Skip to main content

Autore: vabbeiovado@hotmail.com

Siena: cosa vedere e mangiare in un giorno!

Siena per tutti è la città del Palio e dei Ricciarelli. Per noi due è la città delle visite alle nostre zie e delle corse in piazza del Campo con i nostri cugini! Eh si, entrambi abbiamo ricordi di questa città sin da piccini. Città che quindi portiamo nel cuore con tanti bei ricordi. Compresa quella volta che nel 2012 abbiamo assistito al Palio! Ovviamente tifando contrade avversarie! Io la Selva, Riccardo il Valdimontone. Indovinate chi ha vinto? Secondo me Riccardo ha barato!

Questa nostra visita a Siena è iniziata assaggiando subito il suo dolce per eccellenza: i ricciarelli nel famoso bar Nannini. La giusta carica per andare alla scoperta di Siena.

ricciarelli da Nannini, Siena
Ricciarelli da Nannini.

Anche perchè eravamo qui come inviati speciali per una spedizione segreta. Una Escape City! Non sapete cos’è? è un modo nuovo, coinvolgente, insolito ed adrenalinico di conoscere alcune delle nostre città italiane! Bisogna risolvere enigmi, scoprire antichi misteri e salvare la città. Insomma proprio una cosa adatta a noi! Ma grazie a questa fantastica idea di Garipalli siamo riusciti a scoprire tantissimi angoli nascosti di una città che pensavamo di conoscere come le nostre tasche. Ma non vi sveliamo di più anzi vi consigliamo di iniziare a giocare il prima possibile.

Se vi volete fare due risate trovate la nostra avventura nella pagina IG!

Ma giochi a parte, iniziamo a scoprire questa piccola perla della Toscana!

La scelta delle contrade, siena
Le contrade che parteciperanno al Palio del 2 luglio.

Cosa vedere a Siena in un giorno?

Quando si pensa a Siena la prima cosa che viene in mente è per forza il Palio. E allora perchè non iniziare proprio dall’iconica piazza dove ogni anno per ben due volte si tiene uno degli eventi più famosi e antichi del mondo.

Piazza del Campo

Famosissima in tutto il mondo per essere la sede del Palio, questa piazza risale al XIII secolo, in origine si trattava di un vero e proprio campo di deflusso delle acque piovane (ecco perchè è in pendenza) che divenne poi punto di incontro per i mercanti. Il suo sviluppo e la sua storia vanno di pari passo con la costruzione del Palazzo Comunale.

La sua caratteristica forma a conchiglia è suddivisa in 9 spicchi che rappresentano i 9 governatori del Periodo dei Nove. Questi spicchi convergono tutti verso il Palazzo Comunale, risalente a circa il 1297 che fu la sede del governo. Oggi ospita il Museo Civico ed è l’accesso alla Torre del Mangia, raggiungibile salendo i suo 400 scalini da cui ammirare un vista su Siena a 88 metri di altezza. Nel suo cortiletto interno oltre il pozzo centrale troverete una Lupa. Si proprio una Lupa con Senio e Ascanio, figlio di Remo, fuggiti da Roma perchè perseguitati dallo zio Romolo. Leggenda narra che la città di Siena sia stata fondata proprio da loro due. Nel lato apposto di Piazza del Campo troverete la Fonte Gaia, la prima fontana pubblica della città.

Siena, Piazza del Campo
Piazza Del Campo!

Due volte all’anno questa piazza viene ricoperta di uno spesso strato di tufo, per consentire la corsa dei cavalli al Palio detto anche “carriera”.

Come funziona e quali sono le regole del Palio?

Il Palio ha origini antichissime di secoli e secoli ma la sua ufficialità risale al 1652 anno in cui si corse per la prima volta proprio in Piazza del Campo. Si corre due volte all’anno: il 2 luglio in onore della Madonna di Provenzano e il 16 agosto in onore della Madonna Assunta. Le contrade di Siena sono in totale 17, ma solo 10 di esse corrono il Palio. Le contrate partecipanti al Palio vengono estratte a sorte con un rigido e particolare sistema un mese prima.

Noi abbiamo avuto l’onore questa volta di partecipare a questo evento. Totalmente a sorpresa! Tutti radunati in piazza del Campo alle 19:00 si è aspettato che il Sindaco estraesse la prima contrada, poi successivamente il capitano della contrata scelta estrae la seconda e così via fino ad avere esposte alle finestre del Palazzo Comunale tutte e 10 le bandiere delle contrade partecipanti a quel Palio. Le contrade sono i quartieri di Siena, all’interno delle mura medievali, i cui confini attuali furono definiti nel 1729 con il Bando Sui Confini.

Le 17 Contrade di Siena sono: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Istrice, Giraffa, Leocorno, Lupa, Nicchio, Drago, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre e Valdimontone. La parte più importante e lunga del Palio è tutta la sua preparazione e organizzazione, perchè la corsa dei cavalli si svolge in circa solo 1 minuto e 30, la durata media dei tre giri intorno alla piazza. Pochissimi secondi di pura adrenalina che portano alla vittoria una sola contrada. La corsa è vinta dal cavallo con o senza fantino. La contrada vincente si porta casa il Drappellone, un telo disegnato ogni volta da un artista differente.

La partecipazione al Palio è ancora molto sentita, soprattutto dai giovani che riempiono la piazza, in attesa di quei pochi secondi di adrenalina, sin dalle prime ora del giorno.

è sicuramente tra le tradizioni italiane più antiche e ancora sentite con grande passione che richiama migliaia di turisti ogni anno.

Uscendo da piazza del Campo ci dirigiamo verso il Duomo di Siena o ufficialmente la Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta, è una delle opere più importanti in stile romano-gotico italiano. Famosa non solo per la sua facciata esterna ma per la libreria Piccolomini situata lungo la navata di sinistra. Fu fatta costruire nel 1492 dal Cardinale Francesco Piccolomini Todeschini, che in futuro divenne Papa Pio III.

Duomo di Siena, toscana
Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta

Entrando nella libreria dalla porta esterna, se guardate bene la parete alla vostra destra vi accorgerete di un quadrato che riporta alcune parole in latino:” il Quadrato Magico” meglio conosciuto come “Sator”. Si tratta di un Palindromo, cioè una frase leggibile sia da destra che da sinistra che riporta le seguenti parole: sator, arepo, tenet, opera, rotas. Che tradotto letteralmente significa: “il seminatore arepo tiene con le opere le ruote”. Frase che ancora ad oggi non è stata interpretata. L’unica cosa che si sa è che si trova qui da fine lavori nel XIV secolo.

Dirigendovi al lato opposto vi troverete davanti la scalinata di piazza San Giovanni, cercate la croce nera e attenti a non fare la stessa fine di Santa Caterina. Leggenda vuole che la povera santa sia stata buttata giù dalle scale proprio in quel preciso punto dal Diavolo. Peccato che la scalinata è stata terminata solo dopo la morte di Santa Caterina. Ma a noi piace credere a queste storie! E anzi se guardate bene troverete dei tasselli in marmo bianco: i punti in cui uno dei sui denti rimbalzò prima di arrivare alla fine della scalinata.

Ci incamminiamo verso Via del Refe Nero, arrivati al palazzo del “Diavolo Rosso” oltre alle sue varie epigrafi e lapidi scorgerete un lampione molto particolare: Una testa mozzata! La triste sorte che spettava ai condannati nel periodo medioevale. Anche se in realtà quest’opera di Giuseppe Mazzoni risale ai primi del ‘900 e si dice sia proprio una sua autoraffigurazione. Addentrandoci nella contrada del Bruco in via del Comune 102 trovate la fontanina del Bruco. Vi sentirete sicuramente osservati e girandovi infatti scorgerete una donna che vi fissa dalla finestra. Si tratta di un’opera di Pier Luigi Olla che spia i passanti dal 1995.

Palazzo Salimbeni e la sua Rocca sono la sede storica del Monte dei Paschi di Siena. Potrete trovare un piccolo angolo di pace entrando nel cortile del Santuario Casa di Santa Caterina.

Monastero casa di Santa Caterina
Cortile del Santuario Casa di Santa Caterina.

Continuando il percorso sulla vita della Santa Patrona di questa città potete aggiungere una visita ad una delle chiese gotiche più belle d’Italia: Basilica Cateriniana di San Domenico. Appena fuori le mura in questa basilica è conservata la testa- reliquia di Santa Caterina.

Sapete che a Siena c’è la finestra più piccola del mondo? La trovate sulla facciata del primo piano di Palazzo Chigi in piazza della Postierla.

Di grande interesse storico culturale vi segnaliamo : La Pinanoteca Nazionale, il Museo di Santa Maria della Scala e se avete tempo una passeggiata nell’Orto Botanico.

Dove mangiare a Siena?

Dopo aver camminato per tutta Siena e aver apprezzato la sua storia e architettura è di dovere dedicarci anche alla sua arte culinaria.

Iniziamo dalla colazione:

Bar Pasticceria Nannini: storico bar nel pieno centro storico inizia la sua carriera grazie a Guido Nannini agli inizi del 1900. Qui è d’obbligo assaggiare i suoi Ricciarelli, il Panforte e un buon caffè.

Rimanendo sui dolci vi consigliamo di assaggiare un dolcetto meno conosciuto ma risalente al medioevo: i Cavallucci. Dei biscotti molto speziati che venivano serviti ai conducenti di cavalli e ai loro cavalli, ecco il perchè del nome. Assaggiateli da La nuova Pasticceria Siena.

Poco fuori le mura di Siena trovate una rinomata pasticceria dove perdervi tra specialità locali e colorati macarons: Peccati di gola!

il cavalluccio, biscotti di siena, Toscana
Il Cavalluccio!

Volete venire a Siena senza assaggiare i Pici? Assolutamente no! Quindi prenotate un tavolo da Osteria Nonna Gina. Già il tagliere misto basterebbe ma non arrendetevi e prendete i pici o un piatto di pasta al ragù di cinta senese! Avrete modo di farvi anche due belle chiacchere con i proprietari.

