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Mese: Settembre 2023

Tibidabo di Barcellona: una vista super con parco divertimenti.

Tra le migliori viste dall’alto su Barcellona ce n’è una che le supera tutte: quella dal Tibidabo. Questo monte sovrasta la città catalana dai suoi 521 metri e fa parte della catena montuosa Serra de Collserola.

La sua sommità è dominata dall’affascinante Iglesia del Sagrat Cor e ai suoi piedi c’è il Parque de Atracciones del Tibidabo.

La basilica minore del Sacro Cuore di Gesù di Barcellona, fu iniziata nel 1902 e portata a termine solo nel 1961. È composta da una cripta alla base e da due scalinate ai lati che portano alla basilica al piano superiore. Le facciate della cripta e della basilica si distinguono molto per i loro stili così differenti. Segno del lungo e difficile lavoro di costruzione di questa basilica che ha visto la mano di due diversi architetti.

Il nome Tibidabo deriva dal latino e significa “ti darò”. Si riferisce alla frase che Satana disse a Gesù dopo averlo portato su un promontorio simile e avergli detto: “ ti darò tutto ciò che vedi se mi adorerai”.

Entrambe sono visitabili gratuitamente ma se volete salire ancora più in alto alle terrazze del tempio del Tibidabo di Barcellona, tramite un ascensore, potete farlo ad un costo di 3€.

L’ascensore però è attivo dalle 11:00.

Terminata la visita qui potrete scendere ed entrare nel parco giochi più antico della Spagna, risalente ai primissimi anni del 1900.

Il parco giochi è aperto tutti i giorni dalle 11.00 alle 18:00 ma consultate il sito ufficiale perchè alcune giornate rimane aperto fino alle ore 22:00. Potete consultare anche i prezzi d’ingresso per le varie giostre.

Mentre l’accesso per la terrazza panoramica è sempre gratuito.

Io sono stata già due volte ma mi sono limitata a guardare il panorama. Avrò coraggio la prossima volta di salire sulla ruota panoramica o sulle montagne russe?

Intanto, da brava fifona, aspetto le vostre esperienze a riguardo!

Come arrivare al Tibidabo di Barcellona.

Calcoliamo sempre di partire dal centro di Barcellona, precisamente da Plaza Catalunya dove avete la maggior parte delle linee metro.

Questo è il modo più economico di arrivare al Tibidabo di Barcellona, sfruttando così la tessera dei mezzi. Dobbiamo prendere la metro S1 o S2, direzione Peu del Funicolar dove dovrete poi scendere. Usciti dalla metro sulla strada poco più avanti vedrete la fermata della funicolare. Saliti qui e fatta una sola fermata scenderete per poi prendere il bus 111 che vi porterà proprio sotto la grande cattedrale del Tibidabo di Barcellona. Tutto questo a costo pari quasi a 1€.

Se invece volete provare un’emozione di altri tempi, potete optare per il Tram storico: Tramvia Blau. Questo tram risale al 1901, ma controllate prima che sia in servizio. Lo potete prendere da Avinguda Tibidabo, arrivandoci con la metro L7.

In ogni caso il costo del biglietto per questo servizio è di 7,70€.

Se proprio siete dei gran camminatori, c’è un percorso che dalla fermata del tram potrete far salendo fin sotto il Sacro Cuore, c’è anche una pista ciclabile.

Mentre se come noi, arrivate in auto, trovate un grande parcheggio a pagamento sulla strada a sinistra.

Il Tibidabo di Barcellona rientra sicuramente tra le cose da vero local! Trovate un’altra chicca da vero Barcellonese visitando il Labirinto de Horte.

Ma rimanete sintonizzati perchè le nostre avventure qui non sono finite!

Viaggio in Algarve: itinerario da Faro a Cabo de São Vicente.

Il nostro viaggio on the road in Algarve è iniziato dalla decadente e fascinosa Faro per proseguire fino alla sua punta estrema: Cabo de São Vicente. Quella che una volta era l’ultima fascia di terra conosciuta. Nel mezzo ci è stato un susseguirsi di bellissime spiagge, scogliere a strapiombo sull’oceano e piccoli paesini medievali ricchi di storia. Ma cosa non perdere assolutamente in un viaggio in Algarve?

Premessa: abbiamo effettuato questo viaggio ad agosto 2023, che non è tra i periodi sicuramente consigliati ma purtroppo quando si hanno le ferie obbligate ci si deve accontentare.

Eravamo con la nostra auto perchè siamo partiti una settimana prima da Roma. Abbiamo affittato un appartamento a Silver, che è stata una meta a metà, perfetta per visitare tutto. Eravamo in compagnia della nostra Nanà e molto spesso abbiamo avuto problemi a trovare spiagge Dog Friendly, tenetelo bene in considerazione. Avendo un appartamento con giardino non abbiamo avuto problemi durante il giorno a lasciarla al fresco.

La maggior parte delle spiagge sono libere e non attrezzate, raramente trovate chioschi e noleggio attrezzatura.

Detto questo ecco qui le tappe imperdibili per un viaggio in Algarve!

Faro

Questa piccola cittadina, una volta villaggio di pescatori, ora è una decadente città che unisce il barocco delle chiese alle facciate decorate di azulejos delle case tradizionali. Tra chiese che raccontano storie a volte anche un pò tetre agli allegri e giovani locali in cui sorseggiare un drink. La maggior parte delle volte viene utilizzata solo come punto di arrivo per il suo aeroporto, ma noi vi consigliamo di passare almeno un giorno qui e esplorarla seguendo il nostro mini itinerario di un giorno.

Faro, capitale dell'algarve

Albufeira

Parlando di cittadine, non può non essere menzionata questa vivace e animata meta, gettonata soprattutto dai più giovani. Essendo la più grande cittadina dell’Algarve a livello turistico è super preparata ad accogliervi. Offre tantissime attività sportive e tour in barca. Ha tantissimi ristoranti, locali e non mancano le discoteche dove ballare tutta la notte.

Ma non trascurate le sue stradine acciottolate e la sua vecchia anima di villaggio di pescatori. La sua grande spiaggia è perfetta per rilassarsi al sole: Praia dos Pescatores.

Tra i locali consigliati, concedetevi una cena tipica da: Tres Coroas. Squisito il baccalà e il pollo Piri-Piri.

Praia dos Arrifes

Siamo arrivati in questa piccola spiaggetta la mattina abbastanza presto. Incastonata tra le scogliere ha anche un bar ristorante che affaccia proprio sulla spiaggia. Con parcheggio gratuito ma piccolissimo. La mattina con l’alta marea purtroppo la spiaggia si ristringe ancora di più.

Praia dos Paradinha

Questa è stata in assoluto la nostra spiaggia preferita! Arriverete nel parcheggio, dove se avrete fortunata troverete posto e da lì potete scendere lungo la passerella a sinistra. Dove troverete anche un ristorante con la grande spiaggia. Ma noi impavidi e su consiglio dei local, siamo scesi per il percorso a destra. Arrivando proprio tra le insenature di questa caletta. Essendo così appartati abbiamo portato anche Nanà trovando infatti altri local con i loro cani. Ma attenzione perchè non è segnalato come spiaggia Dog Friendly!

Praia Grande de Pera

Questa è stata la nostra spiaggia di relax tutte le sere. È l’unica spiaggia che abbiamo trovato ufficialmente Dog Friendly dove abbiamo potuto portare in tutta tranquillità Nanà. Si tratta di un grande spiaggione. Per arrivarci bisogna attraversare una lunga passerella che parte dal grande parcheggio gratuito.

Silves

È una piccola ma allegra cittadina, che una volta era la capitale dell’Algarve. È stato un importante punto di controllo durante il periodo dei Mori, grazie al suo Castelo de Silves e le sue mura di protezione. Se riuscite dedicate qualche ora a passeggiando nelle sue stradine e a visitare oltre al castello la Cattedrale.

Spiaggia di Marinha.

Definita una delle 10 spiagge più belle dell’Europa, ovviamente è una delle più affollate. Se riuscite a trovare un posto nel grande parcheggio, continuate la passerella fino ad arrivare alla spiaggia.

Da qui parte il suggestivo Percorso delle Valli Sospese. Questo trekking si snoda lungo le scogliere e offre vertiginosi paesaggi sull’oceano. In questi 6 km di percorso potrete osservare la romantica grotta a forma di cuore che fa da sfondo alla spiaggia di Praia do Buraco. Passerete anche per la grotta di Benagil arrivando poi alla fine del percorso alla spiaggia di Centeanes .

