un miraggio. Ricordo ancora quella volta negli Stati Uniti in cui, per una settimana intera, il mio telefono era un fermacarte: niente connessione, niente mappe, niente social. Un incubo.

Così ho iniziato a comprare le sim locali. Peccato però che molto spesso non si trovino subito in aeroporto, costringendoti a girovagare in città alla ricerca di un negozio, sperando che la sim sia compatibile col tuo telefono. Una perdita di tempo e di energie.

Paesaggi mozzafiato negli USA

Poi, finalmente, la svolta: la eSIM di Holafly. Semplice, veloce e cosa non da poco si installa e si attiva in pochi minuti, direttamente dal tuo smartphone. Quando siamo atterrati in Cina, mi è bastato un click per essere subito online. Talmente funzionale che Riccardo è riuscito a controllare le nostre pelose dalle telecamere di casa, appena usciti dall’aeroporto e addirittura dalla Grande Muraglia Cinese di Mutianyu.

Se stai organizzando un viaggio in Cina allora devi leggere: Viaggio in Cina: consigli essenziali per il viaggio perfetto.

Quindi se ti stai chiedendo: ma la eSIM Holafly funziona davvero? La risposta è: assolutamente sì. E con il nostro codice sconto, puoi risparmiare anche il 5% inserendo il codice VABBEIOVADO. Se resti con me fino alla fine, ti spiego esattamente come funziona, come si installa, come si attiva e soprattutto come ricevere lo sconto.

Se ancora non ci segui, allora recupera subito per non perderti le prossime avventure!

Cos’è una eSIM e perché scegliere Holafly

Una eSIM è una sim virtuale, quindi non serve inserirla fisicamente nello smartphone. Ti basta avere un dispositivo compatibile. L’attivazione è 100% digitale, si fa in pochi minuti e cosa che apprezzo sempre non perdi mai il tuo numero italiano, che resta attivo per ricevere chiamate o SMS.

La eSIM Holafly funziona in oltre 170 Paesi. Alcuni esempi? Stati Uniti, Giappone, Thailandia, Marocco, Regno Unito, Messico, Sudafrica… insomma, un po’ ovunque. C’è anche la possibilità di scegliere sim multi-paese, ideali se fai un viaggio itinerante in più nazioni (tipo Sud-est asiatico o tour europeo).

Come installarla

L’installazione è più semplice di quanto pensi. Una volta acquistata la eSIM dal sito Holafly: ricevi un’email con un QR code e le istruzioni dettagliate. Scansiona il codice con il tuo smartphone. La eSIM si aggiunge automaticamente nelle impostazioni del telefono. Attivala appena arrivi a destinazione, quando sei pronto a usarla. Per dispositivi iPhone, puoi anche scaricare direttamente il profilo eSIM senza bisogno del QR code. Tutto guidato, tutto semplice.

⚠️ Attenzione: è fondamentale installare la sim prima di partire o comunque quando hai accesso a una rete Wi-Fi. Alcune eSIM possono essere installate solo una volta, quindi non aspettare l’ultimo secondo in aeroporto.

Come si attiva

Una volta arrivato nel Paese di destinazione:

  1. Vai nelle impostazioni del telefono.
  2. Seleziona la eSIM Holafly come linea dati.
  3. Attiva il roaming dati.

Fatto. Sei online. Non devi configurare nulla di complicato, né inserire APN manualmente. Holafly ha già tutto pronto: ti colleghi alla rete locale e inizi a navigare. E la velocità? Nelle nostre esperienze: sempre 4G/LTE, stabile, perfetta per caricare storie, fare videochiamate, usare Google Translate e molto altro.

Conclusione

Se viaggi spesso o anche solo una volta l’anno fuori Europa, la eSIM Holafly è una svolta. Non perdi tempo a cercare sim locali, non impazzisci con le impostazioni, e hai la tranquillità di una connessione stabile appena atterri. Per me è diventata una certezza, e ogni volta che parto è tra le prime cose che preparo. Quindi sì: funziona, è facile da usare, ti fa risparmiare tempo e ora anche soldi.

Salvalo, condividilo e tienilo a portata per il tuo prossimo viaggio. E ricordati di usare il nostro codice VABBEIOVADO per il 5% di sconto!

Dove mangiare e bere a Manchester

Dopo aver tanto camminato, come sempre arriva il momento di ricaricarsi e anche a Manchester non mancano i posticini dove mangiare e bere. Dalla colazione all’inglese ai tortini di carne, fino a una bella pinta di cask beer, ecco alcuni consigli per vivere al meglio Manchester.
Qui trovi cosa fare in un giorno in città e il tour musicale nella patria degli Oasis. Pronti a prendere appunti? Si inizia!

Se ancora non lo fai, ti consigliamo di seguirci sui nostri social per non perderti le prossime avventure di viaggio. Soprattutto se anche tu sogni i paesaggi del Regno Unito. Spoiler: presto ti faremo scoprire altro.

The Koffee Pot

Iniziamo dalla colazione e se siamo nel Regno Unito non possiamo che scegliere una full English breakfast. A Manchester non c’è locale migliore dove mangiarla: si trova nel Northern Quarter, il cuore creativo e alternativo della città, il che lo rende anche un ottimo punto di partenza per proseguire la giornata. Ha un po’ l’atmosfera di un diner, ma con un menù decisamente english. Noi siamo andati sul classico: colazione completa e un bel tè. Occhio di riguardo anche per la musica di sottofondo, perfetta per iniziare la giornata col piede giusto. Sicuramente da mettere nella tua lista dei posti dove mangiare a Manchester.

dove mangiare e bere a Manchester, Koffee Pot

The Old Wellington

Uno dei pub più fotografati della città, con quella sua struttura a graticcio che sembra uscita da un’altra epoca. In realtà, è uno dei pub più antichi di Manchester, e si trova proprio nel cuore del centro, vicino alla Cattedrale. Qui ci siamo rifugiati per una pausa birra nel tardo pomeriggio, quando la città cominciava a illuminarsi con le luci natalizie e l’atmosfera diventava magica. Riccardo si è lanciato su una bitter locale, io su una ale leggera, e abbiamo condiviso un piatto di fish and chips da manuale. Un luogo perfetto per sentirsi dentro la storia della città.

Mr Thomas’s Chop House

Se amate i locali tradizionali, con tanto legno scuro, piastrelle vittoriane e atmosfera da vera Inghilterra d’altri tempi, questo posto fa per voi. Noi ci siamo venuti per cena e inutile dirlo, ci siamo andati giù di comfort food: tortino di carne, purè cremosissimo e gravy a volontà. Il tutto accompagnato da una pinta che, dopo tutta la giornata in giro, ci stava benissimo. È il genere di posto dove immagineresti i Joy Division scrivere testi su un tovagliolo, tra una pinta e l’altra. Immancabile tra i posti dove mangiare e bere a Manchester.

Ape and Apple Pub

Altro pub storico, con un’ottima selezione di birre artigianali e cask ale. Meno turistico, più da gente del posto, ed è proprio questo che lo rende speciale. Qui ci siamo ritrovati circondati da voci locali, chiacchiere di fine giornata e partite in tv, eppure… l’atmosfera era così accogliente che sembrava di essere amici di tutti. Ottimo anche per uno spuntino veloce o un panino da pub che non delude.

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Peveril of the Peak

Questo pub iconico con la sua facciata verde smeraldo è una tappa obbligata per chiunque non voglia solo bere una birra, ma respirare un pezzo della vera storia musicale di Manchester. All’interno, il tempo sembra essersi fermato: pareti ricoperte di fotografie, vecchie piastrelle e specchi d’altri tempi ti portano direttamente negli anni d’oro del rock. Ma il Peveril non è solo bellezza architettonica: è teatro di una leggenda. Proprio qui, poco prima dell’uscita di Definitely Maybe, i fratelli Gallagher posero per una delle loro prime foto promozionali in città. È facile immaginarseli lì, Liam con una pinta in mano, mentre Liam e Noel fissano l’obiettivo con quell’aria da “We’re gonna be massive”. Abbiamo sorseggiato una birra mentre fuori cadeva la pioggia, sentendo suadente l’eco di un passato che ancora pulsa tra queste mura. Un’esperienza che unisce il fascino della tradizione con la magia di un mito musicale.

Musica dal vivo & locali storici

Siamo pur sempre a Manchester, città che ha visto nascere alcune delle band più importanti della storia: gli Oasis, i Joy Division, i The Smiths, gli Stone Roses. E un viaggio qui non è completo senza passare da almeno uno dei templi della musica live. Soprattutto dopo aver finito di mangiare un pò di buona musica a Manchester è obbligatoria.

Band on the Wall

Uno dei locali storici più importanti. Negli anni ’80 e ’90 è stato un punto di riferimento per la scena punk e post-punk, e oggi continua a ospitare concerti di artisti emergenti e non solo. Lì dentro si respira ancora l’energia grezza di una città che ha sempre fatto musica con l’anima.