Un posticino più spartano dove mangiare un mega panino con prodotti locali e un buon bicchiere di vino lo trovate dietro Piazza del Campo: Gino Cacino di Angelo. Non aggiungiamo altro. Dovete provarlo e fateci sapere. L’unico spoiler che vi facciamo è che ha ben 3 pagine di menù di soli panini!

Speriamo prossimamente di allungare a dismisura i consigli sui posti in cui mangiare a Siena.

Nel mentre aspettiamo di conoscere le vostre avventure in questa città che ogni volta ci regala fantastici momenti. Quando ci ricapiterà di assistere per puro caso all’estrazione delle contrade del Palio? Io anche questa volta tiferò per la Selva, vediamo come andrà il 2 luglio!

Viaggio in Marocco: cosa sapere prima di partire.

Nella lista dei paesi che volevo assolutamente visitare in questo 2023 c’era il Marocco, segnato anche più volte. Così per marcare meglio e con decisione il fatto che entro fine anno dovevo fare un viaggio in Marocco!

Ebbene, ce l’ho fatta! Ho purtroppo organizzato tutto di fretta e all’ultimo, visto proprio che la possibilità di partire si è materializzata solo due settimane prima. Ma con un pò di organizzazione tutto è possibile!

Angoli colorati a Chefchaouen, viaggio in Marocco
Angoletti colorati di Chefchaouen!

Vediamo insieme quali sono i requisiti indispensabili per entrare nel paese e cosa sapere per organizzare anche all’ultimo il vostro viaggio in Marocco!

Quali documenti servono per un viaggio in Marocco?

Per entrare in Marocco dall’Italia abbiamo bisogno di un passaporto con validità residua per tutta la permanenza del viaggio. Lo posso confermare con sicurezza dopo aver chiamato  l’Ambasciata del Regno del Marocco in Italia. Non serve visto per soggiorni turistici con una durata massima di 90 giorni. Per maggiori informazioni o dubbi potete chiamare appunto l’Ambasciata o controllare sul portale della Farnesina .

Bandiera del Marocco a Rabat
Bandiera svolazzante a Rabat!

Salute in viaggio.

Non sono richiesti o consigliati vaccini ma una cura di fermenti lattici prima della partenza noi la facciamo sempre. Cercate inoltre di evitare acqua dai rubinetti. Evitate anche di mangiare street food nei luoghi in cui vedete una grande mancanza di igiene.

Polli nella Medina di Rabat
Si, sentirete cantare i galli per la Medina!

Portatevi sempre le vostre medicine di uso comune. Tra primi antidiarroici, paracetamolo e farmaci per razioni allergiche. Io per prepararmi al caldo, non eccessivo in questo periodo, ho preso e portato anche degli integratori. Consiglio che vale per il Marocco e per tutti i viaggi fuori Europa: stipulate sempre un’assicurazione sanitaria. Ti consigliamo sempre di stipulare un’assicurazione viaggio e sanitaria che possa farti vivere la tua esperienza in tutta tranquillità! Noi ci affidiamo a Heymondo ed abbiamo un codice sconto per te del 15%.

Aeroporti in Marocco.

Siamo arrivati in Marocco con un volo Ryanair da Roma Ciampino a Tangeri IBN Battuta. Siamo ripartiti da Fès-Saïss con arrivo sempre Roma Ciampino. Sono riuscita a trovare un’offerta combinata che mi ha dato modo di poter visitare più città. Quando atterrate tenete subito pronto il vostro passaporto e il nome con l’indirizzo del primo alloggio in cui dormirete, perchè vi verrà chiesto al controllo. A fine accertamenti vi verrà restituito il vostro passaporto con un nuovo timbro! Preparatevi però a fare un pò di fila. Ci abbiamo messo circa mezz’ora.

Per il volo di rientro state molto attenti alle indicazioni che vi manderà la vostra compagnia aerea. Il giorno prima del rientro al momento del check-in abbiamo scoperto che all’aeroporto di Fes non sono accettate le carte di imbarco elettroniche e che quindi dovrete stampare il documento in pdf che vi verrà generato a fine check-in dal sito della compagnia, nel nostro caso Ryanair.

Spostamenti interni in Marocco.

Abbiamo deciso di spostarci tra le città di Tangeri, Rabat e Fes utilizzando i mezzi di trasporto pubblico nello specifico: il treno. L’esperienza è stata molto positiva. Abbiamo acquistato i biglietti qualche giorno prima direttamente sul sito della compagnia ferroviaria nazionale marocchina ONFC. Da Tangeri a Rabat in due abbiamo speso 22€. Tempo di percorrenza 2 ore con un cambio treno a Kenitra. Treni abbastanza nuovi, addirittura con attacco Usb per caricare i telefoni, servizi quali Wc e bar. Sono sempre stati molto puntuali. Non serve che stampiate il biglietto ma tenetelo a portata di click sul telefono. Da Rabat a Fes abbiamo invece preso un diretto che ci ha impiegato 3 ore. Vi consiglio di godervi il paesaggio magari con della buona musica nelle orecchie. Avrete sicuramente la fortuna di vedere le cicogne! Ce ne sono tantissime! Vedrete i lori nidi sopra i minareti o ai tralicci della corrente.

Non abbiamo però mai utilizzato altri mezzi pubblici perchè per pochi spostamenti, come ad esempio dall’aeroporto alla stazione dei treni abbiamo preso i taxi. Qui sono molto economici e quindi ne abbiamo approfittato per i spostamenti dall’aeroporto di Tangeri alla stazione centrale Tangeri Ville. Noi abbiamo utilizzato Tangeri solo come punto di arrivo. Altro spostamento che abbiamo fatto in taxi è stato dalla stazione di Fes alla sua Medina. Abbiamo speso cifre piccolissime, mai superati i 10€ a parte il viaggio in notturna dalla Medina di Fes all’aeroporto che ci ha impiegato mezz’ora con un costo di circa 25€. Quando salite controllate che il tassametro non sia oltre i 5 DH.

Moneta locale e cambio.

La moneta ufficiale in Marocco è il Dirham (DH) . Il valore di 1 DH è di circa 0,10€. Noi come sempre abbiamo ritirato agli sportelli ATM. Tenete presente che quasi sempre vi sarà negata la possibilità di pagare con le carte. Quindi ritirate in abbondanza per tutto il viaggio calcolando di pagare solo cash. Ci sarà chi vi proporrà pagamenti anche con gli euro. Secondo noi evitate o state molto attenti al cambio. Siamo riusciti a pagare con le carte soltanto il Riad dove abbiamo soggiornato a Rabat.

Costo medio di una Tajine è tra i 50 e 60 DH. Questo è stato il nostro mezzo di paragone per tutto il viaggio!

Come vestirsi in Marocco e quando andare.

Il clima in Marocco è per la maggiore di tipo mediterraneo nel nord e sulle coste, con inverni miti ed estati calde. Quindi la costa è consigliabile in qualsiasi periodo ma nelle zone centrali e per eventuali escursioni nel deserto è sconsigliato il periodo estivo in cui le temperature possono superare i 40°C. Il periodo primaverile e autunnale sono sicuramente i migliori.

Fontane colorate a Rabat
Fontane bellissime e dove trovarle a Rabat!

Per quanto riguarda l’abbigliamento ricordiamoci sempre di essere in un paese musulmano e di rispettare la loro cultura e religione. Evitate vestiti troppo corti o succinti, se potete tenete braccia e gambe coperte, soprattutto quando girate per la Madina o i souk. Vanno bene vestiti ma l’importante che non siano troppo attillati, scollati o corti e se smanicati tenete sempre un velo o una camicia leggera per coprire le spalle. Indossate abbigliamento comodo e fresco e un giacchetto sempre pronto per la sera. Scarpe comode e un cappello per coprirvi dal sole.

Sim telefonica e Connessione durante un viaggio in Marocco.

Noi acquistiamo sempre le Sim locali direttamente in loco. Nel caso del Marocco appena usciti dal gate dell’aeroporto di Tangeri ci siamo trovati davanti lo stand di una delle loro compagnie telefoniche: Inwi. Abbiamo acquistato subito una Sim con 10 GB ad un costo di 10€. Abbiamo avuto sempre buona connessione a parte alcuni momenti in viaggio quando tra spostamenti in treno o escursione a Chefchaouen ci trovavamo in aree totalmente fuori dai centri abitati. Nei Riad abbiamo sempre avuto il Wi-Fi ma difficilmente ne abbiamo trovato nei locali. Se quindi avete bisogno di restare connessi vi consigliamo subito l’acquisto di una Sim.

Viaggio in Marocco: sicurezza e buone regole.

Per la nostra esperienza tra Rabat, Fes e Chefchaouen, il Marocco ci è sembrato un paese molto tranquillo, in cui ovviamente rispettare le solite norme di attenzione. I local sono molto cordiali e ospitali ma a volte cercheranno di portarvi dove vogliono loro. Quando girate per la Medina andate sempre diretti senza mai farvi vedere titubanti perchè lì sarà il momento dell’attacco: vi indicheranno la strada verso il Riad o il ristorante del loro cugino, cercheranno di convincervi che quella strada è chiusa o quel posto non è più aperto e nel caso in cui accettiate il loro aiuto vi verrà poi chiesta un piccola mancia. Insomma niente di allarmante o troppo pericoloso ma potrete rischiare di perdervi ancora di più o di non raggiungere il luogo desiderato.

La medica di Fes, viaggio in Marocco
La coloratissima Medina di Fes!

Sappiate comunque che abbiamo tranquillamente utilizzato Google Maps anche per i vicoli della Medina. Ovviamente denigrate l’offerta di droga! Anche la sera nella Medina non ci siamo mai sentiti in pericolo e anzi a volte siamo riusciti a scambiare anche qualche simpatica chiacchierata con i local che confondevano continuamente Riccardo per un loro concittadino! Evitate comunque di perdervi nei vicoli più buoi della Medina, cercate sempre di mantenere la strada principale e evitate schiamazzi. Rispettate i momenti di preghiera, soprattutto quando vedrete i venditori allontanarsi dai proprio negozi. Ricordatevi che l’accesso alle moschee non è consentito ai non musulmani a parte qualche moschea turistica che vedrete ben segnalato fuori. Insomma niente di più di quello che farete in una qualsiasi altra città.