Grotta di Benagil

Si tratta di una vera e propria opera d’arte della natura. Uno dei luoghi più suggestivi dell’Algarve. Questa grotta è molto particolare grazie alla grande apertura circolare che è stata creata dall’azione erosiva dell’acqua. È possibile raggiungere questa grotta, che si trova a 150 metri dalla spiaggia, via mare o osservare la sua cupola aperta dall’alto. Potete noleggiare un kayak o fare un’escursione con una delle tante, troppe imbarcazioni che effettuano il servizio. Mentre in pochi metri di percorso potrete osservare il suo particolare buco dall’alto e ammirare le bellissime scogliere intorno. Una tappa da non perdere in un viaggio in Algarve.

Praia do Camilo

Qui purtroppo abbiamo avuto uno dei più grandi shock Instagram vs Reality. Premessa: siamo stati ad agosto e purtroppo è stata una delle tappe finali del rientro da Cabo Sao Vicente, quindi siamo arrivati qui nel primo pomeriggio.

Purtroppo la mole di gente era veramente tanta. In più a quell’ora la marea è alta e la spiaggia si dimezza. E a completare tutto il mare era nero di alghe. I paesaggi sono stupendi ma almeno che non arriviate la mattina prestissimo andando via a metà mattinata vi ritroverete ammassati su questa piccolissima spiaggia, che a nostro avviso dovrebbe essere tutelata con entrare limitate. Tenete presente che dovete percorrere una passerella e una scalinata per arrivare giù. Sicuramente all’alba e al tramonto lo spettacolo è molto suggestivo e la situazione più tranquilla. Dato che siete qui fate una passeggiata fino a Ponta da Piedade

Praia do Martinhal

Questa bellissima spiaggia dalle acque cristalline è stata una vera scoperta. Ci siamo intrufolati per un strada sterrata seguendo le indicazioni di Google ovviamente sbagliate. In ogni caso siamo arrivati a destinazione percorrendo qualche metro in più. C’è anche un piccolo stabilimento più in giù per poter prendere un ombrellone. Perfetta per rilassarsi e tuffarsi nelle fresche acque di questo splendido mare.

Sagres

Abbiamo adorato questa piccola cittadina di surfisti e pescatori. Le tavole da surf poggiate sui muri, le tute ad asciugare e la brezza dell’oceano ci hanno riportato alle Hawaii.

Ma poi le piccole casette colorate e ci hanno ricordato di essere nella piccola cittadina tanto amata dal grande Enrico il Navigatore. Ci siamo fatti una passeggiata nel suo mercato e ci siamo concessi una fresca birra Sagres, che malgrado il nome non è di qui, nello storico birrificio Dromedario. Se volete ancora un pò di mare qui davanti avete la bellissima spiaggia di Praia da Mareta. Per scoprire un pò di più sulla sua storia potete visitare la Fortaleza, eretta su antichi resti romani a controllo della cittadina. Di interesse se avete tempo c’è anche la ‘Camera Sonora – Voz do Mar‘. Scoprite da voi di cosa si tratta!

Praia do Beliche

Qui la potenza delle onde attira impavidi surfisti. Noi ci siamo limitati ad osservarli cavalcare le alte e arrabbiate onde. C’è un grande parcheggio dove lasciare l’auto e un percorso per scendere fino a giù. Preparatevi perchè il vento qui inizia ad essere così forte da averci strattonato lo sportello della nostra auto che purtroppo ha preso l’auto accanto!

Cabo de São Vicente

Siamo arrivati non solo alla fine del nostro percorso ma alla fine del Mondo! Un tempo, prima della scoperta dell’America, gli esploratori che partivano verso l’ignoto salutavano questa terra come l’ultimo lembo conosciuto. Con attenzione affacciatevi ad osservare la potenza delle onde che quasi con cattiveria si scagliano contro le falesie.

Qui si avverte tutta la forza e la potenza della natura. Il vento fortissimo che vi strattonerà e la brezza dell’oceano che malgrado l’altezza delle scogliere vi bacerà il volto. Il paesaggio è tra i più belli visti nei nostri viaggi per il Mondo. Il faro rosso che fa da sentinella su questa scogliera ospita al suo interno il Museo dos Faròis.

Cabo de São Vicente.

Poco prima di arrivare qui potrete fermarvi alla Fortaleza do Beliche dove ammirare uno scorcio fantastico.

Questo è il posto perfetto per godersi un tramonto spettacolare e salutare con un arrivederci questi incredibili paesaggi, mentre il vento ci scompiglia i capelli e ci accarezza ricordandoci quanto la natura può emozionarci. Il luogo che più ci ha rapito il cuore di questo nostro viaggio in Algarve.

spiaggia di Praia dos Paradinha.

Quando fare un viaggio in Algarve.

Noi siamo purtroppo per forza maggiore, andati ad agosto. Questo vuol dire tanta gente ovunque. La soluzione migliore in questo periodo è uscire presto la mattina, rientrare magari in tarda mattinata e riuscire nel tardo pomeriggio per godersi un tramonto da favola in qualsiasi spiaggia che ormai saranno più accessibili. Quindi optate magari per una struttura munita di piscina per rilassarvi quando siete a casa. Le temperature in questo periodo sono più alte ma mai eccessive.

Il vento e le correnti dell’oceano mitigano molto le temperature. Alcune sere potreste aver bisogno di un giacchetto. Mentre il sole batterà sempre molto forte. Quindi attenti quando organizzate le escursione a tenere presente di equipaggiarvi con cappelli e protezione solare e magari evitare le ore di punta. Il periodo migliore ovviamente rimane tra la primavera e l’autunno. Avrete modo di vivervi quasi in solitari questi posti. Magari in van o in camper. Esperienza che speriamo di poter fare quando torneremo.

Perchè quello che è certo è che non abbiamo detto addio a questo splendido paese ma solo un arrivederci e a presto. E seguiteci sui social per non perdervi le prossime avventure!

Dove dormire e mangiare a Kuala Lumpur: i nostri posti preferiti!

Kuala Lumpur è una città che offre innumerevoli scelte su dove mangiare, bere e dormire, spendendo poco ma rimanendo pienamente soddisfatti. Gli hotel e gli appartamenti sono degni di 5 stelle. Il cibo che sia lo street food a Jalon Alan o una bistecca nel locale più cool è sempre un’esperienza di gran soddisfazione per le papille gustative.

Così come non mancano locali alternativi dove sorseggiare un cocktail ben fatto. Ennesima conferma che questa città ha del grande potenziale turistico!

Se ancora non lo fai seguici sui nostri social per non perderti le prossime avventure!

Dove dormire a KL

Cercare la sistemazione giusta a Kuala Lumpur è stato molto più facile del previsto. Data la sua grandezza le strutture ricettive sono tantissime. E trovare quella giusta con tutti i comfort è più facile del previsto. Riccardo poi è impazzito nel vedere i prezzi di hotel a 5 stelle con piscina al trentesimo piano. E uno di questi è quello che vi consigliamo qui: Ceylonz Suites by MyKey .

vista dal nostro Hotel a KL
Vista dal nostro Hotel a KL

Siamo arrivati la sera tardi ma abbiamo trovato le chiavi del nostro appartamento alla reception che è sempre controllata da personale di servizio. La struttura è nuova e dotata di tanti comfort, tra cui una piscina con una vista spettacolare su tutta Kaula Lumpur e con la KL Tower proprio di fronte, che di notte offre momenti davvero magici. Adiacente alla piscina c’è un lounge bar- ristorante. Noi ci siamo fatti un aperitivo con dei cocktails superbi. Con questa vista poi!

L’appartamento con vetrata è dotato di cucina, grande bagno e tv, che non abbiamo mai ovviamente acceso presi dalla voglia di scoprire Kuala Lumpur. Perfetto per girare la città anche a piedi, soprattutto la sera perchè vicino ai vari punti della night life.

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Dove bere e mangiare a Kuala Lumpur

Non vedevamo l’ora di visitare l’Asia soprattutto per scoprire la sua cucina, così varia e dai sapori nuovi. I posti dove mangiare a Kuala Lumpur sono così tanti, per tutte le tasche e da tutto il mondo. In questa città si uniscono le grandi cucine cinesi, indiane e malesi.

Vista la vicinanza al nostro hotel ci siamo mossi molto in zona China Town, che offre tanti locali nuovi, alcuni nascosti ma che sono dei veri tesori.

Quindi partiamo da qui a scoprire dove mangiare e bere a Kuala Lumpur!

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Siamo a Jalan Sultan, una delle vie principali parallele a Jalan Petaling. Da qui scendiamo in giù fermandoci in un alternativo e anticonformista centro culturale in stile industry: il REX KL. Questo centro culturale offre una bellissima libreria al piano superiore, negozietti vintage, tatuatori, bar, ristoranti e la notte si trasforma in una discoteca dove la musica tecno vi farà pensare di esservi teletrasportati a Berlino. Il luogo perfetto per passare un pomeriggio per l’aperitivo o una serata a di gran divertimento.

