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Autore: vabbeiovado@hotmail.com

Chicago: tutto quello che devi vedere e fare

Ricordo ancora la prima volta che, alzando lo sguardo al cielo tra i grandi grattacieli, ho pensato: “Ok, Chicago mi ha già rapita!” Venivamo da un doppio soggiorno a New York, una città che ci aveva già conquistato il cuore e che era al primo posto della nostra top ten americana. Tuttavia, Chicago è riuscita più volte a scalare la vetta. Con i suoi tramonti sul lago Michigan, le passeggiate lungo la Magnificent Mile e gli aperitivi al 96° piano di un grattacielo, ha sicuramente reso questo viaggio nella Windy City indimenticabile.

Arrivare ormai è molto semplice: ci sono voli diretti da Roma e Milano con ITA, American Airlines e British Airways, solo per citarne alcune. Il suo aeroporto, il Chicago O’Hare, è uno dei più importanti e trafficati degli Stati Uniti, perfettamente collegato al centro città. Tra l’altro, tutti abbiamo visto questo aeroporto nella famosa scena di “Mamma ho perso l’aereo”.

Prima di partire per il nostro itinerario, facciamo un po’ il punto su questa città. Chicago è la terza città americana per grandezza e importanza dopo New York e Los Angeles. È una metropoli vibrante e vivace che affaccia sulle rive del lago Michigan, che vi sembrerà in realtà un mare. Il suo soprannome è Windy City perché qui il vento tira forte, soprattutto in inverno, quando le temperature possono scendere sotto i -10°C. In estate, il lago Michigan vi darà modo di rilassarvi su una delle sue tante spiagge attrezzate. Una delle più belle è certamente North Avenue Beach.

Tra le sue prelibatezze culinarie non potete perdere la Deep Dish Pizza, magari sorseggiando una birra Goose Island Brewery , meglio se davanti a una partita dei Chicago Cubs.

Le cose da fare a Chicago sono tantissime. Qui proveremo ad elencarvi quelle che più ci hanno entusiasmato e che consigliamo di non perdere nel vostro prossimo viaggio in questa meravigliosa città del Midwest.

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Cosa vedere e non perdere a Chicago

Millennium Park

Il Millennium Park è una piccola porzione del grandissimo Grant Park, il polmone verde della città, sede di grandi eventi e punto di incontro per la popolazione. Soprattutto in estate, quando si svolge il leggendario Lollapalooza Festival, che purtroppo noi abbiamo mancato per poco. È stato inaugurato nel 2004 e si estende per circa 100.000 metri quadri. In realtà, è un grande giardino pensile, il più grande del mondo, situato sopra un grande garage e alla stazione dei treni. Comprende al suo interno grandi attrazioni culturali e artistiche. Tra le più famose vi segnaliamo:

The Bean: il grande fagiolo di Chicago, un’opera che è sempre stata amata e odiata dai suoi cittadini. Si tratta di un’opera dell’artista britannico Anish Kapoor. Divertitevi a scattare simpatiche foto con l’intero skyline di Chicago alle vostre spalle.

Crown Fountain: opera dell’artista catalano Jaume Plensa, queste due fontane rappresentano due grandi torri di vetro e LED che proiettano volti intenti a “sputare” acqua. Molto spesso, in estate, c’è chi ne approfitta per rinfrescarsi.

Pritzker Pavilion: un fantastico anfiteatro all’aperto che in estate ospita concerti ed eventi. È un’opera dell’architetto di fama mondiale Frank Gehry.

Partita di Baseball

Una delle esperienze più americane e uniche che potete fare in questa città è sicuramente assistere a una partita di baseball. Questo sport attira tantissimi cittadini tifosi delle due grandi squadre della città: i Chicago Cubs e i Chicago White Sox. I primi giocano nello storico stadio Wrigley Field. Questo stadio, costruito nel 1914, in origine si chiamava Weeghman Park in quanto casa della squadra dei Chicago Whales, una lega che fallì lasciando posto ai Chicago Cubs. Acquistato poi nel 1926 dalla famiglia Wrigley, prese il loro nome. Ad oggi è l’unico stadio ad avere ancora in uso un tabellone dei punti manuale. Questo stadio è circondato da locali e pub in cui scendere poi a festeggiare, in una zona tranquillamente raggiungibile con i mezzi anche di sera.

I Chicago White Sox giocano invece al Guaranteed Rate Field. In origine, le prime partite si tenevano al Comiskey Park, fino al 1991, anno di costruzione del vicino e moderno New Comiskey Park, oggi Guaranteed Rate Field. Si trova ad Armour Square, nella zona sud di Chicago, servito anch’esso da ottimi collegamenti pubblici.

Per acquistare i biglietti per le partite delle due squadre potete scegliere tra: acquistarli sul sito ufficiale della MLB ( noi li abbiamo sempre acquistati qui) iscrivendovi alla newsletter, tramite agenzie esterne, direttamente al botteghino o semplicemente dalla vostra app di GetYourGuide.

Il costo dei biglietti varia in base al posto scelto: solitamente si parte dai 15€ in su. Una partita di baseball può durare anche più di 4 ore, quindi prendetevela comoda e organizzate il vostro itinerario tenendo conto della durata massima di una partita. Se poi, come noi, scegliete di salutare i giocatori dopo 3 ore, direi che è più che comprensibile. Io, ad oggi, dopo aver visto giocare anche i Boston Red Sox, fatico molto a capire le regole di questo sport. Ma il bello sta nell’esperienza tipicamente americana che vivrete assistendo a questo evento.

Obbligatori: berretto, birra e hot dog!

Art Institute of Chicago

Questo museo è tra i più belli e visitati degli Stati Uniti. Noi ci abbiamo passato ore ad ammirare la sua preziosa collezione, soffermandoci a lungo sul nostro quadro preferito, il capolavoro dell’arte americana per eccellenza: “Nighthawks” di Edward Hopper. Questo museo ha una superficie di ben sto s92.000 mq, quindi preparatevi a passarci qualche ora anche voi. Vi perderete tra le opere impressioniste e surrealiste di artisti quali Georges Seurat, Vincent Van Gogh, Claude Monet, Joan Miró e Pablo Picasso.

L’entrata principale del museo si trova al 111 di South Michigan Avenue, non troppo lontano dal Millennium Park. Infatti, noi ci siamo arrivati a piedi. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 11:00 alle 17:00, ma gli orari possono variare in base agli eventi. Controllate sul sito ufficiale e prenotate in anticipo il vostro biglietto. Il costo del biglietto per adulti è di 32$.

Valutate se sia il caso di acquistare un pass, come il Chicago City Pass, per risparmiare sulle entrate di ben 5 diverse attrazioni.

Deep Dish Pizza

Mettiamo subito in chiaro che no, non si tratta di una pizza tradizionale. Se partiamo con questa idea, ci sarà molto più facile gustarci questa torta salata ripiena di qualsiasi cosa vi possa venire in mente. L’impasto ricorda molto di più quello del pane che della pizza. Il bordo è molto alto, tanto da arrivare al bordo della teglia in cui viene cotta. È riempita con pomodoro, mozzarella e salsiccia nella sua forma più semplice. Questa pizza, ovviamente, ha origini italiane e si attribuisce la sua creazione alla Pizzeria Uno, che la sfornò per la prima volta nel 1943.

Potete assaggiare le migliori della città proprio da: Pizzeria Uno, Giordano’s Pizza e Pequod’s Pizza. Vi consigliamo di prenotare con largo anticipo, perché questi locali, malgrado abbiano anche delle succursali sparse per la città, sono sempre pieni.

lo skyline di Chicago, casa fare e vedere in questa città

Navy Pier

Aperto nel 1916, questo molo è oggi uno dei principali luoghi di incontro e intrattenimento della città. Imperdibile è un tramonto sul lungolago, soprattutto in estate, quando si possono godere spettacoli presso la Skyline Stage e gustare un aperitivo in uno dei tanti locali che lo animano. Per i più coraggiosi, non può mancare una corsa sulla sua ruota panoramica, alta 45 metri. Per un’esperienza ancora più romantica, è possibile prenotare una crociera con cena sul lago Michigan.

The Magnificent Mile

Conosciuta anche come “Mag Mile” è l’iconica via dello shopping di lusso. Si sviluppa dal Chicago River, il fiume che attraversa la città dividendola tra “North Side” e la “South Side”, e North Michigan Avenue per u totale di 1 ì, chilometri. Tra le tante vetrine che illuminano questa via ci sono i grandi marchi come Louis Vuitton, Gucci, Tiffany & Co. dove potrete certamente svuotare i vostri portafogli. Noi invece abbiamo tirato dritto fino ad arrivare in uno dei punti migliori dove osservare la città dall’alto: John Hancock Center (ora chiamato 875 North Michigan Avenue).

Viste spettacolari: Willis Tower e John Hancock Centre

La vista su Chicago dalla Willis Tower è qualcosa di spettacolare. L’orizzonte si estende all’infinito verso il lago Michigan. È stato il più alto edificio degli Stati Uniti dal 1973, anno della sua inaugurazione, fino a quando è stato superato dal One World Trade Center di New York. Con i suoi 108 piani e un’altezza totale di 442 metri, il suo design esterno è facilmente riconoscibile nello skyline di Chicago. Il suo skydeck è il più gettonato della città, grazie alla possibilità di camminare nel vuoto con The Ledge, una serie di balconi in vetro che sporgono dalle mura del grattacielo.

Il costo del biglietto a persona è di 35$ ed è consigliabile prenotarlo con anticipo.

Un’alternativa a questa vista vertiginosa è offerta dal John Hancock Center (360 Chicago), che propone un’esperienza forse ancora più adrenalinica con il famoso “TILT”. Anche qui, un balcone che si inclina verso l’esterno vi darà la sensazione di cadere verso il basso.

Noi non abbiamo avuto il coraggio di provare nessuna delle due, ma ci siamo goduti un cocktail al tramonto al The Signature presso la Willis Tower, che purtroppo ha chiuso mesi fa. Tuttavia, controllate perché si parla di una possibile riapertura. Sicuramente potete prenotare un tavolo al Bar 94 del John Hancock Center.

Route 66 Begin

All’incrocio tra Adams Street e Michigan Avenue, vicino al Millennium Park, si trova l’iconico cartello che segna l’inizio della Mother Road. È stata una delle nostre prime tappe, piccoli ed emozionati davanti a questo semplice cartello, dopo aver avuto modo di visitare il punto finale a Los Angeles. La Route 66 infatti parte da Chicago, si snoda per ben 2.448 miglia (3.940 km) e termina sul molo di Santa Monica. Se un giorno sognate di intraprendere l’on the road americano per eccellenza, non potrete che partire da qui e percorrere tutta la mitica e iconica Route 66, solo dopo aver letto tutti i nostri consigli riguardo a un viaggio on the road negli Stati Uniti.

Le cose da vedere a Chicago sono ancora tantissime. Potete visitare il suo zoo, fare un tour guidato a caccia delle bellezze architettoniche di questa città, compresi i capolavori di Frank Lloyd Wright, e vivere le sue note in uno dei locali dove ancora si suona il grande blues. Quello che è certo è che questa città vi farà innamorare e ricredere sulle bellezze americane con il suo grande fascino e la sua eleganza.

Siamo curiosi di sapere se anche a voi ha rapito il cuore. Seguiteci sui nostri social per scoprire le prossime avventure.