The Castle Hotel

Nel Northern Quarter, questo pub apparentemente normale ospita una saletta per concerti minuscola, ma leggendaria. Pare che anche gli Elbow abbiano mosso i primi passi qui. Noi ci siamo capitati per caso, attirati dalla musica che usciva dalla porta sul retro, e ci siamo ritrovati a cantare insieme a una band locale sconosciuta, ma piena di grinta. Esperienze così ti restano.

The Deaf Institute

Una sala concerti, bar e club tutto in uno. È uno dei posti più cool della città, sia per l’acustica che per l’atmosfera un po’ retro, con poltroncine vintage e tappezzerie che sembrano uscite da un film indie. Anche se non avete in programma un concerto, dateci un’occhiata: c’è quasi sempre qualcosa in programma.

Manchester è fatta di musica, di piatti che scaldano il cuore, di pub che raccontano storie e di serate che iniziano con una pinta e finiscono cantando sotto la pioggia una strofa degli Oasis. Ora sapete anche dove mangiare bere a Manchester prima di ascoltare un pò di buona musica.
Con Riccardo ci siamo promessi di tornare in estate, magari per un festival o semplicemente per rivedere questi angoli di città che sanno essere così autentici. Visto che ormai ci siamo persi la grande reunion… Intanto, ci portiamo a casa un weekend pieno di musica, birre buone e colazioni da campioni.

Dove dormire e mangiare in Cornovaglia: i nostri consigli

Dove mangiare e dormire in Cornovaglia è tra i consigli che non vedevamo l’ora di condividere con voi. E il motivo è semplice: abbiamo dormito in luoghi incantati, tra cottage d’altri tempi e glamping immersi nella natura. Abbiamo gustato Cornish pasties appena sfornate in cittadine ricche di leggende e storie magiche. Tutto in Cornovaglia ci ha stregati (letteralmente), regalandoci momenti di spensieratezza in una delle regioni del Regno Unito che, almeno fino ad oggi, ci ha davvero rapito il cuore.

Se ancora non lo fai, ti consigliamo di seguirci sui nostri social per non perderti le prossime avventure di viaggio. Soprattutto se anche tu sogni i paesaggi del Regno Unito. Spoiler: presto ti faremo scoprire altro.

Ma torniamo alla Cornovaglia: oggi condividiamo con te proprio i migliori luoghi dove dormire e mangiare, così da facilitarti la ricerca e aiutarti a organizzare il viaggio in modo più tranquillo e sereno.

E se preferisci toglierti ogni pensiero, sappi che Stefania, in qualità di Travel Designer certificata, può occuparsi dell’intera organizzazione del tuo viaggio: dai voli ai pernottamenti, dalle esperienze personalizzate fino alla creazione di un itinerario su misura. Il tutto non solo grazie all’esperienza diretta, ma anche alla formazione professionale come Brit Agent Pro, ottenuta con VisitBritain. Insomma, sei in ottime mani. Contattami o scopri di più nella pagina dedicata!

Scopriamo dove dormire e mangiare in Cornovaglia e se vuoi qualche consiglio sull’itinerario, puoi leggere: itinerario in Cornovaglia.

Dove dormire in Cornovaglia

Amiamo i paesaggi della campagna inglese. Il suo verde, le pecorelle… e poi la Cornovaglia, con le sue scogliere spettacolari, arricchisce il tutto. Non potevamo quindi, in questo viaggio, non prediligere strutture che valorizzassero questi aspetti. E allora: cosa c’è di meglio di un glamping nel bosco?

Penhallow House

Ecco il Penhallow House, nella contea di Newquay, che offre pernottamenti in pod e tende super attrezzate. Si arriva in fondo a una stradina, davanti a voi due cottage: quello grande è l’abitazione dei proprietari, mentre quello sulla sinistra ospita la sala colazioni, l’area comune e i bagni. Le tende e le pod sono sparse nel resto del campo.

Noi abbiamo dormito in una delle pod, arredata in stile country, calda e pulita. Non c’è il bagno interno, ma accanto c’è un bagno compostabile, oppure si può utilizzare quello nel cottage. Abbiamo dormito sotto un cielo immenso, nel silenzio più totale.

Svegliarsi la mattina con tacchini, galline, uccellini intorno e gli animali della piccola fattoria è stato impagabile. Un’esperienza di glamping riuscitissima! Molto carini anche gli spazi comuni, dove abbiamo cenato con dei Cornish pasties e una birretta, godendoci la serata in completo relax.

glamping in UK, dove dormire e mangiare in Cornovaglia

Admiral’s Table, Bridgwater by Marston’s Inns

Altra tipologia di pernottamento che non può mancare in un viaggio nel Regno Unito sono gli Inn.

Gli Inn sono i tradizionali pub inglesi che offrono anche alloggio. Hanno origini antichissime: già nel Medioevo fungevano da tappa per viaggiatori, mercanti e pellegrini che attraversavano il paese. Offrivano un pasto caldo, un letto semplice e naturalmente birra! Oggi molti Inn mantengono il loro fascino storico, con camini accesi, travi in legno e atmosfera rustica, ma sono stati rinnovati per offrire comfort moderni. In pratica, sono un perfetto mix tra ospitalità, cucina tipica e storia locale.

L’Admiral’s è uno di quelli: dopo una lunga giornata potete gustarvi una birra e fatti due scalini buttarvi direttamente a letto. Camere spaziose, pulite, con bagno privato e, tra l’altro, pet friendly!

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Dove mangiare in Cornovaglia

Assaggiare le specialità locali ovunque nel mondo per noi è una missione. Lo sappiamo, il Regno Unito non è certo famoso per la sua cucina, ma siamo comunque riusciti ad assaggiare alcuni dei suoi piatti tipici e a sorseggiare birre locali davanti a un bel tramonto.
Condividiamo con voi la nostra lista di posticini preferiti dove mangiare in Cornovaglia.

Farmer Luxtons

Abbiamo trovato questa fattoria lungo la strada e ci siamo fermati per fare colazione con scones appena sfornati e una bella fetta di torta. Vendono i loro prodotti locali, tra cui carne, uova e verdure: perfetto per fare una spesa genuina o assaggiare qualcosa di cucinato da loro, come i pasties, i dolci e il resto delle specialità da forno.

È stata una piacevole ricarica con vista sulla campagna circostante e tante pecorelle al pascolo. Molto English, direi!

Controlla orari e chiusure qui: Farmer Luxtons.

Pengenna Pasties Traditional Pasty Shops

Il piatto tradizionale da mangiare assolutamente in Cornovaglia non può che essere il Cornish Pasty. Si tratta di un fagottino di pasta sfoglia o brisée, ripieno di carne di manzo, patate, cipolle e rapa (swede), chiuso a mezzaluna con una tipica piega laterale.

Cornish Pasties da provare in Regno Unito

Nato come pasto da portare al lavoro per i minatori cornici, è diventato un vero simbolo della cucina locale. E appena arrivati nel paesino di Tintagel, abbiamo scoperto che questo luogo non è famoso solo per il suo castello, ma anche per due dei più rinomati forni di pasties della zona.
Uno è proprio Pengenna. Da anni sforna pasties che potete prendere e gustare sulle scogliere, guardando le rovine del vecchio castello, oppure nella spiaggetta davanti alla grotta di Mago Merlino.
Deliziosi: ne abbiamo presi un paio in più da mangiare la sera e vi possiamo assicurare che, anche freddi, erano ancora croccanti fuori e saporiti all’interno.

Proprio di fronte a Pengenna si trova The Cornish Bakery: difficile dire quale sia il migliore… nel dubbio, assaggiateli entrambi anche voi!

Controlla orari e chiusure qui: Pengenna Pasties Traditional Pasty Shops, The Cornish Bakery.

The Golden Lion

Se dovessi scegliere un posto dove trascorrere la vecchiaia, sicuramente sarebbe Port Isaac. E questo pub, il mio porto tranquillo da cui osservare il mare.
Attraversate questo villaggio di pescatori fino a trovarvi, sulla destra, la piccola entrata di questo storico pub. Entrate salendo qualche scalino, ordinate una pinta di birra al bancone dal simpatico oste e poi uscite sulla piccola terrazza con vista. Ora ditemi se non è uno dei posti più belli del mondo.

Ho adorato questo luogo e ancora adesso mi si illuminano gli occhi al ricordo: uno di quei momenti che porto nel cuore.
La tranquillità del villaggio, i cani che giocavano spensierati con i loro padroni, la cornice del piccolo porto su cui si affacciano il pub e la chiesetta…
Una birretta al tramonto qui è semplicemente obbligatoria. E cosa carinissima: c’è anche un menu per i cani!

Controlla orari e chiusure qui: The Golden Lion.

Walkabout, Newquay

Vi sembrerà strano, ma la Cornovaglia è famosa per il surf, e la cittadina di Newquay è la meta preferita di ogni surfista del Regno Unito. Simpatica e colorata, affaccia su una bellissima spiaggia da cui si può ammirare anche il suggestivo isolotto Island on Towan Beach. Proprio su questa spiaggia si trova il Blue Reef Aquarium, e risalendo un po’ vi imbatterete in un grande locale con vista panoramica.