Per un drinkbcon musica più soffusa e ottima cucina, magari un bel filetto di wagyu, spostatevi poco più avanti fino a che non sentirete il suono di un pianoforte. Siete davanti al Crane KL. Locale molto intimo e dall’atmosfera rilassata. Ottimi cocktail, piatti molto ben presentati, il conto giusto e con un buon rapporto qualità prezzo. Andando al bagno avrete anche un spot instagrammabile da non farvi scappare.

Cocktails e dove mangiare a Kuala Lumpur
Cocktails al bar segreto del Crane Kl.

Ma questo posto ha un segreto: uno speakeasy al piano superiore. Noi ci siamo arrivati solo perchè invitati dalla proprietaria. Aperta quella porta ci siamo ritrovati in una sala con dj e gente che ballava. E da sotto non si sentiva nulla! Cocktail molto particolari che rispecchiano l’atmosfera del posto.

Entrando in Jalan Petaling, non nel mercato ma andando a sinistra, inizia un susseguirsi di locali molto interessanti.

Il primo stop lo facciamo da Rust KL cafe & Bar. Accedete dalle strette scale al piano superiore e gustatevi un cocktail osservando il via vai lungo la via sotto di voi.

The Hungry Tapir vi aspetta per il secondo round tra drink colorati e piatti malesi. In alcune serate c’è anche musica live che rende ancora tutto più intimo vista anche la piccolezza del locale.

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Abbiamo provato per la prima volta il BBQ coreano! Questo ristorante ha i tavoli con la griglia del bbq al centro. Siamo da Gui Gui BBQ. Abbiamo preso della carne che abbiamo cotto noi, chiedendo più volte aiuto ai gentilissimi camerieri, e delle alette di pollo con salsa piccante, che oltre ad essere squisite erano mooolto piccanti. Ovviamente! Abbiamo assaggiato anche una birra coreana consigliata dal ragazzo che ci ha servito. Se non amate il piccante forse vi conviene saltarlo!

Avete mai mangiato un mega bao con dentro un granchio gigante? Se no, potete provarlo da Da Bao. Noi ne siamo rimasti entusiasti! Prendendo anche alcune birre locali per mandare giù il buonissimo panino.

Per un dopo cena fermatevi per un cocktail o una birra locale in uno dei tavolini all’aperto di questo localetto molto street: Pink Wah Bar. Purtroppo eravamo a stomaco pieno e non abbiamo mangiato nulla ma era tutto molto invitante. Magari ci raccontate voi come sono i suoi piatti!

Difficilmente ci fermiamo a mangiare nelle catene ma quando vediamo un Hard Rock Cafe, da bravi amanti del Rock ci fermiamo sempre almeno ad ammirare i suoi cimeli. All’Hard Rock Cafe di Kuala Lumpur invece visto il menù creato ispirandosi alla cultura malese non siamo riusciti a dire no! E abbiamo fatto bene. Abbiamo preso due hamburger del menù local, buonissimi!

Ma non dimentichiamoci di essere in Asia dove lo street food la fa da padrone! Quindi non perdetevi le prelibatezze che trovate nei mercati.

Il più famoso sicuramente Jln Alor. Qui trovate stand con BBQ che cuociono in continuazione spiedini di tutti i tipi e ristoranti dove fermarvi a riposare. Un’esperienza non solo culinaria, visto lo spettacolo di luci, musica e profumi che si sprigiona in questa via.

Tra i piatti tradizionali da mangiare non perdetevi il Roti canai, il char kway teow, il bak kwa, il nasi lamek e ovviamente il maggior numero di satay che riuscite a ingurgitare.

Non mancate di provare anche la frutta fresca! E se ci riuscite, vista la sua puzza, vi sfidiamo a mangiare il durian!

piatti tradizionali malesi
Insalate di loto in giro per China Town, KL.

Il nostro consiglio è: vivetevi e mangiatevi Kuala Lumpur! Ma dopo aver fatto una bella cura di fermenti lattici prima e durante il viaggio. Per sapere meglio come affrontare il viaggio, vi consigliamo questa lettura. Fidatevi che questa città vi lascerà senza parole.

E per sapere come bruciare tutte le calorie prese mangiando le specialità culinarie che questa città offre, non vi rimane che seguire l’itinerario di tre giorni a Kuala Lumpur!

Labirinto di Horta: una cosa insolita da fare a Barcellona

Barcellona è così ricca di attrazioni e cose da fare che diventa complicato sceglierne solo una. Tuttavia, il Labirinto di Horta è sicuramente una scelta che merita attenzione. Questa attività ancora poco conosciuta e non troppo turistica vi permetterà di vivere per qualche ora la tranquillità e la spensieratezza di un vero local. Situato in una posizione decentrata, lontano dalla frenesia di Barcellona, questo parco è perfetto sia per una passeggiata romantica che per una giornata di divertimento in famiglia. Il Labirinto di Horta si trova nell’omonimo parco a nord-ovest di Barcellona, nel distretto di Horta-Guinardó. È il parco più antico ancora in uso della città, un vero gioiello nascosto che attende di essere scoperto.

Coma arrivare al labirinto di Horta.

È vero che il parco è decentrato e abbastanza fuori mano, ma è ben collegato e facile da raggiungere. Prendiamo come punto di partenza Plaza Catalunya. Qui convergono la maggior parte delle linee della metropolitana, quindi vi sarà facile arrivare per poter prendere la L3, la linea verde, in direzione Trinitat Nova e scendere alla stazione di Mundet.

Una volta fuori dalla stazione, scendete a destra, attraversate e dirigetevi lungo il parco sportivo. Salite verso il Velodrom d’Horta e sarete arrivati a destinazione in circa 10 minuti!

Labirinto de Horta a Barcellona
Il sorriso di chi ha trovato l’uscita.

Informazioni sull’entrata al parco.

Il biglietto per l’entrata al parco è di 2,23€ per gli adulti. Nelle giornate di domenica e mercoledì l’ingresso è gratuito ma ad accesso limitato. Vi sconsiglio però di visitarlo proprio la domenica, data la possibilità di un maggior afflusso di persone. Il parco è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 in inverno e fino alle 20:00 in estate. Controllate gli orari di apertura sul sito ufficiale. Purtroppo, gli animali domestici non possono accedere al parco.

Entrati nel parco, alla vostra destra troverete un bar con punto di ristoro e servizi igienici. Approfittatene, perché non ce ne sono all’interno, anche a causa dei lavori di ristrutturazione nella parte centrale. La torre e la biblioteca sono chiuse per lavori, aggiornamento a settembre 2023.

Cosa vedere all’interno del parco di Horta e la sua storia.

I lavori di questo parco iniziarono nel 1791 da l’idea di creare un giardino neoclassico i cui lavori furono affidati all’italiano Domenico Bagutti. Nel corso degli anni successivi fu ampliato e arricchito di un canale, di alcuni templi, varie terrazze da cui ammirare il parco e di un giardino romantico. Nasce come parco privato della famiglia Desvalls per poi diventare un parco pubblico nel 1971.

parco di barcellona

Il labirinto è ovviamente l’attrazione principale! Una volta entrati dovrete riuscire a trovare la statua di Eros e l’uscita!

Il labirinto di Horta è sicuramene perfetto da fare in compagnia! Io con le mie sorelline tra risate e continui passi indietro ci abbiamo messo 1 ora e 20 minuti. Ma sono sicura che voi sarete molto più astuti e veloci nel trovare l’uscita.

I sentieri sono creati da muri di cipressi recisi e saprete di essere a metà del percorso una volta trovata la piazzola con la statua di Eros. Potrete cantare vittoria sola una volta arrivati alla scalinata con la grande fontana.

Dedicate una bella passeggiata a tutto il parco. Ad esempio, salite la scalinata alla fine del labirinto e ammirate con fierezza dalla terrazza il percorso appena terminato. Alle vostre spalle troverete un bellissimo padiglione in stile neoclassico che affaccia su una piscina che alimenta le fontane del parco in cui potrete scattare bellissime foto giocando con i sui riflessi.

Costeggiate il romantico canale godendovi la pace e la tranquillità nella rigogliosa e ricca vegetazione.

Sicuramente potrete dire di aver vissuto un’esperienza da vero Barcellonese. Ma non perdetevi le prossime avventure in questa fantastica e alternativa città.

Kuala Lumpur: cosa non perdere in 3 giorni!

Kuala Lumpur è la città che non ti aspetti. Quella che ti lascia a bocca aperta per la sua modernità e i suoi quartieri cool e alternativi. Quella che ti sorprende con viste mozzafiato e dove puoi aspettare il bus in compagnia di qualche scimmietta. La città che, a poche ore dal tuo arrivo, ti farà dire: io qui ci vivrei.

O dove apriresti un barber shop! Idea di Riccardo! Entrambi siamo arrivati senza alcun tipo di aspettativa su questa città, ma subito abbiamo capito che sarebbe entrata nella nostra top 5 delle città più belle del mondo. Almeno per quelle visitate fino ad oggi!