Viaggio in Cornovaglia: itinerario e cosa non perdere

Il nostro viaggio in Cornovaglia si è concluso solo poche ore fa, ma sono così entusiasta che non vedo l’ora di raccontarvi questa bellissima avventura. Sento ancora il belare delle pecore nelle distese verdi e il richiamo dei gabbiani che svanisce tra le onde. Le passeggiate tra i cottage dalle porticine colorate e la cask beer sorseggiata mentre un fioco sole ci illumina il viso e l’anima. La Cornovaglia deve essere vissuta con i suoi tempi, al ritmo delle onde del mare. Va ascoltata, assaggiata e respirata a grandi sorsi. Solo così riuscirete a capire la magia che questo luogo, fermo nel tempo, trasmette ancora oggi.

Se non fosse per il telefono sempre in mano pronto a scattare foto e video e per l’auto, vi sembrerà davvero di essere tornati indietro di qualche secolo. Non a caso, molte di queste cittadine e di questi villaggi di pescatori sono i sfondi perfetti di molti romanzi di fine ottocento e primi del novecento. Questo viaggio in Cornovaglia ci ha sorpreso e meravigliato tanto che, come sempre, una lacrimuccia ci ha velato il viso mentre guardavamo la strada davanti a noi riportarci verso casa.

In questo articolo condivideremo il nostro itinerario di viaggio in Cornovaglia. Un itinerario fatto di piccoli villaggi, leggende di streghe e pub dove ammirare le onde.

Noi siamo partiti da Londra Gatwick dove abbiamo noleggiato la nostra auto. Per il noleggio auto ci siamo affidati come sempre a Discover Cars che oltre a una fantastica assistenza ci garantisce sempre la migliore offerta. Per quattro giorni di noleggio con copertura completa abbiamo speso solo 280€. Da Gatwick abbiamo fatto una sosta a Bath dove la pioggia purtroppo ci ha un pò rovinato i piani. Ma già dal giorno successivo, anche se molto timido, qualche raggio di sole ci ha illuminato la giornata. Partiamo quindi dalla prima tappa di questo nostro itinerario di viaggio in Cornovaglia. Quella che per prima ci ha fatto capire la bellezza di questa terra ancora incontaminata.

Il nostro itinerario di viaggio in Cornovaglia

Tintagel

Famosa soprattutto per il suo castello e per la storia che lo lega alla grande leggenda di Re Artù, in realtà oggi del castello rimane solo qualche rudere. L’abbandono e le intemperie nel corso dei secoli hanno rovinato così tanto le mura di questa fortezza che molto si trova nelle profondità del mare.

La cittadina di Tintagel fu un importante porto tra il V e il VII secolo a.C. e sede dei re di Cornovaglia. Poi, abbandonata, tornò alla vita solo nel XII secolo d.C., quando gli scritti di Monmouth che narravano le leggende di Re Artù portarono Re Riccardo a costruire un nuovo castello in questo punto. Secondo la leggenda, tra il V e il VI secolo a.C., qui fu concepito e nacque proprio Re Artù, grazie anche all’aiuto di Mago Merlino che viveva in una grotta che ancora oggi potete visitare nella piccola spiaggia sottostante le rovine del castello.

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La leggenda sicuramente pervade nell’aria e i bellissimi panorami a strapiombo sull’oceano Atlantico rendono questo luogo uno dei più belli che i nostri occhi abbiano avuto modo di vedere. Il colore intenso dell’acqua e il verde della natura, i colori accesi dei fiori e il canto dei gabbiani mi hanno più volte fatto voltare verso Riccardo e dire: “Wow, è davvero un luogo magico”. Soprattutto quando avrete modo di ammirare tutta la sua bellezza dal ponte sospeso a 57 metri.

Il castello è visitabile dalle 10:00 alle 18:00, ma controllate sempre eventuali chiusure dovute al brutto tempo sul sito ufficiale. Il costo del biglietto è di 18£ online e 21.50£ in loco. Potete lasciare la vostra auto nel grande parcheggio cittadino che trovate sulla destra. Per l’intera giornata sono circa 6£. Sono ammessi anche i nostri amici a 4 zampe con guinzaglio. Portate con voi scarpe comode, acqua e cappello soprattutto nelle giornate calde e una giacca antivento in quelle ventose.

Vi consigliamo una visita alla piccola cittadina e di assaggiare il vostro primo Cornish Pasty. Troverete tanti piccoli e tradizionali negozi, tra cui l’antico centro postale e il King Arthur’s Great Halls.

Quindi dedicate almeno 3 o 4 ore a questa cittadina ricca di leggende e profumo di tortini appena sfornati.

Boscastle

Ero indecisa se visitare questa cittadina, ma quando ho scoperto del suo famoso Museo di Magia e Stregoneria, è stata automaticamente inserita nell’itinerario. La Cornovaglia è ricca di storia, miti e leggende, tra cui quelle che coinvolgono le streghe e la caccia alle streghe. Boscastle è un piccolo villaggio costiero in Cornovaglia famoso per le sue leggende sulle streghe. Si racconta che le colline circostanti fossero abitate da streghe che praticavano la magia nera e lanciavano incantesimi. Alcune leggende narrano di incontri notturni con streghe e di eventi soprannaturali accaduti nella zona. Sono sincera, prima di entrare ero molto scettica su quello che avrei trovato in questo museo. Ero sicura si trattasse di una classica turistata. Vi dico solo che quella notte ho dormito con la luce accesa. Sicuramente dedicherò un articolo a questo museo, quindi vi lascio solo qualche informazione essenziale.

Il museo è stato fondato da Cecil Williamson, un antropologo e occultista, nel 1960, da sempre appassionato di occultismo e magia. Potete visitarlo tutti i giorni dalle 10:00 alle 16:30. Il biglietto di ingresso è di. I minori di 16 anni devono essere accompagnati.

La cittadina è piccola e visitabile a piedi in circa un’ora. Il suo porto, un tempo uno dei più importanti della Cornovaglia, oggi, con le sue casette caratteristiche e i suoi allegri pub, la rendono una delle tappe imperdibili del vostro itinerario.

Port Isaac

Questo villaggio di pescatori, risalente al XIV secolo e che si affaccia su una piccola baia, mi ha letteralmente rubato il cuore. I suoi cottage dalle porte colorate, i suoi stretti vicoli e l’affaccio sulla baia mi hanno fatto innamorare. Siamo entrati in questo piccolo pub, il The Golden Lion, e siamo stati catapultati indietro di quasi un secolo. Gli arredamenti originali, il camino e il suo bellissimo balconcino che offre uno scorcio sulla vita del paese. Sorseggiando la nostra cask beer abbiamo osservato i cagnolini giocare in acqua con i loro padroni, i pescatori rientrare a casa e allegri vecchietti chiacchierare nel porto.

Una vita lenta e tranquilla fatta di cose semplici. Di momenti che mi hanno colpita per la loro unicità e semplicità. Se riuscite ad arrivare prima della chiusura, potete recarvi al mercato del pesce e assaggiare il loro famoso granchio. L’auto potete anche lasciarla nel comodo parcheggio all’ingresso del paese.

Tra l’altro, questo iconico e tradizionale villaggio è apparso sullo schermo nel film: “L’erba di Grace”.

Newquay

Questa cittadina è famosissima tra i surfisti che ogni giorno cavalcano le onde su questa piccola baia. È l’unica località che possiamo ufficialmente chiamare città. Fistral Beach è la spiaggia più amata dai surfisti, dove potete approfittarne per fare una lezione di surf.

Se volete visitare qualcosa di interessante, potete passare al Blue Reef Aquarium, che ospita molte specie di pesci e animali marini, oppure fare una passeggiata lungo il South West Coast Path. La città è piacevole e facile da girare a piedi. Ci siamo diretti subito verso il porto per osservare il tramonto e gustarci un aperitivo in uno dei tanti locali che affacciano sulla scogliera e sul porto. Abbiamo scelto il Walkabout, un grandissimo pub dove è possibile vedere le partite e bere con gli amici. Non è un luogo caratteristico, ma fanno delle patatine con Mac and Cheese che meritano lo stop.

Potrebbe inoltre essere la tappa perfetta per visitare i vicini villaggi e passarci la notte. Noi abbiamo passato la seconda notte del nostro viaggio in Cornovaglia in un glamping poco distante da qui.

il piccolo villaggio di Boscastle, Inghilterra

St Agnes e St Ives

Abbiamo raggiunto questi due villaggi che sembrano usciti da un vecchio libro di prima mattina. La vita scorre lenta, i vecchietti chiacchierano sulle loro panchine e osservano il mare che pian piano si ritira, lasciando a secco le imbarcazioni. Qui, esattamente come in Normandia, la costa è soggetta al fenomeno della marea. In base alle stagioni e ai diversi momenti della giornata, potrete vedere il mare ritirarsi e creare spiagge infinite dove passeggiare.

A St Ives ho amato la vista dalla sua cattedrale, che ospita un piccolo bar dove sorseggiare qualcosa osservando il movimento del mare. In realtà, vi trovate in un cimitero, ma la vista vale davvero tanto.

Da qui partono inoltre tantissimi tour organizzati che vi porteranno a fare escursioni a caccia di delfini e, se nel periodo giusto, di balene.

Land’s End

Siamo stati messi in guardia riguardo a questo luogo molto turistico, ma abbiamo deciso di visitarlo comunque. Si tratta del punto più a sud-ovest dell’Inghilterra, mentre quello più a nord-est è John o’ Groats in Scozia. Vi avvisiamo subito che il parcheggio qui è solo giornaliero e costa 8£. Entrerete in quello che è un misto tra una ricostruzione di un villaggio di pescatori e un piccolo parco giochi. La vista dalle scogliere è molto suggestiva e affaccia sull’Oceano Atlantico. Nelle belle giornate estive potreste avere la fortuna di scorgere qualche balena.

Da qui, inoltre, potete partire per vari trekking, come quello che in circa 2 ore vi porta al Minack Theatre. Questo bellissimo teatro, o meglio anfiteatro classico, è stato realizzato da Rowena Cade negli anni ’30. Ogni estate potete partecipare a uno dei tanti spettacoli che si tengono qui, godendo di una vista unica sull’oceano.

Non ci sentiamo molto di consigliarvi di venire qui; valutate bene la spesa del parcheggio. Una buona alternativa potrebbe essere quella di fermarsi a Sennen Cove, una piccola baia frequentata dai surfisti, da cui partire per un trekking e arrivare fino a qui a piedi.

Mousehole

Questa tappa del nostro viaggio in Cornovaglia aveva un unico scopo: assaggiare la Stargazy Pie. Si tratta di una torta salata preparata con sardine, la cui particolarità sono le teste delle sardine che fuoriescono dalla torta. Il problema, però, è che è cucinata e servita solo il 23 dicembre, durante le celebrazioni della Tom Bawcock’s Eve. Quindi, purtroppo, siamo rimasti a bocca asciutta. La storia di questa torta è legata alla leggenda di Tom Bawcock, che proprio il 23 dicembre rientrò vittorioso da una battuta di pesca dopo giorni di tempesta che avevano impedito di uscire in mare e quindi di portare cibo alla popolazione del villaggio. Da quel giorno, con la Stargazy Pie si ricorda e si festeggia il grande coraggio di questo pescatore che salvò il Natale.