Dove dormire in Marocco.

Per rendere ancora più particolare e caratteristico il vostro viaggio vi consigliamo di alloggiare nelle tipiche strutture della Medina ( la parte più antica della città definita entro le mura difensive) : i Riad o i Dar. La differenza tra le due strutture è essenzialmente nel loro cortile interno. I Riad, il cui significato è giardino, sono strutture di solito più piccole che hanno al loro interno un cortile con giardino, piante e in quelli più lussuosi anche la piscina. I Dar sono delle vere e proprio case marocchine al cui interno c’è un piccolo cortile con fontana.

In entrambi i casi la maggior parte delle volte avrete compresa la colazione e se incluso nel servizio anche la possibilità di fare dei pasti tradizionali. Noi abbiamo avuto questa opportunità nel Dar dove abbiamo soggiornato a Fes. Se ne avete l’occasione vi consigliamo di fare questa tipica e intima esperienza che comprenderà sicuramente dell’ottimo cibo.

Pranzo con Tajine a Rabat, Marocco
Pranzo con Tajine in un Dar.

Ora che avete tutte le informazioni basilari non vi rimane che prenotare un biglietto per il vostro prossimo viaggio in Marocco! magari iniziando come noi a scoprire questo paese dalla bellissima città di Rabat!

Vi aspettiamo al prossimo appuntamento e seguiteci sui nostri social!

Escursione nel deserto a Dubai: come organizzarla

Quando ho prenotato per Dubai tra le varie cose che mi sono venute in mente, tra le prime c’era il deserto. E mi sono chiesta: ma è davvero fattibile fare un’escursione nel deserto a Dubai?

Ma che domanda: certo che si! Anzi è quasi obbligatoria!

Il deserto di Dubai, o meglio il deserto degli Emirati Arabi Uniti, è il deserto della Riserva Naturale di Lahbab, piccola parte del grandissimo deserto di Rub al-Khali .

Per noi è stata la prima esperienza nel deserto e per quanto fosse una cosa molto turistica ne abbiamo comunque un bel ricordo. Sicuramente con un pò più di tempo potete riuscire ad organizzare qualcosa di più caratteristico ed intimo ma per aver prenotato solo con una settimana di preavviso siamo felici così. L’esperienza di per se è stata positiva e divertente così come la gentilezza e professionalità della nostra guida. Poi il primo tramonto nel deserto non si scorda mai!

Ma come organizzare un’escursione nel deserto a Dubai?

Avendo pochissimo tempo a disposizione sia per l’ organizzazione che la gestione dell’esperienza ci siamo affidati alle varie alternative proposte da Get Your Guide. Abbiamo optato per un tour giornaliero con escursione nel deserto, varie attività, cena con prelievo e rientro direttamente in hotel. Durata complessiva dell’esperienza circa 8 ore.

Prelievo per le 14 e rientro alle 21:30 circa. Quindi calcolate di perdere tutta una mezza giornata solo per l’escursione nel deserto. Costo totale a persona 55€.

Powered by GetYourGuide

I pacchetti e le alternative sono tante: potete aggiungere anche il pernottamento in tenda e un tour privato in cui sarete gli unici partecipanti in auto.

PS: ti consigliamo sempre di stipulare un’assicurazione viaggio e sanitaria che possa farti vivere la tua esperienza in tutta tranquillità! Noi ci affidiamo a Heymondo ed abbiamo un codice sconto per te del 10%.

Banner Heymondo NY

Come Vestirsi nel deserto?

Sono consigliate scarpe chiuse. Quindi una semplice sneaker. Vestiti lunghi o pantaloni leggeri e traspiranti possibilmente chiari. Un giacchetto per la sera. Cappello o kefiah che potete acquistare anche lì in modo da avere un souvenir e occhiali da sole. Vi consigliamo anche di portare e utilizzare una crema protettiva alta. L’acqua la troverete in auto preparata dalla vostra guida. Vi consigliamo di lasciare zaini e borse troppo pesanti in hotel.

Cosa comprende l’escursione nel deserto a Dubai?

Prelievo e rientro all’ora stabilita direttamente al vostro hotel. Nel nostro caso siamo partiti alle 14:00 e rientrati alle 21:30.

Il viaggio verrà fatto in Jeep 4×4, insieme alla guida e ad altre 4 persone. Sempre se non decidiate per un tour privato. Noi eravamo due italiani, due inglesi e due tedeschi. Si una barzelletta!

La nostra guida Khaled, durante il viaggio di circa un’ora ci ha raccontato un pò la storia di Dubai, della sua terra e del suo futuro. Così come ci ha fatto notare che più ci addentravamo nelle dune di sabbia più questa si scuriva, trovando addirittura dei granelli di sabbia nera di origine vulcanica.

Sapete inoltre che negli Emirati Arabi Uniti non esistono cammelli selvatici? Si, appartengono tutti a qualche allevamento di ricchi sceicchi.

Come prima tappa siamo arrivati al campo dei quad. Dovete sapere che quest’attività è a pagamento e facoltativa anche perchè è a vostro rischio e pericolo! Ebbene si, se vi fate male cacchi vostri e della vostra assicurazione sanitaria. Il tutto dura circa mezz’ora. Na vale la pena? Si se è la prima e ultima volta che fate questa esperienza!

Sul quad nel deserto di Dubai
Sia chiara una cosa: ho guidato anche io!

Da qui si arriva finalmente alle dune rosse! Il consiglio è di evitare di mangiare tra le 3 e 2 ore prima della partenza per il tour. Se non volete fare la fine di tutte quelle persone che si sono dovute fermare. Immaginate saltare su e giù per le dune nel deserto con il pranzo sullo stomaco! Ecco, appunto!

Vi fermerete anche per alcune foto e un pò di sandboarding! Dopo di che arriverete direttamente al campo dove dopo un piccolo giro in cammello, piccolo vuol dire 5 minuti, sarete pronti per la cena. Noi ci siamo prima goduti un tramonto lontani dalla movida del campo. Non fate come noi e non andate troppo lontano se non volete ritrovarvi a correre con due cani alle calcagne nel deserto! Il tavolo sarà apparecchiato per tutti i partecipanti del vostro gruppo. Ci sarà una postazione comune per fumare la Shisha e potrete anche farvi un tatuaggio all’henne.

La cena sarà accompagnata da spettacoli di danza del ventre, danza Tanoura e di mangia fuoco!

Il cibo era tutto molto buono: dal cous cous alla pasta, verdure, hummus e carne alla brace! Dolcetti e avrete scelta tra the, caffè arabo e vari succhi. No, niente alcool! Tanta frutta e qualche dolcetto locale.

Finiti tutti gli show e la cena avrete circa una mezz’ora per recarvi in bagno e prepararvi alla partenza. Sarà ormai buio e sicuramente vi addormenterete in auto.

Che bello passare dall’euforia della partenza al silenzio e al russare di sottofondo nel rientro.

Ne vale davvero la pena fare questa esperienza?

Se come noi è la prima volta che avete la possibilità di vedere un deserto e avete mezza giornata da potergli dedicare, il nostro consiglio è si! Vi ripetiamo che è tutto molto turistico e di massa, almeno per quanto riguarda questi tour. Organizzandosi diversamente e per tempo sicuro avrete modo di vivere esperienze più caratteristiche. Per noi l’esperienza è stata positiva e la ricordiamo con grande felicità. Sperando che sia stata solo la prima di tante altre avventure nei deserti di tutto il mondo!

Sicuramente può rientrare in un itinerario Low Cost a Dubai!

Fateci sapere come è stata la vostra esperienza e seguiteci sui nostri social!

Cerca il tuo pernottamento a Dubai su Booking.com seguendo il link qui!

Booking.com

Campidano di Oristano: un tuffo in Sardegna!

Nelle mie vene scorre sangue sardo. Per metà sardo e per un quarto abruzzese. La Sardegna è stata da sempre lo sfondo delle mie foto da piccina. Delle vacanze estive e delle feste dai nonni. Tutte le estati per 21 estati ho nuotato nelle acque cristalline del suo mare.

Poi purtroppo si cresce. Il lavoro, nuove persone nella nostra vita, la voglia di conoscere il resto del mondo e i pochi giorni liberi mi hanno allontanata per ben 12 anni dalla terra delle mie origini. Quest’anno dopo aver deciso di approfittare di qualsiasi occasione buona per vivere il tempo non vissuto in questi ultimi due anni, finalmente, di nuovo in Sardegna!

Rimanendo fedele ai luoghi della mia infanzia il nostro viaggio in terra sarda sarà concentrato nella regione del Campidano di Oristano. Quindi ci troviamo nel centro ovest della Sardegna.

Tharros, la vista su tutta la penisola del Sinis
Thorres, la vista dalla torre di San Giovanni.

Sono riuscita dopo anni a portare Riccardo nel paese della mia famiglia: Uras. Gli ho mostrato alcune delle spiagge più belle che io abbia mai visto e l’ho sorpreso con un tramonto mozzafiato dal vecchio faro di Capo Mannu. Insomma un tuffo nei luoghi del mio cuore.

L’avventura inizia un sabato pomeriggio e come al nostro solito corriamo per non perdere l’aereo! Volo in perfetto orario! Abbiamo volato grazie a una delle tante offerte Ryanair da Roma Ciampino. Arriviamo a Cagliari alle 21.30 e ci avviamo al noleggio auto.

Dobbiamo ammettere che abbiamo trovato una grande organizzazione e una grande scelta nel numero delle agenzie di noleggio. Noleggio auto con RentalCars dall’aeroporto di Cagliari per due giorni: 140€ con protezione completa. Ci viene fatto anche un Upgrade con una Fiat 500 Abarth.

il villaggio di San Salvatore, Tharros
Villaggio Far West di San Salvatore.

Quale auto scegliere per un viaggio in Sardegna?