Ma cosa ha di così speciale? Quali sono le cose da non perdere in questa capitale asiatica, che forse troppo spesso viene sottovalutata? In questo articolo vi porteremo alla sua scoperta, tra templi induisti maestosi e stradine nascoste dove mangiare il miglior street food della Malesia.

Primo Giorno a Kuala Lumpur.

Kuala Lumpur Tower

Guardando lo skyline di Kuala Lumpur vedrete più di un grattacielo e una torre. La torre visibile da ogni punto della città è la KL Tower, la torre delle telecomunicazioni. Con i suoi 421 metri di altezza (completa di antenna), è la settima torre più alta del mondo. Avrete la possibilità di salire allo Sky Deck a 300 metri di altezza e godere della miglior vista su tutta Kuala Lumpur. Posizionata su una collina, la Bukit Nanas, garantisce un’ottima visuale a 360°. Se poi volete azzardare con un po’ di romanticismo, potrete prenotare all’Atmosphere, il ristorante girevole.

Andate la mattina presto, come abbiamo fatto noi proprio alla sua apertura alle ore 9:00. Se non soffrite di vertigini provate l’emozione di camminare nel vuoto visitando anche lo Sky Box.

Biglietto Sky Deck + Sky Box = 110 RM, circa 25€.

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interno della Kl Tower, malesia
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Kuala Lumpur Forest Eco Park

Rimarrete stupiti di come verrete totalmente scaraventati fuori dalla città in questa vera e propria foresta tropicale. Questo parco è una riserva naturale dal 1906 e si estende per ben 9 e più ettari. Potrete attraversarlo scegliendo tra vari percorsi, passando anche sulla canopy walkway, che noi abbiamo evitato dopo le vertigini alla KL Tower!

Se siete fortunati, potrete scorgere molti animali che vivono isolati dalla città in questa riserva. Altrimenti, dirigetevi a una delle fermate degli autobus, dove è più probabile incontrare le scimmiette! Ebbene sì, abbiamo avuto questa sorpresa! Vi ricordiamo di mantenervi a dovuta distanza, soprattutto se avete cibo con voi, che ovviamente non dovete dar loro.

I locali ci hanno raccontato che durante e dopo il lungo lockdown del Covid, questi animali si sono piano piano allontanati dalla foresta, cercando cibo nei secchioni, abituandosi ormai alla presenza dell’uomo e convivendo con lui anche fuori dal loro habitat. Ingresso gratuito.

scimmie in malesia

Petronas Tower

Le due Torri Gemelle della Malesia. Il primissimo consiglio che ci sentiamo calorosamente di darvi, vista la nostra triste esperienza, è quello di prenotare con larghissimo anticipo! Purtroppo, ci siamo ridotti ad organizzare l’itinerario dei nostri 3 giorni a KL troppo tardi, programmando la visita qui solo il giorno prima. E… abbiamo trovato tutto sold out! Ci siamo dovuti accontentare di vedere le torri dal basso, visitare il complesso di negozi al loro interno e i giardini. La vera attrazione delle torri è il ponte, lo Skybridge, che le collega a 170 metri di altezza.

Biglietto di ingresso: 98 RM.

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MATIC

Siamo capitati presso il Centro del Turismo Malese un po’ per caso, scoprendo poi la gran fortuna di esserci fermati qui. In primis, siamo riusciti ad organizzare l’escursione alle Cameron Highlands. Ci siamo rivolti alle ragazze all’ingresso del centro, dopo aver visto vari coupon dei tour organizzati da loro. Inoltre, abbiamo avuto la fortuna di assistere a uno spettacolo di danza tradizionale malese, con tanto di balletto finale fatto anche da me (Stefania). Che, diciamo, non è stato proprio un gran spettacolo! Per conoscere i vari eventi e gli orari degli show, potete consultare la loro pagina ufficiale. Avrete modo di conoscere approfonditamente la storia di questa nazione e impararne la vera cultura. Inoltre il loro bellissimo giardino è perfetto per una pausa al fresco. Partecipazione agli show gratuita.

Bukit Bintang

È il quartiere dello shopping e del divertimento di KL. Una volta arrivati qui tra grattacieli, negozi di lusso e grandiosi centri commerciali vi chiederete se siete ancora a Kuala Lumpur! Tranquilli succede a tutti. Eppure si sete ancora in questa città asiatica dalle mille sfaccettature. Questa zona è una delle 3 punte della Golden Triangle. Il centro commerciale Pavilion la fa da padrone ma il nostro preferito è stato il Lot 10, al cui piano inferiore troverete tantissimi ristoranti in stile street food dove assaggiare specialità malesi. È la zona perfetta dove passare una serata tra luci e musica di artisti di strada.

Secondo Giorno a Kuala Lumpur.

Batu Caves

Iniziamo la mattinata il più presto possibile visitando questo grandissimo tempio Indù che è il più popolare al di fuori dell’India. Vi troverete davanti ad una statua di ben 43 metri, rappresentante Lord Murugan. Alla sua sinistra un arcobaleno di 272 gradini vi guiderà fin dentro le grotte. Verrete scaraventati in un luogo mistico dove tra canti di pellegrini, urla di galli e il profumo dell’incenso entrerete in un altra dimensione. È senza ombra di dubbio una delle esperienze più forti e dirette con la religione induista. Visitate tutto il complesso che racchiude altri piccoli templi. Attenti alle scimmie, evitate di portare con voi cibo.

L’ingresso è gratuito a parte alcune offerte che potrete voler donare.

Batu caves, Malaysia
Batu Caves e la sua imponente statua.

Thean Hou Temple

La Malesia è il paese in cui si uniscono tre diverse culture: Indiana- Induista, Malese- Musulmana e infine Cinese- Buddhista. E proprio in questo tempio cinese si celebra Buddha. Imponente si eregge in cima all’altura di Robson Heights. Da qui avrete una vista spettacolare di Kuala Lumpur. Questo Tempio inaugurato nel 1989, è dedicato a Thean Hou, la Madre Celeste. Abbiamo avuto la fortuna di assistere ad alcuni matrimoni.

Entrata Gratuita.

Thean Hou Temple, Kuala Lumpur
Thean Hou Temple

Little India a Kuala Lumpur

Continuando in questo viaggio culturale, ci dirigiamo nella piccola India di KL. Chiassosa e colorata come ci si aspetta l’India, avrete occasione di compare un bel sari. Io ne ho preso uno bellissimo verde e ne ho approfittato per riportare qualche braccialetto colorato e cavigliere come souvenir.

China Town

Se lo shopping non vi è bastato, in questo quartiere avrete modo di spendere gli ultimi spicci. Tra street food e bancarelle che si concentrato nella bellissima a vivace Jalan Petaling. Se riuscite ad uscire dal mercato abandonatevi alla rilassatezza e al chill out delle viette adiacenti che offrono localini cool e street art. Un pò per la vicinanza al nostro hotel, un pò perchè ci ha colpito molto, questa è stata sempre tappa serale delle nostre passeggiate. Tanto che l’ultima sera prima della partenza siamo passati a salutare un signorotto di uno stand con cui avevamo fatto amicizia.

Terzo giorno a Kuala Lumpur.

Central Market

Questo mercato coperto è molto elegante e curato. Ma anche un pò turistico. Perciò perfetto se volete riportare qualche souvenir originale. La maggior parte sono negozi di artigianato locale. Quindi acquistando qui aiuterete i locals.

Sin Szeya Temple

Piccolo ma imperdibile, questo tempio va cercato. Si tratta del tempio cinese più antico di KL, realizzato nel 1864 da Yap Ah Loy. Piccolo ma di grande impatto essendo decorato da oggetti di grande valore storico-religioso.

Merdeka Square

Questa grande piazza è il luogo in cui nel 1957 venne dichiarata l’indipendenza della Malesia. E pensare che qui durante il dominio britannico si giocava a Cricket. Su questa piazza si affacciano alcuni importanti edifici come il Sultan Abdul Samad Building e la Cattedrale di Santa Maria. Qui ogni 31 luglio si festeggia l’indipendenza della Malaysia. Guardate in alto per scorgere la grande bandiera nazionale che sventola fiera a 100 metri di altezza

Merdeka Square, Kuala Lumpur, Malaysia
Merdeka Square

Masjid Jamek

La più antica moschea della città, inaugurata nel 1909, si trova a pochi metri dalla piazza dell’Indipendenza. Vi colpirà la sua posizione centrale tra il fiume Klang River e il Gombak River. Spiccano le sue tre cupole e i due minareti. Tutto intorno dei bellissimi giardini con palme che la rendono un luogo di vera pace.

Jalan Alor

Non potete lasciare KL senza mangiare in questo mercato che non dorme mai! Qui a qualsiasi ora troverete tavoli apparecchiati e famiglie che in grande festa condividono il pasto serale. Da grigliate di pesce a fritture di ogni genere avrete l’imbarazzo della scelta.