Ma la visita a questo piccolissimo villaggio ci ha regalato qualche ora di relax tra passeggiate in riva al mare e una birra all’interno di uno dei suoi pub più antichi: Ship Inn Mousehole. Ci siamo gustati un fish and chips osservando i particolari di queste antiche mura e la gente passeggiare lungo il porto. Prima di andare via, è d’obbligo uno scatto con questo fantastico cottage rosa!

Marazion e St Michael’s Mount

Lo sapevate che in Cornovaglia c’è la sorella minore della famosa Mont Saint Michel? Davanti alla piccola cittadina di Marazion si trova questa piccola isola tidale che viene collegata alla terraferma da una lingua di terra percorribile a piedi durante la bassa marea. Secondo la leggenda, nel 495 su un masso di quest’isola apparve l’arcangelo Michele, facendo diventare questo luogo meta di pellegrinaggio. Nei secoli successivi fu donato ai monaci benedettini di Mont Saint Michel, che costruirono qui un monastero. Successivamente, fu fortificata nel XVII secolo e nel 1659 fu ceduta alla famiglia St Aubyn, che ancora oggi la abita.

È possibile visitare i suoi giardini e il piccolo castello che ancora oggi sovrasta questa piccola perla della Cornovaglia. Potete controllare gli orari della marea sul sito ufficiale, tenendo conto che in caso di alta marea potete raggiungere l’isola solo con il traghetto, che ha un costo di 2,80£. Noi, purtroppo, siamo arrivati in ritardo e dovendo proseguire per arrivare in serata nel Devonshire, ci siamo limitati ad ammirare il paesaggio e la bellissima isola dalla spiaggia di Marazion, mangiando un gelato preso da Chapel Rock Cafe.

St Michael's Mount in Cornovaglia

Il nostro viaggio in Cornovaglia purtroppo si conclude proprio con un tramonto su questa splendida vista. Da qui ci dirigiamo verso il nostro prossimo cottage dove trascorrere la serata, per poi visitare la suggestiva Stonehenge.

La Cornovaglia ci ha stupiti, meravigliati ed emozionati con i suoi paesaggi, i suoi villaggi incantati e la sua leggera brezza marina. Le passeggiate lungo la costa e il timido sole che ci ha illuminato la strada, regalandoci insolite e inglesi giornate di sole. Vi consigliamo un viaggio qui per rilassarvi e vivere atmosfere di altri tempi, quando bastava un libro e una panchina sul mare per alleggerire il nostro cuore. Siamo curiosi di sapere se anche a voi la Cornovaglia ha regalato queste emozioni e vi aspettiamo sui nostri social per le prossime avventure.

Four Corners Monument: con un piede in quattro Stati

Se avete visto “Come ti rovino le vacanze”, allora già conoscete il Four Corners Monument. Dalla regia mi dicono di menzionare anche “Breaking Bad” e i “Simpson”. Insomma, si tratta dell’unico punto in cui si incontrano quattro dei 50 Stati Federali degli Stati Uniti: Arizona, Colorado, Utah e New Mexico. Visto proprio nel simpatico film con Ed Helms, che vi consiglio assolutamente di guardare, è stata una delle tappe imperdibili del nostro on the road da Los Angeles a Denver. Ovviamente, non fatevi venire in mente la stessa idea dei personaggi del film! Ma come nasce questo luogo, che è molto di più di un semplice punto sulla mappa?

Four Corners Monument, in 4 stati nello stesso tempo

Storia del Four Corners Monument

Guardando la mappa degli Stati Uniti, possiamo vedere che il punto in cui si trova il Four Corners Monument è esattamente l’angolo dei quattro stati, i cui confini sono palesemente tracciati dalla mano dell’uomo. Il punto in cui oggi si trova l’unione dei quattro stati è stato deciso dalla Corte Suprema nel 1868. Nel 1912 è stato creato il primo monumento che segna la divisione tra gli stati e nel 1992 è stata inserita la placca di metallo che troviamo ancora oggi. Il territorio degli stati di Arizona, Utah e New Mexico fa parte della tribù di nativi americani dei Navajo, mentre il territorio del Colorado è degli Ute.

Il monumento di per sé è una placca di bronzo che, curiosità, attualmente non è collocata nell’esatto punto di incontro dei 4 stati, che sembrerebbe essere spostato di 600 metri a est. Entrati all’interno dell’area del Four Corners Monument, vi troverete in una grande piazza dove sventolano le bandiere dei rispettivi stati, ognuna sul proprio spicchio. Molto spesso troverete membri della tribù Navajo che vendono oggetti fatti a mano. Dopo aver scattato qualche foto e potendo affermare di essere stati in quattro stati nello stesso tempo, la vostra visita si può considerare conclusa qui. Anche perché ci troviamo nel deserto più arido di questa zona. È molto probabile che non abbiate neanche segnale qui, quindi andate con il serbatoio pieno. Si tratta di un vero e proprio punto turistico, ma che rimane comunque un luogo unico negli Stati Uniti.

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Dove si trova e come raggiungerlo

Noi siamo arrivati al Four Corners Monument partendo dalla Monument Valley e percorrendo la U.S. Highway 191 per poi continuare il nostro viaggio fino a Grand Junction. Inserire una visita qui partendo dalla Monument Valley è sicuramente una buona idea: in circa 1 ora e mezza siete qui. Potete unirlo a una visita al Canyon de Chelly o all’Antelope Canyon, entrambe mete che dobbiamo recuperare presto.

Il monumento dei quattro angoli si trova sulla Four Corners Road, una piccola deviazione dalla U.S. 160E.

La visita al Four Corners Monument ha un costo di 8$ a persona, da pagare solo con carta di credito. Non è compreso in nessun pass per i parchi perché si tratta di una zona completamente gestita dalla tribù Navajo. Il sito è aperto tutti i giorni tranne durante le chiusure per festività, e gli orari cambiano in base alla stagione, dalle 08:00 alle 18:45. Potete controllare gli orari sul sito ufficiale.

Gli Stati Uniti, si sa, sono caratterizzati da tanti luoghi iconici e a volte assurdi. Sicuramente questo è tra i più unici del paese e vi consigliamo una visita durante un on the road sulla costa ovest dello stato. Aspettiamo di vedere le vostre foto con mani e piedi divisi su ogni stato e vi ricordiamo di seguirci sui nostri social per non perdervi le prossime avventure.

Tour tra i film di New York

New York, una città che suscita emozioni contrastanti: o la si ama o la si odia! Nel nostro caso, eravamo innamorati di essa ancor prima di mettere piede sulla sua terra. I suoi luoghi iconici, protagonisti di tanti film, menzionati in molte canzoni e sognati per anni, finalmente si sono materializzati davanti ai nostri occhi nel lontano 2013, durante il nostro primo viaggio nella Grande Mela. Eravamo due giovani entusiasti, pronti ad esplorare New York con un tour straripante di luoghi da non perdere, armati di una cartina con il percorso segnato e della nostra affidabile Lonely Planet sempre a portata di mano.

Il modo di viaggiare è notevolmente cambiato nel corso degli anni, con Internet e le molteplici applicazioni che rendono l’organizzazione e l’esperienza di viaggio più accessibili e semplici. Grazie a strumenti come Google Maps, non è più necessario cercare manualmente il punto esatto sulla mappa: basta seguire le indicazioni digitali!

Tuttavia, ciò che rimane imprescindibile per ogni viaggiatore è l’ispirazione e il supporto. Ed eccoci qui, pronti ad aiutarvi a creare il tour perfetto per il vostro prossimo viaggio a New York!

In questo articolo, vi condurremo alla scoperta di alcuni dei luoghi iconici che hanno segnato la storia del cinema, senza dimenticare le tappe fondamentali per i fan dei grandi telefilm, come “Friends”, solo per citarne uno. Il nostro primo luogo visitato durante il nostro primo viaggio a New York è stato un piccolo appartamento a Greenwich. Forse qualcuna di voi già lo avrà intuito!

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Il nostro tour cinematografico di New York

Casa di Carrie Bradshaw

L’iconico appartamento di Greenwich che ha fatto sognare tutte noi donne Millennial. Il povero Riccardo si è dovuto mettere in fila per potermi fare la foto qui davanti! L’appartamento è abitato da persone comuni che si trovano spesso file di fan della serie a fare lo scatto perfetto davanti casa. Non varcate la corda e mantenete il silenzio. Si trova al 66 di Perry Street, New York.

Magnolia Bakery

La piccola pasticceria ormai famosissima in tutta New York, dove le quattro amiche si recavano per i loro “sgarri”. Qui ho comprato un libro di ricette come souvenir e per ricreare qualche dolcetto a casa. Si trova al 401 di Bleecker Street, New York.

Casa di “Friends”

Ci siamo ritrovati davanti a questa tipica abitazione newyorkese per puro caso. Purtroppo, non essendo, all’epoca, ancora grandi amanti della serie, non abbiamo subito capito il motivo per cui così tante persone stavano scattando foto qui davanti. L’edificio esterno è stato utilizzato solo per le riprese esterne, mentre gli interni dello show sono stati girati in studio. Si trova al 90 di Bedford Street, West Village.

Se siete grandi appassionati del telefilm, potete recarvi alla Friends Experience, un’esperienza che offre l’opportunità di scattare tante foto divertenti tra l’appartamento di Monica e Rachel e il Central Perk. Si trova al 30 di East 23rd Street, New York.

Caserma di Ghostbusters

E già parte la musichina di sottofondo! “Ghostbusters” è stato girato nel vero quartier generale dei vigili del fuoco di New York, noto come “Hook & Ladder 8”. Qualcuno dice di essere anche riuscito ad entrare. Verificate voi stessi se è vero. Noi ci siamo limitati a scattare qualche foto fuori. Non si sa mai se Slimer fosse lì ad aspettarci per qualche scherzo. Si trova al 14 di N Moore St.

Katz’s Delicatessen

Famosissimo per i suoi mega panini con pastrami, questo locale è in realtà stato la scenografia di una delle scene più epiche del cinema americano: la scena del film “Harry ti presento Sally”. La protagonista Sally, interpretata da Meg Ryan, finge un orgasmo in modo esagerato durante il pranzo con Harry, interpretato da Billy Crystal, per dimostrare che le donne possono simulare un orgasmo in modo convincente. Sul tavolo dove è stata girata la scena, c’è anche una targa commemorativa che ricorda l’evento. Un consiglio: se non avete molta fame, dividete il panino in due perché le porzioni, e il prezzo, sono esagerati. Si trova al 205 di East Houston Street.

American Museum of Natural History

“Hey, scemo, scemo, dammi la gomma, gomma!” È una frase che ha segnato uno dei film comici che amo di più. “Una notte al museo” è stato girato all’interno di questo immenso museo, che vi consigliamo vivamente di visitare. Vi darà modo di conoscere il famoso Moai e vi farà ridere ripensando a questa scena del film. Si trova a Central Park West & 79th St.

McGee’s Pub

Questo pub ha ispirato il luogo in cui Ted, Marshall, Lily, Robin e Barney si incontrano per raccontare le proprie vicende. Se siete fan della serie “How I met your mother” non può mancare una birra qui nel vostro tour cinematografico di New York. Si trova al 240 di West 55th Street.