Sicuramente la più comoda e adatta a tutti i tipi di strade soprattutto tenendo presente che se intendete visitare le regioni meno battute potreste trovarvi a percorrere molte strade non asfaltate. Quindi la nostra auto è stato un regalo purtroppo non utile!

Arrivati circa per mezzanotte a S’archittu, dopo un brindisi con una fresca Ichnusa ci addormentiamo euforici di svegliarci davanti al mare! Abbiamo scelto di soggiornare a l’hotel  Bellavista di S’archittu, frazione di Cuglieri, provincia di Oristano. Qui, nello specifico, non ci troviamo nel Campidano di Oristano, ma appena fuori, nella regione del Montiferru, sempre in provincia di Oristano. Essendo un luogo a me molto caro, ho deciso di parlarvene anche se è fuori dalla regione.

S'archittu, Sardegna nel Campidano di Oristano
L’arco di S’Archittu.

La mattina seguente dopo una bella colazione nel nostro hotel vista mare ci avviamo lungo il sentiero che porta al famoso arco di S’Archittu. Una piccola passeggiata e vi troverete davanti questo arco, lavoro dell’erosione fatto dalle onde su questa scogliera di calcare e una piccola spiaggia dove rilassarsi, farsi una nuotata o se abbastanza coraggiosi tuffarsi dai 15 metri dell’arco. Da qui una piccola tappa a Santa Caterina di Pittinuri a soli 5 minuti di auto puntando a nord. Altro consiglio: tutte le spiagge che vi nomineremo in questo articolo sono spiagge libere e non attrezzate quindi munitevi di un’ombrellone e di tutto il necessario da spiaggia. Scendiamo poi verso sud puntando a Putzu Idu comune di San Vero Milis. 

Si tratta di una lunga spiaggia dalla sabbia bianca e finissima, con un mare cristallino e adatto soprattutto alle famiglie data la poco profondità dell’acqua, quindi scordatevi di fare snorkeling qui. Il lungo mare durante la stagione estiva è area pedonale ma potrete parcheggiare poco prima. Parcheggi a pagamento: si parte da 3€ per 2 ore di sosta. Ma ne vale la pena. Continuiamo il nostro itinerario andando a S’arena Scoada, una spiaggia incastonata tra le scogliere. Purtroppo qui abbiamo trovato tantissima posidonia, una pianta acquatica che viene portata sulla spiaggia dalla corrente e rende impraticabile anche il bagno in acqua. Quindi tiro fuori il mio asso nella manica nonchè la mia spiaggia preferita di questa zona: Sa Mesa Longa!

Spuntino con le Pardulas, dolcetti tipici sardi.

Qui da bambina dovevano tirarmi letteralmente fuori dall’acqua! Questo è il posto perfetto per fare snorkeling. Questa spiaggia ha una sabbia ricca di colori dati dalle minuscole conchiglie e dai resti dei coralli. Rimane sempre riparata dai forti venti grazie a una barriera corallina in arenaria che fa si che il mare sia sempre calmo. State però attenti alla corrente che vi porta al di fuori di questa piscina naturale verso il mare aperto. L’ultima volta ho veramente faticato tanto per tornare a riva e purtroppo in quel punto non c’è presenza di bagnino.

Qui potrete trovare due chioschi e il parcheggio a pagamento per l’intera giornata è di 5€. Dalla spiaggia potrete ammirare le falesie di Capo Mannu e la sua torre. Se avete voglia di camminare da qui potrete arrivare fino al faro di Capo Mannu  e alla torre di Turr’e sa Mora. Noi abbiamo ripreso la macchina due birre e ci siamo gustati il tramonto proprio dal faro. Qui o avete una bella macchina adatta agli sterrati altrimenti lasciatela all’inizio del percorso e avviatevi a piedi.

Tramonti a Capo Mannu, Provincia di Oristano
Tramonti sardi a Capo Mannu, Campidano di Oristano.

L’emozione di rivedere il tramonto da qui è stata tantissima. Che sia la prima volta o la centomillesima sarà sempre uno spettacolo salutare il sole che si tuffa nel mare. Per cena torniamo a S’archittu per gustarci un polpo con le patate in un Food truck sul mare che vi straconsigliamo: 292 Food Truck! Un bicchierino di mirto e buona notte!

La mattina seguente fatto il check out ci fermiamo lungo la strada ad ammirare il paesaggio dalla Torre del pozzo. Proseguiamo lungo la statale direzione Mare Ermi, questa spiaggia dalla sabbia bianca a chicchi di quarzo si trova sulla costa di Cabras. Un tuffo in queste azzurre acque per risalire di nuovo in auto passando per una strada sterrata che ci porterà a Is Arutas.

spiaggia di Is Arutas, Campidano di Oristano
Mare Ermi e i suoi chicchi di riso.

In questa zona del Campidano di Oristano i paesaggi sono selvaggi, incontaminati e non a caso protetti dal WWF. La Spiaggia dei chicchi di riso: così è conosciuta Is Arutas, una spiaggia di chicchi di quarzo colorati dal bianco al rosa al verde. Vari cartelli vi ricorderanno che la sabbia non è un souvenir! Cercate anche di ripulirvi bene prima di tornare in auto! Questa spiaggia è preziosissima e tale deve restare! Anche i fondali regalano bellissimi scenari tra i suoi scogli e i tanti pescetti, da piccola ci ho visto una murena! Decidiamo anche se con poco tempo di andare a Tharros fermandoci poco prima in un posto molto particolare: il villaggio di San Salvatore.

Il Far West sardo, ormai quasi abbandonato, torna a vivere solo nei primi di settembre quando si celebra la corsa degli Scalzi. Questo piccolo borgo medievale deve il suo aspetto e nome al dominio spagnolo. Giusto il tempo di qualche foto e continuiamo fino a giungere al parcheggio di Tharros. 

Si tratta di un’area archeologica la cui nascita risale al VII secolo a.C. Il biglietto per il parco è di 6.50€, noi purtroppo avevamo poco tempo quindi siamo solo saliti su alla torre per ammirare tutta la Penisola del Sinis. Dalla torre di San Giovanni avrete la vista su Tharros e su capo San Marco. Avrete a sinistra il calmo mare del Golfo di Oristano e a destra le forti onde che attirano i surfisti. Increduli abbiamo avuto la grande fortuna di vedere un delfino che faceva da apripista a un’imbarcazione! 

Questo posto vi regalerà una vista quasi completa e fantastica del Campitano di Oristano. Anche qui però ci siamo concessi un tuffo veloce nella sottostante spiaggia di San Giovanni di Sinis che offre dei fondali molto vivi, ci saranno tanti pesciolini a girarvi intorno. Quindi portatevi sempre la maschera. Non servirebbe specificarlo ma la pesca subacquea non è consentita qui così come in tante altre aree.

Qui purtroppo salutiamo il mare per dirigerci a Uras, il paese del mio papà in provincia di Oristano.

murales a Uras, provincia di Oristano
L’abito tradizionale di Oristano in un murales a Uras.

Un saluto agli zii e lasciamo il Campidano di Oristano per arrivare a Cagliari giusto in tempo per gustarci una fantastica cena a base di Culurgiones e Sa Fregula. Due primi piatti della tradizione sarda che abbiamo assaggiato presso il ristorante Antica Cagliari. 

A fine cena non fatevi mancare una Seadas, un grande raviolo fritto ripieno di formaggio servito con miele accompagnato da un bicchierino di mirto o  Filu Ferru.

Questi due giorni sono stati una grande corsa da una spiaggia all’altra sempre con il costume bagnato e ben poco relax ma sono stata contenta di essere riuscita a portare Riccardo in alcuni dei luoghi della mia infanzia in questa terra che mi è mancata davvero tanto. Quando si parla di Sardegna si pensa  sempre ai classici luoghi super chic del nord e alle spiagge da vip ma se volete tuffarvi in acque cristalline, spiagge poco trafficate vi consiglio di fare un pensierino su questa regione. Il Campidano di Oristano offre molto di più di quello che purtroppo vi posso raccontare in questa avventura.

Ma prometto che presto vi farò scoprire molto altro oltre al campidano di Oristano, Ajo!

Matrimonio a Las Vegas: cosa sapere prima del Sì!

Ho sempre pensato che la nostra prima volta a Las Vegas dovesse essere memorabile, e iniziare con un matrimonio mi sembrava il modo migliore. Sicuramente indimenticabile! Visto e rivisto in tanti film, il matrimonio a Las Vegas con Elvis era uno dei nostri sogni da realizzare, e allora quale occasione migliore del nostro primo viaggio nella città del peccato?

Matrimonio con Elvis, tra le cose da fare a Las Vegas

Come sposarsi a Las Vegas?

Il matrimonio a Las Vegas è davvero valido anche in Italia? Queste sono le primissime domande che ci sono arrivate non appena i nostri parenti e amici hanno visto le nostre foto all’altare con Elvis. Procediamo per punti.

A Las Vegas è possibile qualsiasi cosa. Pensate al matrimonio più assurdo che potreste mai organizzare, e potete essere sicuri che ci sarà più di una cappella pronta a realizzare il vostro desiderio. Ovviamente, tutto ha un costo. E più ci spingiamo in là con la fantasia, più soldi tiriamo fuori dal nostro portafoglio. E sulla sua validità o meno, tutto sta a voi! Quindi, la risposta all’ultima domanda è: sì, se davvero lo volete. Ma ora vi raccontiamo meglio.

Se non vuoi perderti tutte le nostre mattate in viaggio e le prossime avventure, non ti resta che seguirci sui nostri social. Ti aspettiamo!

Quali documenti servono per un matrimonio a Las Vegas

Tutto dipende dalle vostre volontà. Volete soltanto vivere un’esperienza divertente e romantica da ricordare in coppia? O volete dire “Sì” lontano da tutti e lasciare da parte le lunghe e faticose problematiche di un matrimonio con 100 invitati?