In pieno stile surfista californiano, questo posto organizza anche eventi di musica live e trasmette le partite. Noi ci siamo concessi un piatto dei loro nachos con mac & cheese e una birretta da gustare sulla terrazza, con una vista spettacolare sulla spiaggia. questo posticino promette benissimo anche con i suoi hamburger!

Controlla orari e chiusure qui: Walkabout, Newquay.

Ship Inn, Mousehole

Avevo segnato questo storico pubbetto in un piccolissimo villaggio di pescatori perché è il più famoso per assaggiare lo Stargazy Pie, una delle specialità da mangiare in Cornovaglia. Si tratta di una torta salata di pesce, tipica proprio del villaggio di Mousehole. La sua particolarità? Le teste di sardine (o altri pesci) sporgono dal bordo della torta, rivolte verso l’alto, come se stessero “guardando le stelle” da qui il nome Stargazy, cioè “che guarda le stelle”.

Il piatto nasce da una leggenda legata a Tom Bawcock, un pescatore che, secondo la tradizione, salvò il villaggio da una carestia, sfidando il mare in tempesta e tornando con un carico pieno di pesci. Per celebrarlo, ogni 23 dicembre si tiene ancora oggi il Tom Bawcock’s Eve, durante il quale viene cucinato questo piatto così particolare… e ahimè, solo ed esclusivamente in quella data!

pub storici del Regno Unito

Mi sono consolata con un freschissimo fish & chips e una birra locale. L’atmosfera qui è davvero autentica e accogliente, e anche gli amici a quattro zampe sono i benvenuti: all’ingresso trovate ciotole a disposizione e persino un piccolo menu dedicato ai cani.

Eh sì, la Cornovaglia è un vero paradiso pet-friendly. A dire la verità, tutto il Regno Unito è molto attento e affezionato ai suoi amici pelosi. Chissà che la prossima volta non torneremo con la nostra Nanà

Controlla orari e chiusure qui: Ship Inn, Mousehole.

Conclusione di dove mangiare in Cornovaglia

Sicuramente tra le cose da mangiare in Cornovaglia vi abbiamo segnalato le più irresistibili anche grazie ai posticini unici che vi abbiamo raccontato.
Questo viaggio per noi ha confermato ancora una volta che il Regno Unito è uno dei nostri paesi preferiti, e non è un caso se da anni cerchiamo di tornarci almeno una volta l’anno, esplorando una regione dopo l’altra.
E attenzione… ne manca ancora una, chissà che non la recuperiamo a breve!

Quindi non vi resta che seguirci e farci sapere se siete riusciti a mangiare lo Stargazy Pie il 23 dicembre. Dai, che parte la sfida!

Manchester cosa fare in un giorno

Ho pensato di scrivere questo articolo la sera stessa della reunion degli Oasis perché mi sono chiesta: che cosa potranno fare i fortunati che tra qualche giorno saranno a Manchester, oltre ad assistere al concerto?
Lo ammetto, ho passato la serata con occhio invidioso a guardare video, stories e i primissimi reel sulla prima data del mega concerto di reunion degli Oasis a Cardiff.

Se ancora non ci seguite vi consiglio di recuperare in fretta. Non si sa mai che… in ogni caso per non perdere le prossime avventure! Poi chissà che non ci siano di mezzo gli Oasis o Cardiff…lo scoprirete solo seguendoci.

Manchester non poteva che essere nella mia wishlist delle città inglesi da visitare. Mi auguro che per molti di voi il richiamo di Madchester faccia subito pensare a Oasis, The Smiths, Stone Roses e Joy Division. Vado avanti o mi fermo qui?
La domanda che sicuramente vi starete facendo è: ok, ma cosa vedere e fare a Manchester, magari proprio nella giornata del concerto‑reunion degli Oasis? Tranquilli, qui vi elencherò cosa fare, cosa vedere e soprattutto dove bere per ripercorrere la storia rock della città.

Il mio ricordo di Manchester è fatto di storici pub, musica rock di sottofondo, mercatini di Natale (siamo partiti a inizio dicembre), stadi e museo del calcio, tra negozietti di musica e librerie storiche un po’ alla Harry Potter.
Manchester potrebbe non avere tutto quello che vi aspettate da una vacanza classica, ma è sicuramente una tappa imperdibile per gli amanti del British rock.
È anche una città profondamente devota al calcio, che porta avanti due delle grandi squadre della Premier League: il Manchester City e il Manchester United.

The National Football Museum

Iniziamo subito a scoprire cosa fare a Manchester partendo da questo museo che Riccardo non vedeva l’ora di visitare.
Devo ammetterlo: non seguo il calcio inglese (al contrario di Ricc), ma è stato comunque molto divertente e interessante, anche perché si tratta di un museo interattivo.
È stato simpatico provare a fare gol, sfidarsi alla FA Cup e vedere la Hall of Fame del calcio.
Foto con la coppa d’obbligo, alla fine abbiamo passato quasi due ore qui dentro, tra cimeli calcistici e storia del calcio inglese.

cosa fare a Manchester, Football museum

Aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00
Biglietti: residenti: gratuito, adulti online: £15 / in loco: £17, bambini online: £9 / in loco: £11. (Controlla sempre il sito ufficiale per eventuali variazioni.)

The John Rylands Library

Eccoci invece in un posto decisamente più adatto a me.
Forse perché ricorda qualcosa di vagamente harrypotteriano e con quella scalinata gotica non è difficile immaginarci un giovane mago con la bacchetta in mano.
La John Rylands Library è un vero gioiello architettonico: la sua atmosfera fuori dal tempo merita la visita anche solo per respirare un po’ di magia.
Ospita collezioni rare e preziose, come una copia dei Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer, ma anche manoscritti antichissimi.
Fa parte dell’Università di Manchester e sì: è visitabile gratuitamente, il che la rende ancora più imperdibile.

Orari di apertura: da mercoledì a sabato, dalle 10:00 alle 17:00.
L’ingresso è libero, ma se vuoi fare una visita guidata ti consiglio di prenotare sul sito ufficiale.

Cattedrale di Manchester

Ricordo una grigia mattinata in cui la visita a questa cattedrale ci ha dato la giusta scusa per ripararci dalla pioggia e allo stesso tempo scoprire un luogo storico e iconico nel cuore di Manchester.

La Manchester Cathedral, dedicata a St Mary, St Denys e St George, è uno degli edifici religiosi più antichi della città. Le sue origini risalgono al XV secolo, anche se la struttura ha subito diversi restauri nel corso del tempo, soprattutto dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e un attacco terroristico negli anni ’90.

L’interno è intimo e ricco di dettagli gotici: vetrate colorate, stalli del coro finemente scolpiti e un’atmosfera silenziosa che invita alla riflessione. È il tipo di posto che ti fa rallentare, abbassare la voce, e magari accendere una candela per qualche pensiero personale.

Ingresso gratuito, aperta tutti i giorni, controlla però gli orari sul sito ufficiale, perché potrebbero variare in base agli eventi religiosi o culturali.

Cattedrale

Mi raccomando: dal 2 aprile, per entrare nel Regno Unito è necessario il passaporto e l’ETA.
Ti spiego bene come compilarla e richiederla in questo articolo dedicato. Inoltre, non partire mai senza assicurazione sanitaria, sì, anche se viaggi in Europa. Noi ci affidiamo da anni a HeyMondo, e grazie a noi puoi avere uno sconto del 10% sulla tua prossima copertura assicurativa di viaggio. Approfittane!

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Old Trafford

Della serie “un po’ per uno”, torniamo a parlare di calcio. E come non ritrovarsi davanti all’iconico stadio del Manchester United? Lo ammetto: anche se non sono un’appassionata di calcio, questo stadio è uno di quei luoghi che ti fanno dire “wow” appena ci arrivi davanti.

Si tratta del secondo stadio più grande del Regno Unito (dopo Wembley) e uno dei più premiati: ha ricevuto anche le famose 5 stelle UEFA. Un vero tempio per gli amanti del pallone.

Anche se quel giorno purtroppo non era possibile visitare gli spogliatoi o affacciarsi sugli spalti, la visita è stata comunque super interessante grazie al museo e allo shop dedicato. Avevo anche provato a prendere i biglietti per la partita della sera prima, ma durante la Premier League è praticamente impossibile acquistarli se non si è abbonati.

So che i Gallagher tifano per il City, ma credetemi: anche solo per l’imponenza dell’edificio e l’atmosfera, valeva assolutamente la pena visitare lo stadio del Manchester United.

Old Trafford Stadium, Sir Matt Busby Way. Tour dello stadio e ingresso al museo: da circa £28. Consiglio di prenotare online per avere più opzioni.

Se vuoi prenotare in anticipo attrazioni, esperienze o tour a Manchester, ti consiglio GetYourGuide, l’app comoda da avere sempre con te. Grazie al nostro codice sconto VABBEIOVADO5 puoi ottenere il 5% di sconto sul tuo prossimo acquisto. Basta cliccare qui e scaricare l’app in pochi passaggi!