Grand Central Terminal

Questa stazione non è una stazione qualunque. La sua bellissima e maestosa sala principale, con il soffitto ornato di costellazioni, chiamata Vanderbilt Hall, è un’icona architettonica e rappresenta uno dei simboli più riconoscibili della stazione. Avrete avuto modo di riconoscerla in molti film, da “Men in Black” a “I am Legend” fino a “The Avengers”. Per molte di voi, la scena più iconica che meglio ricorderete è quella in cui Serena van der Woodsen torna finalmente a New York. Si trova al 89 di East 42nd Street.

Trump Tower

Questo grattacielo di spicco sulla Fifth Avenue è stato sfondo a film quali “The Wolf of Wall Street” e “Home Alone 2: Lost in New York”, in cui Kevin si trova proprio faccia a faccia con l’ex Presidente Donald Trump. Noi abbiamo approfittato più che mai dei bagni. Purtroppo, le nostre tasche non sono adatte allo shopping qui. Si trova al 725 di Fifth Avenue, New York.

Central Park

Tappa imperdibile in qualsiasi tour di New York, il polmone verde della città è anche il luogo perfetto per un picnic fuori dal caos ed è stato la scenografia di alcuni film tra cui “L’Uomo Ragno”, “Enchanted – Il mondo incantato”, “Il diavolo veste Prada” e nuovamente “Home Alone 2: Lost in New York”. Famosa e indimenticabile è la scena della Dama dei Piccioni, che credo abbia messo un po’ di paura a tutti noi. Molte scene di “Sex and the City” si sono svolte all’interno di Central Park, rendendo iconici alcuni punti del parco, tra cui Bethesda Terrace and Fountain, Bow Bridge e il Conservatory Water, indimenticabile scena in cui Carrie cade in acqua. Si trova a Central Park South (59th Street) e 5th Avenue, ovviamente con varie entrate, ma lasciamo solo questa per comodità.

Rock Feller Centre

Tappa imperdibile del nostro tour di New York è il luogo dove rilassarsi, soprattutto a Natale, con il suo albero illuminato, lo stesso scatto di Kevin McCallister in “Home Alone 2”. Qui si trovano anche gli NBC Studios, dove viene girato il programma di Jimmy Fallon, il “Late Night Show”, programma che adoriamo ma a cui non siamo riusciti a partecipare. Una volta qui, è d’obbligo salire al Top of the Rock e ammirare la Grande Mela dall’alto. Si trova al 45 di Rockefeller Plaza, New York.

Empire State Building

Numerosi film iconici sono stati girati qui, approfittando della sua fama e della vista panoramica mozzafiato. Ecco alcuni dei più noti: “King Kong” (1933), “Elf”, “Independence Day”, “The Amazing Spider-Man 1 e 2”. Anche in “The Secret Life of Pets”, Empire State Building viene immortalato in una scena. Anche qui è consigliata una visita al suo osservatorio. Fateci sapere se preferite la vista su New York da qui o dal Top of the Rock.

vista di New York dal Top of the Rock

DUMBO (Down Under the Manhattan Bridge Overpass)

In questa stradina è possibile scattare forse una delle foto ricordo più belle del vostro tour a New York. Il punto migliore per fotografare a DUMBO, Brooklyn, è l’intersezione tra Washington Street e Water Street. Da questo punto, si può ammirare una vista spettacolare del Manhattan Bridge incorniciato tra gli edifici, con l’Empire State Building visibile attraverso l’arco del ponte. Questo luogo è diventato uno dei punti fotografici più iconici e popolari di New York City. Ecco alcuni dei film più noti girati in questa area: “C’era una volta in America”, “The Amazing Spider-Man 2” e “Vanilla Sky”, solo per nominarne alcuni. Noi siamo riusciti a portare a casa lo scatto perfetto che abbiamo attaccato in salotto per ricordarci sempre dei bellissimi momenti vissuti durante quel viaggio.

Spesso quando scrivo un articolo mi emoziono così tanto a rivivere quei momenti che spesso una lacrima scende. In questo caso, molte hanno rigato il mio viso mentre realizzavo questo tour di New York. Così come per l‘itinerario musicale tra le note di New York. Vi auguriamo presto di visitare questa elettrizzante città e se già ci siete stati siamo curiosi di sapere cosa vi ha trasmesso. Vi consigliamo di seguirci sui nostri social per non perdere le prossime avventure.

Itinerario tra le note di New York

New York, si sa, è la città che non dorme mai e con un itinerario come quello che stiamo per condividere, probabilmente non dormirete nemmeno voi!

Ricca di locali dove poter ascoltare qualsiasi genere, New York vanta una storia musicale straordinaria, soprattutto nel mondo del punk e del rock. Questo è uno dei motivi per cui New York è sempre stata tra le nostre mete più ambite. Dai video dei Ramones girati per le strade del Lower East Side di Manhattan ai locali più alternativi di Brooklyn, dove è possibile trovare vecchi e rarissimi vinili nei mercatini, la città ha una storia ricca e variegata legata alla musica.

Vista dell'Empire State Building dal Top of the Rock, NY

Nella storia del Rock, New York ha segnato l’inizio di molti gruppi emergenti, diventando la culla di storici gruppi rock. La nascita del Jazz e del Punk americano ha contribuito a plasmare l’identità musicale della città. Dai video musicali che ci hanno fatto sognare sulle note hip hop dei Beastie Boys e alle loro corse per le strade di Brooklyn, New York ha sempre ispirato e stimolato la creatività artistica.

Eccoci qui a rincorrere la storia sulle note di un itinerario rock punk nella nostra ormai città del cuore: New York. In questo articolo vi porteremo alla scoperta di alcuni dei luoghi iconici che hanno segnato la storia musicale di New York, dai luoghi di festa ai malinconici memoriali, dove ancora oggi si spera in un mondo di pace.

Esploriamo insieme le tappe del nostro itinerario musicale a New York.

Ma prima di partire, ricordatevi SEMPRE di stipulare un’assicurazione sanitaria. Vi consigliamo HeyMondo, che non solo offre un ottimo servizio tramite la sua applicazione, ma vi copre anche ovunque nel mondo. E grazie a noi, potete usufruire di uno sconto del 10%! Partite tranquilli e assicuratevi con HeyMondo!

Itinerario sulle note di New York

Chelsea Hotel

Leggendario albergo che ha ospitato molti artisti rock nel corso degli anni, tra cui Bob Dylan, Jimi Hendrix e Janis Joplin. La morte di Nancy Spungen, fidanzata del bassista dei Sex Pistols Sid Vicius, avvenne all’interno dell’hotel il 12 ottobre 1978. Il corpo di Nancy fu trovato nella stanza 100 del Chelsea Hotel e Sid Vicious fu arrestato con l’accusa di omicidio ma morì prima del processo nel febbraio 1979 e il caso rimase irrisolto. Inquietante? Assolutamente sì, ma io e Riccardo non potevamo perdere questo luogo proprio alla nostra prima visita in città. Si trova: Chelsea Hotel 222 West 23rd Street New York.

Bowery Electric

Locale rock rinomato per i suoi spettacoli dal vivo. Qui potrai immergerti nella vibrante scena musicale di New York City e scoprire nuove band emergenti o assistere a esibizioni di musicisti già affermati. Non perderti l’opportunità di vivere l’energia e l’atmosfera uniche di questo locale storico. Si trova: 327 Bowery, New York, NY 10003.

Apollo Theater

Situato ad Harlem, l’Apollo Theater è una leggendaria sala da concerto che ha ospitato alcune delle più grandi star della musica, in particolare nel campo del jazz, del soul e del R&B. Si trova: 253 West 125th Street, New York.

The Dakota Building

Questo palazzo è stato il luogo in cui John Lennon e Yoko Ono hanno vissuto insieme e dove John è stato tragicamente assassinato l’8 dicembre 1980. The Dakota è diventato un luogo di pellegrinaggio per i fan di Lennon da tutto il mondo. È stato triste ed emozionante allo stesso tempo essere davanti a quel portone e pensare a quanta pace John avrebbe portato in questo mondo. Si trova: 1 West 72nd Street, New York.

Strawberry Fields Memorial

Proprio davanti al Dakota Building all’interno di Central Park c’è un mosaico con la scritta Imagine. Donato alla città di New York dal comune di Napoli nel 1985, è ormai un simbolo di pace newyorkese, dove ogni giorno fan del gruppo e pacifisti portano in dono un fiore. Strawberry Fields Memorial si trova all’interno di questo piccolo spazio all’interno del grande Central Park ed ha una forma a goccia. Per noi è stata una tappa imperdibile del nostro itinerario a New York. Si trova: Central Park West, New York.

Rough Trade NYC

A Williamsburg, è un negozio di dischi che ospita spesso concerti intimi e sessioni di ascolto. Correzione: questo famoso negozio, dove abbiamo trascorso ore dal 1 giugno, si sposterà a Manhattan. Da quella data, lo troverete al Rockefeller Center (30 Rockefeller Plaza, Avenue of the Americas tra le strade 49-50), poco distante dall’iconico Radio City Music Hall. Potete avere aggiornamenti dal loro sito ufficiale. Si trova: 30 Rockefeller Plaza, Avenue of the Americas, New York.

Café Wha?

Un locale storico aperto nel 1959, punto di riferimento per molti artisti emergenti ormai famosi, come Bob Dylan, Bruce Springsteen e Lenny Bruce. Prenotate un tavolo con largo anticipo. Si trova: 115 Macdougal Street, New York.

Electric Lady Studios

È uno studio di registrazione fondato da Jimi Hendrix nel quartiere di Greenwich. Una tappa essenziale per noi dato che qui è stato registrato “Houses of the Holy” dei Led Zeppelin nel 1973. Si trova: 52 West 8th Street, New York.

CBGB

Il CBGB era un locale punk rock e new wave che ha svolto un ruolo fondamentale nella storia della musica a New York negli anni ’70 e ’80. Anche se il locale originale è stato chiuso nel 2006, è ancora possibile visitare il sito originale al 315 di Bowery Street, dove ora c’è un negozio di abbigliamento. All’interno c’è ancora il bagno originale con i muri tappezzati di scritte e adesivi dove potete tranquillamente entrare e dare un’occhiata. Si trova: 315 Bowery, New York.

Joey Ramone Place

Usciti dal CBGB, vi basterà alzare lo sguardo all’incrocio con la 2nd Street e la Bowery. Questa strada è stata rinominata così nel 2003 dopo la morte cantante. Se siete fan del gruppo, non potete non inserire questa tappa nel vostro itinerario a New York. Si trova: East 2nd Street e Bowery, New York.

Village Vanguard

Situato nel Greenwich Village, il Village Vanguard è uno dei club jazz più iconici di New York. Ha una lunga storia e ha ospitato molte leggende del jazz. È conosciuto per le sue esibizioni dal vivo di alta qualità e la sua atmosfera intima. Prima di recarvi qui, così come negli altri locali, controllate sempre gli eventi della serata, eventuali dress code e orari di apertura. Si trova: 178 7th Avenue South, New York.

Blue Note Jazz Club

Un altro luogo di spicco nel Greenwich Village, il Blue Note è rinomato per le sue esibizioni di jazz dal vivo. Ha ospitato molti dei più grandi nomi del jazz e continua ad essere un punto di riferimento per gli amanti del genere. Si trova: 131 West 3rd Street, New York

Duff’s Brooklyn

È stato proprio l’ultimo locale in cui abbiamo bevuto l’ultima sera dell’ultima volta che siamo stati a New York. A parte il gioco infinito di parole, si tratta di uno dei locali metal-rock più importanti di Brooklyn. Quella sera c’era il batterista di un gruppo metal con cui tutti scattavano foto che noi non abbiamo riconosciuto. Il bar offre una vasta selezione di birre e liquori, insieme a un’atmosfera vivace e accogliente. Duff’s Brooklyn ospita spesso eventi musicali dal vivo, feste a tema e serate speciali, quindi controllate la programmazione degli eventi prima di partire.