Se la vostra risposta è la prima, l’unica cosa che vi servirà è il passaporto, la prenotazione presso una cappella e il vostro partner in crime. Specificando nella prenotazione che intendete fare una Non Legal/Commitment Ceremony, un matrimonio non legale. Potete anche rinnovare le vostre promesse per festeggiare alla grande un anniversario. Se invece intendete davvero pronunciare quel si con tutta la vostra forza e ufficialità ci sono un po’ di cosine da sapere.

Matrimonio a Las Vegas! Cosa sapere per organizzarlo al meglio!
Si lo voglio!

Legalizzare il matrimonio a Las Vegas

La vostra prenotazione in questo caso parlerà di Wedding Ceremony. Prima della cerimonia dovrete presentarvi al comune di Las Vegas per richiedere il Marriage License, licenza di matrimonio, presso gli uffici della contea di Clark al 201 E Clark Ave 89101, Las Vegas. Potete anche fare la richiesta online, stampando la ricevuta che vi verrà poi fornita. Il suo costo, ad oggi, è di 102$. L’ufficio è aperto tutti i giorni dalle 08:00 alle 24:00.

Una volta ritirata la licenza, potete recarvi nella cappella scelta e procedere con la cerimonia. Se non avete testimoni, tranquilli, c’è sempre qualcuno pronto a testimoniare la vostra unione.

Finita la cerimonia, bisognerà poi inviare i documenti e l’attestato di matrimonio all’ufficio del Segretario di Stato del Nevada, richiedendo l’apposizione della prevista Apostille. Il costo della copia di matrimonio è di 15$. Dovrete poi presentarvi presso il consolato per tradurre e inoltrare in Italia tutta la documentazione per la legalizzazione del matrimonio. Questo passaggio dovrete completarlo una volta in Italia, recandovi al vostro comune di residenza. Contattate in anticipo gli uffici che si occupano di queste pratiche. Insomma, da un gioco diventa una cosa abbastanza seria. Ma è pur sempre un matrimonio, volete prenderlo alla leggera?

foto da scattare in Nevada
Viva Las Vegas!

Scegliere il tema e la cappella del matrimonio

Per noi è stato facile! In realtà dovrei dire: per me è stato facile! Sì, perché ancora non vi ho detto che per Riccardo è stata tutta una sorpresa. Tranne il viaggio a Las Vegas, ovviamente! Mesi prima, dopo vari confronti e studi, ho deciso che la cappella giusta per noi era la Graceland Wedding Chapel.

L’avrete sicuramente vista in qualche film o in qualche giornale di gossip. È una delle più gettonate, ma per questo non tra le più care. In realtà, i pacchetti base sono tutti molto simili, con prezzi che variano pochissimo tra loro. Possiamo partire dai 100$ e salire all’infinito. Se volete, potete sposarvi su un elicottero sorvolando il Grand Canyon!

Uno dei documenti immancabile per gli Stati Uniti che ti consiglio di avere sempre con te è una buona assicurazione sanitaria. Negli Stati Uniti, anche una visita banale può costare centinaia di dollari. Io mi affido sempre a Heymondo: è semplice, copre tutto e puoi avere anche uno sconto del 10% usando il link qui sotto.

Banner Heymondo NY

Il nostro sogno era quello di coronare le nozze con Elvis. Ho quindi scelto il pacchetto base che comprende:

  • L’uso della cappella per mezz’ora
  • Elvis che scorta la sposa cantando una canzone e altre due canzoni cantate durante il resto della cerimonia, perché tutto viene celebrato da lui!
  • Bouquet di rose per la sposa e fiore all’occhiello per lo sposo
  • Attestato di matrimonio versione Elvis e Priscilla, più il vostro con firma dei testimoni
  • Foto professionali con il fotografo, a cui dovrete poi lasciare una mancia di 20$, più la mancia per l’ufficializzante di 60$

Costo totale della mattata: 250$ più le mance. Se volete le foto che sono state scattate, hanno un costo di circa 5€ l’una. Potete anche aggiungere il video richiedendolo alla prenotazione. Io ho optato per un matrimonio simbolico e a farci da testimoni c’erano dei cugini di secondo grado da parte di mia nonna materna.

foto davanti alla Graceland Wedding Chapel
Sorpresa riuscita!

Come ho organizzato la sorpresa a Riccardo

Ho prenotato tutto circa 2 mesi prima della partenza, organizzandomi anche con i miei futuri testimoni. Siamo arrivati a Las Vegas la mattina presto da Los Angeles con il Greyhound, sì, una mattata, ma poi vi racconteremo meglio. Fatto il check-in all’Hard Rock Hotel, ci siamo goduti un po’ di relax in piscina. Calcolando bene i tempi, sono riuscita a convincere Riccardo a uscire in taxi per la cena. Il furbo non ha capito nulla neanche quando il tassista ci ha fatto gli auguri dopo avergli dato l’indirizzo del posto, cioè quello della Graceland Wedding Chapel.

Scendiamo dall’auto, Riccardo mi guarda e fa: “Come mai siamo qui?” Vabbè, sorpresa riuscita direi!

Matrimonio a Las Vegas
E ora tutti a festeggiare!

I nostri testimoni erano lì ad aspettarci. Abbiamo consegnato i documenti mentre organizzavano le ultime cose. Riccardo è entrato in sala con i miei cugini, e io sono stata accompagnata all’altare poco dopo da Elvis, che intanto intonava “Can’t Help Falling in Love”. Ok, non era una cerimonia ufficiale e ne eravamo tutti consapevoli, ma le lacrime d’emozione non siamo proprio riusciti a trattenerle. Eravamo solo noi e la musica di sottofondo. Quando ci siamo guardati, sapevamo che quel “sì”, anche se senza valore legale, ci stava per unire per sempre in quell’esperienza che ancora oggi mi fa commuovere. Anche perché, come in un vero matrimonio, ci sono stati lo scambio delle fedi e delle promesse!

Se vuoi condividere in diretta i festeggiamenti del tuo matrimonio a Las Vegas, non ti resta che acquistare la comoda eSIM di Holafly. Valida in oltre 130 Paesi, negli Stati Uniti ti garantirà sempre segnale e la possibilità di condividere ogni momento con amici e parenti. E in più, grazie al nostro codice sconto, puoi ottenere il 5% di sconto: usa il codice VABBEIOVADO5.

Riccardo era così emozionato e incredulo che ha sbagliato sia mano che dito durante lo scambio degli anelli. Io ridevo come una matta, con le lacrime agli occhi. I nostri testimoni, per rendere la cosa più particolare, ripetevano tutta la cerimonia in italiano mentre il fotografo immortalava il momento.

Sono stati tutti molto bravi e simpatici. E così, tra risate e lacrime, il 21 agosto 2016 abbiamo pronunciato il primo “sì” davanti a Elvis! Che dite, sono riuscita nell’intento di rendere indimenticabile questo viaggio?

Ma ora siamo curiosi di sapere chi vorrebbe fare questa mattata! Vi aspettiamo sui nostri social per le prossime avventure.


Cosa vedere a Londra parte due del nostro itinerario.

Speriamo vi siate dovutamente riposati perchè anche oggi gireremo Londra tra musei, parchi e attrazioni che ci faranno arrivare a fine giornata con le batterie scariche ma gli occhi pieni di meraviglie. Ormai avrete capito che abbiamo tantissime cose da vedere a Londra e non c’è un minuto da perdere! Quindi: Let’s Go!

Secondo giorno a Londra

  • Covent Garden
  • National Gallery
  • British Museum
  • Carnaby Street e Piccadilly Circus
Covent Garden, London, UK

Covent Garden

Per iniziare al meglio questa seconda giornata ci vuole una bella colazione. Qui potete approfittarne per fare colazione in uno dei canti carinissimi caffè. Così, belli carichi, siete pronti ad affrontare la valanga di arte.

National Gallery

Prima di entrare ammirate l’imponente Trafalgar Square e magari fate una foto su uno dei leoni che controllano la piazza sotto la colonna di Nelson. Una volta dentro la National Gallery vi perderete in compagnia di Van Gogh, Rembrandt e Piero della Francesca. La sua vasta collezione di opere, più di 2 300, spaziano dal 1200 ai primi del 900 e le sue opere si concentrano solo sulla pittura. Aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 e il venerdì fino alle 21:00! A Londra l’arte non è mai troppa, soprattutto quando è gratuita! Quindi: avanti con un altro museo!

Prima però attraversate Leicester Square e controllate l’ora sul suo orologio svizzero. E già che ci siete date il buongiorno al nostro amico Harry Potter! Prima che voli via sulla sua scopa!

British Museum

Continuando in direzione nord eccoci arrivati al British Museum. Fondato nel 1753 è uno dei musei più importanti al mondo, un museo “universale” sulla storia dell’uomo. Non a caso la Stele di Rosetta si trova qui. Prenotate in anticipo il biglietto gratuito per l’entrata. Finito con i musei non ci rimane che passeggiare e magari dedicarci a un pò di shopping lungo Oxford Street fino ad arrivare alla celebre Oxford Circus.

Carnaby Street e Piccadilly Circus

Scendendo per Regent Street deviamo per Carnaby Street, dove nei primi anni 60 nacque la minigonna! E ancora oggi è una delle strade più alla moda di Londra. Se volete un pezzo raro e unico qui troverete sicuramente qualcosa che fa per voi! Arriviamo poi alla piccola Time Square di Londra che vi colpirà con i suo mega display led. Data la vicinanza a Chinatown, potrete finire al giornata con dei buoni ravioli cinesi e tornare a caricarvi per domani! E se ci scappa, perchè no, un drink in un qualche localetto di SOHO. Poi però a ninna!

Terzo giorno a Londra!

  • Notting Hill e Portobello Road Market
  • Buckingham Palace e il cambio della guardia
  • Hyde Park
  • Camden Town
  • Natural History Museum e Harrods
  • Neal’s Yard

Cosa non può mancare in un itinerario londinese? Sicuramente il famoso Porto bello Road e la stravagante Camden Town. Ma tanto altro altro ci aspetta da vedere a Londra in questa terza giornata!