Terminiamo qui il nostro itinerario di Kuala Lumpur. Se riuscite vi consigliamo di organizzare un’escursione in giornata alle Cameron Highlands. Per sapere dove mangiare vi aspettiamo alla prossima puntata.

Prima di partire scoprite come organizzare al meglio il vostro viaggio in Malesia! E seguici sui nostri social per le prossime avventure!

Faro: il nostro primo giorno in Portogallo.

La nostra avventura portoghese inizia dalla decadente e fascinosa città di Faro, capitale dell’Algarve. Superato da pochi chilometri il confine Spagna\Portogallo, questa cittadina portuale è la nostra prima tappa di questo matto on the road.

Da subito capiamo che le sue vibes così rilassate e chill out, rendono questa città adatta ad una lunga serata di relax tra bianche stradine e un bicchiere di vino fresco, da sorseggiare ammirando il tramonto e il via vai di aerei che letteralmente ti sfiorano la testa.

L’aeroporto di Faro è a soli 4 chilometri dal centro città. Quindi tranquilli quando sentirete dei forti boati e un aereo a sbucarvi alle spalle.

Arrivati con la nostra auto siamo riusciti a trovare uno dei tanti parcheggi liberi in centro. Il più grande è quello di Largo de São Francisco, molto vicino al nostro ostello, così da poterci poi muovere tranquillamente per i 202 kmq della città di Faro a piedi.

La sua storia racconta di insediamenti romani, conquiste arabe e continue dispute con la vicina Spagna, fino alla sua tragica distruzione, a causa di un terremoto, nel 1755. Ma oggi si è lasciata alle spalle tutto questo, mantenendo viva la sua anima cattolica e la sua natura di villaggio di pescatori. E ve ne accorgerete dalle bellissime chiese barocche e dal suo animato porto.

i nidi delle cicogne a Faro, Portogallo
I nidi delle cicogne sull’Arco da Vila.

Cosa vedere a Faro.

Ed è proprio da qui che iniziamo la nostra passeggiata serale. La scritta Faro a cui fanno da sfondo le barchette, vi darà il benvenuto, mentre la musica dei locali vi inviterà a vivervi il momento. Soprattutto all’ora del tramonto, non potrete dire no ad un fresco calice di rosato portoghese.

Il grande giardino di Piazza di Francisco Gomez vi condurrà verso le antiche mura arabe. Ma fermatevi prima ad ammirare la bellissima architettura moresca del Banco de Portugal.

Questa struttura vi attirerà per la sua bellissima porta ad arco e le azulejos che decorano la sua facciata. Proprio accanto alla banca, entrate per ammirare la bellissima chiesa Igreja da Misericórdia. Il silenzio sarà interrotto dallo scricchiolare del parquet che crea un’atmosfera ancora più suggestiva in questo luogo sacro. Biglietto di entrata 2€.

Proseguendo fino alla fine del parco vi troverete davanti l’entrata alle mura antiche della città di Faro. L’Arco da Vila vi apre l’ingresso nel cuore antico della città, quello delle mura arabe. Guardando l’imponente porta, mi sono accorta di qualcosa di strano su entrambi i lati. Due grandi nidi di cicogna che ormai sono diventati le mascotte della città.

capella dos ossos, Faro, Portogallo
I teschi all’interno della Capela Dos Ossos.

Passato l’arco sarà come entrare in un’altra dimensione, un viaggio nel tempo. Le bianche stradine acciottolate e silenziose vi porteranno fino a Largo da Sé e alla sua cattedrale. Il campanile di questa chiesa, costruito nel 1251, è ancora incompleto e l’intera struttura, ha subito così tanti danni e ricostruzioni, da essere un mix di architettura gotica, barocca e rinascimentale. Entrate ed ammirate subito il grande rosso organo che la caratterizza e le decorazioni dell’altare. Se riuscite salite sulla torre.

Poco distante si trova il Museu Municipal de Faro, interessante per conoscere meglio la storia di Faro.

Un luogo che non potevo assolutamente perdere qui a Faro è la , forse un pò macabra, Igreja do Carmo e con la sua Capela dos Ossos de Faro. Quindi attraversando la città in direzione nord, scattando foto qua e là di vecchi e abbandonati edifici ricoperti di azulejos, sono arrivata a destinazione. La grande piazza regala una vista completa sulla facciata principale della chiesa Igreja do Carmo, in stile barocco, caratterizzata dalle due torri campanili.

Entrate dalla porta sinistra, ammirate le sue bellissime decorazioni in oro, il grande altare e la freccia sulla destra che indica la Capela dos Ossos de Faro.

Lo so, adoro le cose macabre e spettrali ma per me questo era un must di Faro. Attraverserete una sala in cui ammirare alcuni affreschi dei passati vescovi, uscendo da una porticina, vi ritroverete in un piccolo giardino interno. Alla destra alcune lapidi, un piccolo altare e a sinistra la Cappella delle Ossa. Teschi e ossa ricoprono le intere pareti di questa cappella. Per l’esattezza 1275 teschi, alcuni ormai rovinati dal tempo. Appartenevano ai monaci carmelitani di questa chiesa. Nel 1816 furono riesumati dal cimitero di Faro, quello davanti, e posizionati con grande maestria architettonica qui.

A completare l’allegro quadro, la frase che troverete all’entrata della cappella: “Noi ossa che qui stiamo, le vostre aspettiamo.” Ma che carini!

Lasciamo il centro di Faro per dirigerci verso la sua riserva naturale: Parque de Ria Formosa. Qui potrete prendere un traghetto e girare la zona avvistando tanti dei suoi abitanti. Dai fenicotteri alle cicogne. Noi abbiamo avuto la fortuna lungo la strada di incontrare un camaleonte. Sono protetti e in via d’estinzione, quindi se ne avvistate uno potete segnalare la sua presenza all’associazione Vita Nativa che provvederà a tenere monitorata poi la zona per capire meglio i loro spostamenti.

Dove dormire.

Abbiamo dormito per questa unica notte a Faro in un giovanile e colorato ostello in pieno centro: Ria Terrace. Hanno un parcheggio momentaneo, per il tempo necessario di fare il check-in e scaricare i bagagli. Andate poi nel parcheggio menzionato sopra. Ha camere matrimoniali e una bellissima terrazza con bar, dove poter fare anche la colazione da se, in quanto munita di cucina. Perfetta per un pò di relax o per godersi, come ho fatto io, l’alba. Si trova nei pressi di Rua do Prior, la zona della night life. La sera potrebbe esserci un pò di casino dovuto ai tanti locali. Noi abbiamo dormito come sassi! Nanà compresa. Ah si, particolare: la struttura è Pet Friendly!

 
serate portoghesi

Dove mangiare a Faro.

Per l’aperitivo e il dopo cena vi consigliamo la vivace zona di Rua do Prior.

Abbiamo testato per voi: Grains 864 Brewpub. Un piccolo birrificio con tavolini all’aperto e una buona lista di birre anche locali. Proprio di fronte c’è il Se7e Pedras. Un bar wine e restaurant in cui abbiamo preso alcuni cocktails ben preparati. Non abbiamo mangiato ma i piatti che ci passavano accanto erano molto invitanti ed é molto caratteristico perchè al suo interno c’è anche una biblioteca.

Per la cena, dopo una non troppo lunga attesa, abbiamo mangiato da Old Tavern, nella città vecchia. Ambiente molto rilassato e casareccio, una vera taverna! Con tovaglie a quadratini e personale allegro e gentile, è arrivata anche la ciotolina per Nanà!

Cen tipica a faro, Portogallo

Termina così questa nostra passeggiata in questa piccola ma ricca città che ci ha dato il benvenuto in Portogallo nei migliori dei modi.

Continuiamo il nostro on the road con la nostra macchinetta e voi rimanete sintonizzati per conoscere la prossima tappa!

Mini itinerario di Valencia: 5 cose da non perdere!

Anche se una visita a Valencia in pochissime ore potrebbe sembrare una pazzia, ecco le cose da non perdere in poco tempo nella città della Paella!

Ovviamente Valencia è molto più che una Paella, ma se ci conoscete bene, ormai saprete che non potevamo passare per la Spagna senza mangiarne una! Abbiamo avuto modo di visitare questa vivace e giovanile città del sud della Spagna diversi anni fa. Così da poter dedicare una visita veloce e un ripasso delle cose da non perdere a Valencia anche se solo in pochissime ore!

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Essendo arrivati con la nostra auto abbiamo dovuto cercare un parcheggio. Grazie all’applicazione Parkimeter, abbiamo potuto parcheggiare la nostra auto in un parcheggio privato a soli 5€ per tutta la giornata! Lasciata la nostra auto abbiamo continuato fino in centro a piedi.