Hard Rock Cafe

Impossibile non includere una tappa in ogni Hard Rock Cafe per noi. Quello di New York, situato in Broadway, è un vero e proprio tempio del rock che non potete perdervi. Oltre alla deliziosa cucina, il locale offre anche spettacoli dal vivo e concerti che renderanno la vostra serata indimenticabile. Date un’occhiata agli eventi in programma sul sito ufficiale e prenotate il vostro tavolo con anticipo per garantirvi un posto in questa iconica location del rock.

Ora che sapete dove andare per scatenarvi, ascoltare un po’ di jazz o cercare il fantasma di qualche cantante, non vi resta che esplorare anche l’itinerario tra i film e i telefilm di New York. La Grande Mela è una città che non dorme mai e offre un’infinità di opportunità per immergersi nella cultura cinematografica e televisiva.

Non vediamo l’ora di tornare in questa città che ci ha rapito il cuore. Siamo qui per rispondere alle vostre domande e leggere le vostre esperienze. Seguiteci sui nostri social per non perdervi tutte le prossime avventure!

Stonehenge: tutto quello che devi sapere prima di visitarla

Il nostro viaggio in Cornovaglia è giunto al termine con la visita ad uno dei luoghi più visitati dell’Inghilterra: Stonehenge. Era da anni che desideravo vedere questo luogo, e nonostante le numerose visite a Londra, non avevo ancora avuto l’occasione. Così abbiamo deciso di dedicare mezza giornata del nostro itinerario in Cornovaglia per visitare questa meraviglia. È stata una delle tappe finali prima di restituire la nostra auto a Gatwick.

Stonehenge è uno dei luoghi più magici che abbiamo mai visitato. La sua storia risale a 5000 anni fa. Trovarci di fronte a questo suggestivo e misterioso monumento preistorico ci ha fatto riflettere su quanto l’uomo abbia sempre creato opere straordinarie. Scopriamo insieme come visitare e cosa sapere su Stonehenge.

La sua storia e le sue leggende

Malgrado i tanti studi e teorie, le origini esatte di questo luogo rimangono ancora sconosciute. Alcune teorie suggeriscono che fosse un osservatorio astronomico, un luogo di culto religioso o un sito per cerimonie e sacrifici. Costruito tra il 3000 e il 2000 a.C. in diverse fasi, il metodo esatto di costruzione utilizzato per trasportare e alzare le enormi pietre resta oggetto di dibattito. La complessità e l’ingegnosità del processo di costruzione hanno portato alcuni a suggerire l’intervento di forze soprannaturali o creature mitologiche. Avrete modo, all’interno del parco del museo, di scoprire meglio come venivano trasportati questi grandi massi e provare anche a spostarne uno. Spoiler: Riccardo non c’è riuscito!

Tra le tante leggende si narra anche che la sua costruzione possa essere stata opera di Mago Merlino. Probabilmente non sapremo mai la sua reale storia. In ogni caso, ancora oggi durante il solstizio d’estate e d’inverno vengono celebrati riti pagani, poiché questo luogo è ancora considerato sacro. Solo visitandolo potrete dare la vostra visione su quello che questa terra vi trasmette.

Ciò che è certo è che non è una casualità il fatto che durante i solstizi il sole si allinei perfettamente con le pietre. Così come l’utilizzo delle pietre blu trasportate qui dal Galles sud occidentale a ben 250 km di distanza lascia intendere l’importanza e la particolarità di queste pietre.

Oltre al famoso cerchio di pietre, tutta l’area circostante nasconde altri importanti punti. Ammirando il paesaggio, potrete scorgere dei tumuli utilizzati come luoghi di sepoltura. Durante la visita, camminate sempre e solo nei sentieri tracciati e non superate mai le recinzioni. Ricordatevi che è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e un luogo sacro.

Come arrivare a Stonehenge

Stonehenge, uno dei monumenti megalitici più iconici al mondo, sorge nella contea di Wiltshire, nella pianura di Salisbury, a soli 15 km dalla città omonima. Londra, invece, dista circa 142 km dal sito, raggiungibile in auto in circa 1 ora e mezza. Se optate per l’auto, potrete usufruire del parcheggio riservato incluso nel biglietto d’ingresso, anche se è necessario considerare un eventuale costo aggiuntivo, soprattutto se non siete soci o non avete prenotato in anticipo il vostro biglietto online.

Per coloro che preferiscono viaggiare senza auto, è possibile prendere il treno da Londra Waterloo fino a Salisbury, dove un comodo servizio di navetta, il Stonehenge Tour Bus, vi condurrà direttamente al sito. In alternativa, potreste optare per uno dei numerosi tour giornalieri organizzati che partono da Londra, offrendo un’esperienza guidata e senza stress.

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Biglietti e orari

Vi consigliamo di prenotare in anticipo i vostri biglietti per Stonehenge. Noi abbiamo prenotato tramite GetYourGuide, che offre la possibilità di cancellare gratuitamente entro 24 ore.

Il sito è aperto tutti i giorni dalle 09:30 alle 17:00 e dalle 09:30 alle 19:00 durante il periodo estivo ed è accessibile agli anziani e alle persone con difficoltà motorie. Inoltre, è consentito l’accesso ai nostri amici a 4 zampe!

Se avete prenotato i biglietti tramite GetYourGuide, dovete recarvi al Visitor Centre per ritirare il vostro biglietto o, meglio ancora, il vostro braccialetto. Vi verrà consegnato un semplice braccialetto di carta, che sarà un piccolo ricordo di questa giornata. Costo del biglietto: 28£.

Esiste inoltre la possibilità di osservare e camminare tra le grandi pietre. Tutti i giorni, prima dell’orario di apertura o la sera dopo la chiusura, avrete la possibilità di visitare il sito acquistando i biglietti per il Stone Circle Experience. Questo evento particolare, che vi darà modo di entrare all’interno del Cerchio di Pietre, ha una durata di un’ora e un costo di 68£. L’accesso è garantito solo a 30 persone, il che vi permetterà davvero di vivere le vibrazioni di questa terra magica.

Dal Visitor Centre, il sito è distante circa 2 km. Tranquilli, perché nel vostro biglietto è incluso il trasporto in navetta. Noi abbiamo optato per fare una tranquilla passeggiata sotto un timido sole inglese.

Sul posto sono disponibili servizi igienici, uno store per i souvenir e un café dove poter mangiare.

Come visitare Stonehenge senza biglietto

Sì, non è uno scherzo. Abbiamo scoperto che il sito di Stonehenge è visibile dalla strada. Ci siamo accorti di qualcosa di strano vedendo tante persone che attraversavano i campi.

Riprendendo la macchina e guidando verso Salisbury, ci siamo accorti che dalla A303 una piccola strada sterrata porta proprio davanti all’entrata all’area recintata del Cerchio di Pietre. Capirete subito di cosa parliamo non appena vedrete le tante macchine e camper fermi lungo la strada. C’è poi un sentiero a piedi segnalato anche dalla National Trust che vi porta proprio lì davanti. Praticamente vi troverete a soli 4-5 metri dalla corda di recinzione. Ovviamente senza biglietto non potete avere accesso al Visitor Centre e al museo interno che comprende la parte esterna dove trovate la ricostruzione delle abitazioni neolitiche.

È importante tenere presente che, sebbene queste opzioni consentano di vedere Stonehenge da una prospettiva esterna senza dover pagare un biglietto, non si potrà accedere direttamente al cerchio di pietre o al suo sito archeologico senza un ingresso regolare. Inoltre, è fondamentale rispettare le leggi e le regolamentazioni locali mentre si visita la zona circostante.

Vi consigliamo di visitare Stonehenge in questo modo?

Sicuramente risparmiare 28£ fa gola. Ma se volete sapere come la pensiamo noi: no! I soldi del biglietto di ingresso vanno alla English Heritage che si occupa della manutenzione e della gestione del patrimonio culturale dell’Inghilterra. Tra i tanti luoghi gestiti e protetti dall’English Heritage c’è anche il Castello di Tintagel. Indubbiamente il prezzo del biglietto è troppo alto per i servizi proposti, ma siamo sempre dell’idea che se la nostra offerta serve a preservare un luogo magico come questo, forse è giusto acquistare il biglietto. Ma capiamo perfettamente le tante persone che osservano questo iconico luogo da bordo strada. Sicuramente ora che lo sappiamo, la prossima volta ci fermeremo anche noi per un selfie veloce.

Ammirare la bellezza di Stonehenge, Inghilterra

Il nostro viaggio in Inghilterra si conclude con la visita alla vicina Salisbury. L’ultima birra prima di salutare questo paese che ancora una volta ci ha riempito gli occhi di meraviglie e il cuore di ricordi fantastici.

Raccontateci la vostra esperienza e seguiteci sui nostri social per non perdervi le prossime avventure!

Normandia: l’itinerario perfetto da fare in macchina

Dopo tanto tempo, finalmente riesco a condividere con voi l’itinerario del nostro viaggio in Normandia! Questa avventura ha segnato la nostra carriera di viaggiatori Pet Friendly. Il sedile posteriore della nostra auto questa volta è occupato da Nanà e dalla sua amichetta Lilo, quindi preparatevi a un viaggio a prova non solo di cane ma anche di gatto. Viaggiare con i nostri amici a quattro zampe richiede organizzazione e preparazione, non solo la nostra ma anche quella dei nostri amici prima della partenza. Abbiamo raccolto tutti i consigli su come organizzare un viaggio Pet Friendly, grazie anche proprio a questo viaggio.

Se ancora non lo fai seguici sui nostri social per non perderti le prossime avventure.

I paesaggi della Normandia vi emozioneranno da subito, con le sue lunghe spiagge dove correre al tramonto, la sua storia che prepotente ritroverete nei tanti piccoli villaggi che hanno fatto da sfondo allo sbarco degli americani nel giugno del 1944, i suoi sapori delicati delle ostriche appena pescate e il sidro di mele sorseggiato con un camembert, la campagna e le sue scogliere di creta bianca, ormai un’icona in tutto il mondo. Ma iniziamo subito a scoprire le meraviglie di questa regione a nord-ovest della Francia seguendo passo dopo passo il nostro itinerario in Normandia.

Mont St-Michel, il nostro itinerario in Normandia

Anche questa volta siamo partiti da Roma con la nostra auto. Prima di arrivare in Normandia, le nostre due tappe intermedie di questo itinerario sono state: Torino e Les Plantes. Voi potete valutare di noleggiare un’auto a Parigi. Per il noleggio auto ci affidiamo sempre a Discover Cars che offre un’ottima assistenza e prezzi molto competitivi.

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Il nostro itinerario in Normandia

Saint-Lô

Questa piccola cittadina ci ha accolto con una bella pioggia insistente che ci ha impossibilitato la sua visita. Così ci siamo rifugiati in questo piccolo pub “Le Neptune” dove abbiamo assaggiato il nostro primo bicchiere di sidro. Le origini di Saint-Lô sono romane ma è famosa per i tristi avvenimenti durante la Seconda Guerra Mondiale quando fu sede di numerosi combattimenti. Fu quasi completamente distrutta dai bombardamenti del 1944.