Portobello Road Market

Iniziamo quindi la mattinata di buonora passeggiando proprio tra i banchi in cui passeggia Hugh Grant in Notting Hill. Il mercato si tiene tutti i giorni dalle 8:00 alle 16:00 ma quello dell’antiquariato lo trovate solo il sabato! Gustatevi quest’atmosfera di altri tempi tra bancarelle di frutta e verdura e cianfrusaglie in cui poter trovare qualche cimelio storico.

Buckingham Palace

Se siete riusciti ad uscire presto allora non potete perdervi il famoso cambio della guardia! In caso contrario comunque è d’obbligo una visita ai reali. Saliamo in metro e arriviamo al Buckingham Palace, la residenza ufficiale dei reali, ora quindi di re Carlo III. Cercate di essere qui per almeno le 10:30 in modo da essere ai posti migliori per la cerimonia che inizia alle ore 11:00 tutti giorni in estate e a giorni alterni durante le altre stagioni. Consultate il sito ufficiale per i giorni e gli orari. Finita la cerimonia potete attraversare il Green Park e arrivare a Hyde Park Corner. Passeggiate per il famoso polmone verde londinese per poi prendere il bus 274 a Bayswater direzione…

Camden Town

La stravaganza qui è la normalità! Non troverete negozio che non abbia qualcosa di assurdo! Luogo perfetto tra l’altro se avete voglia di un bel tattoo ricordo! Se invece avete fame camminate fino al Camden Lock Market! Qui poterete mangiare qualsiasi cosa vi venga in mente: da un burritos a un piatto di noodles alla pizza napoletana. Questo luogo è stato negli anni recenti rivalutato ed è diventato una vera chicca non solo per lo shopping ma anche per un pomeriggio di relax sul canale e un giro per la sua Street Art. Non perdetevi il famoso Cyberdog ormai qui dal 1994 è perfetto se vi serve una magliettina da rave!

National History Museum e Harrods

La giornata è ancora lunga e potremmo finirla con una visita al National History Museum. Ultima entrata alle 17:30, vale la pena entrare anche solo per i dinosauri e per la sua bellissima architettura gotica molto Hogwarts! Entrata sempre gratuita, quindi perchè non approfittare? Poi se ancora dovete prendere qualche souvenir con una piccola passeggiata di 15 minuti eccoci da Harrods! Oltre a comprare il classico orsacchiotto qui potrete salire sulla prima scala mobile di Londra! E ammirare la sua parte egiziana!

Anche questa terza giornata è andata! Non rimane che rilassarci e perchè non goderci un drink nelle stradine colorate di Neal’s Yard!

Vi abbiamo fatto vedere tantissime cose, vi abbiamo fatto fare su e giù per l’underground più famosa del mondo e fatto fumare i piedi ma ne è valsa la pena perchè Londra è così, in continuo movimento e sempre piena di novità!

Fateci sapere se siete riusciti a tenere il nostro passo già dalla prima puntata di questa nostra mini guida “Cosa vedere a Londra” !

E seguiteci sui nostri social per scoprire le nostre nuove avventure!

Banner Heymondo NY

Viaggio Pet Friendly: viaggiare con cane e gatto!

Siete curiosi di sapere se è davvero possibile viaggiare con un cane e un gatto? Assolutamente sì! Si tratta semplicemente di gestire e organizzare al meglio i nostri amici pelosi. Scopriamo insieme come pianificare un viaggio Pet Friendly in modo ottimale!

L’emozione di condividere un’avventura di viaggio con il vostro amico peloso sarà una delle esperienze più belle che potrete mai vivere. Tuttavia, ci sono diverse cose da prendere in considerazione prima della partenza e durante tutto il viaggio.

Prima di tutto, è importante valutare se il vostro amico a quattro zampe ha l’educazione necessaria per interagire con altre persone e camminare per lunghe distanze. Il suo livello di socializzazione e il suo desiderio di fare passeggiate sono fondamentali. Ad esempio, un cane che salta addosso agli altri o abbaia costantemente potrebbe creare problemi durante il soggiorno in una struttura ricettiva o disturbare gli altri mentre mangiano. Allo stesso modo, un cane che cerca continuamente coccole e attira l’attenzione può diventare un po’ troppo invadente per i bambini e gli adulti.

Una corretta valutazione del comportamento e delle esigenze del vostro animale domestico vi aiuterà a garantire un viaggio piacevole e senza problemi per tutti i partecipanti. Con un po’ di pianificazione e attenzione, potrete godervi appieno l’avventura del viaggio insieme al vostro fedele compagno peloso!

Dovendo magari percorrere lunghe distanze e cambiare frequentemente luogo, è importante considerare anche il rapporto che il vostro cane e/o gatto hanno con l’auto. Nanà è stata abituata alla macchina fin da subito e la adora così tanto che salta dentro anche quando si apre lo sportello per andare a lavoro! Lilo, a soli 3 mesi, ha affrontato senza problemi il viaggio da Roma alla Puglia! Ora si addormenta tranquillamente durante i viaggi, anche se diventa un po’ nervoso quando capisce che stiamo andando dal veterinario.

Tutti a Parigi in viaggio Pet friendly
Tutti insieme al Louvre di Parigi!

Di che documenti hanno bisogno i nostri amici a 4 zampe?

Se ci troviamo in Italia, è fondamentale che il cane e il gatto siano regolarmente registrati all’anagrafe canina e siano dotati di microchip (o tatuaggio), oltre ad avere una targhetta con nome e numero di telefono. Devono essere in regola con tutte le vaccinazioni richieste. Se intendiamo viaggiare all’estero con il nostro amico peloso, è necessario ottenere il passaporto per animali da compagnia.

Il passaporto per animali da compagnia può essere richiesto presso l’ASL di competenza dopo aver effettuato la vaccinazione antirabbica. La prima cosa da fare è quindi consultare il proprio veterinario di fiducia, che provvederà a somministrare il vaccino e a registrarlo insieme a un certificato di buona salute sul sito dell’anagrafe canina.

Già dal giorno successivo possiamo recarci presso l’anagrafe canina della nostra ASL per richiedere il passaporto per il nostro amico peloso. Dovremo portare con noi la documentazione rilasciata dal veterinario, il libretto sanitario, il pagamento del bollettino di 34€, il numero di registrazione all’anagrafe canina del microchip e i nostri documenti. Una volta consegnati i documenti, l’ASL si occuperà delle pratiche necessarie.

Entro due giorni, il passaporto di Nanà era pronto, tuttavia ci tengo a sottolineare che il cane non può viaggiare immediatamente. Il vaccino antirabbico diventa valido solo dopo 21 giorni, a cui deve essere aggiunto un certificato di buona salute rilasciato dal veterinario entro 48 ore prima della partenza. Quindi, è consigliabile pianificare il viaggio almeno un mese dopo aver somministrato il vaccino antirabbico.

Alla scadenza del primo anno, è necessario rinnovare il passaporto del nostro amico peloso ripetendo il richiamo del vaccino antirabbico, che avrà poi una durata di altri 3 anni. Tuttavia, è importante tenere presente che la durata del vaccino può variare a seconda del tipo utilizzato. Nel caso di Lilo, ad esempio, il suo vaccino ha una durata di 4 anni. È fondamentale informarsi sempre bene sui paesi che intendiamo visitare, in alcuni stati, determinate razze potrebbero non essere accettate o potrebbero essere richiesti ulteriori vaccini per il passaggio attraverso la dogana. Per maggior sicurezza, è consigliabile contattare il consolato del paese di destinazione. Inoltre, consigliamo di portare sempre con sé il libretto sanitario del nostro animale domestico durante i viaggi.


Come trasportare regolarmente il nostro peloso in macchina?

“È vietato trasportare animali domestici in numero superiore a uno se ciò costituisce un impedimento o un pericolo per la guida. Tuttavia, è consentito il trasporto di più animali domestici purché siano custoditi in una gabbia o contenitore apposito, o nel vano posteriore separato dal posto di guida da una rete o un altro mezzo analogo idoneo. È importante notare che, se tali dispositivi sono installati in modo permanente, devono essere autorizzati dall’ufficio provinciale competente della Direzione generale della M.C.T.C.”

Per trasportare un cane in auto, puoi scegliere tra un kennel (trasportino) o apposite cinture di sicurezza per animali domestici. Nel nostro caso abbiamo optato per un comodo box munito di cintura, posizionato sul sedile posteriore, il che garantisce la sicurezza e il comfort del cane durante il viaggio. Per il gatto, un trasportino è sicuramente la scelta migliore. Per Lilo abbiamo acquistato uno zainetto trasportino con schienale apribile e allungabile, anch’esso dotato di una pettorina per assicurare ulteriormente la sua sicurezza.

Noi abbiamo anche oscurato i vetri dell’auto con le tendine in modo di evitare l’esposizione al sole durante il viaggio. È importante mantenere una temperatura costante ed equilibrata, evitando di tenere l’aria condizionata al massimo.

Evitare di far mangiare i nostri amici pelosi due ore prima del viaggio è una pratica saggia, specialmente se non sono abituati a viaggiare in auto. Assicurarsi che abbiano sempre a disposizione acqua fresca e cibo durante il viaggio è fondamentale, così come fare pause regolari ogni 2/3 ore per permettere loro di rilassarsi e fare una passeggiata. Le ciotole richiudibili attaccate al guinzaglio sono un’idea geniale! Portare con sé il pupazzetto preferito è un ottimo modo per far sentire i nostri amici pelosi al sicuro e confortevoli durante il viaggio Pet Friendly. La piantina di erba gatta e il tiragraffi sono un tocco davvero premuroso per Lilo.

È un ottimo consiglio ricordare di avere sempre con sé la museruola per il proprio cane durante i viaggi. Molti non sono a conoscenza dell’obbligo legale. Attaccarla al guinzaglio è una pratica intelligente per assicurarsi di non dimenticarla mai. La legge è chiara: è necessario avere con sé una museruola, sia rigida che morbida, da applicare al cane in situazioni di rischio per la sicurezza di persone o altri animali, o su richiesta delle autorità competenti, indipendentemente dalla razza del cane. È importante rispettare le regole, poiché potremmo trovarci in luoghi pubblici o privati dove l’uso della museruola è obbligatorio. Il rispetto delle regole ci permette di godere appieno del nostro viaggio Pet Friendly senza inconvenienti!