Valencia è una città tranquillamente visitabile a piedi, con mezzi ma anche con gli economici taxi. L’itinerario che segue è stato fatto tutto a piedi. Tranne lo spostamento alla Ciutat de les Arts i les Ciències.

Le 5 cose da non perdere a Valencia.

  • Barrio del Carmen e il centro Històrico
  • Mercato centrale
  • Bere un Horchata da Santa Catalina
  • Mangiare la Paella
  • Ciutat de les Arts i les Ciències

Mini itinerario di Valencia!

Iniziando dal centro Historico, che comprende il Barrio del Carmen, partiamo proprio da nord. Da Plaza del Carmen dove potrete ammirare la seicentesca barocca Iglesia del Carmen. Da qui vi incamminatevi per le medievali stradine di questo quartiere che di notte si trasforma in uno dei più vivi della città.

Se avete voglia e tempo di musei qui non potete perdervi l‘Istituto Valenciano di Arte Moderna (IVAM), uno dei più importanti della Spagna. Proseguendo verso il centro Historico dirigetevi a Plaza de la Virgen. Qui troverete: La Basilica della Virgen de Los Desamparados dietro cui si trova la Cattedrale de Santa Maria de Valencia. Costruita nel 1238 dove un tempo sorgeva la moschea della città è un tripudio di architettura barocca, gotica e romanico.

Siamo nel cuore di Valencia, nel suo animo più antico risalente addirittura ai romani. Arrivati a Plaza della Reina, una delle piazze principale di questa città, puntiamo verso La Lonja, dichiarato Patrimonio dell’Unesco nel 1996, è l’antico mercato della seta, centro del commercio valenciano dell’epoca. Oggi ospita l’Accademia Culturale di Valencia.

Abbiamo camminato abbastanza per concederci la prima pausa culinaria: il Mercado Central, proprio di fronte alla Lonja. Questo mercato ha l’appellativo di mercato coperto più grande d’Europa. Inaugurato nel 1928, vanta circa 900 banchi di frutta, verdura, carne, pesce di produzione locale. Tappa che per noi è davvero imperdibile tra le cose da non perdere a Valencia.

Incamminandoci verso sud ci troveremo nella grandissima Plaza del Ayuntamiento dove non potrete non notare la bellissima struttura neoclassica del Municipio che ospita il Museo Historico Municipal. Altra meraviglia architettonica da ammirare è la Posta Centrale, visitabile al suo interno. Attenti ai due leoni da cui potrete mandare un cartolina imbucandola direttamente in bocca.

Qui potrete darvi allo shopping tra i tanti negozietti e i grandi marchi all’interno del centro commerciale El Corte Ingles. Ai limiti del quartiere storico possiamo dirigerci alla Estacion de Norte, non per prendere un treno ma per ammirare la sua architettura valenciana, non perdendovi anche il suo interno. Noi anni fa ci stavamo per perdere il treno per Barcellona!

Dietro la stazione si trova Plaza de Toros dove si trova l’arena delle corride, costruita tra il 1850 e il 1860. Se siete interessati alle corride potete visitare l’adiacente Museo Taurino. Altrimenti continuando verso sinistra potrete gustarvi una tapas al Mercado de Colon, finendo così la nostra passeggiata nel quartiere storico di Valencia.

Ma tra le cose da non perdere assolutamente a Valencia, anche se con pochissimo tempo, c’è il futuristico megacomplesso: Ciutat de les Arts i les Ciències.

citta della scienza e delle arti da non perdere a vaencia
Città delle arti e della scienza.

Per arrivarci vi consigliamo un taxi, con pochi euro sarete qui, visto il poco tempo a disposizione.

Premessa: per visitare tutta La Città della Scienza, opera del grande architetto Santiago Calatrava, non basta un giorno. Figuriamoci in poche ore! Ma vale la pena anche se visitato solo esternamente.

Questo complesso comprende: Oceanografico, Hemisferic, il Museo della Scienza, Palazzo delle Arti, Umbracle e il Palazzo delle Esposizioni. Ci sembra quindi abbastanza evidente che nella nostra piccola passeggiata in giornata potremmo solo osservare da fuori questi capolavori di architettura organica. Tutto il complesso si trova dove un tempo scorreva il fiume Turia.

tutti insieme in spagna
A Valencia con Nanà.

Cosa mangiare a Valencia.

Ok il poco tempo, ma dopo questa bella camminata, che ci ha impegnato almeno 4 ore abbiamo bisogno di ricaricarci. E Valencia offre alcune delle prelibatezze culinarie della Spagna che non vanno assolutamente perse! Uhm da dove iniziare?

Alla mattina è obbligatorio fare colazione con Horchata e fartons. L’Horchata non è l’orzata! Si tratta di una bevanda valenciana ottenuta dalla chufa, che cresce proprio in questa zona, oltre che in Sicilia ed Africa. Viene sempre accompagnata da questi dolci lunghi che dovete inzuppare nell’Horchata, come fanno i veri valenciani. E dove bere la migliore?

Horchateria de Santa Catalina: già la sua entrata catturerà la vostra attenzione con delle bellissime decorazioni in piastrelle di ceramica e l’antica insegna. Oltre all’horchata potrete gustare una cioccolata calda accompagnata dai Churros, ma magari in inverno! Noi l’abbiamo presa da asporto perchè Nanà non poteva entrare ma gustarla in questo locale di altri tempi e rilassarsi un pò come fanno i locals è sicuramente tra le cose da non perdere a Valencia. Se come noi andate un pò di fretta e volete gustarvela passeggiando, troverete tanti piccoli carretti con signore che la vendono per la città.

Cosa non deve assolutamente mancare nel vostro viaggio? L’assicurazione e si anche in Europa! Mi raccomando, partite sempre sereni con una buona assicurazione sanitaria e annullamento. Noi ormai da anni ci affidiamo a HeyMondo e, grazie a noi, potete avere uno sconto speciale del 15%. Approfittatene e partite sereni!

Esiste Valencia senza una bella Paella? Direi di no! La nostra veloce tappa in realtà era proprio per mangiare una delle migliori Paelle di Valencia. Siamo fortunatamente riusciti a trovare un posto da Los Gomez Taberna. Questo caratteristico e giovanile locale ci ha accolto con grande gentilezza dello staff. Abbiamo ordinato la loro Paella originale. Sappiate che se è davvero un paella cotta al momento avrete almeno un’attesa di mezz’ora dall’ordine. Così noi abbiamo ingannato l’attesa con una birra fresca e le loro deliziose crocchette di baccalà e quelle di salame iberico. La nostra paella è arrivata insieme alle istruzioni su come mangiarla come un vero local. E rispettandole tutte, dal mangiarla direttamente dalla padella a dividerla in parte uguali per i commensali, non abbiamo lasciato neanche un chicco di riso!

Purtroppo è giunta l’ora di lasciare Valencia! Ma almeno lo facciamo con la pancia piena! E soddisfatti di essere riusciti, anche se in poche ore, a fare un giro di questa briosa città riuscendo nell’intento di completare almeno queste 5 cose da non perdere a Valencia.

La strada verso la meta finale è ancora lunga. Saltiamo in auto e mettiamo su la nostra playlist di viaggio. E voi seguiteci nella prossima tappa!

Il nostro matrimonio a tema viaggio!

Se la nostra storia d’amore è iniziata con un viaggio, come poteva il nostro matrimonio non essere proprio a tema viaggio?

Quando abbiamo deciso che finalmente eravamo pronti a prendere questo biglietto di sola andata per una vita insieme, abbiamo iniziato a pensare a come svolgere e creare una cerimonia che potesse rappresentarci il più possibile. Il tema era ormai deciso, così ci siamo concentrati sulla scelta della location giusta e del catering, le due cose che vi porteranno via la maggior parte delle energie… ma tranquilli, ce la potrete fare!

Le idee per organizzare un matrimonio a tema viaggio sono arrivate man mano, con un po’ di fantasia e qualche aiuto dal web. In questo articolo vi mostreremo e vi linkeremo tutto ciò che ha reso unico il nostro matrimonio a tema viaggio, sperando di potervi aiutare e ispirare nell’organizzazione di questa grande avventura!

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Partecipazioni, bomboniere e altre idee per un matrimonio a tema viaggio

Abbiamo iniziato dalle partecipazioni. Dovevamo informare gli invitati dell’evento… e perché non farlo presentandogli un bel biglietto aereo?

Dopo aver girato a lungo tra siti e copisterie, non soddisfatti di ciò che ci veniva proposto, mi sono messa al computer e ho creato da sola una grafica personalizzata. L’abbiamo poi stampata su cartoncino, ritagliata e inserita all’interno di buste vintage! È stato un lavorone, ma la mia passione per la grafica e i lavori di decoupage mi ha aiutata tantissimo a realizzare tutto in poco tempo e con il risultato che desideravo!