Oggi è una cittadina ricca di arte e tra le cose da vedere vi segnaliamo:

La Cattedrale di Saint-Lô: Questa imponente cattedrale gotica, dedicata a Notre-Dame, è stata ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale e rappresenta un simbolo di rinascita per la città. È possibile visitare l’interno per ammirare le sue caratteristiche architettoniche e opere d’arte.

Le rovine del Castello di Saint-Lô: Situate nel cuore della città, queste rovine offrono un’occasione per immergersi nella storia medievale di Saint-Lô e ammirare gli antichi resti di questo imponente castello.

Museo della Seconda Guerra Mondiale: Data la storia di Saint-Lô durante la Seconda Guerra Mondiale, questo museo offre una visione approfondita degli eventi che hanno segnato la città durante quel periodo tumultuoso. Espone documenti, uniformi, armi e altri oggetti legati al conflitto.

Caen

Caen è nota per essere stata la città natale di Guglielmo il Conquistatore, il famoso duca di Normandia che nel 1066 invase l’Inghilterra e divenne re. Il suo castello, il “Château de Caen”, è una delle principali attrazioni della città. Noi abbiamo avuto modo di visitarla al tramonto e in serata quando il castello e la cattedrale vengono illuminati da tante luci colorate.

Per avere una panoramica della città potete visitare il Castello di Caen. Questo imponente castello medievale fu costruito da Guglielmo il Conquistatore nel X secolo e divenne una delle sue residenze principali. Oggi ospita diversi musei, tra cui il Museo di Belle Arti e il Museo della Normandia, che offrono una panoramica della storia della regione. L’ Abbazia di Saint-Étienne: Questa antica abbazia, fondata nell’XI secolo, è un altro importante sito storico di Caen. Ospita la tomba di Matilde di Flandre, la moglie di Guglielmo il Conquistatore, e rappresenta un esempio superbo dell’architettura romanica normanna. Il Memoriale di Caen: Questo museo e centro culturale è dedicato alla storia del XX secolo, con un’enfasi particolare sulla Seconda Guerra Mondiale e sullo sbarco in Normandia del 1944. Offre una visione completa del conflitto e dei suoi impatti sulla regione e sul mondo.

Barfleur

Una delle cittadine più caratteristiche del nostro itinerario in Normandia, inclusa nell’associazione dei più bei villaggi della Francia. Ricordo il profumo delle colorate ortensie che decorano i giardini delle casette in pietra e il vento che soffia dal mare. Da non perdere:

  • Il porto: pittoresco e tranquillo, era uno dei porti più importanti della Normandia durante il medioevo. Oggi è ricco di ristoranti dove assaggiare le sue gustose cozze e negozi con vetrine eleganti e vintage. Le stradine interne nascondono casette di pietra che meritano uno scatto da cartolina.
  • Chiesa di San Nicola: affacciata sul mare e circondata da un piccolo cimitero, questa chiesa ricostruita nel XVII secolo sembra quasi un piccolo castello. Durante il giorno, a causa della bassa marea, è possibile camminare sui suoi scogli. Nanà si è divertita tanto a tuffarsi nelle piccole piscine naturali che si creano.
  • Café de France: ristorante di pesce locale posizionato proprio sul porto. Abbiamo assaggiato le ostriche della zona e altri piatti di pesce accompagnati dal sidro della casa. Ci ha attratto molto anche per il suo arredamento ricercato e in linea con la location. È inoltre Pet Friendly!

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Utah Bech e Omaha Beach

Queste sono solo due delle 5 spiagge che hanno fatto da sfondo al D-Day: Omaha Beach, Utah Beach, Sword Beach, Gold Beach e Juno Beach. Il 6 giugno 1944, queste spiagge furono il teatro dello sbarco degli americani in Normandia.

Utah Beach è la più famosa tra le spiagge dello sbarco in Normandia, nota per essere stata assegnata principalmente alle truppe americane durante l’operazione Overlord. Fu il luogo di alcune delle battaglie più difficili e costose dello sbarco, con ripide scogliere e forti difese tedesche. Il cielo grigio e il forte vento ci hanno fatto immaginare le scene di dolore e strazio accadute qui. Potrete visitare il Museo del D-Day e il Cimitero militare tedesco di La Cambe, che, sebbene non si trovi direttamente a Utah Beach, è nelle vicinanze ed è un luogo di commemorazione per i soldati tedeschi caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. È un luogo ideale per approfondire la conoscenza della storia locale e delle esperienze dei soldati durante la battaglia. Abbiamo fatto una lunga passeggiata in silenzio, colpiti dal forte vento che ha riempito i nostri cuori di malinconia.

Omaha Beach, data la sua vicinanza alla vita cittadina, ci ha un po’ tirato su. Quando si visitano luoghi che sono stati teatro di grandi avvenimenti storici, è impossibile rimanere impassibili. In rispettoso silenzio, abbiamo osservato il mare, metabolizzando quanto l’uomo abbia purtroppo imparato sempre troppo poco dai suoi errori nella storia. Preparatevi ad affrontare il peso che questa sabbia vi trasmetterà, ma abbiate sempre fiducia in un futuro dove questa storia non si ripeterà mai più.

Qui segnaliamo: il Cimitero Americano di Omaha Beach, che ospita le tombe di oltre 9.000 soldati americani, e il Museo Omaha Beach Memorial, vicino al cimitero americano, dove sono raccolti oggetti, fotografie e testimonianze legate allo sbarco a Omaha Beach.

Andando via da questa spiaggia, potrete visitare il Bunker di Azeville, parte del sistema di difesa costiera tedesco noto come “Atlantikwall”. Il bunker è stato restaurato e aperto al pubblico, offrendo una visione del sistema difensivo tedesco lungo la costa normanna. Abbiamo inserito soltanto queste due spiagge per non appesantire troppo il nostro itinerario in Normandia; valutate bene se inserirle tutte.

Cosa non deve assolutamente mancare nel vostro viaggio? L’assicurazione! Mi raccomando, partite sempre sereni con una buona assicurazione sanitaria e annullamento. Noi ormai da anni ci affidiamo a HeyMondo e, grazie a noi, potete avere uno sconto speciale del 15%. Approfittatene e partite sereni!

Sainte-Mere-Eglise

Se guardate in alto al campanile della chiesa di questo villaggio, potrete scorgere un soldato appeso. Si tratta di John Steele, paracadutista americano che rimase appeso per ore mentre la città era in fiamme. Fu così che riuscì a salvarsi dal fuoco, ma non dalle mani dei tedeschi. Un manichino ancora oggi commemora questo evento che, il 6 giugno 1944, segnò per sempre questo villaggio. Questo luogo oggi è molto turistico e sede ogni anno della commemorazione dello sbarco in Normandia, quando migliaia di veterani e appassionati di storia si riuniscono qui da ogni parte del mondo. Potrete visitare:

Il Museo Airborne, dedicato alla storia dei paracadutisti americani che hanno combattuto durante lo sbarco in Normandia. Espone uniformi, armi, veicoli e altri artefatti storici legati al D-Day e all’operazione Overlord. Il Memoriale del D-Day, situato nel centro della città, commemora l’importanza di Sainte-Mère-Église durante lo sbarco alleato. Ospita mostre permanenti e temporanee legate alla storia della Seconda Guerra Mondiale e all’operazione Overlord.

Nonostante la sua storia pesante, divertenti ristoranti, pub e negozi colorati rianimano questa cittadina. In sostanza, si tratta di un piccolo museo all’aperto. Tutto sommato, è stata una piacevole passeggiata.

Mont St-Michel: tappa imperdibile del tuo itinerario in Normandia

Sicuramente il pezzo forte del nostro itinerario in Normandia. Non a caso è il luogo più visitato in Francia. E purtroppo ve ne accorgerete una volta varcato il grande portone che vi darà accesso alla fortezza medievale. Purtroppo abbiamo visitato questa meraviglia in agosto, ma da quello che ci è stato raccontato è molto difficile riuscire a godersela in tranquillità, almeno che non vi reciate la mattina molto presto. Il grande consiglio è quello di prenotare con anticipo l’entrata all’Abbazia ad orari tattici per evitare troppa folla.

Quello che più abbiamo amato è stata la lunga passeggiata fatta dal parcheggio all’entrata del borgo medievale. Potrete percorrere i 2,9 chilometri in bus o a piedi. Noi siamo stati costretti, in quanto Nanà non poteva entrare nella navetta, ma è stata una bellissima camminata. Con gli occhi puntati su questa magica isoletta che si avvicinava sempre di più. Trovate maggiori informazioni nell’articolo dedicato. Intanto vi consigliamo di annotare gli orari della marea , perché assistere alla trasformazione di questa abbazia in isola è uno spettacolo da non perdere e da aggiungere al vostro itinerario in Normandia

Etretat

Purtroppo, abbiamo incontrato grandi difficoltà nel raggiungere i luoghi iconici che spesso ammiriamo nelle foto. È importante controllare l’apertura delle strade cittadine, specialmente durante il fine settimana di agosto, quando alcune strade che portano ai sentieri fuori città vengono chiuse in determinati orari. È necessario lasciare l’auto nei parcheggi situati prima del paese e proseguire a piedi. Siamo riusciti a raggiungere le famose falesie al tramonto, quando le strade sono state riaperte, offrendoci uno spettacolo unico. Ma prima di arrivare qui, abbiamo goduto di una lunga passeggiata lungo una delle numerose spiagge, che si scoprono solo con la bassa marea. Purtroppo, non abbiamo annotato la posizione esatta di questa spiaggia. Tuttavia, basterà percorrere le strette strade sterrate appena fuori dalla città per raggiungere questi luoghi meno frequentati e godere di un panorama davvero tranquillo.

Questa avventura ci ha insegnato l’importanza della flessibilità e della pianificazione durante i viaggi. Nonostante gli imprevisti lungo il percorso, siamo riusciti a catturare la bellezza e la magia della Normandia, scoprendo tesori nascosti lungo la strada. Con la mente e il cuore pieni di ricordi preziosi, lasciamo la Normandia con la promessa di tornare un giorno per esplorare ancora di più questa regione affascinante e ricca di storia.

Rouen

Abbiamo avuto modo di visitare questa cittadina con molta calma, sia di giorno che di sera. Quando si illumina delle tante luci dei suoi vivaci locali, Rouen si anima, mentre durante il giorno, tranquilla e silenziosa, offre l’opportunità di conoscere meglio la sua storia. Questa città è definita come il “tempio del gotico” grazie alla sua maestosa cattedrale e al suo celebre orologio astronomico. Tuttavia, è anche famosa per un triste evento: nel 1431, la giovane Giovanna D’Arco fu bruciata viva sulla piazza Vieux-Marché. Vediamo insieme cosa non perdere:

Cattedrale di Rouen: definita una delle più belle al mondo, la sua guglia è la più alta di Francia con i suoi 96 metri di altezza. La cattedrale è stata raffigurata più volte nei dipinti di Claude Monet, che le ha dedicato una serie di 30 opere. Anche se sopravvissuta ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, nel 1999 una tempesta extratropicale ha provocato la caduta di una delle quattro guglie minori. Rimane ad oggi una delle più belle cattedrali del mondo. Inoltre, qui è custodito il cuore di Riccardo Cuor di Leone.