Dove soggiornare durante un viaggio Pet Friendly?

Informatevi in anticipo sulle strutture Pet Friendly! Noi mandiamo sempre un e-mail o un messaggio prima del nostro arrivo per ricordare la presenza delle nostre compagne di viaggio. Lo stesso lo facciamo al momento della prenotazione in un ristorante. Vedrete che nella maggior parte dei casi accoglieranno prima il vostro Pet che voi! Le nostre esperienze sono state sempre più che positive sia con Nanà che con Lilo!

Riquewihr in Francia nel nostro viaggio Pet Friendly
Riquewihr in Alsazia, Francia!

Naturalmente, siamo sempre attenti a comprendere se il gatto, soprattutto Lilo, che è ancora alle prime esperienze, possa sentirsi stressato. I gatti possono soffrire molto quando vengono allontanati dal proprio territorio. Abbiamo portato con noi la lettiera da viaggio che Lilo ha già utilizzato qualche giorno prima della partenza, insieme al suo tiragraffi preferito su cui dorme e ai suoi giocattoli. Siamo costantemente vigili riguardo a finestre o porte aperte per evitare che possa scappare, anche se fortunatamente non è nella sua natura farlo! Anche durante le passeggiate in zaino, siamo molto attenti a tenerla legata all’interno con guinzaglio e pettorina, e lei è così curiosa che vuole sempre stare a testa alta e guardare fuori! Insomma, abbiamo capito che per Lilo basta la presenza di Nanà e una finestra da cui sbirciare per essere felice! E ovviamente non mancano mai le coccole al ritorno a casa la sera!

Siamo sicuri che sarà una delle avventure più belle che possiate fare con i vostri amici pelosi!

Ora che avete tutte le informazioni necessarie, non vi resta che organizzare il prossimo viaggio Pet Friendly con il vostro amichetto a quattro zampe. E se dovete preparare la valigia tranquilli che vi aiuta Nanà! Seguiteci sui nostri social per non perdervi le prossime avventure!

Manerba del Garda: cosa fare e vedere sulle rive del lago di Garda.

Quando si è troppo stanchi e c’è bisogno di staccare la spina per qualche giorno, sicuramente questa meta è una buona idea. Il relax è garantito tanto quanto la possibilità di attivarsi e buttarsi in avventure o in sport acquatici! Ma scopriamo insieme cosa fare e vedere a Manerba del Garda, questo piccolo comune sul Lago di Garda.

Vista sul lago di Garda
Momenti romantici sull’isola dei Conigli.

Manerba del Garda si trova sulla sponda lombarda del Lago di Garda in provincia di Brescia. Le sue origini sono antichissime e leggenda vuole che la dea Minerva venne qui a nascondersi tanto che si crede che il suo nome sia proprio in onore della dea. Nel corso della sua storia però la sua posizione fu ottimale per il commercio ma altrettanto pericolosa in periodi di guerre. Saccheggiata da spagnoli e francesi è diventata poi roccaforte di banditi e fuorilegge. Brutta storia che ormai si lascia alle spalle godendo della bellezza delle acque del lago di Garda e del paesaggio circostante, protetta dalle colline Valtenesi.

Ma cosa fare e vedere a Manerba del Garda?

La Rocca di Manerba.

Tramonto alla Rocca, sopra lago di Garda
Tramonti sul Lago di Garda.

Una delle maggiori attrazioni è sicuramente la sua rocca a picco sul lago, a circa 150 metri d’altezza. Qui una volta si ereggeva il castello, ora oltre alle sue rovine, c’è un bellissimo Parco Naturale della Rocca e del Sasso da dove poter ammirare tutto il lago sottostante.

Per arrivare potete lasciare la macchina al parcheggio adiacente il ristorante “il Capriccio”, si tratta di circa 800 mt di camminata. Proseguite poi a destra salendo fino a trovarvi davanti al Museo Civico Archeologico della Valtenesi dove potete raccogliere maggiori informazioni riguardo la storia di questo posto. Proseguite poi il sentiero fino a trovarvi davanti ai ruderi del castello. Fate molta attenzione nel salire direttamente sotto la croce. Un volta arrivati godetevi il fantastico paesaggio a strapiombo sul lago. Potrete vedere anche la sottostante Isola di San Biagio. Meglio poi se al tramonto, quando il lago di Garda si tingerà di rosa e vedrete il sole scomparire dietro le colline, lasciandovi poi alle spalle la croce ,ormai accesa, nel percorso di rientro.

Croce alla Rocca di Manerba
Tramonto alla Rocca di Manerba.

Sono presenti molti percorsi da fare qui, ad esempio potreste anche partire a piedi direttamente da Manerba del Garda. Tutto dipende dal tempo che avete a disposizione e dalla vostra voglia. Noi purtroppo eravamo a corto di tempo! Ma in qualsiasi modo decidiate di arrivare qui, la vista vi ripagherà delle fatiche.

Isola di San Biagio o Isola dei Conigli

L’isola di San Biagio, meglio conosciuta come Isola dei Conigli, è sicuramente una delle tappe obbligatorie da fare a Manerba del Garda. Ma perchè è chiamata isola dei conigli? In passato era abitata da questi simpaticissimi animaletti che ormai sembra non popolino più quest’isola. Si trova a soli 200 mt dalla riva e una delle sue caratteriste che è quella di essere raggiungibile a piedi.

Isola dei Conigli
Eccoci finalmente arrivati sull’Isola dei Conigli!

Ebbene si, durante i periodi di secca del lago si crea addirittura una striscia di fondale su cui poter tranquillamente camminare. Per quanto possa sembrare una cosa simpatica in realtà è sinonimo di una grande problematica: la siccità del lago di Garda. In quei ormai rari casi in cui il livello del l’acqua sia troppo alto, si può raggiungere l’isola prendendo un taxi boat a Porto Torchio, circa 2,50€.

L’isola è proprietà privata del Camping San Biagio e per accedervi nei periodi che vanno da Maggio a Settembre bisogna pagare un biglietto di 5€. Passando dalla terra ferma dovrete infatti proprio attraversare il camping. E ora il nostro grande consiglio: portatevi le scarpette per gli scogli! Quando siamo stati noi l’acqua arrivava alle caviglie quindi ci siamo tolti le scarpe e aimè è stata veramente un’ardua prova! Superata con successo! Una volta arrivati sull’isola, troverete un piccolo bar con tavolini dove rilassarvi e godere della tranquillità di questo posto.

Quale altre attività ci aspettano a Manerba del Garda

Con i suoi 11km di spiagge attrezzate e campeggi, è il luogo ideale per relax e sport acquatici! Qui potrete cimentarvi in attività quali: Windsurf, paddle surf, escursioni o anche immersioni. Uno dei luoghi preferiti dagli amanti delle immersioni è lo Scoglio dell’Altare. Potete organizzare tour in bicicletta ed esplorare tutta la zona circostante, per non parlare dei trekking citati prima alla Rocca. Per il relax perchè non provare lo Yoga su Paddle?

Per i nostri amici pelosi c’è anche una Dog Beach: Fido beach! Qui potrete partecipare anche a lezioni di educazione cinofila!

paperelle al lago di Garda
Paperelle felici Sul Lago di Garda.

Ovviamente non dimenticatevi un giro nel piccolo centro storico dove ammirare alcune delle sue bellissime chiese, come ad esempio la chiesa di Santa Maria Assunta.

Un’altra gita da fare in giornata potrebbe essere quella a l’isola di Garda. Raggiungibile con traghetto sempre da Porto Torchio.

Inoltre tutte le domeniche durante la stagione estiva troverete anche un mercatino di prodotti artigianali locali proprio allo spiazzale del porto.

Dove mangiare

Per un aperitivo e o cena con vista proprio sul lago vi consigliamo: Caffettiera del lago Cremo 03. Qui abbiamo assaggiato alcune specialità locali, come ad esempio pesce di lago quale il coregone, che era buonissimo! Detto da me che solitamente non mangio il pesce è tutto dire!

Aperitivo sul lago
Aperitivo al Lago Cremo 03.

Siamo stati inoltre consigliati molto bene sulla scelta del vino. Ovviamente vigneti locali di cui vi consigliamo anche la visita alle cantine, che purtroppo noi non abbiamo avuto modo di fare.

Se invece avete voglia di birra e hamburger dovete andate alla Manerba Brewery. Questa piccola birreria artigianale produce in loco la loro birra dal 1999. In perfetto stile tedesco anche il locale è strutturato come una birreria di Monaco di Baviera, dove oltra alla birra gusterete dei fantastici panini! Se riuscite provate uno dei loro dolci accompagnato da una Lady Rose, birra al sapore di lampone!

Dove pernottare

La nostra bellissima esperienza a Manerba del Garda è stata merito anche alla grande accoglienza avuta dal Pura Vida Apartments.

 
Pura Vida Apartments

Questa struttura gestita da giovanissimi ragazzi offre una vista pazzesca sul lago di Garda. Il loro progetto nasce dall’idea di creare un luogo di riposo e tranquillità dove la gioia, la gentilezza e la semplicità delle piccole cose rendono questo posto unico e armonioso. Pura Vida non è un nome a caso e forse qualcuno conoscerà Gianluca Gotto e il suo libro. Si tratta di un piccolo e confortevole appartamento, munito di salotto con cucina, bagno, camera matrimoniale e un bellissimo balconcino che affaccia sul lago.

Perfetto e accogliente dopo una lunga giornata passata in fantastiche avventure per la zona. La loro attenzione ai particolari e al benessere dell’ospite è in ogni cosa. Dai prodotti eco-friendly all’accoglienza dei nostri amici pelosi. Si, perchè Pura Vida è anche una struttura Pet-Friendly, in cui Nanà è stata accolta con grande amore! E questo per noi non può che essere una grande valore aggiunto nei nostri viaggi e un punto di forza di questa struttura.