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Victoria Baths

Tra i luoghi che mi hanno sorpresa a Manchester ci sono sicuramente i Victoria Baths. Un tempo erano terme pubbliche in pieno stile edoardiano, oggi sono uno di quei posti un po’ decadenti ma pieni di fascino, che sembrano sospesi nel tempo. Io li ho visitati durante una delle aperture straordinarie del weekend (controllate bene il sito prima di andarci!) e mi sono ritrovata a camminare tra vecchie piastrelle colorate, vasche vuote, vetrate liberty e spogliatoi d’epoca, immaginando com’era questo posto nel suo periodo d’oro.
Se vi piacciono i luoghi un po’ insoliti, con una storia da raccontare, questo è un gioiellino nascosto da non perdere.

Victoria Baths, Hathersage Road, Manchester M13 0FE. Ingresso generale gratuito ogni martedì (8 aprile–30 settembre), dalle 11:00–15:00 (ultimo ingresso ore 14:30). Tour guidato (Discover Victoria Baths) ogni martedì alle 13:00, durata circa 1 h 15 min, £9 a persona, gratuito per under 16. Open days (seconda domenica del mese, aprile–novembre) ingresso libero, eventuali tour o eventi a biglietto separato (~£4)


Northern Quarter

Se Manchester avesse un cuore un po’ ribelle, creativo e pieno di carattere, sarebbe sicuramente il Northern Quarter. È uno di quei quartieri dove basta fare due passi per ritrovarsi circondati da murales, locali indipendenti, negozi vintage e caffetterie piene di personalità. Qui tutto profuma di creatività, dalle gallerie d’arte ai dischi in vinile che spuntano dalle vetrine di negozi minuscoli, ma pieni di tesori.

Io me ne sono innamorata quasi subito: sarà che ogni angolo sembra dire “fermati un attimo, guarda meglio”. È il quartiere perfetto per perdersi senza meta, per trovare quel pub con i divani sdruciti e le luci soffuse, o quella libreria nascosta dove ti ritrovi a sfogliare una fanzine degli anni ’90. Se sei appassionato di musica, arte, fotografia o semplicemente ami le atmosfere autentiche e un po’ alternative, il Northern Quarter è la tua tappa obbligata.

E sì, spoiler: è anche il posto dove si dice che i fratelli Gallagher venissero a bere quando erano ancora “solo” Liam e Noel.

Alcuni dei luoghi importanti da segnare:

Piccadilly Records
Un’istituzione a Manchester sin dagli anni ’70. È uno di quei negozi che ti fa venire voglia di comprare un giradischi solo per avere una scusa per riempirti casa di vinili. Hanno una selezione vastissima di generi: dal rock classico al punk, dall’indie al soul, elettronica e colonne sonore. Lo staff è super preparato e ogni disco ha una piccola recensione scritta a mano: dettagli che fanno la differenza. 53 Oldham Street. Aperto tutti i giorni (10:00–18:00 lun-sab, 11:00–17:00 domenica)

Piccadilly records, i luoghi del rock a Manchester

Vinyl Exchange
Perfetto se cerchi vinili usati, edizioni rare o anche CD e DVD musicali. Hanno due piani pieni zeppi di musica da rovistare, ed è il posto giusto per chi ama “cacciare” tra le pile e fare scoperte. Frequentato da veri nerd del vinile e anche da molti musicisti locali. 18 Oldham Street. Aperto tutti i giorni (10:00–18:00 lun-sab, 12:00–17:00 domenica)

Eastern Bloc Records
Per chi ama l’elettronica, la techno, l’ambient o i remix di qualità: questo è un tempio. È più di un negozio di dischi: è anche un caffè/bar e uno spazio eventi, con DJ set live nei weekend. È frequentatissimo dagli addetti ai lavori, e anche se non è il tuo genere, una visita ti fa capire quanto la scena musicale qui sia viva. 5A Stevenson Square. Aperto mar-sab (12:00–19:00), chiuso domenica e lunedì

Northern Quarter, tra Oldham Street, Newton Street e Lever Street
Sempre accessibile i locali, i negozi e i caffè seguono orari diversi, ma la zona vive soprattutto tra metà mattina e tarda serata. Gratuito (ma difficile uscire senza aver comprato almeno una maglietta vintage o un vinile degli Smiths)

Manchester Town Hall

Sarà anche in restauro da anni, ma la Town Hall di Manchester rimane uno degli edifici più iconici della città. Ricordo bene quando mi ci sono trovata davanti per la prima volta: la sua imponenza gotica mi ha fatto sentire in una scena di un film. Qualcuno direbbe Harry Potter, qualcun altro Il Nome della Rosa. Peccato non si possa ancora entrare del tutto (almeno fino al 2026!), ma vale comunque la pena passarci, anche solo per ammirarla da fuori, girare attorno alla statua di Albert nel mezzo della piazza e farsi un’idea dell’anima vittoriana di Manchester. E se hai fortuna, potrebbero esserci tour guidati in programma proprio durante la tua visita.

Manchester Town Hall, Albert Square, Manchester M60 2LA.
Orari attuali (area esterna e spazio pubblico): lun–sab 10:00–17:00, chiuso la domenica.
Ingresso gratuito all’edificio (solo aree accessibili). Tour guidati (quando disponibili): da circa £9–£16 – verifica online le date e prenota in anticipo.

I luoghi del brit rock a Manchester

Se sei un vero fan del brit rock, Manchester (e dintorni) ha alcuni luoghi imperdibili che ti faranno sentire dentro una copertina d’album.
Il primo è senza dubbio Afflecks Palace, il tempio dell’alternative: tra vinili, poster vintage, magliette delle band e negozietti underground, è un tuffo nel cuore pulsante della musica indipendente.
Se invece il tuo cuore batte per i Joy Division, potresti spingerti fino al cimitero di Macclesfield, dove riposa Ian Curtis. Sulla sua lapide c’è inciso “Love Will Tear Us Apart” ed è impossibile non provare un brivido di emozione.

Afflcks Palace, i luoghi del rock a Manchester


Per gli innamorati degli Smiths, tappa obbligata al leggendario Salford Lads’ Club, reso immortale dalla copertina di The Queen Is Dead. Se ti va, puoi fare anche un salto alla ferrovia “Iron Bridge” o al Southern Cemetery, entrambi luoghi citati da Morrissey in Cemetry Gates.
E se nel tuo cuore ci sono anche gli Stone Roses, allora saprai che Spike Island, a Widnes, è stato teatro di un concerto storico nel 1990, diventato un simbolo della scena Madchester.

Ma se vuoi approfondire questa parte non ti rimane che leggere l’articolo dedicato ai luoghi del Brit rock a Manchester.

Tour dei pub storici

Quando si parla di città inglesi, non si può non parlare di pub e birra. Come dice sempre Noel Gallagher, a Manchester piove sempre e le uniche cose che rimangono da fare sono scrivere canzoni e bere una pinta.
Sulla prima ci limitiamo ad ascoltarle… ma sulla seconda possiamo decisamente impegnarci un po’ di più.

Manchester è piena di pub storici, dove ancora oggi si spillano cask beer, si ascolta musica live, e si guardano partite di calcio e rugby. L’atmosfera è quella autentica, fatta di legno scuro, moquette vissuta e chiacchiere da bancone.

Ma se volete scoprire davvero dove bere e mangiare a Manchester, allora non vi resta che leggere l’articolo dedicato, dove vi svelo anche il nome del pub preferito dai fratelli Gallagher.

Lo so, Manchester non sarà mai tra le prime scelte per tutti e lo capisco.
Ma se sei arrivato fin qui a leggere, allora significa che anche tu sei un amante del brit rock, e che hai puntato questa città non solo per visitare un posto nuovo… ma per qualcosa di più.
Sei qui perché vuoi scoprire i luoghi che hanno ispirato leggende, vedere il cielo che ha fatto da tetto ai tuoi album preferiti e magari bagnarti con quella pioggerellina leggera che rende tutto un po’ più magico.

Le cose da fare a Manchester, in realtà, non sono affatto poche, e se sarai tra i fortunati che nei prossimi giorni ascolteranno gli Oasis dal vivo, ora sai anche come rendere questo viaggio ancora più iconico.
E se vuoi farmi rosicare un po’, raccontami nei commenti com’è stato sentire quell’iconico “Hello Manchester”… proprio a Manchester.

New York pass turistici a confronto: quale scegliere

Organizzare un viaggio a New York è un mix di entusiasmo e incastri perfetti, soprattutto se vuoi vedere il più possibile senza spendere una fortuna. Ecco perché scegliere il New York pass turistico giusto può davvero fare la differenza. Ce ne sono tanti in circolazione, ognuno con caratteristiche diverse, e capire quale fa per te non è sempre così immediato.

Io li ho studiati uno per uno (sì, proprio con blocco appunti e confronti vari), e in questo articolo ti porto una panoramica chiara e sincera per aiutarti a scegliere il New York pass più adatto al tuo stile di viaggio.
Parlo anche con un pizzico di competenza in più: sono travel designer certificata e New York Destination Specialist, quindi se c’è un posto che conosco bene e che amo profondamente è proprio la Grande Mela.