Gros-Horloge: si tratta di un orologio astronomico del XVI secolo, ed è il monumento più fotografato della città. Il suo orologio è uno dei più grandi e antichi d’Europa, costruito nel 1389. In alto potrete scorgere una sfera che rappresenta le fasi lunari.

Vieux Marché: il vecchio mercato, dove si trova la chiesa memoriale dedicata a Giovanna d’Arco, bruciata viva in questa piazza a soli 17 anni. La sua architettura è molto particolare e risalterà tra le tante case a graticcio colorate che si affacciano su questa piazza. A pochi minuti a piedi da qui, potrete visitare il Museo Giovanna d’Arco.

Aître Saint-Maclou: se siete amanti del macabro, non potete perdere una visita a questo ossario medievale. Fondato nel 1551-52 in occasione dell’epidemia di peste che colpì l’Europa, la costruzione è costituita da case a graticcio che circondano un cortile centrale. Le decorazioni in stile gotico raffigurano motivi funebri arricchiti da teschi e vere ossa umane. All’entrata, vi accoglierà un gatto mummificato!

Il nostro itinerario in Normandia si conclude qui. In realtà, abbiamo poi proseguito per Parigi, visitando anche Giverny. Ma vi lascio con la curiosità di scoprire queste meraviglie da voi stessi! Siamo curiosi di sapere se la Normandia è tra le vostre prossime mete e vi aspettiamo sui nostri social per rimanere aggiornati sulle prossime avventure!

Da Los Angeles a Denver: itinerario tra le meraviglie americane

Siamo stati fortunati ad aver intrapreso numerosi viaggi on the road, ma quello che ci apprestiamo a raccontare negli Stati Uniti è senza dubbio uno dei più emozionanti. Il nostro viaggio è iniziato da Los Angeles, la vibrante città della California, con l’obiettivo di raggiungere le maestose Rocky Mountains e scoprire la perla nascosta di Denver, nel cuore del Colorado. Lungo il percorso, abbiamo attraversato oltre 1400 miglia di paesaggi mozzafiato, dal deserto arido alle verdi foreste del Grand Canyon. Nonostante la fatica accumulata e le sfide affrontate, questo è uno di quei viaggi che rifaremmo altre mille volte.

Welcome to Colorado

Sentire il calore del sole sul viso e lasciare che il vento sfiori la tua mano fuori dal finestrino, mentre la melodia di “Scar Tissue” dei Red Hot Chili Peppers accompagna lo sguardo all’orizzonte, è un’esperienza che sembra uscita direttamente da un film. È la sensazione di libertà che solo le strade desolate, malinconiche e infinite sanno trasmettere. Un viaggio on the road negli Stati Uniti è un’esperienza che ogni persona dovrebbe fare almeno una volta nella vita. Non è solo un viaggio, ma uno stile di vita che cambierà per sempre la tua concezione di avventura. In nessun altro posto al mondo il concetto di infinito diventa così tangibile come negli Stati Uniti.

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In questo articolo, condivideremo il nostro itinerario dettagliato da Los Angeles a Denver, passando per le terre selvagge dell’Ovest americano. Scopri i luoghi di pernottamento che abbiamo utilizzato lungo il cammino e lasciati ispirare per il tuo prossimo viaggio on the road. Ma prima di immergerci nei dettagli, ecco alcuni consigli pratici per prepararsi a un’esperienza unica attraverso il deserto e le montagne degli USA.

Il nostro itinerario on the road da Los Angeles a Denver

Noi abbiamo percorso questo itinerario in 10 giorni. Vi sconsigliamo di farlo in meno tempo. Ovviamente alcune tappe hanno richiesto una sosta maggiore. Di seguito vi indicheremo anche i giorni di permanenza.

  • Los Angeles è una tappa imprescindibile del tuo viaggio on the road negli Stati Uniti. Ti consigliamo di dedicare almeno 3 giorni per esplorare questa città cosmopolita e ricca di attrazioni.
  • Las Vegas è sinonimo di divertimento e lusso. Non puoi perderti l’opportunità di trascorrere un giorno a bordo piscina, sorseggiando un cocktail e godendoti il sole del deserto.
  • Grand Canyon West è parte della riserva indiana della tribù degli Hualapai. Partendo da Las Vegas al mattino, avrai l’opportunità di visitare questa meraviglia naturale in giornata.
  • Kingman è una piccola cittadina sulla mitica Route 66. Utilizzala come base per cena e pernottamento, e approfitta della mattina seguente per esplorarla brevemente prima di ripartire.
  • Williams è un’altra tappa sulla storica Route 66, nota anche per il suo museo dedicato. Fai una breve sosta per un caffè e rifornirti di carburante, e non dimenticare di scattare una foto ricordo sulla Mother Road.
  • Grand Canyon South Rim è la parte più turistica e attrezzata del parco. Se hai la possibilità, trascorci almeno 2 giorni qui, magari optando per il pernottamento in uno dei bungalow o nelle aree per il campeggio per vivere un’esperienza più immersiva nella natura.
  • Kayenta è il luogo ideale per passare la notte prima di raggiungere la Monument Valley. Assicurati di prenotare in anticipo il tuo pernottamento per evitare inconvenienti come quello che abbiamo incontrato noi.
  • Monument Valley se hai la fortuna di pernottare a Kayenta, parti presto per goderti una delle albe più spettacolari della tua vita nella Monument Valley. Per ulteriori informazioni su questo luogo magico, ti consigliamo di leggere la nostra guida dedicata: Monument Valley: come visitarla.
  • Four Corners è un luogo unico dove convergono quattro stati: Arizona, New Mexico, Utah e Colorado. Anche se poco conosciuto, merita sicuramente una visita durante il tuo viaggio.
  • Moab è famosa per il suo iconico arco Delicate Arch. Se hai l’opportunità, fai una breve sosta qui e non te ne pentirai.
  • Grand Junction ti farà sentire come se fossi protagonista di una puntata di un telefilm americano come “The Ranch”. Approfitta di questa cittadina per goderti una notte di riposo e assaporare i deliziosi pancake del Pufferbelly Restaurant.
  • Denver è la tappa finale del nostro epico on the road negli States. Questa città, famosa per la sua scena della birra artigianale, ti offrirà lunghe passeggiate, bar accoglienti e meravigliose case vittoriane dove potrai riposare dopo il tuo avventuroso viaggio.

Di seguito vi lasciamo La mappa con tutte le tappe di questo on the road.

Questo itinerario ovviamente è strutturato per essere fatto con un proprio mezzo. Questo vuol dire che dovrete noleggiare un’auto.

Questa scelta vi offrirà la flessibilità e l’autonomia necessarie per esplorare a vostro piacimento, senza essere vincolati agli orari dei mezzi pubblici o dei tour organizzati. Potrete fermarvi nei luoghi più suggestivi, fare delle pause improvvisate lungo il percorso e godervi appieno l’esperienza di viaggio on the road. Inoltre, il noleggio auto vi permetterà di raggiungere facilmente le varie tappe del vostro itinerario e di esplorare anche luoghi al di fuori delle zone turistiche più frequentate. Noi noleggiamo sempre la nostra auto con Discover Cars che offre un’efficiente assistenza e prezzi molto competitivi.

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Quindi, non esitate a prenotare il vostro veicolo in anticipo per assicurarvi di avere la scelta migliore e di ottenere tariffe convenienti. Con un’auto a disposizione, potrete vivere il vostro viaggio nel modo più autentico e memorabile possibile. Se avete dubbi il modo migliore per avere risposta alle vostre domande è leggendo: on the road negli Stati Uniti.

Denver tappa finale del nostro viaggio da Los Angeles

Che aspettate? Preparatevi per un’avventura indimenticabile e partite alla scoperta di Los Angeles e Denver! E se vi manchiamo potete seguirci sui nostri social per rimanere sempre connessi. Vi aspettiamo!

On the road negli Stati Uniti: cosa sapere prima di partire

Un on the road negli Stati Uniti è molto più di quello che potete immaginare. È un viaggio alla ricerca della libertà, del proprio io, dei paesaggi idilliaci che spesso abbiamo visto solo nei film. Non è un semplice modo di viaggiare ma è un vero e proprio stile di vita. Il contatto diretto con la strada, con quel lungo rettilineo dove l’orizzonte si avvicina sempre di più.

Un viaggio fatto di sensazioni e suoni, di playlist dove la musica giusta crea una simbiosi perfetta tra noi e lo scenario. Sentirsi un pò come Iggy Pop in “The passenger” e attraversare le stesse strade desertiche nel video “Scar tissue” dei Red Hot Chili Peppers. Perlomeno questo da sempre è stato il mio concetto di on the road negli Stati Uniti. Nel mio immaginario fatto di racconti di Kerouak, di film e di video musicali. Un immaginario che è diventato realtà guidando per chilometri e chilometri lungo le famose, immense e infinite strade americane. Con una mano fuori dal finestrino pronti ad acchiappare il vento.

Le strade immense con la Monument Valley

Ora che vi abbiamo raccontato la bellissima sensazione di guidare lungo le iconiche strade americane, ci sono alcune accortezze da dover sapere. Per organizzare un viaggio del genere ovviamente avremmo bisogno di un’auto a noleggio. Vediamo insieme quindi i requisiti base per noleggiare la tua auto negli USA.

Di cosa hai bisogno per il noleggio auto negli USA

  • Patente di guida italiana attualmente valida
  • Età minima 21 anni, tenendo presente che vi verrà applicata una maggiorazione assicurativa per “young driver” fino ai 25 anni
  • Passaporto in corso di validità con durata residua di 6 mesi e ESTA
  • Carta di credito intestata al primo guidatore e contraente del noleggio auto
  • Patente internazionale negli stati in cui è richiesta

E proprio su quest’ultimo punto ci soffermeremo un pò di più. Molti danno per scontato che se in California non è richiesta lo sia nel resto di tutti gli USA. Purtroppo non è così. Ognuno dei 50 Stati Federali ha una propria legislatura e legge. Quindi in alcuni stati come New Messico la nostra patente italiana deve essere accompagnata da quella internazionale o da traduzione certificata in lingua inglese. Vi consigliamo sempre di controllare gli stati in cui è richiesta prima della partenza dopo aver strutturato il vostro itinerario. Abbiamo fatto questo errore alle Hawaii e abbiamo rischiato multa e fermo dell’auto. Trovate la lista completa degli stati con i vari requisiti su Viaggiare Sicuri.

Per tutte le altre specifiche sul noleggio auto potete consultare “noleggio auto: tutto quello che devi sapere”. Le regole della strada sono quelle italiane ma su alcune cose dovrete stare davvero attenti. Prime tra tutte il tasso alcolemico e il trasporto in auto di alcolici che è severamente vietato. Rispettate i limiti di velocità e mettete sempre la cintura di sicurezza. Al momento della prenotazione del noleggio auto calcolate bene l’importo del drop off, cioè la riconsegna dell’auto in un’altra città o in un altro stato. Molto spesso questa tassa può superare l’intero noleggio. Ma per un on the road negli Stati Uniti, almeno che non facciate un percorso ad anello, sarà sicuramente una delle spese da calcolare. Nel nostro on the road da Los Angeles a Denver abbiamo speso circa 450$ di drop off.