Ora non vi rimane che andare da voi alla scoperta di questa regione e arrivare fino all’Isola dei Conigli, magari voi avete la fortuna di incontrane uno. Seguiteci sui nostri social per non perdervi le prossime avventure.

Moschea di Abu Dhabi: come visitarla e cosa indossare.

Nel nostro pochissimo tempo ad Abu Dhabi non potevamo non inserire una visita alla Gran Moschea dello Sceicco Zayed. Una delle più grandi moschee al mondo nonchè la più grande moschea degli Emirati Arabi Uniti ci ha riempito gli occhi di meraviglia. Vi renderete conto della sua maestosità al primo sguardo. Questa moschea, voluta dallo sceicco e allora presidente degli Emirati Arabi Uniti Zayed bin Sultan Al Nahyan è stata iniziata nel 1996 e portata a termine nel 2007. Voluta per riunire i valori religiosi e culturali del mondo Islamico, aprire le porte a tutti i credenti musulmani e non solo, può ospitare fino a 40 000 persone.

Grande Moschea di Abu Dhabi
La bellezza della Grande Moschea Bianca.

Anche la sua architettura è opera di un gran lavoro di valorizzazione degli spazi esterni ed interni, tanto che nella sala grande è presente il più grande lampadario di Swarowski al mondo, il più grande tappeto al mondo tessuto a mano in Iran, diverse varietà di prezioso marmo da tutto il mondo, Italia compresa. Il suo bianco spicca di giorno e la sera viene colorata da un fantastico sistema di illuminazione che rende tutto fiabesco. Non a caso è soprannominata “La Moschea Bianca” Assolutamente una delle esperienze da fare anche se solo di passaggio ad Abu Dhabi.

Noi abbiamo corso come matti pur di riuscire a vederla. E ne è valsa la pena!

Moschea Sceicco Zayed, Abu Dhabi, tappeto
Il tappeto più grande del mondo.

Come visitare la moschea di Abu Dhabi

L’accesso alla moschea è gratuito ma è obbligatorio prenotare online la visita. Vi consigliamo di farlo per tempo, almeno due settimane prima. Scelta la data e la fascia oraria vi sarà inviato tramite e-mail il biglietto con il codice d’accesso che dovrete presentare alla sicurezza. Gli orari sono tutti i giorni dalle 9:00 AM alle 10:00 PM mentre il venerdì sono dalle 9:00 alle 12:00 AM e dalle 13:00 PM alle 10:00 PM. Gli orari cambiano durante il periodo del Ramadan, quindi il nostro consiglio è di consultate bene gli orari e il periodo in cui andrete. Se volete potete anche prenotare una visita con guida, privata o di gruppo sempre gratuita della durata di 30-45 minuti.

Come entrare nella moschea di Abu Dhabi

Potrebbe sembrare una domanda banale, ma possiamo assicurarvi che non lo è! Vi verrà ovviamente scontato dirigervi verso la moschea. E invece no! Dovete cercare la scala mobile a vetrate che vi porterà al Visitor Centre sotterraneo da cui potrete poi accedere alla moschea passando nel tunnel e uscendo da un’altra scala mobile che vi riporterà in superficie. Si un bel giro! Avrete quindi qui la possibilità di utilizzare servizi igienici, potrete magiare, bere e acquistare souvenir, perchè si tratta a tutti gli effetti di un piccolo centro commerciale. Inoltre potrete accedere al servizio di noleggio abiti, quali tuniche con velo, servite gratuitamente.

Powered by GetYourGuide

Arrivati all’entrata del tunnel passerete dei controlli al metal detector e verrete controllati se idonei o meno nell’abbigliamento. A Riccardo è stata sottratta la sigaretta elettronica, ridata poi all’uscita.

PS: Ti consigliamo sempre di stipulare un’assicurazione viaggio e sanitaria che possa farti vivere la tua esperienza in tutta tranquillità! Noi ci affidiamo a Heymondo ed abbiamo un codice sconto per te del 15%.

Come vestirsi per visitare la moschea di Abu Dhabi

C’è un rigido dress code da rispettare. Spero però che sia sottointeso per la maggior parte di voi presentarsi con un abbigliamento idoneo alla visita in un luogo di culto, tanto più di una moschea. Ma specifichiamo tutto. Sia donne che uomini devono avere gambe e braccia coperte. Le donne non devono portare nulla di attillato o trasparente e devono portare il velo sul capo per tutta la durata della visita nella moschea. Sembrerà, anche questa cosa banale ma era un continuo sentire la sicurezza richiamare al rispetto delle regole. Che poi non si tratta di rispetto delle regole ma più semplice rispetto della cultura e della religione del paese in cui siamo ospiti. Si può accedere con borsa o zainetto.

Moschea Sceicco Zayed, Abu Dhabi, esterni colonne
Se sue colonne in marmo pregiatissimo.

Le regole della moschea

Oltre a rispettare un abbigliamento idoneo, all’esterno della moschea così come all’esterno ci sono alcune regole da rispettare. Non si può fumare, non si può accedere con bevande o cibo, non ci si può abbracciare o baciarsi ne tenersi per mano tra uomini e donne. Non si possono fare gesti ne segni di alcun tipo come ad esempio scattarsi foto in segno di preghiera. Verrete immediatamente fermati. E sulla questione foto c’è molto da dire. Si può fotografare e riprendere ma solo nelle aree designate. Ecco perchè nelle foto sembra sempre non ci sia nessuno. Non potete utilizzare cavalletti ne treppiedi.

Moschea Sceicco Zayed, Abu Dhabi
Ricordatevi il giusto abbigliamento.

Quando andare e come arrivare alla moschea

Vi consigliamo se potete di andare poco prima del tramonto. Così da poter ammirare la bellezza della moschea con la luce del giorno, godervi il tramonto e ammirare il fantastico gioco di luci che si crea non appena cala il sole. Noi purtroppo dovendo poi scappare in aeroporto siamo andati alle 16:00, trovando ovviamente anche la calca. Evitate quindi gli orari di punta.

Per arrivare alla moschea potete sia sfruttare i mezzi pubblici che per nostra esperienza gli economici taxi. Se inoltre siete ad Abu Dhabi per uno scalo o per poco tempo come noi potete sfruttare la sua vicinanza all’aeroporto per tenerla proprio come tappa di rientro.

Speriamo possiate vivere presto la bellezza di questa meraviglia del mondo moderno.

Organizzate al meglio il vostro viaggio negli Emirati Arabi Uniti, magari anche in modo low cost!

Seguici anche sui nostri social e raccontaci la tua esperienza in questo luogo da fiaba.

 

Burj Khalifa: quanto costa salire sul grattacielo più alto del Mondo?

Una delle cose da fare appena arrivati a Dubai è senza ombra di dubbio ammirarla dal grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa!

Ebbene si con i suo 828 mt di altezza il Burj Khalifa è l’edificio più alto del mondo ( si mormora ancora per poco).

Dei suoi 163 piani è possibile visitarlo fino al 154 piano, gli ultimi piani sono ad uso delle emittenti radio visive.

Ma come salire e quanto costa salire sul grattacielo più alto del Mondo?

Burj Khalifa dall'alto
Finalmente a Dubai!

A meno che non vogliate arrampicarvi stile Tom Cruise in Mission Impossible, il modo migliore per accedere al Burj Khalifa è prenotare il biglietto on line con largo anticipo!

Almeno due settimane prima.

Per accedere al Burj Khalifa si entra dal Dubai Mall. Entrate nel centro commerciale al Lower Ground e seguite le indicazioni per il At The Top. Tenete presente che non potete salire con trolley, passeggini, sigarette elettroniche o accendini e cibo. C’è un deposito dove gratuitamente potrete lasciare le vostre cose.

Altro consiglio: cercate di scegliere orari strategici quali la mattina presto o la sera. Oltre alla fila per entrate troverete anche tanta fila per riscendere. È vero che l’ascensore per salire dal piano 1 al 125 ci impiega solo 60 secondi ma noi abbiamo atteso più di mezz’ora sia in salita che in discesa!

ali Burj Khlifa
Le famose ali al 124 piano!

Noi abbiamo prenotato tutti i biglietti delle attrazioni per questo viaggio su Get Your Guide, avendo sempre la cancellazione gratuita entro le 24 ore prima.

Per la scelta del biglietto molto dipende dal vostro portafoglio!

Eh si perchè il Burj Khalifa non è proprio economico!

Iniziamo dai piani bassi.

Per accedere al 124 e 125 piano, At The Top, il costo del biglietto è di 43€ ma durante l’orario tramonto i biglietti costano di più: 61€. La vista da qui è strepitosa anche perchè siamo già a ben 456 mt d’altezza.

Se a questi piani volete aggiungere anche il 148 piano, At The Top Sky, saliamo a 136€!

è tutto rapportato: sali di piano sali di soldini!

Qui troverete l’osservatorio più alto del mondo e una lounge con terrazza a 555mt.

Vista su tutta Dubai!

Per poi arrivare al 152, 153 e 154 piano dove troverete il The Lounge a un’altezza di 585 mt. Qui nel biglietto sarà compreso anche un piccolo aperitivo al costo di 191€.

Se avete la volontà di alzarvi presto la mattina potete anche scegliere l’opzione Sunrise, dalle 5:00 am elle 8:00 per godervi l’alba con colazione, opzione valida per tutti i piani.

Poi se proprio volete strafare con un bel Brunch domenicale in piscina potete al Tha Burj Club, che alla fine costa solo 65€. Il ristorante è sempre aperto e potrete prenotare per qualsiasi pasto voi vogliate e usufruire della Infinity pool, con vista sugli spettacoli delle Dubai Fountains.

Insomma le opzioni per accedere al Burj Khalifa e godere di una delle viste più alte del mondo sono tantissime, compresi biglietti combinati con Dubai Aquarium o con il Sky Views.

Tutto sta a quanto in alto siete disposti a portare il vostro portafoglio.

Cerca di organizzare il viaggio in modo low cost così da poterti concedere la vista dai piani alti!