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Bomboniere: volevamo qualcosa di utile e riutilizzabile. E fortunatamente abbiamo subito trovato ciò che faceva al caso nostro: tappi con rosa dei venti e apribottiglie a forma di aereo! Presi online e arrivati direttamente a casa, li abbiamo abbinati a delle scatoline a forma di pacchi spedizione vintage, dove abbiamo inserito i classici 5 confetti e il bigliettino fatto da noi!

il nostro menù passaporto
quanto love in Irlanda del Nord

Per l’allestimento delle bomboniere ci siamo ispirati alla meta del nostro viaggio di nozze: le Hawaii! Una sdraio, un telo da mare, un po’ di frutta esotica e tante valigette, dove abbiamo sistemato le bomboniere!

Anche per le decorazioni della tavola abbiamo pensato a tutto noi! I nomi dei tavoli erano quelli delle città delle nostre avventure passate. Qui abbiamo inserito una delle nostre grandi passioni: la birra. Amiamo assaggiare birre locali durante i nostri viaggi… quindi, purtroppo, ne abbiamo dovute bere un bel po’! Non è stato facilissimo trovarle tutte, ma ce l’abbiamo fatta! Grazie al papà falegname ho ricavato da alcuni tronchi delle basi su cui poggiare le bottigliette di birra, usate come vasetti per i fiori. Ovviamente, ogni tavolo era decorato con birre provenienti dalla città che rappresentava. Abbiamo completato il tutto con una cartolina vintage della destinazione che dava il nome al tavolo.

Tableau: ho creato un tabellone delle partenze, dove ogni ospite poteva trovare la propria “destinazione”. Sì, anche questo è stato impegnativo da realizzare, ma vi assicuro che quando c’è passione tutto diventa più semplice. Ecco qui il nostro tableau perfetto per un matrimonio a tema viaggio!

E gli amici? Li abbiamo mandati a divertirsi a Las Vegas! Per loro abbiamo riservato un tavolo imperiale, decorato con bottiglie di alcolici americani usate come portafiori e abbellito con carte da poker e fiches.

Il nostro tavolo era dedicato alla città che ha coronato il nostro amore: Dublino! La città in cui, otto anni prima, avevamo deciso la data del nostro matrimonio. E quindi… bottiglie di Guinness a go-go!

Il menù-passaporto, sempre realizzato da me, lo abbiamo posizionato su ogni postazione, insieme al segnaposto. I colori scelti erano in tonalità pastello, studiati in base ai colori dei bicchieri. Abbinato al menù-passaporto abbiamo trovato delle valigette che ho decorato con dei ciondolini a tema viaggio, come la Torre Eiffel, il Big Ben, uno zainetto e un aereo. Li ho scovati nel nostro amatissimo mercato di Roma: Porta Portese. Per i bimbi, invece, ho realizzato a mano dei piccoli mondi in feltro, all’interno dei quali ho inserito delle caramelle.

Il nostro matrimonio si è svolto con una cerimonia non religiosa. Ci siamo sposati tre giorni prima in Comune e, nella location, abbiamo ricreato una vera e propria cerimonia nuziale, all’interno di un bambuseto.

I testimoni erano ai nostri lati, e la celebrante, mia sorella, ha svolto l’intero rito. Il tavolo era decorato con mappamondi e valigie. E la nostra Nanà ci ha portato le fedi… adagiandole sul nostro cuscinetto a forma di cartolina!

Per la musica abbiamo scelto un fantastico gruppo rock che ci ha fatto ballare tutti, suonando sopra un bel tappeto con la Union Jack! Più rock di così!

La torta: ecco il nostro cake topper! Ho cercato di personalizzarlo un po’, inserendo piccoli dettagli che parlano di noi. Ma quanto ci somigliano?!

Se per il vostro viaggio di nozze state volando fuori dall’Italia e avete bisogno di connessione, approfittate del nostro sconto del 5% sulle eSIM di Holafly. Le abbiamo ormai testate ovunque e possiamo garantirvi che riuscirete a condividere in diretta ogni momento speciale della vostra luna di miele.

La serata è terminata nel delirio più assoluto! Ovviamente non potevano mancare il lancio del bouquet di orchidee fucsia e quello della giarrettiera!

Creare da soli un matrimonio a tema viaggio non è stato facile, ma è stato tutto perfetto e originale. La festa più grande che potessimo mai organizzare, riuscita meglio di come ce la siamo sempre sognata!

Ormai sono passati 5 anni da quel giorno e ci sembra impossibile! È proprio vero: come vola il tempo quando si viaggia!

Nuotare con Nemo alle isole Perhentian: cosa fare e vedere.

Quando si pensa a isole paradisiache e piccole come le isole Perhentian si pensa solo a relax e a lunghe passeggiate sulla spiaggia.

Attenzione: alle isole Perhentian il relax sarà l’ultima delle attività! Ogni giorno sarai così impegnato in trekking e snorkeling che dovrai riposarti una volta tornato a casa. Ogni sera andrai a letto così stanco e carico di adrenalina per le esperienze vissute in giornata che dormirai come un sasso o meglio uno scoglio!

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Quali escursioni fare alle Isole Perhentian.

Ovviamente il mare vi colpirà subito per i suoi colori e la sua acqua così limpida da riuscire a vedere tutti i pesciolini che la popolano. Iniziare quindi con delle escursioni è l’ideale. Noi ci siamo sempre affidati al piccolo chiosco di Nia Cafe, organizzandoci di giorno in giorno. La prima esperienza che abbiamo fatto è stato il giro completo dell’isola di Palau Besar. Siamo partiti la mattina alle 9:00 dal piccolo molo lì davanti, eravamo solo noi due e una famiglia di 3 persone. Il simpatico zio di Nick ci ha portato a scoprire le spiagge più nascoste oltre che le classiche mete turistiche.

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Abbiamo nuotato a largo di Turtle Beach, buttandoci direttamente dalla barca. Abbiamo avuto la fortuna di vedere e la possibilità di nuotare accanto ad una tartaruga. Momento indimenticabile. Ma mai come quando tutta tranquilla nella barriera corallina di Fish Point mi sono ritrovata davanti un pesce Napoleone. Andate e cercare su Wikipedia le sue dimensioni e immaginate quale può essere stata la mia reazione. Vi posso assicurare che volendo si può camminare sull’acqua!

pesciolini colorati alle Isole perhentian, malesia
I coloratissimi pesci pappagallo.

Qui la barriera corallina è tra le più belle e vive che abbia mai visto. Cercate Nemo tra gli anemoni, ma mi raccomando non toccate nulla, soprattutto il corallo o le stelle marine!

Molto più tranquilla, per assurdo, è stata la nuotata fatta con i squali a Shark point. Il nostro driver ci aveva dato tutte le raccomandazioni sulle distanze da mantenere e come comportarci prima di tuffarci per ammirare questi elegantissimi esseri nuotare pacifici in queste paradisiache acque.

Da qui il nostro ultimo point sono state le cascate di Lata Air Berani. Questa sorgente di acqua dolce rifornisce tutta l’sola e potrete bere la sua fresca acqua prima di rientrare alla base. Quasi tutti i tour offrono lo stesso itinerario, potete però accordarvi per inserire anche spiagge di Palau Kecil. Noi purtroppo siamo stati abbastanza sfigati ed il mal tempo ci ha impedito di fare altre escursioni in mare al di fuori di questa. Ma ricordatevi che le isole Perhentian sono ricche di lussureggianti foreste da esplorare!

Quindi non potendo andare in mare ne abbiamo approfittato per cercare le scimmiette nella giungla! Abbiamo seguito, sull’isola di Palua Besar, insieme a una coppia di amici conosciuti lì, il percorso che dal Cozy Chalet ci ha portato fino a Turtle Beach. Mi raccomando state attenti: seguite il percorso, non disturbate gli animali, non lasciate i vostri rifiuti e usate tanto ma tanto spray anti zanzare!

Abbiamo visto tante scimmiette saltanti, pipistrelli giganti, scoiattoli e varani d’acqua asiatici! Attenti a non iniziare il percorso troppo tardi per rischiare di dover tornare al buio. Questa è stata la prima volta che siamo riusciti a vedere delle scimmie nel loro habitat.

Palau Kecil siamo riusciti a visitarla con un trekking partendo da Fishing Village e arrivando a Long Beach. Quindi l’abbiamo attraversata da sud a nord ovest. Abbiamo seguito il percorso

segnalato facendoci aiutare dai locals. Qualche giorno prima c’era stata una tempesta e c’erano alcuni alberi caduti. Il percorso è abbastanza tranquillo e facile, attenti alle radici e alle scimmie! Il consiglio datoci dai locals è stato quello di tenere in mano un bastone nel caso fossimo stati attaccati da queste simpaticissime bestioline. a differenza delle scimmie su Palau Besar, loro sono molto meno abituate alla presenza dell’uomo. Non abbiamo capito se abbiano voluto metterci paura o allarmarci davvero, comunque tutto è andato bene.