Per il noleggio auto noi ci affidiamo sempre a Discover Cars che ha un’ ottima assistenza e prezzi davvero competitivi. Vi consigliamo di dare un’occhiata qui!

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Le strade americane

Quando si parla di strade americane non può che venire subito in mente l’iconica Route 66. Ad oggi purtroppo percorribile solo in parte. Molte delle strade in cui guiderete, soprattutto sulla costa ovest, richiamano molto a questo immaginario. Lunghe strade isolate dove per chilometri e chilometri difficilmente incontrerete anima viva. Ma state sempre attenti a non farvi prendere troppo il piede. I limiti di velocità sono segnati in miglia e vanno sempre rispettati se non volete avere un bel souvenir al rientro.

Vi ricordiamo di stipulare SEMPRE un assicurazione sanitaria quando viaggiate negli Stati Uniti. Noi ci fidiamo da sempre di HeyMondo e grazie a noi potete avere uno sconto del 10% sulla prossima assicurazione viaggio!

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Le strade sono tutte in ottimo stato e quasi sempre senza pedaggio. Per essere più sicuri presentate sempre l’itinerario che percorrerete agli assistenti della compagnia di noleggio. Saranno sicuramente disposti a darvi chiarimenti e aiutarvi. Se avete intenzione di fare lunghi percorsi valutate bene le tempistiche e cercare di avere un cambio alla guida. Questo comporterà l’aggiunta del guidatore aggiuntivo ma una maggior sicurezza alla guida e un viaggio più leggero. Le lunghe strade americane sono un sogno ma anche molto stancanti in quanto molto spesso per moltissimi chilometri il paesaggio sarà monotono. Fate sempre attenzione all’attraversamento di animali come: coyote, volpi, bisonti, cavalli, cervi e in alcuni stati anche degli orsi.

E soprattutto fate sempre rifornimento quando ne avete modo. Mantenete sempre pieno il vostro serbatoio. Soprattutto quando intendete attraversare aree desertiche nelle stagioni calde controllate il limite di acqua, olio e liquido del radiatore. Non utilizzate mai l’aria condizionata al massimo per evitare sovraccarico energetico per l’auto e sbalzi di temperatura per voi.

Creare un itinerario per un on the road negli Stati Uniti

Essenziale è avere un’itinerario dettagliato e ben studiato del vostro on the road negli Stati Uniti. Le distanze sono inimmaginabili. Percorrerete così tanti chilometri prima di arrivare a destinazione che dovrete per forza valutare anticipatamente i vostri spostamenti. Valutate bene anche i periodi evitando il pieno inverno in cui il ghiaccio e le poche ore di luce potrebbero condizionarvi molto.

Noi di solito strutturiamo percorsi con massimo 6 ore di guida giornaliere per non appesantire troppo la giornata e non arrivare troppo stanchi. Soprattutto cerchiamo di darci il cambio dopo massimo 3 ore di guida. Nei luoghi in cui decidete di fermarvi per eventuali attrazioni valutate bene le ore che vi serviranno per la visita inserendo sempre un’ora per eventuali imprevisti e ritardi dovuti anche al traffico.

In base agli stati che visiterete controllate la tipologia di animali che ci vivono. In Oregon ad esempio non è raro incontrare gli orsi. Quindi è bene sapere come comportarsi. In Colorado molto spesso abbiamo incontrato cervi reali, alcuni purtroppo investiti. Guidate sempre al massimo della concentrazione ecco perchè vi consigliamo di strutturare un itinerario non troppo lungo o di avere sempre un guidatore aggiuntivo.

Oggi siamo ormai molto facilitati nella gestione di un itinerario grazie alle tante applicazioni, anche off line, con cui poter strutturare il vostro viaggio. Alcune di queste le trovate indicate in “Le applicazioni da avere per un viaggio on the road”. Pensate che nel nostro primo viaggio in California nel 2016 avevamo ancora la classica cartina di carta. Che tempi!

Ora che avete tutte le informazioni per organizzare il vostro sogno americano non vi rimane che prendere il primo volo per Los Angeles e raccontarci la vostra avventura al rientro. Sarete voi a farci sognare. Vi ricordiamo di seguirci sui nostro social per non perdervi i prossimi viaggi. Vi aspettiamo!

Come visitare i mulini a vento di Kinderdijk

I mulini a vento di Kinderdijk sono stati una delle tappe imperdibili del nostro on the road che da Roma ci ha portato fino ad Amsterdam. Il nostro primo grande viaggio tutti e tre insieme. Ovviamente il sedile posteriore dell’auto come sempre è interamente occupato da Nanà. Siamo passati per l’Alsazia, il Belgio per poi continuare ancora per Amsterdam, Germania ed Austria. Insomma un lungo viaggio in auto che ha lasciato tanti timbri sul passaporto di Nanà e tanti ricordi nei nostri cuori. Tra tutti sicuramente la grande voglia di Nanà di tuffarsi nelle acque dei canali per rincorrere le paperelle.

In viaggio con Nanà

Questo iconico paesaggio, che richiama subito all’immaginario collettivo dei Paesi Bassi, ha segnato questa fantastica avventura. Che ad oggi rimane ancora uno dei viaggi più emozionanti che abbiamo fatto. Perché si sa: con Nanà tutto è più bello. La sua bellezza è comunque un dato di fatto; nel 1997 questo complesso viene dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Ma scopriamo insieme come arrivare ai mulini a vento di Kinderdijk.

Dove si trovano i mulini a vento di Kinderdijk

Questo complesso composto da 19 mulini si trova a soli 15 km da Rotterdam, alla confluenza dei fiumi Lek e Noord. Si tratta della zona meridionale dell’Olanda nel bassopiano di Alblasserwaard. Per noi è stata la prima tappa appena raggiunti i Paesi Bassi arrivando dal vicino Belgio. Questa regione si trova al di sotto del livello del mare e da sempre è soggetta a inondazioni. Ecco perchè a partire dal 1738 vengono costruiti questi mulini, capaci di spostare grandi quantitativi di acqua da utilizzare per l’irrigazione ad esempio dei campi. Tutto grazie anche alla forza del vento. E proprio per merito di questi mulini, questa zona come altre dei Paesi Bassi, non è sommersa dalle acque.

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La sua storia

Il nome Kinderdijke letteralmente significa “diga dei bambini” ed è legato alla leggenda secondo cui, durante un’alluvione nel 1421, dalle acqua di questo luogo furono salvati un bimbo e il suo gatto. I due galleggiavano nella culla navigando in balia della corrente. Salvati, questo luogo prese appunto il nome che ancora oggi porta. Come raccontavamo prima questi mulini sono il motivo per cui questa zona ad oggi non è sommersa. L’area salvata dall’acqua, grazie al pompaggio di questa da parte dei mulini, si chiama polder.

Mulini a vento nei Paesi Bassi

La costruzione dei mulini inizia nel 1738 quando i primi 8 mulini iniziano il loro lavoro. Fino ad arrivare ad un totale di 19 mulini. I mulini di Kinderdijik non sono tutti strutturati allo stesso modo. 8 sono in mattoni, 8 in paglia e gli ultimi 3 in pietra. E 2 di questi ad oggi sono ancora visitabili al loro interno. Potrete vedere come si viveva in quelle che erano le case dei mugnai. Visitare questo complesso vi darà modo di capire meglio la storia dei Paesi Bassi. Un territorio in cui l’uomo per sopravvivere ha dovuto sfruttare molto l’ingegneria architettonica di queste strutture. Creando quelli che oggi sono ancora i simboli di questo paese. Perché si, i mulini nell’immaginario comune, sono ancora parte dei paesaggi di questa nazione.

Ad oggi i mulini non sono più in funzione ma durante alcuni periodi vengono messi in funzione per dare modo di vivere appieno questa esperienza.

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Come visitare i mulini a vento di Kinderdijk

Il complesso è visitabile gratuitamente. Potrete quindi entrare e passeggiare per tutta l’area a piedi o in bici. I bellissimi paesaggi e l’aria rilassata di questo luogo sono perfetti per trascorrere una mezza giornata e concedersi un romantico pic-nic in un luogo unico al mondo. Ma volendo approfondire meglio la conoscenza e il funzionamento dei mulini, vi consigliamo di aggiungere una visita interna.

I mulini N8 Nederwaard e N11 Blokweer Molen sono visitabili al loro interno. Avrete modo di scoprire come erano arredati e come si viveva qui dentro. Sono strutturati su 4 piani e l’unico problema potrebbero essere le strette scale con cui accedere ai piani superiori. Ma niente di grave visto che è riuscita a fare i scalini anche Nanà. Purtroppo non vi possiamo confermare se l’entrata ai mulini sia concessa a tutti i cani. Nanà è risultata così simpatica alla ragazza all’entrata che ci ha fatto accedere senza problemi. Come dargli torto! Avrete modo di conoscere anche i simpatici animali della fattoria e indossare dei veri zoccoli di legno. Nel biglietto di entrata ai mulini è compresa la crociera nei canali, della durata di circa mezz’ora. Un’esperienza unica dove scattare foto da un’altra prospettiva.

Per scoprire ad oggi come viene pompata l’acqua dei canali potete visitare la stazione di pompaggio, la Wisboom Station. Ovviamente tutto ormai è elettrico ma comunque interessante da osservare. Se siete in viaggio con bambini potrete aggiungere anche la visita al Bird Theatre.

Il costo del biglietto comprende: l’entrata ai due mulini-museo, la crociera nel canale, la visita alla stazione di pompaggio e il documentario introduttivo compreso di audioguida.

Prezzo: 18,00€ adulti e 6,50€ per i bimbi. Vi consigliamo sempre di prenotare on line la visita ai mulini a vento di Kinderdijk.

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Come arrivare

Noi siamo arrivati fin qui con la nostra macchina da Roma. Ovviamente si: siamo dei matti! Ma nel caso in cui decidiate di noleggiare l’auto potete lasciarla al parcheggio pubblico che ha un costo giornaliero di 5€. Noleggiare un’auto è sicuramente uno dei migliori modi per poter poi visitare il resto dei Paesi Bassi. Concentrandosi soprattutto sulla bellissima campagna fatta di canali e piccole abitazioni. Per il noleggio auto noi ci affidiamo sempre a Discover Cars che, con offerte davvero vantaggiose, ci da la sicurezza di avere sempre un ottimo servizio.

Mulini nei Paesi Bassi
Paesi Bassi

L’efficiente rete di trasporti pubblici è la valida alternativa all’auto. Da Rotterdam potete prendere anche il battello che vi darà modo di vivere sicuramente un’esperienza più particolare rispetto al bus. Ottimi collegamenti anche dalle città di Utrecht e Amsterdam. Sempre se non decidiate di affidarvi ai tanti tour organizzati.

Nanà vi consiglia di visitare il prima possibile questo sito unico al mondo. Lei vorrebbe tornarci presto perché è ancora arrabbiata dal fatto che non l’abbiamo lasciata tuffarsi nei canali. Se volete sapere come organizzare un viaggio Pet Friendly, Nanà vi ha dato tanti consigli raccontandovi tutto quello che dovete sapere prima della partenza con il vostro amico a 4 zampe. Noi portiamo nei cuori una delle giornate più incantevoli e rilassate del nostro viaggio nei Paesi Bassi. Tra l’altro anche una delle poche con il sole. Ma non vediamo l’ora di conoscere la vostra esperienza e vi aspettiamo sui nostri social per aggiornamenti sulle prossime avventure!