Connessione sempre attiva a New York? Facile!
Per restare connessi anche dall’altra parte dell’oceano e condividere in tempo reale il tuo viaggio nella Grande Mela, puoi attivare la comodissima eSIM di Holafly. Niente più Wi-Fi da elemosinare nei caffè o sorprese in bolletta: scegli il piano che fa per te, attivalo in un attimo e sei online appena atterri. E se usi il mio link hai anche il 5% di sconto. Clicca sul banner qui accanto!

Che tu sia un fan dei musei, un amante dei panorami mozzafiato o il tipo che non vuole perdersi nemmeno una delle mille esperienze iconiche della città, c’è un New York pass perfetto anche per te. Il trucco è capire quanto vuoi vedere, in quanti giorni, e con che tipo di ritmo. Alcuni pass ti spingono a correre da un’attrazione all’altra, altri ti lasciano più libertà di movimento. E se ti stai chiedendo se ne vale davvero la pena, spoiler: sì, soprattutto se li usi bene. Il New York pass non solo ti fa risparmiare, ma ti evita anche code infinite e ti semplifica l’ingresso in tantissimi luoghi famosi. Quindi andiamo al confronto e scegliamo il più adatto per la nostra prossima avventura newyorkese!

New York City Pass

Costo: circa 137€. Cosa include:

  • Empire State Building
  • Museo di Storia Naturale
  • Metropolitan Museum of Art
  • Museo Guggenheim
  • Biglietto per il Top of the Rock oppure il Circle Line Sightseeing Cruise
  • Un’altra attrazione a scelta, come il 9/11 Memorial Museum o il MoMA

Perché sceglierlo:
È perfetto se hai già le idee chiare su cosa visitare. Include le attrazioni più iconiche e ti fa saltare molte code. Valido per 9 giorni, quindi ti permette di esplorare la città con calma, senza stress da scadenze. È il New York pass ideale per chi ama i grandi classici.

Non smetterò mai di ripeterlo, e soprattutto a New York è essenziale: stipulate una buona e valida assicurazione sanitaria! Non rovinatevi il viaggio per risparmiare qualche soldino. Anche perché, grazie a noi, con Heymondo potete avere uno sconto del 10% sulla vostra prossima copertura. Mi raccomando: partite in sicurezza. Trovate lo sconto nel banner qui sotto!

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Sightseeing Pass

Aggiornamento importante
Purtroppo il Sightseeing Pass non è più disponibile. Dal 19 giugno 2025 il servizio è stato sospeso a tempo indefinito e i pass già acquistati non risultano più validi. Una brutta sorpresa, lo so… Se ne avevi già uno, ti consiglio di contattare subito il servizio clienti per chiedere un rimborso. Al momento non è chiaro se tornerà attivo in futuro, quindi per ora meglio puntare su alternative come il New York Pass o il Go City Explorer Pass.

Se stai organizzando tutto in autonomia ma hai qualche dubbio, oltre a scrivermi o commentare questo articolo puoi leggere anche: Documenti per entrare a New York. Essenziale, prima della partenza, sapere tutto quello che serve per l’ingresso negli Stati Uniti.

vista dall'alto di NYC

Explorer Pass

Costo: a partire da 74€ (per 3 attrazioni). Cosa include:

  • Scegli tra 3, 4, 5, 7 o 10 attrazioni
  • Nessun obbligo di giorni consecutivi

Perché sceglierlo:
Libertà totale. Lo puoi usare anche a distanza di giorni, secondo i tuoi tempi. È il New York pass perfetto se non vuoi vedere troppe cose ma vuoi comunque risparmiare. Se invece hai l’obiettivo di fare tutto, forse non è il più conveniente.

Go City Pass

Costo: da circa 85€ (per 2 attrazioni). Cosa include:

  • Scelta tra oltre 90 attrazioni
  • Valido per 60 giorni
  • Disponibile in versione da 2 a 7 attrazioni

Perché sceglierlo:
Molto simile all’Explorer, ma include anche esperienze più particolari: tour in elicottero, degustazioni, crociere al tramonto… È il New York pass ideale se cerchi qualcosa di diverso e vuoi mescolare cultura, avventura e divertimento.

Confronto finale

Se vuoi qualcosa di semplice e completo, il mio consiglio è il New York City Pass: include tutto quello che serve per vivere la città da film, senza complicazioni. Secondo me, resta il miglior New York pass per un primo viaggio: attrazioni iconiche, risparmio concreto e una validità ampia che ti permette di non correre.

Gli altri sono perfetti se:

  • Vuoi libertà totale → Explorer Pass o Go City Pass

Dove acquistare il New York pass

Ti consiglio di prenderlo online prima di partire. Eviti code, stress e spesso trovi offerte più vantaggiose.
Ma se preferisci comprarlo direttamente in città, ecco dove:

  • Centri turistici ufficiali (il più comodo è al 810 Seventh Ave, vicino a Times Square)
  • Attrazioni principali, come l’Empire o il Top of the Rock (ma verifica prima online, perché non tutti i pass si comprano in loco)
Powered by GetYourGuide

Personalmente, mi affido sempre a Get Your Guide: il sito è chiaro, sicuro e spesso ci sono sconti interessanti. Ormai è la nostra app immancabile in qualsiasi viaggio.

Se vuoi muoverti in autonomia per la città ma non vuoi perderti le location iconiche dei tuoi film o telefilm preferiti, puoi seguire il mio Tour tra i film di New York.
E se ancora non ci segui sui social… allora devi correre a farlo! Presto arriveranno tante novità, su New York e non solo. See you in New York!

Itinerario Cina 15 giorni: le tappe imperdibili da Pechino a Shanghai

Ci siamo, finalmente sono qui a condividere con voi il tanto richiesto itinerario in Cina di 15 giorni.
Lo so, arrivo un po’ in ritardo, ma se ci seguite sui nostri social saprete che tra un viaggio e l’altro e il mio lavoro da Travel Designer non è sempre facile restare sul pezzo… ma l’importante è recuperare!
Quindi, se ancora non ci seguite, qui trovate tutti i nostri canali social per restare aggiornati sulle prossime avventure.

Ma torniamo al nostro itinerario in Cina di 15 giorni, con partenza da Pechino e rientro da Shanghai.
La scelta di un volo multicity si è rivelata ancora una volta la migliore. Arrivare in una città e ripartire da un’altra ci ha permesso di non preoccuparci di tornare al punto di partenza e di goderci, con più tranquillità, tutto ciò che di spettacolare la Cina ha da offrire lungo il percorso.

Il nostro itinerario in Cina è stato studiato pensando a chi, come noi, era alla prima esperienza nella terra del Dragone, con l’obiettivo di esplorare i luoghi più iconici: la Grande Muraglia, l’Esercito di Terracotta e la futuristica Shanghai.
Un viaggio che ci ha portato attraverso la storia e nel futuro di questo Paese che, preparatevi, vi lascerà senza parole.

È vero, organizzare un viaggio in autonomia non è sempre semplicissimo. Se è la vostra prima volta in Asia ci siamo noi per darvi una mano!
Trovate già tanti articoli utili sul blog, come quelli sui documenti necessari per entrare nel Paese o su come muoversi con i treni.
E se non vi sentite sicuri o volete affidarvi a chi non solo ha esperienza diretta ma lavora nel settore, potete contattarmi: in qualità di Travel Designer certificata posso aiutarvi a realizzare il vostro viaggio dei sogni e creare un itinerario su misura, in base alle vostre esigenze e aspettative. Visitate la mia pagina dedicata per scoprire di più!

Pechino

Siamo arrivati a Pechino, prima tappa del nostro itinerario in Cina, in un caldo pomeriggio con un volo Air France molto tranquillo.
Una volta scesi dall’aereo, abbiamo superato senza problemi i controlli alla dogana e, usciti dall’aeroporto, abbiamo preso l’Airport Express e poi la metro. Tranquilli: è tutto segnalato anche in inglese, impossibile perdersi!

Abbiamo trascorso 6 giorni pieni a Pechino. Per noi sono stati sufficienti per visitare con calma la città, vedere tutte le principali attrazioni turistiche e vivere esperienze locali autentiche. Puoi leggere qui cosa fare a Pechino.

Il terzo giorno, però, ci siamo spostati da Pechino per raggiungere Mutianyu, una delle sezioni della Grande Muraglia Cinese, tra le meno affollate. Abbiamo scelto di trascorrere qui una notte per essere già sul posto all’apertura.

Ti raccontiamo la nostra esperienza sulla Grande Muraglia Cinese a Mutianyu in questo articolo.

Per le prime due notti abbiamo soggiornato al Qinglian, un hotel molto semplice e spartano, ma in una buona posizione.
Le restanti tre notti le abbiamo trascorse in un ostello, il coloratissimo e vivace: Peking Youth Hostel, con camere matrimoniali e bagno privato. Un angolino tra gli hutong di Nanluoguxiang: un quartiere animato durante il giorno, ma sorprendentemente tranquillo la notte.