Si tratta delle scimmie Langur, piccoline e agili. Se non disturbate vivono tranquille sugli alberi. Quindi nessuna paura, l’importante è sempre mantenersi a distanza. Gli incontri non sono finiti perchè verso la fine abbiamo avuto modo di conoscere anche il Varano d’acqua asiatico, di cui forse mi preoccuperei di più. Solitamente lo trovate nei pressi dei villaggi a rovistare nella spazzatura. E anche lui se non disturbato vive tranquillo e rilassato. Alla fine di tutte queste avventure ci siamo rilassati sulla spiaggiona di Long Beach, mangiando in uno dei tanti locali sulla spiaggia. Tornando con un taxi boat a Palau Besar sotto un temporale! Temporali che ci hanno accompagnato tutte le sere per tutti e 4 i giorni! Fortunati eh?!

Cosa avere nello zaino.

Ci teniamo a consigliarvi alcune cose essenziali da avere con voi in un viaggio alle isole Perhentian.

Protezione solare e dopo sole sono le prime cose da mettere nello zaino, ma se avete intenzione di fare snorkeling vi consigliamo una magliettina da surf. Vi coprirà meglio e più a lungo dai raggi solari. Se non avete abbastanza spazio per mettere la maschera da snorkeling tranquilli perchè potrete prenderle a noleggio.

Ma una cosa che dovete avere sempre ai pedi sono le scarpette per gli scogli. Non solo per i fondali rocciosi o i resti dei coralli che potrebbero anche ferirvi ma per i pesci pietra. Sono molto più comuni di quello che potevamo pensare. Certo non sono una garanzia ma una protezione in più ve la daranno.

Portate un buon repellente per zanzare da avere soprattutto se vi addentrate nella giungla, magari abbinato ad uno stick dopo puntura.

Per fare questi percorsi l’ideale è avere delle buone scarpe da trekking. in alternativa una scarpa da ginnastica ma mai e poi mai infradito!

E buon senso informarsi con i local delle condizioni dei sentirei e chiedere sempre consigli prima di intraprendere un trekkenig, soprattutto se ci addentra da soli nella foresta.

Ma malgrado la pioggia, il vento e alcune escursioni saltate siamo felici del tempo e delle avventure vissute alle Isole Perhentian. Portiamo nel nostro cuore questo viaggio grazie alla bellezza non solo dei paesaggi ma soprattutto a quella delle fantastiche persone che abbiamo avuto modo di conoscere.

Ora che sapete cosa fare alle isole Perhentian non vi rimare che informarvi su come arrivare qui e decidere dove passare il vostro soggiorno in questo angolo di paradiso malese.

Isole Perhentian: dove dormire e mangiare.

Nell’organizzazione di un viaggio è essenziale sapere dove dormire e mangiare, soprattutto alle isole Perhentian . Organizzarci per le isole Perhentian è stato facilissimo. E lo sarà ancora di più per voi grazie ai nostri consigli!

La prima cosa da fare nel prenotare un soggiorno alle Isole Perhentian è scegliere l’isola più adatta a voi!

Palau Kecil è la più piccolina, attraversabile in pochi minuti e quella più gettonata dai giovani che vogliono un pò di vita notturna. Non aspettatevi mega discoteche, ma la sera si organizzano party sulla spiaggia ed è quella che offre maggior scelta negli alloggi con grandi resort con villette e bungalow.

Palau Besar è la più grande e selvaggia. Più tranquilla e adatta a coppie e famiglie. Pochi resort che si distribuiscono su diverse coste raggiungibili con taxi boat o sentieri nella giungla. Vita notturna inesistente a parte i pochi ristoranti in cui cenare. Noi abbiamo deciso di soggiornare qui ed è stata la scelta perfetta! Avendo fatto amicizia con i locals e con alcuni gruppi di visitatori come noi, ci siamo sempre ritrovati in compagnia e a passare lunghe serate di chiacchere guardando il mare.

Che scegliate di soggiornare su Palau Besar o Palau Kecil la scelta degli alloggi sarà abbastanza varia ed adatta ad ogni portafoglio. Potrete scegliere tra grandi resort con ogni comfort e strutture più piccole e probabilmente più caratteristiche.

Dove dormire alle isole Perhentian

Come detto in precedenza, noi abbiamo deciso di soggiornare sull’isola più grande e tranquilla per goderci un pò più di relax: Palau Besar. Trovandoci comunque sempre in grande compagnia di locals e altri viaggiatori. La scelta del pernottamento è stata in verità molto dettata dal poco anticipo della prenotazione e di conseguenza dai posti ancora disponibili. Ma questo non vuol dire che la scelta del nostro alloggio non sia stata azzeccata! Anzi!

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Abbiamo alloggiato per 4 notti al Suhaila Palace, sulla costa occidentale dell’isola. Affaccia proprio davanti Palau Kecil ed è la costa più attrezzata e ricca di strutture ricettive. A est l’isola è totalmente disabitata. Gestito da un gruppo di gentilissime ragazze, il Suhaila Palace è perfetto per godersi quest’isola. Senza troppe pretese avrete una camera spaziosa con aria condizionata, wi-fi, bagno e tutti gli essenziali. Molto spartano ma a nostro avviso perfetto per vivere ancora con più coinvolgimento la tranquillità e semplicità delle isole Perhentian. Avevamo una stanza al piano superiore con un terrazzino che affaccia proprio sul mare. Inutile dirvi l’emozione di aprire le tende la mattina. Al piano di sotto trovate un piccolo market e un baretto dove mangiare dalla colazione alla cena.

Puoi prenotare la tua struttura alle Isole Perhentian tramite Booking.com o il banner affiliato che trovi qui sotto.

suhaila palace a palau besar, malesia
Suhaila Palace, Palau Besar.

Dove mangiare a Palau Besar

Questa parte dell’isola è quella più viva ed abitata quindi la maggior parte dei ristoranti, che sono poi quasi tutti dei resort, li trovate qui. Non avrete quindi grandissima scelta su dove mangiare alle isole Perhentian ma non sarà di certo un problema trovare posti dove farlo bene. Uno dei ristoranti più gettonati, oltre che per dormire nelle sue villette affacciate sulla spiaggia o nei suoi bungalow, è il Tuna Bay. Noi ci abbiamo provato per ben due volte ma purtroppo dobbiamo dare un riscontro negativo. Posto secondo noi un pò sopravvalutato e molto caro, andate presto la sera perchè si riempie subito. Quello che ci è piaciuto tanto sono state la gentilezza e simpatia del personale.

Alla sua destra si trova il Beach Box. A conduzione familiare, per cenare qui dovete prenotare e scegliere in anticipo uno dei due menù giornalieri. Preparano anche cocktails da sorseggiare su una sdraia vista mare. Ci abbiamo fatto una squisita cena e colazione con french toast più volte. Anche qui: la cordialità del personale è indescrivibile.

Passeggiando verso il molo, alla vostra sinistra, noterete un piccolo chiosco sulla spiaggia: Nia Cafe. Ecco questo è uno dei nostri posti del cuore. Ci siamo fermati una mattina per fare colazione e da quel giorno è diventato il nostro punto di riferimento. Intanto da mangiare è tutto buonissimo!

A pranzo provate tutte le specialità locali come il kuey teow. Noi eravamo fissi lì per il mango lassi che vi obblighiamo ad assaggiare! E poi perchè ormai avevamo in nostro amico Nick, che ci ha dato sempre grandi consigli e ci ha raccontato tutto quello che sa su queste isole. Offrono anche servizi di taxi boat ed escursioni.

Abdul Chalet, poco dopo è perfetto per una cena tipica di pesce, ovviamente sempre freschissimo. Molto spartano ma caratteristico.

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Se riuscite a spostarvi verso nord fermatevi al Perhentian Island resort. Affaccia su Teluk Pauh, una bellissima spiaggia, dove siamo arrivati in seguito ad un trekking. È stato il posto perfetto per riposarsi con un gelato e della frutta fresca. Ci è sembrato uno dei posti più chic dell’isola.

Notate bene: essendo queste isole, così come tutta la Malesia, di origine islamica sarà molto difficile trovare alcolici o anche una semplice birra. Su questo lato dell’isola troverete alcolici solo da Tuna bay e da Beach Box. Tenete presente che tutti i locali sull’isola chiudono presto.

Una cosa che vi farà vivere come dei veri locals è camminare scalzi. Lasciate direttamente le vostre scarpe in resort anche perchè nella maggior parte dei locali, se non in tutti, è vietato entrare con scarpe o infradito, che dovrete lasciare fuori. Gustatevi una colazione o una cena con la sensazione di libertà che vi darà avere la sabbia sotto i piedi.

Ora che avete sapete come arrivare , dove dormire e mangiare non vi rimane che bruciare qualche caloria scoprendo cosa fare e dove nuotare alle Isole Perhentian!

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