Puoi prenotare i tuoi pernottamenti in Cina su Booking.com, il nostro ormai inseparabile alleato di viaggio!

Pingyao

Salutata la maestosa Pechino, la tappa successiva del nostro itinerario in Cina è stata la città delle lanterne: Pingyao.
Tutti i nostri spostamenti da una città all’altra sono avvenuti con i treni nazionali, comodissimi, super puntuali e ben organizzati.
Se hai bisogno di maggiori informazioni su come prenotarli, leggi qui: Treni in Cina, ti spieghiamo tutto!

Abbiamo approfittato del primo treno del mattino, riposandoci durante le quasi 4 ore di viaggio.
Appena arrivati in città, dopo un breve giro, non ho resistito: sono entrata in uno dei tanti negozietti che noleggiano abiti tradizionali e, per un giorno, mi sono sentita anche io un po’ Mulan.

24 ore a Pingyao possono bastare per visitare i luoghi di maggiore interesse, come le numerose dimore storiche, la Rishengchang Draft Bank – la prima banca della Cina – e, soprattutto, per godersi la città di sera, illuminata da centinaia di lanterne rosse. Una cittadina davvero particolare, sicuramente tra le meno moderne di tutto il nostro viaggio in Cina.

Cosa non deve assolutamente mancare nel vostro viaggio? L’assicurazione! Mi raccomando, partite sempre sereni con una buona assicurazione sanitaria e annullamento. Noi ormai da anni ci affidiamo a HeyMondo e, grazie a noi, potete avere uno sconto speciale del 15%. Approfittatene e partite sereni!

Abbiamo pernottato in una tradizionale dimora antica, con camera matrimoniale e bagno privato. Un piccolo angolo nascosto tra le lanterne.
Era compresa anche la colazione, che però non abbiamo potuto fare in loco perché avevamo l’hotel presto la mattina. Ma gli host sono stati davvero premurosi: ci hanno fatto trovare la colazione al sacco pronta per la partenza. Un gesto che abbiamo davvero apprezzato.

Xi’an

A qualcuno di voi questa città potrebbe non dire nulla, per altri è invece il simbolo di una delle meraviglie – non ufficialmente riconosciute – del mondo moderno: l’Esercito di Terracotta.

Ma attenzione, Xi’an è molto di più. Alla fine dei nostri tre giorni qui ci siamo resi conto di quanto ci saremmo persi se non le avessimo dedicato il giusto tempo.

Siamo arrivati da Pingyao con un viaggio in treno di circa 3 ore. Appena posati gli zaini, ci siamo lanciati subito alla scoperta dell’Old District, delle sue antiche mura e dello street food nel quartiere musulmano.

Per visitare l’Esercito di Terracotta dovete considerare circa 1 ora di viaggio con la metropolitana e poi un autobus locale.
Se partite al mattino presto, riuscite a tornare in città per l’ora di pranzo e rilassarvi il pomeriggio: magari noleggiando una bici sulle antiche mura della città, davvero un’esperienza unica!

Abbiamo passato due notti al Wutong ins Designer Hotel in ottima posizione, vicino all’Old Market, da cui ci siamo sempre mossi a piedi. Camera matrimoniale con bagno privato e alcune aree comuni, tra cui una lavanderia: comoda e funzionale!

Per rimanere connessi con il mondo, condividere sui social il vostro viaggio o controllare i gatti a casa, vi consigliamo Holafly: l’eSIM di viaggio che vi garantirà connessione e VPN sempre, anche sulla Grande Muraglia Cinese. Approfittate del nostro sconto del 5%!

Hangzhou

Durante l’organizzazione del nostro itinerario di viaggio in Cina, ero un po’ titubante se inserirla o meno.
Alla fine, però, sono stata felice di averla vista e vissuta, questa città affacciata sul Lago dell’Ovest.

24 ore sono poche per godersela con tranquillità, quindi, se avete tempo, vi consiglio di dedicarle almeno due giorni.
Una passeggiata serale lungo il lago è assolutamente da fare, così come esplorare la città dall’alto dei templi: il Jingci Temple e la Leifeng Pagoda offrono panorami bellissimi.

Qui abbiamo scelto un ostello: il Yootel Hostel. Molto spartano, ma in una buona posizione, perfetto per una sola notte. Camera matrimoniale con bagno privato, essenziale ma funzionale.

Suzhou

La mia città preferita di tutto il viaggio? Ebbene sì!
Suzhou ha rispecchiato perfettamente quelle che erano le mie aspettative sulla Cina.

Una città divisa tra un animo antico e tradizionale – fatto di canali, botteghe e lanterne colorate – e un lato moderno, con grattacieli e uno skyline che davvero non mi aspettavo. E vogliamo parlare del cibo?
Non perdetevi una passeggiata allo Shuangta Fair Trade Market: un’esperienza autentica e vivace.
E soprattutto, non lasciate Suzhou senza aver assaggiato i noodles locali: tra le cose più buone che io abbia mai mangiato al mondo!

Shanghai

Non credo abbia bisogno di presentazioni: Shanghai, con il suo skyline futuristico, è stata la chiusura perfetta del nostro viaggio in Cina.

Abbiamo dedicato gli ultimi quattro giorni del nostro itinerario a questa città incredibile, dove ogni angolo sembra guardare al futuro.
Tra tramonti spettacolari dai rooftop bar, visite guidate in bicicletta per scoprire la città da una prospettiva diversa, e serate passate a osservare le mille luci del Bund e dei suoi grattacieli, ci siamo lasciati incantare dalla sua energia.

Shanghai è frenesia, modernità, contrasti. È una metropoli che corre veloce, ma sa anche emozionare con scorci intimi, quartieri storici, cibo delizioso e una cura del dettaglio che non ti aspetti.

È stato il modo perfetto per salutare un Paese che ci ha travolti, stupiti e arricchiti.
Un mix perfetto di storia, tradizione e futuro, in un viaggio che ci ha lasciato addosso la voglia di scoprire ancora di più. Perché la Cina ha tantissimo altro da offrire, e noi non vediamo l’ora di tornarci.

Abbiamo soggiornato presso lo Shanghai Meego Qingwen Hotel: ottimo rapporto qualità-prezzo, con una camera matrimoniale spaziosa e un bel bagno privato con vetrata.
Buona anche la posizione, a pochi passi dalla metro e comoda per girare a piedi la sera, in tranquillità.

Conclusione

Questo viaggio in Cina è stato tutto ciò che speravo… e molto di più.
Un mix continuo tra passato e futuro, tradizione e innovazione, spiritualità e contrasti urbani. Ogni tappa ci ha regalato qualcosa di diverso: emozioni, riflessioni, incontri e scoperte che porterò nel cuore a lungo.

Organizzare questo itinerario non è stato semplice, lo ammetto. C’erano tanti dubbi, timori e qualche difficoltà logistica… ma alla fine ogni sforzo è stato ripagato mille volte.
Abbiamo camminato tra le lanterne, attraversato antiche mura, pedalato tra i grattacieli, assaggiato sapori nuovi e vissuto giornate che sembravano uscite da un film.

La Cina è un Paese che ti sorprende quando meno te lo aspetti. E forse è proprio questo che la rende così unica.
Spero che questo racconto possa esservi utile se state organizzando il vostro viaggio… ma anche solo ispirarvi a mettere questa terra così complessa e affascinante nella vostra lista dei desideri. Io, intanto, sogno già di tornare.

Passaporto cane e gatto: cosa serve, quanto costa e dove farlo

Viaggiare con il proprio cane o gatto è una delle gioie più grandi, almeno per me. Non riesco a immaginare una vacanza senza Nanà, che ormai ha più timbri (metaforici) sul passaporto di quanti ne abbia io. Sì, perché anche i nostri amici a quattro zampe hanno bisogno di un documento ufficiale per varcare i confini nazionali: il famigerato passaporto cane e gatto.

In molti non lo sanno, ma il passaporto per cani e gatti è obbligatorio se vuoi portarlo con te all’estero, almeno in Europa. E no, non basta il libretto sanitario. Il passaporto è un documento vero e proprio, rilasciato dalla ASL veterinaria, che certifica che il tuo cane è in salute e in regola con le vaccinazioni (quella antirabbica in primis).

Quindi oggi parliamo del passaporto cane e gatto (ci riferiremo al cane includendo anche il gatto in quanto le pratiche sono le stesse), perché quando viaggi con un quattro zampe devi essere pronto a tutto: frontiere, check-in, aeroporti, traghetti e chi più ne ha più ne metta.

Cosa serve per richiedere il passaporto cane

Ok, andiamo con ordine. Prima di tutto, il tuo cane deve avere il microchip e dev’essere regolarmente iscritto all’anagrafe canina. Se questa parte è a posto, il passo successivo è la vaccinazione antirabbica, che va fatta dal tuo veterinario almeno 21 giorni prima della partenza.

Già, perché il passaporto cane non è valido da subito: bisogna attendere quei fatidici 21 giorni affinché il vaccino faccia effetto. Una volta fatto il vaccino (che costa in media 45-50 euro), il veterinario ti rilascerà il certificato di buona salute, necessario per la richiesta del passaporto.

A quel punto puoi prendere appuntamento con la tua ASL veterinaria e portare tutto:
– documento d’identità e codice fiscale del proprietario
– libretto sanitario del cane
– certificato di buona salute
– ricevuta di pagamento del Modulo VT11 (costa 19€)
– cane al seguito (non dimenticarlo, eh!)

Passaporto cane e gatto come richiederlo

Quanto costa il passaporto per cani?

Il passaporto cane non costa moltissimo, ma bisogna considerare diverse voci. Oltre al bollettino da 19€, c’è il costo della vaccinazione antirabbica e del certificato di buona salute (di solito tra i 10 e i 15 euro). Se consideri tutto, siamo intorno ai 70 euro totali.

Se ancora non lo fai, seguici sui nostri social, perché questa estate Nanà ha preparato un viaggio epico che non puoi perderti.

Come si rinnova il passaporto cane?

Il passaporto cane non ha una scadenza precisa, ma scadono le vaccinazioni. Quindi devi ricordarti di rinnovare il vaccino antirabbico prima che scada, altrimenti dovrai aspettare altri 21 giorni prima di poter partire. Il consiglio è di non ridurti all’ultimo minuto. Ogni vaccino ha la sua durata, che può andare dai 2 ai 4 anni (Lilo ne ha fatto uno con validità di 4 anni, mentre Nanà anche quest’anno ha fatto quello da 3). Parlatene attentamente con il vostro veterinario.

Se rinnovi il vaccino prima della scadenza, puoi semplicemente far aggiornare la data dal veterinario e far registrare tutto all’anagrafe canina. In alcuni casi, per viaggi specifici, ti chiederanno di pagare un secondo bollettino (VT 8,00€). Controllate attentamente ogni specifica sul sito della ASL di riferimento. Per Roma il sito è questo: Iscrizione all’anagrafe canina.

Se avete bisogno di un po’ di ispirazione per i vostri amici a 4 zampe, continuate a leggere gli articoli nella sezione Pet Friendly… tutti scritti da Nanà!

Faro, capitale dell'algarve, passaporto cane

Dove si fa il passaporto cane a Roma?

Se sei di Roma come me, sappi che ogni ASL veterinaria di zona gestisce le pratiche in autonomia. Ti consiglio di contattare prima quella di riferimento per avere tutte le info aggiornate, perché orari, disponibilità e modalità di prenotazione possono cambiare (sì, anche senza preavviso, perché Roma).

Sul sito del Comune trovi le info generiche, ma ogni struttura può avere regole leggermente diverse. A me hanno chiesto anche la fotocopia della carta d’identità e una delega quando è andato Riccardo al posto mio. Quindi meglio arrivare preparati.

Per trovare le migliori strutture dove viaggiare con il tuo amico a 4 zampe, noi ci affidiamo sempre a Booking.com. Troviamo ottime offerte e, grazie al filtro ‘animali ammessi’, siamo sempre tranquilli di poter avere Nanà con noi.

Un consiglio in più (da chi ci è già passato)

Se viaggi in aereo o in nave, ricorda che ogni compagnia ha regole diverse per il trasporto degli animali. Alcune fanno salire i cani piccoli in cabina, altre solo in stiva, e in traghetto potresti trovarti in “zona pet” o dover prenotare cabine dedicate. Chiedi sempre con largo anticipo.

Concludendo

Il passaporto cane non è solo un documento burocratico: è il lasciapassare per vivere viaggi meravigliosi con chi ami. Una volta fatto, ti sembrerà tutto più semplice. Io, dopo il primo viaggio in auto in Francia con Nanà, non ho più avuto dubbi. Ovunque vada, lei viene con me.

Quindi se stai pensando di partire, organizza tutto per tempo, prendi appuntamento alla tua ASL e preparati a riempire il passaporto cane di ricordi (anche se non ci mettono i timbri, nella mia testa sì!).

Buon viaggio, e se anche tu viaggi col tuo amico peloso, raccontacelo. Nanà è sempre curiosa!

Visitare la cupola di San Pietro e come prendere i biglietti

Una delle viste più belle su Roma sicuramente è quella dalla cupola di San Pietro. Ma come si fa ad accedere senza finire nei giri delle visite guidate da 30€ in su? E dove si prendono i biglietti per la cupola di San Pietro?

Prima di vivere questa esperienza in prima persona, anche io ero confusa. Capire come acquistare i biglietti per la cupola di San Pietro al prezzo ufficiale di 8€ non è stato semplice. Tanti blog rimandano a piattaforme di prenotazione che includono tour guidati, facendo sembrare impossibile ottenere solo il biglietto della cupola di San Pietro a prezzo pieno, senza extra. Ma con un po’ di pazienza (e una sveglia all’alba) ci sono riuscita, e ora ti racconto tutto passo dopo passo.

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Castel Sant'Angelo, Roma

Decisi a scoprire il “mistero” dei famosi biglietti per la cupola di San Pietro da 8€, ci siamo alzati alle 5:30 di una domenica di ottobre. Abbiamo parcheggiato a Borgo Pio (domenica: parcheggi gratis e ZTL non attiva) e ci siamo diretti verso Piazza San Pietro. Erano le 6:50. Il cielo ancora buio, le luci accese su via della Conciliazione, i gabbiani svegli, il silenzio quasi irreale.

Vivendo a Roma, ci ero già stata tantissime volte. Ma mai così. Mai con questa luce, questo silenzio, questa magia. Siamo andati sul Ponte Sant’Angelo ad aspettare il sorgere del sole, guardando il cielo tingersi di rosa sopra il Cupolone. Emozione pura.

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La vista dalla cupola: semplicemente indimenticabile

Appena metti piede fuori dalla strettissima scalinata della cupola di San Pietro, ti si apre davanti un panorama mozzafiato. Sei a 133 metri di altezza, con una vista a 360° sulla Città del Vaticano e su tutta Roma. Si vedono le altre cupole della città, l’Altare della Patria, i Castelli Romani in lontananza. E i giardini vaticani, curatissimi. Da lì, tutto sembra immenso e perfetto. E pensare che tutto questo è stato progettato da Michelangelo nel XVI secolo, con una cupola di 14.000 tonnellate.

Dato che siete in zona, terminata la visita alla Basilica di San Pietro, vi consiglio un bel giro nel mio quartiere preferito: il Rione Prati.

Cupola di San Pietro biglietti: dove, come e quanto costano

E ora veniamo alla parte pratica. I biglietti per la cupola di San Pietro si comprano direttamente sul posto, nel lato sinistro della basilica. Non si possono prenotare online, a meno che non scegliate tour guidati, allo stesso prezzo e con salta-coda. Vedi qui i tour consigliati su Get Your Guide.

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  • Prezzo senza ascensore: 8€ – 551 scalini a piedi
  • Prezzo con ascensore: 10€ – si saltano i primi 231 scalini, ma restano 320 da fare a piedi

La cupola di San Pietro è aperta:

  • tutti i giorni dalle 7:30 alle 18:00 (aprile – settembre)
  • dalle 7:30 alle 17:00 (ottobre – marzo)

La domenica ricordate che c’è l’Angelus del Papa: la piazza viene chiusa e ci sono due controlli da superare. Noi eravamo in fila alle 7:20 e siamo entrati alle 7:50.

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Consigli utili per la cupola di San Pietro

Il nostro consiglio? Salite a piedi! La prima parte è tranquilla, quella più impegnativa arriva dopo, quando la scalinata diventa stretta e curva. Non è adatta a chi soffre di claustrofobia o ha problemi fisici, ma per me è stato meno faticoso del previsto. E una volta in cima, la vista ripaga ogni sforzo. Salendo a piedi avrete anche la soddisfazione di aver conquistato ogni singolo scalino con le vostre forze. E con i soldi risparmiati? Andate a mangiarvi una carbonara!

Naturalmente, se preferite un’esperienza guidata, ci sono molti tour validi che includono l’accesso rapido e spiegazioni approfondite. Ma se volete spendere poco e godervi tutto con i vostri tempi, i biglietti per la cupola di San Pietro da 8€ o 10€ sono la scelta migliore.

Se decidete di prenotare un tour guidato o altre esperienze imperdibili a Roma (tipo un giro in rafting sul Tevere), vi consigliamo di acquistare in anticipo i vostri biglietti su Get Your Guide, nostro grande e fidato amico di avventure in giro per il mondo. Approfitta del nostro codice sconto: VABBEIOVADO5. Ti dà subito il 5% di sconto. Salvalo e inseriscilo al momento del pagamento, dopo aver scaricato l’app dal nostro link affiliato: clicca qui!

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E la basilica? Dopo la cupola, non dimenticatevi di visitare anche gli interni della Basilica di San Pietro (gratuita), la Pietà di Michelangelo e le Grotte Vaticane. E per concludere con un po’ di romanticismo, provate a trovare il sanpietrino a forma di cuore in piazza!

In conclusione: vale la pena salire sulla cupola?

Assolutamente sì. E la cosa bella è che non serve spendere una fortuna. Con un po’ di organizzazione e una sveglia presto, potete vivere un’esperienza unica a un prezzo super accessibile.

Quindi, ricapitolando:

  • Cupola San Pietro biglietti: 8€ (a piedi) o 10€ (con ascensore)
  • Da comprare sul posto o online su Get Your Guide
  • Meglio arrivare presto per evitare code
  • Vista mozzafiato assicurata!

Aspetto di sapere la vostra esperienza: ma voi li avete contati davvero tutti e 551 gli scalini?

Cosa fare a Oahu: itinerario tra spiagge da sogno e non solo

Oahu è l’isola delle Hawaii che mi è rimasta più nel cuore. Sarà per l’energia di Waikiki, per le tartarughe che spuntano dalla sabbia come se nulla fosse, per la bellezza irreale delle sue spiagge o per i paesaggi che sembrano usciti da un film (e in effetti lo sono davvero). È l’isola dove ho fatto più esperienze diverse, anche se non tutte quelle che avevo in programma… l’uragano Olivia ci ha rovinato i piani, ma ci ha anche fatto scoprire quanto siano resilienti e ospitali le persone qui.

Ecco quindi il mio itinerario a Oahu: un mix tra tappe iconiche, avventure improvvisate, tramonti che ti cambiano l’umore e consigli che avrei voluto leggere prima di partire.

Se ancora non lo fai, ti consigliamo di seguirci subito sui social per non perderti le prossime avventure.
Spoiler: torneremo presto negli USA!

Waikiki: caos, surf e tramonti da film

Siamo atterrati a Honolulu e abbiamo deciso di dormire a Waikiki. Sì, è turistica, caotica e piena di hotel alti, ma è anche comoda e con tramonti sul mare che sembrano finti. Non potrò mai dimenticare l’emozione che ho provato quando i miei piedi hanno affondato nella soffice sabbia di questa spiaggia che sognavo da troppo tempo. Il mio cuore è esploso quando, attraversata l’iconica Waikiki Surf Alley con tutte le tavole da surf, mi sono ritrovata davanti l’oceano Pacifico e, sullo sfondo, la sagoma del Diamond Head. La musica dell’hula riecheggiava per tutta la spiaggia e le ballerine sembravano danzare nell’aria. Ho ancora così vivo nel cuore quel momento che, ancora oggi, una lacrimuccia segna il mio viso.
Questa è Waikiki Beach.

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Diamond Head: il trekking più famoso di Oahu

Un classico che non poteva mancare. Per salire sul cratere di Diamond Head il sentiero non è lunghissimo ma è tutto in salita, quindi fatica sì, ma poi arrivi in cima e hai una vista pazzesca su tutta Waikiki. A 762 piedi dal livello del mare, questo vulcano ha eruttato una sola volta circa 300 000 anni fa. È possibile accedervi tutti i giorni dalle 06:00 AM alle 18:00, l’ultima entrata è alle ore 16.30. Biglietto di entrata 5$, più 10$ di parcheggio. Calcolate un’ora e mezza di percorso tra salita e discesa. Lo rifarei anche solo per la foto.

Ricordati che, anche se siamo sperduti nell’Oceano Pacifico, siamo comunque negli Stati Uniti. Ti consiglio quindi di partire sempre coperto da una buona assicurazione viaggio e sanitaria, che ti protegga da qualsiasi imprevisto. Noi da anni ci affidiamo a HeyMondo e, grazie a noi, puoi ottenere uno sconto del 10% sulla tua prossima copertura. Clicca sul banner per approfittarne!

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Assicurati anche di avere tutta la documentazione di viaggio in ordine leggendo il nostro approfondimento: documenti per entrare negli Stati Uniti.

Hanauma Bay: snorkeling nel cratere vulcanico

Uno dei miei posti preferiti in assoluto. È una baia formata da un antico cratere vulcanico, oggi riserva naturale. Si entra solo con prenotazione (fatelo in anticipo!) e si paga un biglietto, ma ne vale ogni centesimo. Ho nuotato accanto a pesci colorati, coralli e una tartaruga gigante che sembrava volare sott’acqua. Mai visto niente di simile. Aperta dal mercoledì alla domenica dalle 06:45 AM alle 04:00 PM. L’entrata è di 25$ (7.50$ nel 2018) e va prenotato online. 

Le spiagge più belle di Oahu (secondo me)

Abbiamo affittato l’auto per esplorare la costa est e il North Shore, e posso dire che le spiagge più belle di Oahu sono anche tra le più varie:

  • Lanikai Beach: acqua turchese, sabbia bianca, palme e pochissima gente se vai presto. È una zona residenziale di alto livello, ognuno dei residenti ha accesso privato alla spiaggia, in pratica si tuffa dal giardino. Si consiglia di parcheggiare all’inizio per avere accesso alla spiaggia pubblica.
  • Kailua Beach: accanto a Lanikai, più spaziosa e perfetta per passeggiare o fare kayak.
  • Laniakea Beach (Turtle Beach): qui ho visto le tartarughe verdi giganti riposare al sole. Un’emozione enorme, e sì, ho pianto.
  • Waimea Bay: nel North Shore, è famosa per essere apparsa nella serie televisiva Lost, e uno di suoi segni di riconoscimento è il The Rock, uno scoglio di circa 10 metri dove i più impavidi si tuffano.
  • Sunset Beach: il nome dice tutto. Uno dei tramonti più belli dell’isola.

North Shore: shrimp truck, onde giganti e atmosfera chill

Il North Shore è un mondo a parte. Meno turisti, più natura e quell’atmosfera surfista un po’ anni ‘70 che ti fa venire voglia di restare per sempre. Abbiamo pranzato da Giovanni’s Shrimp Truck (imperdibili i gamberi all’aglio), poi spiaggia, tartarughe e tramonto con musica hawaiana dal vivo. Pace assoluta.

Esperienze autentiche da fare a Oahu

Non solo mare e spiagge. Queste sono alcune delle cose che mi hanno fatto sentire davvero “dentro” l’isola:

  • Tempio Byodo-In: immerso nella valle di Kaneohe, questo tempio buddista è una replica di uno giapponese. L’accesso al monastero è consentito dalle 9:00 alle 16:00, 5$ pagabili solo con carte. È consigliato munirsi di repellente. Da subito capirete che è un luogo in cui poter riposare la mente e lo spirito per qualche minuto, immersi nel verde, guardando in alto potrete vedere la cappa di nuvole che sovrasta sempre le montagne. Rispettate le regole, quali togliere le scarpe per entrare nel tempio e camminate nel silenzio e nel rispetto di chi prega e commemora i proprio defunti. 
  • Tramonto con danze hula gratuite: Kuhio Beach Torch Lighting & Hula Cerimony, il piccolo palco si trova sulla spiaggia di Waikiki e ammirare lo spettacolo di Hula al tramonto da lì non ha davvero prezzo. Infatti è gratuito e si svolge ogni martedì, giovedì e sabato dalle 18:30 alle 19:30 ( 18:00- 19:00 da Novembre a Gennaio). Finito lo spettacolo potete fare una passeggiata per Waikiki lungo Kalakua Ave dove poter fare shopping con una carta di credito dal plafond illimitato.

Pearl Harbor: l’itinerario “mancato”

Doveva essere una delle tappe fondamentali del nostro viaggio, ma l’uragano Olivia ha cambiato i piani. Non siamo riusciti a visitare Pearl Harbor a causa della chiusura dei siti. Un vero peccato, perché il Memoriale dell’USS Arizona è gratuito (va prenotato in anticipo) e sembra essere una delle esperienze più toccanti da fare a Oahu. Lo tengo in cima alla lista per il prossimo viaggio, perché qui la storia si sente forte.

Diamond Head, Hawaii, Oahu, cosa fare a Oahu

Oahu nei film e nei sogni

Molti dei luoghi che ho visto mi sembravano familiari… poi ho capito perché:

  • Lilo & Stitch: anche se ufficialmente ambientato a Kauai, molte atmosfere vengono da Oahu, soprattutto nella zona di Haleiwa.
  • 50 volte il primo bacio: il cafè esiste davvero, e si trova nel nord dell’isola.
  • Jurassic Park, Lost, Pirates of the Caribbean… tutti passati da qui. La natura è così spettacolare che sembra davvero un set cinematografico.
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Quanti giorni servono per visitare Oahu?

Ti direi almeno 4 giorni pieni, ma se puoi farne 5 o 6, ancora meglio. Noi abbiamo corso un po’ e comunque ci siamo persi alcune cose (tipo Pearl Harbor). L’isola ha tanto da offrire e ogni zona ha un’atmosfera diversa. Vale la pena rallentare.

Il mio consiglio finale

Non fare solo le cose “da checklist”. Lascia spazio all’imprevisto, a un tuffo nell’oceano in più, a un tramonto visto da uno scoglio, a un mango tagliato male sul cofano dell’auto. È lì che Oahu ti resta dentro. E se ancora non lo fai seguici si nostri social per non perderti le prossime avventure.